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La promozione
dell’immagine territoriale
del Golfo dei Poeti
Il Piano di Azione – La Spezia Città Turistica
La certificazione ambientale ISO 14001 del Comune di Lerici
2
UNIVERSITA’ DI PISA
FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
MASTER POST-LAUREA DI II LIVELLO IN
“TURISMO E AMBIENTE SCUOLA EMAS SE-RA”
A.A. 2009/2010
La promozione dell’immagine territoriale del Golfo dei Poeti
Il Piano di Azione – La Spezia Città Turistica
La certificazione ambientale ISO 14001 del Comune di Lerici
Lo stage è stato effettuato presso CDR Turismo La Spezia
E presso L'Ufficio Ambiente Comune di Lerici
Candidato Tutor Università
Giovanna Concari Federico Nobili
Tutor Ente
Silvia Cavallini
Claudio Tognoni
30 settembre 2010
3
1 Premessa 5
2 Il territorio spezzino e le sue peculiarità 6
3 Il Centro di Responsabilità Turismo del Comune della Spezia 9
3.1. Il Piano d’Azione “La Spezia Città Turistica 2008-2010” 17
3.2. Il Portale Turismo e Commercio 32
3.3. Le attività ricettive alberghiere ed extralberghiere: modulistica, legislazione
ed iter burocratico 33
4 Il Comune di Lerici 36
4.1. La Certificazione ISO 14001 36
4.2. Registrazione degli impatti ambientali indiretti relativi alle strutture ricettive
alberghiere e alle attività ristorative 47
5 Appendice 55
5.1.Piano di Azione La Spezia Città Turistica: Esempio scheda statica e scheda
dinamica 55
5.2.Questionari Raccolta differenziata e revisione Scheda Mod.1 PO08 SGA
Comune di Lerici 59
4
Riviere,
bastano pochi stocchi d'erbaspada
penduli da un ciglione
sul delirio del mare;
o due camelie pallide
ne i giardini deserti,
e un eucalipto biondo che si tuffi
tra sfrusci e pazzi voli
nella luce;
ed ecco che in un attimo
invisibili fili a me si asserpano,
farfalla in una ragna
di fremiti d'olivi, di sguardi di girasoli.[…]
E.Montale, Riviere
5
1. Premessa
Nel novembre del 2009 ho intrapreso un percorso di specializzazione
universitaria, iscrivendomi al master di II livello “Turismo e Ambiente Scuola
EMAS SE-RA” organizzato dall’Università di Pisa e dal Comune di
Portovenere.
In seguito alle ore di lezioni frontali, laboratori didattici ed esercitazioni, e al
conseguimento del diploma di “Valutatore di Sistema di Gestione Ambientale”
ottenuto dopo un corso organizzato dall’Istituto di Certificazione Certiquality, il
master è stato completato da 340 ore di stage formativo.
Lo stage si è svolto in due tempi, la prima parte presso il Centro di
Responsabilità Turismo del Comune della Spezia, la seconda presso l’Ufficio
Ambiente del Comune di Lerici.
Il lavoro svolto presso il Comune della Spezia è stato incentrato sulla
promozione turistica, ed in particolare sul monitoraggio del Piano d’Azione “La
Spezia Città Turistica 2008-2010”. Inoltre sono state svolte attività legate alle
occupazioni dell’Ufficio, che, facendo parte del settore Attività Produttive, si
occupa anche delle attività ricettive alberghiere ed extralberghiere, degli
eventi e delle manifestazioni che si presentano sul territorio comunale e della
loro organizzazione e promozione.
Per quanto riguarda invece le ore occupate presso il Comune di Lerici, si
tratta di un periodo di tempo più breve, che riguarda l’esercizio delle
professionalità e delle conoscenze apprese durante la Scuola EMAS e il corso
di “Valutatore per i Sistemi di Gestione Ambientale”. In questa sede lo stage è
stato dedicato prevalentemente alla stesura di un modello di monitoraggio
degli aspetti ambientali diretti ed indiretti e dei relativi impatti sul territorio. In
particolare si è trattato di un vero e proprio lavoro sul campo che mi ha tenuta
impegnata cercando di rilevare gli impatti ambientali indiretti che riguardano il
settore ricettivo del Comune di Lerici.
6
2. Il territorio spezzino e le sue peculiarità
Il Golfo dei Poeti è un’ampia insenatura circondata da una corona di colline, che
rappresenta una delle quattro partizioni in cui si può dividere il territorio della
Provincia della Spezia, compreso tra i comuni di Portovenere e Lerici.
Al centro di questo territorio, caratterizzato da risorse naturali uniche ed elementi
fortemente eterogenei, sorge il Comune della Spezia, disposto tra costa e collina,
con una forte vocazione all’utilizzo e al legame con la risorsa mare, sia in senso
produttivo che economico e sociale.
Negli ultimi anni la città, come del resto già i comuni del Golfo che la circondano,
ha sviluppato anche una forte vocazione turistica, dovuta principalmente al fatto
di trovarsi stretta tra le Cinque Terre e paesi ad alta attrazione turistica, come
Lerici e Portovenere.
Sicuramente l’elemento “mare” ha giocato un ruolo preponderante, determinando
una forte evoluzione dell’offerta turistica e della parallela domanda.
Il territorio del Comune della Spezia presenta un sistema di governance
consolidato nel tempo da diversi strumenti di pianificazione e programmazione
delle progettualità che emergono, sia da parte degli attori pubblici che privati. Nel
caso del Piano di Azione, trattato durante la prima parte dello stage, le peculiarità
riguardanti il territorio che vengono sottolineate sono quelle legate al turismo e
allo sviluppo della qualificazione dell’offerta della città e del suo comprensorio,
attraverso una serie di azioni che si legano in modo diretto con altri strumenti di
pianificazione che si possono considerare “maggiori”, come il Piano Strategico e il
Piano Generale di Sviluppo.
Altre tipologie di strumentazione che caratterizzano la gestione del territorio sono
sicuramente il Piano di Marketing Urbano e le diverse forme di partenariato
stipulate tra soggetti pubblici e privati, mettendo una base per l’interazione con la
città, in modo da creare un’integrazione forte con il tessuto urbano per
determinare una migliore qualità di servizi sia per quanto riguarda i residenti che il
turista, potenziale e reale.
Il lavoro svolto si è concretizzato quindi in questo senso, monitorando dapprima
lo scenario di riferimento in cui si contestualizza la città della Spezia, partendo da
7
uno sguardo nazionale circa i flussi turistici che interessano l'Italia, quindi
cercando di analizzare lo stato delle cose per quanto riguarda il turismo nazionale
e il suo rapporto con la crisi economica sopraggiunta negli ultimi anni, in termini di
ricadute che si sono avute sulla composizione e la quantità dei flussi turistici in
arrivo sul territorio italiano.
Inoltre è stata operata una segmentazione della domanda e dell'offerta in
relazione alle maggiori risorse che compongono la Regione Liguria,
determinando un'analisi che ha portato in evidenza alcune peculiarità specifiche
del turismo ligure, come il fenomeno delle seconde case.
In base a questa analisi è stato possibile procedere al livello successivo, ossia
alla contestualizzazione dello scenario provinciale, che quindi lega la città alla
realtà del territorio che la circonda.
La Provincia della Spezia infatti presenta un andamento, per quanto riguarda
arrivi e presenze di flussi turistici, con un trend positivo, rispetto alle altre
Province della Liguria, sia per quanto riguarda i turisti stranieri che quelli italiani,
che negli anni 2009 e 2010 sono tornati a raggiungere livelli pari a quelli pre-crisi
economica.
Positivo risulta anche il discorso legato alla ricettività, che mostra una crescita
legata all'aumento dei posti letto: l'area del Golfo dei Poeti, che comprende, oltre
alla città della Spezia, anche Lerici e Portovenere, mostra un buon andamento,
con un + 38,78% per quanto riguarda gli arrivi e un + 29,19% relativo alle
presenze.
Per quanto riguarda il Comune della Spezia, esso mostra un incremento del
21,86% per quanto concerne i flussi turistici in arrivo, che in numeri si traduce in
quasi 2000 unità di turisti in più. Anche il trend delle presenze risulta essere
buono, con una percentuale di variazione tra 2008 e 2009 del +14,80%.
Il turismo nella città della Spezia si presenta come una realtà consolidata, ma
anche come un'occasione da sviluppare, dato il discreto sfruttamento di alcune
risorse che potrebbero essere maggiormente attivate per una migliore
determinazione dell'unicità del territorio.
A livello di flussi turistici il Comune presenta una buona tenuta rispetto alle altre
città capoluogo di provincia della Regione, che mostrano invece un decremento
in termini di arrivi e presenze, considerando che l'anno 2009 è stato definito come
8
annus horribilis, a causa della crisi economica che ha investito i mercati mondiali
e che ha dato una notevole spallata anche al sistema turistico internazionale.
Nel caso della Spezia i turisti stranieri continuano a rappresentare una buona
fetta del flusso in arrivo, attestandosi su numeri alti, anche se la logica di
presenza in città sarebbe collegata sopratutto al passaggio per raggiungere le
Cinque Terre e agli sbarchi legati agli attracchi delle navi da crociera.
Per quanto riguarda invece l'analisi dell'offerta turistica, sopratutto a livello
ricettivo, La Spezia presenta un'altra peculiarità rispetto sia all'offerta che alla
domanda turistica: si registra infatti, sopratutto nell'ultimo decennio, una forte
impennata del settore extralberghiero, sia per quanto riguarda le aperture di
questa tipologia di attività ricettiva sul territorio cittadino, che per quanto concerne
gli arrivi e le presenze in queste strutture da parte dei turisti.
L'analisi della città e dei flussi turistici che la interessano è proseguita con la
segmentazione delle diverse tipologie di turismo che La Spezia offre, a partire dal
turismo culturale, che presenta un buon incremento, attestandosi a livelli di
crescita registrati al +22,4% nel corso dell'ultimo anno, per quanto riguarda
sopratutto il Sistema Museale del Comune.
Ciò è relazionabile all'incremento del patrimonio culturale a seguito di importanti
donazioni e lasciti, nonché al potenziamento dell'attività didattica e di promozione
e valorizzazione delle risorse culturali ed artistiche presenti in città.
Un altro settore in crescita è quello crocieristico, che rappresenta per La Spezia
un'opportunità di rilancio della propria immagine e del territorio circostante, che
ha solide basi per quanto riguarda la capacità ricettiva del Mediterraneo e in
particolare dell'Italia, che si presenta come la nazione con il maggior numero di
porti di imbarco nella zona del sud Europa.
9
3. Il Centro di Responsabilità Turismo del Comune della Spezia
Per rendere operativo lo sviluppo del turismo che riguarda la città e le località ad
essa collegate, si sono ampliati una serie di strumenti, che messi in campo di
concerto sono tesi alla qualificazione del territorio nel miglior modo possibile.
Il lavoro svolto si è quindi anche basato sull'analisi degli strumenti di
Programmazione, di Incentivazione e sulla Normativa collegata
all'implementazione del Piano di Azione.
Partendo dalla Programmazione, si è preso in considerazione un insieme di
strumenti messi a disposizione dalla Regione Liguria, che fanno parte del
“Pacchetto Qualità Liguria” (2005-2010), ossia l’implementazione del Piano
Triennale del Turismo 2008-2010 e la creazione dell'Osservatorio Turistico
Regionale, che hanno come scopo la determinazione di una competitività
all’insegna dell’aggregazione, della qualità, della destagionalizzazione e della
formazione.
Gli obiettivi che il Piano si pone sono quindi quelli di rendere competitivo e di
qualità il sistema di offerta turistica regionale, in un’ottica di rafforzamento
conseguente del “brand Italia”. Ciò può essere fatto solo attraverso una
modernizzazione a livello organizzativo, facendo riferimento alle componenti
partecipative e territoriali, in modo da massimizzare non solo gli effetti diretti che
si riversano sull’economia ligure, ma anche quelli indiretti e indotti, sia in termini
produttivi, che occupazionali, reddituali e di conoscenza, per arrivare ad un
accrescimento dell’interazione tra il turismo e gli altri settori produttivi.
L'Osservatorio Turistico Regionale rappresenta invece uno strumento di
programmazione più “tecnico”: previsto dall'art.10 della L. R. n.28 del 4 ottobre
2006, nasce dalla collaborazione tra Regione Liguria e Unioncamere, e ha
iniziato a operare nel 2008 avvalendosi dell'apporto e dell'esperienza dell'Istituto
Nazionale di Ricerche Turistiche (Isnart), collegato al sistema delle Camere di
Commercio, e della consulenza scientifica dell'Università di Genova.
Esso si prefigge di mettere a disposizione degli operatori pubblici e privati del
settore informazioni e dati aggiornati sull'andamento del comparto, utili a
10
supportare tanto l'attività programmatica dei primi, quanto le strategie
imprenditoriali dei secondi.
I report prodotti dall'Osservatorio turistico regionale forniscono dati e analisi in
larga misura comparabili con quelli che lo stesso soggetto gestore (Isnart)
elabora per l'Osservatorio Turistico Nazionale.
Essi riguardano l'andamento della congiuntura, valutato dagli operatori
(trimestrale), la percezione ovvero il posizionamento dell'offerta turistica ligure
nelle preferenze degli italiani e degli stranieri (semestrale), la
commercializzazione del prodotto Liguria da parte dei Tour operator (annuale), e
un rapporto di sintesi delle principali dinamiche evolutive nel panorama turistico
regionale del periodo di riferimento considerato.
Nel quadro degli strumenti che riguardano l'Incentivazione rientrano tutti i
programmi europei, nazionali e regionali che concorrono al miglioramento
dell'attrattività del territorio in chiave turistica.
Partendo dal livello europeo i programmi che hanno avuto un peso maggiore per
quanto riguarda La Spezia è sicuramente il POR Competitività attinente al Fondo
Europeo Sviluppo Regionale, che è andato a finanziare i Progetti integrati di
Riqualificazione urbana “La Spezia – Centro città” e “Quartieri costieri del
Levante”.
Lo stesso Programma Operativo Regionale, insieme al POR Occupazione, legato
al Fondo Europeo di Sviluppo, è andato inoltre a finanziare i Piani di Sviluppo
Locale, ossia le azioni volte alla formazione e professionalizzazione degli addetti
del settore. In particolare si parla dei Piani di Sviluppo Assist e Cives, che
riguardano la valorizzazione territoriale del tessuto urbano per mezzo di una serie
di strumenti di intervento per lo sviluppo economico e sociale, attraverso una
implementazione che è fortemente collegata al territorio e alla dimensione urbana
e ai suoi stakeholders. I due Piani prevedono ampi partenariati locali, che
coinvolgono il Comune della Spezia come capofila di progetti, altri Comuni
limitrofi e i diversi Enti Locali presenti sul territorio spezzino, la C.C.I.A.A. della
Spezia, le Associazioni datoriali e sindacali, e tutti gli attori pubblici e privati con
interessi sul territorio.
In particolare, all'interno del Piano Cives, è stato attivato e redatto dal Comune, in
collaborazione con la Camera di Commercio e Iscom, il Piano di Marketing
11
Urbano, il cui concetto ha visto la luce all'interno della Commissione di lavoro
“Sistema Produttivo Locale” del Secondo Piano Strategico, allorquando si è
sentita la necessità di valorizzare due ipotesi progettuali già emerse, ma non
trattate con la necessaria importanza, ossia il rilancio del commercio nel Centro
Storico e lo sviluppo delle attività commerciali, visti come cornice di altre azioni, in
modo tale da rendere concretizzabili gli obiettivi del Piano Strategico, e di
coinvolgere in tal senso sia i soggetti pubblici che privati, per valorizzare quelle
aree urbane che necessitano di un rilancio, integrando soluzioni operative a
partire dai principi esplicati dal Piano Strategico.
Le altri fonti di incentivazione derivano dai Fondi Programma Operativo
Transnazionale Mediterraneo e nello specifico l'Obiettivo 3-Cooperazione
territoriale, che finanzia il Progetto di cooperazione transnazionale “Sea to Land”,
e dal Programma Operativo Transfrontaliero Marittimo, che finanzia il Progetto
cooperazione transfrontaliera marittima Italia-Francia “Odyssea”.
Infine, per completare il livello europeo dei Fondi di finanziamento, il Fondo Aree
Sottoutilizzate sovvenziona gli interventi indicati nel Documento di
Programmazione Unitaria (DUP) regionale e il Piano di Sviluppo Rurale, e con
l'Asse 4 “Approccio Leader” finanzia interventi inseriti nel Progetto integrato “Val
di Magra – Golfo” n.2, ossia interventi di riqualificazione dei percorsi forestali per
finalità escursionistiche, ludico e ricreative.
Nel quadro delle iniziative promosse dalla Regione Liguria e dei fondi da essa
erogati, si inserisce il progetto “Ad Hoc Turismo”, a sostegno dello sviluppo e
della competitività delle imprese turistiche, per un miglioramento delle condizioni
di accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese.
L’obiettivo principale è stato quello di mettere a fattore comune l'attività e le
risorse di tutti i soggetti interessati allo sviluppo del turismo ligure, per permettere
di attivare uno strumento finanziario tagliato su misura, appunto “ad hoc” per
quanto riguarda le esigenze delle imprese del settore.
In attuazione della Legge Regionale n.15 del 6 giugno 2008 Incentivi alle piccole
e medie imprese (Pmi), la Giunta regionale ha approvato i bandi “Qualitas” per
l’assegnazione di complessivi 22.805 milioni di euro di contributi a beneficio di
alberghi e strutture extra –alberghiere, stabilimenti balneari, bar e ristoranti,
agenzie di viaggio, tour operator e altri servizi di attrattiva turistica.
12
L’approccio e il metodo scelto si basa sulla collaborazione tra la Regione Liguria,
la FI.LS.E., le Banche, le Associazioni di Categoria e Rete Fidi Liguria per
realizzare un nuovo modello di finanziamento alle PMI del segmento turismo, in
sintonia con le esigenze che emergono dall'applicazione dei criteri di Basilea 2 da
parte del sistema bancario e finalizzato a canalizzare flussi aggiuntivi di
finanziamento. L’avvio della presentazione della domanda di contributo è stato
stabilito con la D.G.R. n.277 del 13 marzo 2009, e la Giunta regionale ha fissato
come data di apertura del bando il 30 giugno 2009. Il range degli investimenti
ammissibili va da un minimo di 30.000 euro fino a un massimo di 500.000 euro.
Il traguardo da raggiungere si concretizza tramite la definizione e sottoscrizione di
un protocollo di intesa che vuol mettere a fattor comune tutti i soggetti,
regolandone anche gli impegni.
Le condizioni economiche risultano vantaggiose per chi intraprende un percorso
imprenditoriale nuovo, e permette di eseguire azioni quali l’acquisto dei muri per
le strutture alberghiere, la ristrutturazione degli immobili, le spese per gli arredi e
gli impianti, l’agevolazione per una maggiore liquidità aziendale e il credito
d’esercizio.
Per quanto riguarda i singoli progetti di finanziamento, la misura 1.c
“Concessione di contributi in conto capitale” è stata esaurita il 30 giugno 2009,
secondo la DGR. N. 974 del 17/07/2009, mentre continuano ad essere erogati i
finanziamenti relativi a progetti che rientrano nella misura 1.a “Concessione di
contributi in conto interessi” e 1.b “Concessione di aiuti rimborsabili”.
Sempre in questo solco di incentivazione alle Piccole e Medie Imprese del
Turismo, la Regione Liguria, a seguito di revoche, rinunce e accertate economie
di gestione, ha riproposto le opportunità del DOCUP Obiettivo 2 (2000-2006)
“Sostegno a piccoli investimenti” (Misura 1.2 Sottomisura B2) e ha approvato, con
D.G.R. 26 settembre 2008 n.1183, un apposito Bando rivolto alle PMI (che
comprende anche le Imprese turistiche ricettive e stabilimenti balneari) per il
finanziamento di interventi avviati dopo il gennaio 2007, e comunque conclusi
all’atto della presentazione delle istanze (Novembre 2008 - Gennaio 2009).
Il Bando ha una dotazione economica complessiva di 11,5 milioni di euro, a
favore della riqualificazione dell’offerta ricettiva della Regione Liguria.
13
A livello provinciale invece, l'erogazione dei finanziamenti ha origine dai fondi
derivanti dalla L.R. 28/2006 e dai Fondi Provinciali.
La L.R. 28/2006 indica, all’art.2 comma 2, la determinazione, il coordinamento e
l’assegnazione delle risorse finanziarie da destinare alla promozione ed
accoglienza turistica del territorio ligure, oltre alle iniziative turistiche di interesse
regionale.
La circolare esplicativa suggerisce le modalità e l’assegnazione delle competenze
e delle risorse per la concessione dei contributi ai diversi livelli amministrativi.
La Regione continua a gestire i finanziamenti delle manifestazioni turistiche che
hanno rilevanza regionale e che possono avere una ricaduta di immagine
sull’intero territorio ligure.
Per quanto riguarda la Regione Liguria, ai sensi della normativa, la Delibera di
Giunta Regionale n.913 del 3/08/2007 assegna contributi mediante convenzione
triennale per manifestazioni turistico-culturali. Il cofinanziamento delle iniziative
non può essere inferiore ad € 10.000 e superiore ad € 50.000. l’assegnazione del
contributo è subordinato alle risorse disponibili a bilancio ogni anno.
La D.G.R. n.322/2007 invece assegna contributi ad iniziative di qualità volte a
valorizzare turisticamente il territorio ligure e che meglio concorrono alle finalità
della programmazione turistica regionale. Prevede due periodi di scadenza
(Maggio e Novembre) per la presentazione delle domande, e l’assegnazione del
contributo è subordinata alle risorse disponibili a bilancio ogni anno.
Le Province sono i soggetti di destinazione delle risorse per il cofinanziamento
delle manifestazioni e le iniziative turistiche a livello locale promosse dai Comuni,
prima gestite dalla Regione Liguria secondo quanto stabilito dalla ex-legge
n.702/1958. Ad esse sono inoltre assegnate le risorse, prima gestite dagli APT,
relative alla promozione locale attraverso gli IAT e le produzioni di materiale
informativo.
La Provincia della Spezia provvede alla concessione di contributi per
l’organizzazione di iniziative e manifestazioni, promosse da soggetti pubblici e/o
privati, al fine di favorire lo sviluppo e la valorizzazione del territorio di
competenza, in un’ottica di promozione dell’immagine dell’area e delle sue
caratteristiche ambientali, storiche, artistiche e culturali, in accordo con le
14
progettualità contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica allegata al
Bilancio Provinciale di riferimento. Con Delibera n.262/2006 la Provincia ha quindi
approvato un apposito regolamento, in applicazione dell’articolo 12 della Legge n.
241/1990 per la concessione dei contributi sopraccitati ai settori Turismo, Cultura,
Agricoltura, Sport e Tempo libero.
Infine, la L.R. 8/2000 riguardante il Triangolo del Gusto prevede che la Provincia,
in collaborazione con il Comune della Spezia, predisponga, come integrazione
dell’offerta fieristica, la mostra mercato multisettoriale chiamata “Triangolo del
Gusto”, che nasce dalla compartecipazione tra Provincia della Spezia, Provincia
di Parma e Provincia di Massa, e già svoltasi, con modalità itineranti già nel 2006,
2007 e 2008. A questo scopo, in linea con le direttive della L.R. 8/2000.
“Disciplina delle attività fieristiche e di promozione commerciale”, è stato chiesto
ed è stato erogato dalla Regione, un contributo pari a € 30.000, necessari per far
fronte agli impegni economici relativi alla manifestazione fieristica.
Infine si apre il capitolo sulla Normativa analizzata ai fini della contestualizzazione
del Piano di Azione.
In principio è stato necessario prendere spunto ovviamente dalla Legge
n.135/2001 che riguarda la Riforma della Legislazione Nazionale del Turismo, e
che ha individuato nuovi modelli di governo locale del turismo (STL, Conferenza
Nazionale del Turismo, Carta dei Diritti del turista, Fondo di Cofinanziamento
dell'offerta turistica). Quindi si è potuti passare all'analisi della Legislazione
Regionale, che determina le peculiarità del sistema di gestione delle risorse
turistiche del territorio e di tutto quanto ad esso è collegato.
