Cosa si intende per “vita”? Come hanno avuto origine le piante, gli animali e gli esseri umani che oggi popolano il nostro pianeta? Come si fa a creare qualcosa di vivo da un insieme di elementi che, come tanti mattoncini Lego, vivi non sono? Perché una semplice cellula rimane più meravigliosa del più complesso dei robot? E perché Mario Rossi di Forlì somiglia a una viscida creatura marina? Sono solo alcuni dei grandi interrogativi ai quali Jan Paul Schutten risponde in modo chiaro e arguto, aiutato dai disegni di Floor Rieder, spiegando ai giovani lettori i misteri della vita e dell’evoluzione come mai nessuno aveva fatto prima d’ora. Il Mistero della Vita è finalista del premio Andersen 2017 e ha vinto in Olanda ben 5 premi. È stato inoltre finalista in Germania del Deutscher Jugendliteraturpreis 2015.
They represent 96% of our Universe but are invisible to the eyes (and to any more sophisticated instrument): they are the dark matter and dark energy, the greatest enigma of modern cosmology -Rappresentano il 96% del nostro Universo ma sono invisibili agli occhi (e a ogni più sofisticato strumento): sono la materia e l’energia oscura, il più grande enigma della cosmologia moderna.
Cosa si intende per “vita”? Come hanno avuto origine le piante, gli animali e gli esseri umani che oggi popolano il nostro pianeta? Come si fa a creare qualcosa di vivo da un insieme di elementi che, come tanti mattoncini Lego, vivi non sono? Perché una semplice cellula rimane più meravigliosa del più complesso dei robot? E perché Mario Rossi di Forlì somiglia a una viscida creatura marina? Sono solo alcuni dei grandi interrogativi ai quali Jan Paul Schutten risponde in modo chiaro e arguto, aiutato dai disegni di Floor Rieder, spiegando ai giovani lettori i misteri della vita e dell’evoluzione come mai nessuno aveva fatto prima d’ora. Il Mistero della Vita è finalista del premio Andersen 2017 e ha vinto in Olanda ben 5 premi. È stato inoltre finalista in Germania del Deutscher Jugendliteraturpreis 2015.
They represent 96% of our Universe but are invisible to the eyes (and to any more sophisticated instrument): they are the dark matter and dark energy, the greatest enigma of modern cosmology -Rappresentano il 96% del nostro Universo ma sono invisibili agli occhi (e a ogni più sofisticato strumento): sono la materia e l’energia oscura, il più grande enigma della cosmologia moderna.
Spazio, Tempo e Materia e il loro rapporto con l’infinito per spiegare le divergenze dell’infinitamente piccolo e le singolarità dell’infinitamente grande.
In questo percorso interattivo di storia per la classe terza di scuola primaria, non troverete testi da studiare, ma un repertorio di tematiche con proposte di materiali, risorse e attività da realizzare. Lo scopo è quello di fornire all’insegnante uno strumento da cui partire per progettare un percorso didattico che permetta ai bambini la co-costruzione di conoscenza significativa e rilevante, caratterizzata dalla complessità, reticolo dinamico, struttura in cui ogni parte è interconnessa con le altre e dalla cui connessione deriva la struttura dell'intera rete che può essere esplorata e compresa partendo da un punto qualsiasi, permettendo l’approfondimento dei concetti fondanti
della storia.
Anche se negli ultimi cento anni ci siamo spinti sempre più in profondità nello studio delle particelle e subatomiche, molte domande rimangono ancora senza risposta: che cosa è la massa? perchè l'universo è fatto di materia e non di antimateria? cosa è successo nei primi istanti dopo il big-bang? Nel settantesimo anniversario dei terribili bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, questa lezione traccia in modo leggero il percorso ed i problemi della fisica dell’infinitamente piccolo, guardando al suo fascino, la sua utilità ed i suoi aspetti problematici. Diceva Calvino:”Oggi ogni ramo della scienza sembra ci voglia dimostrare che il mondo si regge su entità sottilissime: come i messaggi del DNA, gli impulsi dei neuroni, i quarks, i neutrini vaganti nello spazio dall'inizio dei tempi.”
La storia dell'Universo raccontata dal Prof. Guido Cossard
Si è laureato in fisica a Torino.
E’ presidente dell’Associazione ricerche e studi di archeoastronomia e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio di Saint-Barthélemy.
Ha pubblicato numerosi libri scientifici e di recente ha parlato dell’interpretazione astronomica delle spirali, nella puntata di
Voyager del 21 gennaio scorso.
In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical
Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard
Tempo e nello spazio, l'energia oggetti per visualizzare il tempo e lo spazio, la vera natura di entropia, e la falsità delle leggi della termodinamica
Spazio, Tempo e Materia e il loro rapporto con l’infinito per spiegare le divergenze dell’infinitamente piccolo e le singolarità dell’infinitamente grande.
