Autore: Roberto Ciri, Alberto Bernardi, Roby Magnaguagno
Editore: Idea Montagna
Argomento: escursionismo/alpinismo
Pagine: 464 a colori
Formato: 15x21 cm
Data di pubblicazione: 30/06/2012
Le Dolomiti, questo immenso giardino di pietra e boschi, come è noto hanno come massima elevazione i 3343 metri della Marmolada, o meglio della Punta Penìa. Oltre ad essa altre numerose vette sono ambite e frequentate. La maggior parte degli alpinisti però non conosce l'esatta posizione, via di salita e difficoltà delle 86 cime oltre i 3000 metri nei 16 gruppi montuosi descritti.
I tre autori le hanno censite con puntiglio dando per ognuna informazioni dettagliate per raggiungerne la vetta lungo la via normale. Altre cime che, seppur superiori alla fatidica quota, possono essere considerate delle anticime o spalle delle loro sorelle maggiori non sono state relazionate in dettaglio, ma se ne fornisce comunque qualche informazione.
Completano il libro i Grandi Esclusi, ovvero le vette che per 1 o 2 metri non raggiungo i quota 3000, gli elenchi in ordine di difficoltà e quota e il diario delle salite per collezionare i 3000 delle Dolomiti, collezione promossa dal sito www.3000dolomiti.it. Una guida per gli amanti di un alpinismo di ampio respiro che coniuga molto spesso ambienti selvaggi ed aria sottile.
86 itinerari di vie normali con note storiche e culturali.
Fotografie con in tracciati delle vie di salita e di dettaglio. Schizzi tecnici con tracciati delle vie di salita per le vie di arrampicata. Carte topografiche dei gruppi montuosi con posizione delle cime e percorsi.
http://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=36
1. collana vienormali 2
3000
delle Dolomiti
Roberto Ciri Alberto Bernardi Roby Magnaguagno
R.CiriA.BernardiR.Magnaguagno3000delleDolomiti
2
Le Dolomiti,questo immenso giardino
di pietra e boschi,come è noto,hanno
come massima elevazione i 3343 metri
della Marmolada,o meglio di Punta
Penìa.Oltre ad essa altre numerose
vette sono ambite e frequentate.
La maggior parte degli alpinisti però
non conosce l’esatta posizione,la via
di salita più semplice e le difficoltà delle
86 cime oltre i 3000 metri.Esse sono
suddivise in 16 gruppi montuosi che
coprono l’intero arco dolomitico.
I tre autori,in questo volume,le
hanno censite con puntiglio dando,
per ognuna,dettagliate informazioni
per raggiungerne la vetta lungo la via
normale.
Una guida per gli amanti di un
alpinismo di ampio respiro che coniuga,
molto spesso,ambienti selvaggi ed aria
sottile.
€ 26,50
ISBN 978-88-97299-23-3
9 788897 299233 >
2. 5
SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti
PREFAZIONE
Qualche volta, proprio davanti a noi, si nascondono le avventure più
grandieleemozionipiùforti.Hoavutolafortunadiviaggiareevisitarele
lontanecateneHimalayaneeilKarakorumperconfrontarmiconigiganti
della Terra o attraversare sperdute valli in Cina dove esistevano ancora
altissime cime inviolate.
Mi sono chiesto dove avrei potuto vivere ancora più intensamen-
te la montagna, e la risposta era di fronte a me: le Dolomiti,
casa mia.Un progetto che è nato qualche anno fa e che nel
tempo è diventato inevitabile,una bellissima sfida e nello
stesso tempo un modo per capire ancora più profonda-
mentecomeeperquantotempol’uomopuòadattarsiad
una prova psicofisica dura, come la mente reagisce da-
vanti a sollecitazioni continue dove non è previsto l’errore.
Collegare tutti i 3000 delle Dolomiti in continuità è stata
un’avventura in montagna di lunga durata ma soprattutto una sana
voglia di andare alla ricerca e conoscenza di valli e cime di casa che per
vari motivi non avevo frequentato.
Nella fase iniziale seguita all’idea, è stato abbastanza complicato stu-
diare il progetto e ancora più difficile pianificare un concatenamento di
tutte le vette oltre i tremila metri,soprattutto per la difficoltà di trovare
pubblicazioni aggiornate delle salite.
In cinquanta giorni divita di alta montagna ho consultato levecchie gui-
de, ho parlato con i conoscitori locali ma soprattutto le migliori“dritte”
mi sono state date dalle guide alpine locali che abitualmente frequenta-
no queste montagne delle Dolomiti e mi sono molte volte chiesto come
mai non ci fossero delle pubblicazioni dedicate alle salite normali.
