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Dislessici adottivi e non adottivi: importanza di un trattamento neuropsicologico mirato
per favorire l’apprendimento scolastico e scelta delle misure compensative alla luce della
sensibilità al trattamento
Autori: Mogentale Carla, Torresan Diego, Tubaldi Federico, Poeta Francesca, Facco Valeria, Dal Ben Silvia
Ente: “CENTRO PHOENIX S.r.l., CENTRO DI PSICOLOGIA, NEUROPSICOLOGIA, RIABILITAZIONE E PSICOTERAPIA” Via Bassanese n. 72, 36060 Romano d’Ezzelino (VI);
tel: 0424382527; e-mail: direzione@centrophoenix.it; sito: www.centrophoenix.it
CONCLUSIONI
I dislessici adottivi e i dislessici non adottivi beneficiano in ugual misura di un trattamento della memoria di
lavoro verbale e di varie componenti attentive su attenzione selettiva, pianificazione, MLT, velocità e
correttezza di lettura di brano MT ma:
1. nell‘ipotesi di un trasferimento di un beneficio del trattamento da componenti di memoria verbale a
componenti di memoria visiva (componente Buffer episodico per conversione transmodale di memoria di
lavoro), componente più volte studiata nei dislessici e risultata carente, i dislessici adottivi non
beneficierebbero di tale trasferimento anche partendo più svantaggiati in memoria visiva prima del
trattamento.
2. Possiamo formulare una ipotesi: I deficit maggiori nelle abilità aritmetiche, frequentemente riportati
nella letteratura su bimbi adottivi, potrebbe essere legata al permanere di queste difficoltà cognitive a
carico della memoria visiva e visuospaziale.
I limiti del presente lavoro sono l‘assenza di un gruppo di adottivi non dislessici che potrebbe dirimere
meglio l‘apporto di funzioni cognitive esecutivo-strategiche, della memoria visiva e visuo-spaziale e di
memoria di lavoro all‘efficacia del percorso riabilitativo.
QUALI MISURE COMPENSATIVE DUNQUE APPARE PIU‘ OPPORTUNO PROPORRE?
Dai dati raccolti in questo studio preliminare appare una uguale sensibilità al trattamento incentrato su
funzioni attentive e mnestiche a breve termine e di lavoro per dislessici sia adottivi che non. Tuttavia il
gruppo adottivo non riesce dopo un primo ciclo di terapia a rientrare nella norma per età e scolarità
nonostante i miglioramenti nelle componenti di memoria a breve termine verbale e visiva. Su queste
componenti dunque sembra prioritario puntare anche a scuola per quanto riguarda la scelta delle misure
compensative da adottare sul lungo periodo in quanto probabilmente sono necessari o maggiore intensità
riabilitativa e/o diverse strategie riabilitative per perseguire un ulteriore miglioramento che avvicini la
prestazione alla norma attesa.
Le misure più opportune sarebbero le seguenti:
•Supporto visivo tramite schemi, liste, sequenze operazionalizzate di qualunque consegna verbale
•Formire consegne scritte, da non copiare dalla lavagna
•Fornire supporti visivi anche in fase di produzione orale
• Non dare per scontato che strategie apprese per la esecuzione di una consegna si possano trasferire
spontaneamente a compiti simili
Il tutto anche una volta compensato al massimo il problema di decodifica, di memoria a breve termine e di
lavoro verbale e di attenzione.
INTRODUZIONE
Due gruppi di dislessici, adottivi e non adottivi, sono stati appaiati per velocità di lettura e per variabili
demografiche studiando il miglioramento statisticamente e clinicamente significativo ottenuto grazie a un
trattamento mirato di alcune componenti attentive e della memoria di lavoro.
Miglioramenti si sono ottenuti in entrambi i gruppi ma con differenze importanti a seconda della presenza
della “variabile adozione”, che in alcune funzioni cognitive (attenzione selettiva e pianificazione visuo-
spaziale) porta al loro rientro nella norma alla pari dei non adottivi e in altre, a pari guadagno del
trattamento, la prestazione finale risulta comunque inadeguata partendo da livelli iniziali di maggior
difficoltà (memoria a breve termine verbale e visiva) a parità di velocità di lettura iniziale dei due gruppi.
I risultati verranno inoltre discussi nei termini di quali misure compensative possono risultare più utili in
questa popolazione alla luce delle componenti cognitive risultate più o meno sensibili al trattamento.
