1. Ricerca sulle innovazioni trasferibili alle PMI delle
filiere: cerealicola, lattiero-casearia e uva da tavola
del sistema agro-alimentare pugliese. Modelli di
trasferibilità basati sulla differenziazione della qualità
dei prodotti primari, intermedi e finali
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2. TERRITORIO S.P.A.
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Territorio s.p.a. opera nelle regioni del Sud Italia da oltre 20 anni; la sua attività
iniziale di studi ed analisi nell’area delle politiche economiche e sociali,
dell’innovazione e della promozione territoriale, negli anni si è progressivamente
ampliata nei contenuti ed arricchita nei metodi, acquisendo nuove competenze e
sviluppando capacità di progettazione/intervento, assistenza tecnica ed alta
formazione.
Obiettivi primari sono la promozione e la valorizzazione delle risorse endogene,
l’ideazione di programmi di sviluppo eco-sostenibili, la progettazione di interventi di
tutela del patrimonio ambientale e culturale, lo sviluppo di attività di ricerca
finalizzate all’individuazione di innovazioni trasferibili al tessuto delle PMI
meridionali.
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3. TERRITORIO S.P.A.
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I principali settori di attività della Società sono i seguenti
1. Ricerca e formazione
Nel corso degli anni, su incarico di Enti Pubblici e privati, sono stati affrontati i temi:
- dell’innovazione nei settori produttivi con particolare riferimento all’agroindustria;
- della crescita e della riqualificazione dei poli urbani e dei poli produttivi;
- delle modificazioni delle strutture economiche e sociali;
- dell’impatto delle politiche settoriali (ambiente, trasporti, istruzione);
- delle modalità di interazione dei soggetti pubblici e privati nell’ambito dei processi decisionali di intervento;
- della formazione che diventa impulso strategico per assicurare il consolidamento e la diffusione del know how
tecnico scientifico.
2. Progettazione
Territorio fornisce servizi di progettazione, direzione lavori ed assistenza tecnica ad Enti pubblici e privati nel settore
civile ed ambientale.
3. Programmazione
L’attività di programmazione svolta da Territorio riguarda tre ambiti principali:
- predisposizione di documenti di programmazione di livello regionale e sub-regionale;
- elaborazione di programmi di intervento settoriali;
-attività di assistenza tecnica, messa a punto di Patti Territoriali e attuazione degli interventi finanziati.
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4. Referenze
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Programma Operativo Multiregionale “Attività di Sostegno ai Servizi di Sviluppo per
l’agricoltura” - Misura 2 “Innovazioni tecnologiche e trasferimento dei risultati della ricerca”
PROGETTO A02: “Individuazione e verifica sperimentale di modelli di organizzazione per
distretti dei prodotti agricoli ed agroindustriali in Puglia e Basilicata, con particolare
riferimento alle zone interne” (1999-2001)
Responsabile del progetto: Territorio SpA
Proponenti: Regione Puglia, Regione Basilicata, Istituto Pugliese di ricerche economiche e
sociali
POR Puglia 2000-2006 - Asse III – Risorse Umane - Misura 3.9 azione d) Azioni di
accompagnamento al sistema (2007-2008)
Progetto: “Analisi conoscitiva delle filiere agroalimentari della regione Puglia finalizzata alla
individuazione dei profili professionali destinati a sostenere l’introduzione, al loro interno, di
innovazioni di processo"
Soggetto attuatore: Territorio SpA
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5. Il Progetto e i Partner
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Partner del Progetto è la Murgia Sviluppo SpA, società di gestione dei Patti Territoriali
(Patto generalista, Patto Agricolo e Protocollo Aggiuntivo) del Sistema Murgiano.
La larga partecipazione degli Enti pubblici e di soggetti di rappresentanza di imprese private,
nonché le relazioni intrattenute con le imprese del Patto, comprese quelle agro- alimentari,
hanno rappresentato condizioni particolarmente favorevoli per contribuire a:
- stimolare e rafforzare la creazione di migliori collegamenti tra domanda ed offerta di ricerca
e di sviluppo tecnologico;
- sviluppare tutte le possibili forme di collaborazione tra sistema della ricerca e PMI.
