Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo DapportoFrancesco Malcangio
Dal 9 al 20 gennaio al Teatro Franco Parenti
tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
adattamento e regia Fabrizio Coniglio
con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro,
Matteo Francomano, Federico Rubino
musiche originali Nicola Piovani
costumi Sandra Cardini
scene Gaspare De Pascali
luci Valerio Peroni
assistente alla regia Alessandro Marmorini
assistente ai costumi Alice Rinaldi
assistente alle scene Valeria Di Maria
produzione Pietro Mezzasoma
Rassegna stampa Tfp Un borghese piccolo piccolo con Massimo DapportoFrancesco Malcangio
Dal 9 al 20 gennaio al Teatro Franco Parenti
tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
adattamento e regia Fabrizio Coniglio
con Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro,
Matteo Francomano, Federico Rubino
musiche originali Nicola Piovani
costumi Sandra Cardini
scene Gaspare De Pascali
luci Valerio Peroni
assistente alla regia Alessandro Marmorini
assistente ai costumi Alice Rinaldi
assistente alle scene Valeria Di Maria
produzione Pietro Mezzasoma
У выніку другога падзелу Рэчы Паспалітай (1793) Беларускія землі канчаткова ўвайшлі ў склад Расійскай імперыі. Указам імператрыцы Кацярыны ІІ 23 красавіка 1793 года была заснавана Мінская губерня ў складзе 13 паветаў. З гэтага часу Мінск - губернскі горад. Прэзентацыя аб гэтым перыядзе ў гісторыі Мінска падрыхтавана супрацоўнікамі аддзела рэдкіх кніг і рукапісаў Цэнтральнай навуковай бібліятэкі НАН Беларусі.
Spaghetti comics cos'e' e come si fa il giornalismo a fumettiCarlo Gubitosa
Una presentazione di Carlo Gubitosa sulle caratteristiche, la storia e le prospettive del giornalismo a fumetti. La corrispondenza tra i generi del fumetto e i generi del giornalismo, i risultati delle differenti combinazioni tra testi e illustrazioni, il passaggio dalla scrittura giornalistica alla sceneggiatura di un fumetto, un caso concreto di realizzazione di una intervista a fumetti.
Spaghetti comics cos'e' e come si fa il giornalismo a fumetti
Sin City
1. Maddalena Monica Mariosi
Didattica dell'Arte per i musei
Sin City è un film del 2005 diretto da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino, ispirato
all'omonima graphic novel di Frank Miller, edita per la prima volta nel 1991 su Dark Horse
Presents, rivista contenitore della Dark Horse Comics, una delle più importanti case editrici
di fumetti degli Stati Uniti, insieme con DC Comics e Marvel.
Con il termine graphic novel si intende, letteralmente, un romanzo grafico, un racconto che
utilizza come principale mezzo di comunicazione non le parole, ma le immagini, i disegni.
Rispetto al fumetto, le storie sono, dunque, più lunghe a favore di una maggiore
caratterizzazione psicologica dei personaggi e di un maggiore spessore narrativo.
Prima di realizzare Sin City, Frank Miller era già conosciuto per aver dato vita al
personaggio della ninja assassina Elektra nel 1981, e per aver rimesso in scena le
avventure di Batman con Batman: Anno Uno del 1987 e The Dark Knight Returns del
1986, ripreso poi da Christopher Nolan per realizzare la sua trilogia cinematografica su
Batman tra il 2005 e il 2012. Nel 1998 Frank Miller realizza, inoltre, una graphic novel
ispirata alla battaglia delle termopili: 300, dalla quale nel 2007 sono stati tratti un film e un
videogioco.
Con Sin City, dunque, Miller non fa altro che affinare la propria tecnica e affermare la
propria fama e il proprio stile, caratterizzato da ambientazioni noir e atmosfere dark.
Basin City, o Sin City, è una città dove depravazione e violenza sono all'ordine del giorno,
dove vivono personaggi corrotti o con problemi mentali; non fa eccezione la “città vecchia”:
quella è sotto il controllo delle prostitute, donne che si autogestiscono e che,
all'occorrenza, si fanno giustizia da sole.
Collocata convenzionalmente nello stato di Washington, Sin City è l'archetipo dark di una
qualunque metropoli americana, è la rappresentazione di un mondo calato nella
disperazione e nella rabbia, lo sfondo ideale per ambientare storie di violenza e di sesso,
di sparatorie, di risse e torture. Intento di Miller non è quello di inneggiare alla crudeltà e
alla ferocia, al contrario vuole celebrare, all'interno di questo contenitore ostile, le imprese
di eroi sconfitti, dilaniati nel corpo e nell'anima, con un proprio codice d'onore e un radicato
senso del sacrificio. Temi epici ed eroici, dunque, imbevuti di dramma e tragedia, ornati da
humor nero.
