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OBIETTIVO
2050
Per una roadmap energetica al 2050
Rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione



Un rapporto REF-E per WWF Italia



                                             © Flickr CC
Il Rapporto è stato realizzato da Giulia Ardito, Donatella Bobbio, Matteo Leonardi.


Editing e grafici a cura di Dalia Imperatori

Supervisione per il WWF Italia: Mariagrazia Midulla




Edizione: Settembre 2012
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




Indice



Garantire e guardare al futuro per agire nel presente a cura del WWF Italia (Leoni, Paolella)…....…...3

Introduzione ................................................................................................................................... 6

Executive Summary ......................................................................................................................... 8
    1.1 La Roadmap 2050 ................................................................................................................ 21

1.Gli scenari di lungo periodo per rinnovabili ed emissioni di CO2 ................................................... 21
         1.1.1 Il settore energetico ..................................................................................................... 22
         1.1.2 Il settore trasporti ........................................................................................................ 23
         1.1.3 Residenziale e servizi .................................................................................................... 24
         1.1.4 Industria ..................................................................................................................... 24
         1.1.5 Agricoltura .................................................................................................................. 25
         1.3.1 Germania: gli obiettivi del governo ............................................................................... 28
         1.3.2 Germania elettricità completamente rinnovabile al 2050 ................................................ 29
         1.3.3 Regno Unito obiettivi e gli ultimi sviluppi normativi ........................................................ 30
    1.4 Il pacchetto clima-energia e gli obiettivi al 2020 ..................................................................... 33
         1.4.1 Sistema di scambio di quote di emissione (EU ETS): la Direttiva 2009/29/CE ..................... 33
         1.4.2 La ripartizione degli sforzi di riduzione delle emissioni tra gli Stati membri: la Decisione
         2009/406/CE ....................................................................................................................... 34
                                                      2
         1.4.3 Cattura e stoccaggio di CO : la Direttiva 2009/31/CE ...................................................... 35
         1.4.4 Gli obiettivi nazionali obbligatori sullo sviluppo delle rinnovabili: la Direttiva 2009/28/CE . 36
         1.4.5 Riduzione delle emissioni delle autovetture: Regolamento 403/2009 ............................... 38
         1.4.6 Riduzione dei gas a effetto serra nel ciclo di vita dei combustibili: Direttiva 2009/30/CE .... 38
    Box 1. I progressi dell’UE nella riduzione delle emissioni nell’abito degli obiettivi di Kyoto ............... 39
    1.5 L’efficienza energetica ......................................................................................................... 40
         1.5.1 L’efficienza degli usi finali dell’energia ........................................................................... 41
         1.5.2 La nuova proposta di direttiva sull’efficienza energetica ................................................. 42
         1.5.3 Gli emendamenti ITRE .................................................................................................. 43
    2.1 La domanda energetica finale ............................................................................................... 45

2.Gli scenari 2030 e 2050 ............................................................................................................... 45
    Box 2. Efficienza energetica e crisi .............................................................................................. 48
    2.1 La domanda elettrica ........................................................................................................... 50
         2.1.1 I profili di prelievo ........................................................................................................ 51




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Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




    2.2 La produzione di elettricità ................................................................................................... 53
         2.2.1 L’autoproduzione ......................................................................................................... 58
         2.2.2 Il profilo di produzione giornaliero................................................................................. 60
    2.3 I costi.................................................................................................................................. 63
    2.4 Emissioni di CO2 .................................................................................................................. 66
    3.1 Un piano energetico di lungo periodo ................................................................................... 68

3.Policy ......................................................................................................................................... 68
    3.2 Una governance funzionale agli obiettivi ............................................................................... 70
    3.3 Una fiscalità coerente con gli obiettivi ................................................................................... 71
    3.4 Una via intelligente e coraggiosa per l'efficienza energetica .................................................... 73
    3.5 Dagli incentivi al sistema rinnovabile ..................................................................................... 75




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Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




     Garantire e guardare al futuro per agire nel presente



Con il rapporto “Obiettivo 2050 per una roadmap energetica al 2050, rinnovabili, efficienza,
decarbonizzazione” commissionato al REF-E, il WWF Italia vuole offrire un contributo e
proposte concrete per avviare finalmente il nostro Paese nel contesto del dibattito europeo ed
internazionale sugli scenari energetici al 2050.

Nel 2010 il WWF internazionale ha affidato a Ecofys lo studio “The energy report: 100%
renewable energy by 2050” che ha dimostrato come per la metà del secolo tutta la domanda
energetica mondiale, compresa quella di coloro che oggi non hanno accesso all’energia, possa
essere coperta dalle fonti rinnovabili oggi esistenti; studi analoghi sono stati effettuati su singoli
Paesi, non solo dal WWF, ma anche da Governi e prestigiosi istituti di ricerca come McKinsey;
l’Imperial College di Londra; Oxford Economics e ECF1. Anche a livello di Unione Europea la
Commissione ha presentato numerose proposte, dalla “RoadMap verso una low-carbon
economy nel 2050” 2 alla “Energy Roadmap 2050”3.
Tuttavia in Italia l’eco di questo fiorire di proposte e di politiche è stato molto scarso, specie a
livello politico: la strategia energetica nazionale, più volte promessa e addirittura prevista in
leggi e decreti, non è stata ancora messa a punto; nonostante la recente presentazione da
parte del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, della
proposta di delibera CIPE “Una roadmap per la decarbonizzazione” relativa agli impegni al
2020, è ancora fuori dall’orizzonte politico la necessità di una strategia a lungo termine che
segni delle tappe, coniugando gli impegni già assunti in sede europea per ridurre le emissioni
di gas serra e affrontare i cambiamenti climatici e le strategie di lungo periodo.


Lo studio commissionato dal WWF vuole dunque offrire un contributo per superare questa
fase di stallo e aiutare i decisori politici, tracciando uno scenario energetico al 2050
compatibile con gli obiettivi di policy indicati dall'Unione Europea. Del resto, il Governo
italiano, di qualsiasi segno sia, non può prescindere dalla fondata convinzione da parte di Stati
e settori qualificati della società che le prospettive di uscita dalla crisi economica e di sviluppo
futuro deve proprio nascere e crescere nel contesto dello sviluppo sostenibile, a partire dalla
decarbonizzazione del settore energetico, nonché dalla manifesta volontà del corpo elettorale
che ha nuovamente confermato il rifiuto del nucleare.
Non abbiamo trovato da parte delle maggiori imprese energetiche nazionali, che pure sono
importanti multinazionali, un pari sforzo ad offrire soluzioni.
Il lavoro presentato da REF-E illustra come il settore elettrico può da solo annullare al 2050 le
proprie emissioni climalteranti pur fornendo quasi la metà del fabbisogno energetico del

1
    http://www.roadmap2050.eu/
2
    http://ec.europa.eu/clima/policies/roadmap/index_en.htm
3
    http://ec.europa.eu/energy/energy2020/roadmap/index_en.htm




                                                                                                    3
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




nostro Paese. Questo grazie a tre pilastri: 1) l'efficienza energetica negli usi finali; 2) il
trasferimento di parte della domanda energetica sui consumi elettrici; 3) il pieno
soddisfacimento della domanda elettrica attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili.
Lo studio sottolinea come non sia la variabile tecnologica né quella economica a rappresentare
la maggiore difficoltà, bensì quella relativa alle politiche.
Le politiche attuate in Italia su energia e cambiamenti climatici sono state assolutamente
discontinue e piena di contraddizioni. Dal proseguimento e completamento del processo
autorizzativo per nuove centrali a carbone, alla perseveranza nell'opzione nucleare, alla
discontinuità delle incentivazioni per le energie rinnovabili, alle ipotesi di incentivazione delle
rinnovabili termiche e del conto energia, preannunciate a poi ritirate, al pasticcio delle
detrazioni fiscali per le ristrutturazioni portate al 50% ma che di fatto assorbono e cancellano il
bonus per l'efficienza energetica. E la lista potrebbe essere infinita.
Manca una visione del sistema energetico nazionale di lungo periodo. Le infrastrutture e gli
investimenti in opere pubbliche sono condizionati da politiche del momento e di corto
respiro, con incentivi visti più come favori che come effettiva leva di politiche energetiche e
industriali. Eppure il rinnovamento del settore elettrico basato su un paradigma di
sostenibilità potrebbe rappresentare un'opportunità per l'economia europea, in termini di
occupazione, di sicurezza energetica e degli approvvigionamenti ed in termini di sviluppo
dell'impresa europea.
Ma per fare questo, come il rapporto in più passaggi sottolinea, è indispensabile una chiarezza
di indirizzo di policy ed un coinvolgimento di tutti gli attori, non solo le grandi imprese
energetiche, ma anche le amministrazioni pubbliche e non ultimi dei cittadini.


Vorremmo sottolineare due degli spunti contenuti nello studio, forse minori ma molto
significativi, riferiti proprio a questi due ambiti.


    •    le difficoltà oggi interposte dalla regolazione nel promuovere l'autoproduzione in
         piccole reti d'utenza. Ci sembra che, di fronte all'evidenza dei cambiamenti climatici
         ed alla difficoltà dell'impresa tradizionale a trovare soluzioni, sia opportuno garantire
         al massimo il diritto dei cittadini a ricorrere alle fonti rinnovabili in sistemi decentrati. I
         cittadini con la loro responsabilità ed il loro apporto economico rappresentano un
         volano alla diffusione delle fonti rinnovabili: ci sembra opportuno allargare le
         possibilità ad offrire nuove soluzioni (ad esempio reti rinnovabili di dimensione
         condominiale), anziché restringerle.


    •    L'amministrazione pubblica emerge come un tassello fondamentale per l'efficienza
         energetica (e per il cambiamento di paradigma in generale). Investire in efficienza
         non significa indebitare un Comune o un'amministrazione pubblica, ma al contrario
         renderla economicamente più stabile. Non ha senso che oggi gli investimenti in
         efficienza energetica, anche nella forma di contratti di leasing con Esco4, siano

4
  Le Energy Service Company (ESCO) sono società che effettuano interventi per migliorare l'efficienza energetica,
assumendo su di sé il rischio dell'iniziativa e liberando il cliente dagli oneri organizzativi e di investimento.




                                                                                                               4
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




        equiparati all'indebitamento e ricadano nei vincoli di bilancio del patto di stabilità,
        mentre le bollette energetiche siano pagate a piè di lista come spese correnti.


Lo studio ci fornisce una prima indicazione per un percorso chiaro, che si sviluppa in poche
tappe di definizione dello scenario, in alcuni passaggi inevitabili di riforma e in priorità peri
sistemi elettrici. Un percorso in cui le rinnovabili non rappresentano “un problema”, bensì il
contesto entro cui si dovrà operare.
Non è stato un lavoro facile per il WWF: lo scenario presentato non è d'impatto neutro per la
nostra associazione. Assumere che i consumi elettrici siano del 30% superiori al 2050 di quanto
sono oggi e che la generazione da fonti rinnovabili aumenti da circa 80 a oltre 400TWh, non è
un passaggio facile, perché ogni scelta ha comunque un impatto, che va minimizzato.
E’ ovvio che ci fondiamo sull’esigenza ormai ineludibile che le istituzioni, in primis le Regioni,
garantiscano quello che finora è del tutto mancato, la programmazione del territorio. Così
come i nostri 300 mila soci e le nostre sezioni regionali e locali hanno dovuto fare i conti con
questi scenari, ci auguriamo che chi ancora sostiene la necessità di costruire centrali
termoelettriche a carbone, chi ancora sostiene di perseverare con benzina e diesel per
alimentare le automobili, chi continua ad anteporre i problemi, anziché cercare le soluzioni,
faccia i conti con il futuro e con i propri pregiudizi nei confronti delle fonti rinnovabili. Oggi si
può discutere della necessità di una transizione, a patto che l’obiettivo sia chiaro e il percorso
per raggiungerlo coerente e trasparente.


Infine ci sembra opportuno condividere una riflessione, che molto avvicina la questione
ambientale e quella dei cambiamenti climatici allo scenario economico e sociale dell'Europa di
questo ultimo periodo. Far pagare il conto al prossimo in un indefinito futuro, è un trucco che
funziona fino a quando non si scopre di essere “il prossimo” e che il futuro è adesso.


Lo studio di REF-E mostra come il costo complessivo della trasformazione del sistema elettrico
sia sostanzialmente paragonabile a quanto ci costerebbe preservare l'attuale paradigma
fondato sulle fonti fossili, con la differenza che il prezzo della riconversione dell’oggi andrà a
beneficio delle generazioni future, mentre continuare a pagare per mantenere lo statu quo
andrebbe a loro danno. E’ questo, in fondo, il cuore del percorso verso l’economia sostenibile.




Stefano Leoni                                                      Adriano Paolella
Presidente WWF Italia                                              Direttore Generale WWF Italia




                                                                                                   5
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




                                                                                 Introduzione

Nel 20095 l’Unione Europea si è posta                      totale ricorso alle fonti rinnovabili nella
l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di             generazione elettrica.
gas serra dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai
                                                           Il lavoro richiesto consiste nello sforzo di
livelli del 1990.
                                                           descrizione di un possibile sistema energetico
Nel 2011 la “Roadmap 2050”6 della                          quale esito del percorso di riforma voluto
Commissione ha proposto una tabella di                     dall'Unione Europea. La Roadmap europea
marcia per le prospettive d’azione fino al                 chiama questo lavoro di “back cast” anziché
2050 che consentirà all’UE di conseguire                   di “forecast”, proprio per dare l'accento al
l’obiettivo   di  riduzione     concordato                 percorso necessario più che all'obiettivo
preservando e supportando la competitività                 finale.
dell’economia.
                                                           Non è un lavoro di previsione. Le previsioni
In questo contesto alcuni Stati nazionali,                 infatti si basano sul prolungamento di
Germania, UK e Scozia, hanno elaborato e                   dinamiche fondamentali oggi visibili e
presentato     piani     d'azione   nazionali              caratterizzanti i sistemi economici, mentre la
compatibili con la visione Europea.                        costruzione di scenari compatibili con
                                                           obiettivi di policy significa identificare le
Importanti       società     di     consulenza
                                                           macro tendenze necessarie affinché tale
internazionali, Ecofys e McKinsey, hanno
                                                           obiettivo divenga raggiungibile.
fornito supporto nella costruzione di scenari
compatibili con uno scenario di completa                   Lo scenario al 2050 sarà possibile solo se nel
decarbonizzazione dei sistemi energetici                   periodo 2020-2050 si verificheranno e si
europei. Il WWF internazionale, con Ecofys e               metteranno in campo una serie di
l'Office of Metropolitan Architecture di                   cambiamenti nei mercati energetici europei.
Rotterdam ha fornito una visione dei sistemi               Ecco perché “back cast”. Fornire una visione
energetici mondiali al 2050 completamente                  al 2050 è quindi uno strumento per
sostenuti dal ricorso alle fonti rinnovabili, e            percorrere a ritroso quello che sarà
diversi sedi dei WWF hanno elaborato scenari               necessario mettere in campo in termini di
nazionali a integrazione del quadro.                       tecnologie, policy e investimenti economici da
                                                           qui al 2050 per rendere possibile l'obiettivo di
Nel Marzo 2012 il WWF Italia ha
                                                           riduzione delle emissioni climalteranti ai livelli
commissionato a REF-E uno studio finalizzato
                                                           auspicati dall'Europa.
alla descrizione di uno scenario energetico al
2050, compatibile con gli obiettivi di                     Nel lavoro, allo scenario 2050 viene pertanto
riduzione      delle   emissioni      proposte             aggiunta una fotografia intermedia al 2030
dall'Unione Europea, e caratterizzato da un                che serve a legare la visione di lungo periodo
5
                                                           con gli obiettivi di riduzione del CO2 in un
   Consiglio Europeo, 29-30 ottobre 2009, conclusioni
della Presidenza del Consiglio Europeo (15265/1/09         orizzonte temporale più vicino.
REV1).
6
  “Una tabella di marcia verso un’economia competitiva a   Il quadro di policy europea al 2020, con
basse emissioni di carbonio nel 2050”, Comunicazione
della Commissione, COM(2011) 112 definitivo, 8 marzo       l'eccezione  rilevante   della   direttiva
2011.




