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IL BENESSERE
                                                                                                                      ANIMALE NELLA
                                                                                                                      COMUNITÀ
                                                                                                                      EUROPEA
                                                                                                                      Prospettive di
                                                                                                                      sistema in Italia
                                                                                                                      ed in Europa
                                                                                                                      Dr. Fabrizio de Stefani
                                                                                                                      Direttore del dipartimento funzionale di
                                                                                                                      sanità animale e sicurezza alimentare
                                                                                                                      Azienda ulss 4 del Veneto




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                                                                                                                                                                               1
BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 Il benessere animale è un valore condiviso nella Comunità sancito dal Protocollo n. 33
 sulla protezione ed il benessere degli animali allegato al Trattato di Amsterdam che
 modifica il Trattato sull’Unione europea:
 Nella formulazione e nell'attuazione delle politiche comunitarie nei settori
 dell'agricoltura, dei trasporti, del mercato interno e della ricerca, la Comunità e gli
 Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli
 animali, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le
 consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le
 tradizioni culturali e il patrimonio regionale.
 (Gazzetta ufficiale n. C 340, del 10 novembre 1997)




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 Il riconoscimento che gli animali sono in grado di percepire la realtà e provare
 emozioni in quanto “esseri senzienti” e sottendendone la dignità ontologica e
 giuridica, ha poi trovato la sua massima espressione nel Trattato di Lisbona sul
 funzionamento dell’Unione Europea che all’articolo 13 così recita:
 Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell'Unione nei settori
 dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo
 tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto
 delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti,
 rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini
 degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni
 culturali e il patrimonio regionale.
 (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. C 115/50, del 9 maggio 2008)



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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 Ma la protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento è una
 questione di interesse pubblico che incide sull’atteggiamento del consumatore nei
 confronti dei prodotti agricoli.
 Il consumatore oltre a pretendere una carne prodotta nel pieno rispetto delle norme
 igienico sanitarie chiede che non siano inflitte inutili sofferenze agli animali da cui
 provengono le carni.




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 La sicurezza della catena alimentare è indirettamente influenzata inoltre dal
 benessere degli animali a causa dello stretto legame che intercorre tra il benessere
 degli animali, la loro salute e le tossinfezioni alimentari.
 Stress e scarso benessere possono avere come conseguenza negli animali una
 maggiore predisposizione alle malattie con un possibile maggiore rischio di
 tossinfezioni alimentari causate dai batteri quali Salmonella, Campilobacter ed E. Coli
 per i consumatori (fonte EFSA).




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA


 Il benessere degli animali deve diventare un ingrediente imprescindibile delle
 produzioni alimentari nazionali e venete il cui portato etico può emergere come
 fattore di vantaggio competitivo nei confronti di produzioni agroindustriali
 concorrenti di maggiori dimensioni e potenzialità.




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 Per questi motivi, in virtù delle mutate sensibilità etiche e dello sviluppo di nuove
 tecnologie in tema di stordimento e abbattimento, l’Unione Europea ha aggiornato la
 direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o
 l'abbattimento, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 1° settembre 1998, n. 333,
 sostituendola con il Regolamento CE 1099/2009 sulla protezione degli animali durante
 l’abbattimento, entrato in vigore in tutti gli Stati membri il 1° gennaio 2013.




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 Ma in cosa consiste questo nuovo Regolamento? Per illustrarne i contenuti, la
 Commissione europea ha risposto a sei domande:
 1.         cosa c'è di nuovo?
 2.         interessa tutti gli animali macellati nell'UE?
 3.         quanti animali sono interessati?
 4.         questo regolamento si applica anche ai paesi terzi e come?
 5.         comporta ulteriori costi per le aziende? E per gli Stati membri?
 6.         sono vietati alcuni metodi di stordimento?


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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 1.         cosa c'è di nuovo?
        ▪ È un Regolamento direttamente applicabile dal 1 gennaio 2013.
        ▪ Faciliterà l'armonizzazione delle attività e l’approccio uniforme degli operatori.
        ▪ Impone maggiore responsabilità degli operatori nell'adottare procedure operative
          standardizzate per assicurare il benessere animale.
        ▪ Gli operatori dovranno valutare l'efficacia dei metodi utilizzati per lo stordimento
          attraverso l'analisi di indicatori: gli animali storditi devono essere regolarmente controllati
          per assicurare che non riprendano conoscenza prima della macellazione!