Finalmente dopo alcuni anni si presenta al mondo della montagna que-
sta grande opera in cui sono ben descritte tutte le 86 salite normali ad
altrettante cime dolomitiche oltre i tremila metri alle quali si sono ag-
giunte altre 27 cime considerate anticime o spalle che seppur superiori
alla fatidica quota non sono state relazionate in dettaglio.
Una guida curata nei particolari da tre amici che scrupolosamente han-
no descritto itinerari classici ma anche salite ritenute poco frequentate
o addirittura sconosciute. Oltre alle facili cime escursionistiche, molte
delle vette dolomitiche oltre i 3000 metri costituiscono impegnativi
banchi di prova anche per alpinisti con esperienza, che spesso si orien-
tano alla salita di percorsi di arrampicata.
Da parte mia un invito per gli alpinisti a ripercorrere o riscoprire qualche
bel“3000”percorrendoquestevienormaliscalatedagenerazionidiuo-
Prima edizione: giugno 2012
ISBN: 978-88-97299-23-3
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Foto di copertina: veduta aerea dell’Antelao
Pagina 2: in ammirazione del GranVernel dal Ghiacciaio della Marmolada
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degli scritti,dei disegni e delle fotografie.
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denti o qualsiasi altra conseguenza.
Idea Montagna collabora attivamente con ADMO – Associazione Donatori
Midollo Osseo – nel progetto Climb For Life,il cui scopo è portare consapevo-
lezza sul trapianto di cellule staminali emopoietiche (e sulle vite che questa
pratica può salvare) nel mondo della montagna e delle persone che lavivono.
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3. 6 7
SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti
INTRO
INTRODUZIONE
L’idea di realizzare una guida alle cime oltre i 3000 metri delle Dolo-
miti è nata da un tentativo di elencare tutte le cime dolomitiche oltre
tale quota su cui si è cimentato uno degli autori, Roby Magnaguagno,
già membro del Club 4000. A tale elenco è seguita la costituzione del
Gruppo 3000 Dolomiti, ad opera del succitato Roby e di Alberto
Bernardi,ovvero un semplice insieme di amici accomunati dal
desiderio di “collezionare” le salite ai 3000 delle Dolomiti,
con tanto di librettino personale delle cime salite.Il passo
finale è stato il coinvolgimento di Roberto Ciri,già autore
della guida“Vie Normali delle Dolomiti - Marmolada”con
Nordpress Edizioni,che ha portato all’organizzazione del
lavoro editoriale, del materiale fotografico e descrittivo e
della salita alle vie normali delle cime.
Ed è di vie normali ai 3000 metri delle Dolomiti che si occupa
questa guida,con l’intento di fornire informazioni il più possibile det-
tagliate e precise sulle vie di salita alle 86 cime selezionate, dedicando
ad ognuna una scheda con descrizione del percorso,tempi e dislivelli di
salita e totali, difficoltà, attrezzatura necessaria o consigliata e quanto
altro possa essere utile per documentarsi prima di effettuare la salita
della cima.
Per “via normale” o “via comune” si intende la via più facile, logica ed
intuitiva di salita ad una cima montuosa e generalmente coincide con
la via seguita dai primi salitori. Alcune vie normali sono delle semplici
camminate che portano alla cima di una montagna, altre costituiscono
dei percorsi alpinistici impegnativi che richiedono capacità tecniche di
arrampicata su roccia, neve e ghiaccio e l’utilizzo dell’attrezzatura alpi-
nistica.Spessorisultadifficilereperireleinformazionirelativeallasalita
di una cima, soprattutto se poco nota: non sempre le vie di salita sono
rappresentatesullecarteescursionisticheolosonoconlasimbologiadi
sentiero a puntini rossi o neri che,pur essendo ben nota come“sentiero
per esperti”, può indurre a pensare alla possibilità di salire ad una cima
senza fornire informazioni sulle difficoltà che si possono incontrare.Vi-
ceversalamancanzadiunsentierorappresentatosuunacartaescursio-
nistica può far perdere la possibilità di salire una bella cima,magari per
un percorso facile.
Le informazioni fornite in questa guida sono state raccolte dagli autori
a seguito della salita della maggior parte delle vie normali alle 86 vette
considerate e grazie all’aiuto di appassionati amici e collaboratori che
hanno fornito relazioni, informazioni e fotografie preziose per il com-
pletamento del lavoro.Trattandosi di vie normali che spesso richiedono
di affrontare passaggi in roccia o addirittura la salita lungo percorsi di
PREFAZIONE
mini che hanno fatto la storia dell’alpinismo e l’occasione pervivere una
sana avventura tra le nostre amate Dolomiti.
