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CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com
Studio preliminare per la
progettazione illuminotecnica
dell’area di via Indipendenza e via
Garibaldi a Battipaglia
Ing. Paolo Calicchio
2
CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com
Studio preliminare per la progettazione
illuminotecnica dell’area di Via Indipendenza e via
Garibaldi a Battipaglia
1. INTRODUZIONE : LE RAGIONI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE 3
2. LO STATO DI FATTO 3
1. FINALITÀ DEL PROGETTO 3
2. IL QUADRO NORMATIVO 4
3. INQUADRAMENTO NORMATIVO ILLUMINOTECNICO DELL’AREA 5
3. LO STATO DI PROGETTO 5
1. RACCOMANDAZIONI GENERALI PER RENDERE L’ILLUMINAZIONE EFFICIENTE E BASSO EMISSIVA 5
2. CENNI SULLE TECNICHE DI PROGETTAZIONE 6
3. REGOLATORI DI FLUSSO LUMINOSO 6
4. L’USO DEL LED NEGLI IMPIANTI PUBBLICI 6
5. SUPPORTO FINANZIARIO 7
BIBLIOGRAFIA 8
3
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1. Introduzione : le ragioni della proposta progettuale
La recente pratica della pianificazione urbanistica punta sempre più decisa verso un modello di smart-city, in cui
innovazione tecnologica e buona progettazione edile/urbana si fondono per garantire un maggiore benessere ai city
users. Ci si avvicina sempre più alla domotica e più in generale a sistemi tecnologici integrati che permettano di
migliorare la qualità della vita nelle abitazioni e più in generale negli ambienti antropizzati (Lucchini, 2005).
L’obiettivo della pianificazione resta comunque il soddisfacimento di uno o più bisogni della popolazione e la piena
integrazione tra le varie componenti sociali ed etniche. Proprio in quest’ottica si muove il recupero di tessuti urbani
periferici o comunque degradati. Nel comune di Battipaglia destano particolare preoccupazione le aree centrali
ubicate in prossimità di via Indipendenza e via Garibaldi, dove sembra di entrare in una “nuova città”, più piccola
certamente ma dai caratteri fortemente discordanti dalle aree urbane circostanti. La forte suddivisione funzionale
degli spazi era nata probabilmente con l’idea di creare un sobborgo tranquillo e ordinato (Montalbano, 2009).
Questo piccolo quartiere mostra delle significative differenze già a partire dal sistema di illuminazione che, per
quanto possa sembrare un aspetto secondario, incide notevolmente sulla qualità della vita. Non solo l’urbanistica,
ma la stessa architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce (Corbusier, 1923). L’obiettivo
di questo studio è proprio quello di ridare nuova vita al quartiere iniziando proprio da una nuova progettazione
illuminotecnica degli spazi esterni.
2. Lo stato di fatto
Si è deciso di intervenire nell’intera area di via Indipendenza e via Garibaldi vista la mole di richieste, firmate negli
ultimi anni, di porre maggiore attenzione su un’area in cui la cittadinanza avverte un evidente stato di abbandono
(f.p., 2013). Lo scopo di questo studio è di sollecitare un intervento di rigenerazione urbana proprio a partire
dall’impianto illuminotecnico. L’illuminazione pubblica è parte integrante della gestione del territorio: migliora la
mobilità ciclo-pedonale, promuove lo sviluppo economico e aumenta il comfort abitativo e ambientale, con un senso
di sicurezza decisamente migliore (W. Grattieri, 2012).
Attualmente l’impianto di pubblica illuminazione di Via Indipendenza e via Garibaldi risultano obsoleti e totalmente
inadeguati alla crescita della città degli ultimi 40 anni. I vecchi impianti di pubblica illuminazione, che molto
probabilmente non rispondono alle attuali leggi e normative vigenti, hanno generato un malcontento diffuso nei
residenti che già in un’occasione hanno partecipato a una raccolta firme per la sostituzione delle armature sospese
(Capodanno, 2012). La stima dei costi, pari a circa 2.400 euro, prevedeva 10 lampade a vapori di sodio, 10 armature
illuminanti per lampade a vapori di sodio e 10 accenditori per lampade a vapori di sodio.