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 1.         cosa c'è di nuovo?
        ▪ Ogni macello, salvo i macelli di piccole dimensioni, dovrà avere un Responsabile del
          Benessere Animale .
        ▪ I produttori di strumenti per lo stordimento devono fornire istruzioni per l'uso delle loro
          attrezzature e su come monitorarne l'efficienza e la manutenzione.
        ▪ Il personale addetto al maneggiamento degli animali nei macelli dovrà essere in possesso
          di un certificato di competenza relativa agli aspetti del benessere dei loro compiti.
        ▪ L'ottenimento del certificato è subordinata a verifica indipendente da organismi
          riconosciuti dalle autorità competenti.




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 1.         cosa c'è di nuovo?
        ▪ È previsto il supporto scientifico al personale responsabile della vigilanza presso i macelli
          sebbene vi siano difficoltà nel valutare sistemi di stordimento complessi…
        ▪ Nuove disposizioni di contenimento di spesa per la soppressione sanitaria (influenza
          aviaria, afta…) con migliore programmazione, supervisione e rendicontazione.
        ▪ Divieto di utilizzo di metodi inadeguati di uccisione degli animali, tranne che in circostanze
          eccezionali, ad esempio per la salvaguardia della salute umana o in caso di epizoozie
          incontrollabili.
        ▪ Standards aggiornati sulla portata dei metodi di stordimento e di uccisione, sui parametri
          elettrici minimi e sulla configurazione e allestimento dei macelli (stalle di sosta,
          attrezzature per lo stordimento elettrico, ecc.)




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 2.         interessa tutti gli animali macellati nell'UE?
        ▪ No, ma si applica alla maggior di questi. Il regolamento riguarda l'uccisione degli animali
          nei macelli e quelli di allevamento, degli animali da pelliccia, dei pulcini di un giorno e
          degli animali macellati presso le aziende agricole.
        ▪ Per la soppressione di animali per esperimenti scientifici si applicherà una specifica
          Direttiva attualmente in revisione.
        ▪ La soppressione di animali per altri motivi consentiti dalle legislazioni nazionali (caccia,
          corride, controllo del randagismo e dei c.d. selvatici nocivi) non rientrano nel campo di
          applicazione del Regolamento 1099/2009 essendo questi casi esclusi dalle competenze
          Comunitarie.




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 3) quanti animali sono interessati?
        Sulla base di dati raccolti prima adozione nel 2009, ogni anno sono macellati in EU:
        ▪ circa 360 milioni di maiali, pecore, capre e bovini (carni rosse);
        ▪ diversi miliardi di avicoli (carni bianche);
        ▪ circa altri 25 milioni di animali da pelliccia;
        ▪ 330 milioni di pulcini di un giorno.
        ▪ Il controllo delle malattie contagiose può richiedere l’uccisione di un elevatissimo numero
          di animali.




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 4.         questo regolamento si applica anche ai paesi terzi e come?
        ▪ Sì come succedeva prima del 2013.
        ▪ Il regolamento impone ai macelli dei paesi terzi che esportano carne per l'UE il rispetto
          degli standard con riferimento allo standard dell'Organizzazione mondiale per la salute
          animale (OIE).




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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 5.         comporta ulteriori costi per le aziende e per gli Stati membri?
        ▪ La valutazione dell'impatto è disponibile al pubblico (vedi fondo del regolamento).
        ▪ È basata su specifici studi socio-economici effettuati da parte di consulenti esterni.
        ▪ Ha preso in considerazione un elevato numero di pareri da parte delle parti interessate ed
          è stata scritta in modo da minimizzare i possibili costi.
        ▪ Non è obbligatorio avere un Responsabile del Benessere Animale nei macelli di piccole
          dimensioni.
        ▪ È stato concesso un periodo di transizione per l’adeguamento progressivo per le norme
          applicabili alla progettazione, all'attrezzatura dei macelli e per la certificazione di idoneità
          del personale operante nei macelli.
        ▪ Anche se… un certo numero di misure sono state già applicate da alcune aziende (su base
          volontaria) o da alcuni Stati membri (come la legislazione nazionale).



