E se la trama della deliziosa opera “Apollo et Hyacinthus” di W.A.Mozart (su testo di Rufinus Widl) avesse a che fare con le vicende referendarie ?
Magari con una spolverata di Da Ponte, Petrarca e Manzoni ?
DOPO IL REFERENDUM: MENO MALE CHE C’È MOZART. E POI …
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
DOPO IL REFERENDUM:
MENO MALE CHE C’È MOZART.
E POI …
sergio benassai
La sera di martedì 6 dicembre 2016: dopo il pieno di notizie, dibattiti, commenti, sul referendum
costituzionale, alla ricerca di un canale TV “distraente”, capito sul canale 138 (Classica) di Sky.
Danno la registrazione (da Salisburgo, 2006) dell’opera “Apollo et Hyacinthus” di W.A.Mozart:
una gioia per gli occhi e gli orecchi !
Tre notiziole sull’opera:
a) il testo è in latino (un latino ben lontano da Cicerone !) ed è opera di padre Rufinus Widl, l’autore
del dramma scolastico “Clementia Croesi”, di cui “Apollo et Hyacinthus” è solo un intermezzo
b) W.A.Mozart, quando ha composto “Apollo et Hyacinthus” aveva 11 anni
c) la storia, in breve, è che Zefiro, innamorato di Melia, uccide Giacinto, il fratello di Melia,
incolpando Apollo, a sua volta innamorato di Melia. Poi tutto finisce bene, con Zefiro trasformato
in vento che viene allontanato e la trasformazione del morto Giacinto in un giacinto (il fiore)
2. Ed ecco come un genio undicenne, Mozart, fa ascendere ad un sublime livello musicale una
storiellaaccia che sembra la copia dell’attuale situazione del PD.
Tutto comincia con Zefiro (Renzi), Giacinto (Letta) e Apollo (Bersani) che dicono tutti di voler
bene a Melia (l’Italia).
Zefiro (Renzi) fa fuori Giacinto (Letta) con il noto tweet “Enricostaisereno” e incolpa Apollo
(Bersani) perché si è fatto fregare dai Cinquestelle.
Ma il finale, con il tutto che finisce bene ? Giacinto (Letta) rifiorisce ?
Non sembra proprio che Rufinus Widl ci abbia azzeccato.
Ma chi se ne frega !
Quale che sia il testo … Mozart (anche a 11 anni) è un genio !
Ma a questo punto, parlando sempre di Mozart, c’è un altro fatto da considerare.
Tre delle opere più belle di Mozart, “Le nozze di Figaro”, “Il Don Giovanni” e “Così fan tutte”,
sono state composte su un libretto, in lingua italiana, di Lorenzo Da Ponte.
Da notare, nel “Don Giovanni”, la scena XXI, dove tutte/i cantano “Viva la libertà” !
E sia Mozart che Da Ponte erano due persone, anzi, due personaggi, imprevedibili, un po’ folli, un
po’ trasgressivi.
Da toscano (di Prato), direi che erano molto “toscani”.
Toscani, appunto, come Renzi.
Ma Mozart e Da Ponte sono scomparsi da anni, mentre Renzi è qui, vivo e vegeto (?).
Se però diamo retta a Rufinus Widl , Zefiro (Renzi) è stato trasformato in un vento.
E cosa ci dice in proposito il Petrarca ?
Zephiro torna, e ’l bel tempo rimena
Quindi, mettendo insieme Petrarca, Widl, Mozart, cosa ci dobbiamo aspettare ?
Il ritorno di Renzi ?
Adesso, o tra un po’ ?
Se Giacinto (Letta) è ormai solo un “fiore”, Apollo (Bersani) può tuttavia riprendere la sua
relazione con Melia (l’Italia).
Ma … se sul testo di Rufinus Widl, intervenisse l’imprevedibile Da Ponte .. che succederebbe ?
Concludiamo con Manzoni (ode “5 maggio”):
Ai posteri l’ardua sentenza.