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Titolo dell’Unità di Competenza 
Conoscere, Comprendere, Ripudiare la Guerra 
Progetto in Rete 
(per l’implementazione delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione) 
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 
• I.C. Forte dei Marmi, CLASSE 2A 
• I.C. Camaiore I, CLASSE 2E 
• I.C. Camaiore II,CLASSE 3A 
• I.C. Camaiore III,CLASSE 2B 
• I.C. Pietrasanta II, CLASSE 2B 
Anno Scolastico 2013/2014
UdC : Conoscere 
Comprendere 
Ripudiare 
la Guerra 
QUESTIONARIO 
DISCUSSIONI 
LEZIONI SPECIFICHE 
OSSERVAZIONI 
APPROFONDIMENTI 
PRODOTTI
Analisi del questionario 
(risposte tipo in una delle classi campione)
DOMANDA 1) CHE COS’E’ LA GUERRA? 
LE PAROLE DELLA GUERRA 
Ci siamo soffermati sul significato della parola GUERRA, ma anche 
di altri termini usati ad essa correlati. 
Dopo averli elencati alla lavagna (guerra, guerriglia, battaglia, guerra 
civile, rivoluzione,ecc.), abbiamo chiesto se questi termini fossero 
dei sinonimi o ci fossero delle differenze di accezione tra loro. 
I ragazzi al riguardo erano un po’ confusi, quindi abbiamo chiesto 
loro di cercare sul dizionario o in rete i diversi significati di essi, e 
anche delle immagini relativi ad ogni termine. 
In questo modo abbiamo chiarito il significato delle diverse parole e 
i ragazzi hanno preso consapevolezza dell’uso diverso che ne 
devono fare. 
A conclusione di questa attività hanno realizzato un cartellone 
intitolato “Le parole della guerra”.
” Le parole della guerra”.
LE CAUSE DELLA GUERRA 
DOMANDA N. 2 del questionario 
Ripassando le guerre studiate durante l’anno, i ragazzi 
hanno ricordato i motivi per cui sono scoppiate, 
riflettendo sul fatto che alla base esistono diversi 
motivi 
(es. Guerra d’indipendenza americana: motivi politici, 
economici, ideali; guerre di religione tra ‘500 e ‘600: 
religiosi, di supremazia politica ed economica). 
PROPOSTA didattica : lettura ed analisi del testo 
“Conversazioni sulla guerra” di Jonathan Swift (tratto 
da “Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo”).
Qui sono state evidenziate in particolare le 
parole MORTE e DISTRUZIONE. 
Per la riflessione è stato analizzato 
sommariamente il dipinto “Guernica” di Pablo 
Picasso, sottolineando come nelle guerre 
contemporanee le vittime non siano solo i 
soldati, ma anche i civili.
Proposta didattica: lettura e commento 
dell’art.10 della Costituzione Italiana 
che contempla il rispetto dei trattati 
internazionali e il diritto di asilo ai 
rifugiati politici ai quali sono negate le 
libertà democratiche nel loro paese. 
Si illustra ai ragazzi l’operato 
dell’UNHCR,un’organizzazione mondiale 
che si occupa dei rifugiati.
Domanda 4: “Come finisce 
una guerra ?” 
Due porcospini in una notte d’inverno 
di Schopenhauer 
E' una notte buia e fredda. 
Due porcospini cercano in tutti i modi di scaldarsi. Avvicinandosi l'uno all'altro 
scoprono involontariamente che il freddo si attenua, si fa meno pungente. 
Così si avvicinano sempre di più ma finiscono per pungersi a vicenda. 
Allora spaventati entrambi si allontanano e di nuovo il freddo li assale. 
Cominciano a pensare al dolce tepore di quando erano vicini e tentano 
nuovamente l'esperimento di avvicinarsi. 
Hanno paura di ferirsi e questo timore li fa tentennare. Aspettano, hanno paura, 
ma il freddo è così tenace che ben presto i due porcospini abbandonano ogni 
paura. 
Restano però sempre dei porcospini, così quando si avvicinano si pungono 
ancora. Spaventati, proprio come era successo nel primo tentativo, fuggono 
lontani l'uno dall'altro. 
