2. Definizioni
Le IPAB sono le istituzioni pubbliche che hanno
tradizionalmente perseguito nei secoli scorsi
l'opera di assistenza ai poveri, agli anziani, agli
infermi e a quanti versavano in condizioni di
difficoltà.
Sin dalle origini le I.P.A.B furono caratterizzate
dall'intrecciarsi di una disciplina pubblicistica,
determinata dalla supervisione pubblica in sede
di vigilanza e tutela, con una permanenza di
elementi privatistici, incentrata sul rispetto della
volontà dei fondatori e sulle norme statutarie.
3. Le Ipab sono
enti di diritto pubblico che hanno in tutto o in
parte il fine di prestare assistenza ai più poveri
o provvedere all'educazione, all'istruzione,
all'avviamento a qualche professione, arte o
mestiere od, in qualsiasi altro modo, il
miglioramento morale ed economico. Questo è
ciò che recita l'art.1, L.17 luglio 1890 n. 6972.
enti di diritto pubblico, che operando sotto il
controllo e la vigilanza delle regioni, svolgono
attività di assistenza agli anziani, agli
handicappati, ai minori ed altre categorie
4. Le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e
Beneficenza nel perseguire i propri fini non si
avvalgono soltanto degli strumenti di diritto
amministrativo (es. deliberazioni, certificazioni,
attestazioni, determinazioni, ecc.), ma possono
utilizzare anche i mezzi giuridici che regolano i
rapporti fra soggetti privati: i negozi di diritto
privato (es. compravendita, locazione, mutuo,
appalto, deposito, conto corrente, ecc.).
I parametri di funzionamento sono definiti dalle
norme e direttive delle regioni, le quali erogano
anche i contributi per la riduzione delle rette di
assistenza. La selezione del personale avviene
normalmente attraverso concorsi pubblici.
5. APSP
L’approvazione della legge quadro nazionale
sulla realizzazione del sistema integrato di
sistemi e servizi sociali comporterà
l'emanazione di una disciplina regionale in
materia, in attuazione dei principi colà stabiliti,
in ordine soprattutto all'inserimento delle
I.P.A.B. nella programmazione regionale, alla
previsione di trasformazione delle I.P.A.B. in
aziende pubbliche di servizi alla persona e in
persone giuridiche di diritto privato e a forme di
controllo di gestione.
6. Fonti
Legge Crispi (L. 6972 del 18/7/1890)
RD 5.2.1891. n.99
Riforma Turco (L. Quadro Assistenza Sociale
Legge 8 novembre 2000, n.328)
D.Lgs. 4 maggio 2001, n.207 (Riordino del
sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza
e beneficenza, a norma dell'articolo 10 della L.
328/2000)
7. Legge 328/2000
principi e criteri direttivi:
a)definire l’inserimento delle I.P.A.B. che
operano in campo socio-assistenziale nella
programmazione regionale del si-stema
integrato d’interventi e servizi sociali,
prevedendo anche modalità per la
partecipazione alla programmazione;
b)prevedere, nell’ambito del riordino della
disciplina, la trasformazione della forma
giuridica delle I.P.A.B. al fine di garantire
l’obiettivo di un’efficace ed efficiente gestione,
assicurando autonomia statutaria, patrimoniale,
contabile, gestionale e tecnica compatibile con
8.
e)prevedere che, le I.P.A.B. che svolgono
esclusivamente attività d’amministrazione del
proprio patrimonio adeguino gli statuti, entro
due anni dalla data d’entrata in vigore del
decreto legislativo, nel rispetto delle tavole di
fondazione, a principi d’efficienza, efficacia e
trasparenza ai fini del potenziamento dei
servizi; prevedere che negli statuti siano inseriti
appositi strumenti di verifica della attività
d’amministrazione dei patrimoni;
f) prevedere linee d’indirizzo e criteri che
incentivino l’accorpamento e la fusione delle
I.P.A.B. ai fini della loro riorganizzazione;
g) prevedere la possibilità di separare la
gestione dei servizi da quella dei patrimoni
9. Spetta poi alle Regioni adeguare la propria
disciplina ai principi del decreto legislativo.
Con il D.Lgs. 4 mag-gio 2001, n. 207 di
riordinamento del sistema delle Istituzioni
Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, a
norma dell’art. 10 della legge 8 novembre 2000,
n. 328, il Governo emana, dopo oltre cento
anni, la nuova legge di riforma che costituisce il
nuovo assetto normativo di queste istruzioni.
Il provvedimento è ispirato alle più recenti leggi
di riforma della pubblica amministrazione, che
prevedono la separazione fra organi di
governo, che esercitano le funzioni d’indirizzo,