3. Le ipotesi progettuali
1. Finalità del progetto
Il servizio di pubblica illuminazione è fondamentale per garantire una serie di servizi base per la cittadinanza, dalla
visibilità nelle ore buie alla sicurezza del traffico stradale veicolare. Un buon progetto illuminotecnico permette di
garantire un maggiore “senso” di sicurezza fisica e psicologica all’utente, un deterrente naturale alle aggressioni.
Vengono inoltre incentivate le attività serali e quindi la qualità della vita sociale, con una conseguente valorizzazione
anche del patrimonio architettonico e ambientale, su cui si auspica l’intervento attraverso ulteriori e più approfonditi
progetti di rigenerazione urbana.
Dal punto di vista tecnico bisogna cercare non solo di contenere i consumi energetici ma anche i flussi indiretti, causa
principale dell’inquinamento luminoso, che portano ad un impatto eccessivo sull’ambiente. Il primo obiettivo è
certamente garantire il rispetto della normativa inerente la sicurezza stradale e successivamente concentrarsi verso
la riduzione dell’inquinamento luminoso e l’ottimizzazione dei costi di esercizio e di manutenzione.
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2. Il quadro normativo
A seconda del tipo di strada (Nuovo Codice della Strada, 1992) esiste un diverso indice illuminotecnico stabilito dalla
normativa europea UNI10439/rev. 2001 e UNI-EN13201
Tabella 1 - Indice illuminotecnico in funzione della classificazione della tipologia di strada – UNI10439/rev.2001
Inoltre, secondo il D.M. 6792/2001, le “strade urbane di quartiere sono solo strade che penetrano nel centro urbano
come proseguimento delle strade del tipo C extraurbane secondarie”. Le aree in via Indipendenza e via Garibaldi non
ricadono certamente in questa classificazione per cui si fa riferimento a una Classificazione F – Urbana Locale.
Considerarla invece “Urbana di quartiere” porterebbe ad un raddoppio dei valori di luminanza e dei costi energetici e
di impianto.
L’indice illuminotecnico è quindi pari a 2.
Prendendo invece come riferimento la Normativa UNI-EN13201-2 si prevede una diversa classificazione
illuminotecnica applicabile a diversi ambiti. Per l’illuminazione stradale il parametro di riferimento è la luminanza del
manto stradale, che genera un contrasto per riconoscere visivamente gli oggetti (Saraceni, 2013).
Tabella 2 - Classe illuminotecnica UNI-EN13201-2
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La tabella seguente integra le due normative: definita la classe, secondo la norma UNI10439, della strada di progetto,
si risale facilmente alle classi limitrofe (parcheggi, incroci, parchi, ciclabili, …) (cielobuio.org)
Tabella 3 - Correlazione UNI10439 ed ENI13201 per la classificazione del territorio con i valori massimi consentiti in termini d’illuminamenti
orizzontali medi per ciascuna classe non stradale (cielo buio.org)
3. Inquadramento normativo illuminotecnico dell’area
Poiché si tratta di una strada con unica carreggiata classificabile come F – Urbana Locale, l’indice illuminotecnico può
assumersi pari a 2.
Possono quindi assumersi come valori minimi progettuali luminanze pari a 0,5 cd/m2
e valori d’illuminamento minimi
pari a 7,5 lux per un utilizzo prevalente orizzontale e semicilindrico. L’illuminamento semicilindrico, che in virtù della
normativa UNI-EN13201-2 permette un miglioramento del senso di sicurezza e riduce la propensione al crimine,
può essere assunta come valore minimo pari a 1,5 lux.
3. Lo stato di progetto
1. Raccomandazioni generali per rendere l’illuminazione efficiente e basso emissiva
Al di là del rispetto delle normative italiane ed europee, è consigliabile l’adozione di lampade di nuova generazione,
le più efficienti sul mercato, così da ottimizzare la resa sia in termini di potenza che di luminanza. Non essendo
necessaria un’elevata resa cromatica, si sconsiglia
l’uso di lampade a largo spettro. Va illuminata
l’area e l’oggetto d’interesse, rispettando il
principio di illuminazione dall’alto verso il basso,
cercando di azzerare emissioni di luce diretta
sopra l’orizzonte. A tale scopo è opportuno
prevedere l’uso di schermi che impediscano
l’illuminazione verso l’alto e negli spazi non richiesti.
