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Dott.ssa Giuliana Comin MSc
Medico Omeopata
Ambulatorio Medicina Omeopatica (AMO)
http://mediomeopatia.oneminutesite.it
E-mail: giuliana.comin@gmail.com
Twitter: @OmeopatiaComin
Copyright by AMO
Paziente con ovaio policistico
 Moltissime sono le pazienti con PCOS che si rivolgono
subito dopo la diagnosi all’omeopatia o anche dopo un
periodo di cura con i farmaci suddetti in quanto tali
terapie sono solamente palliative e non CURATIVE
Come si pone la diagnosi?
• Per pore la diagnosi di PCOS la paziente deve presentare
almeno due dei tre sintomi seguenti:
• 1.oligomenorrea o amenorrea con anuvolazione
• 2. iperandrogenismo
• 3. cisti ovariche osservate mediante l’ecografia
• La paziente viene seguita durante la cura con controlli
ecografici delle ovaie e analisi ematiche ormonologiche.
• E’importante condurre una diagnostica differenziale per
la CAH (iperplasia cortico surrenale congenita),
iperprolattinemia ed altre disfunzioni pituitarie/
ipotalamiche e surrenali.
Cosa fa la medicina classica?
• L’approccio farmacologico della medicina classica si pone
diversi obiettivi:
• 1. riduzione degli androgeni circolanti
• 2. miglioramento della funzione riproduttiva
• 3. prevenzione delle complicanze metaboliche che potrebbero
verificarsi a lungo termine (aterosclerosi, diabete,
dyslipidemia,ipertensione arteriosa etc.)
• Le cure piu’ comuni , volte al ridurre gli effetti dell’alto livello di
androgeni sono le seguenti:
• 1.contraccettivi orali
• 2.antiandrogeni
• 3. retinoidi ed antibiotici per il trattamento dell’acne
• 4. farmaci ad azione ipo-insulinizzante nei soggetti in cui si
osservino obesita’ ed iperinsulinemia
STORIA del caso clinico
• riguarda una pz giovane di 16 anni la quale aveva avuto
il menarca (prima mestruazione) all’età di 13 anni.
Poichè dopo un anno le mestruazioni si erano
presentate solo tre volte, la madre l’accompagno’ dal
ginecologo il quale diagnostico’ PCOS. Gli esami clinici
erano i seguenti:
• 1.ecografia:aspetto policistico delle ovaie
analisi ematiche ormonali
 FSH3.7mlU/ml, LH5.1 mlU/ml,(rapporto patologico
LH/FSH >1)
 PRL 29.4ng/ml (4.79-23.3),17-OH PGR 1.05 ng/ml (0.2
-1.0)
 SHBG 44nmol/L (20-130),E2(estradiolo)35.0
pg/ml(30-150)
 S-DHEA-S 372μg/dl(98.8-340)
 F-testosterone 0.76 ng/dl (0.03-0.98)
 androstenedione 3.44ng/ml(0.3-3.3)
Terapia classica
• Fu somministrata terapia con antiandrogeni e
anticoncezionali specifici e, nelle interruzioni
• di questi farmaci, poichè non presentava una
mestruazione spontanea, veniva somministrato
progesterone.
• Giunse alla mia osservazione dopo tre anni dall’inizio di queste
terapie in quanto non vedeva risoluzione del suo problema.
• All’esame obiettivo la paziente era leggermente sovrappeso,
presentava acne di moderata entita’ e ipertricosi.
• Da tre mesi non aveva mestruazioni.
Anamnesi Omeopatica
 soggetto che preferisce il freddo(2), ha i piedi caldi(2) e
li scopre nel sonno(3) , non puo’ stare al sole(2), sente
troppo caldo e le viene mal di testa, non mangia il
grasso della carne(2), le piacciono molto le uova(2) e il
riso(3), non ha molta sete(2), abbastanza spesso fa
sogni di incendi o vede parenti morti ,s tringe i
denti(1) , parla e urla nel sonno(2).
Anamnesi Omeopatica(1)
 Dal punto di vista psicologico si definisce insicura
per quanto riguarda le sue capacita’(2), sensibile alle
osservazioni degli altri(2) ma anche alla sofferenza del
prossimo(2), piange facilmente(3) e l’essere consolata
quando ha un problema l’aiuta(1), ha paura
nell’assumere responsabilita’(1), ha spesso sensi di
colpa(3) si sente ansiosa senza poter definire il
perche’(3).