Vanno avanti ancora un po', cercando di resistere al freddo ma in loro è sempre 
vivo il ricordo del calore che sprigionavano i loro corpi vicini. 
Ripetono più volte l'esperimento di avvicinarsi e sempre si pungono. 
A poco a poco, però, capiscono che esiste una distanza che permette loro di 
scaldarsi e di non pungersi: è il rispetto reciproco, è il "non invadere" troppo il 
terreno dell'altro. 
Così vicini, ma rispettosi ciascuno del proprio essere, i due porcospini vincono il 
freddo e sopravvivono. Probabilmente, senza il calore dell'altro uno di loro sarebbe 
morto: invece insieme riescono a superare le difficoltà e a vivere proprio uno 
accanto all'altro, senza ferirsi e disturbarsi.
Approfondimento domanda 8 
8) SECONDO TE SI POSSONO EVITARE LE GUERRE? 
Carteggio tra Einstein e Freud del 1932
0 
Discussione sull’ultima 
domanda del questionario che 
ha come obiettivo: 
•problematizzare la questione 
dell’esistenza delle guerre 
•far comprendere che l’umanità 
ha davanti a sé la possibilità di 
scegliere tra conflitto armato e 
nonviolenza
1 
Secondo te, si possono evitare le 
guerre? (26 alunni di III) 
•Sì (8 alunni) 
•Sì, con il dialogo e la nonviolenza (7 alunni) 
•Sì, eliminando le disuguaglianze di ricchezza (1 
alunno) 
•Sì, eliminando le disuguaglianze di ricchezza, di 
diritti e dando più potere all’ONU (1 alunno) 
•Sì, se la religione avesse meno importanza (1 
alunno) 
•Sì, ma tutto dipende da quello che decide chi ha 
tanto potere (1 alunno) 
•Sì, ma non accadrà mai (1 alunno) 
•No, solo alcune guerre si possono evitare (3 alunni) 
•No, l’umanità non vivrà mai in pace (3 alunni)
4 Einstein, tedesco, fisico della relatività 
(1879 – 1955) 
•Lettera di Einstein al presidente USA 
Truman e successivo pentimento: 
“Se avessi saputo … Non avrei mai 
scritto quella lettera.” 
•Pacifismo di Einstein e suo impegno per 
la pace durante la guerra fredda: 
«Non so con quali armi verrà combattuta 
la Terza guerra mondiale ma la quarta 
verrà combattuta con clave e pietre». 
«Gandhi, il più grande genio politico del 
nostro tempo, ci ha indicato la strada da 
percorrere. Egli ci ha mostrato di quali 
sacrifici l'uomo sia capace una volta che 
abbia scoperto il cammino giusto».
6 
•Freud, austriaco, padre della 
psicoanalisi (1856 – 1939) 
•Ebreo, ateo, padre di sei figli. 
•Nel ’38 a Freud venne data la 
possibilità di compilare una lista di 
persone da salvare dalla 
deportazione e i nazisti 
acconsentirono alla sua 
emigrazione: nella lista egli non 
incluse le sorelle, ma sua moglie, i 
figli, i nipoti e le proprie 
domestiche, oltre al suo medico e 
la famiglia di questi. Quattro 
sorelle di Freud moriranno nei 
campi di sterminio.
8 Lettera di Einstein a Freud: “C’è un modo per 
liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?” 
“Essendo immune da sentimenti nazionalistici, vedo personalmente una maniera 
semplice di affrontare l’aspetto esteriore, cioè organizzativo, del problema: gli 
Stati creino un’autorità legislativa e giudiziaria col mandato di comporre tutti i 
conflitti che sorgano tra loro. Ogni Stato si assuma l’obbligo di spettare i decreti 
di questa autorità […] 
9 
[…] com’è possibile che la massa si lasci infiammare con i mezzi suddetti 
( propaganda di chi è al potere, n.d.r.) fino al furore e all’olocausto di sé? Una sola 
risposta si impone: perché l’uomo ha dentro di sé il piacere di odiare e di 
distruggere. In tempi normali la sua passione rimane latente, emerge solo in 
circostanze eccezionali; ma è abbastanza facile attizzarla e portarla alle altezze di 
una psicosi collettiva. 
