1. RIFLESSIONE SUL VANGELO DI OGGI
GIOVEDI’
26 APRILE
Dal
Vangelo
secondo
Giovanni
In quel
tempo, disse
Gesù alla
folla:
«Nessuno
può venire a me, se non lo attira il
Padre che mi ha mandato; e io lo
risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti
saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha
ascoltato il Padre e ha imparato da
lui, viene a me. Non perché qualcuno
2. abbia visto il Padre; solo colui che
viene da Dio ha visto il Padre. In
verità, in verità io vi dico: chi crede
ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri
padri hanno mangiato la manna nel
deserto e sono morti; questo è il pane
che discende dal cielo, perché chi ne
mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane vivrà in
eterno e il pane che io darò è la mia
carne per la vita del mondo».
La fede non nasce da un’autonoma
ricerca umana, ma da un moto
dell’animo che si lascia attrarre dal
Signore. Il movimento che parte dalla
vita intima di Dio raggiunge, nel Cri-
sto, ogni uomo, chiamandolo
all’unione con le persone divine.
Secondo la parola di Is 54,13, Dio
ammaestra e chiama tutti a sé, e ciò
avviene nel Figlio, l’unico che rivela
3. pienamente il Padre perché egli solo
lo ha visto. Ma questa chiamata alla
fede e alla vita non rimane un dato
astratto, è contestualizzata in un
incontro, un incontro personale con la
Parola che è Cristo, col pane che è il
suo corpo. I segni sacramentali in cui
Cristo ci viene incontro, la Sacra
Scrittura incarnata nel nostro
linguaggio, sono affidati alle mani e
alla parola degli uomini. Farsi compa-
gno di viaggio dell’uomo, essere per
ogni uomo «sacramento» dell’amore di
Dio è l’impegno irrinunciabile che le
tue parole, Signore, ci chiedono.