Anamnesi Omeopatica(2)
 Ha ansia per la salute dei suoi familiari(2), paura del
buio con la sensazione che qualcuno e’ dietro di lei (1),
paura dei cani(2), dell’altezza(1), delle porte della
metropolitana(1), delle operazioni chirurgiche(2),
degli incidenti stradali(2), delle malattie
contagiose(2), dei film dell’orrore(2).
 PS. I numeretti tra( ) rappresentano un analisi clinimetrica dell`
importanza di ogni sintomo nell` omeopatia
analisi della storia clinica
• In base all’analisi della storia clinica della paziente
somministrai il rimedio Pulsatilla e la giovane
ebbe normale mestruazione per due mesi, poi,
nonostante ripetessi il rimedio in varie dosologie, non
vidi nessun risultato a livello somatico.
• Basandomi sulle reazioni dopo la somministrazione
del primo rimedio, capii che questo rimedio avrebbe
dovuto essere prescritto ma in una sequenza
diversa perche’ potesse agire sull’organismo in
maniera risolutiva.
Anamnesi più accurata
 Ripresi accuratamente l’anamnesi e chiesi alla
paziente se le era stato riferito dai genitori
qualche shock intenso che avesse avuto
nell’eta’ infantile. Il padre mi riferi che all’età di
quattro anni sua figlia fu ricoverata all’ospedale per
asportazione delle adenoidi.
 La bimba, tornata a casa, incominciò ad avere
incubi notturni, voleva tutte le luci accese e poi si
addormentava solo nel letto dei genitori. In seguito
presentò strabismo all’occhio sinistro per cui
dai cinque ai sei anni fu sottoposta ad interventi
correttivi con risultati soddisfacenti.
una rianalisi del caso....
 Ormai la storia clinica rivelò chiaramente il rimedio
che avrei dovuto somministrare prima della
Pulsatilla.
Da ricordare….
La visione Prof Vithoulkas
una rianalisi del caso....
 Somministrai Stramonium ad alte dosi
Progressivo
miglioramento....! (1)
• Dopo la somministrazione del rimedio la ragazza
presento gonfiore doloroso alle mammelle per una
decina di giorni e dopo un mese ebbe la
mestruazione.
• Entro due mesi scomparvero tutte le sue paure e
l’ansia, il suo carattere divenne piu’ gioioso e
consapevole dei suoi successi scolastici, che
viveva prima con una indifferenza non normale
per l’eta’, non si opponeva piu’ al desiderio dei suoi
genitori di mettere sue fotografie in casa, anzi mi
disse “cerco io le migliori e mi piaccio”.
Progressivo
miglioramento....! (2)
• Disse di avere una forza interiore che la rendeva
capace di affrontare tutte le cose con estrema serenita’,
piangeva di meno e reagiva se qualcosa le dava
fastidio. La sua autostima era significativamente
migliorata, aveva maggiore desiderio sessuale e se
sentiva qualche volta sensi di colpa ,le passavano
velocemente. Mi disse”sento una gioia che permea
tutta la mia vita e anche i dispiaceri li affronto
senza che mi distruggano dentro come prima”.
• Il sonno divenne piu’ profondo e del tutto
tranquillo.
Considerazioni cliniche
omeopatiche.....
 Da notare in questo caso come le proprietà dell`
azione del rimedio omeopatico possano
cambiare l’ organismo malato e portarlo alla
guarigione:
 la paziente praticamente giunse alla mia
osservazione per la diagnosi clinica PCOS.
 Questo disturbo però, costituiva solo una
manifestazione somatica di una alterazione che
coinvolgeva più profondamente anche altri
sistemi del suo organismo e specificatamente
quello emotivo-affettivo della paziente.
Differenze......!
• Tengo a sottolineare che la la medicina classica ,per quanto
riguarda la terapia, anzichè aiutare il processo
terapeutico già messo in atto dall’organismo (che si
manifesta attraverso la sintomatologia) somministrando
una medicina che completi il lavoro del sistema
immunitario, col risultato di CURARE l’organismo,
somministra farmaci che bloccano questo processo.
• Il risultato ripetuto di tale approccio “terapeutico”
provoca una grave e a volte irreversibile
disorganizzazione del sistema immunitario, con il
conseguente insorgere di malattie sempre più gravi e
croniche.