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BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA

 6.         Il regolamento vieta alcuni metodi di stordimento?
        ▪ Non si vieta l'uso del bagno d'acqua per i volatili da cortile, nonostante il metodo sia poco
          rispettoso del benessere animale perché l’uso alternativo del gas non è stato
          sufficientemente sviluppato per gli impianti nei macelli di piccole o medie dimensioni,
          molto diffusi in Europa.
        ▪ La ragione per cui tali metodi restano permessi è che non esistono al momento valide
          alternative praticabili.
        ▪ Il Regolamento prevede che la Commissione presenti un rapporto sui possibili metodi
          alternativi per lo stordimento dei polli al massimo 4 anni dopo l’entrata in vigore del
          Regolamento.
        ▪ L’uso del diossido di carbonio sarà ancora permesso in alcuni casi, e comunque a
          concentrazioni inferiori al 40%, sebbene il parere degli scienziati non lo reputi idoneo al
          rispetto del benessere.


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DIRITTI E BENESSERE ANIMALE
INCONTRO FORMATIVO PER GLI OPERATORI DELL‘AZIENDA ULSS 4
         MONTECCHIO PRECALCINO 13 APRILE2013
DIRITTI E BENESSERE ANIMALE




                                                                             Le relazioni




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POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA




 Dr. Fabrizio Berto
 Dirigente del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   19
LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI AL MACELLO




 Dr.ssa Valentina De Nadai
 Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   20
LA PROTEZIONE DEGLI UNGULATI DOMESTICI
NELLE FASI DI MACELLAZIONE




 Dr. Lucio Maculan
 Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   21
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MACELLAZIONE




 Dr.ssa Valentina De Nadai
 Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   22
IL BENESSERE NEL TRASPORTO DEGLI ANIMALI DA
REDDITO




 Dr. Fabrizio Berto
 Dirigente del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   23
LA GESTIONE DELLA VACCA A TERRA




 Dr. Arnaldo Azzolin
 Veterinario libero professionista Ordine dei Veterinari di Vicenza




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   24
L’ABBATTIMENTO IN AZIENDA E LA MACELLAZIONE
D’URGENZA




 Dr.ssa Valentina De Nadai
 Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   25
CORRETTE MODALITÀ DI SPOSTAMENTO E DI
CARICO




 Dr. Fabrizio Berto
 Dirigente del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto




Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it   venerdì, 12/04/2013   26
LEGISLAZIONE E SANZIONI




 Dr. Alberto Piovanelli
 Direttore f.f. del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto




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GRAZIE PER LA
PARTECIPAZIONE E
PER L’ATTENZIONE

Fabrizio de Stefani DVM
Direttore del Dipartimento di sanità animale e
sicurezza alimentare Azienda ULSS N° 4 del Veneto
fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it

