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Scheda Paese
               Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici
             Federazione ANIE


               Maggio 2012
Turchia
 indice della Scheda Paese
 Caratteristiche del Paese Pag. 3

 Suddivisione amministrativa Pag. 4

 Indicatori macroeconomici Pag. 5

 Industria Manifatturiera in Turchia Pag. 7

 Partner commerciali Pag. 18

 Interscambio commerciale Italia - Turchia Pag. 19

 Interscambio commerciale Italia - Turchia di Elettrotecnica ed Elettronica Pag. 20

 Opportunità Paese: Trasporto Ferroviario, Energia elettrica, Costruzioni Pag. 22

 Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 38

 Zone economiche speciali e parchi tecnologici Pag. 41

 Mercato del lavoro Pag. 42

 Tutela proprietà intellettuale Pag. 43

 Fiscalità Pag. 44

 Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 47
 Indirizzi utili Pag. 48
 Contatti ANIE Pag. 49



a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                      2
Turchia
caratteristiche del Paese

Superficie: 783.562 km²

Popolazione: 79.749.461 (dicembre 2011)

Densità della popolazione: 102 abitanti per km²

Capitale: Ankara

Lingua Ufficiale: Turco
(presenti numerosissime minoranze linguistiche)

Moneta Ufficiale: Lira Turca (nuova dal 2005) (TRY)
Tasso di cambio 2011 pari a 1 Euro = 2,34 TRY

Distribuzione Popolazione:
- Area Urbana: 69%
- Area Rurale: 31%
Il 27,2% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni

Tasso di Alfabetizzazione: 87,4%
di cui:
- Uomini: 95,3%
- Donne: 79,6%

                                                            Fonte: CIA The World Fact Book

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                       3
Turchia
suddivisione amministrativa

La Turchia è divisa in 7 regioni (bölge)
che hanno soltanto valenza statistica e
non costituiscono un livello di divisione
amministrativa. Queste regioni sono state
definite in occasione del Primo Congresso
di Geografia tenutosi ad Ankara nel 1941,
in base alla omogeneità di condizioni
climatiche del territorio corrispondente.




La Turchia è divisa amministrativamente in 81 province a capo di ciascuna delle quali è un governatore nominato dal
Governo centrale.
                                                       NR                CITTA' PRINCIPALI             NR. ABITANTI
Le province sono a loro volta suddivise in distretti
per un totale di 923.                                  1    Istanbul                                       12.573.836
Il distretto centrale (capoluogo della provincia)
                                                       2    Ankara                                          4.651.591
è amministrato da un "vicegovernatore" designato,
mentre gli altri distretti sono amministrati da un     3    Smirne                                          4.130.444
"sottogovernatore".
                                                       4    Bursa                                           1.459.000

                                                       5    Adana                                           1.271.000

                                                       6    Gaziantemp                                      1.208.000

                                                       7    Konia                                             951.000


                                                                                             Fonte: Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                     4
Turchia
indicatori macroeconomici
Indicatori                                                   2007          2008           2009           2010            2011          2012*


PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro)                     473,6          496,6          440,5          554,8          548,2           616,8

PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro)            6,9             7,1            6,2            7,8             7,6              8,5

Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti)     4,7             0,7           -4,8            8,9             6,6              2,2

Totale Investimenti (% sul PIL)                               21,1           21,8            14,9           20,1           23,2           21,9

Indice Produzione Industriale (variazione %)                   6,7            -1,5          -11,3           14,4             9,2              2,5

Tasso d'Inflazione (variazione %)                              8,8           10,4             6,3            8,6             6,0              6,9

Tasso di Disoccupazione (%)                                   10,2           10,9            14,0           11,9           10,5           10,7

Tasso di Cambio Euro (EUR) per Lira Turca (TRY)               1,79           1,91            2,16           2,00           2,34            n.d.

Bilancia Commerciale

Esportazioni totali (Miliardi di Euro)                        78,1           89,6            73,3           85,3           97,0          108,1

Importazioni totali (Miliardi di Euro)                       124,0          136,4          100,8          138,8          173,1           179,2

Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro)                   -45,8         -46,9           -27,5          -53,6          -76,1          -71,1
                                                                                                                              * dato di previsione




                                                                    Fonte: Ufficio statistico nazionale della Turchia, FMI, WB, Economist Unit

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                          5
Turchia
  PIL per settori economici

  Prodotto interno lordo
  composizione per settori economici


                                                                                     …Industria Manifatturiera
                                                                                         composizione per produzione settoriale
                                                                                                                       Metallurgia
                                                                             Altre Industrie
                                                                                                                         21,4%
                                                                             Manifatturiere
                                                                                 12,6%


                                                                   Elettrotecnica ed
                                                                      Elettronica
                                                                          6,4%
                                                                                                                                        Agroalimentare
                                                                     Materiali da
                                                                                                                                            16,9%
                                                                     costruzione
                                                                        6,7%
                                                                          Meccanica
                                                                            6,7%

                                                                    Chimica - Farmaceutica                                  Tessile - Abbigliamento
                                                                             7,0%                                                     14,8%
                                                                                                   Mezzi di trasporto
                                                                                                         7,5%


                                   Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia


a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                            6
Turchia
l’industria Manifatturiera in Turchia
Variazioni % annue                                                               Variazioni % annue




                                      Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                               7
Turchia
l’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Turchia I
                         Distribuzione del fatturato per macro comparti
                                               Anno 2011 = 13,5 miliardi di Euro


   Distribuzione del fatturato
per i comparti dell’Elettrotecnica                                                              Distribuzione del fatturato
 Anno 2011 = 10,1 miliardi di Euro                                                             per i comparti dell’Elettronica
                                                                                               Anno 2011 = 3,4 miliardi di Euro




                                                                                                                  * Include l’Elettronica di Consumo

                                       Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                  8
Turchia
l’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Turchia II
Andamento del fatturato per macro comparti
Anni 2005 – 2011, dati in miliardi di Euro                                                                   Variazioni annue



                                                                                                                                11,1%




                                                                                                                          5,%
                                                                                                                                  12,9%



                                                                                                                                   12,1%




                                       Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                9
Turchia
Focus: l’industria degli Apparecchi Domestici ed Elettronica di consumo in Turchia
Dati Statistici
Mercato Interno - Turchia                                      2007          2008         2009          2010        2011*         2012*        2013*


Elettrodomestici e Casalinghi (Miliardi di Dollari)              11,0         13,0          10,8         12,0         13,0          14,5         16,0

Elettrodomestici e Casalinghi (Variazione % annua)               31,3         17,3         -16,6         11,0           8,4         11,4         10,6

Apparecchiature Audio e Video (Miliardi di Dollari)                3,3          3,9          3,2           3,6          4,0          4,5           5,1

Apparecchiature Audio e Video (Variazione % annua)               27,2         18,2         -16,6         12,1           9,3         14,1         13,2

                Produzione Apparecchi Domestici                                                  Vendite Apparecchi Domestici

         Dati in Migliaia di Unità                                                                                             Dati in Migliaia di Unità




                                      Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, EIU

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                    10
Turchia
Focus: l’industria degli Apparecchi Domestici ed Elettronica di consumo in Turchia
Localizzazione Unità Produttive




                                                          Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                   11
Turchia
Focus: l’industria Metallurgica in Turchia I
Dati Statistici
Produzione Acciaio




Consumo Acciaio




                                 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, CIB

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                               12
Turchia
Focus: l’industria Metallurgica in Turchia II
Dati Statistici
Produzione Alluminio




Consumo Alluminio




                                 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, CIB

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                               13
Turchia
Focus: l’industria Siderurgica in Turchia
Dati Statistici
Produzione




                                                      Produzione
                 Distribuzione % per settori industriali di destinazione prodotti siderurgici in Turchia




                                 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, CIB

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                               14
Turchia
Focus: l’industria Metallurgica in Turchia
Localizzazione Unità Produttive




                                                          Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                   15
Turchia
   Focus: l’industria dei Cavi in Turchia                                        Volumi produttivi: Industria dei Cavi in Turchia
   L’Industria turca dei Cavi è costituita da medie e                            variazioni annue
   grandi imprese. Attualmente sono operative più di
   375 aziende del settore con una forza lavoro di
   oltre 7.800 addetti. Il distretto industriale produttivo
   del comparto più importante è ubicato nell’area di
   Istanbul.
   23 sono le aziende produttrici di Fili smaltati
   isolati, settore merceologico tra i più importanti per il
   comparti turco, con una capacità produttiva media
   annua di 25.000 tonnellate.




Evoluzione delle esportazioni turche dell’Industria dei Cavi                     * dati di previsione
                                                                                 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Eco9nomici ANIE su dati TurkStat
dati in Milioni di Euro
                                                                                 Mercati di sbocco delle esportazioni turche dell’Industria dei Cavi
                                                                                 Distribuzione, Anno 2011




   Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati TurkStat                    Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia

          a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                                16
Turchia
    Focus: l’industria dell’Illuminazione in Turchia
    L’Industria turca dell’Illuminazione è nata negli anni            Volumi produttivi: Industria dell’Illuminazione in Turchia
    Sessanta con l’obiettivo di produrre lampadine a                  variazioni annue
    incandescenza e fluorescenti. A partire dagli anni
    Settanta l’Industria di settore si è specializzata sul
    comparto dell’illuminazione decorativa.
    Attualmente il mercato domestico dell’Illuminotecnica si
    attesta a 350 Milioni di Euro, di cui 130 Milioni di Euro
    riconducibili all’illuminazione decorativa. La domanda
    turca di illuminazione decorativa è in costante crescita, in
    linea con il boom economico del Paese e la vivace
    ripresa del settore immobiliare.
    L’industria di settore consta di 50 aziende di grandi
    dimensioni e oltre 300 PMI. I principali distretti
    produttivi sono localizzati nelle aree di Istanbul, Ankara e
    Izmir. La Turchia si è adeguata agli standard qualitativa
    europei e mondiali. I prodotti riportano certificati di qualità
    ISO, ENEC, VDE oltre al marchio CE. Recentemente
                                                                      * dati di previsione
    l’Industria turca si sta focalizzando sui prodotti di settore     Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Eco9nomici ANIE su dati TurkStat
    a risparmio energetico e sulla tecnologia LED.
                                                                      Mercati di provenienza delle importazioni turche dell’Illuminotecnica
Evoluzione delle importazioni turche dell’Illuminotecnica             Distribuzione, Anno 2011
dati in Milioni di Euro




                                                                                       Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia



                                                                                                                                                     17
         a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Turchia
partner commerciali
Aree di importazione della Turchia (Anno 2011)                        Aree di esportazione della Turchia (Anno 2011)
    Nr.           Paese Partner           Quota %                         Nr.             Paese Partner                  Quota %

     1    Russia                               10,0                        1      Germania                                    10,3

     2    Germania                              9,5                        2      Iraq                                         6,2

     3    Cina                                  9,0                        3      Regno Unito                                  6,0

     4    USA                                   6,7                        4      ITALIA                                       5,8

     5    ITALIA                                5,6                        5      Francia                                      5,0

     6    Iran                                  5,2                        6      Russia                                       4,4

     7    Francia                               3,8                        7      USA                                          3,4

     8    India                                 2,7                        8      Spagna                                       2,9

     9    Corea del Sud                         2,6                        9      Emirati Arabi Uniti                          2,8

   10     Spagna                                2,6                       10      Iran                                         2,7

   11     Altri Paesi                         57,7                        11      Altri Paesi                                50,4

Le esportazioni della Turchia nel 2011 hanno raggiunto la quota di 97 miliardi di Euro in crescita di circa il 14%
rispetto all’anno precedente. Per l’anno in corso l’export si manterrà positivo con una crescita superiore ai dieci punti
percentuali. Principali mercati di sbocco risultano essere la Russia, la Germania e la Cina.
Le importazioni turche hanno chiuso il 2011 con una crescita superiore al 24% a oltre 173 miliardi di Euro. Principali
Paesi fornitori sono Germania (per i prodotti manufatti) e Iraq (materie prime, petrolio). L’Italia si conferma quarto Paese
fornitore del mercato turco con una quota vicina al 6%.
Per il 2011 il saldo commerciale risulta in negativo di 76 miliardi di Euro.

                                    Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                            18
Turchia
  interscambio commerciale dell’Italia con la Turchia
  Nel 2011 le esportazioni italiane verso la Turchia hanno superato la soglia dei 10 miliardi di Euro con una crescita a
  doppia cifra (+22%). Secondo le più recenti stime per il 2012 il trend dovrebbe confermarsi positivo ma con un rialzo più
  contenuto.
  L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, comparto che da solo rappresenta circa il 25%
  del totale esportato, Prodotti energetici raffinati (14,9%), Mezzi di Trasporto (12,3%). Il comparto industriale
  dell’Elettrotecnica ed Elettronica incide per oltre il 7% del totale esportato verso il mercato turco.

  Esportazioni italiane verso la Turchia per settori industriali (Anno 2011)




   Per quanto concerne le importazioni italiane dalla Turchia, nel 2011 risultano in forte crescita e si attestano a 6
   Miliardi di Euro. Per il 2012 dovrebbe confermarsi il trend positivo.
   Il Saldo della bilancia commerciale permane nel 2011 positivo per l’Italia per 4 Miliardi di Euro.