Invece….!
 la medicina omeopatica valuta la totalità dei
sintomi che presenta il paziente e non soltanto
quelli che si riferiscono direttamente alla malattia per
la quale il paziente si rivolge al medico.
Follow-up…(1)
 Dopo tre mesi, e mentre il miglioramento a livello
psicologico continuava, le mestruazioni si
fermarono
Interpretazione…
ricaduta del suo quadro clinico a
liveIlo somatico
Follow-up…(2)
 Durante questo periodo di tempo, il quadro clinico
del rimedio Pulsatilla sottostante (inteso come
caratteristiche della semeiotica omeopatica)
diventò sempre più evidente.
 Decisi cosi di prescriverlo
Conclusione del caso…
 .....da allora la paziente non mostra più disfunzioni
mestruali (ha ogni mese una mestruazione normale)
nè sintomatologia dolorosa (dismenorrea) nè
dolore alle mammelle (mastodinia).
 Dopo circa un anno e mezzo dall’inizio della
terapia inoltre la paziente non presenta più nè acne
nè irsutismo
 L’esame ecografico delle ovaie è del tutto
normale come pure gli esami ormonali.
Osservazione clinica
 In questo caso l` OMEOPATIA interviene nella
paziente portando in armonia I cosidetti SISTEMI
COMPLESSI…!
 Cosa sono I Sistemi Complessi?

PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!
 PNEI= psico-neuro-endocrino-immunologia
 Spiegare la PNEI non è poi così difficile: si tratta di una
scienza che studia i rapporti, come dice la parola
stessa, fra
 psiche (P=psiche)
 nervi (N=nervi)
 sistema endocrino (E=endocrino)
 sistema immunitario (I= sistema immunitario)
PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!
 lo scopo abbracciato da questa branca della scienza (non
posso dire che si tratta di una nuova branca…!)
è quella di dimostrare le strette relazioni, interscambi,
rapporti fra tutti questi organi, che lavorano uno accanto
all’altro, in grande sintonia, comunicando
continuamente ogni minima informazione che arriva, ogni
minimo cambiamento: questo ci permette di comprendere la
complessità del nostro organismo, la grandissima quantità
di informazioni che esso riceve, elabora, trasforma, digerisce
, metabolizza
PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!
 Oggi si parla sempre più di PNEI:
 non direi che si tratta di una moda perché è
certamente una novità (almeno per la medicina che
conosciamo fino ad ora…!) ricca di significati utili,
positivi e soprattutto il ricorso a tale espressione non
ha subito un ridimensionamento, non ha perso di
interessi in ambito scientifico.
PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!
 Tutto è collegato a tutto:
 qualsiasi informazione sia piccola che grande
come un dolore, un odore, una paura, una bella
notizia, un colpo di freddo viene elaborata , digerita
dal nostro organismo e sempre messa come in
cassaforte e mai dimenticata:
 in teoria tutto rimane ovvero può ritornare a galla in
qualsiasi momento.
PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!
 In realtà i nostri organi sono situati come dentro un
grande pentolone dove a fatica si può riconoscere l’uno
a o l’altro:
 le cellule, i tessuti, gli organi lavorano a stretto
contatto, interagiscono continuamente,
ricevono miliardi di informazioni e non esiste quello
più bravo, o più bello, o più utile: tutti danno il loro
contributo: nessuno vuole emergere o dominare gli
altri,
Sorpresa….!
Cosa stupisce ?
Omeopatia
 Ma di questo argomento l` OMEOPATIA ne parla sin
dalla sua nascita………..