3.1 - Esempi di apparecchi correttamente schermati (Grattieri 2007)
6
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E’ necessario, inoltre, rendere operativo l’impianto solo in determinati orari definiti in funzione delle effettive
esigenze. Si prevedano quindi sistemi di controllo integrato che prevedano lo spegnimento parziale o totale, o alla
diminuzione di potenza, considerando fasce orarie, aspetti stagionali e cambi di ora.
2. Cenni sulle tecniche di progettazione
Un impianto illuminotecnico non può essere scelto se non dopo
un’attenta analisi dei dati fisici dell’ambiente interessato. E’ necessario
infatti rilevare le variazioni luminose diurne in funzione della stagione, i
parametri igrometrici (umidità, temperatura, …) e la presenza di
eventuali elementi corrosivi e inquinanti che potrebbero
compromettere l’integrità degli impianti. Sono necessari inoltre i dati
dimensionali degli spazi da servire: quote planimetriche, altimetriche,
volumetriche … E’ fondamentale conoscere i fattori i colori, i materiali e
i fattori di riflessione delle superficie da servire al fine non solo di
migliorare l’accuratezza e la precisione della visione, ma anche di evitare
fastidiosi fenomeni di abbagliamento che, paradossalmente,
renderebbero buie tutte le altre zone anche se correttamente illuminate.
Durante la scelta dei corpi illuminanti si scelgano quelli che riducano al minimo l’angolo rispetto al terreno,
preferendo le istallazioni al centro della strada, quindi orizzontali o su bracci, così che il fascio luminoso sia più vicino
alle superfici da servire. Battipaglia purtroppo non ha un centro storico ma, affinché le future generazioni possano
averne uno, è necessario avviare un processo di formazione graduale che può essere avviato proprio con questo
nuovo impianto illuminotecnico. Ecco che possono essere utilizzate armature a lanterna in “stile antico” per la
valorizzazione dei centri storici, usando lampade al sodio ad alta pressione con basse potenze. Per un’eventuale
futura illuminazione degli edifici di via Indipendenza e via Garibaldi, è sempre opportuno far riferimento al principio
d’illuminazione dall’alto verso il basso. Assolutamente da evitare quindi piccoli fari posti sul pavimento che
illuminano il manufatto dal basso verso l’alto.
3. Regolatori di flusso luminoso
Tra le nuove tecnologie disponibili per la riduzione dei consumi energetici, i regolatori di flusso luminosi sono tra i più
efficaci per ottenere un notevole risparmio nel lungo periodo. Previsti già dalla norma UNI 11248, questi dispositivi
permettono di attenuare il flusso luminoso nelle ore notturne, là dove il traffico ha minore intensità. Uno dei
parametri che va a influenzare maggiormente sui costi di manutenzione è la tensione di alimentazione: gli impianti di
pubblica illuminazione possono subire variazioni di tensioni anche del 10% (passando da 220 fino a 230 V),
provocando un aumento dei consumi energetici fino al 21% (Gradilux, 2015). I regolatori di flusso luminoso
stabilizzano la tensione a 220V dando la possibilità di ridurla senza pericoli durante le ore notturne, con un risparmio
quasi del 40% in termini di energia elettrica utilizzata e di emissioni di CO2.
4. L’uso del LED negli impianti pubblici
L’illuminazione a LED è una tecnologia di lunga durata che minimizza i costi di manutenzione (pari circa al 10%
rispetto ai costi degli impianti tradizionali) (Brambilla, 2012). Il risparmio energetico, invece, può arrivare addirittura
all’85%. A fronte di un maggiore investimento iniziale, i ridotti costi di manutenzione e la maggiore durata di vita
dell’impianto, permettono un ritorno veloce dell’investimento iniziale. Oltre alla questione economica, la tecnologia
a LED aumenta la qualità della luce, garantisce maggiore sicurezza e visibilità che molte pubbliche amministrazioni
non si sono lasciate sfuggire: Roma, Firenze e Catania sono già degli esempi concreti. A questi impianti già molto
3.2 - Parametri fisici e geometrici (Grattieri 2007)
7
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efficienti è possibile associare un sistema integrato di pannelli solari, così che la pubblica illuminazione sia
completamente indipendente dal punto di vista energetico.