Al primo episodio scritto nel 1991 ne sono susseguiti altri: dal 1993 al 2000 si contano
almeno quattro miniserie, un romanzo grafico e numerosi racconti brevi, alcuni di questi
raccolti in volumi.
2. In Italia la vita editoriale di Sin City è stata piuttosto travagliata fino al 2004, anno in cui la
casa editrice Magic Press ne pubblica una ristampa organica, dividendo la storia in sette
volumi.
Il film porta sul grande schermo tre di queste storie: Un duro addio, Un'abbuffata di
morte e Quel bastardo giallo. Inoltre, nel prologo e nell'epilogo è presente uno degli
undici racconti brevi contenuti nel sesto volume Alcol, pupe & pallottole, ovvero Il cliente
ha sempre ragione.
Ed è proprio questo l'episodio che convinse Frank Miller a realizzare il film. Robert
Rodriguez era, infatti, un grande fan di Miller e di Sin City e, volendo trarne un film,
realizzò una breve sequenza tratta da Il cliente ha sempre ragione, appunto, da mostrare
a Miller, il quale restò impressionato dalla fedeltà con i sui disegni e dalle capacità della
produzione in digitale e decise, dunque, di prender parte al progetto.
Il film è stato realizzato interamente con la tecnica digitale: gli attori hanno recitato davanti
al green screen e la scenografia è stata aggiunta in un secondo momento al computer,
fatta eccezione per tre location: il bar di Sin City, la casa di Shellie e l'ospedale; ciò ha
permesso una lavorazione rapida e una ricostruzione delle ambientazioni del tutto fedele a
quella del fumetto.
Oltre a Rodriguez e Miller tra i registi è accreditato anche Quentin Tarantino, amico e
collaboratore di Rodriguez in Kill Bill, come Special Guest Director ha diretto in Sin City
una sequenza del film.
Il film è l'esatta trasposizione sul grande schermo dei disegni di Frank Miller, una
traduzione, e non un adattamento, che sfiora il feticismo. Rodriguez, per la prima volta,
riesce ad inserire all'interno di un film tutti quegli elementi tipici del fumetto: il particolare
tipo di dialoghi, i tagli veloci d'immagine, il parossismo visivo.
Entrambi sono realizzati in bianco e nero, senza toni di grigio, fatta eccezione per alcuni
dettagli cromatici che si trasformano in elementi narrativi simbolici: il rosso delle labbra o
dei vestiti delle donne e, in alcuni casi, del sangue; il verde o il blu degli occhi di alcune
donne; il giallo dei capelli dell'amata, del tubetto di medicine, o del “bastardo giallo” alias
Roark Junior (Nick Stahl), quest'ultimo presente a colori anche nel fumetto.
Nel film ritroviamo la stessa linea veloce e durissima che ha caratterizzato il disegno del
fumetto, nonché quell'effetto tipicamente da comics ottenuto grazie alla grafica digitale,
lavorando su illuminazione e fotografia, riducendo la definizione degli sfondi.
Anche i testi sono i medesimi, sia per quanto riguarda i dialoghi tra più personaggi che per
quelli che nel fumetto sono riquadri di testo non pronunciato direttamente da un
personaggio, ma che serve a riassumere la vicenda o a riportare dei pensieri, espresso
nel film tramite l'escamotage della voce fuori campo del personaggio.
Ciò che forse più contribuisce a rendere del tutto uguali graphic novel e film è
l'inquadratura, nonché la costruzione della scena e del campo visivo. Lavoro non difficile,
dato che Miller inserisce nel fumetto inquadrature dal tipico taglio cinematografico.
L'ambientazione è esclusivamente notturna, con qualche scena ambientata in interno. La
pioggia scrosciante aiuta a rendere il clima ostile della città e il senso di negatività che la
caratterizza.
Infine, grande lavoro è stato fatto sugli attori al fine di trovare delle figure che
assomigliassero il più possibile ai personaggi disegnati da Miller e per farlo si è ricorso in
alcuni casi al trucco. Esemplari sono, a tal proposito, le interpretazioni di Bruce Willis,
Benicio Del Toro e Mickey Rourke.
Se, come ha detto Frank Miller, i fumetti sono istantanee di un movimento, il film di Sin
City può essere considerato il risultato finale del montaggio dinamico di queste immagini.