 Hahnemann (il padre dell` OMEOPATIA)
sosteneva che la malattia entra attraverso i nervi e
si diffonde in tutto l’organismo sempre attraverso
le vie nervose: gli ultimi studi di
fisiologia sembrano confermare tale affermazioni
che risale ai primi anni del 1800;
Interpretazione Omeopatica
 l’informazione patologica, o malattia, o disturbo una
volta entrato poi si diffonde in tutto l’organismo, ma
ancora non compaiono disturbi, malanni o altro; solo
dopo che tutto l’organismo è stato informato di tale
cosa cattiva, o possiamo anche dire solo dopo che la
malattia ha invaso tutte le nostre cellule solo allora il
nostro corpo tira fuori un programma che si chiama
malattia , capace di risolvere il problema
Interpretazione Omeopatica
 quella malattia, quel disturbo, quella cosa così
fastidiosa rappresenta la soluzione migliore che è
stata scelta, programmata dal nostro corpo per
risolvere un determinato problema: si tratta di una
malattia che certamente se non ci fosse sarebbe meglio
per tutti, però rappresenta il male minore, anzi la
soluzione migliore a quel problema
Interpretazione Omeopatica
 La malattia (disturbo dell` omeostasi funzionale di un
organismo) rappresenta la scelta più giusta, meno
dispendiosa, più redditizia per il nostro organismo in
quel momento, in quella ben precisa circostanza e
bisogna aiutare il percorso, la scelta fatta
dall’organismo
Criticita?
 solo in circostanze-situazioni limite, ovvero se c’è
pericolo di vita o se la situazione sta prendendo una
brutta piega è lecito, anzi obbligatorio contrastare la
via scelta dall’organismo e bloccare la malattia.
 Tutto va valutato alla luce dei Sistemi complessi,
ovvero che tutto è collegato a tutto, che le nostre
cellule, i tessuti, gli organi, sono come immersi in un
grosso pentolone dove a fatica si riesce a distinguere
una struttura dall’altra
 MA QUESTO NON FA L` OMEOPATIA?
Per cui…..
omeopatia
 Hahnemann , il fondatore dell’omeopatia ancora una
volta aveva detto bene quando già all’inizio del
1800 sosteneva che la guarigione consiste nella
eliminazione della totalità dei sintomi: si può
parlare di ritorno allo stato di salute o di
benessere solo quando tutti i disturbi sono stati
eliminati: non si può cioè intervenire solo su un
organo, su un fegato, su un rene, ma si è obbligati
ad intervenire su tutto il complesso dei disturbi
Ricapitolando…!
 Questo caso clinico (dimostra l` effetto OMEOPATICO
SUI I SISTEMI COMPLESSI)
 è didattico perchè aiuta anche chi non è medico e
specialista in omeopatia a capire che l’omeopatia si
basa su ferree leggi e principi dai quali non può
prescindere il medico se vuole ottenere la guarigione
del suo paziente
Confusione…..
 Poiche’ credo che ci sia molta confusione riguardo
l’omeopatia ed altre cure che sono solo palliative
(fitoterapia, naturopatia, terapie con i fiori di Bach
etc.),
Il mio obiettivo…
 e’ di chiarire al pubblico in modo comprensibile e
chiaro (tramite casi clinici) CHE COSA SIA QUESTA
SCIENZA, mettendomi dalla parte del malato.
COSA GLI SERVIREBBE CONOSCERE per poter
affidarsi con fiducia ai grandi benefici che l’
OMEOPATIA,
esercitata correttamente , reca all’intero
organismo.
Considerazioni finali….
 In questo caso osserviamo:
 1. come un disturbo nato in età infantile ha condizionato
la sua vita (la componente psicologica dei sistemi
complessi...)
 2. l’ alterazione al livello ovarico (dovuto ad una
alterazione neuro-endocrina, che è la seconda componente
dei sistemi complessi)
 3. l’ alterazione alle mammelle (con gonfiore, dolore ecc)
costituisce la quarta componente dei sistemi complessi (il
recluttamento del sistema immunitario) per far fronte al
processo infiammatorio
Considerazioni finali….
 Ecco
 L’ OMEOPATIA è UNA SOLUZIONE RADICALE DEI
PROBLEMI DI SALUTE
 L’ OMEOPATIA AFFRONTA SEMPRE L’ ORGANISMO
COME UN ESSERE UNICO
 L’ OMEOPATIA NON AFFRONTA LA MALATTIA
BENSI IL TOTALE DISTURBO E DISEGUILIBRIO DI
UN ORGANISMO IL QUALE PORTA ALLO
SVILUPPO DELLA MALATTIA
Considerazioni finali….
 L’ OMEOPATIA USA UN SOLO RIMEDIO PER
VOLTA
 NELL’ OMEOPATIA NON DEVONO ESSERE USATI I
COMPOUNDS
 L’ OMEOPATIA INCORPORA nella sua valutazione LA
TEORIA DEI SISTEMI COMPLESSI (PNEI) dal
1800...!!!