                                                                                          Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                           19
Turchia
interscambio commerciale Italia-Turchia di Elettrotecnica ed Elettronica




                                                                                                             * preconsuntivo
                                                               Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro)
 TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
                                                       2006       2007     2008       2009          2010             2011*
Esportazioni da Italia verso Turchia                     598,6      599,2    568,5       473,5         567,2           654,6
Importazioni da Turchia verso Italia                     378,4      341,2    322,2       367,7         382,5           392,8
Saldo Commerciale                                        220,2      258,1    246,4       105,8         184,8           261,8
                                                                                             Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                               20
Turchia
esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso la Turchia
COMPARTI ELETTROTECNICA                           Milioni di Euro   ∆ % 2011/2010

Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia           179,2          1,4
Apparecchi Domestici e Professionali                       96,3          12,3
Cavi                                                       79,3          -3,0
Illuminazione                                              37,6          26,4
Componenti e Sistemi per Impianti                          31,0          11,0
Trasporti Ferroviari ed Elettrificati                      19,3         -73,3
Ascensori e Scale Mobili                                   17,5          3,0
                                                                                    Totale esportazioni nel 2011*
                                                                                        654,6 milioni di Euro




COMPARTI ELETTRONICA                              Milioni di Euro   ∆ % 2011/2010

Automazione e Misura                                      127,8         67,9
                                                                                                             * preconsuntivo
ICT                                                        42,1         -5,2
Componenti Elettronici                                     17,4          4,7

Sicurezza ed Automazione Edifici                            7,1         23,5




                                                                                          Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                           21
Turchia
Opportunità: Trasporto Ferroviario
Le Ferrovie dello Stato della Repubblica Turca (TCDD) sono di proprietà del Governo turco. La TCDD è stata costituita nel
giugno del 1927 e ha il compito di gestire le linee ferroviarie esistenti all'interno dei confini del Paese. Attualmente la rete
ferroviaria turca si estende per 10.991 km trasportando in media 17 milioni di tonnellate di merci e oltre 7 milioni di passeggeri.
La Turchia dispone di due linee ad alta velocità operative dal 2009: la tratta Ankara – Eskisehir e la tratta Ankara - Konya.
Poiché la rete ferroviaria e il parco treni risultano datati il Governo turco ha recentemente previsto lo stanziamento di 23,5
Miliardi di dollari per nuovi investimenti nel settore.

Secondo il Programma Vision 2023 i progetti previsti sono:
- 4.000 km di linea ad alta velocità a cui si aggiungono i 10.000 km previsti dai precedenti piani governativi
- l’elettrificazione di 8.000 km di linea ferroviaria
- fino al 2023 è previsto l’ammodernamento di 500 km in media all’anno della rete ferroviaria
- privatizzazione del settore ferroviario
- ristrutturazione dei terminali e delle stazioni e la costruzione di nuovi terminali dedicati ai treni ad alta velocità
- avvio di progetti ferroviari di supporto per il collegamento con la Turchia, Caucaso, il Medio Oriente e Nord Africa



PROGETTI PER IL 2012
Il Ministero turco dello Sviluppo ha annunciato il programma di investimenti pubblici previsti nel 2012 in cui sono enumerati più di
2.600 progetti con uno stanziamento per l'anno in corso di 16,6 Miliardi di Euro sul valore complessivo delle opere da realizzare
pari a 154 Miliardi di Euro. Includono, tra i progetti prioritari, nuove iniziative di sviluppo nell'Anatolia Sud-orientale, il tunnel
ferroviario sotto il Bosforo (progetto Marmaray) e le linee metropolitane di Ankara e Istanbul. Si aggiungono le
infrastrutture di supporto (depositi ferroviari) per l'Alta Velocità ferroviaria, numerosi progetti di elettrificazione, alcune
autostrade, il progetto del porto di Candarli, l'attraversamento della baia di Izmir, la connessione ferroviaria con l'aeroporto di
Ankara e la linea metro Kabatas-Mahmutbey a Istanbul.



                                                                                       Fonte: Ministero dei Trasporti, Governo della Turchia

     a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                         22
Turchia
Opportunità: Energia elettrica – Regolamentazione
La regolamentazione del mercato dell’energia è definita da una legislazione primaria, di competenza del Parlamento, che
definisce la struttura generale del settore e i principi guida della regolamentazione, e da una legislazione secondaria, di
competenza di EPDK (Autorità regolatrice del Mercato dell'Energia), che regolamenta gli aspetti connessi
all’implementazione di quanto previsto nella legislazione primaria.
La struttura attuale del mercato elettrico è basata su contratti bilaterali ai quali si affianca un meccanismo centralizzato per la
gestione degli sbilanciamenti fra immissioni effettive di chi vende elettricità e prelievi effettivi di chi compra elettricità, controllato
dalla società di trasmissione.
Nell’ambito del settore elettrico, EPDK ha definito diverse attività:
• Generazione
• Trasmissione
• Distribuzione
• Vendita all’ingrosso
• Vendita al cliente finale
• Servizi per la vendita al cliente finale
• Import - Export

Generazione, distribuzione, vendita all’ingrosso e vendita ai clienti finali sono aperte alla concorrenza, così come i servizi per la
vendita al cliente finale, import e export. È invece in mano pubblica la trasmissione (TEIAS - Turkish Electricity Transmission
Corporation).
Ciascuna attività di mercato può essere svolta previa concessione di una licenza da parte di EPDK. La licenza è
concessa per un periodo massimo di 49 anni, allo scadere del quale può essere rinnovata. Per le attività di
generazione, trasmissione e distribuzione la licenza non può essere concessa per un periodo inferiore a dieci anni.

Concessione della licenza per lo svolgimento delle attività del settore elettrico:
Per ottenere una licenza occorre presentare una domanda a EPDK che avvia il processo di valutazione dei requisiti tecnico-
economici dell’impresa. Il processo di valutazione inizia solo dopo che il richiedente ha versato l’1% dell’importo annuale dovuto
per la concessione e non deve, di norma, superare i 60 giorni. I risultati del processo di valutazione devono essere presentati
all’Energy Market Regulatory Board, interno a EPDK, per la decisione finale. In caso di accettazione il richiedente, entro 95
giorni, deve: modificare il proprio statuto secondo le indicazioni del Board (se necessario); sottoporre a EPDK gli eventuali
accordi per attività di import ed export sottoscritti sulla base di quanto disposto dalla regolazione specifica; dimostrare di aver
pagato per intero l’importo annuale per la concessione della licenza.
                                                                      Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

     a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                                23
Turchia
 Opportunità: Mercato Elettrico – Struttura


                                                                                Distribuzione/
   Generazione               Wholesale                 Trasmissione                                              Customers
                                                                                    Retail



   Autoproducers
Autoproducer Groups                                                                                               Eligible
       IPPs                  Private                                                                             customers
                            Wholesalers                                             TEDAS
  Bos, BOTs, Mobile                                    TEIAS                    Private DisCos                 Non-eligible
     PPs, TORs                  TETAS                                                                          Customers


        EUAS




                                                            Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

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                                                                                                                                      24
Turchia
 Opportunità: Mercato Elettrico – principali operatori

                                                                                                           Generation
                                                                                                            (EUAS)
                                           Turkish Electricity
                                            Generation and
                                            Transition Co.
                                                (TEAS)                                                   Transmission
                                           …con l’obiettivo di
                                                                                                           (TEIAS)
     Turkish                                liberalizzare -
   Electricity                              privatizzare il
 Authority (TEK)                           settore nel 1993
                                             l’autorità si è                                                   Trading
                                            separata in…                             Nel 2001 si è
    L’autorità per
                                                                                       verificata             (TETAS)
  l’elettricità turca
                                                                                      un’ulteriore
   è stata fondata
                                                                                     separazione
     nel 1970…
                                           Turkish Electricity                           con la
                                            Distribution Co.                         creazione di
                                               (TEDAS)                                entità legali
                                                                                       autonome



                                                                                                            21 DisCos


                                                          Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                    25
Turchia
Opportunità: Mercato Elettrico – evoluzione a seguito della privatizzazione del settore




      Generazione                 Trasmissione             Wholesale                   Distribuzione                        Retail




                                                            Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                      26
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – Generazione
La generazione di energia elettrica è attualmente ancora saldamente in mano pubblica; lo Stato, infatti, in modo diretto o
indiretto, concentra oltre il 50% della capacità di generazione. Oltre il 60% della produzione proviene da impianti termici.

Capacità di generazione per produttore, distribuzione




                                                                                             Legenda:
                                                                                             * TOOR: Transfer of Operating Rights
                                                                                             ** BOO: Build-Operate-Own
                                                                                             *** BOT: Build-Operate-Transfer)




Elektrik Üretim Anonim Sirkety (EUAS)
EUAS nasce nel 2001 dalla ristrutturazione di TEAS in tre società: EUAS, che svolge attività di generazione; TEIAS, che
svolge l’attività di trasmissione; TETAS, che svolge attività di trading.
EUAS gestisce direttamente circa il 49% della capacità di generazione e circa il 6% tramite le sue affiliate e quindi controlla oltre
il 50% di tutta la capacità installata in Turchia.
La società attualmente dispone direttamente di 9.114 MW di capacità termica e 10.997 MW di capacità idroelettrica, oltre a 3.284
MW termici gestiti indirettamente tramite sussidiarie, per un totale di 23.395 MW. Il numero totale di dipendenti è di 14.037.
Gli impianti principali attualmente gestiti da EUAS sono Afsin-Elbistan-A (termico, 1.355 MW), Bursa (ciclo combinato a gas,
1.432 MW), Ambarlı (ciclo combinato a gas,1.351 MW), Atatürk (idrico, 2.405 MW), Karakaya (idrico, 1800 MW) e Keban (idrico,
1. 330 MW).

                                                             Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia. EAUS

     a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                            27
Turchia
 Opportunità: Settore Elettrico – Generazione. Situazione attuale

 Capacità Installata                                                      Domanda Lorda di Energia Elettrica




                                                       Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

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                                                                                                                                 28
Turchia
 Opportunità: Settore Elettrico – Generazione. Previsioni


 Capacità Installata                                                      Domanda Lorda di Energia Elettrica




                                                       Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

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                                                                                                                                 29
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – Trasmissione

La trasmissione di elettricità è operata da TEIAS, che non può svolgere altre attività di mercato, sulla base di una licenza
rilasciata da EPDK, che ha predisposto anche principi e procedure per la definizione e l’applicazione degli standard operativi del
sistema. L’accesso alla rete di trasporto è regolamentato e TEIAS deve consentire l’accesso su base non discriminatoria a chi ne
faccia richiesta.
Nel caso di produttori, autoproduttori e gruppi di autoproduttori, nell’ambito del processo di valutazione della richiesta per
l’ottenimento della licenza, il regolatore chiede a TEIAS di rendere, entro 45 giorni, un parere motivato sulla possibilità tecnica
di effettuare la connessione e sull’impatto che questa avrà sull’intero sistema.

Nel caso in cui la richiesta di connessione comporti nuovi investimenti per l’espansione della rete o il suo potenziamento, e
TEIAS non disponga dei fondi necessari, l’investimento può essere fatto da privati sulla base delle indicazioni tecniche di TEIAS,
oppure finanziando l’investimento a condizioni concordate con TEIAS. In tal caso, il costo totale dell’investimento è dedotto dai
costi che l’utente deve sostenere per l’uso del sistema.
Se la richiesta di connessione non è accettata per un determinato punto di connessione, TEIAS può proporre un punto
alternativo; nel caso in cui non vi siano punti disponibili oppure il punto proposto da TEIAS sia rifiutato, i privati possono chiedere
il permesso di costruire una linea diretta fra impianto e utilizzatore. Gli impianti alimentati con risorse nazionali e a fonti
rinnovabili hanno priorità nella connessione.



Türkye Elektik Iletim Anonim Sirketi (TEIAS)
TEIAS nasce nel 2001 dalla ristrutturazione del monopolista integrato TEAS e svolge l’attività di trasporto dell’energia elettrica.
TEIAS ha il compito di gestire la rete di trasmissione nazionale ad alta tensione e di garantire la trasmissione di elettricità in
condizioni di sicurezza ed efficienza.
Le condizioni della rete di trasmissione e le frequenti congestioni hanno indotto TEIAS a varare un piano di investimento per i
prossimi 5 anni che prevede investimenti complessivi per circa 1 Miliardo di Dollari in potenziamenti e sviluppo sia della rete
interna che delle interconnessioni.



                                                                   Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia.

     a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                              30
Turchia
  Opportunità: Settore Elettrico – Trasmissione

Evoluzione della Linea di Trasmissione elettrica




                                                                                                                         …di cui
                                                                                        evoluzione della Linea di Trasmissione
                                                                                                              elettrica interrata




                                                            Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

     a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                      31
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – Distribuzione

La riforma del settore prevede che ai fini della distribuzione di elettricità il territorio sia articolato in 21 zone. Ci sono 9
distributori inclusa TEDAS, il distributore in mano pubblica che controlla la quasi totalità della distribuzione.
Per svolgere l’attività di distribuzione occorre essere in possesso di una licenza concessa da EPDK.

La licenza di distribuzione contiene le zone in cui l’impresa può operare, all’interno delle quali ha l’obbligo di fornitore di ultima
istanza. Le società di distribuzione possono svolgere anche l’attività di vendita, che però è oggetto di una licenza
separata, e di generazione (anche questa oggetto di una licenza separata) ma limitatamente a una quota dell’elettricità
distribuita nella propria zona.
L’accesso alla rete di distribuzione è regolamentato sulla base di direttive emanate da EPDK.
Similmente a quanto accade per il trasporto, l’accesso alla rete deve essere consentito senza discriminazione a tutti gli utenti
che ne facciano richiesta purché in possesso dei necessari requisiti tecnici.
Per svolgere l’attività di vendita ai clienti finali occorre essere in possesso di una licenza, che è concessa da EPDK sentito il
parere tecnico della società di distribuzione principale dell’area in cui si intende svolgere l’attività. Fino ad ora le licenze di
vendita sono state concesse alle società che operano anche nella distribuzione.
Le società che operano nella vendita all’ingrosso non possono detenere una quota di mercato superiore al 10%
dell’elettricità venduta sul mercato all’ingrosso nell’anno antecedente quello di riferimento.


