L’articolo 9 del decreto legislativo n.102/2014 e la UNI 10200: stato dell’arte e proposte migliorative
1. Forum CTI sulla suddivisione delle spese di riscaldamento e acqua calda sanitaria
L’articolo 9 del decreto legislativo n.102/2014 e la UNI
10200: stato dell’arte e proposte migliorative
SAN DONATO MIL.SE – VENERDÌ 27 MARZO 2015
Crowne Plaza Hotel – Via K. Adenauer, 3
dott. Mattia Merlini
Area Coordinamento Normazione – Comitato Termotecnico Italiano (CTI)
Coordinatore GC DLgs 102 «Decreto Legislativo 102»
Segretario Tecnico CT 803 «Contabilizzazione del calore»
2. 1. IL QUADRO LEGISLATIVO NAZIONALE
2. LA DIRETTIVA 2012/27/UE
3. IL DECRETO LEGISLATIVO n.102/2014
4. LA PROPOSTA CTI
5. IL CTI
6. LA NORMA TECNICA UNI 10200
7. LE ATTIVITÀ DI REVISIONE DELLA UNI 10200
8. FUTURE ATTIVITÀ CTI
CONTENUTI
L’ARTICOLO 9 DEL D.LGS N.102/2014 E LA UNI 10200: STATO DELL’ARTE E PROPOSTE MIGLIORATIVE – 27 Marzo 2015
2
3. 3
Direttiva europea
2012/27/UE
Norme tecniche
UNI 10200
Decreto legislativo
D.Lgs n.102/2014
1. IL QUADRO LEGISLATIVO NAZIONALE
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4. Direttiva del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica
Stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell'efficienza
energetica nell'Unione al fine di garantire il conseguimento dell'obiettivo
principale dell'Unione relativo all'efficienza energetica del 20 % entro il 2020 e di
gettare le basi per ulteriori miglioramenti dell'efficienza energetica
2. LA DIRETTIVA 2012/27/UE
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5. Decreto legislativo del 4 luglio 2014 in attuazione alla Direttiva 2012/27/UE
Stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento
dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell’obiettivo
nazionale di risparmio energetico che consiste nella riduzione, entro l’anno 2020,
di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia
primaria, pari a 15,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale,
conteggiati a partire dal 2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.
TITOLO II
Art. 9 – Misurazione e fatturazione dei consumi energetici
Comma 5
….
3. IL DECRETO LEGISLATIVO n.102/2014 1/2
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6. Art. 9 – Misurazione e fatturazione dei consumi energetici
- Adeguate informazioni verso i clienti finali sui consumi energetici
- Indicazioni sulle apparecchiature per la misura o stima dell’energia termica
- Adozione della termoregolazione e della contabilizzazione del calore
- Suddivisione in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile
- Fatturazione basata sui consumi effettivi in modo da consentire ai clienti finali
di regolare il proprio consumo di energia
Art. 16 – Sanzioni
3. IL DECRETO LEGISLATIVO n.102/2014 2/2
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7. 4. LA PROPOSTA CTI: SCHEMA
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8. 4. LA PROPOSTA CTI: DEFINIZIONI
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Contatore di fornitura: apparecchiatura di misura dell’energia consegnata dal fornitore
del servizio al singolo cliente finale
Contatore condominiale: contatore posto in condominio o edificio polifunzionale che
misura l’energia termica consumata da una pluralità di unità immobiliari comprendente il
riscaldamento e il raffreddamento degli spazi comuni e le perdite del tratto di rete
comune
Contatore divisionale o individuale: apparecchiatura di misura del consumo di energia del
singolo cliente finale posto nella singola unità immobiliare
Cliente finale: acquirente di energia
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9. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera a)
9
CHI? COSA DEVE FARE? DOVE?
Proposta CTI
Impresa di
fornitura
del servizio
di energia
termica
Obbligo di
installazione di un
contatore di
fornitura di calore in
corrispondenza dello
scambiatore di
calore di
collegamento alla
rete o del punto di
fornitura all’edificio
Qualora il riscaldamento, il
raffreddamento o la fornitura di
acqua calda ad un edificio siano
effettuati tramite allacciamento
ad una rete di teleriscaldamento o
da una fonte di riscaldamento o
raffreddamento centralizzata che
alimenta una pluralità di edifici
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…ENTRO IL 31 DICEMBRE 2016
10. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera a)
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Art. 9, comma 5
lettera a)
11. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera abis)
11
CHI? COSA DEVE FARE? DOVE?