10 
Sarebbe tuttavia della massima utilità a noi tutti se Lei esponesse il problema 
della pace mondiale alla luce delle Sue recenti scoperte, perché tale esposizione 
potrebbe indicare la strada a nuovi e validissimi modi d’azione. 
Molto cordialmente Suo
11 Risposta di Freud 
“I conflitti d’interesse tra gli uomini sono dunque in linea di principio 
decisi mediante l’uso della violenza. Ciò avviene in tutto il regno animale, 
di cui l’uomo fa inequivocabilmente parte; […] 
“[…] il diritto è la potenza di una comunità. È ancora sempre violenza, 
pronta a volgersi contro chiunque le si opponga, opera con gli stessi 
mezzi, persegue gli stessi scopi; la differenza risiede in realtà solo nel fatto 
che non è più la violenza di un singolo a trionfare, ma quella della 
comunità.” 
[…] 
“È un errore di calcolo non considerare il fatto che il diritto 
originariamente era violenza bruta e che esso ancor oggi non può fare a 
meno di ricorrere alla violenza” (anche il diritto internazionale può esser fatto 
rispettare con la violenza, n.d.r.). 
13 
[…] 
“Per gli scopi immediati che ci siamo proposti da quanto precede 
ricaviamo la conclusione che non c’è speranza di poter sopprimere le 
tendenze aggressive degli uomini. Si dice che in contrade felici, dove la 
natura offre a profusione tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno, ci sono popoli 
la cui vita scorre nella mitezza, presso cui la coercizione e l’aggressione 
sono sconosciute. Posso a malapena crederci; mi piacerebbe saperne di 
più, su questi popoli felici.”
14 
Nell’uomo due pulsioni: una che tende a conservare e unire, una a 
distruggere e uccidere. 
“[…]Se la propensione alla guerra è un prodotto della pulsione distruttiva, 
contro di essa è ovvio ricorrere all’antagonista di questa pulsione: l’Eros. 
Tutto ciò che fa sorgere legami emotivi tra gli uomini deve agire contro la 
guerra. […] La psicoanalisi non ha bisogno di vergognarsi se qui parla di 
amore, perché la religione dice la stessa cosa: “ama il prossimo tuo come 
te stesso”. 
15 
“E’ triste pensare a mulini che macinano talmente adagio che la gente 
muore di fame prima di ricevere la farina.” 
“Quanto dovremo aspettare perché anche gli altri diventino pacifisti? Non 
si può dirlo, ma forse non è una speranza utopistica che l’influsso di due 
fattori - un atteggiamento più civile e il giustificato timore degli effetti di 
una guerra futura - ponga fine alle guerre in un prossimo avvenire. […] 
Nel frattempo possiamo dirci: tutto ciò che promuove l’evoluzione civile 
lavora anche contro la guerra. 
La saluto cordialmente e Le chiedo scusa se le mie osservazioni L’hanno 
delusa. 
Suo
17 Tema in classe: 
Nel corso dell’anno più volte è stato affrontato 
l’argomento della pace, della guerra e della 
nonviolenza come mezzo per risolvere le 
controversie tra i popoli. Parlane facendo riferimento 
anche alle citazioni riportate sotto: 
18 “La pace vera nasce dalla comprensione reciproca, 
dal rispetto, dalla fiducia. I problemi della società 
umana dovrebbero essere risolti in modo umano e la 
nonviolenza fornisce un approccio adeguato.” Tenzyn 
Gyatso – XIV Dalai Lama (guida del buddhismo 
tibetano) 
“La Terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, 
ma non per l’avidità di tutti.” Mahatma Gandhi 
“La razza umana è diventata forte nella lotta 
perpetua e non potrà che perire in una perpetua 
pace.” Adolf Hitler
19 
“I popoli che vivono oggi sulla Terra 
sono diversi per lingua, cultura e 
religione e ci sono ideali diversi in 
ciascun essere umano. L’errore 
secondo me sta nell’estremismo, che 
è alla base di molti conflitti. Le 
diverse idee dovrebbero invece 
lavorare insieme per risolvere i vari 
problemi del mondo e far distribuire 
equamente le risorse.” 
