Panoramica sul tema dell'analisi degli idrocarburi applicata a terreni, rifiuti, fanghi, compost.
Problemi di prestazioni e robustezza dei metodi, artefatti di laboratorio e interferenze da fonti naturali e antropiche .
Lo scopo della presente invenzione è la fornitura di un kit per la determinazione visiva della concentrazione di cloro utilizzato per la disinfezione delle acque potabili, incluse piscine e parchi acquatici.
IDROCARBURI: uso ed abuso di un parametro non proprio "semplice"Porfirina
Panoramica sul tema dell'analisi degli idrocarburi applicata a terreni, rifiuti, fanghi, compost, con particolare riferimento ai fanghi di depurazione.
Presentata il 9 novembre 2022 a "Ecomondo", versione aggiornata e arricchita della precedente del 2019
Discussione dei problemi di prestazioni e robustezza dei metodi, artefatti di laboratorio e interferenze da fonti naturali e antropiche, con qualche commento e proposta finale.
2015 12 15 greenLIFE ILSA processi di recupero per la produzione di fertilizz...greenLIFE project
Dal convegno #greenleather2016 organizzato da greenLIFE project lo scorso 15 Dicembre 2015, le slide della relazione ILSA, presentata da Franco Cavazza, direttore industriale. Il titolo dell'intervento: processi di recupero per la produzione di fertilizzanti a base di proteine idrolizzate derivanti da sottoprodotti delle fasi di calcinaio e concia chromium-free.
La presentazione illustra i problemi analitici, sia tecnici che di definizione del problema, nella determinazione di idrocarburi nelle matrici ambientali, ai livelli richiesti dalla normativa sulle bonifiche (D.Lgs.152/06)
Lo scopo della presente invenzione è la fornitura di un kit per la determinazione visiva della concentrazione di cloro utilizzato per la disinfezione delle acque potabili, incluse piscine e parchi acquatici.
IDROCARBURI: uso ed abuso di un parametro non proprio "semplice"Porfirina
Panoramica sul tema dell'analisi degli idrocarburi applicata a terreni, rifiuti, fanghi, compost, con particolare riferimento ai fanghi di depurazione.
Presentata il 9 novembre 2022 a "Ecomondo", versione aggiornata e arricchita della precedente del 2019
Discussione dei problemi di prestazioni e robustezza dei metodi, artefatti di laboratorio e interferenze da fonti naturali e antropiche, con qualche commento e proposta finale.
2015 12 15 greenLIFE ILSA processi di recupero per la produzione di fertilizz...greenLIFE project
Dal convegno #greenleather2016 organizzato da greenLIFE project lo scorso 15 Dicembre 2015, le slide della relazione ILSA, presentata da Franco Cavazza, direttore industriale. Il titolo dell'intervento: processi di recupero per la produzione di fertilizzanti a base di proteine idrolizzate derivanti da sottoprodotti delle fasi di calcinaio e concia chromium-free.
La presentazione illustra i problemi analitici, sia tecnici che di definizione del problema, nella determinazione di idrocarburi nelle matrici ambientali, ai livelli richiesti dalla normativa sulle bonifiche (D.Lgs.152/06)
Incenerimento dei rifiuti: conferenza di medici e tecnici sulle conseguenze sanitarie e ambientali.
Asemblea pubblica, Calusco d'Adda BG, 29/01/2015
Comitato “La nostra aria”, Comitato “Aria Pulita Centro Adda”, Rete Rifiuti Zero Lombardia
Marco Caldiroli, chimico, vicepresidente di Medicina Democratica
Videoregistrazione
https://vimeo.com/153714130/settings
Seminario: "PRODOTTI SOSTENIBILI, GREEN E DI QUALITÀ" .
POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE "ANDREA GALVANI" - 21 maggio 2013.
A cura di eAmbiente.
Intervento di Federico Balzan, eAmbiente.
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...AntonioCasotto
L'ing. Antonio Casotto spiega quali caratteristiche devono avere le aziende preposte a eseguire attività d sanificazione e igienizzazione degli ambienti, come si svolge l'attività, quali prodotti vengono utilizzati e perché.