                                                                                                           6
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




sull'efficienza energetica, è oramai completo.          l'obiettivo di fornire una descrizione del
Lo scenario 2050 si verificherà solo se al 2030        mercato elettrico al 2050 al 100%
i fondamentali dei mercati energetici avranno          rinnovabile.
intrapreso nuove dinamiche valorizzando gli
                                                       I dati di partenza sono costituiti dagli
esiti delle politiche al 2020.
                                                       obiettivi della Roadmap 2050 e dallo
Il lavoro consiste di tre parti:                       studio del WWF internazionale “the
                                                       energy report 100% renewable by 2050”,
• una prima parte inquadra il lavoro nel
                                                       adattati al mercato italiano. Un peso
  contesto delle politiche europee per la
                                                       particolare verrà dato agli obiettivi di
  lotta ai cambiamenti climatici con
                                                       efficienza energetica. L'esito è la
  particolare riferimento alla Roadmap
                                                       descrizione del mercato elettrico al 2050
  2050. Si fa riferimento all'attuale
                                                       composto al 100% da fonti rinnovabili, con
  pacchetto normativo messo in campo
                                                       un mix di diverse fonti e implicazioni in
  dall'Unione e dalle implicazioni di lungo
                                                       termini di bilanciamento e accumulo di
  periodo nei tre ambiti fondamentali:
                                                       energia a sicurezza del sistema. E’ fornita
  efficienza energetica, fonti rinnovabili ed
                                                       una valutazione di costo complessivo
  ETS. Si fornisce un resoconto delle
  strategie nazionali ed altri studi WWF sugli      • una terza parte mette in luce i nodi e i
  obiettivi di lungo periodo                          passaggi necessari alla trasformazione dei
                                                      mercati, fornendo possibili strumenti
• una seconda parte sviluppa scenari di
                                                      innovativi di policy, nel settore elettrico e
  trasformazione del settore energetico in
                                                      per l'efficienza energetica.
  Italia al 2030-2050 con particolare
  riferimento al settore elettrico con




                                                                                                      © Flickr CC




                                                                                                 7
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




                                                             Executive Summary

La pubblicazione della Roadmap, a seguito dei       E' difficile, oggi, immaginare un percorso
pronunciamenti del Consiglio Europeo, ha            diverso. Diverse saranno le percentuali e i
cambiato le regole del gioco nel costruire          contributi di questa trasformazione da parte
scenari di lungo termine. La presenza di un         delle diverse tecnologie e opzioni. Ma questi
documento di policy da parte della                  tre passi permettono, con l'attuale set di
Commissione Europea con un obiettivo                tecnologie, di raggiungere l'obiettivo di
definito al 2050, la riduzione delle emissioni      riduzione delle emissioni a un costo
GHG dell’80-95% rispetto al 1990, anticipa          sostenibile. Questo è il percorso individuato
l'intento di riforma dei sistemi energetici negli   da tutti gli enti governativi e di ricerca che si
sforzi normativi dei prossimi anni.                 sono dedicati al lavoro, con evidenti
Inevitabilmente ne condiziona gli scenari.          differenze sulla quantificazione dei fenomeni
Qualsiasi scenario business as usual, qualsiasi     all'interno di queste tre variabili, ma con un
scenario reference a politiche esistenti porta a    sostanziale accordo nella direzione.
risultati totalmente incompatibili con il
                                                    Se da un lato dunque è prudente non esporsi
proposito di policy.
                                                    nella descrizione del nostro mondo tra 40
Le variabili che caratterizzeranno il contesto      anni per dare importanza a voler cogliere
2050 sono molteplici, complesse e di difficile      l'elemento più importante dei sistemi
previsione: la variabile tecnologica dopo anni      energetici di oggi ovvero la complessità delle
di investimenti e ricerca, la variabile             variabili, dall'altro è importate isolare i
economica in economie mondiali in grossa            passaggi obbligati che permettono il successo
trasformazione, la variabile politica dei           della      politica     energetico-ambientale
negoziati internazionali sui cambiamenti            dell'Europa.
climatici. Non è certo facile offrire una visione
                                                    In estrema sintesi il percorso che illustreremo
al 2050. Tuttavia risulta più semplice
                                                    nelle prossime pagine prevede (Tabella A e
identificare le condizioni senza le quali non è
                                                    Figura A):
possibile il verificarsi dello scenario.
                                                    • una diminuzione dei consumi energetici
La    strada     percorribile         per  la
                                                      finali del 40% al 2050 rispetto al 2010
decarbonizzazione passa in          tre mosse
fondamentali:                                       • un incremento del contributo del settore
                                                      elettrico sulla domanda finale dall'attuale
• efficienza energetica
                                                      20% al 43%, nel 2050 pari a un aumento
• spostare parte consistente della domanda            della domanda elettrica finale del 30%
  energetica finale, in particolare del settore       rispetto al 2010
  industria e trasporti, sul settore elettrico
                                                    • una progressiva e lineare penetrazione
• incrementare l'impiego delle fonti                  delle fonti rinnovabili nella generazione
  rinnovabili nella generazione elettrica.            elettrica di circa +8 TWh/anno nel periodo,
                                                      fino al totale soddisfacimento della
                                                      domanda.




                                                                                                   8
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




  Tabella A. Dom anda finale di energia (Mtep) e apporti elettrici per settore
                                             2010           2030           2050
  Domanda finale di energia                  126.6          105.6          76.0
    di cui elettrico                        19.9%          28.8%          43.7%
  Industria                                  32.1           26.3           19.3
    di cui elettrico                        32.7%          41.4%          50.0%
  Civile                                     49.1           39.9           29.5
    di cui elettrico                        26.9%          30.9%          35.0%
  Trasporto                                  42.4           36.7           25.4
    di cui elettrico                         2.4%          18.0%          50.0%
  Fonte: elaborazione REF-E


E' un percorso che si basa su un progressivo         dare una continuità e una linearità agli
avvicinamento al target attraverso il               investimenti si potrà fare coincidere
consolidamento strutturale di tendenze dei          l'obiettivo ambientale con quello di crescita
mercati energetici già verificatesi negli ultimi    economica fornendo una dimostrazione
anni.                                               pratica della green economy. Al contrario,
                                                    un'azione ritardata nel tempo implicherà la
Avere a disposizione quaranta anni per
                                                    necessità futura di adottare obiettivi più
riformare i mercati energetici sarà occasione
                                                    stringenti e più traumatici per l'economia e gli
di crescita economica del paese. Solo se
                                                    investimenti.
l'azione sarà intrapresa subito e si riuscirà a


 Figura A: I tre passi della Roadmap 2050




                                                                                                  9
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




In modo più discorsivo possiamo dire: “per             elettrico.      Tale    strategia      implica
raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione         trasformazioni tali che per essere credibile
fissati dall'Europa, la strada che oggi                non può non contenere una revisione
possiamo percorrere si basa sulla costruzione          della      politica   fiscale     sull'energia
di un sistema energetico che sia in grado,             (trasferimento della domanda al settore
attraverso l'introduzione di adeguate politiche        elettrico)
e strumenti, di ridurre i propri consumi finali
                                                    • lo spostamento dell'attenzione nella
del 40%, di indirizzare il più possibile i
                                                      regolazione dei mercati elettrici dai sistemi
consumi energetici finali, in particolare del
                                                      di      remunerazione      degli    impianti
settore del trasporto e dell'industria, sulla
                                                      programmabili alimentati da combustibili
domanda elettrica, e conseguentemente sia
                                                      fossili (borsa elettrica, mercato del giorno
in grado di trasformare il mercato elettrico da
                                                      prima) ai sistemi di remunerazione degli
un mercato la cui struttura e organizzazione è
                                                      impianti rinnovabili non programmabili
pensata per il dispacciamento dell'energia
                                                      caratterizzati dalla prevalenza di costi fissi.
elettrica generata da impianti alimentati da
                                                      Questo      implica     uno    spostamento
fonti fossili, a un mercato funzionale alle sole
                                                      dell'attenzione sulle tecnologie per
fonti rinnovabili.” Su questo ultimo punto il
                                                      l'accumulo, la sostituzione dei meccanismi
lavoro dedica particolare attenzione offrendo
                                                      d'incentivazione con mercati della capacità
la descrizione di uno scenario in cui le fonti
                                                      riservati alle sole rinnovabili, la
rinnovabili arrivano a garantire il 100% dei
                                                      promozione della generazione distribuita
consumi finali al 2050.
                                                      (sviluppo rinnovabili).
Gli step fondamentali in presenza dei quali è
                                                    Non è un percorso facile, ma se delineato,
possibile affermare che i mercati energetici
                                                    sarà sicuramente più semplice identificare
hanno abbandonato il modello di business as
                                                    quelle che sono le azioni, le politiche e gli
usual ed imboccato la traiettoria tracciata
                                                    investimenti che si dirigono su tale percorso o
dalla Roadmap 2050, per ciascuna delle
                                                    ne sono in contraddizione. Per questo motivo
mosse individuate nell’analisi, sono:
                                                    lo studio sottolinea l'importanza di avere un
• l'adozione di un obiettivo vincolante di          piano nazionale in cui vengano definite le
  riduzione, in termini assoluti, dei consumi       direttrici della politica energetica del paese
  energetici finali, così come è stato fatto        così come è stato fatto da Regno Unito e
  con le emissioni di CO2 degli impianti            Germania.
  industriali e con gli obiettivi di
                                                    Il    2030    rappresenta    un    momento
  penetrazione delle fonti rinnovabili sui
                                                    fondamentale del lavoro perché, più vicino
  consumi finali, mentre fino a oggi tutti gli
                                                    nell'orizzonte temporale, permette di
  obiettivi    presenti    nella    normativa
                                                    identificare obiettivi che, per realizzare lo
  nazionale o europea sono indicativi e
                                                    scenario 2050, dovranno essere presenti
  sempre in termini relativi (aumento
                                                    nell'elaborazione delle policy dei prossimi
  efficienza energetica)
                                                    anni. La strada della decarbonizzazione dei
• la presenza di una strategia coordinata di        sistemi energetici, e di quelli elettrici in
  trasferimento dei consumi finali di energia,      particolare, è un percorso lineare in cui è
  in particolare del trasporto e dell'industria     fondamentale non accumulare ritardi che
  da fonti primarie non rinnovabili al settore      renderebbero nel tempo gli obiettivi più




                                                                                                  10
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




lontani e più difficile e oneroso il costo futuro    energetici dei settori industriali. Entrambe le
di adattamento.                                      opzioni tecnologiche, presenti in qualche caso
                                                     negli altri studi a cui abbiamo fatto
Del lavoro presentato sarà poco producente
                                                     riferimento, non emergono in nessuno di essi
entrare nello specifico del numero proposto,
                                                     come sostanziali al raggiungimento degli
della quantità o della tecnologia scelta
                                                     obiettivi del settore elettrico. Il loro impiego
(variabili oggi solo intuibili), ma sarà utile
                                                     pertanto non è significativo nel presentare le
confrontarsi sulle tre macro dinamiche
                                                     dinamiche di fondo dello scenario.
emerse e una volta riconosciute come
inevitabili verificare che i sistemi attuali siano
coerenti con queste.
                                                     Priorità all'efficienza energetica
Nel lavoro abbiamo cercato di attenerci alle         La riduzione dei consumi in termini assoluti è
regole del gioco stabilite dalla Roadmap             la conditio sine qua non del realizzarsi della
europea e dagli altri lavori sul tema, ovvero la     policy europea. E' difficile infatti ipotizzare
costruzione di percorsi tecnico-economici            uno scenario di piena decarbonizzazione al
fondati su tecnologie già disponibili o con un       2050 senza una significativa riduzione dei
orizzonte temporale certo.                           consumi finali di energia. Per mantenere
E' escluso dallo scenario il ricorso al nucleare.    l'attuale livello di servizi tale obiettivo andrà
Il ricorso alla pratica di Carbon Capture and        raggiunto attraverso il miglioramento
Storage, ancora in fase sperimentale, non            dell'efficienza energetica negli usi finali.
viene considerata nello specifico del settore        Nello scenario che presentiamo i consumi
elettrico ma indicata come pratica di                energetici italiani al 2050 saranno del 40%
abbattimento delle emissioni dei consumi




                                                                                                  © Flickr CC




                                                                                                        11
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




inferiori a quelli del 2010 con due tappe                    riduzione dei consumi finali di energia in
intermedie al 2020 (-5%7) e al 2030 (-16%).                  termini assoluti, ma unicamente strumenti di
                                                             promozione dell'efficienza energetica in
Perché questo avvenga saranno necessarie
                                                             termini relativi rispetto all'andamento finale
misure per l'efficienza energetica in grado di
                                                             della domanda.
ridurre i consumi in termini assoluti dello
0.5% anno nel periodo 2010-2020, dell’1.2%
nel periodo 2020-2030 e dell’1.65% nel
                                                             Incremento della quota elettrica sulla
periodo 2030-2050.                                           domanda finale
E' un’ipotesi quantitativa in linea con 3 dei 5              Il settore energetico al 2050 vede la quota di
scenari proposti della Commissione Europea                   energia elettrica aumentare il proprio
nella sua Roadmap e con lo studio Ecofys per                 contributo     percentuale     sul     bilancio
WWF internazionale. Altri lavori, in                         energetico finale. A fronte di una
particolare il documento programmatico del                   diminuzione complessiva dei consumi
Governo tedesco, presentano scenari di                       energetici del 40% la generazione elettrica
efficienza ancor più marcati proponendo una                  incrementa del 30% rispetto al 2010 pari a
riduzione dei consumi finali sino al 50%.                    un aumento medio annuo dello 0.7%. Una
Abbiamo tuttavia privilegiato la scelta di uno               diminuzione     dei     consumi    del 50%
scenario in linea con la Commissione Europea                 permetterebbe un incremento contenuto
a uno scenario più incisivo. Incrementi                      degli apporti elettrici al +10% rispetto al
dell'efficienza energetica a livelli superiori a             2010.
quelli proposti possono soltanto facilitare il               A oggi l'energia elettrica ricopre circa il 20%
raggiungimento degli obiettivi ma non                        del bilancio energetico. Tale contributo è
modificheranno le dinamiche di fondo. Al                     previsto incrementare al 28% al 2030 e al
contrario sistemi energetici con consumi finali              43% al 2050. In sostanza lo scenario prodotto
più elevati difficilmente permetteranno il                   vede poco meno della metà dei consumi finali
verificarsi dello scenario con un esclusivo                  di energia al 2050 orientati sul settore
ricorso alle fonti rinnovabili.                              elettrico. Per alcuni settori (industria e
È importante sottolineare come per il                        agricoltura) tale trasferimento si traduce in
verificarsi dello scenario sia necessaria la                 una sostanziale stabilità della domanda
riduzione dei consumi finali in termini                      elettrica, a fronte di una diminuzione
assoluti e come ad oggi non esistano a livello               complessiva dei consumi energetici, nel
nazionale o europeo meccanismi di policy in                  settore residenziale, al contrario, la riduzione
merito. Tutta la normativa sull'efficienza                   della domanda finale determinerà anche una
energetica esistente e in discussione non                    riduzione della domanda elettrica. Sarà il
introduce, come invece viene fatto nel settore               settore     dei     trasporti     a      influire
delle rinnovabili e delle emissioni di CO2 nel               sull'incremento della domanda elettrica
settore industriale con l'ETS, obiettivi di                  finale.
                                                             Il settore dei trasporti è forse quello più
7
  L'obiettivo -5% in termini assoluti non deve essere        critico nel raggiungimento degli obiettivi. Al
confuso con l'obiettivo europeo di -20% al 2020 che sino
a oggi è in termini relativi rispetto a uno scenario         2050 è stata inserita una diminuzione del
tendenziale che prevede un aumento dei consumi
energetici. La differenza tra diminuzione dei consumi in
                                                             consumo finale del 40%. Tale performance è
termini assoluti e relativi è più volte ripresa nel testo.




