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Viviamo in un mondo tutto sbagliato, segnato da ingiustizie e diseguaglianze. Dappertutto i ricchi 
sono sempre più ricchi, mentre i poveri e gli sfruttati vengono ogni giorno umiliati e depredati dei 
loro diritti più elementari. I banchieri e i padroni ci hanno trascinato in questo orrore senza ne: 
precarietà permanente, disoccupazione stagnante e una miseria crescente per le classi popolari del 
nostro paese. 
Scuola e atenei hanno sempre avuto la capacità di essere agenti di cambiamenti radicali. Noi giovani 
del PCL abbiamo deciso di lanciare la proposta di creare anche nel nostro territorio un'organizzazio-ne 
di studenti, riferendoci a tutti quei ragazz@ che, non avendo alcuna esperienza politica, sentono 
la necessità di prendere in mano il presente per decidere da soli come deve essere il proprio futuro. 
Quella dei CSR è una realtà appena nata: sono presenti già alcuni collettivi in altre città. 
Il nostro obbiettivo è quello di creare una struttura in Brianza per agire AUTONOMAMENTE, EFFICA-CEMENTE 
e SU LARGA SCALA; per questo è importante costruire in ogni scuola dei collettivi studen-teschi 
rivoluzionari. Tutta la nostra attività deve essere rivolta a sviluppare il conitto tra chi subisce 
(Noi) le decisioni e gli interessi di “altri”. Per questo durante la stagione della mobilitazione è necessa-rio 
svolgere una partecipazione attiva che ci permetta di avere uno spazio più ampio per farci cono- 
SENZA PRESENTE NON C’È FUTURO, 
SENZA FUTURO NON C’È SPERANZA. 
COSA ASPETTATE A RIBELLARVI? 
Nostre parole d'ordine e il 
Nostro programma indi-pendente. 
radicarci in modo ecace 
è importante svolgere 
l'attività durante tutti i 
periodi dell'anno, organiz-zando 
incontri, distri-buendo 
volantini ecc... 
facendo sentire che siamo 
Su questi temi ci troviamo 
il 11 ottobre alle 16.00 
sede CUB, via Piave 7 Monza 
(vicino al binario 7) 
tel.338 8365657 
pclbrianza@gmail.com 
a cura dei giovani del PCL 
scere, avanzando le 
Al ne di 
sempre presenti! 
f.i.p. via virginia marini 1b, 40127 Bologna 23 settembre 2012 
L'adesione è aperta a tutti 
coloro che accettano il 
programma e il metodo 
d'azione del collettivo.Il CSR 
è strutturato in senso 
orizzontale: le decisioni 
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degli aderenti con voto a 
maggioranza. Un corrispon-dente 
mantiene i collega-menti 
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costituiti.Ognuno nella 
propria realtà quotidiana, 
potrà raccogliere informazioni sull'istituto che frequenta, ricollegando così la situazione locale alle 
nostre rivendicazioni più ampie. È necessario, al ne di farci conoscere, creare un sito internet e una 
pagina facebook; disporre di qualche pomeriggio per creare nostre bandiere, striscioni e magliette 
da poter vendere come azione di autonanziamento... Essendo un progetto del tutto nuovo, sarà 
necessario creare un nome e un logo che possa ecacemente riassumere la realtà che stiamo 
organizzando. 
Il lavoro da fare è tanto, ma più siamo e più sarà semplice dividerci le azioni. 
Qualche anno fa pensavamo ancora di 
abitare in un paese ricco e stabile, capace 
di orire delle opportunità a tutti, soprat-tutto 
per noi giovani. Ci dicevano che 
sarebbero bastati il nostro entusiasmo e il 
nostro impegno per vedere realizzati tutti 
i nostri sogni, per essere felici. Nulla di 
tutto questo si è realizzato. 
Disoccupazione, precarizzazione, sfrutta-mento 
sui luoghi di lavoro, diritto alla casa minato nelle sue fondamenta, privatizzazioni e svendita 
dei beni pubblici. 
Discriminazioni razziali e di genere regnano e sono ormai la normalità nella nostra società. 