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Nicola Negro
L'ing. Antonio Casotto spiega quali caratteristiche devono avere le aziende preposte a eseguire attività d sanificazione e igienizzazione degli ambienti, come si svolge l'attività, quali prodotti vengono utilizzati e perché.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Il documento divulgativo finale sul progetto cluster top down COMISAR - COltivazione di ceppi MIcroalgali SARdi per applicazioni innovative nei settori agroalimentare, nutraceutico, cosmetico e ambientale.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
17/05/214 - GREEN BAT 2014 - Convegno TUTELARE LA RISORSA IDRICA: “SISTEMI DI GESTIONE E SALVAGUARDIA” - Intervento del Dott. Antonio LOPEZ, Dirigente di Ricerca del C.N.R. Puglia
Impianti di perfosfati e camere di piombo, Italia 1916Porfirina
Impianti di produzione di acido solforico e perfosfati in Italia nel 1916 - Rappresentazione comparativa della potenzialità produttiva di acido solforico, proporzionale al volume delle "camere di piombo" - Il processo di produzione dell'acido solforico partiva da pirite (disolfuro ferroso, FeS2), con produzione di "ceneri di pirite", composte prevalentemente di ossidi di ferro e metalli pesanti che lo accompagnano nel minerale di partenza (rame, piombo, arsenico ecc.).
La cartina dà quindi un'indicazione di aree potenzialmente inquinate in passato da ceneri di pirite.
("Trattato di chimica generale applicata all'industria" di Ettore Molinari, Hoepli, 1925)
Incenerimento dei rifiuti: conferenza di medici e tecnici sulle conseguenze sanitarie e ambientali.
Asemblea pubblica, Calusco d'Adda BG, 29/01/2015
Comitato “La nostra aria”, Comitato “Aria Pulita Centro Adda”, Rete Rifiuti Zero Lombardia
Marco Caldiroli, chimico, vicepresidente di Medicina Democratica
Videoregistrazione
https://vimeo.com/153714130/settings
Seminario: "PRODOTTI SOSTENIBILI, GREEN E DI QUALITÀ" .
POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE "ANDREA GALVANI" - 21 maggio 2013.
A cura di eAmbiente.
Intervento di Federico Balzan, eAmbiente.
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...AntonioCasotto
L'ing. Antonio Casotto spiega quali caratteristiche devono avere le aziende preposte a eseguire attività d sanificazione e igienizzazione degli ambienti, come si svolge l'attività, quali prodotti vengono utilizzati e perché.
Tutorial: come si esegue l'attività di sanificazione e igienizzazione ambient...Nicola Negro
L'ing. Antonio Casotto spiega quali caratteristiche devono avere le aziende preposte a eseguire attività d sanificazione e igienizzazione degli ambienti, come si svolge l'attività, quali prodotti vengono utilizzati e perché.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Il documento divulgativo finale sul progetto cluster top down COMISAR - COltivazione di ceppi MIcroalgali SARdi per applicazioni innovative nei settori agroalimentare, nutraceutico, cosmetico e ambientale.
Sottoprodotti per la digestione anaerobica: vantaggi e criticità - Convegno B...L'Informatore Agrario
Requisiti di un substrato da inviare a digestione anaerobica: aspetti agronomici, tecnici, normativi e sanitari. Calcolo del potenziale metanigeno dei principali substrati di origine agricola e civile.
17/05/214 - GREEN BAT 2014 - Convegno TUTELARE LA RISORSA IDRICA: “SISTEMI DI GESTIONE E SALVAGUARDIA” - Intervento del Dott. Antonio LOPEZ, Dirigente di Ricerca del C.N.R. Puglia
Impianti di perfosfati e camere di piombo, Italia 1916Porfirina
Impianti di produzione di acido solforico e perfosfati in Italia nel 1916 - Rappresentazione comparativa della potenzialità produttiva di acido solforico, proporzionale al volume delle "camere di piombo" - Il processo di produzione dell'acido solforico partiva da pirite (disolfuro ferroso, FeS2), con produzione di "ceneri di pirite", composte prevalentemente di ossidi di ferro e metalli pesanti che lo accompagnano nel minerale di partenza (rame, piombo, arsenico ecc.).
La cartina dà quindi un'indicazione di aree potenzialmente inquinate in passato da ceneri di pirite.
("Trattato di chimica generale applicata all'industria" di Ettore Molinari, Hoepli, 1925)
La Clorofilla, oltre ad essere alla base della fotosintesi, nel corso dell'evoluzione è stata "sfruttata" sia dalle piante che dagli animali per "scopi" diversi dalla "produzione" di energia chimica: difesa dai predatori, dai parassiti, ecc, con adattamenti spesso sorprendenti, di cui si cerca di dare una breve panoramica.