                                                                                                           12
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




garantita dallo spostamento tecnologico del         facilita l'obiettivo settoriale dei trasporti
trasporto privato dal motore a combustione          nella Roadmap.
interna al motore elettrico e da un maggiore
                                                    Usare l’energia elettrica e la sua rete di
ricorso della trazione elettrica per il trasporto
                                                    trasporto è necessario a soddisfare una
merci. Ulteriori riduzioni del consumo
                                                    domanda energetica, comunque ridotta del
potranno essere realizzate attraverso
                                                    40%, che in molti casi non coincide con la
politiche focalizzate sulla domanda: politiche
                                                    disponibilità di risorse energetiche rinnovabili
di urbanizzazione che prevedano una
                                                    in loco. Lo scenario prevede il trasferimento
diminuzione del fenomeno dello sprawling
                                                    di parte della domanda di calore nel settore
urbano, il decentramento dei servizi, politiche
                                                    elettrico. Il 35% dei consumi domestici finali
per la distribuzione oraria della domanda di
                                                    e il 50% di quelli industriali al 2050 è
punta.
                                                    elettrico. Percentuali più basse rispetto agli
Nello scenario proposto il 50% della                scenari di altri paesi Europei grazie agli
domanda finale di trasporto al 2050 è stata         apporti previsti dal solare termico e dalla
trasferita nel settore elettrico.                   geotermia a bassa entalpia.
Anche a fronte di una diminuzione dei               Anche in questo passaggio, lo scenario
consumi del 40% al 2050, il settore dei             proposto si mantiene sulle dimensioni
trasporti copre un terzo dei consumi finali di      quantitative identificate dalla Roadmap
energia. Nell'ottica di uno scenario in cui le      europea: a fronte di un nostro 43% sulla
emissioni GHG sono ridotte dell’80-95%, tale        domanda finale al 2050 il contributo elettrico
quota di domanda dovrà essere soddisfatta o         degli scenari Roadmap varia dal 36 al 39%.
con il ricorso a biocombustibili o con una          Diverso invece lo scenario tedesco che
significativa penetrazione della trazione           trasferisce solo una quota limitata del
elettrica. Lo scenario ha privilegiato l'ipotesi    trasporto al settore elettrico affidando buona
elettrica. Questo rende l'obiettivo di              parte della domanda alla filiera dei
penetrazione delle rinnovabili nel settore          biocombustibili.
elettrico (100% al 2050) più ostico, ma                                                           © Flickr CC




                                                                                                 13
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




100% rinnovabili al 2050                            sostituirà le fonti fossili con l'effetto di ridurre
Il terzo passaggio per la decarbonizzazione         la remunerazione degli investimenti dei
prevede un massiccio ricorso alle fonti             produttori con centrali termoelettriche. Gli
rinnovabili nella generazione elettrica fino a      investimenti nella capacità rinnovabile
raggiungere il 100% della generazione al            (attraverso meccanismi d'asta di capacità, con
2050. Il dato di partenza è del 25% al 2010.        una sorta di capacity payment per le sole
                                                    rinnovabili) andrebbero a sostituire gli
Si tratta in sostanza di smobilitare risorse        investimenti in capacità fossile che
economiche e potenziali tecnici per                 diventerebbe inutilizzata nel lungo periodo. I
incrementare la generazione da fonti                costi per lo sviluppo delle infrastrutture di
rinnovabili dai 76.9 TWh del 2010 agli oltre        rete e degli accumuli andranno anch'essi a
400 TWh del 2050. La crescita da fonti              ricadere nelle tariffe elettriche finali. E' molto
rinnovabili dal 2020 dovrà essere nell'ordine       importante sottolineare come la gran parte
dei 7.5-9 TWh anno in linea con la crescita         dell'incremento della domanda elettrica
del 2011 sul 2010 di circa 9 TWh, ma su             deriva dall'inclusione di quote sempre
volumi decisamente più consistenti rispetto         maggiori di consumi nel settore dei trasporti i
alla crescita del periodo passato (5.7 TWh dal      cui consumi (diesel e benzina) sono gravati da
2010 su 2009 al netto degli andamenti               un’alta componente di fiscalità. Lo scenario
dell’idroelettrico) e alla media storica (3         tende a ottimizzare il progresso degli
TWh/anno nel periodo 2004-2011).                    investimenti nel settore elettrico in maniera
Il costo complessivo del rinnovamento del           tale da disegnare una crescita equilibrata e
parco di generazione elettrico è stimato in 7-      costante del parco impianti negli anni.
9 miliardi di euro/anno nel periodo 2020-
2050. La stima include unicamente i costi
dell'infrastruttura nella generazione elettrica.    Tale linearità, che è la premessa della
A essi si devono aggiungere i costi per             crescita industriale, mantiene il volume degli
l'efficienza energetica, gli accumuli e le          investimenti tra i 7 e i 9 miliardi/anno dal
infrastrutture di trasporto. Con queste             2020 al 2050 e prevede un obiettivo
integrazioni il volume d'investimenti sembra        intermedio al 2030 di 219 TWh pari al 60%
quindi in linea con gli ordini di grandezza del     dei consumi elettrici.
valore di 20 miliardi di euro/anno quale stima      Oltre alle dinamiche e alle novità dei mercati
degli investimenti avanzata dal governo             elettrici è possibile fornire degli ordini di
tedesco. Gli investimenti per la realizzazione      grandezza per gli apporti delle diverse fonti.
delle infrastrutture nel settore della
generazione elettrica è stato quantificato in
circa lo 0.5% anno del PIL.                         La Figura 1 riporta il mix delle fonti al 2010,
                                                    2030 e 2050.
La maggior parte dei costi di questa
operazione sarà recuperata dalla vendita
dell'energia elettrica agli utenti finali. In
particolare, la domanda crescente di energia
elettrica assorbirà circa un terzo della nuova
generazione annuale rinnovabile, mentre la
quota rimanente di produzione rinnovabile




                                                                                                     14
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




Figura 1. Produzione elettrica (TWh)
     combustibili fossili        idro bacino                 idro fluente               geotermico
     eolico                      fotovoltaico                biomassa                   solare termodinamico
  500
  450
  400
  350
  300
  250
  200
  150
  100
   50
    0
                       2010                              2030                               2050
Fonte: Terna e previsioni REF-E



    Al 2030 il 60% della domanda elettrica finale       di batterie presso le utenze finali o sulle reti.
    è data da apporti rinnovabili. Un quarto            Il quadro è completato con un 8% di eolico
    della domanda elettrica è fornito dal solare        rispetto all'attuale 3-4%, un 2.5% di
    fotovoltaico contro il 4% di oggi. Il costo         geotermico con lo sfruttamento di risorse a
    d'installazione del fotovoltaico è previsto         minore entalpia, un 11% di biomassa, di cui
    raggiungere la grid parity già prima del 2020.      circa il 40% in autoproduzione industriale con
    Buona parte degli impianti saranno installati       apporti minimi domestici. I combustibili
    direttamente nei luoghi di consumo in               fossili copriranno il rimanente 40% della
    autoproduzione (il 60% del totale                   domanda finale.
    fotovoltaico). La curva di domanda di rete
                                                        Al 2050 lo scenario prevede una
    risulterà completamente modificata. Ancora
                                                        penetrazione delle rinnovabili al 100%. Una
    nel 2030 nel periodo invernale i picchi di
                                                        grossa parte della domanda elettrica (circa il
    domanda saranno concentrati nelle ore
                                                        35-40%) potrà essere soddisfatta da solare
    diurne, ma già nei periodi estivi
                                                        fotovoltaico. Nei mesi estivi si prevede una
    l'autoproduzione fotovoltaica sulle reti di
                                                        generazione di eccedenze non assorbibile dai
    distribuzione invertirà i volumi della domanda
                                                        sistemi d'accumulo con disponibilità di
    tra le ore diurne e le ore notturne. La
                                                        energia elettrica per l'esportazione. Rispetto
    penetrazione del trasporto privato elettrico, i
                                                        al 2030 è ipotizzabile una maggiore
    cui tempi di ricarica sono concentrati nelle
                                                        attenzione agli investimenti in solare
    ore notturne, acuirà questa inversione.
                                                        termodinamico (12% al 2050) che contiene
    Saranno necessari investimenti nei sistemi di       in sé la capacità di accumulo. In particolare, è
    accumulo attraverso un diverso ricorso agli         stato ipotizzato un assetto del solare
    impianti idroelettrici a bacino e la dotazione      termodinamico in grado di prolungare la
                                                        generazione elettrica sino a 6 ore oltre il




                                                                                                      15
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




tramonto. Eolico al 15% della domanda finale        riduzione dei consumi finali in tutti i settori.
e biomasse che chiudono la domanda di rete          Al 2050 le emissioni di CO2 del settore
con un contributo finale del 22%. Lo scenario       termoelettrico saranno limitate a circa 5 Mt
è descritto con circa i 2/3 della generazione       legato agli interventi di riserva di centrali a
fotovoltaica (158 TWh) in autoproduzione. A         gas. Priorità al ricorso al carbon capture and
questi si aggiungono circa 7 TWh di biomassa        storage (CCS) dovrà essere data alle emissioni
in autoproduzione nel settore domestico e           dei processi industriali.
25 TWh nel settore industriale. In particolare,
                                                    Si tratta evidentemente di una delle possibili
si prevede che determinati settori industriali
                                                    descrizioni del mercato elettrico compatibile
(carta, alimentare, legno) convertano
                                                    agli obiettivi di policy della Roadmap.
interamente la domanda energetica in
                                                    Percentuali, tecnologie e assetti diversi
biomassa avendone facile accesso. Pur non
                                                    saranno al 2050 l'esito delle variabili
programmabile         la     generazione      da
                                                    tecnologiche, sociali ed economiche oggi non
fotovoltaico, soprattutto se accompagnata da
                                                    prevedibili. Tuttavia è possibile anche in
infrastrutture di accumulo (batterie e impianti
                                                    questo ambito iniziare ad isolare quelle che
a pompaggio) sarà facilmente prevedibile.
                                                    appaiono le più probabili caratteristiche del
Periodi      prolungati      di    diminuzione
                                                    sistema elettrico futuro in maniera tale da
dell'irraggiamento saranno gestiti attraverso
                                                    dare un supporto al lavoro di policy per una
politiche sulla domanda (segnali di prezzo) e
                                                    loro progressiva integrazione nei mercati
l'entrata in esercizio di impianti a gas che
                                                    energetici contemporanei.
forniranno la riserva del sistema (ricaricando
gli accumuli) senza contributi percentuali          Queste ci sembrano:
rilevanti sul totale della generazione elettrica    • forte penetrazione delle fonti non
(<5%).                                                programmabili          che       renderanno
Al 2030, le emissioni di CO2 del parco                indispensabili investimenti negli accumuli:
termoelettrico italiano pur a fronte di un            batterie ed idroelettrici a bacino;
incremento della domanda elettrica del 20%          • ridefinizione delle regole dei mercati
al 2030 potrebbero essere contenute a 55              elettrici. Il solare fotovoltaico pur se non
Mt, con una riduzione del 50% rispetto alle           programmabile è facilmente prevedibile.
attuali     (-60%     rispetto     al    1990).       Sarà indispensabile ridefinire le regole e i
L'infrastruttura di impianti a ciclo combinato        tempi del dispacciamento e della riserva;
a gas esistente sarebbe sufficiente a
soddisfare la domanda di rete al 2030 non           • marcata penetrazione
rinnovabile (148TWh), senza necessità di              dell'autoproduzione con l'installazione di
investimenti in nuovi impianti. Sempre al             impianti sulle reti di distribuzione e
2030 non si prevede ricorso a carbone. La             l'ausilio dei capitali privati diffusi;
generazione elettrica a gas sarebbe                 • completo ribaltamento del profilo della
sostanzialmente equivalente a quella odierna.         domanda di rete giornaliera con una
Il prezzo di generazione termoelettrico sarà          prevalenza della domanda nelle ore
fondamentalmente condizionato dalle policy            notturne;
esistenti più che dal valore del gas naturale la
                                                    • centralità delle reti della futura
cui domanda, pur invariata nel settore
                                                      infrastruttura elettrica, delle smart grid in
termoelettrico, sarà fortemente ridotta dalla




                                                                                                 16
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




   particolare per gestire e integrare al           definire i contesti, identificare le risorse,
   meglio sulla rete di distribuzione gli           delineare le norme entro i quali si chiede agli
   apporti delle diverse fonti rinnovabili e        attori dei mercati di indirizzare i propri
   degli accumuli, alle reti di trasmissione        investimenti, la propria ricerca, la
   nazionali e transnazionali per facilitare i      formazione, gli interessi. Il piano serve a
   flussi della generazione rinnovabile in          fissare dei paletti entro i quali le decisioni che
   eccesso o difetto nelle varie parti del          riguardano l'energia devono dimostrare la
   mercato europeo.                                 propria coerenza. Niente è dannoso per le
                                                    imprese e per l'economia quanto il
                                                    repentino cambio di rotta delle politiche.
Implicazioni per la policy
Il lavoro raccoglie diverse raccomandazioni di
policy in cinque macro argomenti che ci
sembrano di primaria importanza per attuare
la Roadmap 2050
• l'adozione di un piano energetico di lungo
  periodo

• l'introduzione   di     una      struttura
  amministrativa funzionale agli obiettivi
• l'adozione di una fiscalità coerente con gli
  obiettivi
• l'adozione di una strategia intelligente e
  coraggiosa per l'efficienza energetica
• la riforma del sistema elettrico ad
  immagine delle fonti rinnovabili.


Piano energetico 2050
                                                                                                         © R.Isotti, A.Cambone - Homo Ambiens / WWF-Canon



L'adozione di un obiettivo ambizioso di
riforma dei mercati energetici, nei termini
richiesti dall'Europa, implica la necessità di
dotarsi di un piano energetico nazionale di
lungo periodo coerente con le politiche
energetiche europee in cui esplicitare gli
indirizzi generali in tema di energia e
cambiamenti climatici. Il piano energetico
serve a dare un indirizzo agli operatori del
settore e ai policy makers nei diversi livelli
della macchina amministrativa e a identificare
un percorso di massima in termini di costi e di
strumenti da adottare. Il piano serve a




                                                                                                   17
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




Un'amministrazione pubblica consapevole                      policy. E' importante mettere in campo un
dei cambiamenti climatici                                    percorso di coerenza della fiscalità senza
                                                             aumentare        l'imposizione   fiscale,  che
Gli obiettivi indicati dalla Roadmap 2050 non
                                                             determinerebbe una diminuzione del
sono né scontati né di facile attuazione. Un
                                                             consenso alle politiche climatiche, ma
tema importante di policy da affrontare è
                                                             semplicemente identificando e correggendo
quella di dotare il paese di una struttura di
                                                             le contraddizioni oggi presenti nella fiscalità
governance ai diversi livelli di sussidiarietà
                                                             e, in un secondo tempo, istituendo
funzionale al raggiungimento degli obiettivi
                                                             meccanismi fiscali preposti al raggiungimento
energetico-ambientali.
                                                             degli obiettivi energetico-ambientali.
Energia e ancor più clima sono temi
                                                             È necessaria una rilettura della fiscalità che
trasversali a diverse attività pubbliche. A oggi
                                                             identifichi, correggendole, le spinte opposte
manca una rappresentanza istituzionale che
                                                             alla promozione dell'efficienza, delle
abbia come obiettivo quello di promuovere
                                                             tecnologie e delle pratiche carbon neutral.
una politica energetica in maniera coerente
                                                             Tale rilettura non implica maggiori o minori
con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di
                                                             entrate per lo Stato ma semplicemente
CO2. La gestione politica e amministrativa di
                                                             elimina le contraddizioni tra la fiscalità e le
energia e clima a livello centrale ricadono su
                                                             politiche per il clima. Una tale lettura potrà
due diversi Ministeri e a livello locale non
                                                             essere fatta unicamente da una struttura che
esiste una struttura in grado di promuovere
                                                             abbia in testa il punto di vista energetico-
tali obiettivi. La macchina pubblica è costruita
                                                             climatico e non il dedalo di esenzioni e
su altri presupposti e altre priorità. Sarà
                                                             complicazioni connesse all'attuale sistema
importante         dotare      la       macchina
                                                             fiscale nazionale.
amministrativa di una struttura funzionale al
raggiungimento degli obiettivi. Senza una                    Un successivo passaggio potrebbe quindi
chiara rappresentanza amministrativa del                     riguardare l'elaborazione di una fiscalità
tema          clima-energia         difficilmente            ambientale più propriamente orientata agli
emergeranno nella macchina pubblica le                       obiettivi della Roadmap. Sono molti i
capacità, le professionalità e un punto di                   possibili esempi e proposte in tal senso. La
vista energetico-climatico coerente con la                   possibilità di introdurre una fiscalità sui
politica europea. A fronte dell'adozione di un               prodotti in relazione al loro contenuto di CO2
piano energetico al 2050 sarà importante                     nelle diverse fasi di processo, l’ICE (imposta
dare un mandato chiaro a una specifica                       carbonio emesso) potrà essere presa in
struttura che abbia come core business la                    considerazione in alternativa o in parziale
politica climatica.                                          sostituzione dell'attuale IVA. Al pari
                                                             l'introduzione dell'IMU potrebbe prevedere
Una fiscalità coerente con la politica
                                                             una diversa imposizione a seconda
climatica
                                                             dell'efficienza energetica dell'edificio. Tale
La fiscalità costituisce il 438% del Pil italiano.           meccanismo andrebbe da subito introdotto
È impensabile ridurre dell’80-95% le                         nelle case destinate alla locazione in maniera
emissioni di CO2 se tale 43% non lavora                      tale da incentivare la penetrazione
nella stessa direzione degli obiettivi di                    dell'efficienza energetica in un settore
8
 Si fa riferimento a “Total receipts from taxes and social
                                                             altrimenti difficile da intercettare.
contribution sul PIL Italia 2010”, Eurostat