Türkye Elektik Dagitim Anonim Sirketi (TEDAS)
TEDAS distribuisce la maggior parte dell’energia complessivamente distribuita sul territorio turco e la quasi totalità
dell’energia prodotta da EUAS.
I maggiori problemi che TEDAS deve attualmente affrontare, oltre ai problemi tecnici causati dall’elevato grado di obsolescenza
della rete, sono legati all’elevata percentuale di furti di elettricità dalla rete e alla difficoltà di ottenere dai propri utenti il
pagamento per le prestazioni erogate. Si calcola che l’esposizione di TEDAS nei confronti del settore pubblico e del settore
privato ammonti ad alcune centinaia di milioni di Dollari.


.

                                                                   Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia.

     a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                              32
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – Distribuzione
                                                           2007               2008                   2009            2010
  Distribuzione energia elettrica per Public Utilities
                                                                                       Dati in MW

                                         THERMAL          8.690,9            8.690,9                8.690,9         8.690,9

             EÜAŞ                                         11.350,3          11.455,9                11.677,9       11.677,9
                                  HYDRO+GEOTHERM.+WIND

                                          TOTAL           20.041,2          20.146,8                20.368,8       20.368,8

AFFILIATED PARTNERSHIPS OF EÜAŞ          THERMAL          3.834,0            3.834,0                3.834,0         3.834,0

     MOBILE POWER PLANTS                 THERMAL           262,7              262,7                  262,7           262,7

                                         THERMAL          10.688,8          11.208,9                13.421,0       16.273,2

      PRODUCTION COMP.            HYDRO+GEOTHERM.+WIND    1.624,3            2.181,5                3.168,7         4.992,2

                                          TOTAL           12.313,1          13.390,4                16.589,7       21.265,4

                                         THERMAL          3.795,2            3.598,5                3.130,5         3.217,7

    AUTOPRODUCERS+TOOR            HYDRO+GEOTHERM.+WIND     589,5              584,8                  575,5           575,5

                                          TOTAL           4.384,7            4.183,3                3.706,0         3.793,2

                                         THERMAL          27.271,6          27.595,0                29.339,1       32.278,5

        TURKEY‘S TOTAL            HYDRO+GEOTHERM.+WIND    13.564,1          14.222,2                15.422,1       17.245,6

                                          TOTAL           40.835,7          41.817,2                44.761,2       49.524,1



                                                          Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                    33
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – Opportunità
A livello mondiale la Turchia è uno dei mercati a più rapida crescita con riferimento alle infrastrutture elettriche.

La domanda di energia elettrica aumenterà a un tasso annuo del 6% tra il 2009 e il 2023. La crescente domanda di energia
elettrica in Turchia è il risultato del processo di liberalizzazione del settore avviato nel 2001.

Il Governo turco incoraggia gli investitori sia nazionali che stranieri nella realizzazione di progetti energetici in Turchia, con
particolari incentivi per quanto riguarda le energie rinnovabili (incentivi tariffari).

L'importo totale degli investimenti da effettuare per soddisfare il fabbisogno energetico in Turchia entro il 2023 è stimato in circa
130 Miliardi di Dollari.

La Turchia possiede un numero significativo di fiumi e laghi (con circa 36.000 MW di energia potenziale), che offre
opportunità ideali per le piccole-medie imprese del settore elettrico.

Per quanto riguarda il potenziale di energia geotermica, la Turchia occupa la settima posizione a livello mondiale, terza a
livello europeo. Gli investimenti decennali previsti nel settore dell'energia geotermica sono pari a 16 Miliardi di Dollari all'anno.

Al fine di creare un mercato comune dell'energia elettrica con l'UE, la Turchia prevede l'interconnessione del proprio sistema
energetico con l’Unione per il Coordinamento della Trasmissione di Elettricità Europeo (UCTE).

La Turchia occupa il primo posto a livello mondiale in termini di tasso di crescita più elevato in impianti di energia eolica. Ad
oggi tuttavia solo il 15 per cento del suo potenziale è stato utilizzato.




                                                                   Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                             34
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – Vision 2023
Secondo il progetto Vision 2023, si prevedono obiettivi significativi per il settore elettrico in Turchia.

Questi obiettivi includono:
• 125.000 MW di potenza installata (dai 54.423 MW nel 2010)
• aumento della quota di energie rinnovabili sino al 30 per cento entro il 2023
• 60.717 km di linee di trasmissione (da 49.104 km nel 2010)
• 158.460 MVA della capacità di distribuzione (dai 98.996 MVA nel 2010)
• diminuzione delle perdite di energia elettrica del 5 per cento annuo ed estensione dell'uso delle smart grid
• la costruzione di 8 reattori nucleari con una capacità di 10.000 MW
• la costruzione di 4 reattori nucleari con una capacità di 5.000 MW
• la costruzione di centrali elettriche a carbone con una capacità di 18.500 MW
• il pieno utilizzo delle risorse idriche
• aumento dell'energia eolica a 20.000 MW (rispetto ai 1.694 MW nel 2010)
• realizzazione di impianti geotermici con una potenza di 600 MW, e impianti solari con una potenza di 3.000 MW.




                                                                    Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                              35
Turchia
Opportunità: Settore Elettrico – principali operatori


Ragione sociale                                                                              Acronimo                    Sito Web



Energy Market Regulatory Authority                                                              EPDK                   http://www.epdk.gov.tr

Turkey Atomic Energy Authority                                                                  TAEK                    http://www.taek.gov.tr

Turkish Electricity Transmission Company                                                        TEIAS                  http://www.teias.gov.tr

Turkish Electricity Distribution A.S.                                                           TEDAS                 http://www.tedas.gov.tr

Turkish Trading & Contracting Company                                                           TETAS                  http://www.tetas.gov.tr

Electricity Generation Co. Inc.                                                                 EUAS                         http://euas.gov.tr

Minestry of Energy and Natural Resources                                                       MoENR                        http://enerji.gov.tr

World Energy Council Turkish National Committee                                                DEKTMK                http://www.dektmk.org.tr

General Directorate of Electrical Power Resources Survey and Development Administration           EIE                    http://www.eie.gov.tr




                                                                  Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                             36
Turchia
Opportunità: Costruzioni
L'importanza del settore immobiliare turco è emersa principalmente nell'ultimo decennio. Sebbene i mercati immobiliari
statunitensi ed europei siano stati colpiti dalla recente crisi economica e dalla recessione economica mondiale, il settore
immobiliare turco non ha perso vitalità. A dispetto della riduzione della domanda e dell'abbassamento dei prezzi degli
immobili che hanno interessato tutta l'Europa, in Turchia il numero di unità abitative vendute nel secondo trimestre del
2011 è superiore del 18 % rispetto allo stesso periodo del 2010, il che è esemplificativo dell'elevato potenziale di crescita
del paese nel settore immobiliare.

Man mano che la Turchia avanza nel percorso verso l'adesione all'UE, le riforme di carattere legislativo introdotte hanno
reso gli investimenti nel mercato immobiliare ancora più attrattivi e redditizi. Gli emendamenti apportati alla legge sul Registro
Immobiliare, la legge sulle ipoteche e la modifica delle leggi sulle imposte sono concepiti per stimolare la competitività del
settore immobiliare.

Il settore immobiliare turco, inoltre, gode di un ottimo potenziale grazie al fattore demografico, che varia di pari passo con il
miglioramento della situazione economica. Anche la domanda di uffici e di aree industriali e logistiche dovrebbe subire
un rialzo in linea con l'aumento del numero di aziende locali e internazionali.

I punti di forza del settore sono di seguito sintetizzati:
- il settore è solido, istituzionalizzato e internazionalizzato
- i prezzi sono stabili
- i prestiti destinati al settore immobiliare sono passati da 3,5 miliardi di lire turche nel 2004 a 68 miliardi nel settembre 2011
- il numero di moderni centri commerciali è passato da 44 a 284 tra il 2000 e il 2011.




                                                                                                                 Fonte: Invest inTurkey

    a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                   37
Turchia
investimenti diretti esteri (IDE)
                Andamento degli IDE (2001 – 2011)
                                                                                     Macro-aree di provenienza degli Investimenti
                                                                                                    distribuzione %, Anno 2011
    Miliardi di US$                                     Miliardi di US$




 Le imprese italiane operanti in Turchia sono 867 (anno 2010), su oltre 23.800 imprese estere operanti nel Paese.
 Nel 2008 l'Italia era risultata prima nella graduatoria dei Paesi esteri che si sono aggiudicati contratti con le amministrazioni
 pubbliche turche. Attualmente la quota italiana sul totale degli investimenti diretti esteri implementati in Turchia supera i 3
 punti percentuali. L'Italia si colloca dietro a Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda e precede Paesi come la Cina e la
 Corea del Sud.
 Principali settori coinvolti dagli investitori italiani sono bancario, energia, infrastrutture e industria della difesa.

                                                                    Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Banca Centrale della Turchia , ICE

 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                         38
Turchia
  disciplina generale degli investimenti diretti esteri

 Gli investimenti diretti esteri in Turchia sono regolati dalla Legge 4875 del 2003 che ha introdotto i principi di
 uguaglianza e di libertà, proteggendo i diritti degli investitori. Si è cercato di armonizzare il sistema legislativo turco alle
 norme internazionali vigenti in materia.
 In base all’art. 2 della Legge 4875 un investimento può definirsi diretto estero se viene effettuato da una persona
 fisica di nazionalità straniera, da una persona fisica di nazionalità turca, ma residente all’estero, da una persona
 giuridica soggetta al diritto estero o da un’organizzazione internazionale. Inoltre per IDE si intendono anche le
 importazioni di capitali in particolare sotto forma di moneta convertibile acquistata o venduta dalla Banca Centrale di
 Turchia, importazioni di beni mobiliari delle società (ad esclusione delle obbligazioni di stato), importazioni di macchinari
 ed attrezzature, importazioni di diritti di proprietà intellettuale e industriale, acquisizioni locali effettuate tramite profitti
 reinvestiti o tramite crediti relazionati a investimenti di natura finanziaria.

 In Turchia è possibile investire il 100% del capitale straniero in tutti i settori, compreso quello bancario e
 assicurativo, con eccezione del settori radio-televisivo (ammesso solo il 20% di partecipazione straniera).
 Le licenze vengono rilasciate previa autorizzazione del Dipartimento per gli Investimenti Esteri e del
 Sottosegretariato al Tesoro e al Commercio Estero. Generalmente, vengono autorizzati quei progetti che si ritiene
 contribuiscano allo sviluppo economico del Paese e che non siano in concorrenza con attività di imprese turche.
 Tra le agevolazioni previste per gli investimenti stranieri ci sono opportunità in materia di trasferibilità
 all’estero degli utili e del capitale versato all’origine. I profitti delle società straniere in Turchia possono essere
 trasferiti all’estero alla fine di ogni anno fiscale, dopo che il consiglio di Amministrazione ha deliberato il pagamento dei
 dividendi.
 Agevolazioni particolari, come esenzioni fiscali ed assegnazioni di terreni, sono offerte per chi investe nelle
 aree meno industrializzate. Mentre nelle zone franche alle esenzioni fiscali si aggiungono le esenzioni IVA su
 beni e servizi importati ed esportati.




                                                                                                        Fonte: Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                  39
Turchia
disciplina societaria
Gli imprenditori stranieri possono costituire in Turchia sia filiali che società di capitale, a condizioni paritarie rispetto agli
imprenditori locali, senza dover più chiedere autorizzazioni speciali (tranne rare eccezioni per le Spa nei settori
assicurativi, bancari e finanziari).
Le forme societarie previste in Turchia sono le seguenti:

Società Anonima - Anonim Sirket
Trattasi di una società con capitale frammentato in tante quote o azioni non riconducibili a una proprietà unica e stabile. E’
la forma societaria generalmente scelta per investimenti rilevanti. In Italia essa è equivalente alla società per azioni. Il
capitale iniziale, con un minimo di 5 soci fondatori (persone fisiche o giuridiche), non può essere inferiore a 50.000 Lire
Turche di cui il 25% del capitale in contanti deve essere versato entro tre mesi dalla costituzione della società.
La creazione della società avviene davanti a un notaio dal quale si deposita lo Statuto e si provvede all’Autentica delle
firme dei soci; si provvede poi alla Registrazione della società presso il Registro del Commercio (Ministero dell’Industria e
del Commercio o Uffici Provinciali Registro Imprese) e alla successiva pubblicazione nella Gazzetta di Registro
Commerciale Turca. La procedura di immatricolazione della società, da effettuarsi entro 15 giorni presso una Camera di
Commercio, è obbligatoria pena le sanzioni pecuniarie previste.

Società a Responsabilità Limitata – Limited Sirket
La Srl deve essere costituita da un minimo di due soci fino ad un massimo di 50 (persone fisiche o giuridiche) che
rispondono dei debiti della società costituita solo in base all’entità del loro apporto iniziale. Il capitale minimo è di 5.000
Lire Turche in contanti o in natura. Redatto e firmato lo Statuto dagli associati, deve essere autentificato dal notaio e
approvato dal Ministero dell’Industria e del Commercio. Gli Statuti vengono registrati nel locale Ufficio Registro Imprese e
pubblicati nella Gazzetta Ufficiale entro 15 gg dalla costituzione della società.

Joint Venture
In Turchia la legislazione relativa al Codice delle Obbligazioni e al Codice del Commercio viene applicata anche alle Joint
Venture. In Turchia le Joint Venture possono dare o meno vita a una società nuova: nel primo caso si concluderà un
accordo di base che prevede la costituzione successiva di una società (SpA, Srl, Società in nome collettivo ecc.) secondo
le regole previste nel Codice di diritto commerciale. Nel secondo caso si deve prevedere ogni particolare nel contratto
stipulato che sarà sottoposto alle norme contenute nel Codice delle obbligazioni.