Breve riflessione sul recupero di clorofilla (colorante alimentare) dai sottoprodotti dell'industria serica ("cacherelli" di baco da seta), pubblicata ne "Il Chimico Italiano" di novembre 2016
Inquinamento RIMAR - Trissino, 1979 - CTU depurazione Prof. G. BianucciPorfirina
Perizia sugli impianti di depurazione del Prof. Giovanni Bianucci, allegata alla sentenza del Pretore di Vicenza del 14.4.1979 (n° 416 Reg. Sent. e n° 5387/77 Reg. Gen.), relativa all'inquinamento causato dalla ditta RIMAR di Trissino (VI) a metà anni '70
(cortesia Dr. Francesco Albrizio, Vittorio Veneto)
Vedi:
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979
Inquinamento RIMAR - Trissino, 1979 - CTU farmacologica Prof. F. BertèPorfirina
Perizia farmacologica/tossicologica del Prof. Francantonio Bertè, allegata alla sentenza del Pretore di Vicenza del 14.4.1979 (n° 416 Reg. Sent. e n° 5387/77 Reg. Gen.), relativa all'inquinamento causato dalla ditta RIMAR di Trissino (VI) a metà anni '70
(cortesia Dr. Francesco Albrizio, Vittorio Veneto)
Vedi:
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979
Inquinamento RIMAR - Trissino, 1979 - CTU geologica Dr. S. CaddeoPorfirina
Perizia geologica del del Dr. Sergio Caddeo, allegata alla sentenza del Pretore di Vicenza del 14.4.1979 (n° 416 Reg. Sent. e n° 5387/77 Reg. Gen.), relativa all'inquinamento causato dalla ditta RIMAR di Trissino (VI) a metà anni '70
(cortesia Dr. Francesco Albrizio, Vittorio Veneto)
Vedi:
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979
Inquinamento RIMAR - Trissino, 1979 - CTU tossicologico/analitica Prof. A. Li...Porfirina
Perizia tossicologico/analitica del del Prof. Arnaldo Liberti, allegata alla sentenza del Pretore di Vicenza del 14.4.1979 (n° 416 Reg. Sent. e n° 5387/77 Reg. Gen.), relativa all'inquinamento causato dalla ditta RIMAR di Trissino (VI) a metà anni '70
(cortesia Dr. Francesco Albrizio, Vittorio Veneto)
Vedi:
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979/Porfirina/inquinamento-rimar-di-trissino-vicenza-sentenza-14-aprile-1979
Inquinamento RIMAR di Trissino, Vicenza - sentenza 14 aprile 1979Porfirina
La vicenda attuale dei PFAS ha riportato di attualità quanto accaduto in provincia di Vicenza a metà anni '70, con l'inquinamento delle acque di falda di Altavilla, Sovizza, Creazzo, Monteviale, causata dallo stabilimento della RIMAR di Trissino (VI).
All'epoca l'inquinamento derivava dagli scarichi risultanti dalla produzione di fluoroderivati aromatici (p-cloro-benzotrifluoruro e derivati nitrati).
La vicenda si concluse con la sentenza del Pretore di Vicenza del 14.4.1979 (n° 416 Reg. Sent. e n° 5387/77 Reg. Gen.), basata su una serie di perizie dei Proff. F. Bertè e G. Bocconi (medici), Dr. S. Caddeo (geologo), Dr. G. Bianucci e Dr. A. Liberti (chimici)
Grazie alla copia della sentenza e delle perizie recuperata all'inizio anni '80 dal Dr. Chim. Francesco Albrizio di Vittorio Veneto (TV), è ancora possibile studiare la vicenda sui documenti originali, sicuramente oggi di difficile accesso, se non dispersi o distrutti.
Per le perizie allegate, vedi:
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-trissino-1979-ctu-tossicologica-prof-a-liberti
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-trissino-1979-ctu-geologica-dr-s-caddeo
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-trissino-1979-ctu-depurazione-prof-g-bianucci
http://www.slideshare.net/Porfirina/inquinamento-rimar-trissino-1979-ctu-farmacologica-prof-f-bert
Gelsolino 1897 - fibra derivata dal gelso, prodotta a Vittorio Veneto a fine ...Porfirina
SUL GELSOLINO - studio di M. Tortelli
Pubblicato in "Annali del Laboratorio Chimico Centrale delle Gabelle" - Vol. III (1897) pagg. 59 - 107
Il documento illustra le caratteristiche e la storia di questa fibra, prodotta per un breve periodo a Vittorio Veneto alla fine del 1800 dalla ditta Pasqualis.