METODO
L’intero gruppo è composto da 30 ragazzi, 16 maschi e 14 femmine, aventi una diagnosi di DSA e/o in
comorbilità ADHD. La scolarità va dalla seconda primaria alla terza secondaria di primo grado. Il gruppo “non
adottivi” è formato da 15 ragazzi, 7 maschi e 8 femmine con età media di 9,27 anni (D.S.: 2,28) e scolarità
media di 3,87 (D.S.: 1,88); il gruppo “adottivi” è formato da 15 ragazzi, 9 maschi e 6 femmine con età media
di 10,40 anni (D.S.: 2,10) e scolarità media di 5,20 (D.S.: 1,78).
Entrambi i gruppi hanno svolto un trattamento neuropsicologico su attenzione, memoria e pianificazione e
sono stati valutati prima (PRE) e dopo il ciclo di incontri riabilitativi (POST).
ANALISI DEI DATI
È stata condotta una Anova entro i soggetti fra fattori PRE e POST ciclo riabilitativo e fra gruppi (adottivi; non
adottivi).
RISULTATI
A seguito del trattamento sia i pazienti Adottivi che i pazienti Non Adottivi migliorano la prestazione ai test
neuropsicologici di attenzione selettiva, memoria di lavoro sia nella componente verbale che visuospaziale,
memoria a breve e lungo termine e pianificazione (vedi Effetto Trattamento in Tabella 1).
Per la memoria a breve termine verbale i pazienti Adottivi hanno una prestazione inferiore ai pazienti Non
Adottivi sia prima di iniziare il trattamento che al termine del trattamento (vedi Effetto Gruppo in Tabella 1).
D’altra parte i pazienti Adottivi hanno una prestazione migliore dei pazienti non adottivi sia prima di iniziare
il trattamento che al termine del trattamento per quanto riguarda la memoria a breve termine visuospaziale
e la memoria di lavoro visuospaziale (vedi Effetto Gruppo in Tabella 1).
TEST VARIABILI EFFETTO F P
Matrici Attentive Z risposte corrette Trattamento F1,25 = 8,84 0,006 **
Toulouse Pierone Z risposte corrette Trattamento F1,25= 8,84 0,0001* *
Trattamento Gruppo F1,25= 5,40 0,029*
Torre di Londra Z totale Trattamento F1,24= 15,94 0,001* *
Labirinti WISC-III Z risposte corrette Gruppo F1,24= 4,87 0,037*
Memoria di cifre WISC-III Span Avanti Trattamento F1,25= 6,60 0,016*
Gruppo F1,25= 9,38 0,005**
Memoria di cifre WISC-III Span Indietro Trattamento F1,25= 29,20 0,001**
Corsi Span Avanti Trattamento F1,26= 7,79 0,010**
Gruppo F1,26= 13,14 0,001**
Corsi Span Indietro Trattamento F1,26= 13,94 0,001**
Gruppo F1,26= 5,06 0,033*
Tema immediato Z parole rievocate Trattamento F1,26= 33,74 0,0001**
Tema differito Z parole rievocate Trattamento F1,26= 17,74 0,0001**
MT rapidità sill/sec Trattamento F1,22= 20,84 0,0001**
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Possiamo formulare una ipotesi: I deficit maggiori nelle abilità aritmetiche, frequentemente riportati nella letteratura su bimbi adottivi, potrebbe essere legata al permanere di queste difficoltà cognitive a carico della memoria visiva e visuospaziale. I limiti del presente lavoro sono l‘assenza di un gruppo di adottivi non dislessici che potrebbe dirimere meglio l‘apporto di funzioni cognitive esecutivo-strategiche, della memoria visiva e visuo-spaziale e di memoria di lavoro all‘efficacia del percorso riabilitativo. QUALI MISURE COMPENSATIVE DUNQUE APPARE PIU‘ OPPORTUNO PROPORRE? Dai dati raccolti in questo studio preliminare appare una uguale sensibilità al trattamento incentrato su funzioni attentive e mnestiche a breve termine e di lavoro per dislessici sia adottivi che non. Tuttavia il gruppo adottivo non riesce dopo un primo ciclo di terapia a rientrare nella norma per età e scolarità nonostante i miglioramenti nelle componenti di memoria a breve termine verbale e visiva. Su queste componenti dunque sembra prioritario puntare anche a scuola per quanto riguarda la scelta delle misure compensative da adottare sul lungo periodo in quanto probabilmente sono necessari o maggiore intensità riabilitativa e/o diverse strategie riabilitative per perseguire un ulteriore miglioramento che avvicini la prestazione alla norma attesa. Le misure più opportune sarebbero le seguenti: •Supporto visivo tramite schemi, liste, sequenze operazionalizzate di