Le imprese, operanti nelle attività agricole ed agro-alimentari, che sono state beneficiarie
delle agevolazioni dei Patti territoriali sono circa 70.
La Murgia Sviluppo ha messo a disposizione il suo potenziale istituzionale per garantire il
successo del Progetto rafforzando, in particolare, il collegamento tra ricerca industriale e
imprese interessate alle innovazioni.
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6. Il Progetto: Obiettivi e risultati
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Obiettivo del progetto è l’individuazione di nuovi prodotti risultanti dalle ricerche sulle classi di
qualità dei prodotti agro-alimentari delle filiere cerealicola, lattierocasearia e dell’uva da tavola, definite
in base a parametri salutistici ed edonistici.
La differenziazione dei prodotti è concepita come strumento strategico per allargare le frontiere delle
opportunità di sviluppo delle attività di filiera e, contestualmente, per tutelare e rafforzare le
condizioni di competitività dei prodotti tipici e/o tradizionali della Regione Puglia.
I prodotti di riferimento del progetto corrispondono a circa il 10% del domanda di consumo alimentare
nazionale. Per il loro peso rilevante nel consumo degli italiani, l’individuazione di prodotti innovativi,
risultante dalle indagini sui parametri salutistici ed edonistici, può dar luogo ad investimenti industriali
anche da parte delle piccole medie operanti nell’agroalimentare pugliese.
Il modello di sviluppo industriale, basato sulla crescente differenziazione dei prodotti e sulla
conseguente differenziazione dei prezzi, è stato considerato come modello di riferimento anche per le
altre filiere agroalimentari individuate.
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7. Il Progetto: Obiettivi e risultati
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I principali risultati conseguiti hanno riguardato:
a. La predisposizione per le filiere cerealicola, lattiero-casearia e dell’uva da tavola:
- del Repertorio aggiornato delle innovazioni di processo/prodotto-servizio;
- del Rapporto sui fabbisogni di innovazioni delle P.M.I. pugliesi;
- delle Griglie di classificazione dei prodotti in funzione dei parametri salutistici ed edonistici;
- delle Mappe tematiche delle variabili esterne-ambientali regionali;
- delle Tabelle di apprezzamento dei prodotti classificati;
- delle Metodiche e degli strumenti rapidi di analisi delle differenti classi di qualità.
b. Schede tecniche e disciplinari di produzione relative alle alternative produttive (dimostratori)
b1. filiera dell’Uva da Tavola
- Innovazione n. 1: nuova varietà di uva da tavola “Carati B”;
- Innovazione n. 2: nuova varietà di uva da tavola “Summer Royal N”;
- Innovazione n. 3:nuova varietà di uva da tavola “Supernova RS”;
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8. Il Progetto: Obiettivi e risultati
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b2. filiera lattiero-casearia:
- Innovazione n. 4: latte crudo di classe “A”;
- Innovazione n. 5: latte crudo di classe “B”;
- Innovazione n. 6: latte fresco di classe “A”;
- Innovazione n. 7: latte fresco di classe “B”;
- Innovazione n. 8: fior di latte da latte di classe “A”;
- Innovazione n. 9: fior di latte da latte di classe “B”;
b3. filiera dell’ filiera cerealicola:
- Innovazione n. 10: varietà di grano duro biofortificata al Selenio;
- Innovazione n. 11: pasta biofortificata ottenuta da varietà antiche di grano duro (Senatore
Cappelli, Timilia);
- Innovazione n. 12: pasta biofortificata ottenuta da varietà nuove di grano duro (Adamello e
PR22D89)
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9. Il Progetto: Soluzioni identificate
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Il progetto ha individuato come punti di partenza le seguenti criticità:
I prodotti primari (nei casi di studio: latte, grano, uva da tavola) e quelli intermedi vengono
generalmente offerti, salvo talune eccezioni, in modo indifferenziato;
Tale condizione impedisce che siano recuperate le specificità produttive;
Queste specificità non sono apprezzate negli interscambi tra imprese operanti sia nelle
filiere corte che nelle filiere lunghe.