Il gelsolino era ricavato dalla fibra contenuta nei rametti di gelso, sottoprodotti degli allevamenti di bachi da seta.
Il documento include una tavola con l'esame microscopico della fibra in questione.
ISOFLAVONES and ERECTILE DYSFUNCTION: is PDE5 the link? Porfirina
Poster presented at "8th International Conference Inhibitors of Protein Kinases" - Warsaw - September 21 - 25, 2014 (IPK 2014).
Preliminary report on new compounds with potential activity against PDE5 (phosphodiesterase-5), by chemical modification of isoflavones extracted from Maclura pomifera (Osajin and Pomiferin).
The full paper was published in Fitoterapia - Volume 105, September 2015, Pages 132–138: Semi-synthetic derivatives of natural isoflavones from Maclura pomifera as a novel class of PDE-5A inhibitors
http://dx.doi.org/10.1016/j.fitote.2015.06.020
Analisi? Con Giudizio! (fatele solo se serve!)Porfirina
In campo ambientale è frequente la richiesta di analisi chimiche finalizzate agli scopi più diversi.
Tuttavia se non si conoscono bene pregi e limiti di questo strumento si rischia di non raggiungere lo scopo, ma anzi di creare ulteriori problemi.
Questo breve lavoro, presentato al convegno del Consiglio Nazionale dei Chimici organizzato al RemTech 2014, cerca di fornire alcuni spunti di riflessione per un corretto uso dello "strumento analisi" ai soggetti che istituzionalmente lo utilizzano, ma anche ai Professionisti che questo "strumento" lo "producono"
L'anchilostomiasi in Comune di Treviso (1939)Porfirina
L'ANCHILOSTOMIASI IN COMUNE DI TREVISO -
Tesi di specializzazione in Igiene Pubblica del Dr. Livio Zava - Atti dell' Istituto di Igiene della R. Università di Padova,1939 XVII - S. A. Tip. Editrice Trevigiana, Treviso 1939 -
L'anchilostomiasi è una patologia causata da parassiti simili a piccoli vermi ( 5 - 13 mm circa) che si fissano nell’intestino e si nutrono del sangue che succhiano dalla parete intestinale, con la conseguenza di indebolire l'ospite e di predisporlo ad altre patologie.
Oggi, anche se nel mondo ne soffre quasi un uomo su tre, è vista come una preoccupazione fondata solamente dai turisti che frequentano zone disagiate.
Tuttavia pochi sanno che questa malattia (o condizione) un tempo era molto diffusa anche in Italia (dove fu scoperta) e nel resto d’Europa.
Questo documento dà uno spaccato di una realtà sociale molto lontana dall'attuale “ricchezza del Nord Est”, che somiglia terribilmente alla condizione di molti Paesi che oggi consideriamo “sottosviluppati”.
Oltre agli aspetti strettamente medici, colpisce la descrizione degli aspetti sociali che erano il substrato per la diffusione del parassita, quasi violenta nella sua semplicità.
Un altro aspetto che merita una considerazione è la valutazione del problema rischio/benefici: nonostante ne fosse già nota la tossicità, la terapia si basava sull'uso di singole dosi di GRAMMI di solventi alogenati (inizialmente tetracloruro di carbonio, poi sostituito dal meno tossico cloroformio; negli USA la Fondazione Rokefeller utilizzò il tetracloroetilene per la sua campagna di eradicazione). Se pensiamo che i valori oggi tollerati per questi composti come contaminanti nelle acque potabili sono dell'ordine dei microgrammi/litro, si può riflettere sul fatto che i "valori limite" ambientali (e non solo), dipendono molto più dalle condizioni socio-economiche che non da caratteristiche intrinseche delle sostanze considerate.
Link alla cartografia originale (focolai anchilostomiasi 1939): http://www.slideshare.net/Porfirina/planimetria-focolai-anchilostoma-treviso-1939
Link alla sovrapposizione con cartografia attuale: http://www.slideshare.net/Porfirina/mappa-referenziata-treviso-1939-2000
Il campionamento dei rifiuti e la Norma UNI 10802:2013 - prime considerazioniPorfirina
Slide del corso "Procedura tecnico-giuridica in fase di controllo e campionamento - Evoluzione della regolamentazione e delle norme tecniche applicative" tenuto dal Dr. Tiziano Vendrame presso APPA Bolzano a fine 2013.