 LA CORRETTA PRATICA OMEOPATICA HA
SEMPRE DEI RISULTATI ECCELLENTI
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Sindrome dell` ovaio policistico.presentazione

  • 1. Dott.ssa Giuliana Comin MSc Medico Omeopata Ambulatorio Medicina Omeopatica (AMO) http://mediomeopatia.oneminutesite.it E-mail: giuliana.comin@gmail.com Twitter: @OmeopatiaComin Copyright by AMO
  • 2. Paziente con ovaio policistico  Moltissime sono le pazienti con PCOS che si rivolgono subito dopo la diagnosi all’omeopatia o anche dopo un periodo di cura con i farmaci suddetti in quanto tali terapie sono solamente palliative e non CURATIVE
  • 3. Come si pone la diagnosi? • Per pore la diagnosi di PCOS la paziente deve presentare almeno due dei tre sintomi seguenti: • 1.oligomenorrea o amenorrea con anuvolazione • 2. iperandrogenismo • 3. cisti ovariche osservate mediante l’ecografia • La paziente viene seguita durante la cura con controlli ecografici delle ovaie e analisi ematiche ormonologiche. • E’importante condurre una diagnostica differenziale per la CAH (iperplasia cortico surrenale congenita), iperprolattinemia ed altre disfunzioni pituitarie/ ipotalamiche e surrenali.
  • 4. Cosa fa la medicina classica? • L’approccio farmacologico della medicina classica si pone diversi obiettivi: • 1. riduzione degli androgeni circolanti • 2. miglioramento della funzione riproduttiva • 3. prevenzione delle complicanze metaboliche che potrebbero verificarsi a lungo termine (aterosclerosi, diabete, dyslipidemia,ipertensione arteriosa etc.) • Le cure piu’ comuni , volte al ridurre gli effetti dell’alto livello di androgeni sono le seguenti: • 1.contraccettivi orali • 2.antiandrogeni • 3. retinoidi ed antibiotici per il trattamento dell’acne • 4. farmaci ad azione ipo-insulinizzante nei soggetti in cui si osservino obesita’ ed iperinsulinemia
  • 5. STORIA del caso clinico • riguarda una pz giovane di 16 anni la quale aveva avuto il menarca (prima mestruazione) all’età di 13 anni. Poichè dopo un anno le mestruazioni si erano presentate solo tre volte, la madre l’accompagno’ dal ginecologo il quale diagnostico’ PCOS. Gli esami clinici erano i seguenti: • 1.ecografia:aspetto policistico delle ovaie
  • 6. analisi ematiche ormonali  FSH3.7mlU/ml, LH5.1 mlU/ml,(rapporto patologico LH/FSH >1)  PRL 29.4ng/ml (4.79-23.3),17-OH PGR 1.05 ng/ml (0.2 -1.0)  SHBG 44nmol/L (20-130),E2(estradiolo)35.0 pg/ml(30-150)  S-DHEA-S 372μg/dl(98.8-340)  F-testosterone 0.76 ng/dl (0.03-0.98)  androstenedione 3.44ng/ml(0.3-3.3)
  • 7. Terapia classica • Fu somministrata terapia con antiandrogeni e anticoncezionali specifici e, nelle interruzioni • di questi farmaci, poichè non presentava una mestruazione spontanea, veniva somministrato progesterone. • Giunse alla mia osservazione dopo tre anni dall’inizio di queste terapie in quanto non vedeva risoluzione del suo problema. • All’esame obiettivo la paziente era leggermente sovrappeso, presentava acne di moderata entita’ e ipertricosi. • Da tre mesi non aveva mestruazioni.
  • 8. Anamnesi Omeopatica  soggetto che preferisce il freddo(2), ha i piedi caldi(2) e li scopre nel sonno(3) , non puo’ stare al sole(2), sente troppo caldo e le viene mal di testa, non mangia il grasso della carne(2), le piacciono molto le uova(2) e il riso(3), non ha molta sete(2), abbastanza spesso fa sogni di incendi o vede parenti morti ,s tringe i denti(1) , parla e urla nel sonno(2).
  • 9. Anamnesi Omeopatica(1)  Dal punto di vista psicologico si definisce insicura per quanto riguarda le sue capacita’(2), sensibile alle osservazioni degli altri(2) ma anche alla sofferenza del prossimo(2), piange facilmente(3) e l’essere consolata quando ha un problema l’aiuta(1), ha paura nell’assumere responsabilita’(1), ha spesso sensi di colpa(3) si sente ansiosa senza poter definire il perche’(3).