                                                                                                         18
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




Una strategia efficiente e coraggiosa per           per     il     settore   privato      che    per
l'efficienza energetica                             l'amministrazione pubblica. Quindi, data la
                                                    particolarità del patrimonio artistico italiano
Tali provvedimenti andrebbero coordinati
                                                    che     non      permetterà     l'ottimizzazione
nell'ambito di un obiettivo di efficienza
                                                    energetica in molti edifici sarà importante
energetica in grado di ridurre i consumi finali
                                                    fissare gli standard di maggiore efficienza per
nell'ordine del 40% al 2050 rispetto ai
                                                    la costruzione di nuove abitazioni anche
consumi odierni. Infatti, dall'analisi effettuata
                                                    anticipando la normativa europea.
risulta come sia l'efficienza energetica a
rappresentare il cardine di una politica            La realizzazione dello scenario proposto
climatica efficace. Si tratta di introdurre         dovrà        necessariamente          prevedere
meccanismi in grado di rendere strutturale il       l'elaborazione di uno strumento specifico di
decoupling tra PIL e domanda energetica             promozione del trasporto elettrico. Sia
finale.                                             attraverso     meccanismi       d'incentivazione
                                                    diretta che attraverso la revisione delle
Grande importanza dovrà essere data
                                                    detrazioni fiscali del trasporto per le imprese.
all'efficienza energetica nell'amministrazione
pubblica che si dovrà dotare di un piano
specifico per l'efficienza energetica. Le attuali
                                                    Un sistema elettrico a somiglianza delle fonti
regole per i bilanci delle amministrazioni
                                                    rinnovabili
pubbliche non permettono, all'interno del
patto di stabilità, il ricorso al debito per il     In ultimo la policy dovrà farsi promotrice di
finanziamento di interventi in efficienza           una progressiva riforma dei mercati elettrici
energetica anche se tale indebitamento              le cui regole e le cui strutture dovranno
viene compensato dalle minori spese in              necessariamente diventare funzionali ad un
energia negli anni futuri.                          approvvigionamento sempre più composto
                                                    da impianti da fonte rinnovabile. Priorità
Le proposte legislative circolate di
                                                    dovrà essere data allo sviluppo dei sistemi
incentivazione delle FER termiche e
                                                    d'accumulo, al potenziamento delle reti e a
dell'efficienza     energetica        potrebbero
                                                    un sistema di remunerazione della capacità
finalmente introdurre un meccanismo
                                                    rinnovabile.
maggiormente favorevole per la promozione
dell'efficienza                        energetica   Il sistema delle aste appare un meccanismo
nell'amministrazione pubblica di fatto esclusa      adeguato per l'introduzione progressiva di
dal meccanismo del 55%. Tuttavia, il valore         capacità rinnovabile nel sistema elettrico.
economico della taglia degli interventi             Esso tuttavia deve essere inserito in una
riconosciuti dovrebbe essere di una scala           visione di lungo periodo che ne dimostri la
sufficientemente grande da includere progetti       coerenza con gli obiettivi energetici nazionali
di dimensione adeguata ai servizi pubblici          e soprattutto fornisca delle garanzie agli
oggetto degli interventi (scuole, ospedali,         operatori sulla regolazione del settore. Con i
uffici di grandi metrature in edifici storici).     certificati verdi la quota d'obbligo forniva la
                                                    garanzia di realizzazione degli impianti. Con le
Inoltre sarà utile prestare particolare
                                                    aste ci sono due possibili rischi: che l'offerta
attenzione alla conversione energetica degli
                                                    d'impianti sia inferiore alla domanda e che si
edifici introducendo obiettivi annuali di
                                                    instaurino posizioni dominanti di singoli
riqualificazione energetica (2.5% all’anno), sia




                                                                                                 19
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




operatori che di fatto vanificano l'efficacia       delle     infrastrutture   necessarie    alla
economica del meccanismo. Occorre                   trasformazione dei mercati elettrici: reti,
compensare queste caratteristiche dei               accumuli, sviluppo di impianti rinnovabili. Il
sistemi d'asta. Migliorare la concorrenza nelle     ricorso all'autoproduzione potrebbe favorire
offerte, soprattutto da parte di operatori          uno sviluppo delle infrastrutture nelle aree
internazionali, passare attraverso una più          urbane, industriali e comunque già
trasparente       ed     efficiente    procedura    fortemente antropizzate.
autorizzativa e una diminuzione degli oneri
                                                    Per      favorire    l'autoproduzione       sarà
burocratici e amministrativi. Quindi risulta
                                                    necessario introdurre una normativa che
indispensabile fornire garanzie di lungo
                                                    permetta la fornitura di più utenze
periodo sugli aspetti sempre più prioritari dei
                                                    all'interno di una piccola rete di utenze. La
sistemi elettrici: le regole del dispacciamento,
                                                    promozione dell'autoproduzione di piccola
del bilanciamento, il programma sugli
                                                    scala ha l'enorme vantaggio di promuovere la
accumuli, le intenzioni nel gestire la riserva e
                                                    partecipazione capillare di capitali privati
l'eventuale gestione economica dei distacchi.
                                                    nella trasformazione dei sistemi elettrici. Essa
Lo sviluppo delle rinnovabili renderà il            va      adeguatamente       supportata      non
mercato sempre più un mercato della                 unicamente con incentivi economici ma
capacità di lungo periodo (gestita con le           soprattutto con disposizioni di regolazione ed
aste) al quale si affiancherà un mercato del        efficienza burocratica.
dispacciamento orario in cui entreranno a
fare parte gli impianti rinnovabili                 La promozione della co-fornitura del servizio
programmabili, i meccanismi di accumulo e           elettrico sembra emergere come uno
la gestione intelligente della domanda.             strumento importante di partecipazione e
                                                    responsabilizzazione del cittadino sui temi
Lo scenario proposto introdurrà forti
                                                    energetico ambientali.
pressioni sull'ambiente dovuto allo sviluppo


                                                                                                  © Flickr CC




                                                                                                 20
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




1
    Gli scenari di lungo
    periodo per rinnovabili                         1.1 La Roadmap 2050
                                                    Nel 20099 l’Unione Europea si è posta
                                                    l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni
In questa sezione vengono raccolti i                di gas serra dell’80-95% entro il 2050
maggiori documenti di policy e gli studi più        rispetto ai livelli del 1990, nel contesto
significativi che si pongono come obiettivo         delle riduzioni che i paesi sviluppati devono
la decarbonizzazione dei sistemi energetici         realizzare collettivamente secondo quanto
in Europa e la completa penetrazione delle          definito dal Gruppo intergovernativo sui
fonti rinnovabili nel settore elettrico al          cambiamenti climatici10.
2050. Una seconda parte del capitolo
                                                    La realizzazione di un processo di
analizzerà in maniera sintetica l'attuale
                                                    transizione verso un’economia a basse
pacchetto di normative esistente e in fase
                                                    emissioni di carbonio efficace in termini di
di elaborazione a livello europeo,
                                                    costi comporta la necessità di pianificare il
finalizzato agli obiettivi 2020.
                                                    percorso economico ed energetico
Il capitolo ha due finalità:                        dell’Unione dei prossimi anni.
• la prima fornire una documentazione               Nel 2011 la “Roadmap 2050”11 della
  autorevole e di confronto allo scenario           Commissione ha proposto una tabella di
  sviluppato da REF-E per WWF Italia.               marcia per le prospettive d’azione fino al
  Nello sviluppo dello scenario, capitolo 2         2050 che consentirà all’UE di conseguire
  del rapporto, il testo sottolineerà gli           l’obiettivo di riduzione concordato
  scostamenti delle valutazioni REF-E               preservando        e      supportando        la
  rispetto agli studi e ai documenti di             competitività         dell’economia.         La
  policy della Commissione Europea,                 Commissione ha definito una serie di tappe
  motivandone le diverse assunzioni nel             principali per verificare il rispetto dei tempi
  contesto Italiano                                 per il raggiungimento degli obiettivi,
• la seconda consiste nel fare un punto             evidenziando le necessità di investimento e
  sulle politiche introdotte dall'Unione            le opportunità esistenti nei vari settori.
  Europea al 2020 ed elaborate dagli Stati          Sulla base dei vari scenari analizzati risulta
  nazionali        più      intraprendenti          che un sentiero efficace dal punto di vista
  nell'anticipare strumenti di regolazione          dei costi comporterà una riduzione delle
  energetico-climatici al 2050: UK e
  Germania in particolare. La rassegna              9
                                                       Consiglio Europeo, 29-30 ottobre 2009, conclusioni
  offre spunti per le raccomandazioni di            della Presidenza del Consiglio Europeo (15265/1/09
                                                    REV1).
                                                    10
  policy oggetto dell'ultimo capitolo del              La decisione del Consiglio Europeo è conforme alla
                                                    posizione approvata dai leader mondiali negli accordi
  rapporto.       Data    la      centralità        di Copenaghen e di Cancun, che prevedono l'impegno
  dell'efficienza      energetica       per         di elaborare strategie di sviluppo a lungo termine a
                                                    basse emissioni di carbonio. Alcuni Stati membri si
  raggiungere gli obiettivi di lungo                sono già mossi in questa direzione o sono in procinto
                                                    di farlo, in particolare fissando obiettivi di riduzione
  periodo uno spazio importante nel testo           delle emissioni per il 2050.
                                                    11
  è stato dedicato allo specifico di questo             “Una tabella di marcia verso un’economia
                                                    competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050”,
  tema.                                             Comunicazione della Commissione, COM(2011) 112
                                                    definitivo, 8 marzo 2011.




                                                                                                         21
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




emissioni rispetto ai livelli del 1990 del 25%                     1.1.1 Il settore energetico
entro il 202012, del 40% entro il 2030 e del
60% entro il 2040. Tale approccio                                  Il settore energetico ha il maggiore
implicherà, rispetto al 1990, riduzioni                            potenziale di riduzione delle emissioni, e
annue di circa l'1% fino al 2020, dell'1,5%                        si potrà arrivare al quasi totale
tra il 2020 e il 2030, e del 2% negli ultimi                       abbattimento delle emissioni entro il
due decenni fino al 2050, con un                                   2050. Al 2030 il settore energetico
abbattimento       delle      emissioni     che                    prevede delle riduzioni comprese tra il 54
aumenterà nel tempo grazie alla                                    e il 68%.
disponibilità di una più ampia gamma di                            La tabella di marcia per l’energia 205013,
tecnologie con un buon rapporto costi-                             presentata nel dicembre 2011 dalla
efficacia.                                                         Commissione, analizza diversi possibili
Tutti i settori dovranno contribuire allo                          scenari di emissione fornendo una
sforzo di riduzione delle emissioni in base                        valutazione delle conseguenze di un
al proprio potenziale tecnologico ed                               sistema energetico a bassa intensità di
economico. La Commissione ha esaminato                             carbonio e identificando il quadro
una serie di interventi e scenari per i                            strategico necessario per realizzarlo. Gli
principali settori economici basati su                             scenario presentati sono 5 in aggiunta a
diversi tassi di innovazione tecnologica e                         due scenari business as usual. Gli scenari,
dei prezzi dei combustibili fossili, arrivando                     concepiti combinando le principali
alla formulazione dei risultati riportati in                       politiche che concorrono alla riduzione
Tabella 1.                                                         delle emissioni (efficienza energetica,
                                                                   energia rinnovabile, nucleare, tecnologie
                                                                   CCS), hanno portato all’individuazione degli


 Tabella 1. Riduzioni settoriali di gas effetto serra rispetto al 1990
 Settori                                                    2005              2030                     2050
 Energetico                                                  -7%        da -54% a -68%          da -93% a -99%
 Industria                                                  -20%        da -34% a -40%          da -83% a -87%
 Trasporti*                                                  30%         da +20% a -9%          da -54% a -67%
 Residenziale e servizi                                     -12%        da -37% a -53%          da -88% a -91%
 Agricoltura                                                -20%        da -36% a -37%          da -42% a -49%
 Altre emissioni diverse dal CO2                            -30%        da -72% a -73%          da -70% a -78%
                                            Totale           -7%        da -40% a -44%          da -79% a -82%
 * Incluso il trasporto aereo, escluso il trasporto marittimo
 Fonte: Roadmap 2050, Commissione Europea

12
  Questo obiettivo potrà essere raggiunto con la piena
realizzazione delle politiche esistenti, comprendendo,
oltre all’impegno vincolante di portare al 20% la quota
di energie rinnovabili, l’impegno non ancora vincolante
di aumentare del 20% l’efficienza energetica entro il
2020, il che presuppone la piena attuazione delle
                                                                   13
prescrizioni del “piano di efficienza energetica 2011”                “Energy Roadmap 2050”, COM(2011) 885/2; la
dell’8 marzo 2011, dettagliate quantitativamente nella             comunicazione della Commissione è accompagnata
“proposta di Direttiva sull’efficienza energetica” del 22          da un valutazione dell’impatto delle diverse opzioni di
giugno 2011.                                                       policy e dei relativi scenari.




                                                                                                                       22
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




      elementi cardine e dei cambiamenti
      strutturali necessari nel processo di
      decarbonizzazione del sistema energetico
      comunitario (Tabella 2).



Tabella 2. Scenari Energy Roadmap 2050: principali andamenti
                                                       Scenari business                                     Scenari di decarbonizzazione
                                                        as usual (BAU)
                                                       BAU           BAU +            Elevata          Alta           Diversificazione    Bassa      Forte
                                           2005
                                                   (scenario di     m isure         efficienza     penetrazione          delle fonti   penetrazione calo del
                                                  reiferim ento)* addizionali**     energetica      delle fonti        tecnologiche      del CCS    nucleare
                                                                                                    rinnovabili      (CCS e nucleare)
Dom anda di energia prim aria
                                   M tep   1826        1763             1615            1084             1134                1217               1238           1137
                 Varizione % dal 2005                  -3.5%           -11.6%          -40.6%          -37.9%               -33.4%             -32.2%        -37.7%
       di cui fonti rinnovabili, M tep      125         352              375             472             676                  499                504            525
                 Varizione % dal 2005                 181.6%          200.0%           277.6%          440.8%              299.2%              303.2%        320.0%
 % rinnovabili su energia primaria 6.8%               20.0%            23.2%           43.5%            59.6%               41.0%              40.7%           46.2%
Dom anda di energia finale
                                   M tep   1174        1221             1157             738             804                  804                797            793
                 Varizione % dal 2005                  4.0%            -1.4%           -37.1%          -31.5%               -31.5%             -32.1%        -32.5%
       di cui energia elettrica, M tep      238         355              340             275             290                  311                308            305
                 Varizione % dal 2005                  49%              43%             16%              22%                 31%                29%            28%
      % elettricità su domanda finale ####              29.1%            29.4%            37.3%           36.1%             38.7%                38.6%          38.5%
* Include i trend correnti e le politiche euroepee energetico/ambientali adottate fino a marzo 2011
** Include misure addzionali in tema di efficienza energetica, infrastruture, mercato interno, nucleare, tassazione erngetica, trasporti, sulla base degli sviluppi
successivi a marzo 2011
Fonte: Impact Assessment Energy Roadmap 2050, Commissione Europea




      Nei 5 scenari di “decarbonizzazione” le
      forme di energia rinnovabile arriveranno a                                        La Commissione stima che la quota delle
      coprire tra il 40 e il 60% della domanda di                                       tecnologie a bassa di carbonio nel mix di
      energia primaria, a fronte di risparmi di                                         produzione elettrica passerà dal 45% del
      energia primaria che vanno dal 32% a                                              2009 a circa il 60% nel 202014, al 75-80%
      oltre il 40%.                                                                     nel 2030 e infine arriverà quasi al 100% nel
                                                                                        2050.
      Un      ruolo     centrale   sarà    svolto
      dall’elettricità, che sostituirà, almeno                                          1.1.2 Il settore trasporti
      parzialmente, i combustibili fossili nei
      settori del trasporto e del riscaldamento,                                        Nel settore dei trasporti l’abbattimento
      e in percentuale il peso sulla domanda                                            delle emissioni sarà dovuto a tre fattori
      finale       di     energia     aumenterà                                         principali: l’incremento dell’efficienza dei
      significativamente, arrivando al 36-39%                                           veicoli, il continuo aumento dell’utilizzo di
      nel 2050.                                                                         energia “pulita” grazie a nuovi carburanti
                                                                                        e sistemi di propulsione, il migliore utilizzo
      Nei cinque scenari proposti il contributo
                                                                                        delle reti di trasporto e un funzionamento
      dell'energia nucleare al 2050 varia tra il
                                                                                        più sicuro grazie allo sviluppo dei sistemi di
      2.6% e il 17%. Il CCS è prevalentemente
      destinato al sequestro delle emissioni                                            14
                                                                                          In particolare grazie all’obiettivo al 2020 concernente
      industriali di processo.                                                          le energie rinnovabili.




                                                                                                                                                          23
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




trasporto e di comunicazione. Il                          1.1.3 Residenziale e servizi
miglioramento dell’efficienza dei veicoli
alimentati a fonti fossili tradizionali                   Il settore residenziale e dei servizi offre
continuerà a essere lo strumento                          delle buone possibilità di riduzione delle
principale almeno fino al 2025.                           emissioni a breve termine e a costi
                                                          relativamente contenuti per quanto
                                                          concerne le prestazioni energetiche degli
                                                          edifici.