La crisi economica del capitalismo non sta facendo altro che accelerare questa tremenda fase di 
imbruttimento del nostro paese. Sappiamo benissimo, perché lo stiamo sperimentando sulla nostra 
pelle, che tra capitalismo e libertà non c’è conciliazione; tra capitalismo e benessere non c’è alcun 
legame. Le dicoltà che stiamo vivendo non sono il frutto di una dicoltà momentanea del siste-ma. 
No! La crisi attuale è strutturale, e conferma la radicale ingiustizia del sistema capitalista. Per questo 
siamo convinti della necessità di abbattere questo mostro. 
Questo sistema non può essere riformato. Per questo il nostro programma è la rivoluzione! 
Soltanto con la rivoluzione possiamo cambiare lo stato delle cose! 
Per questo ci rivolgiamo ai giovani, i soli che insieme alle classi subalterne, 
possono trasformare, con il loro entusiasmo e la loro energia, un mondo ormai diventato vecchio e 
invivibile, in un mondo dove possa regnare per tutti la libertà, l’uguaglianza e i diritti. 
A chi ci dice che il mondo non si può cambiare...A chi ci ripete che i padroni sono destinati, oggi 
come ieri, ad imporre la loro volontà come fosse un diritto naturale, rispondiamo con le parole di 
Marx: 
“LɈ magʔiʝɠ pɈԮɏ ȫʑɔ ʣudʏiʤɔ ʎȾeȫɏ ʏɔ eʽʑȾɏ tɪȵɏ ȼʑrɭȱΔ ɵɗ Ⱦɏ Ι ɵɗ 
Rɏ, nʝɚ ʣɔ Ⱦʑnȫɏ cʝntɛ ɭȱɏ ʖɚ ȾeɪltΌ Ι ɵɗ Ⱦɏ ɭȱɏ Ι Rɏ ȼʑrɭȱΔ esʣɔ 
sʝnɛ ʣudʏiʤɔ”.
Occorre organizzarsi in un partito inteso come avan-guardia 
di tutte le classi subalterne, le uniche in grado 
di sovvertire le contraddizioni del capitalismo, e 
liberando se stesse, di fornire all’umanità intera la 
possibilità di organizzarsi in un sistema di vita che non 
sia basato sullo sfruttamento, ma che sia al contrario 
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dell’economia, così da liberare l’uomo dai bisogni 
primari e metterlo in condizioni di dedicarsi al proprio 
progresso scientico e umano. 
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questi motivi e si propone di diventare uno strumento 
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per la propria piena emancipazione attraverso la conqui-sta 
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Siamo una nuova forza politica, che rompe con la tradizione dello stalinismo, per recuperare quei 
principi del leninismo che ispirarono la rivoluzione d’ottobre e la Terza Internazionale delle origini, 
ripresi e difesi da Trotskije dalla Quarta internazionale dei primi tempi in un quadro anticapitalista e 
internazionalista. 
Per questi motivi siamo: 
• ANTICAPITALISTI. Tutti i 
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giovani generazioni proletarie 
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gli interessi delle banche, 
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e precari. Da qui nasce la necessita’ dell’unione 
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identicato conl’esperienza del cosiddetto 
“socialismo reale” e viene associato ai gulag e 
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tutto ciò. La Rivoluzione d’Ottobre del 
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delle fabbriche e delle banche messe sotto il 
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Volantino distribuito in a3 11 ottob. copia

  • 1. Viviamo in un mondo tutto sbagliato, segnato da ingiustizie e diseguaglianze. Dappertutto i ricchi sono sempre più ricchi, mentre i poveri e gli sfruttati vengono ogni giorno umiliati e depredati dei loro diritti più elementari. I banchieri e i padroni ci hanno trascinato in questo orrore senza ne: precarietà permanente, disoccupazione stagnante e una miseria crescente per le classi popolari del nostro paese. Scuola e atenei hanno sempre avuto la capacità di essere agenti di cambiamenti radicali. Noi giovani del PCL abbiamo deciso di lanciare la proposta di creare anche nel nostro territorio un'organizzazio-ne di studenti, riferendoci a tutti quei ragazz@ che, non avendo alcuna esperienza politica, sentono la necessità di prendere in mano il presente per decidere da soli come deve essere