5. Supporto finanziario
Grazie alla legge 96/76/CEE è previsto il Finanziamento Tramite Terzi con affidamento della realizzazione degli
interventi ad una ESCO (Energy Service COmpany). Da alcuni anni le ESCO europee si occupano non solo di gestione
ma anche di progettazione, finanziamento, realizzazione e rinnovo degli impianti. Gli enti pubblici pagano il servizio
attraverso il risparmio conseguito e in parte con fondi diretti.
Inoltre il Decreto 22/12/2006 dello Sviluppo Economico si finanziano alle amministrazioni fondi per diagnosi
energetiche di edifici pubblici, in cui rientrano anche gli interventi di pubblica illuminazione.
8
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Bibliografia
(s.d.). Tratto da cielobuio.org: http://cielobuio.org/cielobuio/lrl17/allegato6_flusso_indiretto.pdf
Brambilla, R. (2012). I comuni italiani che hanno adottato l'illuminazione a LED. Fare Business .
Capodanno, M. (2012). Sostituzione armature sospese in via Cavalcanti e via Indipendenza. Battipaglia.
Corbusier, L. (1923). Verso una architettura. Parigi: Cres.
Cupello, S. (2004). Inquinamento luminoso: sostenibilità dell'illuminazione pubblica. Università degli Studi di Pavia .
Highways Department, (2006). Public Lighting Design Manual. Hong Kong.
f.p. (2013). Battipaglia, via Indipendenza è una discarica. Scatta la denuncia alla procura. Agropolinews .
Gradilux. (2015). Regolatore di flusso luminoso per ridurre i consumi di energia.
Lucchini, P. (2005). La Domotica. Udine: Associazione Industriali di Udine.
Montalbano, L. (2009). Luci sulla città... dalla comunicazione alla comunità. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane.
Nuovo Codice della Strada. (1992). Decreto Legislativo 30/04/1992 . Gazzetta Ufficiale n114 del 18 maggio 1992.
Saraceni, M. (2013). Calcolo illuminotecnico - Dall'illuminamento alla luminanza. Padova: HeraLuce.
W. Grattieri, R. M. (2012). Linee guida operative per la realizzazione di impianti di Pubblica illuminazione. Milano:
RSE.

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Studio preliminare per la progettazione illuminotecnica dell’area di via Indipendenza e via Garibaldi a Battipaglia

  • 1. CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com Studio preliminare per la progettazione illuminotecnica dell’area di via Indipendenza e via Garibaldi a Battipaglia Ing. Paolo Calicchio
  • 2. 2 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com Studio preliminare per la progettazione illuminotecnica dell’area di Via Indipendenza e via Garibaldi a Battipaglia 1. INTRODUZIONE : LE RAGIONI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE 3 2. LO STATO DI FATTO 3 1. FINALITÀ DEL PROGETTO 3 2. IL QUADRO NORMATIVO 4 3. INQUADRAMENTO NORMATIVO ILLUMINOTECNICO DELL’AREA 5 3. LO STATO DI PROGETTO 5 1. RACCOMANDAZIONI GENERALI PER RENDERE L’ILLUMINAZIONE EFFICIENTE E BASSO EMISSIVA 5 2. CENNI SULLE TECNICHE DI PROGETTAZIONE 6 3. REGOLATORI DI FLUSSO LUMINOSO 6 4. L’USO DEL LED NEGLI IMPIANTI PUBBLICI 6 5. SUPPORTO FINANZIARIO 7 BIBLIOGRAFIA 8
  • 3. 3 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com 1. Introduzione : le ragioni della proposta progettuale La recente pratica della pianificazione urbanistica punta sempre più decisa verso un modello di smart-city, in cui innovazione tecnologica e buona progettazione edile/urbana si fondono per garantire un maggiore benessere ai city users. Ci si avvicina sempre più alla domotica e più in generale a sistemi tecnologici integrati che permettano di migliorare la qualità della vita nelle abitazioni e più in generale negli ambienti antropizzati (Lucchini, 2005). L’obiettivo