Proposta CTI Cliente finale
Obbligo di installazione
di un contatore
condominiale di calore in
corrispondenza dello
scambiatore di calore o
del punto di fornitura
Nel condominio o
nell’edificio polifunzionale
alimentato da TLR o
teleraffrescamento o da
un sistema di fornitura
centralizzato che alimenta
una pluralità di edifici
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…ENTRO IL 31 DICEMBRE 2016
12. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera abis)
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13. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera b)
13
CHI? COSA DEVE FARE? DOVE?
Proposta CTI
Impresa di
fornitura del
servizio
Proprietario
dell’unità
immobiliare
Obbligo d’installazione
di contatori individuali
per misurare l’effettivo
consumo di calore o di
raffreddamento o di
acqua calda per ciascuna
unità immobiliare
Nel condominio o
nell’edificio polifunzionale
alimentato da TLR o
teleraffrescamento o da
un sistema di fornitura
centralizzato che alimenta
una pluralità di edifici
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14. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera b)
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15. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera c)
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CHI? COSA DEVE FARE? DOVE?
Proposta CTI
Condominio
e clienti
finali
Proprietario
dell’unità
immobiliare
Obbligo d’installazione di sistemi di
termoregolazione e contabilizzazione
del calore individuali per misurare il
consumo di calore in corrispondenza
a ciascun radiatore corpo scaldante
posto all’interno di ciascuna unità
immobiliare secondo quanto
previsto dalle norme tecniche vigenti
con esclusione di quelli situati negli
spazi comuni degli edifici. In tali casi
sono presi in considerazione metodi
alternativi efficienti in termini di
costi per la misurazione del consumo
di calore.
Nei casi in cui l’uso
di contatori
individuali non sia
tecnicamente
possibile o
efficiente in
termini di costi e
proporzionato
rispetto ai risparmi
energetici
potenziali
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16. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera c)
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17. 4. LA PROPOSTA CTI: Comma 5 lettera d)
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Proposta CTI
Quando i condomini o gli edifici polifunzionali sono alimentati dal teleriscaldamento o
teleraffreddamento o da sistemi comuni di riscaldamento o raffreddamento, per la
corretta suddivisione delle spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento degli
appartamenti delle unità immobiliari e delle aree comuni, qualora le scale e i corridoi
siano dotati di radiatori, e all’uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se prodotta
in modo centralizzato, l’importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli
effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione
dell’impianto, secondo quanto previsto dalla norma tecnica UNI 10200 e successivi
aggiornamenti. E’ fatta salva la possibilità, per la prima stagione termica successiva
all’installazione dei dispositivi di cui al presente comma, che la suddivisione si determini in
base ai soli millesimi di proprietà.
18. 4. LA PROPOSTA CTI: QUADRO GENERALE
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L’ARTICOLO 9 DEL D.LGS N.102/2014 E LA UNI 10200: STATO DELL’ARTE E PROPOSTE MIGLIORATIVE – 27 Marzo 2015
Art. 9 – comma 5
Per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la contabilizzazione dei
consumi individuali in ciascuna unità immobiliare e la suddivisione delle spese in base ai
consumi effettivi:
a) obbligo di installare un CONTATORE DI FORNITURA in corrispondenza dello
scambiatore di calore di collegamento alla rete o del punto di fornitura all’edificio;
abis) obbligo di installazione di CONTATORI CONDOMINIALI dell’energia termica o
frigorifera fornite a ciascun condominio o edificio polifunzionale;
b) obbligo di installare CONTATORI INDIVIDUALI per ciascuna unità immobiliare
(contabilizzazione diretta);
c) obbligo di installare SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE DEL
CALORE INDIVIDUALI per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun
corpo scaldante (contabilizzazione indiretta);
d) obbligo di suddividere le spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento e
per ACS secondo la UNI 10200.