                                                                                                      Fonte: Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                40
Turchia
Zone speciali di investimento
In Turchia sono previste tre tipologie di zone speciali di investimento:

ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO (TDZ) – TECNOPARCHI
Le Zone di Sviluppo Tecnologico (TDZ, Technology Development Zone) sono aree designate per sostenere le attività di ricerca
e sviluppo e attirare investimenti in campi a elevato contenuto tecnologico. Attualmente sono state istituite 39 TDZ di cui 27
operative e 12 approvate e attualmente in costruzione. Nei Tecnoparchi sono previste esenzioni dalle imposte sul reddito e
sulle società per i ricavi derivanti dallo sviluppo di software e da attività di R&S fino al 31 dicembre 2023. Inoltre sono previsti
l’esenzione IVA per le vendite di applicazioni software prodotte esclusivamente nelle TDZ e qualsiasi imposizione fiscale sulle
retribuzioni del personale di supporto e di quello impegnato in attività di R&S.
ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE (OIZ)
Le Zone Industriali Organizzate (OIZ, Organized Industrial Zones) sono aree appositamente studiate per consentire alle
aziende di operare in un ambiente adeguato all'investitore con infrastrutture pronte per l'uso.
Le infrastrutture offerte in queste zone includono strade, acqua, gas naturale, elettricità, comunicazioni, smaltimento dei rifiuti
e altri servizi. Vi sono 263 Zone Industriali Organizzate in 80 province, 148 delle quali sono attualmente operative, mentre le
restanti 115 sono in corso di realizzazione su tutto il territorio nazionale turco.
Gli investitori che operano nelle OIZ possono beneficiare dei seguenti vantaggi: esenzione IVA per le acquisizioni di terreni;
esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla conclusione della costruzione dello stabilimento; costi
ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioni; nessuna tassa per l'unificazione e/o la separazione di lotti; esenzione
dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello stabilimento; esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti.
ZONE FRANCHE
Le zone franche sono siti speciali considerati fuori del territorio soggetto a dazi doganali, pur restando ubicate all'interno dei
confini politici del Paese. Queste zone hanno lo scopo di aumentare gli investimenti finalizzati all'esportazione.
In Turchia sono presenti 20 zone franche (di cui 19 attive) che operano in stretta collaborazione con i mercati dell'UE e
dell’area mediorientale. I vantaggi previsti alle imprese che si stabilizzano nelle zone franche sono: esenzione integrale dai
dazi doganali, dall’IVA, dall'imposta sulle imprese per società di produzione e dall’imposta sul reddito dei dipendenti. Inoltre le
merci possono sostare indefinitamente nelle zone franche. Infine le società sono libere di trasferire gli utili dalle zone franche
all'estero come pure alla Turchia senza essere soggette ad alcuna restrizione.
                                                                                                               Fonte: Invest in Turkey

  a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                 41
Turchia
 mercato del lavoro                                                        SALARI MEDI MENSILI (DATI IN LIRE TURCHE)
                                                                           Categoria                        Minimo                Massimo
              Occupazione per Settori
                                                               Direttore produzione                          8.000                  18.500

                                                               Production Manager                            4.300                  11.500

                                                               Ingegnere                                     2.100                   5.000

                                                               Operaio specializzato                         1.900                   4.500

                                                               Operaio                                       1.900                   4.000

In base al nuovo diritto del lavoro turco,                                           CONTRIBUTI SOCIALI E PREVIDENZIALI
esistono quattro diversi tipi di contratti di lavoro:                                         Tipologia                             Aliquota
- contratti di lavoro per lavori temporanei e permanenti                                                                               14%
                                                                            Premio previdenza sociale
- contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato
                                                                            Fondo assicurativo per la disoccupazione                    1%
- contratti di lavoro part-time
                                                                            Imposta sul reddito                                        15%
- contratti di lavoro per lavoro su richiesta
I contratti di lavoro non devono essere stipulati in uno specifico formato. Tuttavia, se viene firmato un contratto a tempo
determinato, deve essere redatto per iscritto.
In base al diritto del lavoro, il numero massimo di ore di lavoro è pari a 45 alla settimana. In linea di principio, le 45 ore
dovrebbero essere suddivise in modo equo tra i diversi giorni lavorativi. Tuttavia, secondo le nuove norme introdotte dal diritto
del lavoro, le ore di lavoro possono essere distribuite in modo irregolare a patto che il numero totale di ore giornaliere non
superi le 11 e che le parti siano d'accordo sulla distribuzione irregolare delle ore di lavoro nelle giornate di lavoro.
Il salario minimo mensile lordo fissato per le legge in Turchia è di 600 Dollari.

                                                                            Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro della Turchia

       a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                               42
Turchia
tutela dei diritti di proprietà intellettuale
La disciplina dei diritti di proprietà intellettuale in Turchia è regolata da Decreti Legge del 1995, il DL n. 551 sulla Protezione dei
Brevetti, il DL n. 556 sulla Protezione dei Marchi, il DL n. 554 per la protezione dei Disegni Industriali e il DL n. 555 sulla
Protezione delle denominazioni geografiche. I Decreti attendono ancora di essere convertiti in legge.
Il sistema della protezione della proprietà industriale in Turchia si basa su tre pilastri: gli organismi amministrativi (l'Istituto
turco dei Brevetti, responsabile per l'applicazione della normativa), gli organismi preposti all'applicazione della legge (Corti
speciali per la tutela dei diritti di privativa, Polizia, Dogane) e i detentori dei diritti, inclusi i consulenti dei marchi e dei brevetti
abilitati a depositare le domande di registrazione.
Non è applicata, pur se prevista, alcuna sanzione penale per la violazione di brevetti, disegni industriali e diritti relativi alla
proprietà intellettuale.
Per poter tutelare il proprio marchio in Turchia occorre che lo stesso sia stato registrato presso il Ministero dell'Industria e del
Commercio. I marchi non registrati sono tutelati dalle norme del diritto commerciale che trattano la materia della concorrenza
sleale. La registrazione del marchio di ditte straniere può essere effettuata esclusivamente tramite agenzie autorizzate
dal Turkish Patent Institute.

In Turchia il sistema nazionale prevede la concessione di due tipi di brevetti:
- brevetti con durata di 20 anni a partire dalla data del deposito
- brevetti con durata di 7 anni a partire dalla data del deposito
La differenza è dovuta al fatto che i brevetti della durata di 20 anni vengono concessi a fronte di superamento di un esame
sostanziale circa la loro validità. Come per il marchio, anche il registro del brevetto da parte di ditte straniere deve avvenire
presso il Turkish Patent Institute.
La Turchia è tra i primi Paesi al mondo per numero di richieste di registrazione di nuovi brevetti.
Secondo le statistiche dalla Commissione Europea sulla contraffazione e la pirateria (luglio 2009) la Turchia si conferma ai primi
posti tra i Paesi di provenienza dei prodotti contraffatti bloccati alle frontiere dell'UE, sia per provenienza dei carichi che per
origine dei prodotti.
Affinché le Amministrazioni doganali turche sospendano le procedure doganali dei prodotti contraffatti è indispensabile che il
titolare dei diritti, o chi lo rappresenta, presenti una istanza preventiva e generale.
Nel 2009 è stata creata una banca dati centralizzata riguardante i diritti della proprietà intellettuale che raccoglie i dati
relativi alle domande presentate dai titolari dei diritti agli uffici di dogana e ne consente il monitoraggio e il controllo.
                                                                                                           Fonte: Governo della Turchia

   a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                      43
Turchia
 imposta sul reddito delle persone giuridiche
 In Turchia l'imposta sulle imprese è una delle più competitive tra quelle dei Paesi dell'OCSE. La nuova legge relativa
 all'imposta sulle imprese, entrata in vigore il 21 giugno 2006, ha apportato alcune modifiche importanti alle modalità
 correnti di applicazione e ha introdotto anche nuovi concetti nella legislazione fiscale. Con la nuova legge relativa
 all'imposta sulle imprese, l'odierna legislazione fiscale turca contiene disposizioni molto più chiare, oggettive e
 armonizzate, in linea con i principi e le normative internazionali.
 In Turchia l'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20%.

 Vengono applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società residenti:
 - i dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15%
 - gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota dello
   0%
 - gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0%, mentre il
   prelievo sugli interessi generati dai depositi bancari è pari al 15%
 - gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti di partecipazione sono soggetti a un'aliquota
   del 15%
 - gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15%.

 Vengono applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società non residenti:
 - i dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15%
 - gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro, riscossi da società non residenti, sono soggetti a un'aliquota
   dello 0%
 - gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società non residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0%,
   mentre il prelievo sugli interessi generati dai depositi bancari è pari al 15%
 - gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti di partecipazione sono soggetti a un'aliquota
   del 15%
 - gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15%.

                                                                                                         Fonte: Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                 44
Turchia
 tassazione delle persone fisiche
 L'imposta sul reddito viene riscossa sul reddito delle persone fisiche. Ai fini dell'applicazione delle imposte sul reddito, i
 partenariati non sono considerati entità separate e ciascun partner viene tassato individualmente sulla quota di profitto.
 Il reddito di un individuo può essere costituito da uno o più dei componenti del reddito elencati di seguito:

 - utili delle imprese                                                                  IMPOSTA SUL REDDITO
                                                                                Reddito annuale (TRY)            Aliquota (%)
 - profitti agricoli
                                                                             < 9.400                                 15%
 - salari e stipendi
                                                                             9.401 - 23.000                          20%
 - proventi da libera professione
                                                                             23.001 - 53.000                         27%
 - redditi derivanti da beni immobili e diritti (redditi da locazioni)
                                                                             > 53.001                                35%
 - redditi derivanti da beni mobili (redditi da investimenti di capitale)
 - altri proventi e utili senza considerare la fonte di reddito

 Le imposte sul reddito per gli individui hanno una struttura progressiva.
 Il governo rivede i livelli di reddito annui per ogni anno.


 IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA) – KATMA DEGER VERGISI (KDV)
 Tutte le transazioni effettuate in Turchia aventi per oggetto la fornitura di beni e servizi sono soggette a IVA.
 I contribuenti IVA sono coloro che sono impegnati in operazioni soggette ad imposta, a prescindere dal loro status
 giuridico o la natura e la loro posizione rispetto alle altre imposte.
 Tre sono le diverse aliquote IVA da applicare a merci e servizi. L'aliquota normale dell'IVA sulle operazioni
 imponibili è del 18%.
 L'aliquota IVA per i prodotti agricoli come cotone grezzo, cibi essiccati, e grano è 1% e per i generi alimentari di base,
 libri e pubblicazioni simili, è dell'8%.

                                                                                                        Fonte: Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                                45
Turchia
 disciplina doganale
 Il nuovo regime di importazione della Turchia è stato predisposto in armonia con le disposizioni contenute nell'accordo
 di Unione Doganale fra Turchia ed UE, entrato in vigore il 1 Gennaio 1996, che prevede la libera circolazione di
 beni extragricoli e servizi, l'abolizione delle tariffe esterne comuni e delle misure di protezione,
 l'armonizzazione legislativa, la cooperazione finanziaria ed istituzionale.
 Secondo la normativa turca le merci importate in Turchia devono essere sdoganate entro 3 mesi; se ciò non accade
 l'esportatore straniero ne perde la proprietà e la merce può essere venduta all'asta ed il ricavato devoluto allo Stato.
 Inoltre l'esportatore è privato del diritto di disporre della merce non appena questa arriva in zona doganale, infatti da
 quel momento è l'importatore che ha il diritto di disporne. Per la maggior parte dei beni industriali le importazioni sono
 esenti da dazio, per 132 prodotti è previsto un periodo transitorio di tre anni che porterà ad una riduzione delle tariffe del
 50%.
 La tariffa doganale è basata sul sistema armonizzato di nomenclatura e distingue tra merci provenienti dall'Unione
 Europea e dai Paesi membri della Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA) e merci provenienti da altri Paesi.
 Per ciò che attiene alle merci provenienti da Paesi extra UE, ad essi viene applicata la tariffa doganale esterna
 comune, il cui tasso è del 6%.
 Le esportazioni destinate alla Turchia devono essere accompagnate dei seguenti documenti:
 - fattura commerciale
 - certificato di circolazione ATR
 - documento EUR.1
 - certificato di origine




                                                                                                       Fonte: Governo della Turchia

a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
                                                                                                                              46
Turchia
 Rischio Paese (fonte SACE)
 RISCHIO POLITICO

 Il partito islamico moderato per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) del Primo Ministro Erdogan e del Presidente Abdullah
 Gül si mantiene saldamente alla guida del Paese. Il Governo ha conseguito un grande successo a settembre 2010 con
 l’approvazione del referendum che modifica la Costituzione. Permangono tuttavia tensioni tra secolaristi/nazionalisti e
 islamisti che rimangono una costante della politica turca.
 RISCHIO ECONOMICO

 Nel 2009 la crisi internazionale ha provocato una marcata contrazione della domanda interna e delle esportazioni
 comportando una significativa frenata della crescita economica. Tuttavia, nel corso del 2010-2011 il Paese ha
 sperimentato una veloce fase di recupero grazie alla ripresa delle esportazioni turche e all’aumento della produzione
 industriale. Per il biennio 2012-2013 si prevede un moderato rallentamento dell’economia turca.
 RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO

 Il sistema bancario si è dimostrato solido e ben capitalizzato nonostante la crisi di liquidità globale. Le infrastrutture in
 espansione possono garantire una buona operatività agli investitori internazionali.

