2.
Negli anni '70 nasce a Rimini l'azienda Bimota, e con essa il progetto “Tesi”,
chiamata successivamente “Tesi1D”.
Ascanio Rodorigo, ex tecnico della Bimota, al tempo fallita, aprì la "Vyrus
Divisione Motori S.r.l." ad Ospedaletto, sviluppando in proprio il Progetto "Tesi".
La storia della Vyrus come azienda autonoma è molto recente, la produzione è
cominciata con un unico modello (Vyrus 984 C3 2V), allestito in sole 6 settimane e
presentato al pubblico al Bike Show di Padova nel gennaio 2002.
In concomitanza con il Salone del ciclo e motociclo, svoltosi a Milano nel
novembre 2005, viene presentato il secondo modello di Vyrus, la Vyrus 984 C3
4V.
Nel 2006 vede la luce la versione Vyrus 985 C3 4V.
Nel novembre 2009 è stata presentata l'ultima versione, la Vyrus 987 C3 4V, nelle
tre motorizzazioni: Supercharged, R e standard.
La Vyrus ha sviluppato anche un "Team Ricerca & Sviluppo / Corse", che di fatto
collaudando le prestazioni dei prototipi, trova e testa le soluzioni tecnologiche più
avanzate da implementare.
3. “Pura follia Italiana”
Le differenze tra la "Vyrus" e la Bimota "Tesi 2D" si segnalano nell'unità
propulsiva e negli accessori, in quanto il telaio e le sovrastrutture sono
praticamente gli stessi
Indirizzandosi a una clientela ancora più facoltosa di quella della Bimota,
la "Vyrus" viene proposta con un vasto elenco di personalizzazioni e viene
dotata del motore Ducati “Testastretta 999" raffreddato a liquido e
capace di erogare 150 CV, un propulsore che la Bimota non ha mai
installato sulla "Tesi 2D" e neanche sulla successiva versione "Tesi 3D",
che montava invece il meno prestazionale ma più leggero motore Ducati
"1100 Dual Spark" raffreddato ad aria, installato in precedenza sulla
Bimota "DB6 Delirio", di cui la "Tesi 3D" riprende lo stile.
In accordo al “Progetto Tesi” da cui deriva, la sua caratteristica principale
è il telaio ad omega, l'assenza di forcella anteriore (sostituito da un
forcellone incernierato direttamente al telaio) e l'uso di materiali pregiati.
Interamente costruita a mano e con un notevole numero di parti
meccaniche tornite e fresate dal pieno, monta un motore Ducati a due
valvole a comando desmodromico di 991 cm³ raffreddato ad aria.
4. «Pura follia Italiana»
La Vyrus 984 C3 4V sfrutta il propulsore Ducati "Testastretta 999", ovvero la
versione in quel momento più estrema del motore di Borgo
Panigale, quella con alesaggio di 104 mm.
Lo scarico, per fare posto all'impianto di raffreddamento, è sdoppiato e
posizionato sotto la sella. L'impianto di raffreddamento, vista la
complessità e gli ingombri della sospensione anteriore a forcellone bibraccio, trova posto sotto al motore. Qui si trovano due piccoli radiatori
lambiti dai flussi d'aria generati dalla ruota anteriore.
Un'altra particolarità è la pompa dell'acqua che non è meccanica bensì
elettrica.
Questa peculiarità comporta la possibilità di variare il flusso di refrigerante in
funzione della temperatura del motore, eliminando così anche il bulbo del
termostato dal circuito.
Altra caratteristica è la struttura anteriore in carbonio che funge sia da
supporto della strumentazione, sia soprattutto da parte stressata nel
complesso ammortizzante e sterzante.
5. «Questa è la mia sfida»
“Scopo della nostra azienda è mettere insieme in un
prodotto stradale tutte le tecnologie che la gente ha sempre
sognato di avere nella propria moto, facendo in modo che
ciascuno si possa creare la moto a propria immagine e
somiglianza, secondo i suoi desideri.”
L’intera azienda APR (“Ascanio Rodrigo Preparazioni”) consta di sole tre
persone: Davide Rodrigo (responsabile prototipazione e lavorazioni
meccaniche), Ascanio Rodrigo (amministrazione) e Giuseppe (montaggio
moto).
I volumi produttivi dell’azienda si aggirano sulle 20 moto annue
Vyrus è l’unica moto al mondo omologata con l’intera carrozzeria in carbonio,
compreso il serbatoio; a disposizione, come optional, freni a disco in
carbonio, cerchi in carbonio e tubi dei freni in carbonio. Tutto creato in
autoclave, la stessa tecnologia che è usata in Formula 1.
6. «Non avendo punti vendita ed essendo noi i
maggiori distributori, per noi internet è
essenziale. La maggior parte delle nostre
vendite è avvenuta o per amicizia oppure
online.»
ART adotta quindi un approccio di contatto diretto con il cliente nei confronti
del quale si relaziona al fine di adattare la moto ad ogni sua esigenza, creando
un esemplare su misura e conforme alle sue esigenze e gusti. Ogni esemplare
è perciò differente dagli altri, proprio per questo la «bottega» imprime
accanto al numero di telaio il nome con cui battezza quell’esemplare.
Life motive dell’azienda è creare uno spirito di familiarità tra impresa, cliente
e moto: per fare ciò da molta importanza alla propria community. Nello
stesso sito vyrus.it vi è una sezione dedicata alla community e qui ogni owner
pubblica foto assieme alla propria moto per condividere il design scelto e
confrontarsi con gli altri membri.
7. Carente di ingenti risorse economiche, a causa delle modeste dimensioni
aziendali, la ART non può permettersi operazioni di marketing simili alla
concorrenza ma riesce a distinguersi per quel che riguarda il know-how ed il
prestigio.
Tramite il sito internet si può accedere a tutte le riviste del settore che hanno
testato, e sempre con ottimi risultati, la moto; numerosi sono inoltre i riferimenti
al prodotto in diversi blog e siti internet.
Definita «Pura follia italiana» questo gioiello
dell’ingegneria doveva figuare nel film
holliwodiano «Codice Genesi» quale summa
del design, ingegneria e potenza del XXI
secolo, sfortunatamente questa scena venne
tagliata dal film.
Moltissimi personaggi di spicco, quali Tom
Cruise, Orlando Bloom e Jay Leno, hanno
sposato il design estremo e la filosofia di
questa casa, aumentandone il prestigio e
l’esposizione mediatica.
8. • La “Vyrus Cup”, organizzata tramite il sito internet dalla stessa casa
produttrice, mira ad aumentare lo spirito di fratellanza e sana
competitività tra i suoi clienti.
• Tramite questa competizione
monomarca l’azienda riesce a
ricevere un feedback dai suoi
customers che a loro volta
contribuiscono a fornire idee
allo scopo di migliorare i
prodotti e i servizi
conformemente alle loro
esigenze.
• Un ulteriore riscontro positivo proviene dai social media e dalla
partecipazione attiva a community e blog da parte di appassionati e
acquirenti.
9. Un ulteriore riscontro positivo proviene dai social media e dalla
partecipazione attiva a community e blog da parte di
appassionati e acquirenti.
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