Allafinedelviaggioilpensieroèstatoquesto:…quituttoèstatointensa
vita vissuta, con il sole, la pioggia e qualche volta anche con grandine e
neve. Ogni giorno un giorno diverso, dove le scelte sono state fatte ad
ogni alba, dove più il tempo passava e più il legame con la monta-
gnael’ambientediventavaintenso,tantochequasialtermine
dell’opera l’obiettivo non era più il tentativo di terminare
nel minor tempo possibile, ma invece cercare la maggio-
re soddisfazione nelle arrampicate attraverso l’eleganza
delle ascensioni su vie classiche e famose.
Complimenti agli autori e grazie all’editore!
Franco Nicolini
Tramonto sulle Odle
4. 98
SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti
PREFAZIONE 5
INTRODUZIONE 6
LE DOLOMITI 7
I 3000 DELLE DOLOMITI 11
I PIONIERI DELLE DOLOMITI 13
CRONOLOGIA DELLE PRIME SALITE AI 3000 DELLE DOLOMITI 13
GUIDA ALLA CONSULTAZIONE 13
AVVERTENZE 13
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 13
COLLABORAZIONI E RINGRAZIAMENTI 13
UNO DOLOMITI DI BRENTA 17
001 Cima Bassa d’Ambiez 22
002 Cima d’Ambiez 26
003 Cima Garbari 31
004a Cima Tosa, Versante sud 40
004b Cima Tosa, Versante est 40
005 Crozzon di Brenta 43
006 Cima Mandron 46
007-008 Torri di Kiene XIII e XV 50
009 Cima Brenta Ovest 56
010 Cima Brenta 59
011 Cima Brenta Est o Cima Vallesinella 63
012 Spallone dei Massodì 66
013 Torre di Brenta 69
DUE GRUPPO DEL CATINACCIO 81
014 Catinaccio d’Antermoia 73
TRE GRUPPO DEL SASSOLUNGO 81
015 Sassolungo 76
016 Gran Campanile del Sassolungo (Campanile Wesseley) 84
017 Spallone del Sassolungo 88
018 Punta Grohmann 91
019 Torre Innerkofler 94
020 Dente del Sassolungo 102
QUATTRO ODLE-PUEZ 97
021 Sass Rigais 106
022 Gran Furchetta 109
023 Piccola Furchetta 114
arrampicata, la valutazione delle difficoltà e dei tempi sono soggettive
e relative a quanto rilevato dai salitori,pertanto possono variare da per-
sona a persona.
Per tutte le vie normali presentate è indispensabile un adeguato equi-
paggiamento, suggerito nelle relative schede. Ovviamente è indispen-
sabile saperlo utilizzare correttamente, magari avendo frequentato
un corso di alpinismo, roccia o ghiaccio presso una scuola di
Guide Alpine o del Club Alpino Italiano. Non improvvisatevi
rocciatori solo perché avete un imbraco ed uno spezzone
di corda! Chi effettua salite su vie di roccia o ghiaccio
deve essere in grado di effettuare le necessarie manovre
di corda, per assicurazione del compagno, autoassicura-
zione, calata in corda doppia ed autosoccorso della cor-
data.Infatti,oltre alle facili cime“camminabili”e a portata
dell’escursionista medio, molte delle vette dolomitiche oltre
i 3000 metri costituiscono impegnativi banchi di prova anche per
alpinisti con esperienza, spesso su roccia friabile e con lunghi e fatico-
si avvicinamenti. Pertanto vanno affrontate con la dovuta esperienza
e preparazione, senza lasciarsi ingannare dalla facilità dei passaggi in
roccia raramente superiori al III grado.
Per quanto riguarda l’allenamento si sa: il migliore allenamento per an-
dare in montagna è… andare in montagna! In ogni caso prima di affron-
tare percorsi lunghi e faticosi assicuratevi di essere ben allenati fisica-
mente ed in buone condizioni di salute e di alimentazione: in montagna,
soprattutto con il sopraggiungere repentino di condizioni ambientali ed
atmosferiche avverse,lo sfinimento è un pericolo da non sottovalutare!
Seaffrontateconladovutapreparazione,levetteoltrei3000metridelle
Dolomiti potranno offrire sicure soddisfazioni escursionistiche ed alpi-
nistiche agli appassionati di montagna e delle Dolomiti in particolare.