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  • 1. IL BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Prospettive di sistema in Italia ed in Europa Dr. Fabrizio de Stefani Direttore del dipartimento funzionale di sanità animale e sicurezza alimentare Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 1
  • 2. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Il benessere animale è un valore condiviso nella Comunità sancito dal Protocollo n. 33 sulla protezione ed il benessere degli animali allegato al Trattato di Amsterdam che modifica il Trattato sull’Unione europea: Nella formulazione e nell'attuazione delle politiche comunitarie nei settori dell'agricoltura, dei trasporti, del mercato interno e della ricerca, la Comunità e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale. (Gazzetta ufficiale n. C 340, del 10 novembre 1997) Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 2
  • 3. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Il riconoscimento che gli animali sono in grado di percepire la realtà e provare emozioni in quanto “esseri senzienti” e sottendendone la dignità ontologica e giuridica, ha poi trovato la sua massima espressione nel Trattato di Lisbona sul funzionamento dell’Unione Europea che all’articolo 13 così recita: Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale. (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. C 115/50, del 9 maggio 2008) Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 3
  • 4. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Ma la protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento è una questione di interesse pubblico che incide sull’atteggiamento del consumatore nei confronti dei prodotti agricoli. Il consumatore oltre a pretendere una carne prodotta nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie chiede che non siano inflitte inutili sofferenze agli animali da cui provengono le carni. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 4
  • 5. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA La sicurezza della catena alimentare è indirettamente influenzata inoltre dal benessere degli animali a causa dello stretto legame che intercorre tra il benessere degli animali, la loro salute e le tossinfezioni alimentari. Stress e scarso benessere possono avere come conseguenza negli animali una maggiore predisposizione alle malattie con un possibile maggiore rischio di tossinfezioni alimentari causate dai batteri quali Salmonella, Campilobacter ed E. Coli per i consumatori (fonte EFSA). Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 5
  • 6. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Il benessere degli animali deve diventare un ingrediente imprescindibile delle produzioni alimentari nazionali e venete il cui portato etico può emergere come fattore di vantaggio competitivo nei confronti di produzioni agroindustriali concorrenti di maggiori dimensioni e potenzialità. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 6
  • 7. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Per questi motivi, in virtù delle mutate sensibilità etiche e dello sviluppo di nuove tecnologie in tema di stordimento e abbattimento, l’Unione Europea ha aggiornato la direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 1° settembre 1998, n. 333, sostituendola con il Regolamento CE 1099/2009 sulla protezione degli animali durante l’abbattimento, entrato in vigore in tutti gli Stati membri il 1° gennaio 2013. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 7
  • 8. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA Ma in cosa consiste questo nuovo Regolamento? Per illustrarne i contenuti, la Commissione europea ha risposto a sei domande: 1. cosa c'è di nuovo? 2. interessa tutti gli animali macellati nell'UE? 3. quanti animali sono interessati? 4. questo regolamento si applica anche ai paesi terzi e come? 5. comporta ulteriori costi per le aziende? E per gli Stati membri? 6. sono vietati alcuni metodi di stordimento? Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 8
  • 9. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 1. cosa c'è di nuovo? ▪ È un Regolamento direttamente applicabile dal 1 gennaio 2013. ▪ Faciliterà l'armonizzazione delle attività e l’approccio uniforme degli operatori. ▪ Impone maggiore responsabilità degli operatori nell'adottare procedure operative standardizzate per assicurare il benessere animale. ▪ Gli operatori dovranno valutare l'efficacia dei metodi utilizzati per lo stordimento attraverso l'analisi di indicatori: gli animali storditi devono essere regolarmente controllati per assicurare che non riprendano conoscenza prima della macellazione! Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 9
  • 10. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 1. cosa c'è di nuovo? ▪ Ogni macello, salvo i macelli di piccole dimensioni, dovrà avere un Responsabile del Benessere Animale . ▪ I produttori di strumenti per lo stordimento devono fornire istruzioni per l'uso delle loro attrezzature e su come monitorarne l'efficienza e la manutenzione. ▪ Il personale addetto al maneggiamento degli animali nei macelli dovrà essere in possesso di un certificato di competenza relativa agli aspetti del benessere dei loro compiti. ▪ L'ottenimento del certificato è subordinata a verifica indipendente da organismi riconosciuti dalle autorità competenti. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 10
  • 11. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 1. cosa c'è di nuovo? ▪ È previsto il supporto scientifico al personale responsabile della vigilanza presso i macelli sebbene vi siano difficoltà nel valutare sistemi di stordimento complessi… ▪ Nuove disposizioni di contenimento di spesa per la soppressione sanitaria (influenza aviaria, afta…) con migliore programmazione, supervisione e rendicontazione. ▪ Divieto di utilizzo di metodi inadeguati di uccisione degli animali, tranne che in circostanze eccezionali, ad esempio per la salvaguardia della salute umana o in caso di epizoozie incontrollabili. ▪ Standards aggiornati sulla portata dei metodi di stordimento e di uccisione, sui parametri elettrici minimi e sulla configurazione e allestimento dei macelli (stalle di sosta, attrezzature per lo stordimento elettrico, ecc.) Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 11