  • 10. Anamnesi Omeopatica(2)  Ha ansia per la salute dei suoi familiari(2), paura del buio con la sensazione che qualcuno e’ dietro di lei (1), paura dei cani(2), dell’altezza(1), delle porte della metropolitana(1), delle operazioni chirurgiche(2), degli incidenti stradali(2), delle malattie contagiose(2), dei film dell’orrore(2).  PS. I numeretti tra( ) rappresentano un analisi clinimetrica dell` importanza di ogni sintomo nell` omeopatia
  • 11. analisi della storia clinica • In base all’analisi della storia clinica della paziente somministrai il rimedio Pulsatilla e la giovane ebbe normale mestruazione per due mesi, poi, nonostante ripetessi il rimedio in varie dosologie, non vidi nessun risultato a livello somatico. • Basandomi sulle reazioni dopo la somministrazione del primo rimedio, capii che questo rimedio avrebbe dovuto essere prescritto ma in una sequenza diversa perche’ potesse agire sull’organismo in maniera risolutiva.
  • 12. Anamnesi più accurata  Ripresi accuratamente l’anamnesi e chiesi alla paziente se le era stato riferito dai genitori qualche shock intenso che avesse avuto nell’eta’ infantile. Il padre mi riferi che all’età di quattro anni sua figlia fu ricoverata all’ospedale per asportazione delle adenoidi.  La bimba, tornata a casa, incominciò ad avere incubi notturni, voleva tutte le luci accese e poi si addormentava solo nel letto dei genitori. In seguito presentò strabismo all’occhio sinistro per cui dai cinque ai sei anni fu sottoposta ad interventi correttivi con risultati soddisfacenti.
  • 13. una rianalisi del caso....  Ormai la storia clinica rivelò chiaramente il rimedio che avrei dovuto somministrare prima della Pulsatilla.
  • 15. La visione Prof Vithoulkas
  • 16. una rianalisi del caso....  Somministrai Stramonium ad alte dosi
  • 17. Progressivo miglioramento....! (1) • Dopo la somministrazione del rimedio la ragazza presento gonfiore doloroso alle mammelle per una decina di giorni e dopo un mese ebbe la mestruazione. • Entro due mesi scomparvero tutte le sue paure e l’ansia, il suo carattere divenne piu’ gioioso e consapevole dei suoi successi scolastici, che viveva prima con una indifferenza non normale per l’eta’, non si opponeva piu’ al desiderio dei suoi genitori di mettere sue fotografie in casa, anzi mi disse “cerco io le migliori e mi piaccio”.
  • 18. Progressivo miglioramento....! (2) • Disse di avere una forza interiore che la rendeva capace di affrontare tutte le cose con estrema serenita’, piangeva di meno e reagiva se qualcosa le dava fastidio. La sua autostima era significativamente migliorata, aveva maggiore desiderio sessuale e se sentiva qualche volta sensi di colpa ,le passavano velocemente. Mi disse”sento una gioia che permea tutta la mia vita e anche i dispiaceri li affronto senza che mi distruggano dentro come prima”. • Il sonno divenne piu’ profondo e del tutto tranquillo.
  • 19. Considerazioni cliniche omeopatiche.....  Da notare in questo caso come le proprietà dell` azione del rimedio omeopatico possano cambiare l’ organismo malato e portarlo alla guarigione:  la paziente praticamente giunse alla mia osservazione per la diagnosi clinica PCOS.  Questo disturbo però, costituiva solo una manifestazione somatica di una alterazione che coinvolgeva più profondamente anche altri sistemi del suo organismo e specificatamente quello emotivo-affettivo della paziente.
  • 20. Differenze......! • Tengo a sottolineare che la la medicina classica ,per quanto riguarda la terapia, anzichè aiutare il processo terapeutico già messo in atto dall’organismo (che si manifesta attraverso la sintomatologia) somministrando una medicina che completi il lavoro del sistema immunitario, col risultato di CURARE l’organismo, somministra farmaci che bloccano questo processo. • Il risultato ripetuto di tale approccio “terapeutico” provoca una grave e a volte irreversibile disorganizzazione del sistema immunitario, con il conseguente insorgere di malattie sempre più gravi e croniche.