È da dire che la Liguria fa parte di quel gruppo di regioni che ha recepito la Legge
135 e la sistematizzazione del territorio in Sistemi Turistici Locali (STL).
In seguito a questa premessa è necessario ricordare le leggi più performanti per il
settore:
 L.R. n. 28/2006, Organizzazione Turistica Regionale: è il nuovo quadro
organizzativo del settore turismo, che predispone un forte coinvolgimento
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degli attori pubblici e privati, definendo la strategia regionale per mezzo
della Consulta Regionale e del Comitato di Coordinamento. Inoltre
prevede il potenziamento dell'Agenzia di promozione turistica Regionale
“In Liguria”, il completo conferimento delle competenze alle Province e al
Comune di Genova per l'attivazione dei STL.
 L.R. n. 13/2007, Disciplina degli itinerari del gusto e dei profumi di
Liguria, delle Enoteche Regionali, nonché a favore della ricettività
diffusa: la partecipazione tra Assessorato all'Agricoltura e al Turismo
vuole favorire le aggregazioni territoriali tra operatori economici, con
particolare riferimento alle attività di artigianato locale, lungo itinerari dei
gusti e dei profumi riconosciuti e certificati. Inoltre si prevedono interventi
per la conservazione e il recupero ai fini ricettivi dei borghi e nuclei storici
attraverso programmi integrati per la ricettività diffusa. La Provincia della
Spezia ha presentato il progetto alla Regione, ed è in fase di costituzione il
soggetto giuridico titolare della gestione dell'itinerario del gusto,
denominato “Tuttifrutti”.
 L.R. n. 1/2008, Misure per la salvaguardia e la valorizzazione degli
alberghi e disposizioni relative alla disciplina e alla programmazione
dell'offerta turistico-ricettiva degli strumenti urbanistici comunali:
elaborata insieme all'Assessorato all'Urbanistica, questa legge vuole
contrastare la perdita di posti letto alberghieri verificatasi negli ultimi anni a
favore del fenomeno delle “seconde case” e degli alloggi in affitto, con
conseguente rialzo delle quotazioni immobiliari. La norma vuole
regolamentare in modo chiaro ed organico la disciplina urbanistica riferita
alle strutture ricettive alberghiere e introdurre l'assoggettamento al vincolo
di destinazione d'uso alberghiero. Il Comune della Spezia ha approvato,
con Deliberazione del Consiglio Comunale, Atto n. 5 del 22/01/2010,
l'adozione delle modifiche del vigente Piano Urbanistico Comunale (PUC),
individuando le strutture non assoggettabili a vincolo di destinazione di uso
alberghiero, in attuazione della L.R. 01/2008.
16
 L.R. n. 2/2008, Testo Unico in materia di Strutture Ricettive: La
Regione Liguria ha emanato , come previsto dal testo Unico, i singoli
regolamenti di esecuzione di seguito elencati che hanno profondamente
innovato e sistematizzato la materia.
1) R.R. 30 gennaio 2009, n.2, Disposizioni di attuazione della disciplina
delle strutture ricettive alberghiere di cui alla L.R. N.2/2008;
2) R.R. 19 febbraio 2010, n.1 Modifiche ed integrazioni al regolamento
regionale n. 2 del 30 gennaio 2009
3) R.R. 13 marzo 2009, n.3, Disposizioni di attuazione della disciplina
delle strutture ricettive del tipo affittacamere di cui alla L.R. 2/2008;
4) R.R. 23 febbraio 2010, n.3 Disposizioni di attuazione della disciplina
delle altre strutture ricettive di cui alla L.R. 2/2008.
Le norme in materia di attività ricettive sono in continua evoluzione, soprattutto
per quanto riguarda l’aspetto autorizzatorio, a seguito dell’emanazione de Dlgs
59/2010 di recepimento della Direttiva Servizi Bolkstein n. 123/2006.
Terminata questa rassegna riguardante gli strumenti programmatici, finanziari e
giuridici che costituiscono il contesto di lavoro del Piano di Azione è ora possibile
passare al vero e proprio cuore del lavoro svolto presso il Centro di
Responsabilità Turismo del Comune della Spezia, che riguarda il Piano di Azione
e il monitoraggio delle sue azioni, il Portale Turismo, Cultura e Commercio e l'iter
di approvazione per l'apertura della attività ricettive del territorio
17
3.1Il Piano d’Azione “La Spezia Città Turistica 2008-2010”
Per parlare del Piano di Azione “La Spezia Città Turistica” è necessario partire
dagli strumenti che sono stati messi in campo dalla città della Spezia e dalla sua
Amministrazione, con il contributo di diversi soggetti pubblici e privati, allo scopo
di sviluppare una crescita orizzontale e verticale del territorio urbano e limitrofo.
Il Piano Strategico in primo luogo, che è ormai alla seconda elaborazione,
comprende nel suo metodo i principi di governo, la programmazione e le azioni
dell’Ente comunale in diversi campi.
In particolare, i principi in cui si sviluppa sono:
- la programmazione di lungo periodo, e la programmazione di area vasta;
- la concertazione e la condivisione degli obiettivi;
- la partnership pubblico-privata.
Il “Secondo Piano Strategico Patto per La Spezia 2012” si articola nei seguenti
obiettivi, vision e linee strategiche di riferimento.
SECONDO PIANO STRATEGICO
PATTO PER LA SPEZIA
2012
OBIETTIVI
STRATEGICI
VISION ASSI STRATEGICI
Identità 1. Riscoperta del
mare
Asse 1: Il mare come grande risorsa identitaria:
naturale, culturale, economica e territoriale
Competitività 2. Valorizzazione di
antiche e nuove
vocazioni produttive
Asse 2: La costruzione di un sistema integrato, turistico-
culturale, provinciale, con forte aggancio all’immagine
della “Città di mare Golfo dei Poeti”: fare della cultura
una grande occasione di crescita economica, sociale e
civile della comunità
Sostenibilità 3. Crescita di una
comunità locale
consapevole, attiva e
solidale
Asse 3: La conferma della centralità del sistema della
difesa e delle tecnologie marine
Solidarietà 4. Integrazione della
Spezia nel
comprensorio e nel
contesto centro-
meridionale europeo
Asse 4: La promozione della varietà e delle sinergie: La
Spezia città di mare, di produzione e di servizi
18
Asse 5: L’attivazione
di una forte
collaborazione fra i
settori produttivi e il
sistema della
formazione e
dell’Università
Asse 6: Il
potenziamento del
sistema
infrastrutturale, sia alla
scala vasta che alla
scala della maglia
urbana
Asse 7: La produzione
di un ambiente più
qualificato, attraverso
un migliore equilibrio
fra funzioni produttive-
portuali e territorio, la
riduzione delle aree di
inquinamento e la
diffusione di verde e
servizi
Asse 8: Un welfare più
moderno, basato su un
sistema plurale di
offerta e su una
governance rinnovata
nel senso della
partecipazione
dell’accreditamento
degli attori
Asse 9: La
strutturazione di
percorsi di estesa
partecipazione dei
cittadini al sistema
delle decisioni che li
riguardano
Per quanto riguarda in particolare il turismo come settore di riferimento, nel Piano
Strategico sono numerosi gli assi strategici che rimandano alle progettualità
sviluppate per il settore turistico.
In particolare si parte sempre da un collegamento che si può definire indiretto, in
quanto l’Asse 1 predispone le progettualità riguardanti il mare come risorsa
identitaria, che integra le disponibilità naturali, culturali, economiche e territoriali
del territorio cittadino e non solo.
19
L’Asse 2 riguarda la costruzione di un sistema integrato turistico-culturale
provinciale, che rimanda all’immagine “Città di mare– Golfo dei Poeti” sviluppata
attraverso il Patto firmato dai Comuni della Spezia, Lerici e Portovenere, che
vuole fare della cultura una grande occasione di crescita economica, sociale e
civile della comunità. Collegato ad esso è l’Asse 4, che mira alla promozione
della varietà e delle sinergie, mettendo La Spezia nelle condizioni di sviluppare le
proprie caratteristiche di città di mare, dei servizi e della produzione.
Gli Assi 5 e 6, che ancora indirettamente, ma in maniera fondamentale come basi
per la promozione del territorio, riguardano le opere infrastrutturali urbane e non,
rispettivamente per quanto concerne la collaborazione tra i settori produttivi e il
sistema della formazione e dell’Università, e il potenziamento delle opere
infrastrutturali, sia a scala vasta che per il territorio urbano.
L’Asse 7 invece si occupa della produzione di un ambiente più qualificato, che
possa portare ad un equilibrio tra funzioni produttive che riguardano il porto e la
riduzione dell’inquinamento, oltre alla diffusione delle aree verdi e dei servizi
dedicati.
Gli Assi 8 e 9 infine si occupano del welfare cittadino, ossia di renderlo più
moderno e basato su una governance rinnovata, che porti ad una partecipazione
capillare da parte degli attori che agiscono sul territorio per quanto riguarda il
sistema delle decisioni.
Il Piano Generale di Sviluppo, nell’aggiornamento del 2010, rimarca la
preponderanza del settore del turismo croceristico e nautico in generale, e quindi
la Vision 1 “I grandi Processi di trasformazione”, anche se in maniera indiretta
costituisce la base per la realizzazione di un’offerta turistica integrata in questo
senso; è infatti qui contenuta tutta la progettazione riguardante la riqualificazione
dell’area portuale e del nuovo progetto per il waterfront.
Il turismo è meglio concretizzato nella Vision 2 “Un modello alto di città”, che
vuole costruire una nuova immagine della città e una identità riconosciuta e
riconoscibile nello scenario europeo e internazionale.
Solo in questo modo la città può mirare ad adottare un modello alto, che migliori
La sua attrattività, le capacità di essere aperta e orientata alle relazioni
internazionali.
20
Ciò si rispecchia soprattutto nel Programma 5 “Il Valore della Città: Cultura e
Accoglienza. Una Città Accogliente, Vitale, Attrattiva”, che sta a significare la
promozione di un sistema turistico integrato con l’ospitalità, che valorizzi le
potenzialità del territorio, con le sue diverse peculiarità, unificando commercio e
turismo in un unico elemento. Anche la valorizzazione dell’identità della città,
attraverso la promozione del patrimonio culturale, del sistema bibliotecario e
museale, e gli eventi che qualificano il territorio urbano.
A questi principi e scenari individuati nel Piano Strategico è ancorato il Piano
Generale di Sviluppo, approvato dal Consiglio Comunale della Spezia,
(documento obbligatorio previsto dall’art.165 del Tuel), che rappresenta la
pianificazione di medio periodo del Piano Strategico, una parte di esso in cui le
azioni di visione prospettica si traducono in atti concreti della Giunta e in politiche
di bilancio. In concreto il PGS ha rappresentato il passo immediatamente
successivo al Piano Strategico, in cui vengono sviluppate e rese operative le
scelte secondo i principi di fondo previsti dal Piano Strategico: attraverso criteri di
trasparenza, coerenza e chiarezza traduce gli indirizzi, le vision e le linee della
pianificazione strategica.
Il PGS è il documento centrale, che partendo dalla mission del Piano Strategico
fa da cornice alla programmazione gestionale, collegandosi alla Relazione
Previsionale e Programmatica, con il Bilancio di previsione, con il piano degli
investimenti, con la programmazione triennale del fabbisogno di personale e,
infine, coi piani urbanistici e ambientali. Esso è nato dalla individuazione di grandi
obiettivi estrapolati alla conclusione del Primo Piano Strategico della città, che
sono i seguenti:
- identità
- competitività
- solidarietà
- sostenibilità.
A questi grandi obiettivi si coniugano i 9 Assi Strategici, che sono i riferimenti di
costituzione del PGS.
21
VISION 1: I grandi processi di trasformazione OBIETTIVI
1. Una città di mare. La Spezia capitale marina del
Mediterraneo
La città della nautica
L’industria della difesa, la Marina Militare, l’Arsenale, le aree
dismettibili
2. Una città in cambiamento Una città dove investire, che punta all’eccellenza e alle produzioni
innovative
I progetti chiave di trasformazione urbanistica e di sviluppo
economico
Un modello di sviluppo tra Nord-Ovest e Nord-Est: migliorare la rete
dei collegamenti: le grandi infrastrutture
VISION 2: Un modello alto di città
3. Il ruolo internazionale della Spezia. Una città ponte tra
Mediterraneo ed Europa
Entrare in Europa
La cooperazione internazionale
I fondi strutturali
4. Una nuova cultura amministrativa. Un Comune
efficiente e vicino ai cittadini
Servizi migliori e più vicini alle esigenze dei cittadini
Un comune moderno, efficiente, rinnovato che premia merito e
competenze
Rigore, equità, qualità: per una nuova stagione per i servizi di
pubblica utilità
Equità delle politiche fiscali e finanziarie e valutazione del patrimonio
comunale
5. Il valore della città: cultura e accoglienza. Una città
accogliente, vitale, attrattiva
Il Commercio motore per la crescita della città
La cultura: la valorizzazione della nostra identità per guardare al
futuro
Una città che sa accogliere e promuovere le sue bellezze
Integrare e migliorare l’offerta turistica (turismo e ospitalità)
6. Una città che cura la propria bellezza Qualificazione, cura e il decoro urbano della città
Dalle periferie al centro
VISION 3: Sapere, innovazione, impresa
7. La città della conoscenza
La ricerca, l’Università, la cittadella del sapere e il distretto delle
tecnologie marine
8. La qualità: un obiettivo per formazione e lavoro
Costruire un sistema formativo integrato: scuola, formazione
professionale e lavoro
La qualità dell’occupazione
9. Lo sviluppo sostenibile e innovazione nell’impresa Sostegno e sviluppo della piccola e media impresa
Il marketing territoriale
10. La qualità dell’ambiente Lo sviluppo urbano ed economico sostenibile
La rigenerazione di acqua, aria e suolo
Cicli ambientali ed energia
VISION 4: Qualità della vita e qualità democratica: una
città dove si sta bene, si partecipa, si ha fiducia
11. Una città giusta che non lascia nessuno solo Il diritto di abitare
Il diritto a vivere sicuri
Un welfare moderno e rispondente ai bisogni dei cittadini
Il diritto alla salute
Lo Sport cambia la vita
Nuovo civismo e partecipazione
Il Piano d’Azione “La Spezia città turistica 2008 - 2010” è stato sviluppato
seguendo linee di prodotto che insieme portano a comporre i tasselli di un’identità
diffusa, legata a doppio filo con il territorio e tutte le sue caratterizzazioni.
L’integrazione di questi elementi può aiutare a veicolare la cultura, l’identità e la
specificità del territorio permettendo di creare sinergie interattive con il turista e
con l’ambiente che lo circonda, in modo da presentare offerte sfaccettate, che
tengano conto della formulazione della domanda in modo non solo reattivo, ossia
affidandosi esclusivamente agli strumenti di marketing.
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Come già disposto nel Piano d’Azione e nella sua successiva implementazione,
l’obiettivo prioritario è quello di superare la divisione tra le varie tipologie di
turismo che si riscontrano sul territorio, per cercare di armonizzare l’offerta
turistica, integrando le funzioni che derivano direttamente dal territorio e dal
capitale umano che opera nel settore turistico. Quello che è stato fatto è quindi
una messa a sistema dell’offerta e di diverse linee di prodotto per la creazione di
una filiera ragionata delle potenzialità del territorio.
Per questo la sua attuazione ha permesso di rendere operative e integrate le
diverse progettualità e percorsi di pianificazione adottati dall’Amministrazione,
illustrati nel paragrafo precedente.
Il Piano di Azione non è altro che la concretizzazione degli Assi contenuti nella
pianificazione strategica, maggiormente dettagliati nelle Vision, Programmi ed
Obiettivi del Piano Generale di Sviluppo.
Dalla sua attivazione nel 2008, il Piano di Azione ha mostrato di poter disegnare
un percorso di costruzione e di concretizzazione dei diversi progetti sviluppati per
rendere il territorio urbano e il suo perimetro una realtà maggiormente competitiva
e soprattutto funzionale ai desideri dei residenti e dei turisti.
L'implementazione del Piano Strategico, come rintracciabile nel Piano Generale
di Sviluppo 2008-2010, porta ad una programmazione di area vasta, che supera i
confini del Comune della Spezia, e che si basa sulla concertazione degli obiettivi
implementati grazie ad una partnership pubblico-privata. Quindi i principi si
mantengono validi anche nel Piano di Azione La Spezia Città Turistica, tenendo
conto anche delle linee di prodotto individuate dal Piano Strategico e dei
suggerimenti contenuti nel Piano di Sviluppo Turistico Provinciale.
Il Piano di Azione presenta quattro settori specifici di azione, declinati in opportuni
progetti, che seguono una linea direzionale comune di promozione del territorio
urbano.
La prima linea di prodotto è quella relativa al Turismo Urbano, che coniuga il
turismo culturale, quello legato agli eventi e tutto ciò che riguarda il settore
congressuale, intendendo la cultura come identità del territorio.
Il sistema museale della città ha subito un forte input nel corso degli ultimi anni,
grazie sopratutto all'ampliamento dell'offerta esistente e all'aggiunta di nuovi
soggetti, che hanno arricchito il patrimonio espositivo.
23
In questo senso si è deciso di formulare una vera e propria strategia per ampliare
l'offerta e inserire La Spezia in circuiti culturali più ampi, integrando la cultura e il
suo sistema con altre tipologie di turismo ed elementi caratterizzanti.
Nel Piano di Azione di esprime la volontà di concretizzare questa linea di prodotto
attraverso l'implementazione di alcuni eventi di grande attrattiva, che sono stati
attuati, come il Festival della Marineria, consolidando la programmazione degli
eventi e delle iniziative che comprendono anche il settore commerciale della città,
attraverso una programmazione variegata di manifestazioni di piccola e media
entità, che permettono un richiamo attivo sia per i residenti della città e delle zone
limitrofe, che per i turisti.
In questo senso è stata programmata una Cabina di Regia che permetta di
coadiuvare e coordinare i vari eventi programmati in città, in modo tale da
diversificare l'offerta e non sovrapporre le diverse iniziative in calendario.
Nel corso dello stage la collaborazione si è estesa alla predisposizione
dell'iniziativa “Gennaio 2010- Mese dei Musei”. Si tratta di una strategia messa in
campo per coniugare l'offerta ricettiva e quella culturale, al fine di
destagionalizzare i flussi turistici e dilatare la ricettività in coda al periodo
natalizio. Questa iniziativa permetterà infatti ai turisti che alloggiano sul territorio
urbano di visitare gratuitamente le strutture museali della città.
Durante la mia permanenza presso l'Ufficio Turismo l'iniziativa è stata inserita
come nuova progettualità del Piano di Azione, e mi è stato possibile vedere tutti i
passi per la sua organizzazione: era già stato predisposto un Tavolo di
Coordinamento tra il Comune e la Provincia della Spezia per puntualizzare i
riferimenti della strategia, presentata anche alla BIT 2010 di Milano. In seguito si
è passati al coinvolgimento delle attività ricettive presenti sul territorio comunale,
e all'individuazione delle modalità organizzative e promozionali dell'evento. Si è
trattato quindi di una vera e propria occasione per vedere concretizzarsi una
progettualità del Piano di Azione, seguendo la sua nascita, la sua
implementazione e organizzazione, fino alla predisposizione degli educational per
gli stakeholders e delle attività di promozione attraverso diversi strumenti di
marketing.
Insieme a ciò, è stato predisposto, come progetto del Piano di Azione, la
valorizzazione del sistema museale e la ricerca di strumenti unitari di promozione,
24
per rendere maggiormente fruibile e competitiva l'offerta per il turista e il
residente, potenziando le attività, in primo luogo espositive, valorizzando l'arte e il
territorio con un ampio spettro di interesse. Il modello di gestione attuale prevede
una forma mista con alcune strutture, come il Museo Lia, che vengono gestite in
economia, mentre altre che sono gestite tramite l'Istituzione per i servizi culturali.
L'Amministrazione ha predisposto come idea la realizzazione di una Fondazione
di partecipazione, in modo che sia possibile rafforzare e istituzionalizzare l'attività
di fund raising necessaria alla raccolta delle sponsorizzazioni private per
sostenere questo settore: in questo modo è infatti possibile coniugare il controllo
pubblico sull'ente di gestione e la necessità di avere risorse aggiuntive e
contributi al rinnovamento gestionale, all'insegna della cultura di impresa.
Gli altri progetti e le azioni comprese in questa linea di prodotto sono stati
implementati nel biennio 2008-2009, e quindi il lavoro svolto è stato di
monitoraggio degli eventuali sviluppi.
Per quanto riguarda la Programmazione unitaria del calendario degli eventi la
città presenta una ricca offerta, che comprende eventi consolidati, come il Palio
del Golfo, la Fiera di San Giuseppe, Liguria da Bere, Vola alla Spezia, il Festival
della Marineria, la Fattoria in città, Di Piazza in Piazza, il Triangolo del Gusto e
altri eventi di minore entità a cui è stata data una destinazione temporale che può
essere definita come “spalmata” lungo tutto il corso dell'anno, in modo tale da
rendere la città sempre viva e attiva per quanto riguarda le manifestazioni che
inducono attrattività nel territorio e destagionalizzazione dei flussi.
Proprio per quanto riguarda il Festival della Marineria, evento biennale che si è
svolto nella sua prima edizione nell'estate del 2009, il lavoro del CdR Turismo mi
ha permesso di conoscere come si organizza un evento di così grande risonanza,
avendo avuto parte alle considerazioni circa il successo della prima edizione e la
predisposizione della nuova edizione in programma per il 2011, sopratutto dal
punto di vista della conoscenza delle normative e della legislazione che permette
l'erogazione di fondi ai fini del finanziamento della manifestazione.
La seconda linea di prodotto individuata dal Piano di Azione riunisce i progetti che
riguardano il Turismo del Mare, che risulta prioritario per la promozione
dell'elemento di forza del Golfo dei Poeti, ossia la risorsa mare, sopratutto
25
attraverso lo sviluppo del turismo diportistico e crocieristico, che rappresentano
una potenzialità da concretizzare come opportunità di crescita economica del
territorio.
In questo senso lo sviluppo del turismo legato al mare e alla città parte dal
progetto della Diga, che porterebbe una concreta possibilità di balneazione del
Golfo, e quindi una conseguente appetibilità sia a livello di residenti che di turisti,
ma anche un arricchimento per costruire un'offerta del turismo nautico completa,
e che dovrebbe concretizzarsi a partire dall'estate 2011.
La nautica da diporto ha assunto sempre maggiore importanza, coniugando
industria, turismo e tempo libero sul territorio spezzino: in questo modo, oltre a
ricadute dirette da parte del turismo, questo settore ha portato, anche
indirettamente, a collegare altre caratteristiche che altrimenti sarebbe rimaste
svincolate dal settore turistico vero e proprio.
La Spezia ha, nel suo territorio, una vera e propria filiera che parte dalla
costruzione di imbarcazioni fino al servizio diportistico, e questa offerta deve
essere implementata per andare incontro alla domanda turistica e alla già
pregevole caratterizzazione di questo settore. La Spezia vanta infatti il primato
per posti barca disponibili, che sono cresciuti all'apertura di Porto Mirabello, che
attiva 380 posti barca per imbarcazioni medio-grande 1000 posti barca per la
nautica minore.
A ciò si aggiunge l'implementazione del ponte mobile in località Pagliari, con la
nuova Darsena, che va nella stessa direzione di creazione di una vera e propria
area concentrata e concertata, con tutti gli elementi che possono fare di Spezia
un centro di eccellenza nel settore della nautica.
Infine, per quanto riguarda il settore produttivo, sono stati terminati i capannoni
destinati ad imprese e società operanti nel settore della nautica da diporto, in
località Fossamastra.
Questa sistematizzazione della città a livello di fruizione della risorsa mare, sia
turistica che produttiva, è utile anche per un altro settore che ha visto una forte
crescita negli ultimi anni, ossia quello del turismo crocieristico, che ha avuto una
forte espansione a livello globale, e dimostra di poter avere buoni impatti
sopratutto sul Mediterraneo, e l'Italia in particolare, meta tra le preferite per il
segmento dei crocieristi.