qualunque consegna verbale •Formire consegne scritte, da non copiare dalla lavagna •Fornire supporti visivi anche in fase di produzione orale • Non dare per scontato che strategie apprese per la esecuzione di una consegna si possano trasferire spontaneamente a compiti simili Il tutto anche una volta compensato al massimo il problema di decodifica, di memoria a breve termine e di lavoro verbale e di attenzione. INTRODUZIONE Due gruppi di dislessici, adottivi e non adottivi, sono stati appaiati per velocità di lettura e per variabili demografiche studiando il miglioramento statisticamente e clinicamente significativo ottenuto grazie a un trattamento mirato di alcune componenti attentive e della memoria di lavoro. Miglioramenti si sono ottenuti in entrambi i gruppi ma con differenze importanti a seconda della presenza della “variabile adozione”, che in alcune funzioni cognitive (attenzione selettiva e pianificazione visuo- spaziale) porta al loro rientro nella norma alla pari dei non adottivi e in altre, a pari guadagno del trattamento, la prestazione finale risulta comunque inadeguata partendo da livelli iniziali di maggior difficoltà (memoria a breve termine verbale e visiva) a parità di velocità di lettura iniziale dei due gruppi. I risultati verranno inoltre discussi nei termini di quali misure compensative possono risultare più utili in questa popolazione alla luce delle componenti cognitive risultate più o meno sensibili al trattamento. METODO L’intero gruppo è composto da 30 ragazzi, 16 maschi e 14 femmine, aventi una diagnosi di DSA e/o in comorbilità ADHD. La scolarità va dalla seconda primaria alla terza secondaria di primo grado. Il gruppo “non adottivi” è formato da 15 ragazzi, 7 maschi e 8 femmine con età media di 9,27 anni (D.S.: 2,28) e scolarità media di 3,87 (D.S.: 1,88); il gruppo “adottivi” è formato da 15 ragazzi, 9 maschi e 6 femmine con età media di 10,40 anni (D.S.: 2,10) e scolarità media di 5,20 (D.S.: 1,78). Entrambi i gruppi hanno svolto un trattamento neuropsicologico su attenzione, memoria e pianificazione e sono stati valutati prima (PRE) e dopo il ciclo di incontri riabilitativi (POST). ANALISI DEI DATI È stata condotta una Anova entro i soggetti fra fattori PRE e POST ciclo riabilitativo e fra gruppi (adottivi; non adottivi). RISULTATI A seguito del trattamento sia i pazienti Adottivi che i pazienti Non Adottivi migliorano la prestazione ai test neuropsicologici di attenzione selettiva, memoria di lavoro sia nella componente verbale che visuospaziale, memoria a breve e lungo termine e pianificazione (vedi Effetto Trattamento in Tabella 1). Per la memoria a breve termine verbale i pazienti Adottivi hanno una prestazione inferiore ai pazienti Non Adottivi sia prima di iniziare il trattamento che al termine del trattamento (vedi Effetto Gruppo in Tabella 1). D’altra parte i pazienti Adottivi hanno una prestazione migliore dei pazienti non adottivi sia prima di iniziare il trattamento che al termine del trattamento per quanto riguarda la memoria a breve termine visuospaziale e la memoria di lavoro visuospaziale (vedi Effetto Gruppo in Tabella 1). TEST VARIABILI EFFETTO F P Matrici Attentive Z risposte corrette Trattamento F1,25 = 8,84 0,006 ** Toulouse Pierone Z risposte corrette Trattamento F1,25= 8,84 0,0001* * Trattamento Gruppo F1,25= 5,40 0,029* Torre di Londra Z totale Trattamento F1,24= 15,94 0,001* * Labirinti WISC-III Z risposte corrette Gruppo F1,24= 4,87 0,037* Memoria di cifre WISC-III Span Avanti Trattamento F1,25= 6,60 0,016* Gruppo F1,25= 9,38 0,005** Memoria di cifre WISC-III Span Indietro Trattamento F1,25= 29,20 0,001** Corsi Span Avanti Trattamento F1,26= 7,79 0,010** Gruppo F1,26= 13,14 0,001** Corsi Span Indietro Trattamento F1,26= 13,94 0,001** Gruppo F1,26= 5,06 0,033* Tema immediato Z parole rievocate Trattamento F1,26= 33,74 0,0001** Tema differito Z parole rievocate Trattamento F1,26= 17,74 0,0001** MT rapidità sill/sec Trattamento F1,22= 20,84 0,0001** MT correttezza errori Trattamento F1,20= 12,37 0,002**