Le linee di ricerca attivate per il superamento di queste criticità hanno riguardato:
L’identificazione delle differenziazioni di qualità dei prodotti già esistenti;
Estensione delle famiglie di prodotti delle filiere attraverso la scomposizione, l’identificazione e la
misurazione dei diversi parametri di qualità riconducibili a due tipologie:
● Parametri salutistici
● Parametri edonistici legati al gusto del consumatore (aspetti edonistici) e alla sua disponibilità a pagare
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10. Il Progetto: Soluzioni identificate
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Le soluzioni identificate hanno riguardato:
• l’individuazione, per ciascuna filiera dei prodotti di cui misurare il differenziale di qualità;
• la predisposizione di una griglia di classificazione dei prodotti in funzione dei parametri salutistici ed
edonistici;
• la selezione delle alternative produttive, sulla base delle classi di qualità dei prodotti;
• l’analisi delle variabili ambientali e lo studio delle correlazioni tra queste e la qualità dei prodotti
individuati;
• la messa a punto delle metodiche e degli strumenti di misurazione dei parametri di qualità (NIR e
ORAC);
• l’analizzati delle tematiche e dei sistemi di pagamenti basati sui parametri di qualità dei prodotti;
• l’approfondimento delle procedure per il riconoscimento delle indicazioni sulla salute e dei valori
nutrizionali nelle etichette dei prodotti e nelle richieste di marchi di protezione;
• la messa a punto di schede tecniche concernenti le alternative produttive (innovazioni di prodotto):
4 varietà di frumento duro biofortificate al selenio;
2 tipi di pasta biofortificata;
3 nuove varietà di uva da tavola;
2 varietà di latte e due varietà di formaggio.
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11. Il Progetto: Utilizzabilità dei risultati e brevetti
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L’utilizzabilità dei risultati, è condizionata da due ordini di considerazioni.
1. Il primo è riferibile alle caratteristiche delle innovazioni risultanti dal progetto che non sono di natura puntuale, né
sono suscettibili di essere implementate nei processi produttivi di una sola singola azienda: la loro
implementazione richiede, invece, modificazioni rilevanti nei processi produttivi di molte delle imprese che
operano nelle varie fasi delle filiere studiate. Pertanto, i risultati acquisiti possono essere considerati punti di
partenza di un ciclo produttivo che, per avere successo, necessita di essere:
- ulteriormente assistito nelle fasi di trasferimento da organismi di ricerca e società di servizi innovativi che
hanno già accumulato conoscenze e competenze in materia;
- fortemente organizzato secondo regole, non più individuali, ma collettive che impegnino imprese ed
organismi di ricerca (modelli partecipativi del trasferimento industriale) a rispettare, in maniera contrattuale
(contratti di rete), gli obiettivi produttivi (tempi,obiettivi, qualità delle consegne intermedie e finali),
- coerentemente sostenuto da incentivazione pubblica, strettamente finalizzata a ridurre i costi di
investimento, che nel campo del trasferimento delle innovazioni, sono necessariamente di medio periodo
2. Il secondo ordine di considerazioni nasce dalla constatazione che la complessità delle attività di ricerca realizzate,
il confronto interdisciplinare che si è realizzato, nelle varie fasi del progetto e la forte finalizzazione delle ricerche a
risultati di interesse imprenditoriale hanno generato numerose esigenze di approfondimento, non solo nell’ambito
delle innovazioni di tipo tecnologico, ma anche nell’ambito delle innovazioni di tipo organizzativo.