                                                                              7
 Condizioni di assicurabilità SACE:
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 Rischio privato: senza condizioni                                            0
                                                                                                    Turchia
 Ultimo aggiornamento SACE: Giugno 2011



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                                                                                                                           47
Turchia
indirizzi utili
UFFICI ITALIANI IN TURCHIA                       MINISTERI ENTI – GOVERNO TURCO            ENTI PUBBLICI
                                                 MINISTERO DEGLI ESTERI                    Turkish Industry and Business Association - TUSIAD
AMBASCIATA ITALIANA AD ANKARA                    Çankaya, Dr. Sadık Ahmet Cad. 8,          Tel: +90 212 2491929
Atatürk Bulvarı, 118
                                                 06100 Çankaya – Ankara                    Fax: +90 212 2491350
06680 Kavaklıdere - Ankara
                                                 Tel: +90 312 2921000                      E-Mail: tusiad@tusiad.org
Tel: +90 312 4574200
Fax: +90 312 4574280
E-Mail: ambasciata.ankara@esteri.it              MINISTERO DELLE FINANZE                   Turkish Contractors Association - TCA
                                                 Dikmen Cd.                                Tel : +90 312 4408122 - 4414483 – 4385608
                                                 06100 Çankaya – Ankara                    Fax: +90 312 4400253
ICE – UFFICIO A ISTANBUL
                                                 Tel: +90 312 4152900
Lutfi Kirdar Uluslarasi Kongre ve Sergi Sarayi
                                                                                           Association of Machinery Manufacturers - MIB
Gumus Sok. No:60
                                                 MINISTERO DELL’ENERGIA                    Tel: +90 312 4683749
34267 Harbiye - Istanbul
                                                 46 Türk Ocağı Caddesi No:2                Fax: +90 312 4684291
Tel: +90 212 3730300                             06100 Çankaya – Ankara
Fax: +90 212 2418223
E-Mail: istanbul@istanbul.ice.it                 Tel: +90 312 2126420                      Turkish Electronics Industrialists Association - TESİD
                                                                                           Tel: +90 216 463 27 00
                                                 Fax: +90 312 2225760
                                                                                           E-Mail: tesid@tesid.org.tr

                                                 AGENZIA PER GLI INVESTIMENTI
                                                                                           Republic of Turkey Energy Market Regulatory Authority - EPDK
                                                 INVEST TURKEY
                                                 Kavaklıdere Mahallesi Akay Caddesi No:5   Tel: +90 312 2014000
                                                 06100 Çankaya – Ankara                    Fax: 90 312 2014050
                                                 Tel: +90 312 4138900

                                                                                           Union of Chambers and Commodity Exchanges of Turkey – TOBB
                                                                                           Tel: +90 312 2182000
                                                                                           Fax: +90 312 2194090 - 91 - 92 - 93




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Turchia
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 Dott. Devis Friso
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 Via V. Lancetti, 43
 20158 Milano
 tel. 02-3264.397
 fax 02-3264.212
 email: devis.friso@anie.it
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Anie scheda paese turchia 2012