19. Il Comitato Termotecnico Italiano è un’associazione senza scopo di lucro e federata all’UNI
• Energia e risparmio energetico a 360 gradi
• Attività normativa nazionale ed internazionale: progetti di norma, linee guida, revisione
norme UNI/CTI, lavori normativi internazionali CEN e ISO del settore termotecnico
• Supporto ai Ministeri e Amministrazioni Pubbliche
• Verifica dei software commerciali per il rilascio della certificazione ai sensi del D.P.R. 2
aprile 2009 n. 59 (determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici)
• Organizzazione di eventi culturali e divulgativi
• Formazione
oltre 500 associati - circa 1000 esperti
www.cti2000.it
5. IL CTI
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20. Attività Nazionale
Commissioni Tecniche CTI
Attività CEN e ISO
Mercato e Stakeholder: Associazioni, Aziende, Enti di ricerca, Ministeri, Autorità locali
Progetti di norma
Norme
Tecniche
5. L’ATTIVITÀ NORMATIVA
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21. CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE
Coordinatore: ing. Terenzio Poeta
Segretario Tecnico: dott. Merlini Mattia
Aziende coinvolte (più di 20 aziende/oltre 30 esperti)
• produzione componentistica per impianti di climatizzazione invernale
• gestione della rete di distribuzione del calore da TLR
• progettazione e costruzione e commercializzazione di dispositivi atti alla
contabilizzazione del calore diretta ed indiretta
• automazione, regolazione e controllo di impianti di climatizzazione invernale
• gestione del servizio di contabilizzazione
• università
5. LA COMMISSIONE TECNICA 803
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L’ARTICOLO 9 DEL D.LGS N.102/2014 E LA UNI 10200: STATO DELL’ARTE E PROPOSTE MIGLIORATIVE – 27 Marzo 2015
22. 6. LA NORMA TECNICA UNI 10200
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Cosa comporta l’adozione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del
calore?
- DISPOSITIVI ATTI A MISURARE E REGOLARE IL CALORE
- PROGETTAZIONE: obbligatoria seconda la legge n.10/1991
- INSTALLAZIONE: da parte di professionisti abilitati
- COLLAUDO
- RIPARTIRE LE SPESE IN BASE AI CONSUMI EFFETTIVI: obbligatorio secondo il
D.Lgs n.102/2014 che richiama la UNI 10200
- GESTIONE NEL TEMPO: corretta e costante informazione dell’utente finale
(letture dispositivi e relativi consumi)
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23. 6. I CRITERI DI RIPARTIZIONE
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IMPIANTO DOTATO DI SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE
CONSUMO
VOLONTARIO
Ripartizione in base alle
indicazioni fornite dai
dispositivi (letture)
CONSUMO
INVOLONTARIO
Ripartizione in base ai
millesimi di riscaldamento
CONSUMI
ELETTRICI
SPESE
GESTIONALI
millesimi di fabbisogno di energia termica
utile calcolati secondo la UNI/TS 11300-1
Qgen
Q1
Q2
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24. 7. LE ATTIVITÀ DI REVISIONE DELLA UNI 10200
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Punti d’intervento nella futura UNI 10200:
- Uniformare la terminologia e la simbologia con le UNI/TS 11300
- Enfatizzare la necessità di un progetto
- Inserire il servizio di climatizzazione estiva
- Verificare e risolvere eventuali contrasti con la normativa di prodotto
- Prevedere un errore medio stagionale del sistema di misura
- Adattare il calcolo del consumo involontario al caso di abitazioni ad
occupazione discontinua o saltuaria
- Specificare le condizioni dell’edificio per la determinazione del fabbisogno
- Integrare e ottimizzare la parte relativa alle informazioni che i clienti finali
devono ricevere sui consumi energetici
25. 8. FUTURE ATTIVITÀ CTI
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- Interfacciamento con attività ministeriali sul tema della ripartizione dei costi
di riscaldamento, raffrescamento e ACS
- REVISIONE dell’attuale UNI 10200 a supporto del D.Lgs n.102/2014 (in corso)
- Nuovo progetto di norma «Impianti di termoregolazione e contabilizzazione
del calore: progettazione, installazione, messa in servizio, conduzione e
manutenzione dell’impianto»
- Corsi di formazione CTI:
La ripartizione delle spese di riscaldamento e il ruolo dell'amministratore (19 Maggio
2015 - Modulo A)
La progettazione e la conduzione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione
del calore (20 Maggio - Modulo B)
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