Un alunno della III A
20 
“Credo che tutti i conflitti siano 
causati dalle aspirazioni e dai progetti 
volti ad ottenere sempre più potere 
propri di una minoranza di persone al 
comando che, propagandando ideali o 
giustificazioni spesso contraddittorie, 
convincono sudditi o cittadini della 
necessità di un conflitto armato.” 
Un alunno della III A
Art 11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA 
L'Italia ripudia la guerra come 
strumento di offesa alla libertà degli 
altri popoli e come mezzo di risoluzione 
delle controversie internazionali; 
consente, in condizioni di parità con gli 
altri Stati, alle limitazioni di sovranità 
necessarie ad un ordinamento che 
assicuri la pace e la giustizia fra le 
Nazioni; promuove e favorisce le 
organizzazioni internazionali rivolte a 
tale scopo.
2E(1) SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 1 
2E (2) SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 1 
2E (3) SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 1 
2B SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 3
UDC: 
”Conoscere, Comprendere, Ripudiare la Guerra” 
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 
• I.C. Forte dei Marmi, CLASSE 2A (INS. ANNA GHILARDI) 
• I.C. Camaiore I, CLASSE 2E (INS. ANGELA GALDERISI e ANNA CONSANI ) 
• I.C. Camaiore II,CLASSE 3A (INS. MICHELE VERONA) 
• I.C. Camaiore III,CLASSE 2B (INS.VERONICA CORTOPASSI ) 
• I.C. Pietrasanta II, CLASSE 2B (INS. RACHELE PISTOLESI) 
Anno Scolastico 2013/2014
•UDC SCUOLA MEDIA 
(con griglia di progettazione e approfondimenti
Mappa mentale 
UDC DI STORIA 
QUESTIONARIO 
GUERRA 
TERMINI 
CORRELATI 
CAUSE 
Analisi brano 
“Conversazioni 
sulla guerra” di 
Jonathan Swift 
(Italiano) 
MORTE e 
DISTRUZIONE 
“Guernica” 
di Pablo 
Picasso 
(ARTE) 
Problema dei 
profughi 
UNHCR 
Condizioni igieniche, 
sanitarie e alimentari 
ESODO 
COME FINISCE 
UNA GUERRA ? 
Favola di 
Schopenhaue 
r “I due 
porcospini”. 
(Italiano) 
Malattie 
(APPROFONDI 
MENTO 
SCIENZE) 
Armi e tecniche 
belliche 
(TECNOLOGIA) CONFRONTO 
TRA LE 
VECCHIE E 
NUOVE ARMI 
Si combattono 
ancora delle 
guerre? 
Attivita’ 
ricerca sul planisfero 
( GEOGRAFIA) 
Una guerra 
può essere 
giusta o 
tutte sono 
ingiuste. 
RISPETTO

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  • 1. Titolo dell’Unità di Competenza Conoscere, Comprendere, Ripudiare la Guerra Progetto in Rete (per l’implementazione delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • I.C. Forte dei Marmi, CLASSE 2A • I.C. Camaiore I, CLASSE 2E • I.C. Camaiore II,CLASSE 3A • I.C. Camaiore III,CLASSE 2B • I.C. Pietrasanta II, CLASSE 2B Anno Scolastico 2013/2014
  • 2. UdC : Conoscere Comprendere Ripudiare la Guerra QUESTIONARIO DISCUSSIONI LEZIONI SPECIFICHE OSSERVAZIONI APPROFONDIMENTI PRODOTTI
  • 3. Analisi del questionario (risposte tipo in una delle classi campione)
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7.
  • 8.
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12. DOMANDA 1) CHE COS’E’ LA GUERRA? LE PAROLE DELLA GUERRA Ci siamo soffermati sul significato della parola GUERRA, ma anche di altri termini usati ad essa correlati. Dopo averli elencati alla lavagna (guerra, guerriglia, battaglia, guerra civile, rivoluzione,ecc.), abbiamo chiesto se questi termini fossero dei sinonimi o ci fossero delle differenze di accezione tra loro. I ragazzi al riguardo erano un po’ confusi, quindi abbiamo chiesto loro di cercare sul dizionario o in rete i diversi significati di essi, e anche delle immagini relativi ad ogni termine. In questo modo abbiamo chiarito il significato delle diverse parole e i ragazzi hanno preso consapevolezza dell’uso diverso che ne devono fare. A conclusione di questa attività hanno realizzato un cartellone intitolato “Le parole della guerra”.