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                                                                                                            © Flickr CC
Dal 2030 circa le emissioni potranno
essere riportate al di sotto dei livelli del
1990 grazie alla combinazione di misure
                                                          In particolare, risulterà importante
quali meccanismi e segnali di prezzo atti a
                                                          conseguire l’obiettivo definito dalla
far     fronte      alle     congestioni    e
                                                          Direttiva sulla prestazione edilizia del
all’inquinamento         atmosferico,    una
                                                          201016, in base alla quale il consumo
pianificazione urbanistica oculata, e il
                                                          energetico dei nuovi edifici costruiti a
potenziamento dei trasporti pubblici;
                                                          partire dal 2021 dovrà essere prossimo allo
inoltre le norme in materia di emissioni
                                                          zero17.
CO2 e fiscalità15 “intelligente” porteranno a
una maggiore efficienza e ad una migliore                 1.1.4 Industria
gestione della domanda, favorendo lo
sviluppo e la diffusione di tecnologie e                  Nel settore industriale l'utilizzo di impianti
veicoli puliti. Il ricorso a biocarburanti,               e processi industriali più efficienti sotto il
secondo la Commissione Europea,                           profilo energetico e delle risorse, un
rappresenta un’importante alternativa                     maggiore ricorso al riciclaggio e l'impiego
soprattutto nei settori dell’aviazione e dei              di soluzioni tecnologiche avanzate per la
veicoli pesanti, con una forte crescita                   riduzione delle emissioni potranno fornire
dopo il 2030, ma se l’elettrificazione non                un contributo decisivo, permettendo di
fosse realizzata su larga scala, il ruolo dei             dimezzare le emissioni dei settori ad alta
carburanti alternativi dovrà essere                       intensità energetica, ma sarà necessario
rafforzato, con conseguenze negative sulla
riduzione delle emissioni, sulla biodiversità             16
                                                             Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del
                                                          Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione
e sull’ambiente in generale.                              energetica nell’edilizia (rifusione).
                                                          17
                                                             I costi supplementari che ciò comporterà saranno
                                                          compensati dai risparmi di combustibile realizzati. La
                                                          ristrutturazione del parco immobiliare esistente, e in
                                                          particolare il finanziamento dei necessari investimenti
15
   Il tema della fiscalità verrà meglio sviluppato        comporteranno invece un maggior grado di
successivamente.                                          complessità.




                                                                                                                      24
Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia




elaborare delle tabelle di marcia                                       Le politiche agricole dovranno puntare su
specifiche in collaborazione con i soggetti                             opzioni quali incrementi sostenibili
economici interessati. Dopo il 2035                                     dell'efficienza,   l'uso     efficiente  dei
dovrebbe inoltre essere esteso su ampia                                 fertilizzanti, la biogassificazione e una
scala il ricorso al CCS, in particolare per le                          migliore gestione del concime organico,
emissioni di settori dell’acciaio e del                                 foraggi      di   migliore      qualità,  la
cemento, e saranno necessari ingenti                                    diversificazione e la commercializzazione
investimenti.                                                           della produzione a livello locale, una


                                                                        maggiore produttività del bestiame e
                                                                        l'ottimizzazione dei benefici dell'agricoltura
                                                                        estensiva; grazie al perfezionamento delle
                                                                        pratiche agricole e forestali si potrà
                                                   © Flickr CC


                                                                        rafforzare la capacità del settore di
                                                                        preservare e catturare il carbonio nei suoli
                                                                        e nelle foreste.




1.1.5 Agricoltura

Il settore agricolo dovrà affrontare
congiuntamente due importanti questioni:
la    sicurezza    dell'approvvigionamento
alimentare mondiale18 e la lotta contro il
cambiamento climatico. In base alle
proiezioni nel 2050 il settore agricolo
rappresenterà un terzo delle emissioni
totali dell’UE, cioè una quota di tre volte
superiore a quella attuale, e il suo impatto
sulla politica climatica è perciò destinato
ad aumentare.
                                                          © Flickr CC