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Una svolta positiva in questo senso sarà la creazione della nuova stazione
crocieristica a Calata Paita, inserita nel più ampio progetto del ridisegno del
waterfront cittadino. Questo risulta essere un tema molto caldo per la città, che ha
avuto un risvolto di particolare interesse durante il corso dello stage, trattandosi di
un argomento di grande richiamo sia per quanto riguarda la comunicazione, che
le tematiche ambientali sollevate da alcuni gruppi di ambientalisti, che per la
ricaduta in termini di produttività, promozione e sviluppo sul tessuto urbano e su
tutto il Golfo dei Poeti. L'opera è infatti di grandi dimensioni e altamente
impattante e deve riuscire a coniugare la salvaguardia dell'ambiente e della
risorsa mare con le esigenze del comparto turistico. Si tratta di una scommessa
che la città può vincere, e che non deve perdere per compenetrare i due lati di
una stessa medaglia che portano ad un'unica inscindibile possibilità di crescita
sociale, economica e produttiva.
Nei suoi intenti il progetto nasce nell'ottica di mantenere un rapporto equilibrato
con la città, sviluppando il Porto e riqualificando le parti della Spezia ad esso
annesse. Gli strumenti indicati per sviluppare una strategia comune e intesi a
portare ad uno stato attuativo della progettualità sono sicuramente la necessità di
creare nuovi usi nell'area portuale, restituendo alla città una sua identità che
possa ridefinire le relazioni economiche, sociali e culturali esistenti, senza
stravolgerle.
Per questo il nuovo waterfront significa integrazione tra due priorità: dotare la città
di una nuova area dinamica e consolidare il ruolo di polo turistico attraverso la
stazione crocieristica pensata per Calata Paita.
Il progetto del waterfront è destinato a cambiare il volto della città e riguarda
un'area di dimensioni rilevanti, circa 330.000 mq: in termini concreti si prevede la
costruzione di un'isola di forma triangolare allungata per consentire l'accosto,
anche contemporaneo, di due navi da crociera. A questo fine il progetto prevede
la creazione di due banchine, rispettivamente di 390 e 280 metri di lunghezza,
che permetteranno di disporre di diverse possibilità di accoglienza per le navi che
fanno rotta nel Mediterraneo.
L'autorità Portuale prevede di investire risorse economiche e professionali sul
progetto, al fine di promuovere La Spezia come città con un ruolo di primo piano
nel settore crocieristico.
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Il masterplan di per se ridisegna e riqualifica circa 15 ettari di fronte mare in cui,
oltre al terminal crociere, sono compresi anche un nuovo bacino per la nautica da
diporto, con 508 metri lineari di nuovi pontili, per un totale di circa 300 posti barca,
spazi commerciali e residenziali per un totale di 21.000 mq, strutture ricettive e
congressuali, un polo sportivo con annessa piscina, una Spa, un centro culturale
dedicato al tema del mare, locali per il ristoro e spazi per il divertimento.
I lavori risultano essere ad un punto di progettazione definitiva, presentata anche
pubblicamente: il Comitato Portuale, proprio nel mese di agosto 2010, ha
approvato il completamento delle norme attuative che costituiscono la disciplina
urbanistica del masterplan, garantendo la coerenza con il progetto e la
necessaria flessibilità attuativa per agevolarne l'attuazione. Inoltre è stata
predisposta la creazione di un Accordo di Programma tra Comune della Spezia,
Regione Liguria e Autorità Portuale per condividere le competenze e stabilire i
rispettivi impegno nelle fasi di successiva implementazione del progetto.
Sempre nel solco della qualificazione del fronte mare, l'Autorità Portuale ha
ultimato i lavori per la demolizione degli edifici ex-Carboncoke, ha concluso un
accordo con la Marina Militare per la dismissione della banchian Revel e la
costruzione di un ponte pedonale mobile per collegare la banchina con il Porto
Mirabello.
Infine con la ripresa dei lavori di riempimento del Molo Garibaldi, destinato al
trasferimento del terminal renfuse, si completa il disegno di dismissione delle
aree in grado di ospitare le attuali funzioni collocate a Calata Paita, rendendo
possibile il loro concreto riutilizzo, come previsto dal progetto del masterplan.
Un'altra azione contenuta nella linea di prodotto del Turismo del mare è quella
che riguarda il borgo di Cadimare, e la valorizzazione delle sue risorse turistiche.
L'Autorità Portuale ha portato a termine i lavori per la rimozione e la demolizione
della nave incagliata nel Golfo ed è in corso la predisposizione di Tavoli Tecnici,
tra il Comune e la Marina Militare, al fine di iniziare i lavori di ristrutturazione del
borgo.
Infine, la linea di prodotto riguardante la risorsa mare è chiusa dalle azioni che
riguardano l'accoglienza dei flussi turistici a terra e le infrastrutture realizzate per
il turismo crocieristico. Rientrano in questo campo il punto informativo realizzato
in Passeggiata Morin, in collaborazione con La Spezia Cruise Facility, che ha
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avuto un grande successo presso i crocieristi e che ha avuto la possibilità di
promuovere la città e il suo territorio in modo da trattenere una buona percentuale
dei flussi derivanti dalle calls delle navi crociera sul tessuto urbano e le cittadine
limitrofe.
La terza linea di prodotto è quella che riguarda la Vacanza Attiva, che punta alla
riscoperta del territorio attraverso il turismo verde, il turismo del gusto e delle
produzioni agricole. Questa linea è stata creata a seguito della registrazione di
un'implicita domanda turistica che si sta sempre più strutturando a livello
territoriale, che per un input di riscoperta del territorio, che deve sviluppare
un'offerta che preveda un ampio ventaglio di esperienze e attività a disposizione
del destinatario, ma anche del residente.
Il margine di crescita di questa tipologia di offerta turistica risulta essere elevato, e
nel caso della Spezia la strategia perseguita è stata quella di collegare l'offerta
turistica della città e della costa con quella dell'entroterra, valorizzando la rete
sentieristica e altre realtà che possono fare da “ponte” tra le diverse specificità
presenti sul territorio, armonizzandole in un unico sistema di offerta turistica.
I progetti e le azioni che il Comune della Spezia ha implementato si concentrano
sul patrimonio boschivo e sentieristico dell'arco collinare, oltre che sul patrimonio
enogastronomico e di tradizioni culinarie che offre la città e l'area che la circonda,
puntando su una progettualità diffusa, che coniuga le risorse naturali ai fini della
realizzazione di un unico sistema ambientale, che valorizzi sempre più il
paesaggio e le sue peculiarità, sposandosi con realtà importanti quali il Parco
Nazionale delle Cinque Terre, il Parco di Montemarcello e il Parco Naturale
Regionale di Portovenere.
Per quanto riguarda il punto della situazione sui progetti inseriti nella prima
stesura del Piano di Azione, la rete sentieristica e il Parco delle Mura sono in
corso di sviluppo: sono infatti state completate le indagini preliminari e redatti i
progetti di massima su tre percorsi individuati come prioritari. Il percorso dell'Alta
Via del Golfo è stato ammesso a finanziamento da parte della Regione Liguria
nell'ambito delle risorse FAS, attraverso la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa
con la Regione, gli Enti Parco e le Associazioni. È stato attivato il progetto “L'Arco
e le sue frecce”, per comunicare ai cittadini le attività intraprese per quanto
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riguarda la fruizione dei percorsi sentieristici della rete collinare. Infine sono
partite le escursioni manutentive sui 5 sentieri adottati dalle scuole, in
collaborazione con le relative circoscrizioni e associazioni di riferimento per i
territori attraversati.
Il comparto degli itinerari eno-gastronomici si è rinnovato attraverso la stipula di
Protocolli d'Intesa per i progetti integrati con le Amministrazioni Provinciali e
Comunali di Parma e Massa, che hanno consentito di organizzare iniziative
comuni, in campo turistico, come il progetto “Triangolo del Gusto”; per quanto
riguarda invece gli Itinerari dei Gusti e dei Profumi, previsti dalla L.R. n. 13/2007,
la Provincia della Spezia ha presentato il progetto alla regione, ed è in fase di
costituzione un soggetto giuridico titolare della gestione dell'itinerario del Gusto,
denominato ”Tuttifrutti”.
L'ultima linea di prodotto non deriva da una vera e propria segmentazione
dell'offerta o della domanda turistica, ma si tratta di un insieme di progettualità,
denominate Accessibilità, Accoglienza e Integrazione, che vogliono essere la
base delle azioni che porteranno la città della Spezia ad essere più accessibile,
accogliente e ad avere una maggiore integrazione. È una specie di fil rouge, un
minimo comune denominatore imprescindibile per rendere il territorio
maggiormente competitivo.
Per quanto riguarda l'accessibilità, ossia la dotazione infrastrutturale della città, si
parla dei collegamenti sul territorio, e i punti d’informazione, che danno la
possibilità di aumentare l'accessibilità in termini di conoscenza del territorio. Si
parla quindi della rete dei parcheggi e della segnaletica turistica, della rete
ricettiva e del sistema informativo messo a disposizione degli utenti.
Il secondo punto è quello dell'accoglienza, ossia la ricettività e i servizi di
informazione ad esso collegati, in modo da sviluppare una vera e propria politica
dell'accoglienza che permetta al territorio di essere conosciuto e promozionato al
meglio, coniugando anche il commercio, in una vera e propria unione col settore
del turismo, con funzioni di attrattiva turistica.
In questo senso una concreta unione tra commercio e turismo si è avuta
attraverso le iniziative Negozio Turistico e Negozio Amico, attivate sul territorio
municipale, e finanziate attraverso i Piani Assist e Cives, che hanno portato ad
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una reale strategia di promozione di servizi innovativi per le diverse categorie di
soggetti che gravitano nel tessuto urbano, e che vogliono sviluppare una nuova
forma di vendita e di rapporto coi clienti e sopratutto col territorio.
Infine l'integrazione, intesa come qualità del sistema di accoglienza e sinergia tra
diversi soggetti, in modo da permettere alla città e al suo territorio di inserirsi in un
percorso di promo-commercializzazione delle proprie risorse e peculiarità, per
attrarre il turista e portare un reale beneficio economico all'intero territorio, alla
Regione e al marchio Italia.
Per questo sono state sviluppate diverse convenzioni e protocolli con soggetti
limitrofi, a diversi livelli amministrativi.
A livello extraregionale è stata attivata la convenzione con le città della
Geocomunità Territoriale Padano-Tirrenica (Mantova, Cremona, Verona, Parma e
ovviamente La Spezia) per promozionare e valorizzare le rispettive risorse
turistico-culturali.
Per questo è stato implementato, proprio nel periodo di svolgimento dello stage,
uno strumento che riunisce tutte le città, ossia una Card denominata Cartarte,
che offre la possibilità di agevolare il percorso turistico dei visitatori lungo l’asse
Tirreno-Brennero.
A livello di soggetti che operano nel territorio urbano, sono invece stati siglati due
patti importantissimi per creare una rete di integrazione dell’offerta turistica locale:
il Protocollo di Intesa con il Parco delle 5 Terre, che prevede anche la costituzione
di un Osservatorio che includa personale di entrambi gli enti.
Infine il Patto “Città di Mare – Golfo dei Poeti”, già siglato nel 2004, con i Comuni
di Portovenere e di Lerici, per promozionare un vero e proprio marchio del
sistema Golfo, in modo da attrarre flussi turistici e convogliarli sull’intero territorio.
Per quanto riguarda invece il territorio della città, è stato predisposto, all’interno
dell’area comunale della Spezia, un progetto pilota che riunisce tutte le attività
ricettive extralberghiere, che hanno avuto una crescita esponenziale durante gli
ultimi anni. In concreto è stato realizzato un Circuito dell’Accoglienza, chiamato
“Welcome to La Spezia”, che ha coinvolto gli operatori titolari di attività di
affittacamere del centro (16 attività ricettive), e ha portato alla formazione di una
rete di strutture ricettive che operano sfruttando la formula della ricettività diffusa,
che si configura come una vera e propria strategia di diversificazione dell’offerta
31
turistica, e che offre un sistema di accoglienza per un totale di 119 posti letto. A
questo scopo sono stati implementati alcuni strumenti: una Carta dell’Accoglienza
delle Attività Ricettive, che persegue l’obiettivo della qualificazione della strutture
di offerta turistica locale, della standardizzazione e miglioramento qualitativo dei
servizi offerti, e che ha definito gli standard qualitativi minimi delle strutture
aderenti al circuito.
Il lavoro svolto durante lo stage è stato dapprima quello di creare una modalità
per riassumere le maggiori progettualità in modo fruibile e veloce al pubblico, e
quindi quello di reperire le informazioni circa la reale messa in opera delle azioni
relative alle quattro linee di prodotto, attraverso il reperimento dei dati relativi alla
realizzazione delle azioni, i soggetti partecipanti, le fonti di finanziamento.
In un secondo tempo il lavoro svolto è stato quello di ideare una scheda in cui
monitorare le azioni, il loro stato di attuazione e fare un punto della situazione
sempre in modo facile e leggibile.
La scelta è ricaduta su una possibilità di schedulare le azioni, dividendo il “prima”,
ossia le progettualità elaborate nel 2008, e un “dopo”, ossia la concreta
attuazione delle progettualità messe in campo, attraverso un sistema di
quantificazione dei giudizi espressi in merito alle singole azioni del Piano di
Azione.
Nell'appendice al termine della tesi è possibile consultare il modello della scheda
statica e della scheda dinamica che contengono le diverse progettualità sopra
illustrate.
32
3.2Il Portale Turismo e Commercio
L’Amministrazione comunale della Spezia ha attivato un progetto di innovazione
della rete civica denominato Spezia.net da cui prende il nome anche il sito, nato
dalla necessità di migliorare la diffusione e l’utilizzo delle nuove tecnologie al
servizio dei cittadini.
In tale ambito si inserisce il sito Turismo - Commercio web il quale, oltre ad
adottare soluzioni tecnologiche ed organizzative avanzate, ha tra le sue
peculiarità l'utilizzo di tecnologie e piattaforme innovative di tipo opensource per
la gestione dei contenuti informativi e garantisce il rispetto dei requisiti di usabilità
e accessibilità previsti dalle normative vigenti in materia.
Il Portale Turismo/Commercio/Cultura La Spezia Web svolge una funzione
prettamente di porta di accesso per le informazioni e l'accoglienza turistica con
servizi online e strumenti di dialogo interattivo volti a diffondere le risorse
turistiche del territorio sul mercato nazionale ed internazionale.
Il sito è linkato con i più importanti portali turistici della provincia e della regione:
Agenzia regionale In Liguria- STL- Portale del turismo della Provincia.
Durante lo stage era in corso di predisposizione la parte informativa e testuale
del portale, la parte relativa al virtual tour della città (affidata ad una società
esterna) e la parte delle gallerie fotografiche.
Il lavoro svolto in questo caso mi ha permesso di prendere parte alla creazione di
customer satisfaction per il potenziale utente del sito, ma anche di assistere più
in generale a tutta l'organizzazione che sta dietro ad uno strumento di tale
portata, che ha potenzialità di promozione della città immense, ma che porta con
se anche l'impegno dell'Amministrazione a mantenere dinamica e aggiornata
questa interfaccia di dialogo diretto con il resto del mondo.
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3.3 Le attività ricettive alberghiere ed extralberghiere: modulistica,
legislazione ed iter burocratico.
Durante lo svolgimento dello stage è stato possibile assistere anche ad un'altra
attività che viene svolta dall'Ufficio Turismo del Comune della Spezia, ossia quella
di predisposizione dell'iter per l'apertura delle attività alberghiere ed
extralberghiere, regolate dalla L.R. 2/2008, Testo Unico in materia di Strutture
Ricettive.
I regolamenti emanati dalla Regione Liguria in materia sono tre, relativi alle
strutture alberghiere, agli affittacamere e a tutte le altre tipologie di strutture
ricettive.
Le norme in materia di attività ricettive sono in continua evoluzione, soprattutto
per quanto riguarda l’aspetto autorizzatorio, a seguito dell’emanazione del Dlgs.
59/2010 di recepimento della Direttiva Servizi Bolkstein n. 123/2006 e l'Ufficio
Turismo si occupa anche della predisposizione della modulistica per quanto
riguarda la richiesta di apertura, e di dare tutte le informazioni relative ai passaggi
successivi da mettere in atto per il futuro proprietario, per aprire l'attività. Vengono
inoltre gestiti sia il registro e le autorizzazioni del periodo di attività dei B&B, che
come previsto dalla legge regionale della Liguria, e la dichiarazione di inizio
attività (DIA), che viene rilasciata dall'Ufficio dopo il sopralluogo dell'ASL
competente e l'ok della Provincia della Spezia.
Il settore extralberghiero in città è un punto cardine, che si sta ulteriormente
rafforzando, sia per quanto riguarda i dati relativi alle aperture, che per quanto
riguarda la domanda turistica, sia presenze che arrivi.
Sotto è riportata una esemplificazione grafica della crescita del settore
extralberghiero alla Spezia, relativo alle aperture di esercizi.
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Attività ricettive: composizione degli esercizi ricettivi
Serie 2000-2010
0
20
40
60
80
100
120
140
Ostelli
CAV
Case per ferie
B&B
Agriturismi
Affittacamere
Locande
Alberghi
Ostelli 0 1 1 1 1 1
CAV 0 2 3 4 3 4
Case per ferie 0 1 1 2 2 2
B&B 2 23 36 36 40 46
Agriturismi 2 2 5 5 8 8
Affittacamere 2 10 30 33 36 39
Locande 0 2 2 2 2 2
Alberghi 18 18 19 19 18 18
2000 2004 2007 2008
I
semest
re 2009
I
semest
re 2010
Come si può notare dal grafico, in dieci anni le attività ricettive extralberghiere
sono esplose, raggiungendo in totale una percentuale di incremento pari al 400%,
sopratutto nel lasso di tempo dal 2000 al 2007, per poi stabilizzarsi negli ultimi
anni.
È stato interessante notare che l'incremento di questa tipologia ricettiva non è
solo legato alla solita deduzione che La Spezia sia una città di passaggio
obbligato per le Cinque Terre o per destinazioni come le città d'arte della Toscana
(sopratutto per chi proviene dal Nord Europa o da paesi extra-europei), ma che
sempre più si sta attestando una tipologia di turismo che chiede di ricevere un
servizio minimo ma con alti standard di comfort, che ha portato ad una vera e
propria fioritura di questo modello di accoglienza in città. Per questo è stato
creato anche un consorzio tra gli operatori del settore, che va a creare una sorta
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di “albergo naturale”, che permette di creare un network tra diversi affittacamere,
in modo da promozionarsi in gruppo e non singolarmente e cooperare durante le
prenotazioni, l'accoglienza e le informazioni per il cliente.
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4. Il Comune di Lerici
Nel comprensorio del Golfo dei Poeti si trova anche Lerici, che sorge in
un’insenatura naturale sulla sponda orientale del Golfo della Spezia.
Cittadina a forte vocazione turistico-balneare, è dominata da un promontorio
su cui spicca l'imponente castello, oggi sede museale. Quasi di fronte al
borgo capoluogo, oltre la località della Venere Azzurra c’è la frazione di San
Terenzo, caratterizzata anch’essa da un castello di origine medievale.
La sua collocazione permette un forte afflusso turistico, grazie anche
all’ampio bacino di attrattive e la disponibilità di diversificazione del turismo
lungo tutto il corso dell’anno.
Il Comune, meta del turismo romantico fino dall’800, basa la sua economia
essenzialmente sul turismo balneare, diportistico e sportivo e ha quindi
deciso di impegnarsi verso un miglioramento delle proprie prestazioni
ambientali, sia per garantire al cittadino un più alto standard di vita, che per
attrarre nuove tipologie di utenti turistici.
È da ricordare che Lerici è stata premiata, per la qualità delle sue acque di
balneazione e i servizi connessi, con la Bandiera Blu, dal 2000, e che la
frazione di Tellaro è insignita del titolo “Borghi più belli d’Italia”.
4.1 La Certificazione ISO 14001:2004
L’interesse generale, determinatosi soprattutto negli ultimi anni a livello europeo,
è quello di garantire che le risorse territoriali siano gestite secondo un modello di
pianificazione che ne permetta la valorizzazione e la salvaguardia, interrompendo
i rischi di una depauperazione delle stesse e di un disfacimento di ciò che
caratterizza il territorio e che lo rende attrattivo, sia agli occhi di chi vi risiede, sia
per chi giunge in un luogo per assaporarne le bellezze. Ciò è valido soprattutto
per i territori che hanno una forte vocazione turistica, che sono spesso soggetti
ad una depauperazione volontaria e involontaria, soprattutto nei mesi di maggior
afflusso turistico.
La sensibilità ecologica e la sostenibilità urbana risultano essere quindi i pilastri
per una più adeguata cura delle aree costiere, come nel caso di Lerici. A ciò sono
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connessi aspetti più specifici che verranno in seguito chiariti, come la raccolta
differenziata, la riduzione dell’inquinamento e in generale una pianificazione
sostenibile del territorio.
La domanda dei consumatori si sta già caratterizzando in questo senso,
determinando una maggiore attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente e
delle sue risorse naturali.
Il Comune di Lerici ha quindi intrapreso il percorso per ottenere la certificazione
ISO 14001:2004, adottando gli incentivi derivanti da un progetto di ampio respiro
condiviso da 25 soggetti pubblici (Comuni, Comunità Montane, Ente Parco Monte
Marcello Magra) a seguito di uno specifico accordo di programma sottoscritto nel
2003 e finanziato coi fondi Docup Obiettivo 2 Liguria 2000-2006, allo scopo di
fare ottenere a tutti i soggetti la certificazione Iso 14001 e/o la registrazione
Emas. L'obiettivo principale di perseguire il miglioramento delle proprie
prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati
informazioni pertinenti, dando vita ad un vero e proprio “distretto amministrativo di
area vasta”.
Il percorso di raggiungimento della certificazione ha preso il via con la
predisposizione di un documento di analisi ambientale iniziale, che contiene la
descrizione del contesto socio-economico e ambientale in cui è inserito il
Comune, l’analisi delle attività, dei prodotti e dei servizi che vengono svolte
dall’Amministrazione e i relativi aspetti ambientali diretti e indiretti, l’identificazione
degli impatti ambientali che ne derivano e che hanno conseguenze sul territorio,
le prescrizioni legislative, i regolamenti e i precetti a cui l’organizzazione si
conforma, con le relative procedure operative e gestionali.
In base a ciò è stata delineata la Politica Ambientale del Comune, contenente gli
obiettivi, il target e i programmi ambientali che l’Amministrazione intende
raggiungere, in un’ottica di miglioramento costante e continuo delle prestazioni
proprie e del territorio in cui risiede.
L’Analisi Ambientale e il Sistema di Gestione Ambientale predisposto dal Comune
di Lerici è stata certificata dall’Ente di certificazione ambientale Rina, ottenendo in
questo modo la conformità ai requisiti internazionali ISO 14001:2004.
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Il Sistema di Gestione Ambientale viene implementato per gestire le esigenze
dell’organizzazione, in questo caso il Comune, e per coordinare i processi diretti e
indiretti che interessano il suo ambiente e quello del territorio su cui sussiste,
tramite un insieme di pratiche che pianificano e sviluppano le attività che lo
riguardano, che vengono puntualmente documentate, controllate e verificate.
Il Sistema di Gestione Ambientale permette di raggiungere un maggior livello di
dinamicità e di soddisfazione in termini di prestazioni ambientali, che una volta
modificate permettono di:
- Avere un supporto della gestione generale delle attività svolte sul territorio;
- Diminuire i costi operativi attraverso una razionalizzazione delle attività
sotto diretto controllo della Pubblica Amministrazione;
- Evitare la duplicazione dei controlli e della documentazione;
- Facilitare il rispetto e l’aggiornamento continuo della legislazione e della
normativa che si riferisce all’ambiente;
- Migliorare i servizi resi e le attività svolte per mezzo dell’implementazione
di un piano di intervento che si sviluppa tramite processi e prodotti
integrati;
- Incentivare il turismo e consolidare l’immagine del Comune a livello di
prestazioni rese anche al turista potenziale e reale su tutto il territorio.