  • 21. Invece….!  la medicina omeopatica valuta la totalità dei sintomi che presenta il paziente e non soltanto quelli che si riferiscono direttamente alla malattia per la quale il paziente si rivolge al medico.
  • 22. Follow-up…(1)  Dopo tre mesi, e mentre il miglioramento a livello psicologico continuava, le mestruazioni si fermarono
  • 23. Interpretazione… ricaduta del suo quadro clinico a liveIlo somatico
  • 24. Follow-up…(2)  Durante questo periodo di tempo, il quadro clinico del rimedio Pulsatilla sottostante (inteso come caratteristiche della semeiotica omeopatica) diventò sempre più evidente.  Decisi cosi di prescriverlo
  • 25. Conclusione del caso…  .....da allora la paziente non mostra più disfunzioni mestruali (ha ogni mese una mestruazione normale) nè sintomatologia dolorosa (dismenorrea) nè dolore alle mammelle (mastodinia).  Dopo circa un anno e mezzo dall’inizio della terapia inoltre la paziente non presenta più nè acne nè irsutismo  L’esame ecografico delle ovaie è del tutto normale come pure gli esami ormonali.
  • 26. Osservazione clinica  In questo caso l` OMEOPATIA interviene nella paziente portando in armonia I cosidetti SISTEMI COMPLESSI…!  Cosa sono I Sistemi Complessi? 
  • 27. PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!  PNEI= psico-neuro-endocrino-immunologia  Spiegare la PNEI non è poi così difficile: si tratta di una scienza che studia i rapporti, come dice la parola stessa, fra  psiche (P=psiche)  nervi (N=nervi)  sistema endocrino (E=endocrino)  sistema immunitario (I= sistema immunitario)
  • 28. PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!  lo scopo abbracciato da questa branca della scienza (non posso dire che si tratta di una nuova branca…!) è quella di dimostrare le strette relazioni, interscambi, rapporti fra tutti questi organi, che lavorano uno accanto all’altro, in grande sintonia, comunicando continuamente ogni minima informazione che arriva, ogni minimo cambiamento: questo ci permette di comprendere la complessità del nostro organismo, la grandissima quantità di informazioni che esso riceve, elabora, trasforma, digerisce , metabolizza
  • 29. PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!  Oggi si parla sempre più di PNEI:  non direi che si tratta di una moda perché è certamente una novità (almeno per la medicina che conosciamo fino ad ora…!) ricca di significati utili, positivi e soprattutto il ricorso a tale espressione non ha subito un ridimensionamento, non ha perso di interessi in ambito scientifico.
  • 30. PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!  Tutto è collegato a tutto:  qualsiasi informazione sia piccola che grande come un dolore, un odore, una paura, una bella notizia, un colpo di freddo viene elaborata , digerita dal nostro organismo e sempre messa come in cassaforte e mai dimenticata:  in teoria tutto rimane ovvero può ritornare a galla in qualsiasi momento.
  • 31. PNEI e SISTEMI COMPLESSI…!  In realtà i nostri organi sono situati come dentro un grande pentolone dove a fatica si può riconoscere l’uno a o l’altro:  le cellule, i tessuti, gli organi lavorano a stretto contatto, interagiscono continuamente, ricevono miliardi di informazioni e non esiste quello più bravo, o più bello, o più utile: tutti danno il loro contributo: nessuno vuole emergere o dominare gli altri,
  • 33. Omeopatia  Ma di questo argomento l` OMEOPATIA ne parla sin dalla sua nascita………..  Hahnemann (il padre dell` OMEOPATIA) sosteneva che la malattia entra attraverso i nervi e si diffonde in tutto l’organismo sempre attraverso le vie nervose: gli ultimi studi di fisiologia sembrano confermare tale affermazioni che risale ai primi anni del 1800;
  • 34. Interpretazione Omeopatica  l’informazione patologica, o malattia, o disturbo una volta entrato poi si diffonde in tutto l’organismo, ma ancora non compaiono disturbi, malanni o altro; solo dopo che tutto l’organismo è stato informato di tale cosa cattiva, o possiamo anche dire solo dopo che la malattia ha invaso tutte le nostre cellule solo allora il nostro corpo tira fuori un programma che si chiama malattia , capace di risolvere il problema
  • 35. Interpretazione Omeopatica  quella malattia, quel disturbo, quella cosa così fastidiosa rappresenta la soluzione migliore che è stata scelta, programmata dal nostro corpo per risolvere un determinato problema: si tratta di una malattia che certamente se non ci fosse sarebbe meglio per tutti, però rappresenta il male minore, anzi la soluzione migliore a quel problema
  • 36. Interpretazione Omeopatica  La malattia (disturbo dell` omeostasi funzionale di un organismo) rappresenta la scelta più giusta, meno dispendiosa, più redditizia per il nostro organismo in quel momento, in quella ben precisa circostanza e bisogna aiutare il percorso, la scelta fatta dall’organismo
  • 37. Criticita?  solo in circostanze-situazioni limite, ovvero se c’è pericolo di vita o se la situazione sta prendendo una brutta piega è lecito, anzi obbligatorio contrastare la via scelta dall’organismo e bloccare la malattia.