  • 1. Scheda Paese Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici Federazione ANIE Maggio 2012
  • 2. Turchia indice della Scheda Paese Caratteristiche del Paese Pag. 3 Suddivisione amministrativa Pag. 4 Indicatori macroeconomici Pag. 5 Industria Manifatturiera in Turchia Pag. 7 Partner commerciali Pag. 18 Interscambio commerciale Italia - Turchia Pag. 19 Interscambio commerciale Italia - Turchia di Elettrotecnica ed Elettronica Pag. 20 Opportunità Paese: Trasporto Ferroviario, Energia elettrica, Costruzioni Pag. 22 Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 38 Zone economiche speciali e parchi tecnologici Pag. 41 Mercato del lavoro Pag. 42 Tutela proprietà intellettuale Pag. 43 Fiscalità Pag. 44 Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 47 Indirizzi utili Pag. 48 Contatti ANIE Pag. 49 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 2
  • 3. Turchia caratteristiche del Paese Superficie: 783.562 km² Popolazione: 79.749.461 (dicembre 2011) Densità della popolazione: 102 abitanti per km² Capitale: Ankara Lingua Ufficiale: Turco (presenti numerosissime minoranze linguistiche) Moneta Ufficiale: Lira Turca (nuova dal 2005) (TRY) Tasso di cambio 2011 pari a 1 Euro = 2,34 TRY Distribuzione Popolazione: - Area Urbana: 69% - Area Rurale: 31% Il 27,2% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni Tasso di Alfabetizzazione: 87,4% di cui: - Uomini: 95,3% - Donne: 79,6% Fonte: CIA The World Fact Book a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 3
  • 4. Turchia suddivisione amministrativa La Turchia è divisa in 7 regioni (bölge) che hanno soltanto valenza statistica e non costituiscono un livello di divisione amministrativa. Queste regioni sono state definite in occasione del Primo Congresso di Geografia tenutosi ad Ankara nel 1941, in base alla omogeneità di condizioni climatiche del territorio corrispondente. La Turchia è divisa amministrativamente in 81 province a capo di ciascuna delle quali è un governatore nominato dal Governo centrale. NR CITTA' PRINCIPALI NR. ABITANTI Le province sono a loro volta suddivise in distretti per un totale di 923. 1 Istanbul 12.573.836 Il distretto centrale (capoluogo della provincia) 2 Ankara 4.651.591 è amministrato da un "vicegovernatore" designato, mentre gli altri distretti sono amministrati da un 3 Smirne 4.130.444 "sottogovernatore". 4 Bursa 1.459.000 5 Adana 1.271.000 6 Gaziantemp 1.208.000 7 Konia 951.000 Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 4
  • 5. Turchia indicatori macroeconomici Indicatori 2007 2008 2009 2010 2011 2012* PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro) 473,6 496,6 440,5 554,8 548,2 616,8 PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro) 6,9 7,1 6,2 7,8 7,6 8,5 Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti) 4,7 0,7 -4,8 8,9 6,6 2,2 Totale Investimenti (% sul PIL) 21,1 21,8 14,9 20,1 23,2 21,9 Indice Produzione Industriale (variazione %) 6,7 -1,5 -11,3 14,4 9,2 2,5 Tasso d'Inflazione (variazione %) 8,8 10,4 6,3 8,6 6,0 6,9 Tasso di Disoccupazione (%) 10,2 10,9 14,0 11,9 10,5 10,7 Tasso di Cambio Euro (EUR) per Lira Turca (TRY) 1,79 1,91 2,16 2,00 2,34 n.d. Bilancia Commerciale Esportazioni totali (Miliardi di Euro) 78,1 89,6 73,3 85,3 97,0 108,1 Importazioni totali (Miliardi di Euro) 124,0 136,4 100,8 138,8 173,1 179,2 Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro) -45,8 -46,9 -27,5 -53,6 -76,1 -71,1 * dato di previsione Fonte: Ufficio statistico nazionale della Turchia, FMI, WB, Economist Unit a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 5
  • 6. Turchia PIL per settori economici Prodotto interno lordo composizione per settori economici …Industria Manifatturiera composizione per produzione settoriale Metallurgia Altre Industrie 21,4% Manifatturiere 12,6% Elettrotecnica ed Elettronica 6,4% Agroalimentare Materiali da 16,9% costruzione 6,7% Meccanica 6,7% Chimica - Farmaceutica Tessile - Abbigliamento 7,0% 14,8% Mezzi di trasporto 7,5% Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 6
  • 7. Turchia l’industria Manifatturiera in Turchia Variazioni % annue Variazioni % annue Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 7
  • 8. Turchia l’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Turchia I Distribuzione del fatturato per macro comparti Anno 2011 = 13,5 miliardi di Euro Distribuzione del fatturato per i comparti dell’Elettrotecnica Distribuzione del fatturato Anno 2011 = 10,1 miliardi di Euro per i comparti dell’Elettronica Anno 2011 = 3,4 miliardi di Euro * Include l’Elettronica di Consumo Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 8
  • 9. Turchia l’industria Elettrotecnica ed Elettronica in Turchia II Andamento del fatturato per macro comparti Anni 2005 – 2011, dati in miliardi di Euro Variazioni annue 11,1% 5,% 12,9% 12,1% Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 9
  • 10. Turchia Focus: l’industria degli Apparecchi Domestici ed Elettronica di consumo in Turchia Dati Statistici Mercato Interno - Turchia 2007 2008 2009 2010 2011* 2012* 2013* Elettrodomestici e Casalinghi (Miliardi di Dollari) 11,0 13,0 10,8 12,0 13,0 14,5 16,0 Elettrodomestici e Casalinghi (Variazione % annua) 31,3 17,3 -16,6 11,0 8,4 11,4 10,6 Apparecchiature Audio e Video (Miliardi di Dollari) 3,3 3,9 3,2 3,6 4,0 4,5 5,1 Apparecchiature Audio e Video (Variazione % annua) 27,2 18,2 -16,6 12,1 9,3 14,1 13,2 Produzione Apparecchi Domestici Vendite Apparecchi Domestici Dati in Migliaia di Unità Dati in Migliaia di Unità Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, EIU a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 10
  • 11. Turchia Focus: l’industria degli Apparecchi Domestici ed Elettronica di consumo in Turchia Localizzazione Unità Produttive Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 11
  • 12. Turchia Focus: l’industria Metallurgica in Turchia I Dati Statistici Produzione Acciaio Consumo Acciaio Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, CIB a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 12
  • 13. Turchia Focus: l’industria Metallurgica in Turchia II Dati Statistici Produzione Alluminio Consumo Alluminio Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, CIB a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 13
  • 14. Turchia Focus: l’industria Siderurgica in Turchia Dati Statistici Produzione Produzione Distribuzione % per settori industriali di destinazione prodotti siderurgici in Turchia Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia, CIB a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 14
  • 15. Turchia Focus: l’industria Metallurgica in Turchia Localizzazione Unità Produttive Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 15
  • 16. Turchia Focus: l’industria dei Cavi in Turchia Volumi produttivi: Industria dei Cavi in Turchia L’Industria turca dei Cavi è costituita da medie e variazioni annue grandi imprese. Attualmente sono operative più di 375 aziende del settore con una forza lavoro di oltre 7.800 addetti. Il distretto industriale produttivo del comparto più importante è ubicato nell’area di Istanbul. 23 sono le aziende produttrici di Fili smaltati isolati, settore merceologico tra i più importanti per il comparti turco, con una capacità produttiva media annua di 25.000 tonnellate. Evoluzione delle esportazioni turche dell’Industria dei Cavi * dati di previsione Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Eco9nomici ANIE su dati TurkStat dati in Milioni di Euro Mercati di sbocco delle esportazioni turche dell’Industria dei Cavi Distribuzione, Anno 2011 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati TurkStat Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 16
  • 17. Turchia Focus: l’industria dell’Illuminazione in Turchia L’Industria turca dell’Illuminazione è nata negli anni Volumi produttivi: Industria dell’Illuminazione in Turchia Sessanta con l’obiettivo di produrre lampadine a variazioni annue incandescenza e fluorescenti. A partire dagli anni Settanta l’Industria di settore si è specializzata sul comparto dell’illuminazione decorativa. Attualmente il mercato domestico dell’Illuminotecnica si attesta a 350 Milioni di Euro, di cui 130 Milioni di Euro riconducibili all’illuminazione decorativa. La domanda turca di illuminazione decorativa è in costante crescita, in linea con il boom economico del Paese e la vivace ripresa del settore immobiliare. L’industria di settore consta di 50 aziende di grandi dimensioni e oltre 300 PMI. I principali distretti produttivi sono localizzati nelle aree di Istanbul, Ankara e Izmir. La Turchia si è adeguata agli standard qualitativa europei e mondiali. I prodotti riportano certificati di qualità ISO, ENEC, VDE oltre al marchio CE. Recentemente * dati di previsione l’Industria turca si sta focalizzando sui prodotti di settore Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Eco9nomici ANIE su dati TurkStat a risparmio energetico e sulla tecnologia LED. Mercati di provenienza delle importazioni turche dell’Illuminotecnica Evoluzione delle importazioni turche dell’Illuminotecnica Distribuzione, Anno 2011 dati in Milioni di Euro Fonte: Ministero per la Promozione e Investimenti in Turchia 17 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
  • 18. Turchia partner commerciali Aree di importazione della Turchia (Anno 2011) Aree di esportazione della Turchia (Anno 2011) Nr. Paese Partner Quota % Nr. Paese Partner Quota % 1 Russia 10,0 1 Germania 10,3 2 Germania 9,5 2 Iraq 6,2 3 Cina 9,0 3 Regno Unito 6,0 4 USA 6,7 4 ITALIA 5,8 5 ITALIA 5,6 5 Francia 5,0 6 Iran 5,2 6 Russia 4,4 7 Francia 3,8 7 USA 3,4 8 India 2,7 8 Spagna 2,9 9 Corea del Sud 2,6 9 Emirati Arabi Uniti 2,8 10 Spagna 2,6 10 Iran 2,7 11 Altri Paesi 57,7 11 Altri Paesi 50,4 Le esportazioni della Turchia nel 2011 hanno raggiunto la quota di 97 miliardi di Euro in crescita di circa il 14% rispetto all’anno precedente. Per l’anno in corso l’export si manterrà positivo con una crescita superiore ai dieci punti percentuali. Principali mercati di sbocco risultano essere la Russia, la Germania e la Cina. Le importazioni turche hanno chiuso il 2011 con una crescita superiore al 24% a oltre 173 miliardi di Euro. Principali Paesi fornitori sono Germania (per i prodotti manufatti) e Iraq (materie prime, petrolio). L’Italia si conferma quarto Paese fornitore del mercato turco con una quota vicina al 6%. Per il 2011 il saldo commerciale risulta in negativo di 76 miliardi di Euro. Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati Ufficio statistico nazionale della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 18
  • 19. Turchia interscambio commerciale dell’Italia con la Turchia Nel 2011 le esportazioni italiane verso la Turchia hanno superato la soglia dei 10 miliardi di Euro con una crescita a doppia cifra (+22%). Secondo le più recenti stime per il 2012 il trend dovrebbe confermarsi positivo ma con un rialzo più contenuto. L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, comparto che da solo rappresenta circa il 25% del totale esportato, Prodotti energetici raffinati (14,9%), Mezzi di Trasporto (12,3%). Il comparto industriale dell’Elettrotecnica ed Elettronica incide per oltre il 7% del totale esportato verso il mercato turco. Esportazioni italiane verso la Turchia per settori industriali (Anno 2011) Per quanto concerne le importazioni italiane dalla Turchia, nel 2011 risultano in forte crescita e si attestano a 6 Miliardi di Euro. Per il 2012 dovrebbe confermarsi il trend positivo. Il Saldo della bilancia commerciale permane nel 2011 positivo per l’Italia per 4 Miliardi di Euro. Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 19
  • 20. Turchia interscambio commerciale Italia-Turchia di Elettrotecnica ed Elettronica * preconsuntivo Bilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro) TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA 2006 2007 2008 2009 2010 2011* Esportazioni da Italia verso Turchia 598,6 599,2 568,5 473,5 567,2 654,6 Importazioni da Turchia verso Italia 378,4 341,2 322,2 367,7 382,5 392,8 Saldo Commerciale 220,2 258,1 246,4 105,8 184,8 261,8 Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 20
  • 21. Turchia esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso la Turchia COMPARTI ELETTROTECNICA Milioni di Euro ∆ % 2011/2010 Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia 179,2 1,4 Apparecchi Domestici e Professionali 96,3 12,3 Cavi 79,3 -3,0 Illuminazione 37,6 26,4 Componenti e Sistemi per Impianti 31,0 11,0 Trasporti Ferroviari ed Elettrificati 19,3 -73,3 Ascensori e Scale Mobili 17,5 3,0 Totale esportazioni nel 2011* 654,6 milioni di Euro COMPARTI ELETTRONICA Milioni di Euro ∆ % 2011/2010 Automazione e Misura 127,8 67,9 * preconsuntivo ICT 42,1 -5,2 Componenti Elettronici 17,4 4,7 Sicurezza ed Automazione Edifici 7,1 23,5 Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 21
  • 22. Turchia Opportunità: Trasporto Ferroviario Le Ferrovie dello Stato della Repubblica Turca (TCDD) sono di proprietà del Governo turco. La TCDD è stata costituita nel giugno del 1927 e ha il compito di gestire le linee ferroviarie esistenti all'interno dei confini del Paese. Attualmente la rete ferroviaria turca si estende per 10.991 km trasportando in media 17 milioni di tonnellate di merci e oltre 7 milioni di passeggeri. La Turchia dispone di due linee ad alta velocità operative dal 2009: la tratta Ankara – Eskisehir e la tratta Ankara - Konya. Poiché la rete ferroviaria e il parco treni risultano datati il Governo turco ha recentemente previsto lo stanziamento di 23,5 Miliardi di dollari per nuovi investimenti nel settore. Secondo il Programma Vision 2023 i progetti previsti sono: - 4.000 km di linea ad alta velocità a cui si aggiungono i 10.000 km previsti dai precedenti piani governativi - l’elettrificazione di 8.000 km di linea ferroviaria - fino al 2023 è previsto l’ammodernamento di 500 km in media all’anno della rete ferroviaria - privatizzazione del settore ferroviario - ristrutturazione dei terminali e delle stazioni e la costruzione di nuovi terminali dedicati ai treni ad alta velocità - avvio di progetti ferroviari di supporto per il collegamento con la Turchia, Caucaso, il Medio Oriente e Nord Africa PROGETTI PER IL 2012 Il Ministero turco dello Sviluppo ha annunciato il programma di investimenti pubblici previsti nel 2012 in cui sono enumerati più di 2.600 progetti con uno stanziamento per l'anno in corso di 16,6 Miliardi di Euro sul valore complessivo delle opere da realizzare pari a 154 Miliardi di Euro. Includono, tra i progetti prioritari, nuove iniziative di sviluppo nell'Anatolia Sud-orientale, il tunnel ferroviario sotto il Bosforo (progetto Marmaray) e le linee metropolitane di Ankara e Istanbul. Si aggiungono le infrastrutture di supporto (depositi ferroviari) per l'Alta Velocità ferroviaria, numerosi progetti di elettrificazione, alcune autostrade, il progetto del porto di Candarli, l'attraversamento della baia di Izmir, la connessione ferroviaria con l'aeroporto di Ankara e la linea metro Kabatas-Mahmutbey a Istanbul. Fonte: Ministero dei Trasporti, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 22
  • 23. Turchia Opportunità: Energia elettrica – Regolamentazione La regolamentazione del mercato dell’energia è definita da una legislazione primaria, di competenza del Parlamento, che definisce la struttura generale del settore e i principi guida della regolamentazione, e da una legislazione secondaria, di competenza di EPDK (Autorità regolatrice del Mercato dell'Energia), che regolamenta gli aspetti connessi all’implementazione di quanto previsto nella legislazione primaria. La struttura attuale del mercato elettrico è basata su contratti bilaterali ai quali si affianca un meccanismo centralizzato per la gestione degli sbilanciamenti fra immissioni effettive di chi vende elettricità e prelievi effettivi di chi compra elettricità, controllato dalla società di trasmissione. Nell’ambito del settore elettrico, EPDK ha definito diverse attività: • Generazione • Trasmissione • Distribuzione • Vendita all’ingrosso • Vendita al cliente finale • Servizi per la vendita al cliente finale • Import - Export Generazione, distribuzione, vendita all’ingrosso e vendita ai clienti finali sono aperte alla concorrenza, così come i servizi per la vendita al cliente finale, import e export. È invece in mano pubblica la trasmissione (TEIAS - Turkish Electricity Transmission Corporation). Ciascuna attività di mercato può essere svolta previa concessione di una licenza da parte di EPDK. La licenza è concessa per un periodo massimo di 49 anni, allo scadere del quale può essere rinnovata. Per le attività di generazione, trasmissione e distribuzione la licenza non può essere concessa per un periodo inferiore a dieci anni. Concessione della licenza per lo svolgimento delle attività del settore elettrico: Per ottenere una licenza occorre presentare una domanda a EPDK che avvia il processo di valutazione dei requisiti tecnico- economici dell’impresa. Il processo di valutazione inizia solo dopo che il richiedente ha versato l’1% dell’importo annuale dovuto per la concessione e non deve, di norma, superare i 60 giorni. I risultati del processo di valutazione devono essere presentati all’Energy Market Regulatory Board, interno a EPDK, per la decisione finale. In caso di accettazione il richiedente, entro 95 giorni, deve: modificare il proprio statuto secondo le indicazioni del Board (se necessario); sottoporre a EPDK gli eventuali accordi per attività di import ed export sottoscritti sulla base di quanto disposto dalla regolazione specifica; dimostrare di aver pagato per intero l’importo annuale per la concessione della licenza. Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 23
  • 24. Turchia Opportunità: Mercato Elettrico – Struttura Distribuzione/ Generazione Wholesale Trasmissione Customers Retail Autoproducers Autoproducer Groups Eligible IPPs Private customers Wholesalers TEDAS Bos, BOTs, Mobile TEIAS Private DisCos Non-eligible PPs, TORs TETAS Customers EUAS Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 24