Questa guida ha quindi l’intento di essere un ausilio per gli escursionisti
edalpinistichevoglianoconoscerepiùafondoipercorsisuquestemon-
tagne,dalle facili escursioni alle salite di carattere più alpinistico,ed un
mezzo per mantenere viva la frequentazione di sentieri e cime in alcuni
casi poco noti o quasi dimenticati, che un tempo furono testimoni alla
temerarietà ed entusiasmo dei primi salitori e al sacrificio ed eroismo di
tanti soldati che vi combatterono.
E magari fornire un piccolo omaggio ai pionieri dell’alpinismo dolomi-
tico e alle magnifiche vette dolomitiche, in un ambiente naturale unico
sull’intero pianeta ed oggi Patrimonio Universale dell’Umanità Unesco.
Gli autori
INTRO
5. 1110
DODICI GRUPPO DELL’ANTELAO 249
054 Antelao 241
055 Punta Menini 245
056 Punta Chiggiato 254
057 Cima Fanton 257
TREDICI GRUPPO DEL PELMO 249
058 Monte Pelmo 261
QUATTRODICI GRUPPO DELLA CIVETTA 249
059 Cima de Toni 264
060 Piccola Civetta 270
061 Monte Civetta 275
062 Cima di Tomè 278
QUINDICI GRUPPO DELLA MARMOLADA 249
063 Punta Cornates 281
064 Gran Vernel 284
065 Piccolo Vernel 290
066 Punta Penìa 296
067 Pilastro Nino 296
068 Punta Rocca 296
069 Punta Ombretta 296
070 Monte Serauta 296
071 Piz Serauta 296
072 Cima Ombretta Est 296
073 Sasso Vernale 296
074 Sasso di Valfredda 296
075 Cima dell’Uomo 296
SEDICI PALE DI SAN MARTINO 249
076 Cimon de la Pala 296
077 Il Nuvolo 296
078 Cima della Vezzana 296
079 Campanile di Val Strut 296
080 Cima dei Bureloni 296
081 Le Zirocole 296
082 Cima di Valgrande 296
083 Anticima di Valgrande 296
084-085 Cima e Torre di Focobon 296
086 Cima di Campido 296
ELENCO IN ORDINE DI QUOTA 13
ELENCO IN ORDINE DI DIFFICOLTÀ 13
IL MIO DIARIO DEI 3000 DELLE DOLOMITI 13
CINQUE GRUPPO DEL SELLA 121
024 Piz Boè 118
025 Cresta Strenta 124
026 Piz da Lech Dlacè 127
SEI GRUPPO DELLE TOFANE 145
027 Tofana di Dentro 131
028 Tofana di Mezzo 134
029 Tofana di Rozes 137
SETTE GRUPPO DEL SASSO CROCE - LAVARELLA - FANES 181
030 Sasso delle Dieci 141
031-032 Piz Lavarela Nord Est e Sud Ovest 148
033-034 Piz Conturines e Cima Nord Est 157
OTTO DOLOMITI DI BRAIES 249
035 Crodaccia Alta 165
036a Croda Rossa d’Ampezzo, Via Grohmann 169
036b Croda Rossa d’Ampezzo, Via Sud Ovest 169
036c Croda Rossa d’Ampezzo, Via Innerkofler 169
NOVE DOLOMITI DI SESTO E AURONZO 145
037 Punta dei Tre Scarperi 173
038 Piccola Punta dei Tre Scarperi 176
039 Cima Undici Nord 186
040 Cima Undici Sud 191
041 Monte Popera 194
042 Croda dei Toni 198
043 Croda Antonio Berti 201
DIECI GRUPPO DEL CRISTALLO 145
044 Cristallino d’Ampezzo 205
045 Cima di Mezzo del Cristallo 208
046 Monte Cristallo 212
047 Piz Popena 216
UNDICI GRUPPO DEL SORAPÌS 145
048 Croda Marcòra 219
049 Fópa di Matìa 222
050 Punta Sorapìs 225
051 Cima De Falkner 229
052 Monti della Caccia Grande 233
053 Tre Sorelle (Prima) 237
6. 57
SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti
56
SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti
004a
CENNI STORICI
In passato il piatto pianoro
della vetta di Cima Tosa era
sormontato da una lunga vela
di neve alta più di 30 metri
che costituiva il ghiacciaio
sommitale, ormai
ridotto ad un nevaio
inclinato con spes-
sore massimo di
10 metri sul lato
dell’uscita della
Via Migotti.
DAVEDERE IN ZONA
Dalla Bocca d’Ambiez
è possibile salire la Cima
d’Ambiez per la cresta nord,
lungo una via di roccia non
segnata, a tratti friabile e con
difficoltà fino al III grado.