Oltre a ripercorrere l'origine di alcuni aspetti del campionamento dei rifiuti (in particolare la sigillatura e le garanzie difensive) che nascono dalle norme sul controllo degli alimenti, si presentano alcune considerazioni sulle innovazioni apportate dalla Norma UNI 10802:2013 rispetto alle versioni precedenti.
Vino, gatti e odori: l'ecologia chimica tra uomini e topiPorfirina
Lo studio dei rapporti tra le diverse specie di esseri viventi mediati da messaggeri chimici costituisce il campo della cosiddetta “ecologia chimica”.
Tra questi segnali rientrano gli odori, ma nel caso dell'uomo, a differenza di altri animali, la risposta non è solo istintiva, ma soprattutto culturale.
Un esempio curioso, su cui è incentrato questo articolo, è rappresentato dal 4-MMP (4-mercapto-4-metilpentan-2-one) che è fondamentale nel bouquet aromatico tipico dei vini Sauvignon, ma preso singolarmente ha un caratteristico "aroma" di.. urina di gatto.
L'odore di questa sostanza può quindi essere riconosciuto sia come aroma pregiato che come olezzo molesto, a seconda del contesto.
Come "messaggero chimico" tra specie diverse, questa molecola scatena reazioni di difesa del tutto istintive nei ratti, in risposta alla possibile presenza di un predatore, ma certi parassiti, tra cui il protozoo Toxoplasma gondii, riescono a manipolare a proprio vantaggio questo meccanismo di comunicazione tra preda e predatore.
L'articolo è stato pubblicato sul numero 22 di "GREEN" (marzo 2011), rivista edita dal Consorzio Interuniversitario Nazionale "La Chimica per l'Ambiente" (Consorzio INCA) e può essere scaricato dal sito della rivista (http://www.incaweb.org/green/)
Antiossidanti, pellerossa, bachi da seta: la Maclura Pomifera tra Texas e VenetoPorfirina
Lavoro didattico svolto da Remigio Scandiuzzi e Tiziano Vendrame tra il 2011 e il 2013, presentato alla manifestazione "4 in chimica", il 5 aprile 2013 presso ITIS Fermi di Treviso.
La Maclura Pomifera è un albero originario delle pianure del Texas, che anche nel nome d'uso (Osage Orange) ricorda le tribù indiane che popolavano la sua area di origine.
Diffusa in Italia ed Europa verso la fine del 1800 come sostituto del gelso per l'alimentazione dei bachi da seta, produce dei frutti con un elevato contenuto di particolari antiossidanti, gli isoflavoni, famiglia di sostanze solitamente rare e difficili da reperire.
L'esplosione dell'interesse, sia scientifico che commerciale, verso gli antiossidanti naturali, ha coinvolto anche questa pianta, con un fiorire di studi accademici sui potenziali effetti farmacologici dei due principali componenti, "Osajin" e "Pomiferin", presenti in concentrazioni molto elevate (oltre il 6% sul secco).
La reperibilità dei frutti, la facilità di estrazione e purificazione dei componenti e la loro concentrazione elevata, la rendono interessante dal punto di vista didattico, per esperienze pratiche adatte alle scuole superiori.
Riguardo al tema di composti naturali idonei a dimostrazioni didattiche, la presentazione accenna anche alla necessità che le strutture chimiche dei composti coinvolti siano di una complessità accessibile agli studenti.
Il caso della Maclura è abbastanza inusuale, in quanto combina insieme tutti questi fattori.
Si accenna infine ad alcuni test standard delle capacità antiossidanti, e ad alcuni studi che illustrano il vasto interesse relativo a questi composti.
Conferenze divulgative il 4 e 5 aprile 2013 all'ITIS Fermi di Treviso:
Molecole in cucina:l'arte di trasformare le molecole in alimenti
Prof. saverio Santi
Il sapore della chimica:ingegneria genetica e aroma negli alimenti
Dott. Luca Cappellin
C.I.A.: La Chimica Indaga l’Arte
Prof.ssa Elisabetta Zendri
Antiossidanti, pellerossa e bachi da seta:la Maclura Pomifera tra Texas e Veneto
Dott. Tiziano Vendrame
La Maclura Pomifera è un albero originario delle pianure del Texas, che anche nel nome d'uso (Osage Orange) ricorda le tribù indiane che popolavano la sua area di origine.