della pianificazione resta comunque il soddisfacimento di uno o più bisogni della popolazione e la piena integrazione tra le varie componenti sociali ed etniche. Proprio in quest’ottica si muove il recupero di tessuti urbani periferici o comunque degradati. Nel comune di Battipaglia destano particolare preoccupazione le aree centrali ubicate in prossimità di via Indipendenza e via Garibaldi, dove sembra di entrare in una “nuova città”, più piccola certamente ma dai caratteri fortemente discordanti dalle aree urbane circostanti. La forte suddivisione funzionale degli spazi era nata probabilmente con l’idea di creare un sobborgo tranquillo e ordinato (Montalbano, 2009). Questo piccolo quartiere mostra delle significative differenze già a partire dal sistema di illuminazione che, per quanto possa sembrare un aspetto secondario, incide notevolmente sulla qualità della vita. Non solo l’urbanistica, ma la stessa architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi nella luce (Corbusier, 1923). L’obiettivo di questo studio è proprio quello di ridare nuova vita al quartiere iniziando proprio da una nuova progettazione illuminotecnica degli spazi esterni. 2. Lo stato di fatto Si è deciso di intervenire nell’intera area di via Indipendenza e via Garibaldi vista la mole di richieste, firmate negli ultimi anni, di porre maggiore attenzione su un’area in cui la cittadinanza avverte un evidente stato di abbandono (f.p., 2013). Lo scopo di questo studio è di sollecitare un intervento di rigenerazione urbana proprio a partire dall’impianto illuminotecnico. L’illuminazione pubblica è parte integrante della gestione del territorio: migliora la mobilità ciclo-pedonale, promuove lo sviluppo economico e aumenta il comfort abitativo e ambientale, con un senso di sicurezza decisamente migliore (W. Grattieri, 2012). Attualmente l’impianto di pubblica illuminazione di Via Indipendenza e via Garibaldi risultano obsoleti e totalmente inadeguati alla crescita della città degli ultimi 40 anni. I vecchi impianti di pubblica illuminazione, che molto probabilmente non rispondono alle attuali leggi e normative vigenti, hanno generato un malcontento diffuso nei residenti che già in un’occasione hanno partecipato a una raccolta firme per la sostituzione delle armature sospese (Capodanno, 2012). La stima dei costi, pari a circa 2.400 euro, prevedeva 10 lampade a vapori di sodio, 10 armature illuminanti per lampade a vapori di sodio e 10 accenditori per lampade a vapori di sodio. 3. Le ipotesi progettuali 1. Finalità del progetto Il servizio di pubblica illuminazione è fondamentale per garantire una serie di servizi base per la cittadinanza, dalla visibilità nelle ore buie alla sicurezza del traffico stradale veicolare. Un buon progetto illuminotecnico permette di garantire un maggiore “senso” di sicurezza fisica e psicologica all’utente, un deterrente naturale alle aggressioni. Vengono inoltre incentivate le attività serali e quindi la qualità della vita sociale, con una conseguente valorizzazione anche del patrimonio architettonico e ambientale, su cui si auspica l’intervento attraverso ulteriori e più approfonditi progetti di rigenerazione urbana. Dal punto di vista tecnico bisogna cercare non solo di contenere i consumi energetici ma anche i flussi indiretti, causa principale dell’inquinamento luminoso, che portano ad un impatto eccessivo sull’ambiente. Il primo obiettivo è certamente garantire il rispetto della normativa inerente la sicurezza stradale e successivamente concentrarsi verso la riduzione dell’inquinamento luminoso e l’ottimizzazione dei costi di esercizio e di manutenzione.
