Presentation about "Terror and terrorism in ancient Rome" containing references and links to articles written by eminent scholars as Adalberto Giovannini and Alberto Grilli for the meeting held in 2005 at Cividale del Friuli by Fondazione Canussio, entitled "Terror et pavor- Violenza, intimidazione, clandestinità nel mondo antico".
1. Terrore e Terrorismo in epoca
romana:
due arTicoli per approfondire
l’approccio del mondo classico a un
Roberta Lunetta
DOL- Master on line
a.a. 2014/2015
2. Nell'ottica della valorizzazione di risorse
spendibili per una didattica rinnovata delle
lingue classiche nei licei, si pone la lettura di
questi due articoli che riguardano un tema di
grande attualità: il terrorismo.
Lo scopo della proposta è quello di
contribuire alla attualizzazione di alcuni temi
e testi in latino e/o greco e al dibattito
critico sulle fonti classiche come basilari per
la riflessione e la comprensione della realtà
contemporanea.
Non lingue morte, dunque, ma culture vive e
pulsanti, ancora straordinariamente capaci
di dialogare con il nostro mondo globalizzato
che necessita memoria delle proprie radici e
profonda valorizzazione del proprio passato.
3. Gli articoli sono pubblicati on line sul sito della fondazione Niccolò Canussio
un Istituto Scientifico Speciale di ricerca senza fini di lucro che si propone di
promuovere e sostenere iniziative di studio, ricerca e divulgazione sul mondo
antico, nelle sue espressioni storiche, artistiche, letterarie e culturali
ricomprendendo le tracce che la civiltà greca e romana ha lasciato nella
quotidianità del presente.
Indirizzo : http://www.fondazionecanussio.org/
4. Tra le attività della fondazione spiccano i Convegni Internazionali, che
richiamano periodicamente a Cividale qualificati specialisti degli studi storici,
letterari ed archeologici per dibattere sui temi dell'Antichità classica in un'ottica
che intende essere interdisciplinare ed innovativa. Gli atti dei Convegni sono
gratuitamente consultabili e scaricabili dal sito della fondazione.
Tra i titoli dei numerosi convegni, segnalo:
“Integrazione, mescolanza, rifiuto. Incontri di popoli, lingue e culture in Europa
dall'Antichità all'Umanesimo” (2000)
“Moneta Mercanti Banchieri I precedenti greci e romani dell'Euro” (2002)
“Dicere laudes. Elogio, comunicazione, creazione del consenso” (2010)
Gli articoli, di differenti difficoltà, possono essere un utile strumento didattico in
classe come lavoro di approfondimento individuale o di gruppo, per discussioni,
dibattiti, basi per role-playing. Alcuni articoli sono in lingua inglese, francese,
tedesco e possono essere utilizzati nella didattica CLIL.
5. La mia proposta riguarda due articoli in particolare, tratti dal Convegno “Terror
et pavor- Violenza, intimidazione, clandestinità nel mondo antico” tenutosi nel
2005 in cui si tratta l’argomento del terrorismo nel mondo romano: cosa
intendessero i latini per “terrore”, quali erano le tecniche e i mezzi del terrore
all’epoca, quali fossero le reazioni psicologiche della gente comune e quali esempi
di terrorismo di epoca romana possono essere paragonati al nostro concetto di “
terrorismo”.
Tutti gli atti del Convegno del 2005 sono
disponibili e gratuitamente scaricabili al link:
http://www.fondazionecanussio.org/atti2005.htm
6. Adalberto Giovannini: “Terrorismo e antiterrorismo a Roma”
URL:
http://www.fondazionecanussio.org/atti2005/16Giovannini.pdf
ABSTRACT
Secondo la definizione moderna, il terrorismo è il ricorso ad azioni
di distruzione destinate a intimidire e a terrorizzare le popolazioni
La caratteristica principale di queste azioni di distruzione è che
non sono l’opera di individui che perseguono obiettivi personali ,
ma di persone che fanno parte d’una organizzazione segreta che
persegue obiettivi comuni di carattere politico.
Nel mondo moderno, le armi generalmente usate dai terroristi sono
gli esplosivi. Nel mondo antico gli esplosivi non esistevano, ma esisteva un mezzo non meno temibile : il fuoco.
Nell’articolo vengono esaminati alcuni incendi importanti della città di Roma e di altre città dell’ impero
pervenendo alla conclusione che quasi tutti furono molto probabilmente accidentali, ma che sempre o quasi
sempre la popolazione attribuì il disastro a mani criminali e generalmente si ricercarono i colpevoli tra i nemici
reali o supposti dello Stato o della società. Questa paura costrinse il governo a ricercare e a punire gli eventuali
colpevoli per rassicurare la popolazione, e peraltro a prendere disposizioni legali per eliminare o proibire
associazioni suscettibili di ricorrere all’incendio per raggiungere i propri obiettivi. Si veda, ad esempio , sulla base
di questa legislazione ,la condanna dei baccanti nel 186 a.C. e quella dei cristiani dopo l’incendio del 64 d.C.
7. Alberto Grilli " Drammaticità del terrore nelle Catilinarie"
URL:
http://www.fondazionecanussio.org/atti2005/11Grilli.pdf
ABSTRACT
La congiura di Catilina è un episodio per noi clamoroso di
tentativo di sovvertire lo stato politico della repubblica romana.
Coincise col consolato di Cicerone e in proposito Cicerone
pronunciò quattro orazioni, le Catilinarie, per informare il
popolo e trattarne in senato.
Degli avvenimenti abbiamo relazione anche nel De Coniuratione
Catilinae di Sallustio. Quello che è sintomatico è che in nessuno
dei due autori compare segno di un terrore diffuso tra la
popolazione. Cicerone per raggiungere dei toni che possano
suscitare emozione si rifà al linguaggio enniano della tragedia
e rimanda ad episodi " mitologici" della storia romana come
l'incendio di Troia, l'invasione gallica o ancora quello dei
baccanti. Questi erano gli eventi che egli riteneva più vicini alla
congiura per la gravità e per la paura suscitata.