Diffusa in Italia ed Europa verso la fine del 1800 come sostituto del gelso, per l'alimentazione dei bachi da seta, produce dei frutti con un elevato contenuto di particolari antiossidanti, gli isoflavoni, famiglia di sostanze solitamente rare e difficili da reperire.
L'esplosione dell'interesse, sia scientifico che commerciale, verso gli antiossidanti naturali, ha coinvolto anche questa pianta, con un fiorire di studi accademici sui potenziali effetti farmacologici.
La reperibilità dei frutti, la facilità di estrazione e purificazione dei componenti e la relativa semplicità delle strutture dei composti coinvolti, la rendono interessante anche dal punto di vista didattico.
Il campionamento dei rifiuti indifferenziati (Ischia 2005)Porfirina
Evoluzione della regolamentazione e delle norme tecniche applicative in materia di prelievo e analisi dei rifiuti - convegno Ischia 2005 -
Passaggio da norme IRSA a norme UNI per il campionamento, verbale di prelievo/piano di campionamento, avviso alla parte, revisione, poteri dei consulenti tecnici, classificazione dei rifiuti (2005), piano di campionamento, tipologie di analisi usuali
Il campionamento dei rifiuti indifferenziati (Ischia 2005)
Si fa presto a dire Idrocarburi!
1. Si fa presto a dire
Idrocarburi!
Treviso, 8 Ottobre 2019
Dr. Tiziano Vendrame
ARPAV – Dipartimento Regionale Laboratori
Servizio Analisi Rifiuti e Suoli
4. Definizione operativa “fisica”
Standard Methods 20th ed., nn° 5520
“Oil and grease”: “...qualunque materiale
recuperato come una sostanza solubile
nel solvente”
“Hydrocarbons”: tutto ciò che non viene
eliminato dal solvente per purificazione
su gel di silice (Florisil in ISO 16703)
5. Metodiche C10-C40 descrizione:
Estrazione del campione (max 20 g)
con esano-acetone in ultrasuoni;
Lavaggio estratto con acqua;
Anidrificazione con Sodio solfato;
Purificazione con Florisil;
Quantificazione in GC-FID.
6. Metodi C10-C40
Terreni: EN ISO 16703:2011
Su SECCO
Rifiuti: EN 14039:2004
Su tal quale (umido): metodo poco
“robusto” rispetto all’umidità e
all’omogeneità del campione
12. PROBLEMI
- Artefatti di laboratorio (es. inquinamento dai
contenitori, lubrificanti laminazione)
- Interferenze da composti polari naturali non
separati (es. Steroli, Stanoli ecc.) o artificiali
(es. Ftalati, DINCH o “Hexamoll”)
- Presenza di (veri) Idrocarburi di origine
naturale (es. n-alcani C25-C32 in
vegetali/compost, Toluene in fanghi
anaerobici)
18. Interferenze: fanghi 2 GC-MS
ARCHAEBACTERIA “metanogeni”
Lipidi totali 2-5% “on a cell dry weight basis"
Idrocarburi da 0.3 a 0.8% (prev. SQUALENE) 3 - 8 grammi/Kg ss
J. Mol. Evol. 13, 73-83 (1979) - Journal of Molecular Evolution
Squalenes, Phytanes and Other Isoprenoids as Major Neutral Lipids of Methanogenic and
Thermoacidophilic "Archaebacteria“ T.G. Tornabene, T.A. Langworthy, Gunther Holzer, and J.
Orò
19. Interferenze: Steroli/Stanoli
Journal of Analytical and Applied Pyrolysis 114 (2015) 265–272
Improved quantitative analysis of molecular constituents of wastewater sludge pellets using
double-shot thermochemolysis-GCMS
Marie Collard, Benoit Teychené, Laurent Lemée
Raw pellets = fango essiccato
grezzo
mg/g = g/Kg
22. “NON Ftalati” = DINCH
JR. Nagorka et al.
