Marianna Mantuano - Il pil, unico strumento per la ripartizione delle risorse finanziarie alle regioni?
1. Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle
risorse finanziarie alle regioni?
Massimo Armenise, Luigi De Iaco, Marianna Mantuano, Roberta Mosca,
Flavia Terribile
07 luglio 2015
2. Indice
1. L’ambito di ricerca
2. Criteri di ammissibilità: situazione attuale
3. Oltre il PIL pro capite: le prospettive di Europa 2020
4. Nuovi scenari e risultati di alcuni esercizi di simulazione
5. Considerazioni conclusive
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
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3. 1. L’ambito di ricerca
3
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
Fondi Strutturali e di coesione Europei (SIE):
• Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
• Fondo sociale europeo (FSE)
• Fondo di coesione
• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR)
• Fondo europeo per gli affari marittimi e la
pesca (FEAMP)
Obiettivo ultimo dei fondi SIE: «rafforzare la coesione economica, sociale
e territoriale» (Regolamento 1303/2013). Esiste pluralità di obiettivi
particolari. Noi ci occupiamo di:
• Cicli settennali. Ciclo
attuale 2014-2020.
• Negoziato fra i paesi
membri
• Ruolo di supporto
(assistenza tecnica)
dell’Istat
«Investimenti per la crescita e l’occupazione» :
Regioni meno sviluppate
Regioni in transizione
Regioni più sviluppate
• Stati ammessi al Fondo di
coesione
• Regioni ultraperiferiche
4. 2. I criteri di ammissibilità: lo stato attuale
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Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
PIL pc in PPA, Ue27
media 2007-200975% 90%
Meno sviluppate
71 regioni, 67% delle
risorse
In transizione
53 regioni, 13%
delle risorse
Più sviluppate
150 regioni, 20%
delle risorse
• Regioni meno sviluppate destinatarie della maggior parte delle risorse
• Criteri fissati nel Regolamento 1303/2013
• Nel Regolamento riferimento a obiettivi della strategia Europa 2020 e
Conclusioni Consiglio europeo 17 giugno 2010:
5. 3. Oltre il PIL pc: le prospettive di Europa 2020
5
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
3 Priorità:
• Crescita intelligente
• Crescita sostenibile
• Crescita inclusiva
5 Obiettivi generali:
1) R&S: aumento degli investimenti in R&S al 3% del
PIL dell’Ue;
2) Istruzione: riduzione tasso di abbandono scolastico
al di sotto del 10% e aumento al 40% dei 30-34enni
con istruzione universitaria;
3) Ambiente: raggiungimento dei traguardi 20/20/20 in
materia di clima/energia;
4) Occupazione: innalzamento al 75% del tasso di
occupazione (fascia di età 20-64);
5) Povertà: almeno 20 milioni in meno di persone a
rischio o in situazione di povertà ed emarginazione.
3 indicatori aggiuntivi:
Quota di spesa intra muros in R&S necessaria a raggiungere il 3% del PIL;
Quota di occupati sesso femminile (20-64 anni) necessari a raggiungere un TO
femminile pari a 75%;
Quota di occupati di età 55-64 anni necessari a raggiungere un TO pari a 50%.
6. 4. Le soglie dei nuovi indicatori e gli scenari alternativi
6
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Spesa in R&S/PIL = 3%
Meno sviluppate In transizione Più sviluppate
2,3%
TO Fem (20-64) = 75%
56,3%
TO 55-64 = 50%
75% 90%
37,5%
Tre scenari alternativi da porre a confronto per definire l’ammissibilità:
1. Soglie di PIL pro capite (stato attuale);
2. Soglie di PIL pro capite U tassi di occupazione (F 20-64 e 55-64)=> es., una
regione sarà «meno sviluppata» se ricade nella categoria in base a uno dei
due criteri;
3. Soglie di PIL pro capite U [tassi di occupazione (F 20-64 e 55-64) e della quota
di spesa in R&S (congiuntamente)].