Il Sistema di Gestione Ambientale è applicabile a due ambiti che riguardano le
attività dirette che hanno una gestione propria del Comune (fognature e
acquedotto, depurazione delle acque, verde pubblico, raccolta differenziata e
pianificazione territoriale ed urbanistica, gestione del patrimonio paesaggistico e
delle infrastrutture dipendenti dall’Amministrazione Pubblica) e una gestione
indiretta, ossia che ha conseguenze sulle attività e sul territorio del Comune di
Lerici ma non dipende direttamente dall’Amministrazione; si parla delle attività
gestite da terzi, che possono essere gli appaltatori e i fornitori, ma anche, nel
caso di Lerici, che ha voluto allargare il raggio d’azione del suo Sistema di
Gestione Ambientale, anche le attività che si trovano sul territorio e che sono a
maggior contatto con esso, oltre ad essere quelle che in maggior quantità vanno
a operare sia sulle risorse naturali che sulla vocazione turistico-balneare della
cittadina e delle sue frazioni.
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In questo senso l’ente ha prodotto il Manuale di Gestione Ambientale, ove è
contenuta tutta la documentazione di cui abbisogna il SGA e che suddivide le
attività dirette ed indirette nella seguente maniera
Attività a gestione diretta:
Gestione e manutenzione ordinaria rete viaria
Smaltimento rifiuti inerti da operazioni sulle strutture pubbliche
Sgombero neve (evento molto raro nel lericino)
Manutenzione ordinaria edifici comunali
Manutenzione verde pubblico (in parte)
Gestione, controllo e manutenzione rete e impianti illuminazione pubblica (in
parte)
Gestione servizio di trasporto scolastico
Fornitura pasti scuole
Gestione Servizi scolastici
Gestione e manutenzione ordinaria impianti sportivi
Organizzazione manifestazioni temporanee e mobili
Sportello Unico Attività Produttive e Sportello del Cittadino
Monitoraggio Ambiente Marino e corsi d’acqua
Monitoraggio scarichi non in pubblica fognatura
Attività a gestione indiretta:
Raccolta, trasporto e smaltimento RSU
Raccolta, trasporto, smaltimento rifiuti differenziati (vetro, carta, cartone, plastica,
ingombranti, pile esauste e
farmaci scaduti)
Disinfestazione
Manutenzione e pulizia cassonetti
Gestione – manutenzione rete gas
Gestione e manutenzione ordinaria acquedotti comunali – rete idrica
Gestione e manutenzione impianti di potabilizzazione e taratura strumenti di
controllo
Gestione campi pozzi, sorgenti e impianti di captazione
Gestione emergenze gas-acqua-fognature
Monitoraggio qualità acque potabili
Manutenzione e gestione reti fognarie, impianti di sollevamento
Monitoraggio scarichi idrici in pubblica fognatura
Gestione e manutenzione caldaie e impianti di condizionamento
Gestione, controllo e manutenzione rete e impianti illuminazione pubblica
Manutenzione verde pubblico (in parte)
Servizio di trasporto pubblico
Fornitura pasti scuole
Gestione e manutenzione ordinaria impianti sportivi
Gestione e manutenzione ordinaria cimiteri
Pulizia servizi igienici comunali
Raccolta, cattura e custodia cani randagi
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Organizzazione manifestazioni temporanee e mobili
Il Manuale continua con normative che si riferiscono alla gestione delle attività
dirette ed indirette, con i requisiti necessari per l’implementazione del SGA e con
la gestione razionalizzata e informatizzata del sistema, ai sensi delle modifiche
della Legge n. 241/1990, che incentiva l’uso della telematica ai fini di una
gestione più efficiente delle attività all’interno della Pubblica Amministrazione.
Nella rete Intranet del Comune sono quindi contenuti:
Tutti i documenti base di Sistema
Registrazione delle comunicazioni di Sistema inviate in cartaceo (via posta
ordinaria o comunicazioni interne)
Verbali di verifiche ispettive interne e audit - gestione non conformità
Raccolta Regolamenti Comunali
Registrazioni di adempimenti procedurali
Scadenziario normativo - verifica conformità
Varie e documenti utili al Sistema
Il MGA prosegue con la pianificazione che viene messa in atto per la gestione del
SGA, che comprende le procedure che permettono l’individuazione degli aspetti
ambientali, le procedure legate all’aggiornamento delle disposizioni normative,
delle prescrizioni legali e dei regolamenti legati all’ambiente e infine con gli
obiettivi e i traguardi che l’Amministrazione si pone, contenuti nella Politica
Ambientale, e con il Programma di Gestione Ambientale in cui sono individuare le
azioni che ogni funzione rilevante dell’organizzazione deve svolgere per il
raggiungimento dei traguardi e obiettivi prefissati, con i relativi responsabili, la
tempistica di realizzazione e le risorse.
Quindi il MGA prosegue stabilendo un vero e proprio organigramma delle
responsabilità inerenti al funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale
applicato all’ente. Inoltre viene previsto anche una vera e propria
programmazione annuale della formazione relativa ai dipendenti comunali e le
modalità di comunicazione per assicurare lo scambio di informazioni tra i diversi
livelli e funzioni dell’ente al fine di perseguire un migliore funzionamento del
Sistema di Gestione Ambientale.
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Infine il Comune gestisce tramite procedura specifica anche la documentazione
relativa al SGA, in modo da tenere sotto controllo e aggiornati i documenti relativi
allo svolgimento del lavoro e l’applicazione del SGA in modo conforme ai requisiti
di riferimento e di assicurare una gestione controllabile ed efficace per il
raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.
A ciò è associata anche la procedura relativa al controllo dei documenti, che
permette che gli stessi possano essere localizzati ed identificati in maniera
agevole, fa in modo che possano essere periodicamente riesaminati per
verificarne l’adeguatezza e fare le dovute modifiche in caso contrario. La
procedura comprende anche la volontà che i documenti siano presenti nei luoghi
di lavoro nelle ultime revisioni ed in particolare in quei luoghi che sono importanti
per la realizzazione delle attività atte allo sviluppo e all’attuazione del Sistema di
Gestione Ambientale.
Nella pianificazione sono comprese infine il controllo operativo e la gestione della
risposta alle emergenze.
Il Controllo Operativo comprende le procedure e le istruzioni operative per
controllare le attività e funzioni svolte per conto dell’organizzazione da società
terze poiché esse, nello svolgimento delle loro funzioni possono andare a
compromettere gli impegni e gli obiettivi determinati in sede di determinazione
della Politica Ambientale.
La preparazione e risposta alle emergenze invece riguarda gli scenari di
emergenza ambientale che il Comune ha delineato in relazione alle attività dirette
e indirette che la riguardano, che possono essere gestite in situazioni di normale
o anomala attività, in modo da prevenire e contenere gli impatti ambientali
negativi che da esse possono derivare.
L’ultima parte del MGA si dedica invece alla parte relativa al Riesame e all’Audit
da parte dell’Istituto di Certificazione, predisponendo la pianificazione delle
sorveglianze e delle misurazioni, la Gestione delle non conformità ed
individuazione delle azioni correttive e preventive, la Programmazione ed
esecuzione delle verifiche ispettive e l’Esecuzione del Riesame
dell’Amministrazione.
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Soprattutto il Riesame è un momento importantissimo per verificare il buon
funzionamento del SGA e per questo prevede che siano raccolte le seguenti
informazioni relative allo stato di funzionamento dello stesso:
Risultati degli audit;
Analisi degli aspetti/impatti ambientali;
Rapporti di non conformità;
Rapporti indicanti il grado di raggiungimento degli obiettivi e traguardi;
Andamenti degli indicatori delle prestazioni ambientali;
Eventuali cambiamenti relativi alla legislazione e alle tecnologie applicabili;
Necessità di formazione/addestramento, valutazione dell’efficacia delle
attività di formazione/addestramento svolte;
Valutazione delle situazioni di emergenza (preparazione e risposta);
Valutazione delle prestazioni di fornitori/ appaltatori;
Valutazione dei margini di miglioramento, proposte ed esigenze del
personale;
Reclami, comunicazioni esterne e/o visite ispettive degli enti di controllo.
In questa sede viene verificata l’adeguatezza della Politica Ambientale, degli
obiettivi e degli elementi del sistema, comprese le risorse assegnate; in caso di
non funzionamento e di non corrispettività delle condizioni, si apportano le dovute
modifiche al SGA.
In questo senso è necessario anche dare una visione d’insieme della Politica
Ambientale e delle sue funzioni. Essa viene stilata e diffusa dal Comune sulla
base dei principi, degli obiettivi e degli impegni che la stessa Amministrazione si
prende in carico di sostenere, sia guardando le politiche ambientali del Comune,
che tenendo conto delle leggi, dei regolamenti nazionali e regionali, delle risorse
finanziarie a sua disposizione e degli aspetti ambientali che generano un impatto
significativo sull’ambiente.
I contenuti della Politica Ambientale vengono definiti dal Sindaco, in accordo con
il Responsabile delle Direzione, prima determinando gli impegni
dell’organizzazione per il mantenimento della conformità normativa, per
l’adesione allo sviluppo sostenibile, per il miglioramento continuo dell’efficienza
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ambientale delle proprie attività e funzioni e per la conservazione del patrimonio
naturale.
La Politica Ambientale che è in vigore in questo momento per quanto riguarda il
Comune di Lerici è stata redatta in data 22 gennaio 2007 e contiene i seguenti
principi ed obiettivi, allo scopo di migliorare le prestazioni ambientali dell’ente:
Favorire una riorganizzazione e razionalizzazione della gestione ambientale
attraverso il superamento della logica basata sugli standard qualitativi fissati per
legge in favore di un Sistema di Gestione volto a conseguire continui
miglioramenti dell’ impatto ambientale, è l’idea che ha spinto la nostra
Amministrazione ad aderire volontariamente a un Sistema di Gestione
Ambientale certificabile secondo la norma UNI EN ISO 14001.
Questo strumento rappresenta la risposta gestionale alle esigenze delle
Amministrazioni Comunali in quanto costituisce il filo conduttore per gestire in
modo coordinato tutte le attività ed i processi che direttamente o indirettamente
influenzano l’ambiente.
Per un Comune turistico quale è il nostro, la Certificazione Ambientale
rappresenta anche un veicolo per consolidare l’immagine del Comune e per dare
garanzie al turista di una valida gestione del territorio.
L’Amministrazione del Comune si impegna a discutere i contenuti della presente
Politica e riesaminarli periodicamente. La presente Politica Ambientale è
disponibile al pubblico presso l’Albo Pretorio, viene diffusa a tutto il personale
comunale tramite la rete intranet, resa nota alle organizzazioni, associazioni, enti
e altre parti interessate (fornitori, appaltatori etc) tramite e-mail e/o altro mezzo
idoneo.
L’Amministrazione Comunale di Lerici, operando in modo proporzionato alle
risorse comunali ed in funzione della significatività degli aspetti ambientali
correlati alle attività e servizi svolti sul territorio intende:
operare in modo conforme a tutte le leggi, i regolamenti ambientali e altri
requisiti sottoscritti ed applicabili e ad uniformarsi nelle sue pratiche
operative a standard ambientali appropriati;
individuare ed aggiornare gli aspetti ed impatti ambientali derivanti dalle
proprie attività, prodotti e servizi, identificando a priori gli impatti derivanti
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da tutte le nuove attività o modifiche di quelle esistenti, sulle quali
l'Amministrazione comunale ha potere di controllo e/o influenza;
perseguire il miglioramento continuo delle proprie performance ambientali
attraverso la definizione di programmi ambientali e prevenire eventuali
forme di inquinamento, anche attraverso la responsabilizzazione e
sensibilizzazione di cittadini, turisti, dipendenti, fornitori e appaltatori;
ispirare e proprie scelte politiche ed amministrative a criteri di tutela
ambientale;
rendere accessibili-disponibili al pubblico i risultati ambientali raggiunti;
promuovere attività di formazione e sensibilizzazione del proprio personale
riguardo alle problematiche ambientali. L'Amministrazione intende:
sostenere l'uso razionale dell'energia, il risparmio energetico e la riduzione
delle emissioni di gas serra;
monitorare l’inquinamento atmosferico derivante dal traffico veicolare e, di
concerto, pianificare e perfezionare gli interventi già adottati per la
razionalizzazione della viabilità urbana (adozione e perfezionamento di
ZTL);
sostenere l’uso razionale dell'energia il risparmio energetico e la riduzione
delle emissioni di gas serra per adeguarsi così alle direttive del protocollo
di Kyoto e aderire al Piano energetico ambientale della Regione Liguria
ovvero promuovere/favorire in primis l’uso di impianti per la produzione di
“energia pulita” come gli impianti ad energia solare;
potenziare le aree adibite a verde pubblico;
agevolare e tutelare la conservazione ed il reimpianto della flora autoctona
con particolare riferimento alle essenze arboree, come l’olivo, che nel
secolo scorso caratterizzavano la costa lericina, promuovere iniziative
volte al recupero agronomico;
pianificare interventi idonei alla pacifica convivenza con la fauna del
territorio, minimizzando le situazioni di pericolo o disagio per cittadini e
turisti (piccioni, cinghiali, ratti, etc.); in particolare adottare misure di
prevenzione atte a prevenire lo sviluppo delle zoonosi emergenti;
attuare provvedimenti e azioni per il controllo degli insetti molesti e/o
pericolosi per l’uomo (zanzara tigre, processionaria);
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promuovere l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti attraverso
una continua azione di sensibilizzazione (campagne informative)
dell’utenza e la pianificazione di nuovi servizi in coordinamento con il
gestore, ATO rifiuti e con i consorzi obbligatori, prevedendo anche l’utilizzo
di strumenti di formazione come quelli già adottati con la realizzazione
dell’Ecovolontariato;
adottare strumenti per evitare l’abbandono di rifiuti speciali pericolosi sul
territorio (eternit) ed evitare la formazione di micro discariche;
garantire il rispetto dei livelli di rumorosità definiti dal vigente regolamento
comunale dando atto alle disposizioni nazionali e locali in materia di
inquinamento acustico, pianificare interventi di risanamento del territorio
nei punti che presentano criticità;
attuare gli strumenti rivolti alla protezione dalle esposizioni a campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici con l’elaborazione del piano
comunale di organizzazione del sistema di teleradiocomunicazioni, la
pianificazione dei controlli sugli impianti, il dialogo con i gestori;
promuovere, con proprie iniziative ed attraverso l’ATO, la tutela, la
riqualificazione e la corretta utilizzazione delle risorse idriche secondo i
principi di solidarietà, di salvaguardia delle aspettative e dei diritti delle
generazioni future, di rinnovo e risparmio delle risorse stesse,
considerando prioritario, rispetto agli altri, l’uso dell’acqua per il consumo
umano;
potenziare le azioni rivolte alla difesa del mare, primaria risorsa del
territorio lericino, con: il completamento dei collettori che adducono ai
depuratori del gestore del SII, la ricerca delle perdite e sostituzione delle
vecchie condotte, la ricerca e conseguente regolarizzazione di scarichi non
conformi, la tutela e il monitoraggio dei corsi d’acqua che adducono al
mare;
sostenere che nella bonifica del sito di Pertusola si operi solo con intenti di
bonifica integrale, che la bonifica a mare non preceda quella a terra, che ci
siano maggiori garanzie legate agli interventi di bonifica, in particolar modo
per gli impatti derivanti da dragaggi;
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tutelare l’ambiente e quindi la popolazione da possibili rischi NBCR derivati
da atti di terrorismo e da incidenti nel settore militare;
promuovere progetti per il consolidamento geologico della fascia costiera
ed per la soluzione delle problematiche derivate
dall’erosione/insabbiamento;
intensificare la collaborazione con Organismi, Enti, Associazioni per
sostenere uno sviluppo economico basato sulla gestione sostenibile del
patrimonio marino;
aderire alle linee guida proposte dalla FEE sia nei criteri per le spiagge sia
per gli approdi turistici ovvero adottare criteri per migliorare la qualità delle
acque, la qualità della costa, la qualità degli approdi, i servizi e misure di
sicurezza, l’educazione ambientale;
promuovere la realizzazione di interventi rispondenti agli obiettivi di
diffusione delle informazioni e di acquisizione delle conoscenze sui valori
naturalistici presenti nei proposti SIC Siti di Interesse Comunitario ricadenti
nel territorio di Lerici, denominati “Costa di Maralunga” - codice sito:
IT1345114 e Montemarcello - codice sito: IT1345109;
predisporre le misure necessarie per attenuare impatti ambientali dovuti a
situazioni di emergenza;
tutelare il paesaggio valutando la compatibilità paesaggistica dei progetti di
costruzione, ampliamento e recupero edilizio, installazione di antenne e
apparati per il condizionamento, perfezionare gli strumenti per la ricerca
degli abusi edilizi sul territorio;
garantire adeguata diffusione al pubblico dei programmi ambientali del
Comune e dei traguardi raggiunti;
promuovere attività di formazione e sensibilizzazione del proprio personale
riguardo alle problematiche ambientali. Limitare al minimo i consumi di
materie prime e di energia negli uffici privilegiando l’acquisto di materiali
ecologici e/o riciclati;
sensibilizzare cittadini e turisti sulle tematiche ambientali mediante
campagne informative (stampa, dibattiti, convegni);
promuovere programmi di educazione, gestione e certificazione
ambientale dedicati agli asili nido, alle scuole materne, elementari, medie e
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superiori (nonché ai cittadini) come il programma - già in atto - “Eco
Schools” (Bandiera Verde) promosso dalla Fee;
favorire lo sviluppo del “turismo sostenibile” armonizzando le aspettative e
necessità dei residenti con quelle dei turisti subordinandole al rispetto
dell’Ambiente, promuovere iniziative, anche a carattere nazionale, su
questa tematica che incide prioritariamente sul futuro dell’economia
lericina.
4.2 Registrazione degli impatti ambientali indiretti relativi alle strutture
ricettive alberghiere e alle attività ristorative
Il lavoro svolto presso il Comune di Lerici è collegato direttamente alla qualifica di
Valutatore di Sistema di Gestione Ambientale ottenuta durante lo svolgimento
della parte teorica del master, e quindi le 100 ore trascorse presso l'Ufficio
Ambiente hanno avuto lo scopo di conoscere in via pratica come funziona un
Sistema di Gestione Ambientale e quali sono le procedure che gli permettono di
funzionare.
In particolare, nel caso in questione, il lavoro è stato svolto quasi interamente
sulla procedura denominata “PO 08”, che sta per Procedura Operativa 08, che si
occupa della valutazione degli Aspetti e degli impatti ambientali presenti sul
territorio lericino. Questa procedura è alla sua terza revisione, e sostituisce la
Procedura di Gestionale 02, formulata in precedenza, che aveva avuto un
percorso travagliato fin dalla sua nascita: il modello sulla base di cui era stata
formulata risultava mal adattabile alle necessità che emergevano nel Sistema di
Gestione Ambientale, e quindi questa PGA aveva subìto ben 4 revisioni.
Nonostante ciò il risultato rimaneva sempre di scarso livello, data la mancanza di
una funzionalità piena. Quindi si era deciso di affiancare alla PGA 02 un'altra
procedura sperimentale, appunto la PO 08, che dopo 3 revisioni è stata adottata
come procedura “ufficiale” per gestire aspetti e impatti ambientali. La PO 08 è
caratterizzata dalla puntuale determinazione di tutte le attività che in Lerici
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possono generare impatti, dall'uso, dove possibile, di indicatori non generici ma
puntuali specifici di ogni attività e di indicatori di eccellenza.
Diventa così possibile determinare un punteggio semplificato e identificare con
maggiore facilità le criticità e quindi la successiva programmazione ambientale.
La peculiarità infatti della gestione degli aspetti e dei relativi impatti legati al
territorio lericino è quella di aver voluto controllare tutte le attività impattanti
presenti sul territorio, non solo quelle che sono determinato direttamente
dall'organismo certificato, ossia il Comune di Lerici.
Questa volontà è nata da una spinta ad esercitare un valido controllo e a
minimizzare gli impatti a tutela della qualità ambientale.
Per una maggiore esemplificazione si riporta di seguito le attività denominate di
tipo E, che sono prese in esame dal Sistema di Gestione Ambientale e che
riguardano le seguenti classi:
Attività di tipo E --- Tab. 1
Servizi Ho.Re.Ca. nonché gli impatti legati ai fruitori di tali servizi
Piccole attività commerciali/artigianali
Cantieri edilizia
Autofficine;
Aziende agricole
Frantoi
Ex cave
Pesca e mitilicoltura
Strutture industriali
Distributori carburante
Rimessaggi
Strutture militari*
Strutture varie in Comuni confinanti
Strutture varie
Stazioni telefonia**
Strutture private/edilizia***
Enti /Agenzie/Istituzioni di controllo e ricerca (generanti impatti positivi)
* attività di difficile valutazione viste le norme che tutelano le ZONE MILITARI che impediscono - ex lege - i controlli
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**l’unico parametro ambientale (da legge) è il rispetto dei limiti - verificati da ARPAL con il collaudo casi di criticità
vengono evidenziati nelle note, eventuali verifiche sulle emissioni (post collaudo) vengono garantite solo a
richiesta da ARPAL,
*** problemi relativi al paesaggio e l’eventuale identificazione di strutture impattanti vengono evidenziati nelle note
Inoltre vengono prese in considerazione e valutate dal SGA, anche le seguenti
attività, che però fanno capo a procedure apposite, riportate a fianco.
Attività di tipo E --- Tab. 2 Procedura di riferimento
Stabilimenti balneari ed ormeggi PO07
servizi legati alla gestione del SII, Rifiuti, Gas PO06
servizi/strutture dell’organizzazione Controllati dalle stesse procedure
interne
Il campo di applicazione della procedura PO 08 è quindi quello definito delle
attività di tipo E, e prevede la stesura di un elenco, continuamente aggiornato,
che è presente nella rete Intranet del Comune, e che così può essere
continuamente sviluppato e aggiornato da parte di tutto il personale coinvolto nel
SGA.
Oltre a ciò è da dire che la PO 08 è di supporto alle procedure di valutazione dei
fornitori (PGA 10) e della Comunicazione (PGA 06).
Come riportato nel testo della procedura “la documentazione in rete può essere
direttamente osservata dalla Direzione e dal RD per impostare, di concerto
all’RGA, più approfondite analisi ed eventuali azioni preventive e correttive”
La procedura operativa funziona attraverso passi ben delineati che prevedono
che un incaricato dal Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (RGA)
provveda all'aggiornamento continuo dell'elenco, denominato Mod. EPO 08,
avvalendosi delle registrazioni riportate nel modulo Mod.01 PO 08 o da rilievi
diretti annuali.
“L’RGA può aggiornare l’Elenco in modo diretto Mod. EPO08 (allegato 1) con
valutazione (senza scheda mod.01 PO08) dall’analisi diretta (a cadenza annuale)
degli indicatori per quelle attività di evidente riscontro nelle routines di lavoro (in
particolar modo quelle osservate all’Ufficio Ambiente) e/o agevolate dal riscontro
di altre procedure come ad esempio la procedura PO07 - SGA spiagge e la PO06
- controllo Gestore SII – Rifiuti-Gas”.
50
Il Mod.1 PO 08 è un modello cartaceo di rilievi sul campo effettuati intervistando
gli operatori addetti all'attività identificata e prevede, oltre alle registrazioni dei
punteggi, attività che agevolano anche altre procedure. Si registra infatti se è
stata rilasciata copia dell'ultima Revisione della Politica Ambientale del Comune,
se è stata eseguita una formazione sull'intervistato, ossia se possiede generiche
informazioni sulla norma ISO 14001, e se l'attività dispone di certificazione e/o ha
avviato un SGA; il modulo può venire redatto da un incaricato della Direzione, o
comunque sia da altre figure competenti, interne ed esterne, appositamente
formate, come nel caso del lavoro svolto durante le ore previste di stage.