il proprio futuro. Quella dei CSR è una realtà appena nata: sono presenti già alcuni collettivi in altre città. Il nostro obbiettivo è quello di creare una struttura in Brianza per agire AUTONOMAMENTE, EFFICA-CEMENTE e SU LARGA SCALA; per questo è importante costruire in ogni scuola dei collettivi studen-teschi rivoluzionari. Tutta la nostra attività deve essere rivolta a sviluppare il conitto tra chi subisce (Noi) le decisioni e gli interessi di “altri”. Per questo durante la stagione della mobilitazione è necessa-rio svolgere una partecipazione attiva che ci permetta di avere uno spazio più ampio per farci cono- SENZA PRESENTE NON C’È FUTURO, SENZA FUTURO NON C’È SPERANZA. COSA ASPETTATE A RIBELLARVI? Nostre parole d'ordine e il Nostro programma indi-pendente. radicarci in modo ecace è importante svolgere l'attività durante tutti i periodi dell'anno, organiz-zando incontri, distri-buendo volantini ecc... facendo sentire che siamo Su questi temi ci troviamo il 11 ottobre alle 16.00 sede CUB, via Piave 7 Monza (vicino al binario 7) tel.338 8365657 pclbrianza@gmail.com a cura dei giovani del PCL scere, avanzando le Al ne di sempre presenti! f.i.p. via virginia marini 1b, 40127 Bologna 23 settembre 2012 L'adesione è aperta a tutti coloro che accettano il programma e il metodo d'azione del collettivo.Il CSR è strutturato in senso orizzontale: le decisioni vengono prese in assemblea degli aderenti con voto a maggioranza. Un corrispon-dente mantiene i collega-menti con gli altri CSR già costituiti.Ognuno nella propria realtà quotidiana, potrà raccogliere informazioni sull'istituto che frequenta, ricollegando così la situazione locale alle nostre rivendicazioni più ampie. È necessario, al ne di farci conoscere, creare un sito internet e una pagina facebook; disporre di qualche pomeriggio per creare nostre bandiere, striscioni e magliette da poter vendere come azione di autonanziamento... Essendo un progetto del tutto nuovo, sarà necessario creare un nome e un logo che possa ecacemente riassumere la realtà che stiamo organizzando. Il lavoro da fare è tanto, ma più siamo e più sarà semplice dividerci le azioni. Qualche anno fa pensavamo ancora di abitare in un paese ricco e stabile, capace di orire delle opportunità a tutti, soprat-tutto per noi giovani. Ci dicevano che sarebbero bastati il nostro entusiasmo e il nostro impegno per vedere realizzati tutti i nostri sogni, per essere felici. Nulla di tutto questo si è realizzato. Disoccupazione, precarizzazione, sfrutta-mento sui luoghi di lavoro, diritto alla casa minato nelle sue fondamenta, privatizzazioni e svendita dei beni pubblici. Discriminazioni razziali e di genere regnano e sono ormai la normalità nella nostra società. La crisi economica del capitalismo non sta facendo altro che accelerare questa tremenda fase di imbruttimento del nostro paese. Sappiamo benissimo, perché lo stiamo sperimentando sulla nostra pelle, che tra capitalismo e libertà non c’è conciliazione; tra capitalismo e benessere non c’è alcun legame. Le dicoltà che stiamo vivendo non sono il frutto di una dicoltà momentanea del siste-ma. No! La crisi attuale è strutturale, e conferma la radicale ingiustizia del sistema capitalista. Per questo siamo convinti della necessità di abbattere questo mostro. Questo sistema non può essere riformato. Per questo il nostro programma è la rivoluzione! Soltanto con la rivoluzione possiamo cambiare lo stato delle cose! Per questo ci rivolgiamo ai giovani, i soli che insieme alle classi subalterne, possono trasformare, con il loro entusiasmo e la loro energia, un mondo ormai diventato vecchio e invivibile, in un mondo dove possa regnare per tutti la libertà, l’uguaglianza e i diritti. A chi ci dice che il mondo non si può cambiare...A chi ci ripete che i padroni sono destinati, oggi come ieri, ad imporre la loro volontà come fosse un diritto naturale, rispondiamo con le parole di Marx: “LɈ magʔiʝɠ pɈԮɏ ȫʑɔ ʣudʏiʤɔ ʎȾeȫɏ ʏɔ eʽʑȾɏ tɪȵɏ ȼʑrɭȱΔ ɵɗ Ⱦɏ Ι ɵɗ Rɏ, nʝɚ ʣɔ Ⱦʑnȫɏ cʝntɛ ɭȱɏ ʖɚ ȾeɪltΌ Ι ɵɗ Ⱦɏ ɭȱɏ Ι Rɏ ȼʑrɭȱΔ esʣɔ sʝnɛ ʣudʏiʤɔ”.