Sono emerse in particolare:
a. la necessità di estendere le indagini, riguardanti, le correlazioni tra variabili ambientali e qualità dei prodotti,
a tutti i prodotti simbolo dell’agro-alimentare pugliese,
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12. Il Progetto: Utilizzabilità dei risultati e brevetti
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b. la necessità di avviare programmi di sperimentazione presso le aziende localizzate nelle aree a pascolo e
presso le aziende di trasformazione delle innovazioni riguardanti il latte e i formaggi di classe A, individuati
nella ricerca
c. la necessità di individuare nuove forme organizzative, in ambienti fortemente caratterizzati da cultura
imprenditoriale di tipo individuale, con la promozione di azioni “pilota” (modelli partecipativi, contratti di reti
etc.), nell’agro-alimentare pugliese;
d. la necessità di incentivare la diffusione nelle PMI dell’agro-alimentare delle innovazioni (strumenti e metodi)
di misurazione della qualità
Sono in corso di valutazione da parte di Territorio spa e degli Organismi di ricerca coinvolti prospettive:
• di inserire le varietà di uva da tavola individuate nell’ambito delle varietà protette con il Marchio di qualità IGP
“Uva di Puglia”;
• di brevettare i protocolli di coltivazione del frumento duro delle 4 varietà di frumento duro biofortificate al selenio
e la relativa pasta biofortificata;
• di attivare, per il latte di classe A, in aziende di allevamento nelle aree pugliesi a pascolo, le procedure di
riconoscimento DOP;
• di brevettare metodiche di misurazione on line, per le PMI, dei parametri di qualità.
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13. Il Progetto: Mercato e ricadute industriali
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A livello della società beneficiaria del contributo, le ricadute economiche che si attendono sono connesse, in maniera
rilevante, alla possibilità di consolidare e sviluppare il know how ed il patrimonio relazionale acquisito nel corso del
progetto. In tale prospettiva sono state avviate iniziative:
• volte a proseguire le attività di ricerca nell’ambito dei programmi del MIUR e della Regione Puglia attraverso la
candidatura di progetti di ricerca incentrati sull’approfondimento delle tematiche emerse nel corso delle attività di ricerca
, di cui si è fatto cenno precedentemente.
• fortemente connesse allo “sfruttamento” delle conoscenze, delle competenze tecniche e delle relazioni con gli
Organismi di Ricerca e con le Imprese delle Filiere di studio, che si sono accumulate nel corso del progetto con
particolare riferimento alle innovazioni di tipo organizzativo,.
Il progetto è stato realizzato con l’impegno dei ricercatori di Territorio spa e degli Organismi di ricerca coinvolti e con la
collaborazione di giovani ricercatori, assunti con contratti a progetti o con contratti di collaborazione impegnati presso le
sedi di ricerca sia nelle attività di laboratorio che nelle indagini sul campo. Ai giovani ricercatori impegnati nel progetto,
si sono aggiunte due nuove unità di ricerca, ospitate presso gli organismi di ricerca e presso Territorio, che sono state
impegnate in progetti di ricerca assimilabili, a valere sul Bando di Gara della Regione Puglia “Ritorno al futuro”, che
hanno concluso le attività in coincidenza con il completamento del presente progetto.
Grazie alla disponibilità di queste competenze specialistiche, Territorio spa e gli Organismi di ricerca hanno assunto
iniziative di candidatura ai Bandi di Gara MIUR e della Regione Puglia di importanti progetti, a valere sui programmi
operativi 2007-2013: Ricerca e competitività.
Non sono sfuggite a Territorio nemmeno le importanti agevolazioni che nel campo della ricerca sono state messe a
disposizione dalla Legge 106/2011.
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14. Il Progetto: Scenari Applicativi
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Gli scenari applicativi dei risultati del progetto fanno riferimento a tre linee di intervento:
1. La prima è quella della implementazione delle innovazioni prodotte nei processi produttivi che per la loro
natura comporta la contemporanea introduzione in molte delle imprese che operano nelle varie fasi delle
filiere studiate. Tale modalità di implementazione risulta indispensabile per garantire significative in termini
economici per le imprese Ad esempio l’industrializzazione dell’innovazione di prodotto, costituita dalla
pasta di frumento duro biofortificata al selenio, presuppone la nascita e lo sviluppo di un vero e proprio
sistema produttivo (filiera) basato sull’ interdipendenze tecniche e “commerciali” tra le aziende agricole di
produzione del frumento duro secondo i protocolli di fortificazione disponibili, le imprese della
trasformazione industriale (molitura e pastificazione) impegnate ad acquistare il frumento duro biofortificato
e le imprese della distribuzione, impegnate a valorizzare commercialmente l’innovazione di prodotto, con
apposite campagne pubblicitarie.