Il punteggio attribuito alle attività impattanti è applicato ai 7 impatti sostanziali
ricavati dall'analisi delle peculiarità del territorio lericino, sull'esperienza delle
precedenti revisioni della procedura PGA 02 e delle pratiche dell'Ufficio Ambiente,
dell'Urbanistica e dei LLPP.
Gli impatti considerati riguardano la raccolta differenziata, l'inquinamento
acustico, l'inquinamento atmosferico, l'inquinamento del mare, l'inquinamento del
suolo, l'abbandono, la gestione e la produzione di rifiuti speciali e/o pericolosi,
l'impatto visivo sul paesaggio.
Ogni impatto considerato ha una sigla di riconoscimento e ha un colore
assegnato, come specificato nella tabella sottostante
VERDE CHIARO Raccolta Differenziata RD
GIALLO CHIARO Acustica AC
BIANCO Atmosfera AT
BLU Mare M
ARANCIO Suolo S
GRIGIO CHIARO Rifiuti speciali e/o pericolosi RP
ROSA Paesaggio P
I punteggi vengono assegnati ad ogni singolo impatto sopra elencato, e può
andare da un minimo di 0 ad un massimo di 4.
Il punteggio viene costituito sommando le seguenti caratteristiche:
Frequenza di accadimento (F), a cui può essere attribuito un punteggio
che va da 0 a 2, a seconda che sia più o meno alto l'accadimento. In
questo caso, ove è possibile, il punteggio è suggerito da indicatori quali i
rilievi da scheda Mod. 01 PO 08, oppure il rilievo diretto annuale;
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  • 1. La promozione dell’immagine territoriale del Golfo dei Poeti Il Piano di Azione – La Spezia Città Turistica La certificazione ambientale ISO 14001 del Comune di Lerici
  • 2. 2 UNIVERSITA’ DI PISA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA MASTER POST-LAUREA DI II LIVELLO IN “TURISMO E AMBIENTE SCUOLA EMAS SE-RA” A.A. 2009/2010 La promozione dell’immagine territoriale del Golfo dei Poeti Il Piano di Azione – La Spezia Città Turistica La certificazione ambientale ISO 14001 del Comune di Lerici Lo stage è stato effettuato presso CDR Turismo La Spezia E presso L'Ufficio Ambiente Comune di Lerici Candidato Tutor Università Giovanna Concari Federico Nobili Tutor Ente Silvia Cavallini Claudio Tognoni 30 settembre 2010
  • 3. 3 1 Premessa 5 2 Il territorio spezzino e le sue peculiarità 6 3 Il Centro di Responsabilità Turismo del Comune della Spezia 9 3.1. Il Piano d’Azione “La Spezia Città Turistica 2008-2010” 17 3.2. Il Portale Turismo e Commercio 32 3.3. Le attività ricettive alberghiere ed extralberghiere: modulistica, legislazione ed iter burocratico 33 4 Il Comune di Lerici 36 4.1. La Certificazione ISO 14001 36 4.2. Registrazione degli impatti ambientali indiretti relativi alle strutture ricettive alberghiere e alle attività ristorative 47 5 Appendice 55 5.1.Piano di Azione La Spezia Città Turistica: Esempio scheda statica e scheda dinamica 55 5.2.Questionari Raccolta differenziata e revisione Scheda Mod.1 PO08 SGA Comune di Lerici 59
  • 4. 4 Riviere, bastano pochi stocchi d'erbaspada penduli da un ciglione sul delirio del mare; o due camelie pallide ne i giardini deserti, e un eucalipto biondo che si tuffi tra sfrusci e pazzi voli nella luce; ed ecco che in un attimo invisibili fili a me si asserpano, farfalla in una ragna di fremiti d'olivi, di sguardi di girasoli.[…] E.Montale, Riviere
  • 5. 5 1. Premessa Nel novembre del 2009 ho intrapreso un percorso di specializzazione universitaria, iscrivendomi al master di II livello “Turismo e Ambiente Scuola EMAS SE-RA” organizzato dall’Università di Pisa e dal Comune di Portovenere. In seguito alle ore di lezioni frontali, laboratori didattici ed esercitazioni, e al conseguimento del diploma di “Valutatore di Sistema di Gestione Ambientale” ottenuto dopo un corso organizzato dall’Istituto di Certificazione Certiquality, il master è stato completato da 340 ore di stage formativo. Lo stage si è svolto in due tempi, la prima parte presso il Centro di Responsabilità Turismo del Comune della Spezia, la seconda presso l’Ufficio Ambiente del Comune di Lerici. Il lavoro svolto presso il Comune della Spezia è stato incentrato sulla promozione turistica, ed in particolare sul monitoraggio del Piano d’Azione “La Spezia Città Turistica 2008-2010”. Inoltre sono state svolte attività legate alle occupazioni dell’Ufficio, che, facendo parte del settore Attività Produttive, si occupa anche delle attività ricettive alberghiere ed extralberghiere, degli eventi e delle manifestazioni che si presentano sul territorio comunale e della loro organizzazione e promozione. Per quanto riguarda invece le ore occupate presso il Comune di Lerici, si tratta di un periodo di tempo più breve, che riguarda l’esercizio delle professionalità e delle conoscenze apprese durante la Scuola EMAS e il corso di “Valutatore per i Sistemi di Gestione Ambientale”. In questa sede lo stage è stato dedicato prevalentemente alla stesura di un modello di monitoraggio degli aspetti ambientali diretti ed indiretti e dei relativi impatti sul territorio. In particolare si è trattato di un vero e proprio lavoro sul campo che mi ha tenuta impegnata cercando di rilevare gli impatti ambientali indiretti che riguardano il settore ricettivo del Comune di Lerici.
  • 6. 6 2. Il territorio spezzino e le sue peculiarità Il Golfo dei Poeti è un’ampia insenatura circondata da una corona di colline, che rappresenta una delle quattro partizioni in cui si può dividere il territorio della Provincia della Spezia, compreso tra i comuni di Portovenere e Lerici. Al centro di questo territorio, caratterizzato da risorse naturali uniche ed elementi fortemente eterogenei, sorge il Comune della Spezia, disposto tra costa e collina, con una forte vocazione all’utilizzo e al legame con la risorsa mare, sia in senso produttivo che economico e sociale. Negli ultimi anni la città, come del resto già i comuni del Golfo che la circondano, ha sviluppato anche una forte vocazione turistica, dovuta principalmente al fatto di trovarsi stretta tra le Cinque Terre e paesi ad alta attrazione turistica, come Lerici e Portovenere. Sicuramente l’elemento “mare” ha giocato un ruolo preponderante, determinando una forte evoluzione dell’offerta turistica e della parallela domanda. Il territorio del Comune della Spezia presenta un sistema di governance consolidato nel tempo da diversi strumenti di pianificazione e programmazione delle progettualità che emergono, sia da parte degli attori pubblici che privati. Nel caso del Piano di Azione, trattato durante la prima parte dello stage, le peculiarità riguardanti il territorio che vengono sottolineate sono quelle legate al turismo e allo sviluppo della qualificazione dell’offerta della città e del suo comprensorio, attraverso una serie di azioni che si legano in modo diretto con altri strumenti di pianificazione che si possono considerare “maggiori”, come il Piano Strategico e il Piano Generale di Sviluppo. Altre tipologie di strumentazione che caratterizzano la gestione del territorio sono sicuramente il Piano di Marketing Urbano e le diverse forme di partenariato stipulate tra soggetti pubblici e privati, mettendo una base per l’interazione con la città, in modo da creare un’integrazione forte con il tessuto urbano per determinare una migliore qualità di servizi sia per quanto riguarda i residenti che il turista, potenziale e reale. Il lavoro svolto si è concretizzato quindi in questo senso, monitorando dapprima lo scenario di riferimento in cui si contestualizza la città della Spezia, partendo da
  • 7. 7 uno sguardo nazionale circa i flussi turistici che interessano l'Italia, quindi cercando di analizzare lo stato delle cose per quanto riguarda il turismo nazionale e il suo rapporto con la crisi economica sopraggiunta negli ultimi anni, in termini di ricadute che si sono avute sulla composizione e la quantità dei flussi turistici in arrivo sul territorio italiano. Inoltre è stata operata una segmentazione della domanda e dell'offerta in relazione alle maggiori risorse che compongono la Regione Liguria, determinando un'analisi che ha portato in evidenza alcune peculiarità specifiche del turismo ligure, come il fenomeno delle seconde case. In base a questa analisi è stato possibile procedere al livello successivo, ossia alla contestualizzazione dello scenario provinciale, che quindi lega la città alla realtà del territorio che la circonda. La Provincia della Spezia infatti presenta un andamento, per quanto riguarda arrivi e presenze di flussi turistici, con un trend positivo, rispetto alle altre Province della Liguria, sia per quanto riguarda i turisti stranieri che quelli italiani, che negli anni 2009 e 2010 sono tornati a raggiungere livelli pari a quelli pre-crisi economica. Positivo risulta anche il discorso legato alla ricettività, che mostra una crescita legata all'aumento dei posti letto: l'area del Golfo dei Poeti, che comprende, oltre alla città della Spezia, anche Lerici e Portovenere, mostra un buon andamento, con un + 38,78% per quanto riguarda gli arrivi e un + 29,19% relativo alle presenze. Per quanto riguarda il Comune della Spezia, esso mostra un incremento del 21,86% per quanto concerne i flussi turistici in arrivo, che in numeri si traduce in quasi 2000 unità di turisti in più. Anche il trend delle presenze risulta essere buono, con una percentuale di variazione tra 2008 e 2009 del +14,80%. Il turismo nella città della Spezia si presenta come una realtà consolidata, ma anche come un'occasione da sviluppare, dato il discreto sfruttamento di alcune risorse che potrebbero essere maggiormente attivate per una migliore determinazione dell'unicità del territorio. A livello di flussi turistici il Comune presenta una buona tenuta rispetto alle altre città capoluogo di provincia della Regione, che mostrano invece un decremento in termini di arrivi e presenze, considerando che l'anno 2009 è stato definito come
  • 8. 8 annus horribilis, a causa della crisi economica che ha investito i mercati mondiali e che ha dato una notevole spallata anche al sistema turistico internazionale. Nel caso della Spezia i turisti stranieri continuano a rappresentare una buona fetta del flusso in arrivo, attestandosi su numeri alti, anche se la logica di presenza in città sarebbe collegata sopratutto al passaggio per raggiungere le Cinque Terre e agli sbarchi legati agli attracchi delle navi da crociera. Per quanto riguarda invece l'analisi dell'offerta turistica, sopratutto a livello ricettivo, La Spezia presenta un'altra peculiarità rispetto sia all'offerta che alla domanda turistica: si registra infatti, sopratutto nell'ultimo decennio, una forte impennata del settore extralberghiero, sia per quanto riguarda le aperture di questa tipologia di attività ricettiva sul territorio cittadino, che per quanto concerne gli arrivi e le presenze in queste strutture da parte dei turisti. L'analisi della città e dei flussi turistici che la interessano è proseguita con la segmentazione delle diverse tipologie di turismo che La Spezia offre, a partire dal turismo culturale, che presenta un buon incremento, attestandosi a livelli di crescita registrati al +22,4% nel corso dell'ultimo anno, per quanto riguarda sopratutto il Sistema Museale del Comune. Ciò è relazionabile all'incremento del patrimonio culturale a seguito di importanti donazioni e lasciti, nonché al potenziamento dell'attività didattica e di promozione e valorizzazione delle risorse culturali ed artistiche presenti in città. Un altro settore in crescita è quello crocieristico, che rappresenta per La Spezia un'opportunità di rilancio della propria immagine e del territorio circostante, che ha solide basi per quanto riguarda la capacità ricettiva del Mediterraneo e in particolare dell'Italia, che si presenta come la nazione con il maggior numero di porti di imbarco nella zona del sud Europa.
  • 9. 9 3. Il Centro di Responsabilità Turismo del Comune della Spezia Per rendere operativo lo sviluppo del turismo che riguarda la città e le località ad essa collegate, si sono ampliati una serie di strumenti, che messi in campo di concerto sono tesi alla qualificazione del territorio nel miglior modo possibile. Il lavoro svolto si è quindi anche basato sull'analisi degli strumenti di Programmazione, di Incentivazione e sulla Normativa collegata all'implementazione del Piano di Azione. Partendo dalla Programmazione, si è preso in considerazione un insieme di strumenti messi a disposizione dalla Regione Liguria, che fanno parte del “Pacchetto Qualità Liguria” (2005-2010), ossia l’implementazione del Piano Triennale del Turismo 2008-2010 e la creazione dell'Osservatorio Turistico Regionale, che hanno come scopo la determinazione di una competitività all’insegna dell’aggregazione, della qualità, della destagionalizzazione e della formazione. Gli obiettivi che il Piano si pone sono quindi quelli di rendere competitivo e di qualità il sistema di offerta turistica regionale, in un’ottica di rafforzamento conseguente del “brand Italia”. Ciò può essere fatto solo attraverso una modernizzazione a livello organizzativo, facendo riferimento alle componenti partecipative e territoriali, in modo da massimizzare non solo gli effetti diretti che si riversano sull’economia ligure, ma anche quelli indiretti e indotti, sia in termini produttivi, che occupazionali, reddituali e di conoscenza, per arrivare ad un accrescimento dell’interazione tra il turismo e gli altri settori produttivi. L'Osservatorio Turistico Regionale rappresenta invece uno strumento di programmazione più “tecnico”: previsto dall'art.10 della L. R. n.28 del 4 ottobre 2006, nasce dalla collaborazione tra Regione Liguria e Unioncamere, e ha iniziato a operare nel 2008 avvalendosi dell'apporto e dell'esperienza dell'Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche (Isnart), collegato al sistema delle Camere di Commercio, e della consulenza scientifica dell'Università di Genova. Esso si prefigge di mettere a disposizione degli operatori pubblici e privati del settore informazioni e dati aggiornati sull'andamento del comparto, utili a
  • 10. 10 supportare tanto l'attività programmatica dei primi, quanto le strategie imprenditoriali dei secondi. I report prodotti dall'Osservatorio turistico regionale forniscono dati e analisi in larga misura comparabili con quelli che lo stesso soggetto gestore (Isnart) elabora per l'Osservatorio Turistico Nazionale. Essi riguardano l'andamento della congiuntura, valutato dagli operatori (trimestrale), la percezione ovvero il posizionamento dell'offerta turistica ligure nelle preferenze degli italiani e degli stranieri (semestrale), la commercializzazione del prodotto Liguria da parte dei Tour operator (annuale), e un rapporto di sintesi delle principali dinamiche evolutive nel panorama turistico regionale del periodo di riferimento considerato. Nel quadro degli strumenti che riguardano l'Incentivazione rientrano tutti i programmi europei, nazionali e regionali che concorrono al miglioramento dell'attrattività del territorio in chiave turistica. Partendo dal livello europeo i programmi che hanno avuto un peso maggiore per quanto riguarda La Spezia è sicuramente il POR Competitività attinente al Fondo Europeo Sviluppo Regionale, che è andato a finanziare i Progetti integrati di Riqualificazione urbana “La Spezia – Centro città” e “Quartieri costieri del Levante”. Lo stesso Programma Operativo Regionale, insieme al POR Occupazione, legato al Fondo Europeo di Sviluppo, è andato inoltre a finanziare i Piani di Sviluppo Locale, ossia le azioni volte alla formazione e professionalizzazione degli addetti del settore. In particolare si parla dei Piani di Sviluppo Assist e Cives, che riguardano la valorizzazione territoriale del tessuto urbano per mezzo di una serie di strumenti di intervento per lo sviluppo economico e sociale, attraverso una implementazione che è fortemente collegata al territorio e alla dimensione urbana e ai suoi stakeholders. I due Piani prevedono ampi partenariati locali, che coinvolgono il Comune della Spezia come capofila di progetti, altri Comuni limitrofi e i diversi Enti Locali presenti sul territorio spezzino, la C.C.I.A.A. della Spezia, le Associazioni datoriali e sindacali, e tutti gli attori pubblici e privati con interessi sul territorio. In particolare, all'interno del Piano Cives, è stato attivato e redatto dal Comune, in collaborazione con la Camera di Commercio e Iscom, il Piano di Marketing
  • 11. 11 Urbano, il cui concetto ha visto la luce all'interno della Commissione di lavoro “Sistema Produttivo Locale” del Secondo Piano Strategico, allorquando si è sentita la necessità di valorizzare due ipotesi progettuali già emerse, ma non trattate con la necessaria importanza, ossia il rilancio del commercio nel Centro Storico e lo sviluppo delle attività commerciali, visti come cornice di altre azioni, in modo tale da rendere concretizzabili gli obiettivi del Piano Strategico, e di coinvolgere in tal senso sia i soggetti pubblici che privati, per valorizzare quelle aree urbane che necessitano di un rilancio, integrando soluzioni operative a partire dai principi esplicati dal Piano Strategico. Le altri fonti di incentivazione derivano dai Fondi Programma Operativo Transnazionale Mediterraneo e nello specifico l'Obiettivo 3-Cooperazione territoriale, che finanzia il Progetto di cooperazione transnazionale “Sea to Land”, e dal Programma Operativo Transfrontaliero Marittimo, che finanzia il Progetto cooperazione transfrontaliera marittima Italia-Francia “Odyssea”. Infine, per completare il livello europeo dei Fondi di finanziamento, il Fondo Aree Sottoutilizzate sovvenziona gli interventi indicati nel Documento di Programmazione Unitaria (DUP) regionale e il Piano di Sviluppo Rurale, e con l'Asse 4 “Approccio Leader” finanzia interventi inseriti nel Progetto integrato “Val di Magra – Golfo” n.2, ossia interventi di riqualificazione dei percorsi forestali per finalità escursionistiche, ludico e ricreative. Nel quadro delle iniziative promosse dalla Regione Liguria e dei fondi da essa erogati, si inserisce il progetto “Ad Hoc Turismo”, a sostegno dello sviluppo e della competitività delle imprese turistiche, per un miglioramento delle condizioni di accesso al credito delle Piccole e Medie Imprese. L’obiettivo principale è stato quello di mettere a fattore comune l'attività e le risorse di tutti i soggetti interessati allo sviluppo del turismo ligure, per permettere di attivare uno strumento finanziario tagliato su misura, appunto “ad hoc” per quanto riguarda le esigenze delle imprese del settore. In attuazione della Legge Regionale n.15 del 6 giugno 2008 Incentivi alle piccole e medie imprese (Pmi), la Giunta regionale ha approvato i bandi “Qualitas” per l’assegnazione di complessivi 22.805 milioni di euro di contributi a beneficio di alberghi e strutture extra –alberghiere, stabilimenti balneari, bar e ristoranti, agenzie di viaggio, tour operator e altri servizi di attrattiva turistica.
  • 12. 12 L’approccio e il metodo scelto si basa sulla collaborazione tra la Regione Liguria, la FI.LS.E., le Banche, le Associazioni di Categoria e Rete Fidi Liguria per realizzare un nuovo modello di finanziamento alle PMI del segmento turismo, in sintonia con le esigenze che emergono dall'applicazione dei criteri di Basilea 2 da parte del sistema bancario e finalizzato a canalizzare flussi aggiuntivi di finanziamento. L’avvio della presentazione della domanda di contributo è stato stabilito con la D.G.R. n.277 del 13 marzo 2009, e la Giunta regionale ha fissato come data di apertura del bando il 30 giugno 2009. Il range degli investimenti ammissibili va da un minimo di 30.000 euro fino a un massimo di 500.000 euro. Il traguardo da raggiungere si concretizza tramite la definizione e sottoscrizione di un protocollo di intesa che vuol mettere a fattor comune tutti i soggetti, regolandone anche gli impegni. Le condizioni economiche risultano vantaggiose per chi intraprende un percorso imprenditoriale nuovo, e permette di eseguire azioni quali l’acquisto dei muri per le strutture alberghiere, la ristrutturazione degli immobili, le spese per gli arredi e gli impianti, l’agevolazione per una maggiore liquidità aziendale e il credito d’esercizio. Per quanto riguarda i singoli progetti di finanziamento, la misura 1.c “Concessione di contributi in conto capitale” è stata esaurita il 30 giugno 2009, secondo la DGR. N. 974 del 17/07/2009, mentre continuano ad essere erogati i finanziamenti relativi a progetti che rientrano nella misura 1.a “Concessione di contributi in conto interessi” e 1.b “Concessione di aiuti rimborsabili”. Sempre in questo solco di incentivazione alle Piccole e Medie Imprese del Turismo, la Regione Liguria, a seguito di revoche, rinunce e accertate economie di gestione, ha riproposto le opportunità del DOCUP Obiettivo 2 (2000-2006) “Sostegno a piccoli investimenti” (Misura 1.2 Sottomisura B2) e ha approvato, con D.G.R. 26 settembre 2008 n.1183, un apposito Bando rivolto alle PMI (che comprende anche le Imprese turistiche ricettive e stabilimenti balneari) per il finanziamento di interventi avviati dopo il gennaio 2007, e comunque conclusi all’atto della presentazione delle istanze (Novembre 2008 - Gennaio 2009). Il Bando ha una dotazione economica complessiva di 11,5 milioni di euro, a favore della riqualificazione dell’offerta ricettiva della Regione Liguria.