La Via Migotti è considerata la via normale dal ver-
sante sud e rappresenta una bella e valida alterna-
tiva di salita alla via normale est, consigliabile per
la minore difficoltà tecnica rispetto all’ostico cami-
no della via tradizionale e per la facile e divertente
esperienza di arrampicata. La roccia è solida
sebbene a tratti sporca di detriti, raramente
esposta e con difficoltà che si mantengo-
no entro il II grado, tanto da poter esse-
re salita in conserva o anche senza tiri
di corda dagli escursionisti più esperti e
sicuri. Solo per il ripido tratto iniziale può
essere consigliabile l’uso della corda. An-
che l’orientamento non è difficile ed è facili-
tato da ometti di sassi, sebbene l’eventuale pre-
senza di nuvole possa creare delle difficoltà. Seppur
facile è riservata ad escursionisti con esperienza su
percorsi analoghi, tenendo anche presenta l’espo-
sta calata a corda doppia necessaria per scendere
dalla cengia sopra i camini della via normale est.
AVVICINAMENTO
ComelaCimad’AmbiezfinoalRif.Agostini(1,30h).Dalrifugioseguireil
sent.n.358cherisaleilvallonepertracciasughiaioni,superadeirisalti
rocciosi gradinati sotto la parete est della Cima d’Ambiezattrezzati con
deglispezzonidicavometallicoeraggiungeilpianoroinnevatodoveini-
zialaVedrettad’Ambiez.Attraversarelavedrettaversodestraepoirisa-
lirladirettamentefinoadincontrarelatracciaprovenientedadestra,se-
guirlafinoallafinedelghiacciaioraggiungendolerocceattrezzatedella
parete a sinistra della Bocca d’Ambiez. Risalire le rocce e seguire delle
cengetteattrezzateconcavometallicocheversodestraconduconoalla
sella della Bocca d’Ambiez (possibile neve). Dalla sella spostarsi verso
destra e seguire verso sinistra il cavo metallico del Sentiero Attrezzato
dell’Ideale per circa 15 metri,fino all’attacco della via segnalato da una
piccola scritta nera “Via Migotti” sulla roccia, poco sopra il cavo (1 h).
Si può raggiungere l’attacco anche salendo dal Rif. XII Apostoli per la
BoccadeiCamoscieilsuddettosentieroattrezzato(1,30h).
SALITA
Attaccare direttamente l’articolata e ripida parete rocciosa salendo
per gradoni e canalini coperti di detriti fino ad una cengia con ometto
Tratto finale del primo tiro di corda
• PRIMI SALITORI:
A.Migottti,in solitaria,
il 9 agosto 1886
• PUNTO DI PARTENZA:
Rif.al Cacciatore (1820 m)
Loc.Palù
• DISLIVELLO SALITA:
1350 m,300 m di via in roccia
•TEMPO SALITA/TOTALE:
5,00 h / 9,00 h
•TIPO DI SALITA: via di roccia
• PUNTI DIAPPOGGIO:
Rif.Agostini
•ATTREZZATURA:
normale dotazione alpinistica
• PERIODO CONSIGLIATO:
luglio - settembre
• FREQUENTAZIONE: bassa
• DIFFICOLTÀ: PD- max II
• LIBRO DIVETTA: sì
• SALITADEL: 2011
CIMA TOSA 3173 m
Versante sud - Via Migotti
004aLa CimaTosa vista dalla Cima d’Ambiez con il percorso della
Via Migotti (foto diAlberto Caprara)
7. 58 59
SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti SENTIERI D’AUTORE I tremila delle Dolomiti
004a
DISCESA
Dalla cima seguire a ritroso gli ometti di sassi sul pianoro sommitale,
quindi scendere a zig zag per gradoni e cengette su pendio roccioso
inizialmente di bassa pendenza epoi piùripido (moltiometti) finoalla
grande cengia sopra il salto con i camini. Percorrere la cengia verso
destra fin dove si stringe e diventa più esposta, scendere ad
un intaglio con doppio spuntone di roccia e scendere sotto
lo spuntone più grande (2 m, II), dove si trova un ottimo
ancoraggio su due chiodi e clessidra con cordoni. Da
qui effettuare una comoda ma verticale calata a corda
doppiadi30mfinoalsottostanteampioepiattoripiano
roccioso, oppure (se non si dispone di una corda da 60
m) una calata da 10 m fino ad un ben visibile ancoraggio
intermedio con cordoni su due vecchi chiodi e da lì una se-
conda calata di 20 m fino al ripiano.Scendere quindi per canalino
e rocce esposte verso sinistra (faccia a valle) fino alla base del nero
camino di destra (5 m, II-), oppure per i gradoni all’estrema destra
(sempre faccia a valle) del ripiano (15 m, I+), e quindi al ghiaione alla
base dello zoccolo roccioso sotto i camini. Da lì seguire verso destra
un’evidente traccia sulle ghiaie che sale alla Sella di Tosa dove ci si
raccorda al sentiero attrezzato Brentari.