18
   Nel 2050 la popolazione terrestre potrà arrivare a 9
miliardi di individui.




                                                                                                                   25
WWF Italia : Obiettivo 2050
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WWF Italia : Obiettivo 2050

  • 1. OBIETTIVO 2050 Per una roadmap energetica al 2050 Rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione Un rapporto REF-E per WWF Italia © Flickr CC
  • 2. Il Rapporto è stato realizzato da Giulia Ardito, Donatella Bobbio, Matteo Leonardi. Editing e grafici a cura di Dalia Imperatori Supervisione per il WWF Italia: Mariagrazia Midulla Edizione: Settembre 2012
  • 3. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Indice Garantire e guardare al futuro per agire nel presente a cura del WWF Italia (Leoni, Paolella)…....…...3 Introduzione ................................................................................................................................... 6 Executive Summary ......................................................................................................................... 8 1.1 La Roadmap 2050 ................................................................................................................ 21 1.Gli scenari di lungo periodo per rinnovabili ed emissioni di CO2 ................................................... 21 1.1.1 Il settore energetico ..................................................................................................... 22 1.1.2 Il settore trasporti ........................................................................................................ 23 1.1.3 Residenziale e servizi .................................................................................................... 24 1.1.4 Industria ..................................................................................................................... 24 1.1.5 Agricoltura .................................................................................................................. 25 1.3.1 Germania: gli obiettivi del governo ............................................................................... 28 1.3.2 Germania elettricità completamente rinnovabile al 2050 ................................................ 29 1.3.3 Regno Unito obiettivi e gli ultimi sviluppi normativi ........................................................ 30 1.4 Il pacchetto clima-energia e gli obiettivi al 2020 ..................................................................... 33 1.4.1 Sistema di scambio di quote di emissione (EU ETS): la Direttiva 2009/29/CE ..................... 33 1.4.2 La ripartizione degli sforzi di riduzione delle emissioni tra gli Stati membri: la Decisione 2009/406/CE ....................................................................................................................... 34 2 1.4.3 Cattura e stoccaggio di CO : la Direttiva 2009/31/CE ...................................................... 35 1.4.4 Gli obiettivi nazionali obbligatori sullo sviluppo delle rinnovabili: la Direttiva 2009/28/CE . 36 1.4.5 Riduzione delle emissioni delle autovetture: Regolamento 403/2009 ............................... 38 1.4.6 Riduzione dei gas a effetto serra nel ciclo di vita dei combustibili: Direttiva 2009/30/CE .... 38 Box 1. I progressi dell’UE nella riduzione delle emissioni nell’abito degli obiettivi di Kyoto ............... 39 1.5 L’efficienza energetica ......................................................................................................... 40 1.5.1 L’efficienza degli usi finali dell’energia ........................................................................... 41 1.5.2 La nuova proposta di direttiva sull’efficienza energetica ................................................. 42 1.5.3 Gli emendamenti ITRE .................................................................................................. 43 2.1 La domanda energetica finale ............................................................................................... 45 2.Gli scenari 2030 e 2050 ............................................................................................................... 45 Box 2. Efficienza energetica e crisi .............................................................................................. 48 2.1 La domanda elettrica ........................................................................................................... 50 2.1.1 I profili di prelievo ........................................................................................................ 51 1
  • 4. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia 2.2 La produzione di elettricità ................................................................................................... 53 2.2.1 L’autoproduzione ......................................................................................................... 58 2.2.2 Il profilo di produzione giornaliero................................................................................. 60 2.3 I costi.................................................................................................................................. 63 2.4 Emissioni di CO2 .................................................................................................................. 66 3.1 Un piano energetico di lungo periodo ................................................................................... 68 3.Policy ......................................................................................................................................... 68 3.2 Una governance funzionale agli obiettivi ............................................................................... 70 3.3 Una fiscalità coerente con gli obiettivi ................................................................................... 71 3.4 Una via intelligente e coraggiosa per l'efficienza energetica .................................................... 73 3.5 Dagli incentivi al sistema rinnovabile ..................................................................................... 75 2
  • 5. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Garantire e guardare al futuro per agire nel presente Con il rapporto “Obiettivo 2050 per una roadmap energetica al 2050, rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione” commissionato al REF-E, il WWF Italia vuole offrire un contributo e proposte concrete per avviare finalmente il nostro Paese nel contesto del dibattito europeo ed internazionale sugli scenari energetici al 2050. Nel 2010 il WWF internazionale ha affidato a Ecofys lo studio “The energy report: 100% renewable energy by 2050” che ha dimostrato come per la metà del secolo tutta la domanda energetica mondiale, compresa quella di coloro che oggi non hanno accesso all’energia, possa essere coperta dalle fonti rinnovabili oggi esistenti; studi analoghi sono stati effettuati su singoli Paesi, non solo dal WWF, ma anche da Governi e prestigiosi istituti di ricerca come McKinsey; l’Imperial College di Londra; Oxford Economics e ECF1. Anche a livello di Unione Europea la Commissione ha presentato numerose proposte, dalla “RoadMap verso una low-carbon economy nel 2050” 2 alla “Energy Roadmap 2050”3. Tuttavia in Italia l’eco di questo fiorire di proposte e di politiche è stato molto scarso, specie a livello politico: la strategia energetica nazionale, più volte promessa e addirittura prevista in leggi e decreti, non è stata ancora messa a punto; nonostante la recente presentazione da parte del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, della proposta di delibera CIPE “Una roadmap per la decarbonizzazione” relativa agli impegni al 2020, è ancora fuori dall’orizzonte politico la necessità di una strategia a lungo termine che segni delle tappe, coniugando gli impegni già assunti in sede europea per ridurre le emissioni di gas serra e affrontare i cambiamenti climatici e le strategie di lungo periodo. Lo studio commissionato dal WWF vuole dunque offrire un contributo per superare questa fase di stallo e aiutare i decisori politici, tracciando uno scenario energetico al 2050 compatibile con gli obiettivi di policy indicati dall'Unione Europea. Del resto, il Governo italiano, di qualsiasi segno sia, non può prescindere dalla fondata convinzione da parte di Stati e settori qualificati della società che le prospettive di uscita dalla crisi economica e di sviluppo futuro deve proprio nascere e crescere nel contesto dello sviluppo sostenibile, a partire dalla decarbonizzazione del settore energetico, nonché dalla manifesta volontà del corpo elettorale che ha nuovamente confermato il rifiuto del nucleare. Non abbiamo trovato da parte delle maggiori imprese energetiche nazionali, che pure sono importanti multinazionali, un pari sforzo ad offrire soluzioni. Il lavoro presentato da REF-E illustra come il settore elettrico può da solo annullare al 2050 le proprie emissioni climalteranti pur fornendo quasi la metà del fabbisogno energetico del 1 http://www.roadmap2050.eu/ 2 http://ec.europa.eu/clima/policies/roadmap/index_en.htm 3 http://ec.europa.eu/energy/energy2020/roadmap/index_en.htm 3
  • 6. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia nostro Paese. Questo grazie a tre pilastri: 1) l'efficienza energetica negli usi finali; 2) il trasferimento di parte della domanda energetica sui consumi elettrici; 3) il pieno soddisfacimento della domanda elettrica attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili. Lo studio sottolinea come non sia la variabile tecnologica né quella economica a rappresentare la maggiore difficoltà, bensì quella relativa alle politiche. Le politiche attuate in Italia su energia e cambiamenti climatici sono state assolutamente discontinue e piena di contraddizioni. Dal proseguimento e completamento del processo autorizzativo per nuove centrali a carbone, alla perseveranza nell'opzione nucleare, alla discontinuità delle incentivazioni per le energie rinnovabili, alle ipotesi di incentivazione delle rinnovabili termiche e del conto energia, preannunciate a poi ritirate, al pasticcio delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni portate al 50% ma che di fatto assorbono e cancellano il bonus per l'efficienza energetica. E la lista potrebbe essere infinita. Manca una visione del sistema energetico nazionale di lungo periodo. Le infrastrutture e gli investimenti in opere pubbliche sono condizionati da politiche del momento e di corto respiro, con incentivi visti più come favori che come effettiva leva di politiche energetiche e industriali. Eppure il rinnovamento del settore elettrico basato su un paradigma di sostenibilità potrebbe rappresentare un'opportunità per l'economia europea, in termini di occupazione, di sicurezza energetica e degli approvvigionamenti ed in termini di sviluppo dell'impresa europea. Ma per fare questo, come il rapporto in più passaggi sottolinea, è indispensabile una chiarezza di indirizzo di policy ed un coinvolgimento di tutti gli attori, non solo le grandi imprese energetiche, ma anche le amministrazioni pubbliche e non ultimi dei cittadini. Vorremmo sottolineare due degli spunti contenuti nello studio, forse minori ma molto significativi, riferiti proprio a questi due ambiti. • le difficoltà oggi interposte dalla regolazione nel promuovere l'autoproduzione in piccole reti d'utenza. Ci sembra che, di fronte all'evidenza dei cambiamenti climatici ed alla difficoltà dell'impresa tradizionale a trovare soluzioni, sia opportuno garantire al massimo il diritto dei cittadini a ricorrere alle fonti rinnovabili in sistemi decentrati. I cittadini con la loro responsabilità ed il loro apporto economico rappresentano un volano alla diffusione delle fonti rinnovabili: ci sembra opportuno allargare le possibilità ad offrire nuove soluzioni (ad esempio reti rinnovabili di dimensione condominiale), anziché restringerle. • L'amministrazione pubblica emerge come un tassello fondamentale per l'efficienza energetica (e per il cambiamento di paradigma in generale). Investire in efficienza non significa indebitare un Comune o un'amministrazione pubblica, ma al contrario renderla economicamente più stabile. Non ha senso che oggi gli investimenti in efficienza energetica, anche nella forma di contratti di leasing con Esco4, siano 4 Le Energy Service Company (ESCO) sono società che effettuano interventi per migliorare l'efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell'iniziativa e liberando il cliente dagli oneri organizzativi e di investimento. 4
  • 7. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia equiparati all'indebitamento e ricadano nei vincoli di bilancio del patto di stabilità, mentre le bollette energetiche siano pagate a piè di lista come spese correnti. Lo studio ci fornisce una prima indicazione per un percorso chiaro, che si sviluppa in poche tappe di definizione dello scenario, in alcuni passaggi inevitabili di riforma e in priorità peri sistemi elettrici. Un percorso in cui le rinnovabili non rappresentano “un problema”, bensì il contesto entro cui si dovrà operare. Non è stato un lavoro facile per il WWF: lo scenario presentato non è d'impatto neutro per la nostra associazione. Assumere che i consumi elettrici siano del 30% superiori al 2050 di quanto sono oggi e che la generazione da fonti rinnovabili aumenti da circa 80 a oltre 400TWh, non è un passaggio facile, perché ogni scelta ha comunque un impatto, che va minimizzato. E’ ovvio che ci fondiamo sull’esigenza ormai ineludibile che le istituzioni, in primis le Regioni, garantiscano quello che finora è del tutto mancato, la programmazione del territorio. Così come i nostri 300 mila soci e le nostre sezioni regionali e locali hanno dovuto fare i conti con questi scenari, ci auguriamo che chi ancora sostiene la necessità di costruire centrali termoelettriche a carbone, chi ancora sostiene di perseverare con benzina e diesel per alimentare le automobili, chi continua ad anteporre i problemi, anziché cercare le soluzioni, faccia i conti con il futuro e con i propri pregiudizi nei confronti delle fonti rinnovabili. Oggi si può discutere della necessità di una transizione, a patto che l’obiettivo sia chiaro e il percorso per raggiungerlo coerente e trasparente. Infine ci sembra opportuno condividere una riflessione, che molto avvicina la questione ambientale e quella dei cambiamenti climatici allo scenario economico e sociale dell'Europa di questo ultimo periodo. Far pagare il conto al prossimo in un indefinito futuro, è un trucco che funziona fino a quando non si scopre di essere “il prossimo” e che il futuro è adesso. Lo studio di REF-E mostra come il costo complessivo della trasformazione del sistema elettrico sia sostanzialmente paragonabile a quanto ci costerebbe preservare l'attuale paradigma fondato sulle fonti fossili, con la differenza che il prezzo della riconversione dell’oggi andrà a beneficio delle generazioni future, mentre continuare a pagare per mantenere lo statu quo andrebbe a loro danno. E’ questo, in fondo, il cuore del percorso verso l’economia sostenibile. Stefano Leoni Adriano Paolella Presidente WWF Italia Direttore Generale WWF Italia 5
  • 8. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Introduzione Nel 20095 l’Unione Europea si è posta totale ricorso alle fonti rinnovabili nella l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di generazione elettrica. gas serra dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai Il lavoro richiesto consiste nello sforzo di livelli del 1990. descrizione di un possibile sistema energetico Nel 2011 la “Roadmap 2050”6 della quale esito del percorso di riforma voluto Commissione ha proposto una tabella di dall'Unione Europea. La Roadmap europea marcia per le prospettive d’azione fino al chiama questo lavoro di “back cast” anziché 2050 che consentirà all’UE di conseguire di “forecast”, proprio per dare l'accento al l’obiettivo di riduzione concordato percorso necessario più che all'obiettivo preservando e supportando la competitività finale. dell’economia. Non è un lavoro di previsione. Le previsioni In questo contesto alcuni Stati nazionali, infatti si basano sul prolungamento di Germania, UK e Scozia, hanno elaborato e dinamiche fondamentali oggi visibili e presentato piani d'azione nazionali caratterizzanti i sistemi economici, mentre la compatibili con la visione Europea. costruzione di scenari compatibili con obiettivi di policy significa identificare le Importanti società di consulenza macro tendenze necessarie affinché tale internazionali, Ecofys e McKinsey, hanno obiettivo divenga raggiungibile. fornito supporto nella costruzione di scenari compatibili con uno scenario di completa Lo scenario al 2050 sarà possibile solo se nel decarbonizzazione dei sistemi energetici periodo 2020-2050 si verificheranno e si europei. Il WWF internazionale, con Ecofys e metteranno in campo una serie di l'Office of Metropolitan Architecture di cambiamenti nei mercati energetici europei. Rotterdam ha fornito una visione dei sistemi Ecco perché “back cast”. Fornire una visione energetici mondiali al 2050 completamente al 2050 è quindi uno strumento per sostenuti dal ricorso alle fonti rinnovabili, e percorrere a ritroso quello che sarà diversi sedi dei WWF hanno elaborato scenari necessario mettere in campo in termini di nazionali a integrazione del quadro. tecnologie, policy e investimenti economici da qui al 2050 per rendere possibile l'obiettivo di Nel Marzo 2012 il WWF Italia ha riduzione delle emissioni climalteranti ai livelli commissionato a REF-E uno studio finalizzato auspicati dall'Europa. alla descrizione di uno scenario energetico al 2050, compatibile con gli obiettivi di Nel lavoro, allo scenario 2050 viene pertanto riduzione delle emissioni proposte aggiunta una fotografia intermedia al 2030 dall'Unione Europea, e caratterizzato da un che serve a legare la visione di lungo periodo 5 con gli obiettivi di riduzione del CO2 in un Consiglio Europeo, 29-30 ottobre 2009, conclusioni della Presidenza del Consiglio Europeo (15265/1/09 orizzonte temporale più vicino. REV1). 6 “Una tabella di marcia verso un’economia competitiva a Il quadro di policy europea al 2020, con basse emissioni di carbonio nel 2050”, Comunicazione della Commissione, COM(2011) 112 definitivo, 8 marzo l'eccezione rilevante della direttiva 2011. 6
  • 9. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia sull'efficienza energetica, è oramai completo. l'obiettivo di fornire una descrizione del Lo scenario 2050 si verificherà solo se al 2030 mercato elettrico al 2050 al 100% i fondamentali dei mercati energetici avranno rinnovabile. intrapreso nuove dinamiche valorizzando gli I dati di partenza sono costituiti dagli esiti delle politiche al 2020. obiettivi della Roadmap 2050 e dallo Il lavoro consiste di tre parti: studio del WWF internazionale “the energy report 100% renewable by 2050”, • una prima parte inquadra il lavoro nel adattati al mercato italiano. Un peso contesto delle politiche europee per la particolare verrà dato agli obiettivi di lotta ai cambiamenti climatici con efficienza energetica. L'esito è la particolare riferimento alla Roadmap descrizione del mercato elettrico al 2050 2050. Si fa riferimento all'attuale composto al 100% da fonti rinnovabili, con pacchetto normativo messo in campo un mix di diverse fonti e implicazioni in dall'Unione e dalle implicazioni di lungo termini di bilanciamento e accumulo di periodo nei tre ambiti fondamentali: energia a sicurezza del sistema. E’ fornita efficienza energetica, fonti rinnovabili ed una valutazione di costo complessivo ETS. Si fornisce un resoconto delle strategie nazionali ed altri studi WWF sugli • una terza parte mette in luce i nodi e i obiettivi di lungo periodo passaggi necessari alla trasformazione dei mercati, fornendo possibili strumenti • una seconda parte sviluppa scenari di innovativi di policy, nel settore elettrico e trasformazione del settore energetico in per l'efficienza energetica. Italia al 2030-2050 con particolare riferimento al settore elettrico con © Flickr CC 7
  • 10. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Executive Summary La pubblicazione della Roadmap, a seguito dei E' difficile, oggi, immaginare un percorso pronunciamenti del Consiglio Europeo, ha diverso. Diverse saranno le percentuali e i cambiato le regole del gioco nel costruire contributi di questa trasformazione da parte scenari di lungo termine. La presenza di un delle diverse tecnologie e opzioni. Ma questi documento di policy da parte della tre passi permettono, con l'attuale set di Commissione Europea con un obiettivo tecnologie, di raggiungere l'obiettivo di definito al 2050, la riduzione delle emissioni riduzione delle emissioni a un costo GHG dell’80-95% rispetto al 1990, anticipa sostenibile. Questo è il percorso individuato l'intento di riforma dei sistemi energetici negli da tutti gli enti governativi e di ricerca che si sforzi normativi dei prossimi anni. sono dedicati al lavoro, con evidenti Inevitabilmente ne condiziona gli scenari. differenze sulla quantificazione dei fenomeni Qualsiasi scenario business as usual, qualsiasi all'interno di queste tre variabili, ma con un scenario reference a politiche esistenti porta a sostanziale accordo nella direzione. risultati totalmente incompatibili con il Se da un lato dunque è prudente non esporsi proposito di policy. nella descrizione del nostro mondo tra 40 Le variabili che caratterizzeranno il contesto anni per dare importanza a voler cogliere 2050 sono molteplici, complesse e di difficile l'elemento più importante dei sistemi previsione: la variabile tecnologica dopo anni energetici di oggi ovvero la complessità delle di investimenti e ricerca, la variabile variabili, dall'altro è importate isolare i economica in economie mondiali in grossa passaggi obbligati che permettono il successo trasformazione, la variabile politica dei della politica energetico-ambientale negoziati internazionali sui cambiamenti dell'Europa. climatici. Non è certo facile offrire una visione In estrema sintesi il percorso che illustreremo al 2050. Tuttavia risulta più semplice nelle prossime pagine prevede (Tabella A e identificare le condizioni senza le quali non è Figura A): possibile il verificarsi dello scenario. • una diminuzione dei consumi energetici La strada percorribile per la finali del 40% al 2050 rispetto al 2010 decarbonizzazione passa in tre mosse fondamentali: • un incremento del contributo del settore elettrico sulla domanda finale dall'attuale • efficienza energetica 20% al 43%, nel 2050 pari a un aumento • spostare parte consistente della domanda della domanda elettrica finale del 30% energetica finale, in particolare del settore rispetto al 2010 industria e trasporti, sul settore elettrico • una progressiva e lineare penetrazione • incrementare l'impiego delle fonti delle fonti rinnovabili nella generazione rinnovabili nella generazione elettrica. elettrica di circa +8 TWh/anno nel periodo, fino al totale soddisfacimento della domanda. 8