  • 25. Turchia Opportunità: Mercato Elettrico – principali operatori Generation (EUAS) Turkish Electricity Generation and Transition Co. (TEAS) Transmission …con l’obiettivo di (TEIAS) Turkish liberalizzare - Electricity privatizzare il Authority (TEK) settore nel 1993 l’autorità si è Trading separata in… Nel 2001 si è L’autorità per verificata (TETAS) l’elettricità turca un’ulteriore è stata fondata separazione nel 1970… Turkish Electricity con la Distribution Co. creazione di (TEDAS) entità legali autonome 21 DisCos Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 25
  • 26. Turchia Opportunità: Mercato Elettrico – evoluzione a seguito della privatizzazione del settore Generazione Trasmissione Wholesale Distribuzione Retail Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 26
  • 27. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Generazione La generazione di energia elettrica è attualmente ancora saldamente in mano pubblica; lo Stato, infatti, in modo diretto o indiretto, concentra oltre il 50% della capacità di generazione. Oltre il 60% della produzione proviene da impianti termici. Capacità di generazione per produttore, distribuzione Legenda: * TOOR: Transfer of Operating Rights ** BOO: Build-Operate-Own *** BOT: Build-Operate-Transfer) Elektrik Üretim Anonim Sirkety (EUAS) EUAS nasce nel 2001 dalla ristrutturazione di TEAS in tre società: EUAS, che svolge attività di generazione; TEIAS, che svolge l’attività di trasmissione; TETAS, che svolge attività di trading. EUAS gestisce direttamente circa il 49% della capacità di generazione e circa il 6% tramite le sue affiliate e quindi controlla oltre il 50% di tutta la capacità installata in Turchia. La società attualmente dispone direttamente di 9.114 MW di capacità termica e 10.997 MW di capacità idroelettrica, oltre a 3.284 MW termici gestiti indirettamente tramite sussidiarie, per un totale di 23.395 MW. Il numero totale di dipendenti è di 14.037. Gli impianti principali attualmente gestiti da EUAS sono Afsin-Elbistan-A (termico, 1.355 MW), Bursa (ciclo combinato a gas, 1.432 MW), Ambarlı (ciclo combinato a gas,1.351 MW), Atatürk (idrico, 2.405 MW), Karakaya (idrico, 1800 MW) e Keban (idrico, 1. 330 MW). Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia. EAUS a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 27
  • 28. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Generazione. Situazione attuale Capacità Installata Domanda Lorda di Energia Elettrica Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 28
  • 29. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Generazione. Previsioni Capacità Installata Domanda Lorda di Energia Elettrica Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 29
  • 30. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Trasmissione La trasmissione di elettricità è operata da TEIAS, che non può svolgere altre attività di mercato, sulla base di una licenza rilasciata da EPDK, che ha predisposto anche principi e procedure per la definizione e l’applicazione degli standard operativi del sistema. L’accesso alla rete di trasporto è regolamentato e TEIAS deve consentire l’accesso su base non discriminatoria a chi ne faccia richiesta. Nel caso di produttori, autoproduttori e gruppi di autoproduttori, nell’ambito del processo di valutazione della richiesta per l’ottenimento della licenza, il regolatore chiede a TEIAS di rendere, entro 45 giorni, un parere motivato sulla possibilità tecnica di effettuare la connessione e sull’impatto che questa avrà sull’intero sistema. Nel caso in cui la richiesta di connessione comporti nuovi investimenti per l’espansione della rete o il suo potenziamento, e TEIAS non disponga dei fondi necessari, l’investimento può essere fatto da privati sulla base delle indicazioni tecniche di TEIAS, oppure finanziando l’investimento a condizioni concordate con TEIAS. In tal caso, il costo totale dell’investimento è dedotto dai costi che l’utente deve sostenere per l’uso del sistema. Se la richiesta di connessione non è accettata per un determinato punto di connessione, TEIAS può proporre un punto alternativo; nel caso in cui non vi siano punti disponibili oppure il punto proposto da TEIAS sia rifiutato, i privati possono chiedere il permesso di costruire una linea diretta fra impianto e utilizzatore. Gli impianti alimentati con risorse nazionali e a fonti rinnovabili hanno priorità nella connessione. Türkye Elektik Iletim Anonim Sirketi (TEIAS) TEIAS nasce nel 2001 dalla ristrutturazione del monopolista integrato TEAS e svolge l’attività di trasporto dell’energia elettrica. TEIAS ha il compito di gestire la rete di trasmissione nazionale ad alta tensione e di garantire la trasmissione di elettricità in condizioni di sicurezza ed efficienza. Le condizioni della rete di trasmissione e le frequenti congestioni hanno indotto TEIAS a varare un piano di investimento per i prossimi 5 anni che prevede investimenti complessivi per circa 1 Miliardo di Dollari in potenziamenti e sviluppo sia della rete interna che delle interconnessioni. Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia. a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 30
  • 31. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Trasmissione Evoluzione della Linea di Trasmissione elettrica …di cui evoluzione della Linea di Trasmissione elettrica interrata Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 31
  • 32. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Distribuzione La riforma del settore prevede che ai fini della distribuzione di elettricità il territorio sia articolato in 21 zone. Ci sono 9 distributori inclusa TEDAS, il distributore in mano pubblica che controlla la quasi totalità della distribuzione. Per svolgere l’attività di distribuzione occorre essere in possesso di una licenza concessa da EPDK. La licenza di distribuzione contiene le zone in cui l’impresa può operare, all’interno delle quali ha l’obbligo di fornitore di ultima istanza. Le società di distribuzione possono svolgere anche l’attività di vendita, che però è oggetto di una licenza separata, e di generazione (anche questa oggetto di una licenza separata) ma limitatamente a una quota dell’elettricità distribuita nella propria zona. L’accesso alla rete di distribuzione è regolamentato sulla base di direttive emanate da EPDK. Similmente a quanto accade per il trasporto, l’accesso alla rete deve essere consentito senza discriminazione a tutti gli utenti che ne facciano richiesta purché in possesso dei necessari requisiti tecnici. Per svolgere l’attività di vendita ai clienti finali occorre essere in possesso di una licenza, che è concessa da EPDK sentito il parere tecnico della società di distribuzione principale dell’area in cui si intende svolgere l’attività. Fino ad ora le licenze di vendita sono state concesse alle società che operano anche nella distribuzione. Le società che operano nella vendita all’ingrosso non possono detenere una quota di mercato superiore al 10% dell’elettricità venduta sul mercato all’ingrosso nell’anno antecedente quello di riferimento. Türkye Elektik Dagitim Anonim Sirketi (TEDAS) TEDAS distribuisce la maggior parte dell’energia complessivamente distribuita sul territorio turco e la quasi totalità dell’energia prodotta da EUAS. I maggiori problemi che TEDAS deve attualmente affrontare, oltre ai problemi tecnici causati dall’elevato grado di obsolescenza della rete, sono legati all’elevata percentuale di furti di elettricità dalla rete e alla difficoltà di ottenere dai propri utenti il pagamento per le prestazioni erogate. Si calcola che l’esposizione di TEDAS nei confronti del settore pubblico e del settore privato ammonti ad alcune centinaia di milioni di Dollari. . Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia. a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 32
  • 33. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Distribuzione 2007 2008 2009 2010 Distribuzione energia elettrica per Public Utilities Dati in MW THERMAL 8.690,9 8.690,9 8.690,9 8.690,9 EÜAŞ 11.350,3 11.455,9 11.677,9 11.677,9 HYDRO+GEOTHERM.+WIND TOTAL 20.041,2 20.146,8 20.368,8 20.368,8 AFFILIATED PARTNERSHIPS OF EÜAŞ THERMAL 3.834,0 3.834,0 3.834,0 3.834,0 MOBILE POWER PLANTS THERMAL 262,7 262,7 262,7 262,7 THERMAL 10.688,8 11.208,9 13.421,0 16.273,2 PRODUCTION COMP. HYDRO+GEOTHERM.+WIND 1.624,3 2.181,5 3.168,7 4.992,2 TOTAL 12.313,1 13.390,4 16.589,7 21.265,4 THERMAL 3.795,2 3.598,5 3.130,5 3.217,7 AUTOPRODUCERS+TOOR HYDRO+GEOTHERM.+WIND 589,5 584,8 575,5 575,5 TOTAL 4.384,7 4.183,3 3.706,0 3.793,2 THERMAL 27.271,6 27.595,0 29.339,1 32.278,5 TURKEY‘S TOTAL HYDRO+GEOTHERM.+WIND 13.564,1 14.222,2 15.422,1 17.245,6 TOTAL 40.835,7 41.817,2 44.761,2 49.524,1 Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 33
  • 34. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Opportunità A livello mondiale la Turchia è uno dei mercati a più rapida crescita con riferimento alle infrastrutture elettriche. La domanda di energia elettrica aumenterà a un tasso annuo del 6% tra il 2009 e il 2023. La crescente domanda di energia elettrica in Turchia è il risultato del processo di liberalizzazione del settore avviato nel 2001. Il Governo turco incoraggia gli investitori sia nazionali che stranieri nella realizzazione di progetti energetici in Turchia, con particolari incentivi per quanto riguarda le energie rinnovabili (incentivi tariffari). L'importo totale degli investimenti da effettuare per soddisfare il fabbisogno energetico in Turchia entro il 2023 è stimato in circa 130 Miliardi di Dollari. La Turchia possiede un numero significativo di fiumi e laghi (con circa 36.000 MW di energia potenziale), che offre opportunità ideali per le piccole-medie imprese del settore elettrico. Per quanto riguarda il potenziale di energia geotermica, la Turchia occupa la settima posizione a livello mondiale, terza a livello europeo. Gli investimenti decennali previsti nel settore dell'energia geotermica sono pari a 16 Miliardi di Dollari all'anno. Al fine di creare un mercato comune dell'energia elettrica con l'UE, la Turchia prevede l'interconnessione del proprio sistema energetico con l’Unione per il Coordinamento della Trasmissione di Elettricità Europeo (UCTE). La Turchia occupa il primo posto a livello mondiale in termini di tasso di crescita più elevato in impianti di energia eolica. Ad oggi tuttavia solo il 15 per cento del suo potenziale è stato utilizzato. Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 34
  • 35. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – Vision 2023 Secondo il progetto Vision 2023, si prevedono obiettivi significativi per il settore elettrico in Turchia. Questi obiettivi includono: • 125.000 MW di potenza installata (dai 54.423 MW nel 2010) • aumento della quota di energie rinnovabili sino al 30 per cento entro il 2023 • 60.717 km di linee di trasmissione (da 49.104 km nel 2010) • 158.460 MVA della capacità di distribuzione (dai 98.996 MVA nel 2010) • diminuzione delle perdite di energia elettrica del 5 per cento annuo ed estensione dell'uso delle smart grid • la costruzione di 8 reattori nucleari con una capacità di 10.000 MW • la costruzione di 4 reattori nucleari con una capacità di 5.000 MW • la costruzione di centrali elettriche a carbone con una capacità di 18.500 MW • il pieno utilizzo delle risorse idriche • aumento dell'energia eolica a 20.000 MW (rispetto ai 1.694 MW nel 2010) • realizzazione di impianti geotermici con una potenza di 600 MW, e impianti solari con una potenza di 3.000 MW. Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 35
  • 36. Turchia Opportunità: Settore Elettrico – principali operatori Ragione sociale Acronimo Sito Web Energy Market Regulatory Authority EPDK http://www.epdk.gov.tr Turkey Atomic Energy Authority TAEK http://www.taek.gov.tr Turkish Electricity Transmission Company TEIAS http://www.teias.gov.tr Turkish Electricity Distribution A.S. TEDAS http://www.tedas.gov.tr Turkish Trading & Contracting Company TETAS http://www.tetas.gov.tr Electricity Generation Co. Inc. EUAS http://euas.gov.tr Minestry of Energy and Natural Resources MoENR http://enerji.gov.tr World Energy Council Turkish National Committee DEKTMK http://www.dektmk.org.tr General Directorate of Electrical Power Resources Survey and Development Administration EIE http://www.eie.gov.tr Fonte: Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali, Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 36
  • 37. Turchia Opportunità: Costruzioni L'importanza del settore immobiliare turco è emersa principalmente nell'ultimo decennio. Sebbene i mercati immobiliari statunitensi ed europei siano stati colpiti dalla recente crisi economica e dalla recessione economica mondiale, il settore immobiliare turco non ha perso vitalità. A dispetto della riduzione della domanda e dell'abbassamento dei prezzi degli immobili che hanno interessato tutta l'Europa, in Turchia il numero di unità abitative vendute nel secondo trimestre del 2011 è superiore del 18 % rispetto allo stesso periodo del 2010, il che è esemplificativo dell'elevato potenziale di crescita del paese nel settore immobiliare. Man mano che la Turchia avanza nel percorso verso l'adesione all'UE, le riforme di carattere legislativo introdotte hanno reso gli investimenti nel mercato immobiliare ancora più attrattivi e redditizi. Gli emendamenti apportati alla legge sul Registro Immobiliare, la legge sulle ipoteche e la modifica delle leggi sulle imposte sono concepiti per stimolare la competitività del settore immobiliare. Il settore immobiliare turco, inoltre, gode di un ottimo potenziale grazie al fattore demografico, che varia di pari passo con il miglioramento della situazione economica. Anche la domanda di uffici e di aree industriali e logistiche dovrebbe subire un rialzo in linea con l'aumento del numero di aziende locali e internazionali. I punti di forza del settore sono di seguito sintetizzati: - il settore è solido, istituzionalizzato e internazionalizzato - i prezzi sono stabili - i prestiti destinati al settore immobiliare sono passati da 3,5 miliardi di lire turche nel 2004 a 68 miliardi nel settembre 2011 - il numero di moderni centri commerciali è passato da 44 a 284 tra il 2000 e il 2011. Fonte: Invest inTurkey a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 37
  • 38. Turchia investimenti diretti esteri (IDE) Andamento degli IDE (2001 – 2011) Macro-aree di provenienza degli Investimenti distribuzione %, Anno 2011 Miliardi di US$ Miliardi di US$ Le imprese italiane operanti in Turchia sono 867 (anno 2010), su oltre 23.800 imprese estere operanti nel Paese. Nel 2008 l'Italia era risultata prima nella graduatoria dei Paesi esteri che si sono aggiudicati contratti con le amministrazioni pubbliche turche. Attualmente la quota italiana sul totale degli investimenti diretti esteri implementati in Turchia supera i 3 punti percentuali. L'Italia si colloca dietro a Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Olanda e precede Paesi come la Cina e la Corea del Sud. Principali settori coinvolti dagli investitori italiani sono bancario, energia, infrastrutture e industria della difesa. Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Banca Centrale della Turchia , ICE a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 38
  • 39. Turchia disciplina generale degli investimenti diretti esteri Gli investimenti diretti esteri in Turchia sono regolati dalla Legge 4875 del 2003 che ha introdotto i principi di uguaglianza e di libertà, proteggendo i diritti degli investitori. Si è cercato di armonizzare il sistema legislativo turco alle norme internazionali vigenti in materia. In base all’art. 2 della Legge 4875 un investimento può definirsi diretto estero se viene effettuato da una persona fisica di nazionalità straniera, da una persona fisica di nazionalità turca, ma residente all’estero, da una persona giuridica soggetta al diritto estero o da un’organizzazione internazionale. Inoltre per IDE si intendono anche le importazioni di capitali in particolare sotto forma di moneta convertibile acquistata o venduta dalla Banca Centrale di Turchia, importazioni di beni mobiliari delle società (ad esclusione delle obbligazioni di stato), importazioni di macchinari ed attrezzature, importazioni di diritti di proprietà intellettuale e industriale, acquisizioni locali effettuate tramite profitti reinvestiti o tramite crediti relazionati a investimenti di natura finanziaria. In Turchia è possibile investire il 100% del capitale straniero in tutti i settori, compreso quello bancario e assicurativo, con eccezione del settori radio-televisivo (ammesso solo il 20% di partecipazione straniera). Le licenze vengono rilasciate previa autorizzazione del Dipartimento per gli Investimenti Esteri e del Sottosegretariato al Tesoro e al Commercio Estero. Generalmente, vengono autorizzati quei progetti che si ritiene contribuiscano allo sviluppo economico del Paese e che non siano in concorrenza con attività di imprese turche. Tra le agevolazioni previste per gli investimenti stranieri ci sono opportunità in materia di trasferibilità all’estero degli utili e del capitale versato all’origine. I profitti delle società straniere in Turchia possono essere trasferiti all’estero alla fine di ogni anno fiscale, dopo che il consiglio di Amministrazione ha deliberato il pagamento dei dividendi. Agevolazioni particolari, come esenzioni fiscali ed assegnazioni di terreni, sono offerte per chi investe nelle aree meno industrializzate. Mentre nelle zone franche alle esenzioni fiscali si aggiungono le esenzioni IVA su beni e servizi importati ed esportati. Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 39