Superato un ponticello sospeso un po’ malridotto si raggiunge la via
ferrata che percorre in orizzontale una bellissima cengia che con-
torna la Cima Garbari. Seguendo la ferrata sempre ben attrezzata si
raggiunge la Bocca diTosa e si scende per cavi e scalette di ferro fino
a raggiungere il ripido pendio nevoso della Vedretta d’Ambiez, lungo
la quale verso sinistra si torna al Rif. Agostini. La salita della Cima
Tosa dallaVia Migotti con discesa dallavia normale est e rientro al Rif.
Agostini per il sentiero attrezzato Brentari costituisce una bellissima
traversata di notevole bellezza ed interesse alpinistico.
NOTE
La via è molto logica ed intuitiva, si svolge su roccia non ripulita da
ghiaie e detriti ma solida ed è indicata da numerosi ometti e segnavia
rossi sbiaditi. Ad inizio estate la roccia nel largo colatoio della parte
superiore può essere bagnata o con tratti di vetrato. Per attrezzare le
soste eventualmente necessarie per l’assicurazione con la corda sono
utili cordini,nuts e friends.
È possibile seguire la via anche in discesa, con un’eventuale calata a
corda doppia di 40 metri nella parete alla base fino all’attacco. Utili
i ramponi per risalire la Vedretta d’Ambiez, necessari a fine stagione
quando è in ghiaccio vivo.
Pagina a fianco,sopra: Oliviero Bellinzani
sulla cengia a metà salita
Pagina a fianco,sotto: alla base del
colatoio finale dellaVia Migotti
(foto Matteo Pasotti)
Sotto: la cresta di neve all’uscita della via
a sinistra (40 m, II), effettuando la sosta sulle rocce sopra la cengia a
destra di una nicchia.Seguireverso destra la stretta ed un po’esposta
cengia (ometti) e aggirare uno spigolo (vecchio chiodo nero), risalire
in obliquo verso sinistra superando una larga fessura verticale (2 m,
II+) e giungendo alla base di un canale (se nella salita della parete si
seguono gli sbiaditi segni rossi e ci si tiene più a destra e ben dritti,
si esce a destra della cengia evitando così di traversarla). Traversare
a destra salendo per un canalino appoggiato (ometto) e raggiungere
unaspallaconun’evidenteomettodisassisuunlargospuntonesucui
faresosta.Traversareversodestrapercengiaunpo’espostaperca.25
metri e,prima che finisca,salire a sinistra per rocce articolate e cana-
lini fino ad un’altra cengia (I+),dove attrezzare la sosta.Si percorre la
cengia verso destra per ca. 8 metri per risalire poi un ripido canalino
oltre uno spigolo (II), continuando poi per solide rocce articolate più
pulite e dei gradoni sul lato destro del colatoio che scende dall’anfite-
atro roccioso della parte alta della parete (I-II).Risalire,anche in con-
serva,tale lungo pendio gradinato con facile e divertente arrampicata
(I) su rocce articolate, fino ad uscire sul ripiano di ghiaie sommitale
sotto il cupolone di neve della cima. Risalire sulla cresta di neve rag-
giungendo così la vetta nevosa più elevata (paletto) e proseguire per
il pianoro innevato sommitale seguendo gli ometti fino all’ometto di
sassi sulla piatta vetta (2-2,30 h).