  • 13. 13 A livello provinciale invece, l'erogazione dei finanziamenti ha origine dai fondi derivanti dalla L.R. 28/2006 e dai Fondi Provinciali. La L.R. 28/2006 indica, all’art.2 comma 2, la determinazione, il coordinamento e l’assegnazione delle risorse finanziarie da destinare alla promozione ed accoglienza turistica del territorio ligure, oltre alle iniziative turistiche di interesse regionale. La circolare esplicativa suggerisce le modalità e l’assegnazione delle competenze e delle risorse per la concessione dei contributi ai diversi livelli amministrativi. La Regione continua a gestire i finanziamenti delle manifestazioni turistiche che hanno rilevanza regionale e che possono avere una ricaduta di immagine sull’intero territorio ligure. Per quanto riguarda la Regione Liguria, ai sensi della normativa, la Delibera di Giunta Regionale n.913 del 3/08/2007 assegna contributi mediante convenzione triennale per manifestazioni turistico-culturali. Il cofinanziamento delle iniziative non può essere inferiore ad € 10.000 e superiore ad € 50.000. l’assegnazione del contributo è subordinato alle risorse disponibili a bilancio ogni anno. La D.G.R. n.322/2007 invece assegna contributi ad iniziative di qualità volte a valorizzare turisticamente il territorio ligure e che meglio concorrono alle finalità della programmazione turistica regionale. Prevede due periodi di scadenza (Maggio e Novembre) per la presentazione delle domande, e l’assegnazione del contributo è subordinata alle risorse disponibili a bilancio ogni anno. Le Province sono i soggetti di destinazione delle risorse per il cofinanziamento delle manifestazioni e le iniziative turistiche a livello locale promosse dai Comuni, prima gestite dalla Regione Liguria secondo quanto stabilito dalla ex-legge n.702/1958. Ad esse sono inoltre assegnate le risorse, prima gestite dagli APT, relative alla promozione locale attraverso gli IAT e le produzioni di materiale informativo. La Provincia della Spezia provvede alla concessione di contributi per l’organizzazione di iniziative e manifestazioni, promosse da soggetti pubblici e/o privati, al fine di favorire lo sviluppo e la valorizzazione del territorio di competenza, in un’ottica di promozione dell’immagine dell’area e delle sue caratteristiche ambientali, storiche, artistiche e culturali, in accordo con le
  • 14. 14 progettualità contenute nella Relazione Previsionale e Programmatica allegata al Bilancio Provinciale di riferimento. Con Delibera n.262/2006 la Provincia ha quindi approvato un apposito regolamento, in applicazione dell’articolo 12 della Legge n. 241/1990 per la concessione dei contributi sopraccitati ai settori Turismo, Cultura, Agricoltura, Sport e Tempo libero. Infine, la L.R. 8/2000 riguardante il Triangolo del Gusto prevede che la Provincia, in collaborazione con il Comune della Spezia, predisponga, come integrazione dell’offerta fieristica, la mostra mercato multisettoriale chiamata “Triangolo del Gusto”, che nasce dalla compartecipazione tra Provincia della Spezia, Provincia di Parma e Provincia di Massa, e già svoltasi, con modalità itineranti già nel 2006, 2007 e 2008. A questo scopo, in linea con le direttive della L.R. 8/2000. “Disciplina delle attività fieristiche e di promozione commerciale”, è stato chiesto ed è stato erogato dalla Regione, un contributo pari a € 30.000, necessari per far fronte agli impegni economici relativi alla manifestazione fieristica. Infine si apre il capitolo sulla Normativa analizzata ai fini della contestualizzazione del Piano di Azione. In principio è stato necessario prendere spunto ovviamente dalla Legge n.135/2001 che riguarda la Riforma della Legislazione Nazionale del Turismo, e che ha individuato nuovi modelli di governo locale del turismo (STL, Conferenza Nazionale del Turismo, Carta dei Diritti del turista, Fondo di Cofinanziamento dell'offerta turistica). Quindi si è potuti passare all'analisi della Legislazione Regionale, che determina le peculiarità del sistema di gestione delle risorse turistiche del territorio e di tutto quanto ad esso è collegato. È da dire che la Liguria fa parte di quel gruppo di regioni che ha recepito la Legge 135 e la sistematizzazione del territorio in Sistemi Turistici Locali (STL). In seguito a questa premessa è necessario ricordare le leggi più performanti per il settore:  L.R. n. 28/2006, Organizzazione Turistica Regionale: è il nuovo quadro organizzativo del settore turismo, che predispone un forte coinvolgimento
  • 15. 15 degli attori pubblici e privati, definendo la strategia regionale per mezzo della Consulta Regionale e del Comitato di Coordinamento. Inoltre prevede il potenziamento dell'Agenzia di promozione turistica Regionale “In Liguria”, il completo conferimento delle competenze alle Province e al Comune di Genova per l'attivazione dei STL.  L.R. n. 13/2007, Disciplina degli itinerari del gusto e dei profumi di Liguria, delle Enoteche Regionali, nonché a favore della ricettività diffusa: la partecipazione tra Assessorato all'Agricoltura e al Turismo vuole favorire le aggregazioni territoriali tra operatori economici, con particolare riferimento alle attività di artigianato locale, lungo itinerari dei gusti e dei profumi riconosciuti e certificati. Inoltre si prevedono interventi per la conservazione e il recupero ai fini ricettivi dei borghi e nuclei storici attraverso programmi integrati per la ricettività diffusa. La Provincia della Spezia ha presentato il progetto alla Regione, ed è in fase di costituzione il soggetto giuridico titolare della gestione dell'itinerario del gusto, denominato “Tuttifrutti”.  L.R. n. 1/2008, Misure per la salvaguardia e la valorizzazione degli alberghi e disposizioni relative alla disciplina e alla programmazione dell'offerta turistico-ricettiva degli strumenti urbanistici comunali: elaborata insieme all'Assessorato all'Urbanistica, questa legge vuole contrastare la perdita di posti letto alberghieri verificatasi negli ultimi anni a favore del fenomeno delle “seconde case” e degli alloggi in affitto, con conseguente rialzo delle quotazioni immobiliari. La norma vuole regolamentare in modo chiaro ed organico la disciplina urbanistica riferita alle strutture ricettive alberghiere e introdurre l'assoggettamento al vincolo di destinazione d'uso alberghiero. Il Comune della Spezia ha approvato, con Deliberazione del Consiglio Comunale, Atto n. 5 del 22/01/2010, l'adozione delle modifiche del vigente Piano Urbanistico Comunale (PUC), individuando le strutture non assoggettabili a vincolo di destinazione di uso alberghiero, in attuazione della L.R. 01/2008.
  • 16. 16  L.R. n. 2/2008, Testo Unico in materia di Strutture Ricettive: La Regione Liguria ha emanato , come previsto dal testo Unico, i singoli regolamenti di esecuzione di seguito elencati che hanno profondamente innovato e sistematizzato la materia. 1) R.R. 30 gennaio 2009, n.2, Disposizioni di attuazione della disciplina delle strutture ricettive alberghiere di cui alla L.R. N.2/2008; 2) R.R. 19 febbraio 2010, n.1 Modifiche ed integrazioni al regolamento regionale n. 2 del 30 gennaio 2009 3) R.R. 13 marzo 2009, n.3, Disposizioni di attuazione della disciplina delle strutture ricettive del tipo affittacamere di cui alla L.R. 2/2008; 4) R.R. 23 febbraio 2010, n.3 Disposizioni di attuazione della disciplina delle altre strutture ricettive di cui alla L.R. 2/2008. Le norme in materia di attività ricettive sono in continua evoluzione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto autorizzatorio, a seguito dell’emanazione de Dlgs 59/2010 di recepimento della Direttiva Servizi Bolkstein n. 123/2006. Terminata questa rassegna riguardante gli strumenti programmatici, finanziari e giuridici che costituiscono il contesto di lavoro del Piano di Azione è ora possibile passare al vero e proprio cuore del lavoro svolto presso il Centro di Responsabilità Turismo del Comune della Spezia, che riguarda il Piano di Azione e il monitoraggio delle sue azioni, il Portale Turismo, Cultura e Commercio e l'iter di approvazione per l'apertura della attività ricettive del territorio
  • 17. 17 3.1Il Piano d’Azione “La Spezia Città Turistica 2008-2010” Per parlare del Piano di Azione “La Spezia Città Turistica” è necessario partire dagli strumenti che sono stati messi in campo dalla città della Spezia e dalla sua Amministrazione, con il contributo di diversi soggetti pubblici e privati, allo scopo di sviluppare una crescita orizzontale e verticale del territorio urbano e limitrofo. Il Piano Strategico in primo luogo, che è ormai alla seconda elaborazione, comprende nel suo metodo i principi di governo, la programmazione e le azioni dell’Ente comunale in diversi campi. In particolare, i principi in cui si sviluppa sono: - la programmazione di lungo periodo, e la programmazione di area vasta; - la concertazione e la condivisione degli obiettivi; - la partnership pubblico-privata. Il “Secondo Piano Strategico Patto per La Spezia 2012” si articola nei seguenti obiettivi, vision e linee strategiche di riferimento. SECONDO PIANO STRATEGICO PATTO PER LA SPEZIA 2012 OBIETTIVI STRATEGICI VISION ASSI STRATEGICI Identità 1. Riscoperta del mare Asse 1: Il mare come grande risorsa identitaria: naturale, culturale, economica e territoriale Competitività 2. Valorizzazione di antiche e nuove vocazioni produttive Asse 2: La costruzione di un sistema integrato, turistico- culturale, provinciale, con forte aggancio all’immagine della “Città di mare Golfo dei Poeti”: fare della cultura una grande occasione di crescita economica, sociale e civile della comunità Sostenibilità 3. Crescita di una comunità locale consapevole, attiva e solidale Asse 3: La conferma della centralità del sistema della difesa e delle tecnologie marine Solidarietà 4. Integrazione della Spezia nel comprensorio e nel contesto centro- meridionale europeo Asse 4: La promozione della varietà e delle sinergie: La Spezia città di mare, di produzione e di servizi
  • 18. 18 Asse 5: L’attivazione di una forte collaborazione fra i settori produttivi e il sistema della formazione e dell’Università Asse 6: Il potenziamento del sistema infrastrutturale, sia alla scala vasta che alla scala della maglia urbana Asse 7: La produzione di un ambiente più qualificato, attraverso un migliore equilibrio fra funzioni produttive- portuali e territorio, la riduzione delle aree di inquinamento e la diffusione di verde e servizi Asse 8: Un welfare più moderno, basato su un sistema plurale di offerta e su una governance rinnovata nel senso della partecipazione dell’accreditamento degli attori Asse 9: La strutturazione di percorsi di estesa partecipazione dei cittadini al sistema delle decisioni che li riguardano Per quanto riguarda in particolare il turismo come settore di riferimento, nel Piano Strategico sono numerosi gli assi strategici che rimandano alle progettualità sviluppate per il settore turistico. In particolare si parte sempre da un collegamento che si può definire indiretto, in quanto l’Asse 1 predispone le progettualità riguardanti il mare come risorsa identitaria, che integra le disponibilità naturali, culturali, economiche e territoriali del territorio cittadino e non solo.
  • 19. 19 L’Asse 2 riguarda la costruzione di un sistema integrato turistico-culturale provinciale, che rimanda all’immagine “Città di mare– Golfo dei Poeti” sviluppata attraverso il Patto firmato dai Comuni della Spezia, Lerici e Portovenere, che vuole fare della cultura una grande occasione di crescita economica, sociale e civile della comunità. Collegato ad esso è l’Asse 4, che mira alla promozione della varietà e delle sinergie, mettendo La Spezia nelle condizioni di sviluppare le proprie caratteristiche di città di mare, dei servizi e della produzione. Gli Assi 5 e 6, che ancora indirettamente, ma in maniera fondamentale come basi per la promozione del territorio, riguardano le opere infrastrutturali urbane e non, rispettivamente per quanto concerne la collaborazione tra i settori produttivi e il sistema della formazione e dell’Università, e il potenziamento delle opere infrastrutturali, sia a scala vasta che per il territorio urbano. L’Asse 7 invece si occupa della produzione di un ambiente più qualificato, che possa portare ad un equilibrio tra funzioni produttive che riguardano il porto e la riduzione dell’inquinamento, oltre alla diffusione delle aree verdi e dei servizi dedicati. Gli Assi 8 e 9 infine si occupano del welfare cittadino, ossia di renderlo più moderno e basato su una governance rinnovata, che porti ad una partecipazione capillare da parte degli attori che agiscono sul territorio per quanto riguarda il sistema delle decisioni. Il Piano Generale di Sviluppo, nell’aggiornamento del 2010, rimarca la preponderanza del settore del turismo croceristico e nautico in generale, e quindi la Vision 1 “I grandi Processi di trasformazione”, anche se in maniera indiretta costituisce la base per la realizzazione di un’offerta turistica integrata in questo senso; è infatti qui contenuta tutta la progettazione riguardante la riqualificazione dell’area portuale e del nuovo progetto per il waterfront. Il turismo è meglio concretizzato nella Vision 2 “Un modello alto di città”, che vuole costruire una nuova immagine della città e una identità riconosciuta e riconoscibile nello scenario europeo e internazionale. Solo in questo modo la città può mirare ad adottare un modello alto, che migliori La sua attrattività, le capacità di essere aperta e orientata alle relazioni internazionali.
  • 20. 20 Ciò si rispecchia soprattutto nel Programma 5 “Il Valore della Città: Cultura e Accoglienza. Una Città Accogliente, Vitale, Attrattiva”, che sta a significare la promozione di un sistema turistico integrato con l’ospitalità, che valorizzi le potenzialità del territorio, con le sue diverse peculiarità, unificando commercio e turismo in un unico elemento. Anche la valorizzazione dell’identità della città, attraverso la promozione del patrimonio culturale, del sistema bibliotecario e museale, e gli eventi che qualificano il territorio urbano. A questi principi e scenari individuati nel Piano Strategico è ancorato il Piano Generale di Sviluppo, approvato dal Consiglio Comunale della Spezia, (documento obbligatorio previsto dall’art.165 del Tuel), che rappresenta la pianificazione di medio periodo del Piano Strategico, una parte di esso in cui le azioni di visione prospettica si traducono in atti concreti della Giunta e in politiche di bilancio. In concreto il PGS ha rappresentato il passo immediatamente successivo al Piano Strategico, in cui vengono sviluppate e rese operative le scelte secondo i principi di fondo previsti dal Piano Strategico: attraverso criteri di trasparenza, coerenza e chiarezza traduce gli indirizzi, le vision e le linee della pianificazione strategica. Il PGS è il documento centrale, che partendo dalla mission del Piano Strategico fa da cornice alla programmazione gestionale, collegandosi alla Relazione Previsionale e Programmatica, con il Bilancio di previsione, con il piano degli investimenti, con la programmazione triennale del fabbisogno di personale e, infine, coi piani urbanistici e ambientali. Esso è nato dalla individuazione di grandi obiettivi estrapolati alla conclusione del Primo Piano Strategico della città, che sono i seguenti: - identità - competitività - solidarietà - sostenibilità. A questi grandi obiettivi si coniugano i 9 Assi Strategici, che sono i riferimenti di costituzione del PGS.
  • 21. 21 VISION 1: I grandi processi di trasformazione OBIETTIVI 1. Una città di mare. La Spezia capitale marina del Mediterraneo La città della nautica L’industria della difesa, la Marina Militare, l’Arsenale, le aree dismettibili 2. Una città in cambiamento Una città dove investire, che punta all’eccellenza e alle produzioni innovative I progetti chiave di trasformazione urbanistica e di sviluppo economico Un modello di sviluppo tra Nord-Ovest e Nord-Est: migliorare la rete dei collegamenti: le grandi infrastrutture VISION 2: Un modello alto di città 3. Il ruolo internazionale della Spezia. Una città ponte tra Mediterraneo ed Europa Entrare in Europa La cooperazione internazionale I fondi strutturali 4. Una nuova cultura amministrativa. Un Comune efficiente e vicino ai cittadini Servizi migliori e più vicini alle esigenze dei cittadini Un comune moderno, efficiente, rinnovato che premia merito e competenze Rigore, equità, qualità: per una nuova stagione per i servizi di pubblica utilità Equità delle politiche fiscali e finanziarie e valutazione del patrimonio comunale 5. Il valore della città: cultura e accoglienza. Una città accogliente, vitale, attrattiva Il Commercio motore per la crescita della città La cultura: la valorizzazione della nostra identità per guardare al futuro Una città che sa accogliere e promuovere le sue bellezze Integrare e migliorare l’offerta turistica (turismo e ospitalità) 6. Una città che cura la propria bellezza Qualificazione, cura e il decoro urbano della città Dalle periferie al centro VISION 3: Sapere, innovazione, impresa 7. La città della conoscenza La ricerca, l’Università, la cittadella del sapere e il distretto delle tecnologie marine 8. La qualità: un obiettivo per formazione e lavoro Costruire un sistema formativo integrato: scuola, formazione professionale e lavoro La qualità dell’occupazione 9. Lo sviluppo sostenibile e innovazione nell’impresa Sostegno e sviluppo della piccola e media impresa Il marketing territoriale 10. La qualità dell’ambiente Lo sviluppo urbano ed economico sostenibile La rigenerazione di acqua, aria e suolo Cicli ambientali ed energia VISION 4: Qualità della vita e qualità democratica: una città dove si sta bene, si partecipa, si ha fiducia 11. Una città giusta che non lascia nessuno solo Il diritto di abitare Il diritto a vivere sicuri Un welfare moderno e rispondente ai bisogni dei cittadini Il diritto alla salute Lo Sport cambia la vita Nuovo civismo e partecipazione Il Piano d’Azione “La Spezia città turistica 2008 - 2010” è stato sviluppato seguendo linee di prodotto che insieme portano a comporre i tasselli di un’identità diffusa, legata a doppio filo con il territorio e tutte le sue caratterizzazioni. L’integrazione di questi elementi può aiutare a veicolare la cultura, l’identità e la specificità del territorio permettendo di creare sinergie interattive con il turista e con l’ambiente che lo circonda, in modo da presentare offerte sfaccettate, che tengano conto della formulazione della domanda in modo non solo reattivo, ossia affidandosi esclusivamente agli strumenti di marketing.
  • 22. 22 Come già disposto nel Piano d’Azione e nella sua successiva implementazione, l’obiettivo prioritario è quello di superare la divisione tra le varie tipologie di turismo che si riscontrano sul territorio, per cercare di armonizzare l’offerta turistica, integrando le funzioni che derivano direttamente dal territorio e dal capitale umano che opera nel settore turistico. Quello che è stato fatto è quindi una messa a sistema dell’offerta e di diverse linee di prodotto per la creazione di una filiera ragionata delle potenzialità del territorio. Per questo la sua attuazione ha permesso di rendere operative e integrate le diverse progettualità e percorsi di pianificazione adottati dall’Amministrazione, illustrati nel paragrafo precedente. Il Piano di Azione non è altro che la concretizzazione degli Assi contenuti nella pianificazione strategica, maggiormente dettagliati nelle Vision, Programmi ed Obiettivi del Piano Generale di Sviluppo. Dalla sua attivazione nel 2008, il Piano di Azione ha mostrato di poter disegnare un percorso di costruzione e di concretizzazione dei diversi progetti sviluppati per rendere il territorio urbano e il suo perimetro una realtà maggiormente competitiva e soprattutto funzionale ai desideri dei residenti e dei turisti. L'implementazione del Piano Strategico, come rintracciabile nel Piano Generale di Sviluppo 2008-2010, porta ad una programmazione di area vasta, che supera i confini del Comune della Spezia, e che si basa sulla concertazione degli obiettivi implementati grazie ad una partnership pubblico-privata. Quindi i principi si mantengono validi anche nel Piano di Azione La Spezia Città Turistica, tenendo conto anche delle linee di prodotto individuate dal Piano Strategico e dei suggerimenti contenuti nel Piano di Sviluppo Turistico Provinciale. Il Piano di Azione presenta quattro settori specifici di azione, declinati in opportuni progetti, che seguono una linea direzionale comune di promozione del territorio urbano. La prima linea di prodotto è quella relativa al Turismo Urbano, che coniuga il turismo culturale, quello legato agli eventi e tutto ciò che riguarda il settore congressuale, intendendo la cultura come identità del territorio. Il sistema museale della città ha subito un forte input nel corso degli ultimi anni, grazie sopratutto all'ampliamento dell'offerta esistente e all'aggiunta di nuovi soggetti, che hanno arricchito il patrimonio espositivo.
  • 23. 23 In questo senso si è deciso di formulare una vera e propria strategia per ampliare l'offerta e inserire La Spezia in circuiti culturali più ampi, integrando la cultura e il suo sistema con altre tipologie di turismo ed elementi caratterizzanti. Nel Piano di Azione di esprime la volontà di concretizzare questa linea di prodotto attraverso l'implementazione di alcuni eventi di grande attrattiva, che sono stati attuati, come il Festival della Marineria, consolidando la programmazione degli eventi e delle iniziative che comprendono anche il settore commerciale della città, attraverso una programmazione variegata di manifestazioni di piccola e media entità, che permettono un richiamo attivo sia per i residenti della città e delle zone limitrofe, che per i turisti. In questo senso è stata programmata una Cabina di Regia che permetta di coadiuvare e coordinare i vari eventi programmati in città, in modo tale da diversificare l'offerta e non sovrapporre le diverse iniziative in calendario. Nel corso dello stage la collaborazione si è estesa alla predisposizione dell'iniziativa “Gennaio 2010- Mese dei Musei”. Si tratta di una strategia messa in campo per coniugare l'offerta ricettiva e quella culturale, al fine di destagionalizzare i flussi turistici e dilatare la ricettività in coda al periodo natalizio. Questa iniziativa permetterà infatti ai turisti che alloggiano sul territorio urbano di visitare gratuitamente le strutture museali della città. Durante la mia permanenza presso l'Ufficio Turismo l'iniziativa è stata inserita come nuova progettualità del Piano di Azione, e mi è stato possibile vedere tutti i passi per la sua organizzazione: era già stato predisposto un Tavolo di Coordinamento tra il Comune e la Provincia della Spezia per puntualizzare i riferimenti della strategia, presentata anche alla BIT 2010 di Milano. In seguito si è passati al coinvolgimento delle attività ricettive presenti sul territorio comunale, e all'individuazione delle modalità organizzative e promozionali dell'evento. Si è trattato quindi di una vera e propria occasione per vedere concretizzarsi una progettualità del Piano di Azione, seguendo la sua nascita, la sua implementazione e organizzazione, fino alla predisposizione degli educational per gli stakeholders e delle attività di promozione attraverso diversi strumenti di marketing. Insieme a ciò, è stato predisposto, come progetto del Piano di Azione, la valorizzazione del sistema museale e la ricerca di strumenti unitari di promozione,
  • 24. 24 per rendere maggiormente fruibile e competitiva l'offerta per il turista e il residente, potenziando le attività, in primo luogo espositive, valorizzando l'arte e il territorio con un ampio spettro di interesse. Il modello di gestione attuale prevede una forma mista con alcune strutture, come il Museo Lia, che vengono gestite in economia, mentre altre che sono gestite tramite l'Istituzione per i servizi culturali. L'Amministrazione ha predisposto come idea la realizzazione di una Fondazione di partecipazione, in modo che sia possibile rafforzare e istituzionalizzare l'attività di fund raising necessaria alla raccolta delle sponsorizzazioni private per sostenere questo settore: in questo modo è infatti possibile coniugare il controllo pubblico sull'ente di gestione e la necessità di avere risorse aggiuntive e contributi al rinnovamento gestionale, all'insegna della cultura di impresa. Gli altri progetti e le azioni comprese in questa linea di prodotto sono stati implementati nel biennio 2008-2009, e quindi il lavoro svolto è stato di monitoraggio degli eventuali sviluppi. Per quanto riguarda la Programmazione unitaria del calendario degli eventi la città presenta una ricca offerta, che comprende eventi consolidati, come il Palio del Golfo, la Fiera di San Giuseppe, Liguria da Bere, Vola alla Spezia, il Festival della Marineria, la Fattoria in città, Di Piazza in Piazza, il Triangolo del Gusto e altri eventi di minore entità a cui è stata data una destinazione temporale che può essere definita come “spalmata” lungo tutto il corso dell'anno, in modo tale da rendere la città sempre viva e attiva per quanto riguarda le manifestazioni che inducono attrattività nel territorio e destagionalizzazione dei flussi. Proprio per quanto riguarda il Festival della Marineria, evento biennale che si è svolto nella sua prima edizione nell'estate del 2009, il lavoro del CdR Turismo mi ha permesso di conoscere come si organizza un evento di così grande risonanza, avendo avuto parte alle considerazioni circa il successo della prima edizione e la predisposizione della nuova edizione in programma per il 2011, sopratutto dal punto di vista della conoscenza delle normative e della legislazione che permette l'erogazione di fondi ai fini del finanziamento della manifestazione. La seconda linea di prodotto individuata dal Piano di Azione riunisce i progetti che riguardano il Turismo del Mare, che risulta prioritario per la promozione dell'elemento di forza del Golfo dei Poeti, ossia la risorsa mare, sopratutto
  • 25. 25 attraverso lo sviluppo del turismo diportistico e crocieristico, che rappresentano una potenzialità da concretizzare come opportunità di crescita economica del territorio. In questo senso lo sviluppo del turismo legato al mare e alla città parte dal progetto della Diga, che porterebbe una concreta possibilità di balneazione del Golfo, e quindi una conseguente appetibilità sia a livello di residenti che di turisti, ma anche un arricchimento per costruire un'offerta del turismo nautico completa, e che dovrebbe concretizzarsi a partire dall'estate 2011. La nautica da diporto ha assunto sempre maggiore importanza, coniugando industria, turismo e tempo libero sul territorio spezzino: in questo modo, oltre a ricadute dirette da parte del turismo, questo settore ha portato, anche indirettamente, a collegare altre caratteristiche che altrimenti sarebbe rimaste svincolate dal settore turistico vero e proprio. La Spezia ha, nel suo territorio, una vera e propria filiera che parte dalla costruzione di imbarcazioni fino al servizio diportistico, e questa offerta deve essere implementata per andare incontro alla domanda turistica e alla già pregevole caratterizzazione di questo settore. La Spezia vanta infatti il primato per posti barca disponibili, che sono cresciuti all'apertura di Porto Mirabello, che attiva 380 posti barca per imbarcazioni medio-grande 1000 posti barca per la nautica minore. A ciò si aggiunge l'implementazione del ponte mobile in località Pagliari, con la nuova Darsena, che va nella stessa direzione di creazione di una vera e propria area concentrata e concertata, con tutti gli elementi che possono fare di Spezia un centro di eccellenza nel settore della nautica. Infine, per quanto riguarda il settore produttivo, sono stati terminati i capannoni destinati ad imprese e società operanti nel settore della nautica da diporto, in località Fossamastra. Questa sistematizzazione della città a livello di fruizione della risorsa mare, sia turistica che produttiva, è utile anche per un altro settore che ha visto una forte crescita negli ultimi anni, ossia quello del turismo crocieristico, che ha avuto una forte espansione a livello globale, e dimostra di poter avere buoni impatti sopratutto sul Mediterraneo, e l'Italia in particolare, meta tra le preferite per il segmento dei crocieristi.
