1. PROGETTO INAIL: “VITE SPEZZATE”
In determinate circostanze alcuni ragazzi, per esigenze economiche, sono spinti a fare atti che
mettono in pericolo la propria vita.
Questo è il caso di Suleman, un ragazzo africano di 25 anni che, per poter pagare le cure necessarie
per la guarigione della madre, affetta da una grave malattia, accetta di lavorare come idraulico
presso una piccola cooperativa.
Suleman, non essendo di nazionalità italiana, oltre ad essere pagato meno rispetto agli altri
impiegati, viene privato degli attrezzi che gli garantiscono una buona sicurezza sul lavoro.
Così il ragazzo, in buona fede, dopo qualche giorno si reca sul posto di lavoro.
Giunto nell’abitazione, comincia a montare il condizionatore e successivamente il motore che viene
posto all’esterno.
Durante il montaggio, il motore scivola dalle mani del ragazzo; Suleman, all’insaputa dei suoi
colleghi che lo mantengono, si sporge eccessivamente dalla finestra al punto di precipitare nel
vuoto.
I tentativi di rianimazione sono stati invani.
Dal quel momento in poi, la povera donna ormai sola, non ha potuto più riabbracciare suo figlio.
Questa è una dimostrazione di come la vita umana non ha prezzo; naturalmente ci riferiamo a chi
guadagna sulla propria pelle sapendo di rischiare la morte, come i fatti dimostrano.
LA SICUREZZA SUL LAVORO È UN DIRITTO DI TUTTI, MA ANCHE UN
DOVERE COMUNE.
I.T.C. “Dante Alighieri”
Classe: 3°AT
Valeria Abruzzese
Ilaria Catalano
Eleonora Cellamaro
Angela Larotondo
Mara Russo