8. ELENCO IN ORDINE DI QUOTA
N. ITIN. CIMA QUOTA DISL. TEMPO PAG.
1 066 Punta Penìa 3343 m 700 m 2,30 h 347
2 068 Punta Rocca 3309 m 680 m 2,30 h 155
3 054 Antelao 3264 m 1685 m 5,00 h 350
4 069 Punta Ombretta 3247 m 620 m 3,00 m 157
5 028 Tofana di Mezzo 3244 m 1164 m 3,30 h 163
6 027 Tofana di Dentro 3238 m 1563 m 4,00 h 76
7 029 Tofana di Rozes 3225 m 1145 m 3,30 h 135
8 046 Monte Cristallo 3221 m 1410 m 5,00 h 292
9 061 Monte Civetta 3220 m 1715 m 6,00 h 231
10 064 Gran Vernel 3210 m 1140 m 6,00 h 235
11 060 Piccola Civetta 3207 m 1700 m 6,30 h 151
12 050 Punta Sorapìs 3205 m 1625 m 6-7 h 86
13 078 Cima della Vezzana 3192 m 1540 m 5,00 h 332
14 076 Cimon de la Pala 3184 m 1220 m 5,30 h 111
15 016 Sassolungo 3181 m 580 m 5,00 h 135
16 055 Punta Menini 3177 m 1600 m 6,00 h 129
17 004 Cima Tosa 3173 m 1660 m 7,00 h 160
18 058 Monte Pelmo 3168 m 1700 m 6,00 h 146
19 056 Punta Chiggiato 3163 m 1580 m 6,00 h
20 049 Fopa di Matia 3155 m 1575 m 6,00 h
21 048 Croda Marcora 3154 m 1574 m 6,00 h
22 045 Cristallo di Mezzo 3154 m 220 m 1,30 h
23 024 Piz Boè 3152 m 915 m 3,00 h
24 047 Piz Popèna 3152 m 1400 m 5,30 h
25 010 Cima Brenta 3150 m 1637 m 6,30 h
26 036 Croda Rossa d’Ampezzo 3146 m 1480 m 7,00 h
27 037 Punta dei Tre Scarperi 3145 m 1625 m 6-8 h
28 057 Cima Fanton 3142 m 1345 m 7,00 h
29 005 Crozzon di Brenta 3135 m 1850 m 10,00 h
30 080 Cima dei Bureloni 3130 m 1450 m 5,30 h
31 018 Punta Grohmann (Sasso Levante) 3126 m 450 m 4,00 h
32 026 Cresta Strenta 3124 m 885 m 3,30 h
33 011 Cima Brenta Est (Cima Vallesinella) 3114 m 1600 m 5,30 h
34 009 Cima Brenta Ovest 3112 m 1600 m 6,00 h
451
9. N. ITIN. CIMA QUOTA DISL. TEMPO PAG.
71 035 Crodaccia Alta 3015 m 1347 m 5,00 h
72 013 Torre di Brenta 3014 m 1500 m 5,30 h
73 034 Piz Conturines Nord Est 3012 m 1290 m 4,30 h
74 072 Cima Ombretta Est 3011 m 1450 m 4,00 h
75 075 Cima dell’Uomo 3010 m 1060 m 3,00 h
76 023 Piccola Furchetta 3010 m 900 m 3,30 h
77 025 Piz da Lec Dlacè 3009 m 780 m 3,00 h
78 074 Sasso di Valfredda 3009 m 1160 m 5,00 h
79 044 Cristallino d’Ampezzo 3008 m 180 m 1,00 h
80 053 Tre Sorelle (Prima) 3005 m 1425 m 5,30 h
81 062 Cima di Tomé 3004 m 1550 m 6,00 h
82 012 Spallone dei Massodì 3004 m 1490 m 4,30 h
83 014 Catinaccio d’Antermoia 3004 m 1055 m 3,00 h
84 086 Cima di Campido 3001 m 1620 m 4,30 h
85 020 Dente del Sassolungo 3001 m 750 m 4,00 h
86 067 Pilastro Nino 3000 m 374 m 2,30 h
ELENCO IN ORDINE DI DIFFICOLTÀ
ITIN. CIMA QUOTA DISL. TEMPO DIFFICOLTÀ PAG.
