Per poter vivere in questo ambiente è necessario concentrarsi su un concetto cardine: la “credibilità”. Credibilità vista secondo due aspetti principali:
la fiducia nell’identità del proprio interlocutore;
la sicurezza della sua reputazione
Con credibilità voglio intendere un approccio più «olistico» riguardo il supporto informativo necessario a mitigare i miei rischi commerciali
Non posso più solo limitarmi alle informazioni demografiche, o finanziarie nei casi in cui sono disponibili, ma è necessario avere un monitoraggio quotidiano di tutte le informazioni andamentali (tipicamente quando parliamo di imprese pensiamo ai pagamenti) ma anche di tutte le informazioni qualitative e non strutturate .
Poter quindi monitorare la reputazione del mio partner commerciale, cosa dice realmente il mercato su di lui è diventato un elemento integrante del nostro supporto informativo.
Spesso si fa l’equivalenza tra mancanza di informazione e un maggiore livello di rischio e conseguentemente un livello di “fiducia” inferiore; oggi stiamo vivendo il paradosso di avere a disposizione una quantità enorme di dati ma di non riuscire a gestirle.
Il passaggio dal dato all’informazione è proprio il nostro obiettivo.
In altre parole creare processi che mi consentano la raccolta dei dati, la loro selezione, la loro trasformazione, la certificazione e infine la trasformazione in dati strutturati.
L’evoluzione tecnologica della business information si deve focalizzare sull’abbattimento dei silos informativi e sulla creazione di connessioni per arrivare a una entità che potremmo definire Business Information Ecosystem