  • 12. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 2. interessa tutti gli animali macellati nell'UE? ▪ No, ma si applica alla maggior di questi. Il regolamento riguarda l'uccisione degli animali nei macelli e quelli di allevamento, degli animali da pelliccia, dei pulcini di un giorno e degli animali macellati presso le aziende agricole. ▪ Per la soppressione di animali per esperimenti scientifici si applicherà una specifica Direttiva attualmente in revisione. ▪ La soppressione di animali per altri motivi consentiti dalle legislazioni nazionali (caccia, corride, controllo del randagismo e dei c.d. selvatici nocivi) non rientrano nel campo di applicazione del Regolamento 1099/2009 essendo questi casi esclusi dalle competenze Comunitarie. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 12
  • 13. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 3) quanti animali sono interessati? Sulla base di dati raccolti prima adozione nel 2009, ogni anno sono macellati in EU: ▪ circa 360 milioni di maiali, pecore, capre e bovini (carni rosse); ▪ diversi miliardi di avicoli (carni bianche); ▪ circa altri 25 milioni di animali da pelliccia; ▪ 330 milioni di pulcini di un giorno. ▪ Il controllo delle malattie contagiose può richiedere l’uccisione di un elevatissimo numero di animali. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 13
  • 14. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 4. questo regolamento si applica anche ai paesi terzi e come? ▪ Sì come succedeva prima del 2013. ▪ Il regolamento impone ai macelli dei paesi terzi che esportano carne per l'UE il rispetto degli standard con riferimento allo standard dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE). Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 14
  • 15. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 5. comporta ulteriori costi per le aziende e per gli Stati membri? ▪ La valutazione dell'impatto è disponibile al pubblico (vedi fondo del regolamento). ▪ È basata su specifici studi socio-economici effettuati da parte di consulenti esterni. ▪ Ha preso in considerazione un elevato numero di pareri da parte delle parti interessate ed è stata scritta in modo da minimizzare i possibili costi. ▪ Non è obbligatorio avere un Responsabile del Benessere Animale nei macelli di piccole dimensioni. ▪ È stato concesso un periodo di transizione per l’adeguamento progressivo per le norme applicabili alla progettazione, all'attrezzatura dei macelli e per la certificazione di idoneità del personale operante nei macelli. ▪ Anche se… un certo numero di misure sono state già applicate da alcune aziende (su base volontaria) o da alcuni Stati membri (come la legislazione nazionale). Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 15
  • 16. BENESSERE ANIMALE NELLA COMUNITÀ EUROPEA 6. Il regolamento vieta alcuni metodi di stordimento? ▪ Non si vieta l'uso del bagno d'acqua per i volatili da cortile, nonostante il metodo sia poco rispettoso del benessere animale perché l’uso alternativo del gas non è stato sufficientemente sviluppato per gli impianti nei macelli di piccole o medie dimensioni, molto diffusi in Europa. ▪ La ragione per cui tali metodi restano permessi è che non esistono al momento valide alternative praticabili. ▪ Il Regolamento prevede che la Commissione presenti un rapporto sui possibili metodi alternativi per lo stordimento dei polli al massimo 4 anni dopo l’entrata in vigore del Regolamento. ▪ L’uso del diossido di carbonio sarà ancora permesso in alcuni casi, e comunque a concentrazioni inferiori al 40%, sebbene il parere degli scienziati non lo reputi idoneo al rispetto del benessere. Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 16
  • 17. DIRITTI E BENESSERE ANIMALE INCONTRO FORMATIVO PER GLI OPERATORI DELL‘AZIENDA ULSS 4 MONTECCHIO PRECALCINO 13 APRILE2013
  • 18. DIRITTI E BENESSERE ANIMALE Le relazioni Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 18
  • 19. POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA Dr. Fabrizio Berto Dirigente del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 19
  • 20. LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI AL MACELLO Dr.ssa Valentina De Nadai Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 20
  • 21. LA PROTEZIONE DEGLI UNGULATI DOMESTICI NELLE FASI DI MACELLAZIONE Dr. Lucio Maculan Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 21
  • 22. LA PROTEZIONE DEI VOLATILI NELLE FASI DI MACELLAZIONE Dr.ssa Valentina De Nadai Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 22
  • 23. IL BENESSERE NEL TRASPORTO DEGLI ANIMALI DA REDDITO Dr. Fabrizio Berto Dirigente del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 23
  • 24. LA GESTIONE DELLA VACCA A TERRA Dr. Arnaldo Azzolin Veterinario libero professionista Ordine dei Veterinari di Vicenza Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 24
  • 25. L’ABBATTIMENTO IN AZIENDA E LA MACELLAZIONE D’URGENZA Dr.ssa Valentina De Nadai Dirigente del servizio veterinario igiene degli alimenti di origine animale Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 25
  • 26. CORRETTE MODALITÀ DI SPOSTAMENTO E DI CARICO Dr. Fabrizio Berto Dirigente del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 26
  • 27. LEGISLAZIONE E SANZIONI Dr. Alberto Piovanelli Direttore f.f. del servizio veterinario di sanità animale e igiene degli allevamenti Azienda ulss 4 del Veneto Diritti e benessere animale nella Comunità Europea, di Fabrizio de Stefani DVM - fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it venerdì, 12/04/2013 27
  • 28. GRAZIE PER LA PARTECIPAZIONE E PER L’ATTENZIONE Fabrizio de Stefani DVM Direttore del Dipartimento di sanità animale e sicurezza alimentare Azienda ULSS N° 4 del Veneto fabrizio.destefani@ulss4.veneto.it