  • 11. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Tabella A. Dom anda finale di energia (Mtep) e apporti elettrici per settore 2010 2030 2050 Domanda finale di energia 126.6 105.6 76.0 di cui elettrico 19.9% 28.8% 43.7% Industria 32.1 26.3 19.3 di cui elettrico 32.7% 41.4% 50.0% Civile 49.1 39.9 29.5 di cui elettrico 26.9% 30.9% 35.0% Trasporto 42.4 36.7 25.4 di cui elettrico 2.4% 18.0% 50.0% Fonte: elaborazione REF-E E' un percorso che si basa su un progressivo dare una continuità e una linearità agli avvicinamento al target attraverso il investimenti si potrà fare coincidere consolidamento strutturale di tendenze dei l'obiettivo ambientale con quello di crescita mercati energetici già verificatesi negli ultimi economica fornendo una dimostrazione anni. pratica della green economy. Al contrario, un'azione ritardata nel tempo implicherà la Avere a disposizione quaranta anni per necessità futura di adottare obiettivi più riformare i mercati energetici sarà occasione stringenti e più traumatici per l'economia e gli di crescita economica del paese. Solo se investimenti. l'azione sarà intrapresa subito e si riuscirà a Figura A: I tre passi della Roadmap 2050 9
  • 12. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia In modo più discorsivo possiamo dire: “per elettrico. Tale strategia implica raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione trasformazioni tali che per essere credibile fissati dall'Europa, la strada che oggi non può non contenere una revisione possiamo percorrere si basa sulla costruzione della politica fiscale sull'energia di un sistema energetico che sia in grado, (trasferimento della domanda al settore attraverso l'introduzione di adeguate politiche elettrico) e strumenti, di ridurre i propri consumi finali • lo spostamento dell'attenzione nella del 40%, di indirizzare il più possibile i regolazione dei mercati elettrici dai sistemi consumi energetici finali, in particolare del di remunerazione degli impianti settore del trasporto e dell'industria, sulla programmabili alimentati da combustibili domanda elettrica, e conseguentemente sia fossili (borsa elettrica, mercato del giorno in grado di trasformare il mercato elettrico da prima) ai sistemi di remunerazione degli un mercato la cui struttura e organizzazione è impianti rinnovabili non programmabili pensata per il dispacciamento dell'energia caratterizzati dalla prevalenza di costi fissi. elettrica generata da impianti alimentati da Questo implica uno spostamento fonti fossili, a un mercato funzionale alle sole dell'attenzione sulle tecnologie per fonti rinnovabili.” Su questo ultimo punto il l'accumulo, la sostituzione dei meccanismi lavoro dedica particolare attenzione offrendo d'incentivazione con mercati della capacità la descrizione di uno scenario in cui le fonti riservati alle sole rinnovabili, la rinnovabili arrivano a garantire il 100% dei promozione della generazione distribuita consumi finali al 2050. (sviluppo rinnovabili). Gli step fondamentali in presenza dei quali è Non è un percorso facile, ma se delineato, possibile affermare che i mercati energetici sarà sicuramente più semplice identificare hanno abbandonato il modello di business as quelle che sono le azioni, le politiche e gli usual ed imboccato la traiettoria tracciata investimenti che si dirigono su tale percorso o dalla Roadmap 2050, per ciascuna delle ne sono in contraddizione. Per questo motivo mosse individuate nell’analisi, sono: lo studio sottolinea l'importanza di avere un • l'adozione di un obiettivo vincolante di piano nazionale in cui vengano definite le riduzione, in termini assoluti, dei consumi direttrici della politica energetica del paese energetici finali, così come è stato fatto così come è stato fatto da Regno Unito e con le emissioni di CO2 degli impianti Germania. industriali e con gli obiettivi di Il 2030 rappresenta un momento penetrazione delle fonti rinnovabili sui fondamentale del lavoro perché, più vicino consumi finali, mentre fino a oggi tutti gli nell'orizzonte temporale, permette di obiettivi presenti nella normativa identificare obiettivi che, per realizzare lo nazionale o europea sono indicativi e scenario 2050, dovranno essere presenti sempre in termini relativi (aumento nell'elaborazione delle policy dei prossimi efficienza energetica) anni. La strada della decarbonizzazione dei • la presenza di una strategia coordinata di sistemi energetici, e di quelli elettrici in trasferimento dei consumi finali di energia, particolare, è un percorso lineare in cui è in particolare del trasporto e dell'industria fondamentale non accumulare ritardi che da fonti primarie non rinnovabili al settore renderebbero nel tempo gli obiettivi più 10
  • 13. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia lontani e più difficile e oneroso il costo futuro energetici dei settori industriali. Entrambe le di adattamento. opzioni tecnologiche, presenti in qualche caso negli altri studi a cui abbiamo fatto Del lavoro presentato sarà poco producente riferimento, non emergono in nessuno di essi entrare nello specifico del numero proposto, come sostanziali al raggiungimento degli della quantità o della tecnologia scelta obiettivi del settore elettrico. Il loro impiego (variabili oggi solo intuibili), ma sarà utile pertanto non è significativo nel presentare le confrontarsi sulle tre macro dinamiche dinamiche di fondo dello scenario. emerse e una volta riconosciute come inevitabili verificare che i sistemi attuali siano coerenti con queste. Priorità all'efficienza energetica Nel lavoro abbiamo cercato di attenerci alle La riduzione dei consumi in termini assoluti è regole del gioco stabilite dalla Roadmap la conditio sine qua non del realizzarsi della europea e dagli altri lavori sul tema, ovvero la policy europea. E' difficile infatti ipotizzare costruzione di percorsi tecnico-economici uno scenario di piena decarbonizzazione al fondati su tecnologie già disponibili o con un 2050 senza una significativa riduzione dei orizzonte temporale certo. consumi finali di energia. Per mantenere E' escluso dallo scenario il ricorso al nucleare. l'attuale livello di servizi tale obiettivo andrà Il ricorso alla pratica di Carbon Capture and raggiunto attraverso il miglioramento Storage, ancora in fase sperimentale, non dell'efficienza energetica negli usi finali. viene considerata nello specifico del settore Nello scenario che presentiamo i consumi elettrico ma indicata come pratica di energetici italiani al 2050 saranno del 40% abbattimento delle emissioni dei consumi © Flickr CC 11
  • 14. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia inferiori a quelli del 2010 con due tappe riduzione dei consumi finali di energia in intermedie al 2020 (-5%7) e al 2030 (-16%). termini assoluti, ma unicamente strumenti di promozione dell'efficienza energetica in Perché questo avvenga saranno necessarie termini relativi rispetto all'andamento finale misure per l'efficienza energetica in grado di della domanda. ridurre i consumi in termini assoluti dello 0.5% anno nel periodo 2010-2020, dell’1.2% nel periodo 2020-2030 e dell’1.65% nel Incremento della quota elettrica sulla periodo 2030-2050. domanda finale E' un’ipotesi quantitativa in linea con 3 dei 5 Il settore energetico al 2050 vede la quota di scenari proposti della Commissione Europea energia elettrica aumentare il proprio nella sua Roadmap e con lo studio Ecofys per contributo percentuale sul bilancio WWF internazionale. Altri lavori, in energetico finale. A fronte di una particolare il documento programmatico del diminuzione complessiva dei consumi Governo tedesco, presentano scenari di energetici del 40% la generazione elettrica efficienza ancor più marcati proponendo una incrementa del 30% rispetto al 2010 pari a riduzione dei consumi finali sino al 50%. un aumento medio annuo dello 0.7%. Una Abbiamo tuttavia privilegiato la scelta di uno diminuzione dei consumi del 50% scenario in linea con la Commissione Europea permetterebbe un incremento contenuto a uno scenario più incisivo. Incrementi degli apporti elettrici al +10% rispetto al dell'efficienza energetica a livelli superiori a 2010. quelli proposti possono soltanto facilitare il A oggi l'energia elettrica ricopre circa il 20% raggiungimento degli obiettivi ma non del bilancio energetico. Tale contributo è modificheranno le dinamiche di fondo. Al previsto incrementare al 28% al 2030 e al contrario sistemi energetici con consumi finali 43% al 2050. In sostanza lo scenario prodotto più elevati difficilmente permetteranno il vede poco meno della metà dei consumi finali verificarsi dello scenario con un esclusivo di energia al 2050 orientati sul settore ricorso alle fonti rinnovabili. elettrico. Per alcuni settori (industria e È importante sottolineare come per il agricoltura) tale trasferimento si traduce in verificarsi dello scenario sia necessaria la una sostanziale stabilità della domanda riduzione dei consumi finali in termini elettrica, a fronte di una diminuzione assoluti e come ad oggi non esistano a livello complessiva dei consumi energetici, nel nazionale o europeo meccanismi di policy in settore residenziale, al contrario, la riduzione merito. Tutta la normativa sull'efficienza della domanda finale determinerà anche una energetica esistente e in discussione non riduzione della domanda elettrica. Sarà il introduce, come invece viene fatto nel settore settore dei trasporti a influire delle rinnovabili e delle emissioni di CO2 nel sull'incremento della domanda elettrica settore industriale con l'ETS, obiettivi di finale. Il settore dei trasporti è forse quello più 7 L'obiettivo -5% in termini assoluti non deve essere critico nel raggiungimento degli obiettivi. Al confuso con l'obiettivo europeo di -20% al 2020 che sino a oggi è in termini relativi rispetto a uno scenario 2050 è stata inserita una diminuzione del tendenziale che prevede un aumento dei consumi energetici. La differenza tra diminuzione dei consumi in consumo finale del 40%. Tale performance è termini assoluti e relativi è più volte ripresa nel testo. 12
  • 15. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia garantita dallo spostamento tecnologico del facilita l'obiettivo settoriale dei trasporti trasporto privato dal motore a combustione nella Roadmap. interna al motore elettrico e da un maggiore Usare l’energia elettrica e la sua rete di ricorso della trazione elettrica per il trasporto trasporto è necessario a soddisfare una merci. Ulteriori riduzioni del consumo domanda energetica, comunque ridotta del potranno essere realizzate attraverso 40%, che in molti casi non coincide con la politiche focalizzate sulla domanda: politiche disponibilità di risorse energetiche rinnovabili di urbanizzazione che prevedano una in loco. Lo scenario prevede il trasferimento diminuzione del fenomeno dello sprawling di parte della domanda di calore nel settore urbano, il decentramento dei servizi, politiche elettrico. Il 35% dei consumi domestici finali per la distribuzione oraria della domanda di e il 50% di quelli industriali al 2050 è punta. elettrico. Percentuali più basse rispetto agli Nello scenario proposto il 50% della scenari di altri paesi Europei grazie agli domanda finale di trasporto al 2050 è stata apporti previsti dal solare termico e dalla trasferita nel settore elettrico. geotermia a bassa entalpia. Anche a fronte di una diminuzione dei Anche in questo passaggio, lo scenario consumi del 40% al 2050, il settore dei proposto si mantiene sulle dimensioni trasporti copre un terzo dei consumi finali di quantitative identificate dalla Roadmap energia. Nell'ottica di uno scenario in cui le europea: a fronte di un nostro 43% sulla emissioni GHG sono ridotte dell’80-95%, tale domanda finale al 2050 il contributo elettrico quota di domanda dovrà essere soddisfatta o degli scenari Roadmap varia dal 36 al 39%. con il ricorso a biocombustibili o con una Diverso invece lo scenario tedesco che significativa penetrazione della trazione trasferisce solo una quota limitata del elettrica. Lo scenario ha privilegiato l'ipotesi trasporto al settore elettrico affidando buona elettrica. Questo rende l'obiettivo di parte della domanda alla filiera dei penetrazione delle rinnovabili nel settore biocombustibili. elettrico (100% al 2050) più ostico, ma © Flickr CC 13
  • 16. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia 100% rinnovabili al 2050 sostituirà le fonti fossili con l'effetto di ridurre Il terzo passaggio per la decarbonizzazione la remunerazione degli investimenti dei prevede un massiccio ricorso alle fonti produttori con centrali termoelettriche. Gli rinnovabili nella generazione elettrica fino a investimenti nella capacità rinnovabile raggiungere il 100% della generazione al (attraverso meccanismi d'asta di capacità, con 2050. Il dato di partenza è del 25% al 2010. una sorta di capacity payment per le sole rinnovabili) andrebbero a sostituire gli Si tratta in sostanza di smobilitare risorse investimenti in capacità fossile che economiche e potenziali tecnici per diventerebbe inutilizzata nel lungo periodo. I incrementare la generazione da fonti costi per lo sviluppo delle infrastrutture di rinnovabili dai 76.9 TWh del 2010 agli oltre rete e degli accumuli andranno anch'essi a 400 TWh del 2050. La crescita da fonti ricadere nelle tariffe elettriche finali. E' molto rinnovabili dal 2020 dovrà essere nell'ordine importante sottolineare come la gran parte dei 7.5-9 TWh anno in linea con la crescita dell'incremento della domanda elettrica del 2011 sul 2010 di circa 9 TWh, ma su deriva dall'inclusione di quote sempre volumi decisamente più consistenti rispetto maggiori di consumi nel settore dei trasporti i alla crescita del periodo passato (5.7 TWh dal cui consumi (diesel e benzina) sono gravati da 2010 su 2009 al netto degli andamenti un’alta componente di fiscalità. Lo scenario dell’idroelettrico) e alla media storica (3 tende a ottimizzare il progresso degli TWh/anno nel periodo 2004-2011). investimenti nel settore elettrico in maniera Il costo complessivo del rinnovamento del tale da disegnare una crescita equilibrata e parco di generazione elettrico è stimato in 7- costante del parco impianti negli anni. 9 miliardi di euro/anno nel periodo 2020- 2050. La stima include unicamente i costi dell'infrastruttura nella generazione elettrica. Tale linearità, che è la premessa della A essi si devono aggiungere i costi per crescita industriale, mantiene il volume degli l'efficienza energetica, gli accumuli e le investimenti tra i 7 e i 9 miliardi/anno dal infrastrutture di trasporto. Con queste 2020 al 2050 e prevede un obiettivo integrazioni il volume d'investimenti sembra intermedio al 2030 di 219 TWh pari al 60% quindi in linea con gli ordini di grandezza del dei consumi elettrici. valore di 20 miliardi di euro/anno quale stima Oltre alle dinamiche e alle novità dei mercati degli investimenti avanzata dal governo elettrici è possibile fornire degli ordini di tedesco. Gli investimenti per la realizzazione grandezza per gli apporti delle diverse fonti. delle infrastrutture nel settore della generazione elettrica è stato quantificato in circa lo 0.5% anno del PIL. La Figura 1 riporta il mix delle fonti al 2010, 2030 e 2050. La maggior parte dei costi di questa operazione sarà recuperata dalla vendita dell'energia elettrica agli utenti finali. In particolare, la domanda crescente di energia elettrica assorbirà circa un terzo della nuova generazione annuale rinnovabile, mentre la quota rimanente di produzione rinnovabile 14
  • 17. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Figura 1. Produzione elettrica (TWh) combustibili fossili idro bacino idro fluente geotermico eolico fotovoltaico biomassa solare termodinamico 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 2010 2030 2050 Fonte: Terna e previsioni REF-E Al 2030 il 60% della domanda elettrica finale di batterie presso le utenze finali o sulle reti. è data da apporti rinnovabili. Un quarto Il quadro è completato con un 8% di eolico della domanda elettrica è fornito dal solare rispetto all'attuale 3-4%, un 2.5% di fotovoltaico contro il 4% di oggi. Il costo geotermico con lo sfruttamento di risorse a d'installazione del fotovoltaico è previsto minore entalpia, un 11% di biomassa, di cui raggiungere la grid parity già prima del 2020. circa il 40% in autoproduzione industriale con Buona parte degli impianti saranno installati apporti minimi domestici. I combustibili direttamente nei luoghi di consumo in fossili copriranno il rimanente 40% della autoproduzione (il 60% del totale domanda finale. fotovoltaico). La curva di domanda di rete Al 2050 lo scenario prevede una risulterà completamente modificata. Ancora penetrazione delle rinnovabili al 100%. Una nel 2030 nel periodo invernale i picchi di grossa parte della domanda elettrica (circa il domanda saranno concentrati nelle ore 35-40%) potrà essere soddisfatta da solare diurne, ma già nei periodi estivi fotovoltaico. Nei mesi estivi si prevede una l'autoproduzione fotovoltaica sulle reti di generazione di eccedenze non assorbibile dai distribuzione invertirà i volumi della domanda sistemi d'accumulo con disponibilità di tra le ore diurne e le ore notturne. La energia elettrica per l'esportazione. Rispetto penetrazione del trasporto privato elettrico, i al 2030 è ipotizzabile una maggiore cui tempi di ricarica sono concentrati nelle attenzione agli investimenti in solare ore notturne, acuirà questa inversione. termodinamico (12% al 2050) che contiene Saranno necessari investimenti nei sistemi di in sé la capacità di accumulo. In particolare, è accumulo attraverso un diverso ricorso agli stato ipotizzato un assetto del solare impianti idroelettrici a bacino e la dotazione termodinamico in grado di prolungare la generazione elettrica sino a 6 ore oltre il 15
  • 18. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia tramonto. Eolico al 15% della domanda finale riduzione dei consumi finali in tutti i settori. e biomasse che chiudono la domanda di rete Al 2050 le emissioni di CO2 del settore con un contributo finale del 22%. Lo scenario termoelettrico saranno limitate a circa 5 Mt è descritto con circa i 2/3 della generazione legato agli interventi di riserva di centrali a fotovoltaica (158 TWh) in autoproduzione. A gas. Priorità al ricorso al carbon capture and questi si aggiungono circa 7 TWh di biomassa storage (CCS) dovrà essere data alle emissioni in autoproduzione nel settore domestico e dei processi industriali. 25 TWh nel settore industriale. In particolare, Si tratta evidentemente di una delle possibili si prevede che determinati settori industriali descrizioni del mercato elettrico compatibile (carta, alimentare, legno) convertano agli obiettivi di policy della Roadmap. interamente la domanda energetica in Percentuali, tecnologie e assetti diversi biomassa avendone facile accesso. Pur non saranno al 2050 l'esito delle variabili programmabile la generazione da tecnologiche, sociali ed economiche oggi non fotovoltaico, soprattutto se accompagnata da prevedibili. Tuttavia è possibile anche in infrastrutture di accumulo (batterie e impianti questo ambito iniziare ad isolare quelle che a pompaggio) sarà facilmente prevedibile. appaiono le più probabili caratteristiche del Periodi prolungati di diminuzione sistema elettrico futuro in maniera tale da dell'irraggiamento saranno gestiti attraverso dare un supporto al lavoro di policy per una politiche sulla domanda (segnali di prezzo) e loro progressiva integrazione nei mercati l'entrata in esercizio di impianti a gas che energetici contemporanei. forniranno la riserva del sistema (ricaricando gli accumuli) senza contributi percentuali Queste ci sembrano: rilevanti sul totale della generazione elettrica • forte penetrazione delle fonti non (<5%). programmabili che renderanno Al 2030, le emissioni di CO2 del parco indispensabili investimenti negli accumuli: termoelettrico italiano pur a fronte di un batterie ed idroelettrici a bacino; incremento della domanda elettrica del 20% • ridefinizione delle regole dei mercati al 2030 potrebbero essere contenute a 55 elettrici. Il solare fotovoltaico pur se non Mt, con una riduzione del 50% rispetto alle programmabile è facilmente prevedibile. attuali (-60% rispetto al 1990). Sarà indispensabile ridefinire le regole e i L'infrastruttura di impianti a ciclo combinato tempi del dispacciamento e della riserva; a gas esistente sarebbe sufficiente a soddisfare la domanda di rete al 2030 non • marcata penetrazione rinnovabile (148TWh), senza necessità di dell'autoproduzione con l'installazione di investimenti in nuovi impianti. Sempre al impianti sulle reti di distribuzione e 2030 non si prevede ricorso a carbone. La l'ausilio dei capitali privati diffusi; generazione elettrica a gas sarebbe • completo ribaltamento del profilo della sostanzialmente equivalente a quella odierna. domanda di rete giornaliera con una Il prezzo di generazione termoelettrico sarà prevalenza della domanda nelle ore fondamentalmente condizionato dalle policy notturne; esistenti più che dal valore del gas naturale la • centralità delle reti della futura cui domanda, pur invariata nel settore infrastruttura elettrica, delle smart grid in termoelettrico, sarà fortemente ridotta dalla 16
  • 19. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia particolare per gestire e integrare al definire i contesti, identificare le risorse, meglio sulla rete di distribuzione gli delineare le norme entro i quali si chiede agli apporti delle diverse fonti rinnovabili e attori dei mercati di indirizzare i propri degli accumuli, alle reti di trasmissione investimenti, la propria ricerca, la nazionali e transnazionali per facilitare i formazione, gli interessi. Il piano serve a flussi della generazione rinnovabile in fissare dei paletti entro i quali le decisioni che eccesso o difetto nelle varie parti del riguardano l'energia devono dimostrare la mercato europeo. propria coerenza. Niente è dannoso per le imprese e per l'economia quanto il repentino cambio di rotta delle politiche. Implicazioni per la policy Il lavoro raccoglie diverse raccomandazioni di policy in cinque macro argomenti che ci sembrano di primaria importanza per attuare la Roadmap 2050 • l'adozione di un piano energetico di lungo periodo • l'introduzione di una struttura amministrativa funzionale agli obiettivi • l'adozione di una fiscalità coerente con gli obiettivi • l'adozione di una strategia intelligente e coraggiosa per l'efficienza energetica • la riforma del sistema elettrico ad immagine delle fonti rinnovabili. Piano energetico 2050 © R.Isotti, A.Cambone - Homo Ambiens / WWF-Canon L'adozione di un obiettivo ambizioso di riforma dei mercati energetici, nei termini richiesti dall'Europa, implica la necessità di dotarsi di un piano energetico nazionale di lungo periodo coerente con le politiche energetiche europee in cui esplicitare gli indirizzi generali in tema di energia e cambiamenti climatici. Il piano energetico serve a dare un indirizzo agli operatori del settore e ai policy makers nei diversi livelli della macchina amministrativa e a identificare un percorso di massima in termini di costi e di strumenti da adottare. Il piano serve a 17