  • 4. 4 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com 2. Il quadro normativo A seconda del tipo di strada (Nuovo Codice della Strada, 1992) esiste un diverso indice illuminotecnico stabilito dalla normativa europea UNI10439/rev. 2001 e UNI-EN13201 Tabella 1 - Indice illuminotecnico in funzione della classificazione della tipologia di strada – UNI10439/rev.2001 Inoltre, secondo il D.M. 6792/2001, le “strade urbane di quartiere sono solo strade che penetrano nel centro urbano come proseguimento delle strade del tipo C extraurbane secondarie”. Le aree in via Indipendenza e via Garibaldi non ricadono certamente in questa classificazione per cui si fa riferimento a una Classificazione F – Urbana Locale. Considerarla invece “Urbana di quartiere” porterebbe ad un raddoppio dei valori di luminanza e dei costi energetici e di impianto. L’indice illuminotecnico è quindi pari a 2. Prendendo invece come riferimento la Normativa UNI-EN13201-2 si prevede una diversa classificazione illuminotecnica applicabile a diversi ambiti. Per l’illuminazione stradale il parametro di riferimento è la luminanza del manto stradale, che genera un contrasto per riconoscere visivamente gli oggetti (Saraceni, 2013). Tabella 2 - Classe illuminotecnica UNI-EN13201-2
  • 5. 5 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com La tabella seguente integra le due normative: definita la classe, secondo la norma UNI10439, della strada di progetto, si risale facilmente alle classi limitrofe (parcheggi, incroci, parchi, ciclabili, …) (cielobuio.org) Tabella 3 - Correlazione UNI10439 ed ENI13201 per la classificazione del territorio con i valori massimi consentiti in termini d’illuminamenti orizzontali medi per ciascuna classe non stradale (cielo buio.org) 3. Inquadramento normativo illuminotecnico dell’area Poiché si tratta di una strada con unica carreggiata classificabile come F – Urbana Locale, l’indice illuminotecnico può assumersi pari a 2. Possono quindi assumersi come valori minimi progettuali luminanze pari a 0,5 cd/m2 e valori d’illuminamento minimi pari a 7,5 lux per un utilizzo prevalente orizzontale e semicilindrico. L’illuminamento semicilindrico, che in virtù della normativa UNI-EN13201-2 permette un miglioramento del senso di sicurezza e riduce la propensione al crimine, può essere assunta come valore minimo pari a 1,5 lux. 3. Lo stato di progetto 1. Raccomandazioni generali per rendere l’illuminazione efficiente e basso emissiva Al di là del rispetto delle normative italiane ed europee, è consigliabile l’adozione di lampade di nuova generazione, le più efficienti sul mercato, così da ottimizzare la resa sia in termini di potenza che di luminanza. Non essendo necessaria un’elevata resa cromatica, si sconsiglia l’uso di lampade a largo spettro. Va illuminata l’area e l’oggetto d’interesse, rispettando il principio di illuminazione dall’alto verso il basso, cercando di azzerare emissioni di luce diretta sopra l’orizzonte. A tale scopo è opportuno prevedere l’uso di schermi che impediscano l’illuminazione verso l’alto e negli spazi non richiesti. 3.1 - Esempi di apparecchi correttamente schermati (Grattieri 2007)
  • 6. 6 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com E’ necessario, inoltre, rendere operativo l’impianto solo in determinati orari definiti in funzione delle effettive esigenze. Si prevedano quindi sistemi di controllo integrato che prevedano lo spegnimento parziale o totale, o alla diminuzione di potenza, considerando fasce orarie, aspetti stagionali e cambi di ora. 2. Cenni sulle tecniche di progettazione Un impianto illuminotecnico non può essere scelto se non dopo un’attenta analisi dei dati fisici dell’ambiente interessato. E’ necessario infatti rilevare le variazioni luminose diurne in funzione della stagione, i parametri igrometrici (umidità, temperatura, …) e la presenza di eventuali elementi corrosivi e inquinanti che potrebbero compromettere l’integrità degli impianti. Sono necessari inoltre i dati dimensionali degli spazi da servire: quote planimetriche, altimetriche, volumetriche … E’ fondamentale conoscere i fattori i colori, i materiali e i fattori di riflessione delle superficie da servire al fine non solo di migliorare l’accuratezza e la precisione della visione, ma anche di evitare fastidiosi fenomeni di abbagliamento che, paradossalmente, renderebbero buie tutte le altre zone anche se correttamente illuminate. Durante la scelta dei corpi illuminanti si scelgano quelli che riducano al minimo l’angolo rispetto al terreno, preferendo le istallazioni al centro della strada, quindi orizzontali o su bracci, così che il fascio luminoso sia più vicino alle superfici da