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Conv
- 1. Cronaca di un disastro annunciato….
Capitolo 1°
19 aprile 2013 h.10,00
CONVOCAZIONE REGIONALE LAZIO SULLA RIORGANIZZAZIONE SERVIZI POSTALI
Venerdì 19 aprile alle ore 10,00 convocazione dell’Azienda a Viale Europa per avviare ciò che è
previsto dall’accordo nazionale firmato il 28/02/2013 da CGIL-CISL-FAILP-CONFSAL-UGL sulla
riorganizzazione Sevizi Postali.
L’accordo nazionale, stabiliti i tagli, demanda alle riunioni regionali di decidere il dove e come fare
questi tagli nei CDM, CPD, PDD e stabilimenti.
La delegazione UILPOSTE, composta dalla totalità della Segreteria Regionale Lazio, nonché membri
RSU, ha puntualmente preso posto, inizialmente in solitudine, al tavolo della trattativa, anche se è
l’unica Organizzazione Sindacale che non ha firmato il citato accordo.
Il nostro intento è di osservare la trattativa, mostrare sulle innumerevoli criticità dell’accordo e
informare i lavoratori.
Stante la nostra puntualità , ci siamo accorti di un “viavai” continuo nei corridoi di Viale Europa, di
alcune delegazioni sindacali.
La nostra sensazione è che le sorti di centinaia di lavoratori e di posti di lavoro, fossero decise, in
segreto, in riunioni per pochi intimi, in stanze aziendali.
Tutto ciò ha comportato che l’Azienda, nella persona del Dottor Peluso, (titolare delle Relazioni
Industriali Centro), si è presentata alla riunione soltanto alle ore 12,00, solo per chiedere un rinvio alle
15,00, ufficialmente, per impegni del capo ALT Centro Dottor Rovai e della Dottoressa Procaccini,
responsabile Risorse Umane Centro.
Seconda puntata, ore 15,00.
Questa volta tutti puntuali al tavolo.
Il clima molto disteso e “conviviale”; sembra più un “ happy hour”, che una riunione dove si
devono sancire tagli di centinaia di posti di lavoro nel Lazio (554 nel recapito e 79 negli
stabilimenti) e aumenti di carico di lavoro per migliaia di addetti.
Indicativi anche gli “schieramenti” prima, durante e dopo, dei vari capannelli di discussione:
CISL e CGIL accomunati da fitti intrecci verbali tra loro e con i dirigenti Aziendali;
delegazioni UGL, CONFSAL e FAILP, spaesati e in attesa delle decisioni dell’Azienda e dei veri
“padroni” del tavolo;
noi della UILPOSTE nell’attesa di entrare nel merito tecnico delle questioni.
Finalmente inizia la presentazione dell’Azienda: logistica e stabilimenti.
L’Ingegner Ragone ci spiega che, grazie all’ulteriore meccanizzazione e i potenti mezzi tecnologici, si
lavorerà affinché il fruitore finale, il portalettere, avrà sul suo tavolo di lavoro, oggetti a firma e posta
massiva giĂ trafilata e pronta per la consegna!
Promesse sentite in occasione delle precedenti riorganizzazioni e mai realizzate nei fatti!
Ci hanno illustrato che gli stabilimenti del territorio avranno un aumento di lavorazioni, servendo
ulteriormente Abruzzo, Sardegna e Molise e ciò nonostante, confermando i tagli al personale e che
l’aumento di produttività sarebbe compensato dai “ potenti mezzi tecnologici Aziendali”.
- 2. Infine ci hanno informato sulla nuova riorganizzazione delle ASI, con una turnazione spalmata su tutta
la giornata (per noi sarebbe tanto che i portalettere ASI non venissero usati come scorte sulle tante
zone scoperte o mai perequate).
Siamo arrivati alle ore 16,15 circa e ci accingiamo a essere edotti sul “nocciolo duro” della questione: i
tagli delle zone, centro per centro; basta un click sul mouse del computer!
Ennesimo colpo di scena con telefonata da chissĂ chi da chissĂ dove!
La Dottoressa Procaccini è costretta a chiedere una pausa di quindici minuti; la delegazione Aziendale si
ritira e noi attendiamo. I quindici minuti si moltiplicano e alle 17,45 la comunicazione beffa che la
riunione è aggiornata…….al 6 maggio!!!
C’è delusione, soprattutto tra i delegati RSU intervenuti, tenuti all’oscuro dei “giochini” politico-
sindacali-aziendali che modificheranno, in peggio, la vita lavorativa di molti di noi!
Singolare che nelle stesse ore, in altre “Camere”, si decide il futuro del paese con una contrapposizione
tra “cambiamento” e “restaurazione” con epilogo favorevole alla seconda!
“Restaurazione” già in atto in Servizi Postali, che non guarda ne merito ne capacità propositive, dove
l’Azienda colpevolmente ha abdicato al suo ruolo, abbandonando a se stesso il recapito e la logistica,
dove altri la fanno da padrone non avendone alcun titolo e contribuendo con le loro scelte politiche
sindacali a portare le strutture allo sfascio!
Noi, UILPOSTE, non abbiamo firmato quest’accordo privo di prospettiva e di futuro, perché è il
preambolo di un disimpegno dell’Azienda, di un vero smantellamento dei Servizi Postali con il
certo avvio di una dolorosa privatizzazione che metterebbe a rischio la tenuta occupazionale del
settore!
Di questo è conferma la “sufficienza”, il “pressapochismo”, “l’impreparazione” con cui l’Azienda,
si è presentata all’importante appuntamento regionale:
è un ulteriore segnale di questa cessione di titolarità verso altri che ormai sono i veri padroni del
recapito.
Padroni che continuano a “piazzare” i loro uomini, spesso incapaci, inadatti in posti di privilegio e
di agio, a discapito di tutti gli addetti degli stabilimenti e dei centri di recapito:
tanti generali e pochi soldati!
“CUI PRODEST?”, a chi giova?
SICURAMENTE NON AI LAVORATORI DEI SERVIZI POSTALI.
LA UILPOSTE HA DETTO NO A TUTTO QUESTO!
SOSTIENI LA NOSTRA POSIZIONE!
DAI VOCE ALLE TUE ED ALLE NOSTRE RAGIONI!
Segreteria Regionale Uilposte di Roma e Lazio