  • 2. Occorre organizzarsi in un partito inteso come avan-guardia di tutte le classi subalterne, le uniche in grado di sovvertire le contraddizioni del capitalismo, e liberando se stesse, di fornire all’umanità intera la possibilità di organizzarsi in un sistema di vita che non sia basato sullo sfruttamento, ma che sia al contrario incentrato sulla pianicazione democratica dell’economia, così da liberare l’uomo dai bisogni primari e metterlo in condizioni di dedicarsi al proprio progresso scientico e umano. Il Partito Comunista dei Lavoratori nasce proprio per questi motivi e si propone di diventare uno strumento della lotta dei lavoratori delle lavoratrici e degli studenti per la propria piena emancipazione attraverso la conqui-sta del potere politico, il rovesciamento dei rapporti sociali di sfruttamento che caratterizzano la società capitalistica, il completo superamento di ogni forma di oppressione sociale, nazionale, razziale o di genere e la realizzazione del comunismo come superiore forma di civiltà che consenta il libero sviluppo di ogni essere umano in un quadro di solidarietà e fratellanza e di tutela e rispetto della natura da cui dipende l’avvenire delle generazioni future. Siamo una nuova forza politica, che rompe con la tradizione dello stalinismo, per recuperare quei principi del leninismo che ispirarono la rivoluzione d’ottobre e la Terza Internazionale delle origini, ripresi e difesi da Trotskije dalla Quarta internazionale dei primi tempi in un quadro anticapitalista e internazionalista. Per questi motivi siamo: • ANTICAPITALISTI. Tutti i governi che si sono alternati alla guida del paese hanno colpito le giovani generazioni proletarie per conto degli industriali e dei padroni. Per anni tutti governi di ogni colore hanno colpito il diritto allo studio, introducendo l’autonomia scolastica e smantellando le fondamenta della scuola pubblica. Questi governi, mentre hanno salvaguardato gli interessi delle banche, hanno cancellato diritti e tutele, favorendo il lavoro precario. Per questo siamo anticapitalisti. Per questo lavoriamo per ricostruire una presenza politica indipenden-te dei giovani e del mondo del lavoro. • INTERNAZIONALISTI. Perché sosteniamo che le aspettative di tutti i popoli oppressi e sfruttati siano le stesse in tutti i paesi del mondo, e che l’unica risposta sia quella del superamento del capitalismo e di tutto il processo di globalizzazione attraverso una rivoluzione socialista per una socie-tà di liberi e di eguali. La globalizzazione capitalisti-ca favorisce la concorrenza e la divisione tra i lavoratori, giovani studenti e precari. Da qui nasce la necessita’ dell’unione (internazionale) con i lavoratori e studenti degli altri paesi e con le loro lotte; Cio’ comporta l’organizzazione di tutti gli sfruttati attorno al programma del marxismo rivoluzionario e la ricostruzione di un'internazionale comunista. • ANTISTALINISTI. Oggi il comunismo viene identicato conl’esperienza del cosiddetto “socialismo reale” e viene associato ai gulag e al dispotismo staliniano. Occorre demistica-re tutto ciò. La Rivoluzione d’Ottobre del 1917 signicò il potere in mano ai lavoratori (autogoverno popolare, nazionalizzazione delle fabbriche e delle banche messe sotto il controllo dei lavoratori, diritti civili per le donne, autodeterminazione dei popoli). Questa era la natura e lo scopo del partito di Lenin e di Trotsky: espropriare gli espropria-tori, rivoluzionare la società per avviare un processo di liberazione. La controrivoluzione di Stalin interruppe quel processo, liquidan-do i rivoluzionari e installando al potere una casta burocratica vorace eparassitaria. Noi ci rifacciamo all’autentico comunismo: quello del marxismo rivoluzionario di Lenin, Trotsky, Rosa Luxemburg e Gramsci; quello della democrazia consiliare e della lotta contro ogni degenerazione burocratica.