3. • I tuoi lettori passano gran parte del loro tempo sulla rete,
collegati a questa, in svariati modi:
• - tablet
• - pc
• - telefonino
DIVENTA INDISPENSABILE UNIRE
L’ESSERE UN BUON GIORNALISTA A
QUALCHE NOZIONE «TECNICA»
4.
5. • La prima cosa che si deve sapere è che il lettore per eccellenza
del nostro giornale e quello di cui ci dovremo preoccupare di
più sarà:
6. • Il secondo passo sarà scegliere lo strumento più
adatto per far sì che Google indicizzi al meglio
il nostro sito… ma non solo!
WORDPRESS E’ LA SOLUZIONE SCELTA DA
ALCUNE DELLE PIU’ GRANDI TESTATE
MONDIALI
7.
8. LA TERZA COSA DI CUI DOVRAI PREOCCUPARTI SARA’ L’INTERAZIONE CON I SOCIAL
NETWORK
QUESTI INFATTI SARANNO I LUOGHI DOVE POTER ACQUISIRE I TUOI POTENZIALI
LETTORI
9. • I blogger sono giornalisti? Negli Stati
Uniti sì, in Italia no
• I giornali stanno diventando
aggregatori di blog
• «Se vuoi diventare giornalista, non pensare al tesserino e soprattutto non aspettare
che un giornale ti assume: non accadrà. Concentrati invece sui contenuti: apri un blog
o partecipa a un aggregatore, scrivi cose interessanti, originali e approfondite.
Verifica le tue fonti, esci di casa e non limitarti a cercare su Internet, abbi rispetto
per gli altri ed evitare di scrivere cosa pensi solo perché lo pensi. E quando lo avrai
fatto, fai il modo di essere letto dal maggior numero di persone possibile. Impara
quindi la lingua di Internet: trova il modo per posizionare ciò che scrivi in più in alto
possibile nella classifica di Google, senza cedere alla tentazione di scrivere per
Google invece che per i tuoi potenziali lettori. Incontrerai un giornalista che
sbandiera il proprio tesserino non essere in soggezione: è possibile che il tuo ultimo
post sia più utile, interessante e autorevole dell’ultima notizia che quel giornalista ha
pubblicato sul suo giornale» Paolo Conti – Giornalista Blogger. PaoloConti.net
10.
11. • Linkare i nostri contenuti: sui social network in altri articoli
• Non esageriamo con il grassetto
• Ottimizzare le immagini, non caricare immagini di grandi dimensioni
• Linguaggio “semplice”, frasi brevi
• Quando la storia è lunga: suddivisione in parti à storia principale +
“collegate”, box con citazioni, sezioni multimediali (a multimedia news
package)
• Testo: doppia interlinea (spazio) dopo fine di ogni paragrafo
• Titolo efficace con keyword (SEO)
• Alt e title immagine (SEO)
• Tag tematici e divisione in categorie
• Link ad altri articoli
• Citare le fonti
• Link a social media account
• Iscrizione Newsletter
12.
13. • Amministratore (Administrator)
• L’amministratore ha completo accesso al sito e può fare
qualunque modifica, aggiunta e cancellazione egli desideri. Può
lavorare su tutti i codici, creare utenti, caricare e cancellare
articoli, pagine e file media, installare e rimuovere plugin,
cambiare tema, ecc. Come puoi sicuramente intuire, è opportuno
limitare il numero di amministratori al minimo necessario. Se,
occasionalmente, hai bisogno di concedere questo tipo di
accesso a qualcuno, assicurati di rimuovere l’account una volta
che il lavoro è stato terminato.
14. Editore (Editor)
L’editore può lavorare su
tutti i contenuti del sito: tra
questi, articoli, file media,
organizzazione di
categorie e tag, ecc.
Un’editore può sia creare
che cestinare articoli e
pagine.
Autore (Author)
Un utente con accesso del
tipo autore, può
unicamente lavorare sugli
articoli del blog. Può
creare, modificare e
cestinare articoli sia in
fase di bozza che
pubblicati.
15. Collaboratore (Contributor)
Un collaboratore ha permessi piuttosto limitati, e questo è il ruolo perfetto per i guest
blogger. Infatti, questo tipo di utente può creare e modificare articoli (soltanto quelli scritti
da se stesso) ma non può pubblicarli. Questi dovranno, infatti, essere prima approvati
dall’amministratore.
Sottoscrittore (Follower)
Questa è la tipologia di utente con gli accessi più limitati. Non può infatti fare alcuna
modifica sul sito; verrà semplicemente notificato quando vengono pubblicati i nuovi
articoli.
16. • Pagine
• Articoli (categorie e tag)
• Media (immagini)
• Gestione commenti
17. • Trovi tutto sotto Aspetto/Menu. Puoi aggiungere Pagine, Link e Categorie
del Blog
• Puoi creare più menu (dipende dal tema)
• Con Drag and Drop si riassembla il tutto in un istante
18. • Si scarica il file .zip dal sito o dal repository ufficiale di WordPress, si va come
Admin su Plugin/Aggiungi nuovo… e si carica il file. Poi va attivato ed
eventualmente settati alcuni parametri;
• Si cerca nel repository per parola chiave/nome dentro il pannello di WP;
• Si carica via ftp la cartella con il pacchetto decompresso dentro /wp-
content/plugins/.
NB: i plugin rallentano il sito e, se scritti male, offrono vulnerabilità per attacchi malware!
19. • Sono dei piccoli plugin in
miniatura (sotto Aspetto) che
agiscono su determinate aree del
sito (header, sidebar e footer
generalmente), potenziandone le
funzionalità;
• Molti temi pro ne aggiungono altri
a quelli di default;
• Puoi installarne altri… come
aggiungeresti un plugin;
20. • Grazie ai Widget e ai Plugin è possibile inserire in 1000 modi diversi le
interazioni tra WP e tutti i più noti social network (facebook, twitter, google+,
instagram, pinterest, tripadvisor, ecc.). Ad esempio:
Inserire i badge dei canali (spesso basta inserire il codice fornito)
Inserire gli stream dei profili/pagine (NB: Twitter e Facebook richiedono la
creazione di app sulle loro sezioni developer).
21. • Il Plugin SNAP (Social Networks Auto Poster) permette di pubblicare un
articolo appena uscito sul tuo sito WordPress anche sui più noti Social
(Facebook, Twitter, Google+, ecc.).
22. • inserite i feed RSS nel vostro blog, per mantenere aggiornato il
lettore sulle ultime novità dei vostri contenuti
• utilizzate siti di social bookmarks e social news, dove segnalare
link e notizie interessanti riguardanti il vostro sito o blog
• condividete risorse come documenti in pdf, articoli, file audio,
file video ecc., da poter far scaricare liberamente
• partecipate a forum di discussione, newsgroup ecc. sui temi
attinenti ai vostri contenuti e linkate le vostre pagine
• scrivete contenuti di qualità