  • 40. Turchia disciplina societaria Gli imprenditori stranieri possono costituire in Turchia sia filiali che società di capitale, a condizioni paritarie rispetto agli imprenditori locali, senza dover più chiedere autorizzazioni speciali (tranne rare eccezioni per le Spa nei settori assicurativi, bancari e finanziari). Le forme societarie previste in Turchia sono le seguenti: Società Anonima - Anonim Sirket Trattasi di una società con capitale frammentato in tante quote o azioni non riconducibili a una proprietà unica e stabile. E’ la forma societaria generalmente scelta per investimenti rilevanti. In Italia essa è equivalente alla società per azioni. Il capitale iniziale, con un minimo di 5 soci fondatori (persone fisiche o giuridiche), non può essere inferiore a 50.000 Lire Turche di cui il 25% del capitale in contanti deve essere versato entro tre mesi dalla costituzione della società. La creazione della società avviene davanti a un notaio dal quale si deposita lo Statuto e si provvede all’Autentica delle firme dei soci; si provvede poi alla Registrazione della società presso il Registro del Commercio (Ministero dell’Industria e del Commercio o Uffici Provinciali Registro Imprese) e alla successiva pubblicazione nella Gazzetta di Registro Commerciale Turca. La procedura di immatricolazione della società, da effettuarsi entro 15 giorni presso una Camera di Commercio, è obbligatoria pena le sanzioni pecuniarie previste. Società a Responsabilità Limitata – Limited Sirket La Srl deve essere costituita da un minimo di due soci fino ad un massimo di 50 (persone fisiche o giuridiche) che rispondono dei debiti della società costituita solo in base all’entità del loro apporto iniziale. Il capitale minimo è di 5.000 Lire Turche in contanti o in natura. Redatto e firmato lo Statuto dagli associati, deve essere autentificato dal notaio e approvato dal Ministero dell’Industria e del Commercio. Gli Statuti vengono registrati nel locale Ufficio Registro Imprese e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale entro 15 gg dalla costituzione della società. Joint Venture In Turchia la legislazione relativa al Codice delle Obbligazioni e al Codice del Commercio viene applicata anche alle Joint Venture. In Turchia le Joint Venture possono dare o meno vita a una società nuova: nel primo caso si concluderà un accordo di base che prevede la costituzione successiva di una società (SpA, Srl, Società in nome collettivo ecc.) secondo le regole previste nel Codice di diritto commerciale. Nel secondo caso si deve prevedere ogni particolare nel contratto stipulato che sarà sottoposto alle norme contenute nel Codice delle obbligazioni. Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 40
  • 41. Turchia Zone speciali di investimento In Turchia sono previste tre tipologie di zone speciali di investimento: ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO (TDZ) – TECNOPARCHI Le Zone di Sviluppo Tecnologico (TDZ, Technology Development Zone) sono aree designate per sostenere le attività di ricerca e sviluppo e attirare investimenti in campi a elevato contenuto tecnologico. Attualmente sono state istituite 39 TDZ di cui 27 operative e 12 approvate e attualmente in costruzione. Nei Tecnoparchi sono previste esenzioni dalle imposte sul reddito e sulle società per i ricavi derivanti dallo sviluppo di software e da attività di R&S fino al 31 dicembre 2023. Inoltre sono previsti l’esenzione IVA per le vendite di applicazioni software prodotte esclusivamente nelle TDZ e qualsiasi imposizione fiscale sulle retribuzioni del personale di supporto e di quello impegnato in attività di R&S. ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE (OIZ) Le Zone Industriali Organizzate (OIZ, Organized Industrial Zones) sono aree appositamente studiate per consentire alle aziende di operare in un ambiente adeguato all'investitore con infrastrutture pronte per l'uso. Le infrastrutture offerte in queste zone includono strade, acqua, gas naturale, elettricità, comunicazioni, smaltimento dei rifiuti e altri servizi. Vi sono 263 Zone Industriali Organizzate in 80 province, 148 delle quali sono attualmente operative, mentre le restanti 115 sono in corso di realizzazione su tutto il territorio nazionale turco. Gli investitori che operano nelle OIZ possono beneficiare dei seguenti vantaggi: esenzione IVA per le acquisizioni di terreni; esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla conclusione della costruzione dello stabilimento; costi ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioni; nessuna tassa per l'unificazione e/o la separazione di lotti; esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello stabilimento; esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti. ZONE FRANCHE Le zone franche sono siti speciali considerati fuori del territorio soggetto a dazi doganali, pur restando ubicate all'interno dei confini politici del Paese. Queste zone hanno lo scopo di aumentare gli investimenti finalizzati all'esportazione. In Turchia sono presenti 20 zone franche (di cui 19 attive) che operano in stretta collaborazione con i mercati dell'UE e dell’area mediorientale. I vantaggi previsti alle imprese che si stabilizzano nelle zone franche sono: esenzione integrale dai dazi doganali, dall’IVA, dall'imposta sulle imprese per società di produzione e dall’imposta sul reddito dei dipendenti. Inoltre le merci possono sostare indefinitamente nelle zone franche. Infine le società sono libere di trasferire gli utili dalle zone franche all'estero come pure alla Turchia senza essere soggette ad alcuna restrizione. Fonte: Invest in Turkey a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 41
  • 42. Turchia mercato del lavoro SALARI MEDI MENSILI (DATI IN LIRE TURCHE) Categoria Minimo Massimo Occupazione per Settori Direttore produzione 8.000 18.500 Production Manager 4.300 11.500 Ingegnere 2.100 5.000 Operaio specializzato 1.900 4.500 Operaio 1.900 4.000 In base al nuovo diritto del lavoro turco, CONTRIBUTI SOCIALI E PREVIDENZIALI esistono quattro diversi tipi di contratti di lavoro: Tipologia Aliquota - contratti di lavoro per lavori temporanei e permanenti 14% Premio previdenza sociale - contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato Fondo assicurativo per la disoccupazione 1% - contratti di lavoro part-time Imposta sul reddito 15% - contratti di lavoro per lavoro su richiesta I contratti di lavoro non devono essere stipulati in uno specifico formato. Tuttavia, se viene firmato un contratto a tempo determinato, deve essere redatto per iscritto. In base al diritto del lavoro, il numero massimo di ore di lavoro è pari a 45 alla settimana. In linea di principio, le 45 ore dovrebbero essere suddivise in modo equo tra i diversi giorni lavorativi. Tuttavia, secondo le nuove norme introdotte dal diritto del lavoro, le ore di lavoro possono essere distribuite in modo irregolare a patto che il numero totale di ore giornaliere non superi le 11 e che le parti siano d'accordo sulla distribuzione irregolare delle ore di lavoro nelle giornate di lavoro. Il salario minimo mensile lordo fissato per le legge in Turchia è di 600 Dollari. Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 42
  • 43. Turchia tutela dei diritti di proprietà intellettuale La disciplina dei diritti di proprietà intellettuale in Turchia è regolata da Decreti Legge del 1995, il DL n. 551 sulla Protezione dei Brevetti, il DL n. 556 sulla Protezione dei Marchi, il DL n. 554 per la protezione dei Disegni Industriali e il DL n. 555 sulla Protezione delle denominazioni geografiche. I Decreti attendono ancora di essere convertiti in legge. Il sistema della protezione della proprietà industriale in Turchia si basa su tre pilastri: gli organismi amministrativi (l'Istituto turco dei Brevetti, responsabile per l'applicazione della normativa), gli organismi preposti all'applicazione della legge (Corti speciali per la tutela dei diritti di privativa, Polizia, Dogane) e i detentori dei diritti, inclusi i consulenti dei marchi e dei brevetti abilitati a depositare le domande di registrazione. Non è applicata, pur se prevista, alcuna sanzione penale per la violazione di brevetti, disegni industriali e diritti relativi alla proprietà intellettuale. Per poter tutelare il proprio marchio in Turchia occorre che lo stesso sia stato registrato presso il Ministero dell'Industria e del Commercio. I marchi non registrati sono tutelati dalle norme del diritto commerciale che trattano la materia della concorrenza sleale. La registrazione del marchio di ditte straniere può essere effettuata esclusivamente tramite agenzie autorizzate dal Turkish Patent Institute. In Turchia il sistema nazionale prevede la concessione di due tipi di brevetti: - brevetti con durata di 20 anni a partire dalla data del deposito - brevetti con durata di 7 anni a partire dalla data del deposito La differenza è dovuta al fatto che i brevetti della durata di 20 anni vengono concessi a fronte di superamento di un esame sostanziale circa la loro validità. Come per il marchio, anche il registro del brevetto da parte di ditte straniere deve avvenire presso il Turkish Patent Institute. La Turchia è tra i primi Paesi al mondo per numero di richieste di registrazione di nuovi brevetti. Secondo le statistiche dalla Commissione Europea sulla contraffazione e la pirateria (luglio 2009) la Turchia si conferma ai primi posti tra i Paesi di provenienza dei prodotti contraffatti bloccati alle frontiere dell'UE, sia per provenienza dei carichi che per origine dei prodotti. Affinché le Amministrazioni doganali turche sospendano le procedure doganali dei prodotti contraffatti è indispensabile che il titolare dei diritti, o chi lo rappresenta, presenti una istanza preventiva e generale. Nel 2009 è stata creata una banca dati centralizzata riguardante i diritti della proprietà intellettuale che raccoglie i dati relativi alle domande presentate dai titolari dei diritti agli uffici di dogana e ne consente il monitoraggio e il controllo. Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 43
  • 44. Turchia imposta sul reddito delle persone giuridiche In Turchia l'imposta sulle imprese è una delle più competitive tra quelle dei Paesi dell'OCSE. La nuova legge relativa all'imposta sulle imprese, entrata in vigore il 21 giugno 2006, ha apportato alcune modifiche importanti alle modalità correnti di applicazione e ha introdotto anche nuovi concetti nella legislazione fiscale. Con la nuova legge relativa all'imposta sulle imprese, l'odierna legislazione fiscale turca contiene disposizioni molto più chiare, oggettive e armonizzate, in linea con i principi e le normative internazionali. In Turchia l'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20%. Vengono applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società residenti: - i dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15% - gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0% - gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0%, mentre il prelievo sugli interessi generati dai depositi bancari è pari al 15% - gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti di partecipazione sono soggetti a un'aliquota del 15% - gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15%. Vengono applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società non residenti: - i dividendi sono soggetti a un'aliquota del 15% - gli interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro, riscossi da società non residenti, sono soggetti a un'aliquota dello 0% - gli interessi su altri certificati e obbligazioni riscossi da società non residenti sono soggetti a un'aliquota dello 0%, mentre il prelievo sugli interessi generati dai depositi bancari è pari al 15% - gli utili per azione versati da banche di partecipazione sulla base di conti di partecipazione sono soggetti a un'aliquota del 15% - gli accordi di riacquisto sono soggetti a un'aliquota del 15%. Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 44
  • 45. Turchia tassazione delle persone fisiche L'imposta sul reddito viene riscossa sul reddito delle persone fisiche. Ai fini dell'applicazione delle imposte sul reddito, i partenariati non sono considerati entità separate e ciascun partner viene tassato individualmente sulla quota di profitto. Il reddito di un individuo può essere costituito da uno o più dei componenti del reddito elencati di seguito: - utili delle imprese IMPOSTA SUL REDDITO Reddito annuale (TRY) Aliquota (%) - profitti agricoli < 9.400 15% - salari e stipendi 9.401 - 23.000 20% - proventi da libera professione 23.001 - 53.000 27% - redditi derivanti da beni immobili e diritti (redditi da locazioni) > 53.001 35% - redditi derivanti da beni mobili (redditi da investimenti di capitale) - altri proventi e utili senza considerare la fonte di reddito Le imposte sul reddito per gli individui hanno una struttura progressiva. Il governo rivede i livelli di reddito annui per ogni anno. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA) – KATMA DEGER VERGISI (KDV) Tutte le transazioni effettuate in Turchia aventi per oggetto la fornitura di beni e servizi sono soggette a IVA. I contribuenti IVA sono coloro che sono impegnati in operazioni soggette ad imposta, a prescindere dal loro status giuridico o la natura e la loro posizione rispetto alle altre imposte. Tre sono le diverse aliquote IVA da applicare a merci e servizi. L'aliquota normale dell'IVA sulle operazioni imponibili è del 18%. L'aliquota IVA per i prodotti agricoli come cotone grezzo, cibi essiccati, e grano è 1% e per i generi alimentari di base, libri e pubblicazioni simili, è dell'8%. Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 45
  • 46. Turchia disciplina doganale Il nuovo regime di importazione della Turchia è stato predisposto in armonia con le disposizioni contenute nell'accordo di Unione Doganale fra Turchia ed UE, entrato in vigore il 1 Gennaio 1996, che prevede la libera circolazione di beni extragricoli e servizi, l'abolizione delle tariffe esterne comuni e delle misure di protezione, l'armonizzazione legislativa, la cooperazione finanziaria ed istituzionale. Secondo la normativa turca le merci importate in Turchia devono essere sdoganate entro 3 mesi; se ciò non accade l'esportatore straniero ne perde la proprietà e la merce può essere venduta all'asta ed il ricavato devoluto allo Stato. Inoltre l'esportatore è privato del diritto di disporre della merce non appena questa arriva in zona doganale, infatti da quel momento è l'importatore che ha il diritto di disporne. Per la maggior parte dei beni industriali le importazioni sono esenti da dazio, per 132 prodotti è previsto un periodo transitorio di tre anni che porterà ad una riduzione delle tariffe del 50%. La tariffa doganale è basata sul sistema armonizzato di nomenclatura e distingue tra merci provenienti dall'Unione Europea e dai Paesi membri della Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA) e merci provenienti da altri Paesi. Per ciò che attiene alle merci provenienti da Paesi extra UE, ad essi viene applicata la tariffa doganale esterna comune, il cui tasso è del 6%. Le esportazioni destinate alla Turchia devono essere accompagnate dei seguenti documenti: - fattura commerciale - certificato di circolazione ATR - documento EUR.1 - certificato di origine Fonte: Governo della Turchia a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 46
  • 47. Turchia Rischio Paese (fonte SACE) RISCHIO POLITICO Il partito islamico moderato per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) del Primo Ministro Erdogan e del Presidente Abdullah Gül si mantiene saldamente alla guida del Paese. Il Governo ha conseguito un grande successo a settembre 2010 con l’approvazione del referendum che modifica la Costituzione. Permangono tuttavia tensioni tra secolaristi/nazionalisti e islamisti che rimangono una costante della politica turca. RISCHIO ECONOMICO Nel 2009 la crisi internazionale ha provocato una marcata contrazione della domanda interna e delle esportazioni comportando una significativa frenata della crescita economica. Tuttavia, nel corso del 2010-2011 il Paese ha sperimentato una veloce fase di recupero grazie alla ripresa delle esportazioni turche e all’aumento della produzione industriale. Per il biennio 2012-2013 si prevede un moderato rallentamento dell’economia turca. RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO Il sistema bancario si è dimostrato solido e ben capitalizzato nonostante la crisi di liquidità globale. Le infrastrutture in espansione possono garantire una buona operatività agli investitori internazionali. 7 Condizioni di assicurabilità SACE: categoria OCSE: 4/7- rischio medio Rischio sovrano: senza condizioni Rischio bancario: senza condizioni Rischio privato: senza condizioni 0 Turchia Ultimo aggiornamento SACE: Giugno 2011 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 47
  • 48. Turchia indirizzi utili UFFICI ITALIANI IN TURCHIA MINISTERI ENTI – GOVERNO TURCO ENTI PUBBLICI MINISTERO DEGLI ESTERI Turkish Industry and Business Association - TUSIAD AMBASCIATA ITALIANA AD ANKARA Çankaya, Dr. Sadık Ahmet Cad. 8, Tel: +90 212 2491929 Atatürk Bulvarı, 118 06100 Çankaya – Ankara Fax: +90 212 2491350 06680 Kavaklıdere - Ankara Tel: +90 312 2921000 E-Mail: tusiad@tusiad.org Tel: +90 312 4574200 Fax: +90 312 4574280 E-Mail: ambasciata.ankara@esteri.it MINISTERO DELLE FINANZE Turkish Contractors Association - TCA Dikmen Cd. Tel : +90 312 4408122 - 4414483 – 4385608 06100 Çankaya – Ankara Fax: +90 312 4400253 ICE – UFFICIO A ISTANBUL Tel: +90 312 4152900 Lutfi Kirdar Uluslarasi Kongre ve Sergi Sarayi Association of Machinery Manufacturers - MIB Gumus Sok. No:60 MINISTERO DELL’ENERGIA Tel: +90 312 4683749 34267 Harbiye - Istanbul 46 Türk Ocağı Caddesi No:2 Fax: +90 312 4684291 Tel: +90 212 3730300 06100 Çankaya – Ankara Fax: +90 212 2418223 E-Mail: istanbul@istanbul.ice.it Tel: +90 312 2126420 Turkish Electronics Industrialists Association - TESİD Tel: +90 216 463 27 00 Fax: +90 312 2225760 E-Mail: tesid@tesid.org.tr AGENZIA PER GLI INVESTIMENTI Republic of Turkey Energy Market Regulatory Authority - EPDK INVEST TURKEY Kavaklıdere Mahallesi Akay Caddesi No:5 Tel: +90 312 2014000 06100 Çankaya – Ankara Fax: 90 312 2014050 Tel: +90 312 4138900 Union of Chambers and Commodity Exchanges of Turkey – TOBB Tel: +90 312 2182000 Fax: +90 312 2194090 - 91 - 92 - 93 a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 48
  • 49. Turchia contatti ANIE Dott. Devis Friso Trade Analyst Senior Servizio Centrale Studi Economici FEDERAZIONE ANIE Via V. Lancetti, 43 20158 Milano tel. 02-3264.397 fax 02-3264.212 email: devis.friso@anie.it internazionale@anie.it © Copyright 2012 – ANIE Federazione – Tutti i diritti riservati a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE 49