2,7%
67,5%
45,0%
TARGET al 2020:
7. Esercizi di simulazione: regioni meno sviluppate
7
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numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
BELGIO 0 0,00 2 0,45 2 0,45
BULGARIA 6 2,79 6 2,41 6 2,41
REP. CECA 7 8,39 7 8,14 7 8,14
DANIMARCA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
GERMANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
ESTONIA 1 1,35 1 1,29 1 1,29
IRLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
GRECIA 5 3,86 5 3,71 5 3,71
SPAGNA 1 1,12 3 4,93 3 4,93
FRANCIA 4 1,87 5 1,84 5 1,84
ITALIA 5 12,25 8 12,54 8 12,54
CIPRO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LETTONIA 1 1,67 1 1,54 1 1,54
LITUANIA 1 2,54 1 2,37 1 2,37
LUSSEMBURGO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
UNGHERIA 6 8,24 6 7,86 6 7,86
MALTA 0 0,00 1 0,15 1 0,15
OLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
AUSTRIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
POLONIA 15 28,09 15 26,65 15 26,65
PORTOGALLO 4 9,15 4 8,87 4 8,87
ROMANIA 7 8,27 7 7,24 7 7,24
SLOVENIA 1 0,69 1 0,67 1 0,67
REP. SLOVACCA 3 5,21 3 4,98 3 4,98
FINLANDIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
SVEZIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REGNO UNITO 2 1,31 2 1,28 2 1,28
CROAZIA 2 3,20 2 3,07 2 3,07
UE28 71 100,0 80 100,0 80 100,0
Paesi Ue
PIL pro capite
PIL pro capite U TO
(femminile e senile)
PIL pro capite U (TO
(femminile e senile) +
spesa R&S)
8. Esercizi di simulazione: regioni in transizione
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numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
BELGIO 4 2,94 2 0,55 2 0,57
BULGARIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REP. CECA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
DANIMARCA 1 0,20 1 0,37 1 0,37
GERMANIA 8 27,62 8 34,34 8 34,56
ESTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
IRLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
GRECIA 6 6,52 6 9,13 6 9,21
SPAGNA 5 37,87 4 19,34 3 18,51
FRANCIA 10 12,02 14 19,31 10 19,58
ITALIA 3 3,11
CIPRO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LETTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LITUANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LUSSEMBURGO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
UNGHERIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
MALTA 1 1,39 0 0
OLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
AUSTRIA 1 0,20 1 0,35 1 0,35
POLONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
PORTOGALLO 1 0,73 1 1,04 1 1,05
ROMANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
SLOVENIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REP. SLOVACCA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
FINLANDIA 1 0,00 1 0,25 1 0,26
SVEZIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REGNO UNITO 11 7,40 11 13,28 11 13,44
CROAZIA 1 0,00 1 2,05 1 2,11
UE28 53 100,0 50 100,0 45 100,0
PIL pro capite
PIL pro capite U TO
(femminile e senile)
PIL pro capite U (TO
(femminile e senile) +
spesa R&S)Paesi Ue
9. Esercizi di simulazione: regioni più sviluppate
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le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
BELGIO 7 1,73 7 1,88 7 1,77
BULGARIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REP. CECA 1 0,16 1 0,17 1 0,16
DANIMARCA 4 0,47 4 0,50 4 0,48
GERMANIA 31 15,64 31 16,52 31 15,90
ESTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
IRLANDA 2 1,75 2 1,94 2 1,80
GRECIA 2 4,65 2 4,85 2 4,71
SPAGNA 13 20,38 12 20,35 13 20,87
FRANCIA 12 11,68 7 7,55 11 9,99
ITALIA 13 14,15 13 15,09 13 14,40
CIPRO 1 0,78 1 0,78 1 0,78
LETTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LITUANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LUSSEMBURGO 1 0,07 1 0,08 1 0,07
UNGHERIA 1 0,85 1 0,96 1 0,88
MALTA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
OLANDA 12 1,87 12 1,98 12 1,91
AUSTRIA 8 1,67 8 1,75 8 1,69
POLONIA 1 4,13 1 4,22 1 4,15
PORTOGALLO 2 2,35 2 2,47 2 2,38
ROMANIA 1 0,81 1 0,86 1 0,83
SLOVENIA 1 1,56 1 1,57 1 1,56
REP. SLOVACCA 1 0,08 1 0,09 1 0,08
FINLANDIA 4 1,84 4 1,91 4 1,86
SVEZIA 8 2,78 8 2,94 8 2,83
REGNO UNITO 24 10,61 24 11,53 24 10,89
CROAZIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
UE28 150 100,0 144 100,0 149 100,0
PIL pro capite
PIL pro capite U TO
(femminile e senile)
PIL pro capite U (TO
(femminile e senile) +
spesa R&S)Paesi Ue
10. Considerazioni conclusive
10
• Work in progress, necessarie ulteriori riflessioni
• Simulazioni effettuate in condizioni ceteris paribus
• Obiettivo non tanto proporre un metodo, quanto mettere in luce
l’opportunità di tener conto di altri indicatori
• Necessità di dati completi e omogenei a livello NUTS2 per tutti i paesi
Ue
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
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11. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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