  • 38.  Tutto va valutato alla luce dei Sistemi complessi, ovvero che tutto è collegato a tutto, che le nostre cellule, i tessuti, gli organi, sono come immersi in un grosso pentolone dove a fatica si riesce a distinguere una struttura dall’altra  MA QUESTO NON FA L` OMEOPATIA? Per cui…..
  • 39. omeopatia  Hahnemann , il fondatore dell’omeopatia ancora una volta aveva detto bene quando già all’inizio del 1800 sosteneva che la guarigione consiste nella eliminazione della totalità dei sintomi: si può parlare di ritorno allo stato di salute o di benessere solo quando tutti i disturbi sono stati eliminati: non si può cioè intervenire solo su un organo, su un fegato, su un rene, ma si è obbligati ad intervenire su tutto il complesso dei disturbi
  • 40. Ricapitolando…!  Questo caso clinico (dimostra l` effetto OMEOPATICO SUI I SISTEMI COMPLESSI)  è didattico perchè aiuta anche chi non è medico e specialista in omeopatia a capire che l’omeopatia si basa su ferree leggi e principi dai quali non può prescindere il medico se vuole ottenere la guarigione del suo paziente
  • 41. Confusione…..  Poiche’ credo che ci sia molta confusione riguardo l’omeopatia ed altre cure che sono solo palliative (fitoterapia, naturopatia, terapie con i fiori di Bach etc.),
  • 42. Il mio obiettivo…  e’ di chiarire al pubblico in modo comprensibile e chiaro (tramite casi clinici) CHE COSA SIA QUESTA SCIENZA, mettendomi dalla parte del malato. COSA GLI SERVIREBBE CONOSCERE per poter affidarsi con fiducia ai grandi benefici che l’ OMEOPATIA, esercitata correttamente , reca all’intero organismo.
  • 43. Considerazioni finali….  In questo caso osserviamo:  1. come un disturbo nato in età infantile ha condizionato la sua vita (la componente psicologica dei sistemi complessi...)  2. l’ alterazione al livello ovarico (dovuto ad una alterazione neuro-endocrina, che è la seconda componente dei sistemi complessi)  3. l’ alterazione alle mammelle (con gonfiore, dolore ecc) costituisce la quarta componente dei sistemi complessi (il recluttamento del sistema immunitario) per far fronte al processo infiammatorio
  • 44. Considerazioni finali….  Ecco  L’ OMEOPATIA è UNA SOLUZIONE RADICALE DEI PROBLEMI DI SALUTE  L’ OMEOPATIA AFFRONTA SEMPRE L’ ORGANISMO COME UN ESSERE UNICO  L’ OMEOPATIA NON AFFRONTA LA MALATTIA BENSI IL TOTALE DISTURBO E DISEGUILIBRIO DI UN ORGANISMO IL QUALE PORTA ALLO SVILUPPO DELLA MALATTIA
  • 45. Considerazioni finali….  L’ OMEOPATIA USA UN SOLO RIMEDIO PER VOLTA  NELL’ OMEOPATIA NON DEVONO ESSERE USATI I COMPOUNDS  L’ OMEOPATIA INCORPORA nella sua valutazione LA TEORIA DEI SISTEMI COMPLESSI (PNEI) dal 1800...!!!  LA CORRETTA PRATICA OMEOPATICA HA SEMPRE DEI RISULTATI ECCELLENTI