  • 20. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Un'amministrazione pubblica consapevole policy. E' importante mettere in campo un dei cambiamenti climatici percorso di coerenza della fiscalità senza aumentare l'imposizione fiscale, che Gli obiettivi indicati dalla Roadmap 2050 non determinerebbe una diminuzione del sono né scontati né di facile attuazione. Un consenso alle politiche climatiche, ma tema importante di policy da affrontare è semplicemente identificando e correggendo quella di dotare il paese di una struttura di le contraddizioni oggi presenti nella fiscalità governance ai diversi livelli di sussidiarietà e, in un secondo tempo, istituendo funzionale al raggiungimento degli obiettivi meccanismi fiscali preposti al raggiungimento energetico-ambientali. degli obiettivi energetico-ambientali. Energia e ancor più clima sono temi È necessaria una rilettura della fiscalità che trasversali a diverse attività pubbliche. A oggi identifichi, correggendole, le spinte opposte manca una rappresentanza istituzionale che alla promozione dell'efficienza, delle abbia come obiettivo quello di promuovere tecnologie e delle pratiche carbon neutral. una politica energetica in maniera coerente Tale rilettura non implica maggiori o minori con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di entrate per lo Stato ma semplicemente CO2. La gestione politica e amministrativa di elimina le contraddizioni tra la fiscalità e le energia e clima a livello centrale ricadono su politiche per il clima. Una tale lettura potrà due diversi Ministeri e a livello locale non essere fatta unicamente da una struttura che esiste una struttura in grado di promuovere abbia in testa il punto di vista energetico- tali obiettivi. La macchina pubblica è costruita climatico e non il dedalo di esenzioni e su altri presupposti e altre priorità. Sarà complicazioni connesse all'attuale sistema importante dotare la macchina fiscale nazionale. amministrativa di una struttura funzionale al raggiungimento degli obiettivi. Senza una Un successivo passaggio potrebbe quindi chiara rappresentanza amministrativa del riguardare l'elaborazione di una fiscalità tema clima-energia difficilmente ambientale più propriamente orientata agli emergeranno nella macchina pubblica le obiettivi della Roadmap. Sono molti i capacità, le professionalità e un punto di possibili esempi e proposte in tal senso. La vista energetico-climatico coerente con la possibilità di introdurre una fiscalità sui politica europea. A fronte dell'adozione di un prodotti in relazione al loro contenuto di CO2 piano energetico al 2050 sarà importante nelle diverse fasi di processo, l’ICE (imposta dare un mandato chiaro a una specifica carbonio emesso) potrà essere presa in struttura che abbia come core business la considerazione in alternativa o in parziale politica climatica. sostituzione dell'attuale IVA. Al pari l'introduzione dell'IMU potrebbe prevedere Una fiscalità coerente con la politica una diversa imposizione a seconda climatica dell'efficienza energetica dell'edificio. Tale La fiscalità costituisce il 438% del Pil italiano. meccanismo andrebbe da subito introdotto È impensabile ridurre dell’80-95% le nelle case destinate alla locazione in maniera emissioni di CO2 se tale 43% non lavora tale da incentivare la penetrazione nella stessa direzione degli obiettivi di dell'efficienza energetica in un settore 8 Si fa riferimento a “Total receipts from taxes and social altrimenti difficile da intercettare. contribution sul PIL Italia 2010”, Eurostat 18
  • 21. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia Una strategia efficiente e coraggiosa per per il settore privato che per l'efficienza energetica l'amministrazione pubblica. Quindi, data la particolarità del patrimonio artistico italiano Tali provvedimenti andrebbero coordinati che non permetterà l'ottimizzazione nell'ambito di un obiettivo di efficienza energetica in molti edifici sarà importante energetica in grado di ridurre i consumi finali fissare gli standard di maggiore efficienza per nell'ordine del 40% al 2050 rispetto ai la costruzione di nuove abitazioni anche consumi odierni. Infatti, dall'analisi effettuata anticipando la normativa europea. risulta come sia l'efficienza energetica a rappresentare il cardine di una politica La realizzazione dello scenario proposto climatica efficace. Si tratta di introdurre dovrà necessariamente prevedere meccanismi in grado di rendere strutturale il l'elaborazione di uno strumento specifico di decoupling tra PIL e domanda energetica promozione del trasporto elettrico. Sia finale. attraverso meccanismi d'incentivazione diretta che attraverso la revisione delle Grande importanza dovrà essere data detrazioni fiscali del trasporto per le imprese. all'efficienza energetica nell'amministrazione pubblica che si dovrà dotare di un piano specifico per l'efficienza energetica. Le attuali Un sistema elettrico a somiglianza delle fonti regole per i bilanci delle amministrazioni rinnovabili pubbliche non permettono, all'interno del patto di stabilità, il ricorso al debito per il In ultimo la policy dovrà farsi promotrice di finanziamento di interventi in efficienza una progressiva riforma dei mercati elettrici energetica anche se tale indebitamento le cui regole e le cui strutture dovranno viene compensato dalle minori spese in necessariamente diventare funzionali ad un energia negli anni futuri. approvvigionamento sempre più composto da impianti da fonte rinnovabile. Priorità Le proposte legislative circolate di dovrà essere data allo sviluppo dei sistemi incentivazione delle FER termiche e d'accumulo, al potenziamento delle reti e a dell'efficienza energetica potrebbero un sistema di remunerazione della capacità finalmente introdurre un meccanismo rinnovabile. maggiormente favorevole per la promozione dell'efficienza energetica Il sistema delle aste appare un meccanismo nell'amministrazione pubblica di fatto esclusa adeguato per l'introduzione progressiva di dal meccanismo del 55%. Tuttavia, il valore capacità rinnovabile nel sistema elettrico. economico della taglia degli interventi Esso tuttavia deve essere inserito in una riconosciuti dovrebbe essere di una scala visione di lungo periodo che ne dimostri la sufficientemente grande da includere progetti coerenza con gli obiettivi energetici nazionali di dimensione adeguata ai servizi pubblici e soprattutto fornisca delle garanzie agli oggetto degli interventi (scuole, ospedali, operatori sulla regolazione del settore. Con i uffici di grandi metrature in edifici storici). certificati verdi la quota d'obbligo forniva la garanzia di realizzazione degli impianti. Con le Inoltre sarà utile prestare particolare aste ci sono due possibili rischi: che l'offerta attenzione alla conversione energetica degli d'impianti sia inferiore alla domanda e che si edifici introducendo obiettivi annuali di instaurino posizioni dominanti di singoli riqualificazione energetica (2.5% all’anno), sia 19
  • 22. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia operatori che di fatto vanificano l'efficacia delle infrastrutture necessarie alla economica del meccanismo. Occorre trasformazione dei mercati elettrici: reti, compensare queste caratteristiche dei accumuli, sviluppo di impianti rinnovabili. Il sistemi d'asta. Migliorare la concorrenza nelle ricorso all'autoproduzione potrebbe favorire offerte, soprattutto da parte di operatori uno sviluppo delle infrastrutture nelle aree internazionali, passare attraverso una più urbane, industriali e comunque già trasparente ed efficiente procedura fortemente antropizzate. autorizzativa e una diminuzione degli oneri Per favorire l'autoproduzione sarà burocratici e amministrativi. Quindi risulta necessario introdurre una normativa che indispensabile fornire garanzie di lungo permetta la fornitura di più utenze periodo sugli aspetti sempre più prioritari dei all'interno di una piccola rete di utenze. La sistemi elettrici: le regole del dispacciamento, promozione dell'autoproduzione di piccola del bilanciamento, il programma sugli scala ha l'enorme vantaggio di promuovere la accumuli, le intenzioni nel gestire la riserva e partecipazione capillare di capitali privati l'eventuale gestione economica dei distacchi. nella trasformazione dei sistemi elettrici. Essa Lo sviluppo delle rinnovabili renderà il va adeguatamente supportata non mercato sempre più un mercato della unicamente con incentivi economici ma capacità di lungo periodo (gestita con le soprattutto con disposizioni di regolazione ed aste) al quale si affiancherà un mercato del efficienza burocratica. dispacciamento orario in cui entreranno a fare parte gli impianti rinnovabili La promozione della co-fornitura del servizio programmabili, i meccanismi di accumulo e elettrico sembra emergere come uno la gestione intelligente della domanda. strumento importante di partecipazione e responsabilizzazione del cittadino sui temi Lo scenario proposto introdurrà forti energetico ambientali. pressioni sull'ambiente dovuto allo sviluppo © Flickr CC 20
  • 23. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia 1 Gli scenari di lungo periodo per rinnovabili 1.1 La Roadmap 2050 Nel 20099 l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni In questa sezione vengono raccolti i di gas serra dell’80-95% entro il 2050 maggiori documenti di policy e gli studi più rispetto ai livelli del 1990, nel contesto significativi che si pongono come obiettivo delle riduzioni che i paesi sviluppati devono la decarbonizzazione dei sistemi energetici realizzare collettivamente secondo quanto in Europa e la completa penetrazione delle definito dal Gruppo intergovernativo sui fonti rinnovabili nel settore elettrico al cambiamenti climatici10. 2050. Una seconda parte del capitolo La realizzazione di un processo di analizzerà in maniera sintetica l'attuale transizione verso un’economia a basse pacchetto di normative esistente e in fase emissioni di carbonio efficace in termini di di elaborazione a livello europeo, costi comporta la necessità di pianificare il finalizzato agli obiettivi 2020. percorso economico ed energetico Il capitolo ha due finalità: dell’Unione dei prossimi anni. • la prima fornire una documentazione Nel 2011 la “Roadmap 2050”11 della autorevole e di confronto allo scenario Commissione ha proposto una tabella di sviluppato da REF-E per WWF Italia. marcia per le prospettive d’azione fino al Nello sviluppo dello scenario, capitolo 2 2050 che consentirà all’UE di conseguire del rapporto, il testo sottolineerà gli l’obiettivo di riduzione concordato scostamenti delle valutazioni REF-E preservando e supportando la rispetto agli studi e ai documenti di competitività dell’economia. La policy della Commissione Europea, Commissione ha definito una serie di tappe motivandone le diverse assunzioni nel principali per verificare il rispetto dei tempi contesto Italiano per il raggiungimento degli obiettivi, • la seconda consiste nel fare un punto evidenziando le necessità di investimento e sulle politiche introdotte dall'Unione le opportunità esistenti nei vari settori. Europea al 2020 ed elaborate dagli Stati Sulla base dei vari scenari analizzati risulta nazionali più intraprendenti che un sentiero efficace dal punto di vista nell'anticipare strumenti di regolazione dei costi comporterà una riduzione delle energetico-climatici al 2050: UK e Germania in particolare. La rassegna 9 Consiglio Europeo, 29-30 ottobre 2009, conclusioni offre spunti per le raccomandazioni di della Presidenza del Consiglio Europeo (15265/1/09 REV1). 10 policy oggetto dell'ultimo capitolo del La decisione del Consiglio Europeo è conforme alla posizione approvata dai leader mondiali negli accordi rapporto. Data la centralità di Copenaghen e di Cancun, che prevedono l'impegno dell'efficienza energetica per di elaborare strategie di sviluppo a lungo termine a basse emissioni di carbonio. Alcuni Stati membri si raggiungere gli obiettivi di lungo sono già mossi in questa direzione o sono in procinto di farlo, in particolare fissando obiettivi di riduzione periodo uno spazio importante nel testo delle emissioni per il 2050. 11 è stato dedicato allo specifico di questo “Una tabella di marcia verso un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050”, tema. Comunicazione della Commissione, COM(2011) 112 definitivo, 8 marzo 2011. 21
  • 24. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia emissioni rispetto ai livelli del 1990 del 25% 1.1.1 Il settore energetico entro il 202012, del 40% entro il 2030 e del 60% entro il 2040. Tale approccio Il settore energetico ha il maggiore implicherà, rispetto al 1990, riduzioni potenziale di riduzione delle emissioni, e annue di circa l'1% fino al 2020, dell'1,5% si potrà arrivare al quasi totale tra il 2020 e il 2030, e del 2% negli ultimi abbattimento delle emissioni entro il due decenni fino al 2050, con un 2050. Al 2030 il settore energetico abbattimento delle emissioni che prevede delle riduzioni comprese tra il 54 aumenterà nel tempo grazie alla e il 68%. disponibilità di una più ampia gamma di La tabella di marcia per l’energia 205013, tecnologie con un buon rapporto costi- presentata nel dicembre 2011 dalla efficacia. Commissione, analizza diversi possibili Tutti i settori dovranno contribuire allo scenari di emissione fornendo una sforzo di riduzione delle emissioni in base valutazione delle conseguenze di un al proprio potenziale tecnologico ed sistema energetico a bassa intensità di economico. La Commissione ha esaminato carbonio e identificando il quadro una serie di interventi e scenari per i strategico necessario per realizzarlo. Gli principali settori economici basati su scenario presentati sono 5 in aggiunta a diversi tassi di innovazione tecnologica e due scenari business as usual. Gli scenari, dei prezzi dei combustibili fossili, arrivando concepiti combinando le principali alla formulazione dei risultati riportati in politiche che concorrono alla riduzione Tabella 1. delle emissioni (efficienza energetica, energia rinnovabile, nucleare, tecnologie CCS), hanno portato all’individuazione degli Tabella 1. Riduzioni settoriali di gas effetto serra rispetto al 1990 Settori 2005 2030 2050 Energetico -7% da -54% a -68% da -93% a -99% Industria -20% da -34% a -40% da -83% a -87% Trasporti* 30% da +20% a -9% da -54% a -67% Residenziale e servizi -12% da -37% a -53% da -88% a -91% Agricoltura -20% da -36% a -37% da -42% a -49% Altre emissioni diverse dal CO2 -30% da -72% a -73% da -70% a -78% Totale -7% da -40% a -44% da -79% a -82% * Incluso il trasporto aereo, escluso il trasporto marittimo Fonte: Roadmap 2050, Commissione Europea 12 Questo obiettivo potrà essere raggiunto con la piena realizzazione delle politiche esistenti, comprendendo, oltre all’impegno vincolante di portare al 20% la quota di energie rinnovabili, l’impegno non ancora vincolante di aumentare del 20% l’efficienza energetica entro il 2020, il che presuppone la piena attuazione delle 13 prescrizioni del “piano di efficienza energetica 2011” “Energy Roadmap 2050”, COM(2011) 885/2; la dell’8 marzo 2011, dettagliate quantitativamente nella comunicazione della Commissione è accompagnata “proposta di Direttiva sull’efficienza energetica” del 22 da un valutazione dell’impatto delle diverse opzioni di giugno 2011. policy e dei relativi scenari. 22
  • 25. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia elementi cardine e dei cambiamenti strutturali necessari nel processo di decarbonizzazione del sistema energetico comunitario (Tabella 2). Tabella 2. Scenari Energy Roadmap 2050: principali andamenti Scenari business Scenari di decarbonizzazione as usual (BAU) BAU BAU + Elevata Alta Diversificazione Bassa Forte 2005 (scenario di m isure efficienza penetrazione delle fonti penetrazione calo del reiferim ento)* addizionali** energetica delle fonti tecnologiche del CCS nucleare rinnovabili (CCS e nucleare) Dom anda di energia prim aria M tep 1826 1763 1615 1084 1134 1217 1238 1137 Varizione % dal 2005 -3.5% -11.6% -40.6% -37.9% -33.4% -32.2% -37.7% di cui fonti rinnovabili, M tep 125 352 375 472 676 499 504 525 Varizione % dal 2005 181.6% 200.0% 277.6% 440.8% 299.2% 303.2% 320.0% % rinnovabili su energia primaria 6.8% 20.0% 23.2% 43.5% 59.6% 41.0% 40.7% 46.2% Dom anda di energia finale M tep 1174 1221 1157 738 804 804 797 793 Varizione % dal 2005 4.0% -1.4% -37.1% -31.5% -31.5% -32.1% -32.5% di cui energia elettrica, M tep 238 355 340 275 290 311 308 305 Varizione % dal 2005 49% 43% 16% 22% 31% 29% 28% % elettricità su domanda finale #### 29.1% 29.4% 37.3% 36.1% 38.7% 38.6% 38.5% * Include i trend correnti e le politiche euroepee energetico/ambientali adottate fino a marzo 2011 ** Include misure addzionali in tema di efficienza energetica, infrastruture, mercato interno, nucleare, tassazione erngetica, trasporti, sulla base degli sviluppi successivi a marzo 2011 Fonte: Impact Assessment Energy Roadmap 2050, Commissione Europea Nei 5 scenari di “decarbonizzazione” le forme di energia rinnovabile arriveranno a La Commissione stima che la quota delle coprire tra il 40 e il 60% della domanda di tecnologie a bassa di carbonio nel mix di energia primaria, a fronte di risparmi di produzione elettrica passerà dal 45% del energia primaria che vanno dal 32% a 2009 a circa il 60% nel 202014, al 75-80% oltre il 40%. nel 2030 e infine arriverà quasi al 100% nel 2050. Un ruolo centrale sarà svolto dall’elettricità, che sostituirà, almeno 1.1.2 Il settore trasporti parzialmente, i combustibili fossili nei settori del trasporto e del riscaldamento, Nel settore dei trasporti l’abbattimento e in percentuale il peso sulla domanda delle emissioni sarà dovuto a tre fattori finale di energia aumenterà principali: l’incremento dell’efficienza dei significativamente, arrivando al 36-39% veicoli, il continuo aumento dell’utilizzo di nel 2050. energia “pulita” grazie a nuovi carburanti e sistemi di propulsione, il migliore utilizzo Nei cinque scenari proposti il contributo delle reti di trasporto e un funzionamento dell'energia nucleare al 2050 varia tra il più sicuro grazie allo sviluppo dei sistemi di 2.6% e il 17%. Il CCS è prevalentemente destinato al sequestro delle emissioni 14 In particolare grazie all’obiettivo al 2020 concernente industriali di processo. le energie rinnovabili. 23
  • 26. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia trasporto e di comunicazione. Il 1.1.3 Residenziale e servizi miglioramento dell’efficienza dei veicoli alimentati a fonti fossili tradizionali Il settore residenziale e dei servizi offre continuerà a essere lo strumento delle buone possibilità di riduzione delle principale almeno fino al 2025. emissioni a breve termine e a costi relativamente contenuti per quanto concerne le prestazioni energetiche degli edifici. © Flickr CC © Flickr CC Dal 2030 circa le emissioni potranno essere riportate al di sotto dei livelli del 1990 grazie alla combinazione di misure In particolare, risulterà importante quali meccanismi e segnali di prezzo atti a conseguire l’obiettivo definito dalla far fronte alle congestioni e Direttiva sulla prestazione edilizia del all’inquinamento atmosferico, una 201016, in base alla quale il consumo pianificazione urbanistica oculata, e il energetico dei nuovi edifici costruiti a potenziamento dei trasporti pubblici; partire dal 2021 dovrà essere prossimo allo inoltre le norme in materia di emissioni zero17. CO2 e fiscalità15 “intelligente” porteranno a una maggiore efficienza e ad una migliore 1.1.4 Industria gestione della domanda, favorendo lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e Nel settore industriale l'utilizzo di impianti veicoli puliti. Il ricorso a biocarburanti, e processi industriali più efficienti sotto il secondo la Commissione Europea, profilo energetico e delle risorse, un rappresenta un’importante alternativa maggiore ricorso al riciclaggio e l'impiego soprattutto nei settori dell’aviazione e dei di soluzioni tecnologiche avanzate per la veicoli pesanti, con una forte crescita riduzione delle emissioni potranno fornire dopo il 2030, ma se l’elettrificazione non un contributo decisivo, permettendo di fosse realizzata su larga scala, il ruolo dei dimezzare le emissioni dei settori ad alta carburanti alternativi dovrà essere intensità energetica, ma sarà necessario rafforzato, con conseguenze negative sulla riduzione delle emissioni, sulla biodiversità 16 Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione e sull’ambiente in generale. energetica nell’edilizia (rifusione). 17 I costi supplementari che ciò comporterà saranno compensati dai risparmi di combustibile realizzati. La ristrutturazione del parco immobiliare esistente, e in particolare il finanziamento dei necessari investimenti 15 Il tema della fiscalità verrà meglio sviluppato comporteranno invece un maggior grado di successivamente. complessità. 24
  • 27. Obiettivo 2050 – Un rapporto REF-E per WWF Italia elaborare delle tabelle di marcia Le politiche agricole dovranno puntare su specifiche in collaborazione con i soggetti opzioni quali incrementi sostenibili economici interessati. Dopo il 2035 dell'efficienza, l'uso efficiente dei dovrebbe inoltre essere esteso su ampia fertilizzanti, la biogassificazione e una scala il ricorso al CCS, in particolare per le migliore gestione del concime organico, emissioni di settori dell’acciaio e del foraggi di migliore qualità, la cemento, e saranno necessari ingenti diversificazione e la commercializzazione investimenti. della produzione a livello locale, una maggiore produttività del bestiame e l'ottimizzazione dei benefici dell'agricoltura estensiva; grazie al perfezionamento delle pratiche agricole e forestali si potrà © Flickr CC rafforzare la capacità del settore di preservare e catturare il carbonio nei suoli e nelle foreste. 1.1.5 Agricoltura Il settore agricolo dovrà affrontare congiuntamente due importanti questioni: la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare mondiale18 e la lotta contro il cambiamento climatico. In base alle proiezioni nel 2050 il settore agricolo rappresenterà un terzo delle emissioni totali dell’UE, cioè una quota di tre volte superiore a quella attuale, e il suo impatto sulla politica climatica è perciò destinato ad aumentare. © Flickr CC 18 Nel 2050 la popolazione terrestre potrà arrivare a 9 miliardi di individui. 25