2. Cassazione, la Tassa Rifiuti la paga anche il garage
Fonte: reteambiente.it
Elettrosmog. Installazione SRB, inammissibilità ricorso di 1° grado per omessa notifica
alla scuola elementare da ritenersi controinteressata.
Consiglio di Stato, Sez. III, n. 5855, del 26 novembre 2014
La qualità di controinteressato va riconosciuta nella compresenza dell’elemento
sostanziale, vale a dire al soggetto portatore di un interesse analogo e contrario a
quello che legittima la posizione del ricorrente, e dell’elemento formale, costituito
dall’indicazione nominativa del medesimo soggetto nel provvedimento impugnato
o la sua agevole individuabilità aliunde. Nella specie, è evidente la sussistenza
dell’elemento formale, stante l’indicazione del menzionato istituto scolastico nel
diniego di d.i.a. impugnato in via principale, reso in applicazione del regolamento
3. comunale che, nell’ottica della minimizzazione dell’esposizione ai campi
elettromagnetici dei particolari frequentatori, qualifica gli edifici adibiti a scuole (o
asili, o aree e servizi similari) come siti sensibili tanto da imporre una determinata
distanza di rispetto dal fabbricato (o dalla recinzione) ai fini dell’installazione degli
impianti di cui trattasi. L’elemento sostanziale è identificabile nell’interesse concreto,
diretto ed immediato derivante alla scuola dal mantenimento in vita dello stesso
diniego, il quale le consente di conservare la posizione giuridica di soggetto
espressamente tutelato dall’esposizione ai campi elettromagnetici, conseguente
all’applicazione nei suoi confronti della misura introdotta col detto regolamento
comunale.
Fonte: lexambiente.it
Acque. Autorizzazione allo scarico in corso d’acqua superficiale delle acque di
seconda pioggia.
TAR Lombardia (BS), Sez. I, n. 1239, del 19 novembre 2014
Acque.Autorizzazione allo scarico in corso d'acqua superficiale delle acque di
seconda pioggia
In ogni caso le acque di dilavamento de quibus non possono essere assolutamente
considerate acque pubbliche poiché le stesse provengono da dilavamenti di
materiali, anche pericolosi, nell’ambito di attività imprenditoriale privata. D’altra
parte, ragioni di fondo consentono di ritenere che simili acque, previa idonea
depurazione, non possano altro che essere convogliate nelle pubbliche fognature
Fonte: lexambiente.it
Beni Ambientali. Antenne televisive e compatibilità paesaggistica
TAR Campania (NA), Sez. VII, n. 5262, del 10 ottobre 2014
L’installazione di antenne televisive in qualsiasi zona del territorio comunale, ai sensi
dell’art. 86 DLgs. 259/2003, va intesa in senso urbanistico-edilizio, mentre da un punto
di vista paesaggistico detta realizzabilità non può prescindere dal giudizio concreto
di compatibilità paesaggistica, demandato all’autorità preposta alla tutela del
vincolo, secondo il procedimento dettato ratione temporis in via transitoria dal
disposto dell’art. 159 D.lgs. 42/04.
Fonte: lexambiente.it