IL CUSCINO DELLA VERITA' E DELLA MENZOGNA - presentazione power point del gru...
Finale storia 2^ g
1. - Ad Altamua, ma dov’è ?- chiese stupita Estela.
- In Italia – replicò Ivan. – E cos’è?- E’ una città della Puglia- disse Ivan.
- Ma perché devo andare lì?- Continuò Estela
- La pietra su cui sei inciampata- le spiegò Ivan- è una pietra della città di Altamura, che è stata
portata in Spagna dai Romani, quando hanno distrutto la città. Il tuo compito adesso è quello di
trovare il posto da cui è stata presa: qui potrai trovare o una sua metà o un foro in cui poterla
sistemare. Solo così troverai l’antidoto che ti permetterà di togliere i tuoi poteri. Però stai attenta a
non perdere la pietra che hai con te e a non farla cadere altrimenti si ridurrà in tanti pezzi e poi ti
sarà difficile trovare il luogo che stai cercando.
Ah!! Dimenticavo, hai tempo fino all’alba, superata quest’ora non potrai perdere i tuoi poteri.
- Ma come farò ad andare ad Altamura in così poco tempo? Non ce la farò mai!!- ripeteva Estela tra
sé.
L’uscita al Metropol Parasol aveva proprio stancato Estela, tanto che non appena arrivò a casa si
addormentò.
Ad un certo punto, Estela fu svegliata da uno strano boato- BOUM, BOUM !!!!
- Ma cosa sta succedendo? – pensò Estela spaventata. Poi aprì gli occhi e si trovò in una città davanti
ad una grande porta.
Ma dove mi trovo?- disse Estela. Guardò poi a terra e vide la mappa di una città. Su questa c’era
scritto ALTAMURA. -Ecco sono ad Altamura! Continuò a guardare la mappa e vide che il punto in
cui si trovava era PORTA BARI.
La città era circondata dalle mura perciò non si poteva entrare.
Era il 1799 e nella città c’era una rivolta tra gli altamurani e le forze del Cardinale Ruffo. Il cardinale
Ruffo era stato mandato ad Altamura dal re di Napoli.
Estela con i suoi poteri entrò nella città oltrepassando le mura. Era quasi mezzanotte e leggendo la
mappa iniziò la sua ricerca nella città.
2. Da Porta Bari , Estela percorse CORSO FEDERICIO II DI SVEVIA e si trovò in una
piazza “PIAZZA DELLA REPUBBLICA”, guardò sulla destra e vide uno stemma sul
pavimento: ero lo stemma della città che gli altamurani avevano dedicato a
FEDERICO II per aver ricostruito la città dopo che era stata distrutta dai romani.
Sullo stemma mancavano delle piccole pietre, Estela provò a sistemare la sua
pietra, ma non coincideva e lo stemma cominciò a galleggiare.
La ragazza cominciò a preoccuparsi perché il tempo passava e lei continuava a
possedere i suoi poteri magici. Continuò il suo percorso e, seguendo la mappa, si
trovò nel CLAUSTRO TRADIMENTO. In quel momento stava entrando il Cardinale
Ruffo. Il cardinale era riuscito ad entrare nella città, ingannando, con uno
stratagemma, un povero signore altamurano. Il signore cascò nel suo tranello e lo
fece entrare dalla sua cantina.
Anche lì c’era una pietra, Estela provò ad unirla alla sua, ma la pietra iniziò a
galleggiare.
Era quasi l’alba ed Estela non era riuscita ancora e trovare l’antidoto.
Sollevò lo sguardo e fu attratta da una grandissima nuvola di fumo che invadeva la
Città. Iniziò a tossire ma proseguì lo stesso e si trovò nei pressi di PORTA MATERA.
Le mura della città erano state colpite da una palla di cannone che aveva creato un
foro nelle mura.
3. Estela guardò prima il foro, poi guardò la pietra che iniziò a galleggiare fino ad
arrivare al foro. Arrivata lì, si incastrò e non uscì più.
Da quel foro uscirono mille raggi di luce e tante stelline che illuminarono la città.
Da quelle stelline venne fuori Ivan. Era vestito di giallo, non aveva più la barba e i
baffi. L’uomo si tolse quella strana giacca e disse: - Complimenti, hai raggiunto la tua
missione, non solo hai trovato il luogo misterioso e sistemato la pietra al suo posto
ma mi hai anche reso più felice, più carino e più giovane.
- Adesso- continuò Ivan- puoi esprimere l’ultimo dei tuoi desideri.
- Io vorrei tornare in Spagna, nella mia casa. Oggi è il mio compleanno e vorrei
festeggiarlo con i miei amici.
Ivan le disse- Ora ti accontento, chiudi gli occhi, questo è il mio regalo!
Estela felice, aprì gli occhi e si ritrovò nel suo letto…. Aveva fatto un sogno
avventuroso che le aveva fatto perdere i suoi poteri.
FINE
Gli alunni della 2^G