servire. Battipaglia purtroppo non ha un centro storico ma, affinché le future generazioni possano averne uno, è necessario avviare un processo di formazione graduale che può essere avviato proprio con questo nuovo impianto illuminotecnico. Ecco che possono essere utilizzate armature a lanterna in “stile antico” per la valorizzazione dei centri storici, usando lampade al sodio ad alta pressione con basse potenze. Per un’eventuale futura illuminazione degli edifici di via Indipendenza e via Garibaldi, è sempre opportuno far riferimento al principio d’illuminazione dall’alto verso il basso. Assolutamente da evitare quindi piccoli fari posti sul pavimento che illuminano il manufatto dal basso verso l’alto. 3. Regolatori di flusso luminoso Tra le nuove tecnologie disponibili per la riduzione dei consumi energetici, i regolatori di flusso luminosi sono tra i più efficaci per ottenere un notevole risparmio nel lungo periodo. Previsti già dalla norma UNI 11248, questi dispositivi permettono di attenuare il flusso luminoso nelle ore notturne, là dove il traffico ha minore intensità. Uno dei parametri che va a influenzare maggiormente sui costi di manutenzione è la tensione di alimentazione: gli impianti di pubblica illuminazione possono subire variazioni di tensioni anche del 10% (passando da 220 fino a 230 V), provocando un aumento dei consumi energetici fino al 21% (Gradilux, 2015). I regolatori di flusso luminoso stabilizzano la tensione a 220V dando la possibilità di ridurla senza pericoli durante le ore notturne, con un risparmio quasi del 40% in termini di energia elettrica utilizzata e di emissioni di CO2. 4. L’uso del LED negli impianti pubblici L’illuminazione a LED è una tecnologia di lunga durata che minimizza i costi di manutenzione (pari circa al 10% rispetto ai costi degli impianti tradizionali) (Brambilla, 2012). Il risparmio energetico, invece, può arrivare addirittura all’85%. A fronte di un maggiore investimento iniziale, i ridotti costi di manutenzione e la maggiore durata di vita dell’impianto, permettono un ritorno veloce dell’investimento iniziale. Oltre alla questione economica, la tecnologia a LED aumenta la qualità della luce, garantisce maggiore sicurezza e visibilità che molte pubbliche amministrazioni non si sono lasciate sfuggire: Roma, Firenze e Catania sono già degli esempi concreti. A questi impianti già molto 3.2 - Parametri fisici e geometrici (Grattieri 2007)
  • 7. 7 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com efficienti è possibile associare un sistema integrato di pannelli solari, così che la pubblica illuminazione sia completamente indipendente dal punto di vista energetico. 5. Supporto finanziario Grazie alla legge 96/76/CEE è previsto il Finanziamento Tramite Terzi con affidamento della realizzazione degli interventi ad una ESCO (Energy Service COmpany). Da alcuni anni le ESCO europee si occupano non solo di gestione ma anche di progettazione, finanziamento, realizzazione e rinnovo degli impianti. Gli enti pubblici pagano il servizio attraverso il risparmio conseguito e in parte con fondi diretti. Inoltre il Decreto 22/12/2006 dello Sviluppo Economico si finanziano alle amministrazioni fondi per diagnosi energetiche di edifici pubblici, in cui rientrano anche gli interventi di pubblica illuminazione.
  • 8. 8 CIVICAMENTE Ing. Paolo Calicchio – paolocalicchio84@gmail.com Bibliografia (s.d.). Tratto da cielobuio.org: http://cielobuio.org/cielobuio/lrl17/allegato6_flusso_indiretto.pdf Brambilla, R. (2012). I comuni italiani che hanno adottato l'illuminazione a LED. Fare Business . Capodanno, M. (2012). Sostituzione armature sospese in via Cavalcanti e via Indipendenza. Battipaglia. Corbusier, L. (1923). Verso una architettura. Parigi: Cres. Cupello, S. (2004). Inquinamento luminoso: sostenibilità dell'illuminazione pubblica. Università degli Studi di Pavia . Highways Department, (2006). Public Lighting Design Manual. Hong Kong. f.p. (2013). Battipaglia, via Indipendenza è una discarica. Scatta la denuncia alla procura. Agropolinews . Gradilux. (2015). Regolatore di flusso luminoso per ridurre i consumi di energia. Lucchini, P. (2005). La Domotica. Udine: Associazione Industriali di Udine. Montalbano, L. (2009). Luci sulla città... dalla comunicazione alla comunità. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane. Nuovo Codice della Strada. (1992). Decreto Legislativo 30/04/1992 . Gazzetta Ufficiale n114 del 18 maggio 1992. Saraceni, M. (2013). Calcolo illuminotecnico - Dall'illuminamento alla luminanza. Padova: HeraLuce. W. Grattieri, R. M. (2012). Linee guida operative per la realizzazione di impianti di Pubblica illuminazione. Milano: RSE.