  • 13. ” Le parole della guerra”.
  • 14. LE CAUSE DELLA GUERRA DOMANDA N. 2 del questionario Ripassando le guerre studiate durante l’anno, i ragazzi hanno ricordato i motivi per cui sono scoppiate, riflettendo sul fatto che alla base esistono diversi motivi (es. Guerra d’indipendenza americana: motivi politici, economici, ideali; guerre di religione tra ‘500 e ‘600: religiosi, di supremazia politica ed economica). PROPOSTA didattica : lettura ed analisi del testo “Conversazioni sulla guerra” di Jonathan Swift (tratto da “Viaggi di Gulliver in vari paesi lontani del mondo”).
  • 15.
  • 16. Qui sono state evidenziate in particolare le parole MORTE e DISTRUZIONE. Per la riflessione è stato analizzato sommariamente il dipinto “Guernica” di Pablo Picasso, sottolineando come nelle guerre contemporanee le vittime non siano solo i soldati, ma anche i civili.
  • 17.
  • 18. Proposta didattica: lettura e commento dell’art.10 della Costituzione Italiana che contempla il rispetto dei trattati internazionali e il diritto di asilo ai rifugiati politici ai quali sono negate le libertà democratiche nel loro paese. Si illustra ai ragazzi l’operato dell’UNHCR,un’organizzazione mondiale che si occupa dei rifugiati.
  • 19. Domanda 4: “Come finisce una guerra ?” Due porcospini in una notte d’inverno di Schopenhauer E' una notte buia e fredda. Due porcospini cercano in tutti i modi di scaldarsi. Avvicinandosi l'uno all'altro scoprono involontariamente che il freddo si attenua, si fa meno pungente. Così si avvicinano sempre di più ma finiscono per pungersi a vicenda. Allora spaventati entrambi si allontanano e di nuovo il freddo li assale. Cominciano a pensare al dolce tepore di quando erano vicini e tentano nuovamente l'esperimento di avvicinarsi. Hanno paura di ferirsi e questo timore li fa tentennare. Aspettano, hanno paura, ma il freddo è così tenace che ben presto i due porcospini abbandonano ogni paura. Restano però sempre dei porcospini, così quando si avvicinano si pungono ancora. Spaventati, proprio come era successo nel primo tentativo, fuggono lontani l'uno dall'altro. Vanno avanti ancora un po', cercando di resistere al freddo ma in loro è sempre vivo il ricordo del calore che sprigionavano i loro corpi vicini. Ripetono più volte l'esperimento di avvicinarsi e sempre si pungono. A poco a poco, però, capiscono che esiste una distanza che permette loro di scaldarsi e di non pungersi: è il rispetto reciproco, è il "non invadere" troppo il terreno dell'altro. Così vicini, ma rispettosi ciascuno del proprio essere, i due porcospini vincono il freddo e sopravvivono. Probabilmente, senza il calore dell'altro uno di loro sarebbe morto: invece insieme riescono a superare le difficoltà e a vivere proprio uno accanto all'altro, senza ferirsi e disturbarsi.