070 Monte Serauta 3069 m 1012 m 2,30 h F 00
072 Cima Ombretta Est 3011 m 1450 m 4,00 h F
025 Piz da Lec Dlacè 3009 m 780 m 3,00 h F max I
026 Cresta Strenta 3124 m 885 m 3,30 h F max I
031 Piz Lavarela 3055 m 1360 m 4,00 h F max I
032 Piz Lavarela Sud Ovest 3034 m 1340 m 4,00 h F max I
033 Piz Conturines 3064 m 1340 m 4,30 h F max I
034 Piz Conturines Nord Est 3012 m 1290 m 4,30 h F max I
041 Monte Popera 3046 m 1590 m 6,00 h F max I
044 Cristallino d’Ampezzo 3008 m 180 m 1,00 h F max I
077 Il Nuvolo 3075 m 1110 m 4,30 h F max I+
078 Cima della Vezzana 3192 m 1540 m 5,00 h F max I+
012 Spallone dei Massodì 3004 m 1490 m 4,30 h F+ max I
029 Tofana di Rozes 3225 m 1145 m 3,30 h F+ max I
062 Cima di Tomé 3004 m 1550 m 6,00 h F+ max I
001 Cima Bassa d’Ambièz 3017 m 1180 m 5,30 h F+ max I+
N. ITIN. CIMA QUOTA DISL. TEMPO PAG.
35 002 Cima d’Ambièz 3102 m 1280 m 5,30 h
36 065 Piccolo Vernel 3098 m 1075 m 4,30 h
37 019 Torre Innerkofler 3098 m 845 m 5,00 h
38 038 Punta Piccola dei Tre Scarperi 3095 m 1640 m 7,00 h
39 042 Croda dei Toni 3094 m 1640 m 7,30 h
40 040 Cima Undici Sud 3092 m 1650 m 7,00 h
41 039 Cima Undici Nord 3081 m 1515 m 5,30 h
42 017 Spallone del Sassolungo 3081 m 400 m 3,30 h
43 015 Gran Campanile (Campanile Wesseley) 3077 m 400 m 4,00 h
44 077 Il Nuvolo 3075 m 1110 m 4,30 h
45 070 Monte Serauta 3069 m 1012 m 2,30 h
46 033 Piz Conturines 3064 m 1340 m 4,30 h
47 081 Le Ziròcole 3058 m 1285 m 5,30 h
48 073 Sasso Vernale 3058 m 1500 m 4,30 h
49 031 Piz Lavarela 3055 m 1360 m 4,00 h
50 084 Cima del Focobòn 3054 m 1280 m 7,00 h
51 051 Cima de Falkner 3053 m 1250 m 8,30 h
52 079 Campanile di Val Strut 3049 m 1100 m 5,00 h
53 041 Monte Popera 3046 m 1590 m 6,00
54 006 Cima Mandron 3040 m 1527 m 6,00 h
55 059 Cima de Toni 3040 m 1905 m 8,30 h
56 082 Cima di Valgrande 3038 m 1290 m 5,00 h
57 071 Piz Serauta 3035 m 410 m 3,40 h
58 032 Piz Lavarela Sud Ovest 3034 m 1340 m 4,00 h
59 085 Torre del Focobon 3030 m 1255 m 7,00 h
60 022 Gran Furchetta 3030 m 925 m 3,30 h
61 008 Torre Kiene XV 3030 m 1517 m 5,30 h
62 063 Punta Cornates 3029 m 1545 m 5,30 h
63 043 Croda Antonio Berti 3029 m 1570 m 7,30 h
64 083 Anticima di Valgrande 3028 m 1250 m 4,00 h
65 052 Monti della Caccia Grande - Cima Ovest 3028 m 1425 m 6,00 h
66 007 Torre Kiene XIII 3026 m 1520 m 6,00 h
67 030 Sasso delle Dieci 3026 m 1000 m 3,45 h
68 021 Sass Rigàis 3025 m 920 m 3,30 h
69 003 Cima Garbari 3018 m 1200 m 3,30 h
70 001 Cima Bassa d’Ambièz 3017 m 1180 m 5,30 h
452 453
10. DOLOMITI DI BRENTA
SASSOLUNGO
ODLE-PUEZ
CATINACCIO
ITIN. CIMA QUOTA SALITA DEL INSIEME A ORE
001
Cima Bassa
d’Ambiez
3017 m
002
Cima
d’Ambiez
3102 m
003
Cima
Garbari
3018 m
004
Cima
Tosa
3173 m
005
Crozzon di
Brenta
3135 m
006
Cima
Mandron
3040 m
007
Torre
Kiene XIII
3026 m
008
Torre
Kiene XV
3030 m
009
Cima
Brenta Ovest
3112 m
010
Cima
Brenta
3150 m
011
Cima
Brenta Est
3114 m
012
Spallone di
Massodì
3004 m
013
Torre di
Brenta
3014 m
ITIN. CIMA QUOTA SALITA DEL INSIEME A ORE
015
Gran
Campinile
3077 m
016 Sassolungo 3181 m
017
Spallone del
Sassolungo
3081 m
018
Punta
Grohmann
3126 m
019
Torre
Innerkofler
3098 m
020
Dente del
Sassolungo
3077 m
ITIN. CIMA QUOTA SALITA DEL INSIEME A ORE
021 Sass Rigàis 3025 m
022
Gran
Furchetta
3030 m
023
Piccola
Furchetta
3010 m
ITIN. CIMA QUOTA SALITA DEL INSIEME A ORE
014
Catinaccio
d’Antermoia
3017 m
IL MIO DIARIO DEI 3000 DELLE DOLOMITI
456 457