In questo percorso interattivo di storia per la classe terza di scuola primaria, non troverete testi da studiare, ma un repertorio di tematiche con proposte di materiali, risorse e attività da realizzare. Lo scopo è quello di fornire all’insegnante uno strumento da cui partire per progettare un percorso didattico che permetta ai bambini la co-costruzione di conoscenza significativa e rilevante, caratterizzata dalla complessità, reticolo dinamico, struttura in cui ogni parte è interconnessa con le altre e dalla cui connessione deriva la struttura dell'intera rete che può essere esplorata e compresa partendo da un punto qualsiasi, permettendo l’approfondimento dei concetti fondanti
della storia.
Anche se negli ultimi cento anni ci siamo spinti sempre più in profondità nello studio delle particelle e subatomiche, molte domande rimangono ancora senza risposta: che cosa è la massa? perchè l'universo è fatto di materia e non di antimateria? cosa è successo nei primi istanti dopo il big-bang? Nel settantesimo anniversario dei terribili bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, questa lezione traccia in modo leggero il percorso ed i problemi della fisica dell’infinitamente piccolo, guardando al suo fascino, la sua utilità ed i suoi aspetti problematici. Diceva Calvino:”Oggi ogni ramo della scienza sembra ci voglia dimostrare che il mondo si regge su entità sottilissime: come i messaggi del DNA, gli impulsi dei neuroni, i quarks, i neutrini vaganti nello spazio dall'inizio dei tempi.”
La storia dell'Universo raccontata dal Prof. Guido Cossard
Si è laureato in fisica a Torino.
E’ presidente dell’Associazione ricerche e studi di archeoastronomia e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio di Saint-Barthélemy.
Ha pubblicato numerosi libri scientifici e di recente ha parlato dell’interpretazione astronomica delle spirali, nella puntata di
Voyager del 21 gennaio scorso.
In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical
Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard
Tempo e nello spazio, l'energia oggetti per visualizzare il tempo e lo spazio, la vera natura di entropia, e la falsità delle leggi della termodinamica
4. Benvenuti. E congratulazioni, Sono
molto contento che ce l’abbiate
fatta. Arrivare fin qui non è stato
facile, lo so. Anzi, sospetto che sia
stata più dura di quanto voi stessi
pensiate.
Tanto per cominciare, per consentire a me e a voi
di essere qui in questo momento, trilioni di atomi,
che vagavano ognuno per conto proprio, hanno
avuto la gentilezza di assemblarsi in una
combinazione molto complicata, e questo
appositamente per creare noi.
5. Si tratta di una configurazione molto particolare, mai
sperimentata prima e che non potrà mai più
ripetersi.
Per i prossimi anni (ci auguriamo che siano ancora
molti) queste minuscole particelle si impegneranno a
cooperare senza mai lamentarsi in una serie di
sforzi che richiederanno tutta la loro abilità, e questo
al solo scopo di mantenerci integri e darci la
possibilità di provare in prima persona quella
particolare condizione, estremamente gradevole
anche se spesso poco apprezzata, nota con il nome
di esistenza.
6. L’immagine dell’atomo che
quasi tutti hanno in mente è
quella di uno o due elettroni
che ruotano attorno a un
nucleo come pianeti in orbita
attorno a un sole. Questa
immagine è completamente
sbagliata; tanto sbagliata
quanto dura a morire.
7. In realtà, come tutti i fisici avrebbero presto
compreso, gli elettroni non somigliano affatto a
pianeti orbitanti, quanto piuttosto alle pale di un
ventilatore, che cercano di riempire ogni porzione
dello spazio presente nella loro orbita
simultaneamente.
(Con l’unica differenza che,
mentre le pale del ventilatore
sembrano essere
dappertutto nello stesso
istante, gli elettroni lo sono
davvero).
8. In pratica, questo significa che non si può mai
prevedere dove si trovi un elettrone in un dato
istante. Si può solo valutare la probabilità che si
trovi lì. In un certo senso un elettrone non esiste
finché qualcuno non lo osserva. Oppure, per dirlo
in modo leggermente diverso, finché un elettrone
non viene individuato, esso è «simultaneamente
dappertutto e da nessuna parte».
9. Se vi sembra che tutto questo generi una gran
confusione, può darsi che troviate confortante
apprendere che anche i fisici di allora si sentivano
confusi.
Bohr una volta commentò che se una persona non si
indignava nell'ascoltare per la prima volta la teoria dei
quanti, voleva dire che non aveva capito quello di cui si
stava parlando.
Quando gli fu chiesto come ci si poteva immaginare un
atomo, Heisenberg rispose:
11. “In conclusione, con luce di lunghezza d’onda molto
piccola possiamo individuare esattamente la
posizione di una particella, ma ne variamo
sensibilmente la velocità, mentre con luce di
lunghezza d'onda più alta possiamo determinare
esattamente la velocità, ma avremo una grande
indeterminazione nella posizione.”
di Heisenberg
da G. Gamow, “Biografia della fisica”