2. La seconda è quella incentrata sul completamento delle procedure per il riconoscimento e il la successiva
commercializzazione delle innovazioni prodotte attraverso:
- L’inserimento delle nuove varietà di uva da tavola individuate nell’ambito delle varietà protette con il
Marchio di qualità IGP “Uva di Puglia”;
- La brevettazione dei protocolli di coltivazione del frumento duro biofortificato;
- Il riconoscimento DOP per il latte di classe A, prodotto in allevamento localizzati nelle aree pugliesi a
pascolo,
- La brevettazione delle metodiche di misurazione on line dei parametri di qualità destinate alle PMI
operanti nelle filiere studiate
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15. Il Progetto: Diffusione dei risultati
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Sono stati realizzati n. 4 focus group, di cui tre relativi a ciascuna filiera di studio ed uno di presentazione di presentazione
dell’Indagine sui fabbisogni di innovazione delle imprese operanti nelle filiere di studio.
1. Il primo focus group “Sfilata di pasta filata” è stato realizzato, a Gioia del Colle in data 18 giugno 2010. Obiettivo è stato quello di
sensibilizzare gli operatori sui temi della qualità e della differenziazione dei prodotti di qualità. attraverso l’analisi sensoriale
guidata di 35 fior di latte pugliesi, provenienti da 9 comuni della Regione
2. Il secondo focus group “Collezione d’autunno delle uve da tavola. Varietà nuove e tradizionali” è stato realizzato a Turi il 23
settembre 2010. Il focus ha riguardato l’analisi sensoriale di 15 varietà di uva da tavola, di cui alcune tradizionali, proposte in
differenti qualità e secondo diverse tecniche di coltivazione, altre apirene, ed altre ancora in sperimentazione prezzo il CRA-UTV
di Turi.
3. Il terzo focus group “La pasta con spicchi di luna” è stato realizzato a Lucera il 10 dicembre 2010. Il Focus ha riguardato l’analisi
sensoriale delle paste “innovative” prodotte da diverse varietà di grano duro, arricchite con selenio, elemento ritenuto
antiossidante ed utile alla salute umana. Sono state portate a valutazione 8 tipologie di pasta, di cui 4 ricavate da varietà di
grano duro arricchite di selenio (Cappelli, Timilia, Adamello, PR22d89).
4. Il quarto focus group “Presentazione del “Rapporto sui fabbisogni di innovazione delle PMI nelle filiere cerealicola, lattiero-
casearia e uva da tavola” è stato realizzato a Bari il 17/02/2011.
In data 19 novembre 2011 presso la sala consiliare del comune di Altamura si è tenuto il Seminario Finale di presentazione dei risultati
del progetto di ricerca.
Molte delle attività di ricerche sono state divulgate attraverso convegni cui hanno partecipato i ricercatori degli Organismi di Ricerca non
solo in Italia ma anche all’estero. Alcuni risultati sono stati già pubblicati in riviste scientifiche (tra cui CASEUS), altri risultati
sono invece in corso di elaborazione/completamento/perfezionamento per essere pubblicati in riviste scientifiche di tipo
settoriale o nelle riviste degli organismi di ricerca coinvolti.
La comunicazione e diffusione dei risultati, a mezzo internet, è stata assicurata grazie alla realizzazione del sito Web, il cui indirizzo è:
http://www.territoriospa.it/osservatorio/
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16. Il Progetto: Riferimenti
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Referente Tecnico: Dott. Leonardo Cuoco
Territorio SpA
SEDE OPERATIVA: via E. Montale n. 22 -70022 Altamura (Ba)
SEDE LEGALE: via Di Giura Centro Direzionale - 85100 Potenza
E-mail: territorio@territoriospa.net - territorio@pec.territoriospa.it
Sito WEB: www.territoriospa.it/osservatorio agroalimentare - www.territoriospa.it
Telefono: 080/3149861 - 0971/441404
FAX: 080/3149861 - 0971/51852
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