2. LA VITA
Nasce a San Giovanni Val d'Arno nel 1401. In seguito ad aver imparato le basi
della pittura si trasferisce a Firenze, nella quale erano presenti le opere di
Brunelleschi e Donatello alle quali lui era affascinato. A 21 anni è già
indipendente riguardo la pittura e dipinge un quadro per la chiesa di San
Giovenale. Dopo un po' di tempo fa un sodalizio insieme a Masolino da
Panicale e nel 1424 dipingono Sant' Anna Metterza che Masaccio termina da
solo a causa della partenza del compagno. Nel mentre che dipinge
quest'opera esso pone le basi del rinascimento. In seguito completa la trinità
di Santa Maria Novella a cui stava lavorando già nel periodo in cui stava
realizzando Sant' Anna. Dopo questo arriva a Roma nel 1428 e muore di peste
poco dopo.
3. SANT'ANNA METTERZA
Sant' Anna Metterza è un dipinto realizzato da Masaccio
e Masolino e si tratta di una pala d'altare che è stata
realizzata per la chiesa Fiorentina di Sant'Ambrogio dai
Bonamici. Nella parte posteriore del dipinto si può
notare un tessuto, per la precisione un drappo
damascato, il quale è una riproduzione di un tipo di
stoffa realizzato dai Bonamici. Esso funge da sfondo alla
Madonna in trono con il bambino in braccio e Sant'
Anna dalla quale deriva l'appellativo di Metterza. Si può
osservare come le figure siano circondate da 5 angeli, 3
che reggono il tessuto che funge da sfondo e 2 che
reggono il turibolo. L' opera è colorata in modo molto
vivace e sono presenti chiari elementi di chiaro-scuro.
4. SANT' ANNA METTERZA
Si pensa che sia molto probabile che Masolino abbia dipinto le figure Sant'
Anna e quelle di quattro angeli dato che esso ha provato a imitare Masaccio
ma non riuscendoci completamente perché era presente un senso di volume
meno intenso ed una prospettiva molto incerta. Inoltre è presente uno scarso
studio dell'anatomia.
Masaccio invece ha realizzato la Madonna ed il bambino e questo si può
notare grazie al corpo di Maria definito con grande sicurezza e la sua forma
piramidale, che si può percepire attraverso il panneggio della veste. Si
può dedurre che Masaccio abbia dipinto questo anche grazie al chiaro-scuro
che è realizzato in modo da dar alle figure un volume proprio e definito nello
spazio. Stessa cosa accade con il bambino che grazie al chiaro-scuro ha un
volume proprio.