International Journal of Hygiene and Environmental
Health 214 (2011) 26–35
Diisononyl 1,2-cyclohexanedicarboxylic acid
(DINCH) and Di(2-ethylhexyl)terephthalate (DEHT) in
indoor dust samples: Concentration and analytical
problems
A destra GC SIM m/z 155
Sopra: standard solution of DINCH = 13μg/ml)
Sotto: “house dust sample”
23. DINCH/Hexamoll (BASF)
P03.3290. From Zero to One-Hundred in 15 Years:
Urine Samples from the German Environmental
Specimen Bank Reveal Omnipresent and Further
Increasing Exposures to the Novel Plasticizer
Substitute Hexamoll DINCH
“production rose from 9.000 t in 2002, to 155.000 t in
2014, to a predicted 220.000 t in 2019”
(urina) “The median concentration for OH-MINCH
increased from 0.15 μg/L in 2010 to 0.70 μg/L in
2017”.
25. C28 C29 C30 C31 C32 C33 C35 Som
ma
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
1100
1200
1300
1400
n-alcani in foraggio e feci di pecora
Foraggio
Feci
n-alcani
mg/Kgss
C27 C28 C29 C30 C31 C32 C33 C35 Tota-
le
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
550
600
650
700
Distribuzione di n-alcani in varie specie della flora italiana
D Glomerata
L Multiflorum
L perenne
MEDIA Graminae
M Sativa
T Repens
T Pratense
MEDIA Leguminosae
n- alcani
mg/Kgss
Malossini, Piasentier , Bovolenta
CIHEAM - Options Mediterraneennes
N-alkanes as markers in feeding trials
Vulich, O’Riordan, Hanrahan
The Journal of Agricultural Science 116(02):319
- 323 · April 1991
Use of n-alkanes for the estimation of
herbage intake in sheep: Accuracy and
precision of the estimates
Idrocarburi prevalenti:
n-alcani
C27,C29,C31,C33
26. n-alcani/compost
ARROTONDANDO, per il COMPOST:
60 gg 7500 mg/Kg 7,5 grammi/Kilo (0,75%)
90 gg 3500 mg/Kg 3,5 “
150 gg 2900 mg/Kg 2,9
J. Agric. Food Chem. 2007, 55, 2293−2302
Molecular Characterization of Compost at Increasing Stages of
Maturity. 1. Chemical Fractionation and Infrared Spectroscopy
RICCARDO SPACCINI* AND ALESSANDRO PICCOLO
27. Idrocarburi naturali: Toluene
(fanghi in fase acidofila)
F
o
r
m
Formation and Biodegradation of Toluene in the Anaerobic Sludge Digestion Process
Bozena Mrowiec, Jan Suschka, Tim C. Keener - Water Environ. Res., 77, 274 (2005).
Fondo scala:
45 mg/l
28. The words “figure”
and “fictitious” both derive
from the same Latin root:
“fingere”. Beware!
M.J.Moroney
Editor's Notes
La discussione si focalizza sugli idrocarburi pesanti nei terreni, con qualche accenno alle acque.
Solventi:
Freon = 1,1,2-tricloro1,2,2-trofluoroetano per il metodo 5520 C (IR; inadatto per la misura accurata di “gasoline” in acqua, quindi di idrocarburi leggeri);
gli “hydrocarbons” si determinano per purificazione su gel di silice dopo estrazione con i metodi B, C, D o E
n-esano per gli altri metodi.
Dati su flora italiana da:
F.Malossini, E.Piasenter e S. Bovolenta “n-Alkane Content of Some Forages” in J. Sci. Food. Agric. 1990, 53, 405-409
Dati su erba/letame (pecore) adattati da:
S.A. Vulich, E.G. O’Riordan e J.P. Hanrahan “Use of n-alkanes for the estimation of herbage intake in sheep: accurancy and precision of the estimates” in Journal of Agricultural Science, Cambridge (1991), 116, 319-323
N.B. omesso il valore di C32 nel letame, in quanto somministrato come standard interno al bestiame, per il calcolo del consumo di foraggio (“herbage intake”)
Dati su flora italiana da:
F.Malossini, E.Piasenter e S. Bovolenta “n-Alkane Content of Some Forages” in J. Sci. Food. Agric. 1990, 53, 405-409
Dati su erba/letame (pecore) adattati da:
S.A. Vulich, E.G. O’Riordan e J.P. Hanrahan “Use of n-alkanes for the estimation of herbage intake in sheep: accurancy and precision of the estimates” in Journal of Agricultural Science, Cambridge (1991), 116, 319-323
N.B. omesso il valore di C32 nel letame, in quanto somministrato come standard interno al bestiame, per il calcolo del consumo di foraggio (“herbage intake”)