  • 20. Approfondimento domanda 8 8) SECONDO TE SI POSSONO EVITARE LE GUERRE? Carteggio tra Einstein e Freud del 1932
  • 21. 0 Discussione sull’ultima domanda del questionario che ha come obiettivo: •problematizzare la questione dell’esistenza delle guerre •far comprendere che l’umanità ha davanti a sé la possibilità di scegliere tra conflitto armato e nonviolenza
  • 22. 1 Secondo te, si possono evitare le guerre? (26 alunni di III) •Sì (8 alunni) •Sì, con il dialogo e la nonviolenza (7 alunni) •Sì, eliminando le disuguaglianze di ricchezza (1 alunno) •Sì, eliminando le disuguaglianze di ricchezza, di diritti e dando più potere all’ONU (1 alunno) •Sì, se la religione avesse meno importanza (1 alunno) •Sì, ma tutto dipende da quello che decide chi ha tanto potere (1 alunno) •Sì, ma non accadrà mai (1 alunno) •No, solo alcune guerre si possono evitare (3 alunni) •No, l’umanità non vivrà mai in pace (3 alunni)
  • 23. 4 Einstein, tedesco, fisico della relatività (1879 – 1955) •Lettera di Einstein al presidente USA Truman e successivo pentimento: “Se avessi saputo … Non avrei mai scritto quella lettera.” •Pacifismo di Einstein e suo impegno per la pace durante la guerra fredda: «Non so con quali armi verrà combattuta la Terza guerra mondiale ma la quarta verrà combattuta con clave e pietre». «Gandhi, il più grande genio politico del nostro tempo, ci ha indicato la strada da percorrere. Egli ci ha mostrato di quali sacrifici l'uomo sia capace una volta che abbia scoperto il cammino giusto».
  • 24. 6 •Freud, austriaco, padre della psicoanalisi (1856 – 1939) •Ebreo, ateo, padre di sei figli. •Nel ’38 a Freud venne data la possibilità di compilare una lista di persone da salvare dalla deportazione e i nazisti acconsentirono alla sua emigrazione: nella lista egli non incluse le sorelle, ma sua moglie, i figli, i nipoti e le proprie domestiche, oltre al suo medico e la famiglia di questi. Quattro sorelle di Freud moriranno nei campi di sterminio.
  • 25. 8 Lettera di Einstein a Freud: “C’è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?” “Essendo immune da sentimenti nazionalistici, vedo personalmente una maniera semplice di affrontare l’aspetto esteriore, cioè organizzativo, del problema: gli Stati creino un’autorità legislativa e giudiziaria col mandato di comporre tutti i conflitti che sorgano tra loro. Ogni Stato si assuma l’obbligo di spettare i decreti di questa autorità […] 9 […] com’è possibile che la massa si lasci infiammare con i mezzi suddetti ( propaganda di chi è al potere, n.d.r.) fino al furore e all’olocausto di sé? Una sola risposta si impone: perché l’uomo ha dentro di sé il piacere di odiare e di distruggere. In tempi normali la sua passione rimane latente, emerge solo in circostanze eccezionali; ma è abbastanza facile attizzarla e portarla alle altezze di una psicosi collettiva. 10 Sarebbe tuttavia della massima utilità a noi tutti se Lei esponesse il problema della pace mondiale alla luce delle Sue recenti scoperte, perché tale esposizione potrebbe indicare la strada a nuovi e validissimi modi d’azione. Molto cordialmente Suo
  • 26. 11 Risposta di Freud “I conflitti d’interesse tra gli uomini sono dunque in linea di principio decisi mediante l’uso della violenza. Ciò avviene in tutto il regno animale, di cui l’uomo fa inequivocabilmente parte; […] “[…] il diritto è la potenza di una comunità. È ancora sempre violenza, pronta a volgersi contro chiunque le si opponga, opera con gli stessi mezzi, persegue gli stessi scopi; la differenza risiede in realtà solo nel fatto che non è più la violenza di un singolo a trionfare, ma quella della comunità.” […] “È un errore di calcolo non considerare il fatto che il diritto originariamente era violenza bruta e che esso ancor oggi non può fare a meno di ricorrere alla violenza” (anche il diritto internazionale può esser fatto rispettare con la violenza, n.d.r.). 13 […] “Per gli scopi immediati che ci siamo proposti da quanto precede ricaviamo la conclusione che non c’è speranza di poter sopprimere le tendenze aggressive degli uomini. Si dice che in contrade felici, dove la natura offre a profusione tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno, ci sono popoli la cui vita scorre nella mitezza, presso cui la coercizione e l’aggressione sono sconosciute. Posso a malapena crederci; mi piacerebbe saperne di più, su questi popoli felici.”
