GENCHI RIMOSSO E REINTEGRATO FALK ARMAO BRUCIATORI TERMOVALORIZZATORI LOMBARD...
intervuista Polis Parizzi
1. «Io al centro? Più che altro sono preso in mezzo.
Non si può però fare finta di niente mentre le cose
ti succedono intorno». L'assessore del PdL
borghigiano Carduccio Parizzi sorprende sempre.
Liberale da una vita, Parizzi è uno che si è fatto
tutto il Sessantotto da anticomunista. Ma quella
stagione lo ha segnato eccome. Lo ha reso
anarchico nell'animo. Lo ha fatto diventare uno di
quei personaggi capaci di citare prima Dante, poi
Guccini e poco dopo McLuhan. Nella stessa frase
ovviamente. Ma anche uno capace di fare
arrabbiare i suoi compagni di coalizione per un post
sul suo blog fidentino.com. Per usare un
eufemismo. Insomma, croce e delizia del
centrodestra fidentino e non solo questo Carduccio.
Che in una intervista a PolisQuotidiano racconta i
primi sei mesi del centrodestra al governo di
Fidenza, parla bene della lista civica capitanata dal
sindaco Mario Cantini e propone anche il ritiro
della delibera su San Michele, divenuta ora che la
situazione è cambiata oramai superata.
Assessore, come sono stati questi sei mesi di
governo?
2. Impegnativi, come una traversata nel deserto.
Persone che non avevano mai amministrato un
comune e si sono trovati a gestirne uno da
25mila abitanti, le casse praticamente vuote e
quasi 50 milioni di euro di debiti da lasciare in
eredità ai nostri figli, ma adesso la traversata nel
deserto è finita, e siamo stati noi a conquistare il
palazzo, non il contrario.
Ed i rapporti con la lista civica Per Fidenza come
sono?
Ottimi. E' la lista del sindaco. Si può anche
litigare, succede, ma senza di loro non avremmo
mai vinto le elezioni e lo stesso vale per loro. E'
bello avere un sindaco che nei momenti difficili
riesce a mettere d'accordo tutti. Poi, e qui non ci
sono distinguo, noi siamo quelli del fare. La
fiera di San Donnino l'abbiamo pensata,
finanziata, realizzata in poche settimane.
Abbiamo aperto cantieri fermi da anni, a partire
da quello della tangenziale, o da quello del
Forno Comunale che partirà quanto prima. E
tutti i giorni cerchiamo di risolvere i problemi
delle persone, quelli di chi non ha i soldi per
fare le torri ma ha problemi, dalla rata del
3. muto alle bollette da pagare, ugualmente
importanti.
Ed il PSC? Cosa farete?
Sul PSC fortunatamente abbiamo una pagina
bianca, si sta lavorando al monitoraggio
dell'esistente, per il resto siamo liberi di pensare.
Probabilmente faremo un concorso europeo. Per
come la vedo occorrerebbe un progettista in
grado di avere l'intuizione e la visione necessaria
per pensare il futuro senza dovere per forza
attuarlo subito. Per il subito, ad esempio,
abbiamo un contenitore come le ex Orsoline
vuoto, perché non immaginarlo come un
laboratorio di idee? Siamo a soli 45 minuti da
Milano, lo sa bene Gene Gnocchi che lavora a
Milano ma ogni giorno torna a Fidenza. Ed
adesso c'è l'expo. Fidenza può avere molte carte
da giocare, a partire dai prodotti tipici passando
per Verdi senza dimenticare l'incanto
dell'Antelami. Insomma, dandosi da fare con un
buon marketing e coinvolgendo -lo stiamo
facendo- soprattutto il commercio e la cultura,
Fidenza può diventare una città dotata di
attrattiva, non un semplice casello
4. dell'autostrada.
Va beh, ma deve ammetterlo, qualche difficoltà c'è
stata...
La prima difficoltà siamo stati noi, ci siamo
sentiti inadeguati rispetto all'aspettativa, ma
abbiamo buoni margini di miglioramento e ci
faremo riconoscere per quello che siamo,
persone che forse non sono brave a comunicare
ma lo diventeranno, che magari litigano ma poi
trovano la sintesi, a garanzia abbiamo un
ottimo sindaco ed una giunta che non si tira
indietro.
E dell'ordinanza su San Michele cosa pensa?
Fidenza si riempì delle telecamere dei tg nazionali.
Assolutamente una ordinanza necessaria, che ho
sostenuto e sostengo. Adesso, che si è superato il
problema, potremmo anche ritirarla. L'
importante è trattare il tema dell'integrazione
senza tentennamenti, perché ad essere troppo
buoni si va incontro al razzismo vero.
Un'ultima domanda. Su Terre Verdiane le posizioni
sono diverse tra voi e la Lega, cosa farete?
Ci confronteremo. Ma lei è così sicuro che l'elettore
della Lega la pensi diversamente da noi? Terre
5. Verdiane andrebbe rifondata. E' finito il tempo del
baraccone che si sosteneva taglieggiando i cittadini
con le multe dell'autovelox. Occorre ridefinire
compiti e strutture, magari da una parte
aggregando i comuni rivieraschi del Po, dall'altra
aprendosi a Noceto, Medesano e Fontevivo.
Insomma, due unioni di comuni che dialogano tra
di loro, integrando servizi nelle rispettive
autonomie gestionali. E' una proposta che deve
essere condivisa, e si possono trovare altre
soluzioni.