2. … musica creata dalla comunità afro-
americana.
Dove? Sud degli Stati Uniti.
Quando? XX secolo.
Il Jazzespressione artistica praticata in tutti
i continenti e dai diversi gruppi etnici, non è
altro che il frutto dell’incontro fra tradizione
africana e quella europea trapiantate negli
Stati Uniti.
3. LE RADICI DEL JAZZ
• Worksong: brevi frasi melodiche.
• Spiritual: canti religiosi.
• Blues: canti solisti che raccontano
la vita quotidiana della
comunità afroamericana.
• Ragtime: forme pianistiche destinate
all’intrattenimento.
4. LA NASCITA DEL JAZZ:
NEW ORLEANS
A New Orleans, intorno al 1895,nasce il jazz.
Strumenti a fiato,chitarra, contrabbasso e
batteria ( presto si aggiunge anche il
pianoforte).
Stile alternanza di episodi di insieme e
sezioni in cui emerge di volta in volta uno
strumento.
Ritmo e melodia vivaci e brillanti.
5. DIFFUSIONE DEL JAZZ NEGLI
STATI UNITI
Negli anni Venti, il jazz di New Orleans si
diffonde in tutti gli Stati Uniti.
Dixieland stile che rappresenta “l’anima
bianca” del jazz delle origini. Presto si
afferma nelle grandi città industriali del
Nord, in particolare a Chicago e a New
York.
6. LA RINASCITA: LO SWING
Con il crollo della Borsa di New York del 1929,
anche il jazz risente della grave crisi economica
statunitense: la mancanza di soldi costringe alcuni
locali a chiudere e le case discografiche falliscono.
Tra il 1935-1945 grazie alla ripresa economica
(il New Deal) favorita dal presidente Roosevelt, il
jazz “rinasce” con un nuovo indirizzo: lo
Swing la pulsazione ritmica è più regolata per
adattarsi al nuovo compito di sostenere il ballo.
7. DAL BEBOPAL FREE JAZZ
A partire dalla metà degli anni Quaranta la
ricerca jazzistica si rivolge verso stili meno
commerciali e più complessi, nei quali il ruolo
dell’improvvisazione diviene predominante:
il bebop, il cool jazz, l’hard bop e il free jazz.
L’evoluzione del jazz continua anche oggi, con
contaminazioni sempre più frequenti tra la
tradizione afroamericana e la musica colta,
popular, elettronica ed etnica.
8.
9. BENNY GOODMAN
…è stato un celebre clarinettista, compositore e
direttore d'orchestra statunitense.
Specialmente negli anni trenta ebbe grandi
successi con la sua Big Band ed è ritenuto il più
importante protagonista dello swing.
Si distinse subito nelle sue esibizioni per
l'eleganza formale e la notevole raffinatezza
stilistica tanto da essere soprannominato “re
dello swing”.
10. Miles Davis
…compositore e trombettista
statunitense jazz, considerato uno dei più influenti,
innovativi ed originali musicisti del XX secolo. Dopo
aver preso parte alla rivoluzione bebop, egli
fu ideatore di numerosi stili jazz, fra cui il cool jazz,
l'hard bop, il modal jazz e il jazz elettrico o
jazz-rock. Le sue registrazioni, assieme agli spettacoli
dal vivo dei numerosi gruppi guidati da lui
stesso, furono fondamentali per lo sviluppo artistico
del jazz.
11. Count Basie: compositore, pianista e direttore
d'orchestra statunitense di musica jazz.
Charlie Parker: sassofonista e compositore
statunitense di musica jazz,
ricordato per essere
stato uno dei padri
fondatori del movimento
musicale chiamato bebop.
John Coltrane: sassofonista e compositore statunitense.
Tra i più grandi sassofonisti della storia del jazz, chiude il
periodo dell’hard bop e aprendo quello del free jazz.
Dizzy Gillespie: trombettista, pianista e
compositore statunitense.
Jazzista, fu anche cantante,
percussionista e bandleader.
Con Charlie Parker fu,negli
anni quaranta, uno degli
inventori e delle figure chiave
del bebop e del jazz moderno.
12. LOUIS ARMSTRONG
…noto anche con il soprannome di Satchmo o Pops, è
stato un trombettista e cantante statunitense.
Carismatico e innovativo, al suo talento e alla
sua personalità si aggiunge la sua straordinaria
popolarità nel jazz, che esce dai confini della sua
regione d'origine per diventare un genere musicale
amato in tutto il mondo.
Armstrong raggiunse la fama inizialmente come
trombettista , ma fu anche uno dei più importanti
cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera.
13. What a Wonderful World
…è una famosa canzone scritta da Bob Thiele (con lo
pseudonimo George Douglas) e George David Weiss e
interpretata per la prima volta da Louis Armstrong. Fu
pubblicata come singolo agli inizi dell'autunno del 1967.
Significato
What a Wonderful World è stata intesa dai suoi autori
come un invito alla scoperta del piacere della vita: dai
toni ottimistici e rilassati, esalta la bellezza del mondo e
della diversità fra i popoli, oltre a costituire un invito a
non diffidare del futuro. Fu pensata come una sorta di
antidoto al crescente clima di tensione politico e razziale
negli USA e scritta appositamente per Armstrong, il
quale faceva presa sul pubblico.