  • 27. 14 Nell’uomo due pulsioni: una che tende a conservare e unire, una a distruggere e uccidere. “[…]Se la propensione alla guerra è un prodotto della pulsione distruttiva, contro di essa è ovvio ricorrere all’antagonista di questa pulsione: l’Eros. Tutto ciò che fa sorgere legami emotivi tra gli uomini deve agire contro la guerra. […] La psicoanalisi non ha bisogno di vergognarsi se qui parla di amore, perché la religione dice la stessa cosa: “ama il prossimo tuo come te stesso”. 15 “E’ triste pensare a mulini che macinano talmente adagio che la gente muore di fame prima di ricevere la farina.” “Quanto dovremo aspettare perché anche gli altri diventino pacifisti? Non si può dirlo, ma forse non è una speranza utopistica che l’influsso di due fattori - un atteggiamento più civile e il giustificato timore degli effetti di una guerra futura - ponga fine alle guerre in un prossimo avvenire. […] Nel frattempo possiamo dirci: tutto ciò che promuove l’evoluzione civile lavora anche contro la guerra. La saluto cordialmente e Le chiedo scusa se le mie osservazioni L’hanno delusa. Suo
  • 28. 17 Tema in classe: Nel corso dell’anno più volte è stato affrontato l’argomento della pace, della guerra e della nonviolenza come mezzo per risolvere le controversie tra i popoli. Parlane facendo riferimento anche alle citazioni riportate sotto: 18 “La pace vera nasce dalla comprensione reciproca, dal rispetto, dalla fiducia. I problemi della società umana dovrebbero essere risolti in modo umano e la nonviolenza fornisce un approccio adeguato.” Tenzyn Gyatso – XIV Dalai Lama (guida del buddhismo tibetano) “La Terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di tutti.” Mahatma Gandhi “La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua e non potrà che perire in una perpetua pace.” Adolf Hitler
  • 29. 19 “I popoli che vivono oggi sulla Terra sono diversi per lingua, cultura e religione e ci sono ideali diversi in ciascun essere umano. L’errore secondo me sta nell’estremismo, che è alla base di molti conflitti. Le diverse idee dovrebbero invece lavorare insieme per risolvere i vari problemi del mondo e far distribuire equamente le risorse.” Un alunno della III A
  • 30. 20 “Credo che tutti i conflitti siano causati dalle aspirazioni e dai progetti volti ad ottenere sempre più potere propri di una minoranza di persone al comando che, propagandando ideali o giustificazioni spesso contraddittorie, convincono sudditi o cittadini della necessità di un conflitto armato.” Un alunno della III A
  • 31. Art 11 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
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  • 39. 2E(1) SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 1 2E (2) SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 1 2E (3) SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 1 2B SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO I.C. CAMAIORE 3
  • 40. UDC: ”Conoscere, Comprendere, Ripudiare la Guerra” SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • I.C. Forte dei Marmi, CLASSE 2A (INS. ANNA GHILARDI) • I.C. Camaiore I, CLASSE 2E (INS. ANGELA GALDERISI e ANNA CONSANI ) • I.C. Camaiore II,CLASSE 3A (INS. MICHELE VERONA) • I.C. Camaiore III,CLASSE 2B (INS.VERONICA CORTOPASSI ) • I.C. Pietrasanta II, CLASSE 2B (INS. RACHELE PISTOLESI) Anno Scolastico 2013/2014
  • 41. •UDC SCUOLA MEDIA (con griglia di progettazione e approfondimenti
  • 42. Mappa mentale UDC DI STORIA QUESTIONARIO GUERRA TERMINI CORRELATI CAUSE Analisi brano “Conversazioni sulla guerra” di Jonathan Swift (Italiano) MORTE e DISTRUZIONE “Guernica” di Pablo Picasso (ARTE) Problema dei profughi UNHCR Condizioni igieniche, sanitarie e alimentari ESODO COME FINISCE UNA GUERRA ? Favola di Schopenhaue r “I due porcospini”. (Italiano) Malattie (APPROFONDI MENTO SCIENZE) Armi e tecniche belliche (TECNOLOGIA) CONFRONTO TRA LE VECCHIE E NUOVE ARMI Si combattono ancora delle guerre? Attivita’ ricerca sul planisfero ( GEOGRAFIA) Una guerra può essere giusta o tutte sono ingiuste. RISPETTO