  • 26. 26 Una svolta positiva in questo senso sarà la creazione della nuova stazione crocieristica a Calata Paita, inserita nel più ampio progetto del ridisegno del waterfront cittadino. Questo risulta essere un tema molto caldo per la città, che ha avuto un risvolto di particolare interesse durante il corso dello stage, trattandosi di un argomento di grande richiamo sia per quanto riguarda la comunicazione, che le tematiche ambientali sollevate da alcuni gruppi di ambientalisti, che per la ricaduta in termini di produttività, promozione e sviluppo sul tessuto urbano e su tutto il Golfo dei Poeti. L'opera è infatti di grandi dimensioni e altamente impattante e deve riuscire a coniugare la salvaguardia dell'ambiente e della risorsa mare con le esigenze del comparto turistico. Si tratta di una scommessa che la città può vincere, e che non deve perdere per compenetrare i due lati di una stessa medaglia che portano ad un'unica inscindibile possibilità di crescita sociale, economica e produttiva. Nei suoi intenti il progetto nasce nell'ottica di mantenere un rapporto equilibrato con la città, sviluppando il Porto e riqualificando le parti della Spezia ad esso annesse. Gli strumenti indicati per sviluppare una strategia comune e intesi a portare ad uno stato attuativo della progettualità sono sicuramente la necessità di creare nuovi usi nell'area portuale, restituendo alla città una sua identità che possa ridefinire le relazioni economiche, sociali e culturali esistenti, senza stravolgerle. Per questo il nuovo waterfront significa integrazione tra due priorità: dotare la città di una nuova area dinamica e consolidare il ruolo di polo turistico attraverso la stazione crocieristica pensata per Calata Paita. Il progetto del waterfront è destinato a cambiare il volto della città e riguarda un'area di dimensioni rilevanti, circa 330.000 mq: in termini concreti si prevede la costruzione di un'isola di forma triangolare allungata per consentire l'accosto, anche contemporaneo, di due navi da crociera. A questo fine il progetto prevede la creazione di due banchine, rispettivamente di 390 e 280 metri di lunghezza, che permetteranno di disporre di diverse possibilità di accoglienza per le navi che fanno rotta nel Mediterraneo. L'autorità Portuale prevede di investire risorse economiche e professionali sul progetto, al fine di promuovere La Spezia come città con un ruolo di primo piano nel settore crocieristico.
  • 27. 27 Il masterplan di per se ridisegna e riqualifica circa 15 ettari di fronte mare in cui, oltre al terminal crociere, sono compresi anche un nuovo bacino per la nautica da diporto, con 508 metri lineari di nuovi pontili, per un totale di circa 300 posti barca, spazi commerciali e residenziali per un totale di 21.000 mq, strutture ricettive e congressuali, un polo sportivo con annessa piscina, una Spa, un centro culturale dedicato al tema del mare, locali per il ristoro e spazi per il divertimento. I lavori risultano essere ad un punto di progettazione definitiva, presentata anche pubblicamente: il Comitato Portuale, proprio nel mese di agosto 2010, ha approvato il completamento delle norme attuative che costituiscono la disciplina urbanistica del masterplan, garantendo la coerenza con il progetto e la necessaria flessibilità attuativa per agevolarne l'attuazione. Inoltre è stata predisposta la creazione di un Accordo di Programma tra Comune della Spezia, Regione Liguria e Autorità Portuale per condividere le competenze e stabilire i rispettivi impegno nelle fasi di successiva implementazione del progetto. Sempre nel solco della qualificazione del fronte mare, l'Autorità Portuale ha ultimato i lavori per la demolizione degli edifici ex-Carboncoke, ha concluso un accordo con la Marina Militare per la dismissione della banchian Revel e la costruzione di un ponte pedonale mobile per collegare la banchina con il Porto Mirabello. Infine con la ripresa dei lavori di riempimento del Molo Garibaldi, destinato al trasferimento del terminal renfuse, si completa il disegno di dismissione delle aree in grado di ospitare le attuali funzioni collocate a Calata Paita, rendendo possibile il loro concreto riutilizzo, come previsto dal progetto del masterplan. Un'altra azione contenuta nella linea di prodotto del Turismo del mare è quella che riguarda il borgo di Cadimare, e la valorizzazione delle sue risorse turistiche. L'Autorità Portuale ha portato a termine i lavori per la rimozione e la demolizione della nave incagliata nel Golfo ed è in corso la predisposizione di Tavoli Tecnici, tra il Comune e la Marina Militare, al fine di iniziare i lavori di ristrutturazione del borgo. Infine, la linea di prodotto riguardante la risorsa mare è chiusa dalle azioni che riguardano l'accoglienza dei flussi turistici a terra e le infrastrutture realizzate per il turismo crocieristico. Rientrano in questo campo il punto informativo realizzato in Passeggiata Morin, in collaborazione con La Spezia Cruise Facility, che ha
  • 28. 28 avuto un grande successo presso i crocieristi e che ha avuto la possibilità di promuovere la città e il suo territorio in modo da trattenere una buona percentuale dei flussi derivanti dalle calls delle navi crociera sul tessuto urbano e le cittadine limitrofe. La terza linea di prodotto è quella che riguarda la Vacanza Attiva, che punta alla riscoperta del territorio attraverso il turismo verde, il turismo del gusto e delle produzioni agricole. Questa linea è stata creata a seguito della registrazione di un'implicita domanda turistica che si sta sempre più strutturando a livello territoriale, che per un input di riscoperta del territorio, che deve sviluppare un'offerta che preveda un ampio ventaglio di esperienze e attività a disposizione del destinatario, ma anche del residente. Il margine di crescita di questa tipologia di offerta turistica risulta essere elevato, e nel caso della Spezia la strategia perseguita è stata quella di collegare l'offerta turistica della città e della costa con quella dell'entroterra, valorizzando la rete sentieristica e altre realtà che possono fare da “ponte” tra le diverse specificità presenti sul territorio, armonizzandole in un unico sistema di offerta turistica. I progetti e le azioni che il Comune della Spezia ha implementato si concentrano sul patrimonio boschivo e sentieristico dell'arco collinare, oltre che sul patrimonio enogastronomico e di tradizioni culinarie che offre la città e l'area che la circonda, puntando su una progettualità diffusa, che coniuga le risorse naturali ai fini della realizzazione di un unico sistema ambientale, che valorizzi sempre più il paesaggio e le sue peculiarità, sposandosi con realtà importanti quali il Parco Nazionale delle Cinque Terre, il Parco di Montemarcello e il Parco Naturale Regionale di Portovenere. Per quanto riguarda il punto della situazione sui progetti inseriti nella prima stesura del Piano di Azione, la rete sentieristica e il Parco delle Mura sono in corso di sviluppo: sono infatti state completate le indagini preliminari e redatti i progetti di massima su tre percorsi individuati come prioritari. Il percorso dell'Alta Via del Golfo è stato ammesso a finanziamento da parte della Regione Liguria nell'ambito delle risorse FAS, attraverso la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa con la Regione, gli Enti Parco e le Associazioni. È stato attivato il progetto “L'Arco e le sue frecce”, per comunicare ai cittadini le attività intraprese per quanto
  • 29. 29 riguarda la fruizione dei percorsi sentieristici della rete collinare. Infine sono partite le escursioni manutentive sui 5 sentieri adottati dalle scuole, in collaborazione con le relative circoscrizioni e associazioni di riferimento per i territori attraversati. Il comparto degli itinerari eno-gastronomici si è rinnovato attraverso la stipula di Protocolli d'Intesa per i progetti integrati con le Amministrazioni Provinciali e Comunali di Parma e Massa, che hanno consentito di organizzare iniziative comuni, in campo turistico, come il progetto “Triangolo del Gusto”; per quanto riguarda invece gli Itinerari dei Gusti e dei Profumi, previsti dalla L.R. n. 13/2007, la Provincia della Spezia ha presentato il progetto alla regione, ed è in fase di costituzione un soggetto giuridico titolare della gestione dell'itinerario del Gusto, denominato ”Tuttifrutti”. L'ultima linea di prodotto non deriva da una vera e propria segmentazione dell'offerta o della domanda turistica, ma si tratta di un insieme di progettualità, denominate Accessibilità, Accoglienza e Integrazione, che vogliono essere la base delle azioni che porteranno la città della Spezia ad essere più accessibile, accogliente e ad avere una maggiore integrazione. È una specie di fil rouge, un minimo comune denominatore imprescindibile per rendere il territorio maggiormente competitivo. Per quanto riguarda l'accessibilità, ossia la dotazione infrastrutturale della città, si parla dei collegamenti sul territorio, e i punti d’informazione, che danno la possibilità di aumentare l'accessibilità in termini di conoscenza del territorio. Si parla quindi della rete dei parcheggi e della segnaletica turistica, della rete ricettiva e del sistema informativo messo a disposizione degli utenti. Il secondo punto è quello dell'accoglienza, ossia la ricettività e i servizi di informazione ad esso collegati, in modo da sviluppare una vera e propria politica dell'accoglienza che permetta al territorio di essere conosciuto e promozionato al meglio, coniugando anche il commercio, in una vera e propria unione col settore del turismo, con funzioni di attrattiva turistica. In questo senso una concreta unione tra commercio e turismo si è avuta attraverso le iniziative Negozio Turistico e Negozio Amico, attivate sul territorio municipale, e finanziate attraverso i Piani Assist e Cives, che hanno portato ad
  • 30. 30 una reale strategia di promozione di servizi innovativi per le diverse categorie di soggetti che gravitano nel tessuto urbano, e che vogliono sviluppare una nuova forma di vendita e di rapporto coi clienti e sopratutto col territorio. Infine l'integrazione, intesa come qualità del sistema di accoglienza e sinergia tra diversi soggetti, in modo da permettere alla città e al suo territorio di inserirsi in un percorso di promo-commercializzazione delle proprie risorse e peculiarità, per attrarre il turista e portare un reale beneficio economico all'intero territorio, alla Regione e al marchio Italia. Per questo sono state sviluppate diverse convenzioni e protocolli con soggetti limitrofi, a diversi livelli amministrativi. A livello extraregionale è stata attivata la convenzione con le città della Geocomunità Territoriale Padano-Tirrenica (Mantova, Cremona, Verona, Parma e ovviamente La Spezia) per promozionare e valorizzare le rispettive risorse turistico-culturali. Per questo è stato implementato, proprio nel periodo di svolgimento dello stage, uno strumento che riunisce tutte le città, ossia una Card denominata Cartarte, che offre la possibilità di agevolare il percorso turistico dei visitatori lungo l’asse Tirreno-Brennero. A livello di soggetti che operano nel territorio urbano, sono invece stati siglati due patti importantissimi per creare una rete di integrazione dell’offerta turistica locale: il Protocollo di Intesa con il Parco delle 5 Terre, che prevede anche la costituzione di un Osservatorio che includa personale di entrambi gli enti. Infine il Patto “Città di Mare – Golfo dei Poeti”, già siglato nel 2004, con i Comuni di Portovenere e di Lerici, per promozionare un vero e proprio marchio del sistema Golfo, in modo da attrarre flussi turistici e convogliarli sull’intero territorio. Per quanto riguarda invece il territorio della città, è stato predisposto, all’interno dell’area comunale della Spezia, un progetto pilota che riunisce tutte le attività ricettive extralberghiere, che hanno avuto una crescita esponenziale durante gli ultimi anni. In concreto è stato realizzato un Circuito dell’Accoglienza, chiamato “Welcome to La Spezia”, che ha coinvolto gli operatori titolari di attività di affittacamere del centro (16 attività ricettive), e ha portato alla formazione di una rete di strutture ricettive che operano sfruttando la formula della ricettività diffusa, che si configura come una vera e propria strategia di diversificazione dell’offerta
  • 31. 31 turistica, e che offre un sistema di accoglienza per un totale di 119 posti letto. A questo scopo sono stati implementati alcuni strumenti: una Carta dell’Accoglienza delle Attività Ricettive, che persegue l’obiettivo della qualificazione della strutture di offerta turistica locale, della standardizzazione e miglioramento qualitativo dei servizi offerti, e che ha definito gli standard qualitativi minimi delle strutture aderenti al circuito. Il lavoro svolto durante lo stage è stato dapprima quello di creare una modalità per riassumere le maggiori progettualità in modo fruibile e veloce al pubblico, e quindi quello di reperire le informazioni circa la reale messa in opera delle azioni relative alle quattro linee di prodotto, attraverso il reperimento dei dati relativi alla realizzazione delle azioni, i soggetti partecipanti, le fonti di finanziamento. In un secondo tempo il lavoro svolto è stato quello di ideare una scheda in cui monitorare le azioni, il loro stato di attuazione e fare un punto della situazione sempre in modo facile e leggibile. La scelta è ricaduta su una possibilità di schedulare le azioni, dividendo il “prima”, ossia le progettualità elaborate nel 2008, e un “dopo”, ossia la concreta attuazione delle progettualità messe in campo, attraverso un sistema di quantificazione dei giudizi espressi in merito alle singole azioni del Piano di Azione. Nell'appendice al termine della tesi è possibile consultare il modello della scheda statica e della scheda dinamica che contengono le diverse progettualità sopra illustrate.
  • 32. 32 3.2Il Portale Turismo e Commercio L’Amministrazione comunale della Spezia ha attivato un progetto di innovazione della rete civica denominato Spezia.net da cui prende il nome anche il sito, nato dalla necessità di migliorare la diffusione e l’utilizzo delle nuove tecnologie al servizio dei cittadini. In tale ambito si inserisce il sito Turismo - Commercio web il quale, oltre ad adottare soluzioni tecnologiche ed organizzative avanzate, ha tra le sue peculiarità l'utilizzo di tecnologie e piattaforme innovative di tipo opensource per la gestione dei contenuti informativi e garantisce il rispetto dei requisiti di usabilità e accessibilità previsti dalle normative vigenti in materia. Il Portale Turismo/Commercio/Cultura La Spezia Web svolge una funzione prettamente di porta di accesso per le informazioni e l'accoglienza turistica con servizi online e strumenti di dialogo interattivo volti a diffondere le risorse turistiche del territorio sul mercato nazionale ed internazionale. Il sito è linkato con i più importanti portali turistici della provincia e della regione: Agenzia regionale In Liguria- STL- Portale del turismo della Provincia. Durante lo stage era in corso di predisposizione la parte informativa e testuale del portale, la parte relativa al virtual tour della città (affidata ad una società esterna) e la parte delle gallerie fotografiche. Il lavoro svolto in questo caso mi ha permesso di prendere parte alla creazione di customer satisfaction per il potenziale utente del sito, ma anche di assistere più in generale a tutta l'organizzazione che sta dietro ad uno strumento di tale portata, che ha potenzialità di promozione della città immense, ma che porta con se anche l'impegno dell'Amministrazione a mantenere dinamica e aggiornata questa interfaccia di dialogo diretto con il resto del mondo.
  • 33. 33 3.3 Le attività ricettive alberghiere ed extralberghiere: modulistica, legislazione ed iter burocratico. Durante lo svolgimento dello stage è stato possibile assistere anche ad un'altra attività che viene svolta dall'Ufficio Turismo del Comune della Spezia, ossia quella di predisposizione dell'iter per l'apertura delle attività alberghiere ed extralberghiere, regolate dalla L.R. 2/2008, Testo Unico in materia di Strutture Ricettive. I regolamenti emanati dalla Regione Liguria in materia sono tre, relativi alle strutture alberghiere, agli affittacamere e a tutte le altre tipologie di strutture ricettive. Le norme in materia di attività ricettive sono in continua evoluzione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto autorizzatorio, a seguito dell’emanazione del Dlgs. 59/2010 di recepimento della Direttiva Servizi Bolkstein n. 123/2006 e l'Ufficio Turismo si occupa anche della predisposizione della modulistica per quanto riguarda la richiesta di apertura, e di dare tutte le informazioni relative ai passaggi successivi da mettere in atto per il futuro proprietario, per aprire l'attività. Vengono inoltre gestiti sia il registro e le autorizzazioni del periodo di attività dei B&B, che come previsto dalla legge regionale della Liguria, e la dichiarazione di inizio attività (DIA), che viene rilasciata dall'Ufficio dopo il sopralluogo dell'ASL competente e l'ok della Provincia della Spezia. Il settore extralberghiero in città è un punto cardine, che si sta ulteriormente rafforzando, sia per quanto riguarda i dati relativi alle aperture, che per quanto riguarda la domanda turistica, sia presenze che arrivi. Sotto è riportata una esemplificazione grafica della crescita del settore extralberghiero alla Spezia, relativo alle aperture di esercizi.
  • 34. 34 Attività ricettive: composizione degli esercizi ricettivi Serie 2000-2010 0 20 40 60 80 100 120 140 Ostelli CAV Case per ferie B&B Agriturismi Affittacamere Locande Alberghi Ostelli 0 1 1 1 1 1 CAV 0 2 3 4 3 4 Case per ferie 0 1 1 2 2 2 B&B 2 23 36 36 40 46 Agriturismi 2 2 5 5 8 8 Affittacamere 2 10 30 33 36 39 Locande 0 2 2 2 2 2 Alberghi 18 18 19 19 18 18 2000 2004 2007 2008 I semest re 2009 I semest re 2010 Come si può notare dal grafico, in dieci anni le attività ricettive extralberghiere sono esplose, raggiungendo in totale una percentuale di incremento pari al 400%, sopratutto nel lasso di tempo dal 2000 al 2007, per poi stabilizzarsi negli ultimi anni. È stato interessante notare che l'incremento di questa tipologia ricettiva non è solo legato alla solita deduzione che La Spezia sia una città di passaggio obbligato per le Cinque Terre o per destinazioni come le città d'arte della Toscana (sopratutto per chi proviene dal Nord Europa o da paesi extra-europei), ma che sempre più si sta attestando una tipologia di turismo che chiede di ricevere un servizio minimo ma con alti standard di comfort, che ha portato ad una vera e propria fioritura di questo modello di accoglienza in città. Per questo è stato creato anche un consorzio tra gli operatori del settore, che va a creare una sorta
  • 35. 35 di “albergo naturale”, che permette di creare un network tra diversi affittacamere, in modo da promozionarsi in gruppo e non singolarmente e cooperare durante le prenotazioni, l'accoglienza e le informazioni per il cliente.
  • 36. 36 4. Il Comune di Lerici Nel comprensorio del Golfo dei Poeti si trova anche Lerici, che sorge in un’insenatura naturale sulla sponda orientale del Golfo della Spezia. Cittadina a forte vocazione turistico-balneare, è dominata da un promontorio su cui spicca l'imponente castello, oggi sede museale. Quasi di fronte al borgo capoluogo, oltre la località della Venere Azzurra c’è la frazione di San Terenzo, caratterizzata anch’essa da un castello di origine medievale. La sua collocazione permette un forte afflusso turistico, grazie anche all’ampio bacino di attrattive e la disponibilità di diversificazione del turismo lungo tutto il corso dell’anno. Il Comune, meta del turismo romantico fino dall’800, basa la sua economia essenzialmente sul turismo balneare, diportistico e sportivo e ha quindi deciso di impegnarsi verso un miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, sia per garantire al cittadino un più alto standard di vita, che per attrarre nuove tipologie di utenti turistici. È da ricordare che Lerici è stata premiata, per la qualità delle sue acque di balneazione e i servizi connessi, con la Bandiera Blu, dal 2000, e che la frazione di Tellaro è insignita del titolo “Borghi più belli d’Italia”. 4.1 La Certificazione ISO 14001:2004 L’interesse generale, determinatosi soprattutto negli ultimi anni a livello europeo, è quello di garantire che le risorse territoriali siano gestite secondo un modello di pianificazione che ne permetta la valorizzazione e la salvaguardia, interrompendo i rischi di una depauperazione delle stesse e di un disfacimento di ciò che caratterizza il territorio e che lo rende attrattivo, sia agli occhi di chi vi risiede, sia per chi giunge in un luogo per assaporarne le bellezze. Ciò è valido soprattutto per i territori che hanno una forte vocazione turistica, che sono spesso soggetti ad una depauperazione volontaria e involontaria, soprattutto nei mesi di maggior afflusso turistico. La sensibilità ecologica e la sostenibilità urbana risultano essere quindi i pilastri per una più adeguata cura delle aree costiere, come nel caso di Lerici. A ciò sono
  • 37. 37 connessi aspetti più specifici che verranno in seguito chiariti, come la raccolta differenziata, la riduzione dell’inquinamento e in generale una pianificazione sostenibile del territorio. La domanda dei consumatori si sta già caratterizzando in questo senso, determinando una maggiore attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse naturali. Il Comune di Lerici ha quindi intrapreso il percorso per ottenere la certificazione ISO 14001:2004, adottando gli incentivi derivanti da un progetto di ampio respiro condiviso da 25 soggetti pubblici (Comuni, Comunità Montane, Ente Parco Monte Marcello Magra) a seguito di uno specifico accordo di programma sottoscritto nel 2003 e finanziato coi fondi Docup Obiettivo 2 Liguria 2000-2006, allo scopo di fare ottenere a tutti i soggetti la certificazione Iso 14001 e/o la registrazione Emas. L'obiettivo principale di perseguire il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni pertinenti, dando vita ad un vero e proprio “distretto amministrativo di area vasta”. Il percorso di raggiungimento della certificazione ha preso il via con la predisposizione di un documento di analisi ambientale iniziale, che contiene la descrizione del contesto socio-economico e ambientale in cui è inserito il Comune, l’analisi delle attività, dei prodotti e dei servizi che vengono svolte dall’Amministrazione e i relativi aspetti ambientali diretti e indiretti, l’identificazione degli impatti ambientali che ne derivano e che hanno conseguenze sul territorio, le prescrizioni legislative, i regolamenti e i precetti a cui l’organizzazione si conforma, con le relative procedure operative e gestionali. In base a ciò è stata delineata la Politica Ambientale del Comune, contenente gli obiettivi, il target e i programmi ambientali che l’Amministrazione intende raggiungere, in un’ottica di miglioramento costante e continuo delle prestazioni proprie e del territorio in cui risiede. L’Analisi Ambientale e il Sistema di Gestione Ambientale predisposto dal Comune di Lerici è stata certificata dall’Ente di certificazione ambientale Rina, ottenendo in questo modo la conformità ai requisiti internazionali ISO 14001:2004.
  • 38. 38 Il Sistema di Gestione Ambientale viene implementato per gestire le esigenze dell’organizzazione, in questo caso il Comune, e per coordinare i processi diretti e indiretti che interessano il suo ambiente e quello del territorio su cui sussiste, tramite un insieme di pratiche che pianificano e sviluppano le attività che lo riguardano, che vengono puntualmente documentate, controllate e verificate. Il Sistema di Gestione Ambientale permette di raggiungere un maggior livello di dinamicità e di soddisfazione in termini di prestazioni ambientali, che una volta modificate permettono di: - Avere un supporto della gestione generale delle attività svolte sul territorio; - Diminuire i costi operativi attraverso una razionalizzazione delle attività sotto diretto controllo della Pubblica Amministrazione; - Evitare la duplicazione dei controlli e della documentazione; - Facilitare il rispetto e l’aggiornamento continuo della legislazione e della normativa che si riferisce all’ambiente; - Migliorare i servizi resi e le attività svolte per mezzo dell’implementazione di un piano di intervento che si sviluppa tramite processi e prodotti integrati; - Incentivare il turismo e consolidare l’immagine del Comune a livello di prestazioni rese anche al turista potenziale e reale su tutto il territorio. Il Sistema di Gestione Ambientale è applicabile a due ambiti che riguardano le attività dirette che hanno una gestione propria del Comune (fognature e acquedotto, depurazione delle acque, verde pubblico, raccolta differenziata e pianificazione territoriale ed urbanistica, gestione del patrimonio paesaggistico e delle infrastrutture dipendenti dall’Amministrazione Pubblica) e una gestione indiretta, ossia che ha conseguenze sulle attività e sul territorio del Comune di Lerici ma non dipende direttamente dall’Amministrazione; si parla delle attività gestite da terzi, che possono essere gli appaltatori e i fornitori, ma anche, nel caso di Lerici, che ha voluto allargare il raggio d’azione del suo Sistema di Gestione Ambientale, anche le attività che si trovano sul territorio e che sono a maggior contatto con esso, oltre ad essere quelle che in maggior quantità vanno a operare sia sulle risorse naturali che sulla vocazione turistico-balneare della cittadina e delle sue frazioni.
  • 39. 39 In questo senso l’ente ha prodotto il Manuale di Gestione Ambientale, ove è contenuta tutta la documentazione di cui abbisogna il SGA e che suddivide le attività dirette ed indirette nella seguente maniera Attività a gestione diretta: Gestione e manutenzione ordinaria rete viaria Smaltimento rifiuti inerti da operazioni sulle strutture pubbliche Sgombero neve (evento molto raro nel lericino) Manutenzione ordinaria edifici comunali Manutenzione verde pubblico (in parte) Gestione, controllo e manutenzione rete e impianti illuminazione pubblica (in parte) Gestione servizio di trasporto scolastico Fornitura pasti scuole Gestione Servizi scolastici Gestione e manutenzione ordinaria impianti sportivi Organizzazione manifestazioni temporanee e mobili Sportello Unico Attività Produttive e Sportello del Cittadino Monitoraggio Ambiente Marino e corsi d’acqua Monitoraggio scarichi non in pubblica fognatura Attività a gestione indiretta: Raccolta, trasporto e smaltimento RSU Raccolta, trasporto, smaltimento rifiuti differenziati (vetro, carta, cartone, plastica, ingombranti, pile esauste e farmaci scaduti) Disinfestazione Manutenzione e pulizia cassonetti Gestione – manutenzione rete gas Gestione e manutenzione ordinaria acquedotti comunali – rete idrica Gestione e manutenzione impianti di potabilizzazione e taratura strumenti di controllo Gestione campi pozzi, sorgenti e impianti di captazione Gestione emergenze gas-acqua-fognature Monitoraggio qualità acque potabili Manutenzione e gestione reti fognarie, impianti di sollevamento Monitoraggio scarichi idrici in pubblica fognatura Gestione e manutenzione caldaie e impianti di condizionamento Gestione, controllo e manutenzione rete e impianti illuminazione pubblica Manutenzione verde pubblico (in parte) Servizio di trasporto pubblico Fornitura pasti scuole Gestione e manutenzione ordinaria impianti sportivi Gestione e manutenzione ordinaria cimiteri Pulizia servizi igienici comunali Raccolta, cattura e custodia cani randagi
  • 40. 40 Organizzazione manifestazioni temporanee e mobili Il Manuale continua con normative che si riferiscono alla gestione delle attività dirette ed indirette, con i requisiti necessari per l’implementazione del SGA e con la gestione razionalizzata e informatizzata del sistema, ai sensi delle modifiche della Legge n. 241/1990, che incentiva l’uso della telematica ai fini di una gestione più efficiente delle attività all’interno della Pubblica Amministrazione. Nella rete Intranet del Comune sono quindi contenuti: Tutti i documenti base di Sistema Registrazione delle comunicazioni di Sistema inviate in cartaceo (via posta ordinaria o comunicazioni interne) Verbali di verifiche ispettive interne e audit - gestione non conformità Raccolta Regolamenti Comunali Registrazioni di adempimenti procedurali Scadenziario normativo - verifica conformità Varie e documenti utili al Sistema Il MGA prosegue con la pianificazione che viene messa in atto per la gestione del SGA, che comprende le procedure che permettono l’individuazione degli aspetti ambientali, le procedure legate all’aggiornamento delle disposizioni normative, delle prescrizioni legali e dei regolamenti legati all’ambiente e infine con gli obiettivi e i traguardi che l’Amministrazione si pone, contenuti nella Politica Ambientale, e con il Programma di Gestione Ambientale in cui sono individuare le azioni che ogni funzione rilevante dell’organizzazione deve svolgere per il raggiungimento dei traguardi e obiettivi prefissati, con i relativi responsabili, la tempistica di realizzazione e le risorse. Quindi il MGA prosegue stabilendo un vero e proprio organigramma delle responsabilità inerenti al funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale applicato all’ente. Inoltre viene previsto anche una vera e propria programmazione annuale della formazione relativa ai dipendenti comunali e le modalità di comunicazione per assicurare lo scambio di informazioni tra i diversi livelli e funzioni dell’ente al fine di perseguire un migliore funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale.
  • 41. 41 Infine il Comune gestisce tramite procedura specifica anche la documentazione relativa al SGA, in modo da tenere sotto controllo e aggiornati i documenti relativi allo svolgimento del lavoro e l’applicazione del SGA in modo conforme ai requisiti di riferimento e di assicurare una gestione controllabile ed efficace per il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. A ciò è associata anche la procedura relativa al controllo dei documenti, che permette che gli stessi possano essere localizzati ed identificati in maniera agevole, fa in modo che possano essere periodicamente riesaminati per verificarne l’adeguatezza e fare le dovute modifiche in caso contrario. La procedura comprende anche la volontà che i documenti siano presenti nei luoghi di lavoro nelle ultime revisioni ed in particolare in quei luoghi che sono importanti per la realizzazione delle attività atte allo sviluppo e all’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale. Nella pianificazione sono comprese infine il controllo operativo e la gestione della risposta alle emergenze. Il Controllo Operativo comprende le procedure e le istruzioni operative per controllare le attività e funzioni svolte per conto dell’organizzazione da società terze poiché esse, nello svolgimento delle loro funzioni possono andare a compromettere gli impegni e gli obiettivi determinati in sede di determinazione della Politica Ambientale. La preparazione e risposta alle emergenze invece riguarda gli scenari di emergenza ambientale che il Comune ha delineato in relazione alle attività dirette e indirette che la riguardano, che possono essere gestite in situazioni di normale o anomala attività, in modo da prevenire e contenere gli impatti ambientali negativi che da esse possono derivare. L’ultima parte del MGA si dedica invece alla parte relativa al Riesame e all’Audit da parte dell’Istituto di Certificazione, predisponendo la pianificazione delle sorveglianze e delle misurazioni, la Gestione delle non conformità ed individuazione delle azioni correttive e preventive, la Programmazione ed esecuzione delle verifiche ispettive e l’Esecuzione del Riesame dell’Amministrazione.
  • 42. 42 Soprattutto il Riesame è un momento importantissimo per verificare il buon funzionamento del SGA e per questo prevede che siano raccolte le seguenti informazioni relative allo stato di funzionamento dello stesso: Risultati degli audit; Analisi degli aspetti/impatti ambientali; Rapporti di non conformità; Rapporti indicanti il grado di raggiungimento degli obiettivi e traguardi; Andamenti degli indicatori delle prestazioni ambientali; Eventuali cambiamenti relativi alla legislazione e alle tecnologie applicabili; Necessità di formazione/addestramento, valutazione dell’efficacia delle attività di formazione/addestramento svolte; Valutazione delle situazioni di emergenza (preparazione e risposta); Valutazione delle prestazioni di fornitori/ appaltatori; Valutazione dei margini di miglioramento, proposte ed esigenze del personale; Reclami, comunicazioni esterne e/o visite ispettive degli enti di controllo. In questa sede viene verificata l’adeguatezza della Politica Ambientale, degli obiettivi e degli elementi del sistema, comprese le risorse assegnate; in caso di non funzionamento e di non corrispettività delle condizioni, si apportano le dovute modifiche al SGA. In questo senso è necessario anche dare una visione d’insieme della Politica Ambientale e delle sue funzioni. Essa viene stilata e diffusa dal Comune sulla base dei principi, degli obiettivi e degli impegni che la stessa Amministrazione si prende in carico di sostenere, sia guardando le politiche ambientali del Comune, che tenendo conto delle leggi, dei regolamenti nazionali e regionali, delle risorse finanziarie a sua disposizione e degli aspetti ambientali che generano un impatto significativo sull’ambiente. I contenuti della Politica Ambientale vengono definiti dal Sindaco, in accordo con il Responsabile delle Direzione, prima determinando gli impegni dell’organizzazione per il mantenimento della conformità normativa, per l’adesione allo sviluppo sostenibile, per il miglioramento continuo dell’efficienza
  • 43. 43 ambientale delle proprie attività e funzioni e per la conservazione del patrimonio naturale. La Politica Ambientale che è in vigore in questo momento per quanto riguarda il Comune di Lerici è stata redatta in data 22 gennaio 2007 e contiene i seguenti principi ed obiettivi, allo scopo di migliorare le prestazioni ambientali dell’ente: Favorire una riorganizzazione e razionalizzazione della gestione ambientale attraverso il superamento della logica basata sugli standard qualitativi fissati per legge in favore di un Sistema di Gestione volto a conseguire continui miglioramenti dell’ impatto ambientale, è l’idea che ha spinto la nostra Amministrazione ad aderire volontariamente a un Sistema di Gestione Ambientale certificabile secondo la norma UNI EN ISO 14001. Questo strumento rappresenta la risposta gestionale alle esigenze delle Amministrazioni Comunali in quanto costituisce il filo conduttore per gestire in modo coordinato tutte le attività ed i processi che direttamente o indirettamente influenzano l’ambiente. Per un Comune turistico quale è il nostro, la Certificazione Ambientale rappresenta anche un veicolo per consolidare l’immagine del Comune e per dare garanzie al turista di una valida gestione del territorio. L’Amministrazione del Comune si impegna a discutere i contenuti della presente Politica e riesaminarli periodicamente. La presente Politica Ambientale è disponibile al pubblico presso l’Albo Pretorio, viene diffusa a tutto il personale comunale tramite la rete intranet, resa nota alle organizzazioni, associazioni, enti e altre parti interessate (fornitori, appaltatori etc) tramite e-mail e/o altro mezzo idoneo. L’Amministrazione Comunale di Lerici, operando in modo proporzionato alle risorse comunali ed in funzione della significatività degli aspetti ambientali correlati alle attività e servizi svolti sul territorio intende: operare in modo conforme a tutte le leggi, i regolamenti ambientali e altri requisiti sottoscritti ed applicabili e ad uniformarsi nelle sue pratiche operative a standard ambientali appropriati; individuare ed aggiornare gli aspetti ed impatti ambientali derivanti dalle proprie attività, prodotti e servizi, identificando a priori gli impatti derivanti
  • 44. 44 da tutte le nuove attività o modifiche di quelle esistenti, sulle quali l'Amministrazione comunale ha potere di controllo e/o influenza; perseguire il miglioramento continuo delle proprie performance ambientali attraverso la definizione di programmi ambientali e prevenire eventuali forme di inquinamento, anche attraverso la responsabilizzazione e sensibilizzazione di cittadini, turisti, dipendenti, fornitori e appaltatori; ispirare e proprie scelte politiche ed amministrative a criteri di tutela ambientale; rendere accessibili-disponibili al pubblico i risultati ambientali raggiunti; promuovere attività di formazione e sensibilizzazione del proprio personale riguardo alle problematiche ambientali. L'Amministrazione intende: sostenere l'uso razionale dell'energia, il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas serra; monitorare l’inquinamento atmosferico derivante dal traffico veicolare e, di concerto, pianificare e perfezionare gli interventi già adottati per la razionalizzazione della viabilità urbana (adozione e perfezionamento di ZTL); sostenere l’uso razionale dell'energia il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas serra per adeguarsi così alle direttive del protocollo di Kyoto e aderire al Piano energetico ambientale della Regione Liguria ovvero promuovere/favorire in primis l’uso di impianti per la produzione di “energia pulita” come gli impianti ad energia solare; potenziare le aree adibite a verde pubblico; agevolare e tutelare la conservazione ed il reimpianto della flora autoctona con particolare riferimento alle essenze arboree, come l’olivo, che nel secolo scorso caratterizzavano la costa lericina, promuovere iniziative volte al recupero agronomico; pianificare interventi idonei alla pacifica convivenza con la fauna del territorio, minimizzando le situazioni di pericolo o disagio per cittadini e turisti (piccioni, cinghiali, ratti, etc.); in particolare adottare misure di prevenzione atte a prevenire lo sviluppo delle zoonosi emergenti; attuare provvedimenti e azioni per il controllo degli insetti molesti e/o pericolosi per l’uomo (zanzara tigre, processionaria);
  • 45. 45 promuovere l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti attraverso una continua azione di sensibilizzazione (campagne informative) dell’utenza e la pianificazione di nuovi servizi in coordinamento con il gestore, ATO rifiuti e con i consorzi obbligatori, prevedendo anche l’utilizzo di strumenti di formazione come quelli già adottati con la realizzazione dell’Ecovolontariato; adottare strumenti per evitare l’abbandono di rifiuti speciali pericolosi sul territorio (eternit) ed evitare la formazione di micro discariche; garantire il rispetto dei livelli di rumorosità definiti dal vigente regolamento comunale dando atto alle disposizioni nazionali e locali in materia di inquinamento acustico, pianificare interventi di risanamento del territorio nei punti che presentano criticità; attuare gli strumenti rivolti alla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con l’elaborazione del piano comunale di organizzazione del sistema di teleradiocomunicazioni, la pianificazione dei controlli sugli impianti, il dialogo con i gestori; promuovere, con proprie iniziative ed attraverso l’ATO, la tutela, la riqualificazione e la corretta utilizzazione delle risorse idriche secondo i principi di solidarietà, di salvaguardia delle aspettative e dei diritti delle generazioni future, di rinnovo e risparmio delle risorse stesse, considerando prioritario, rispetto agli altri, l’uso dell’acqua per il consumo umano; potenziare le azioni rivolte alla difesa del mare, primaria risorsa del territorio lericino, con: il completamento dei collettori che adducono ai depuratori del gestore del SII, la ricerca delle perdite e sostituzione delle vecchie condotte, la ricerca e conseguente regolarizzazione di scarichi non conformi, la tutela e il monitoraggio dei corsi d’acqua che adducono al mare; sostenere che nella bonifica del sito di Pertusola si operi solo con intenti di bonifica integrale, che la bonifica a mare non preceda quella a terra, che ci siano maggiori garanzie legate agli interventi di bonifica, in particolar modo per gli impatti derivanti da dragaggi;
  • 46. 46 tutelare l’ambiente e quindi la popolazione da possibili rischi NBCR derivati da atti di terrorismo e da incidenti nel settore militare; promuovere progetti per il consolidamento geologico della fascia costiera ed per la soluzione delle problematiche derivate dall’erosione/insabbiamento; intensificare la collaborazione con Organismi, Enti, Associazioni per sostenere uno sviluppo economico basato sulla gestione sostenibile del patrimonio marino; aderire alle linee guida proposte dalla FEE sia nei criteri per le spiagge sia per gli approdi turistici ovvero adottare criteri per migliorare la qualità delle acque, la qualità della costa, la qualità degli approdi, i servizi e misure di sicurezza, l’educazione ambientale; promuovere la realizzazione di interventi rispondenti agli obiettivi di diffusione delle informazioni e di acquisizione delle conoscenze sui valori naturalistici presenti nei proposti SIC Siti di Interesse Comunitario ricadenti nel territorio di Lerici, denominati “Costa di Maralunga” - codice sito: IT1345114 e Montemarcello - codice sito: IT1345109; predisporre le misure necessarie per attenuare impatti ambientali dovuti a situazioni di emergenza; tutelare il paesaggio valutando la compatibilità paesaggistica dei progetti di costruzione, ampliamento e recupero edilizio, installazione di antenne e apparati per il condizionamento, perfezionare gli strumenti per la ricerca degli abusi edilizi sul territorio; garantire adeguata diffusione al pubblico dei programmi ambientali del Comune e dei traguardi raggiunti; promuovere attività di formazione e sensibilizzazione del proprio personale riguardo alle problematiche ambientali. Limitare al minimo i consumi di materie prime e di energia negli uffici privilegiando l’acquisto di materiali ecologici e/o riciclati; sensibilizzare cittadini e turisti sulle tematiche ambientali mediante campagne informative (stampa, dibattiti, convegni); promuovere programmi di educazione, gestione e certificazione ambientale dedicati agli asili nido, alle scuole materne, elementari, medie e
  • 47. 47 superiori (nonché ai cittadini) come il programma - già in atto - “Eco Schools” (Bandiera Verde) promosso dalla Fee; favorire lo sviluppo del “turismo sostenibile” armonizzando le aspettative e necessità dei residenti con quelle dei turisti subordinandole al rispetto dell’Ambiente, promuovere iniziative, anche a carattere nazionale, su questa tematica che incide prioritariamente sul futuro dell’economia lericina. 4.2 Registrazione degli impatti ambientali indiretti relativi alle strutture ricettive alberghiere e alle attività ristorative Il lavoro svolto presso il Comune di Lerici è collegato direttamente alla qualifica di Valutatore di Sistema di Gestione Ambientale ottenuta durante lo svolgimento della parte teorica del master, e quindi le 100 ore trascorse presso l'Ufficio Ambiente hanno avuto lo scopo di conoscere in via pratica come funziona un Sistema di Gestione Ambientale e quali sono le procedure che gli permettono di funzionare. In particolare, nel caso in questione, il lavoro è stato svolto quasi interamente sulla procedura denominata “PO 08”, che sta per Procedura Operativa 08, che si occupa della valutazione degli Aspetti e degli impatti ambientali presenti sul territorio lericino. Questa procedura è alla sua terza revisione, e sostituisce la Procedura di Gestionale 02, formulata in precedenza, che aveva avuto un percorso travagliato fin dalla sua nascita: il modello sulla base di cui era stata formulata risultava mal adattabile alle necessità che emergevano nel Sistema di Gestione Ambientale, e quindi questa PGA aveva subìto ben 4 revisioni. Nonostante ciò il risultato rimaneva sempre di scarso livello, data la mancanza di una funzionalità piena. Quindi si era deciso di affiancare alla PGA 02 un'altra procedura sperimentale, appunto la PO 08, che dopo 3 revisioni è stata adottata come procedura “ufficiale” per gestire aspetti e impatti ambientali. La PO 08 è caratterizzata dalla puntuale determinazione di tutte le attività che in Lerici
  • 48. 48 possono generare impatti, dall'uso, dove possibile, di indicatori non generici ma puntuali specifici di ogni attività e di indicatori di eccellenza. Diventa così possibile determinare un punteggio semplificato e identificare con maggiore facilità le criticità e quindi la successiva programmazione ambientale. La peculiarità infatti della gestione degli aspetti e dei relativi impatti legati al territorio lericino è quella di aver voluto controllare tutte le attività impattanti presenti sul territorio, non solo quelle che sono determinato direttamente dall'organismo certificato, ossia il Comune di Lerici. Questa volontà è nata da una spinta ad esercitare un valido controllo e a minimizzare gli impatti a tutela della qualità ambientale. Per una maggiore esemplificazione si riporta di seguito le attività denominate di tipo E, che sono prese in esame dal Sistema di Gestione Ambientale e che riguardano le seguenti classi: Attività di tipo E --- Tab. 1 Servizi Ho.Re.Ca. nonché gli impatti legati ai fruitori di tali servizi Piccole attività commerciali/artigianali Cantieri edilizia Autofficine; Aziende agricole Frantoi Ex cave Pesca e mitilicoltura Strutture industriali Distributori carburante Rimessaggi Strutture militari* Strutture varie in Comuni confinanti Strutture varie Stazioni telefonia** Strutture private/edilizia*** Enti /Agenzie/Istituzioni di controllo e ricerca (generanti impatti positivi) * attività di difficile valutazione viste le norme che tutelano le ZONE MILITARI che impediscono - ex lege - i controlli
  • 49. 49 **l’unico parametro ambientale (da legge) è il rispetto dei limiti - verificati da ARPAL con il collaudo casi di criticità vengono evidenziati nelle note, eventuali verifiche sulle emissioni (post collaudo) vengono garantite solo a richiesta da ARPAL, *** problemi relativi al paesaggio e l’eventuale identificazione di strutture impattanti vengono evidenziati nelle note Inoltre vengono prese in considerazione e valutate dal SGA, anche le seguenti attività, che però fanno capo a procedure apposite, riportate a fianco. Attività di tipo E --- Tab. 2 Procedura di riferimento Stabilimenti balneari ed ormeggi PO07 servizi legati alla gestione del SII, Rifiuti, Gas PO06 servizi/strutture dell’organizzazione Controllati dalle stesse procedure interne Il campo di applicazione della procedura PO 08 è quindi quello definito delle attività di tipo E, e prevede la stesura di un elenco, continuamente aggiornato, che è presente nella rete Intranet del Comune, e che così può essere continuamente sviluppato e aggiornato da parte di tutto il personale coinvolto nel SGA. Oltre a ciò è da dire che la PO 08 è di supporto alle procedure di valutazione dei fornitori (PGA 10) e della Comunicazione (PGA 06). Come riportato nel testo della procedura “la documentazione in rete può essere direttamente osservata dalla Direzione e dal RD per impostare, di concerto all’RGA, più approfondite analisi ed eventuali azioni preventive e correttive” La procedura operativa funziona attraverso passi ben delineati che prevedono che un incaricato dal Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale (RGA) provveda all'aggiornamento continuo dell'elenco, denominato Mod. EPO 08, avvalendosi delle registrazioni riportate nel modulo Mod.01 PO 08 o da rilievi diretti annuali. “L’RGA può aggiornare l’Elenco in modo diretto Mod. EPO08 (allegato 1) con valutazione (senza scheda mod.01 PO08) dall’analisi diretta (a cadenza annuale) degli indicatori per quelle attività di evidente riscontro nelle routines di lavoro (in particolar modo quelle osservate all’Ufficio Ambiente) e/o agevolate dal riscontro di altre procedure come ad esempio la procedura PO07 - SGA spiagge e la PO06 - controllo Gestore SII – Rifiuti-Gas”.
  • 50. 50 Il Mod.1 PO 08 è un modello cartaceo di rilievi sul campo effettuati intervistando gli operatori addetti all'attività identificata e prevede, oltre alle registrazioni dei punteggi, attività che agevolano anche altre procedure. Si registra infatti se è stata rilasciata copia dell'ultima Revisione della Politica Ambientale del Comune, se è stata eseguita una formazione sull'intervistato, ossia se possiede generiche informazioni sulla norma ISO 14001, e se l'attività dispone di certificazione e/o ha avviato un SGA; il modulo può venire redatto da un incaricato della Direzione, o comunque sia da altre figure competenti, interne ed esterne, appositamente formate, come nel caso del lavoro svolto durante le ore previste di stage. Il punteggio attribuito alle attività impattanti è applicato ai 7 impatti sostanziali ricavati dall'analisi delle peculiarità del territorio lericino, sull'esperienza delle precedenti revisioni della procedura PGA 02 e delle pratiche dell'Ufficio Ambiente, dell'Urbanistica e dei LLPP. Gli impatti considerati riguardano la raccolta differenziata, l'inquinamento acustico, l'inquinamento atmosferico, l'inquinamento del mare, l'inquinamento del suolo, l'abbandono, la gestione e la produzione di rifiuti speciali e/o pericolosi, l'impatto visivo sul paesaggio. Ogni impatto considerato ha una sigla di riconoscimento e ha un colore assegnato, come specificato nella tabella sottostante VERDE CHIARO Raccolta Differenziata RD GIALLO CHIARO Acustica AC BIANCO Atmosfera AT BLU Mare M ARANCIO Suolo S GRIGIO CHIARO Rifiuti speciali e/o pericolosi RP ROSA Paesaggio P I punteggi vengono assegnati ad ogni singolo impatto sopra elencato, e può andare da un minimo di 0 ad un massimo di 4. Il punteggio viene costituito sommando le seguenti caratteristiche: Frequenza di accadimento (F), a cui può essere attribuito un punteggio che va da 0 a 2, a seconda che sia più o meno alto l'accadimento. In questo caso, ove è possibile, il punteggio è suggerito da indicatori quali i rilievi da scheda Mod. 01 PO 08, oppure il rilievo diretto annuale;