Le agevolazioni per Le Start Up e le PMI Innovative nelle slide di Nicola Rossi Dottore Commercialista Commissione Studio ODCEC per l’Innovazione delle PMI
FINTECH, OVVERO: IL NUOVO TERMINE DA CUI PARTIRE ANGELO LAZZARI
INVESTIRE IN INNOVAZIONE PER INNOVARE GLI INVESTIMENTI
L’innovazione è un cambiamento. Ma che tipo di cambiamento?
Ma l’innovazione come si realizza?
Sono alcune dell domande a cui l'articolo vuole rispondere.
Cosa c’è di più antico e semplice di leggere un libro?
Amazon è diventata una delle più grandi aziende applicando le potenzialità offerte dall’innovazione digital a un mercato tradizionale. Questo è un esempio di innovazione: un passato che continua nel futuro migliorandolo, senza essere intrappolati nel passato stesso e che lo trascende. Bisogna avere la forza di rompere con le nostre abitudini, di fare previsioni e analisi libere dal passato: come diceva Nietzsche, “il peggior modo per ripagare il maestro è rimanere allievo”.
Oggi l’innovazione è imprescindibile dall’approccio digital, dalla continua interconnessione di dati, cose e/o persone. La conseguenza di questo è che il progresso può e deve avvenire attraverso l’intelligenza collettiva.
L’innovazione è come una torcia che accende altri fiammiferi, senza però che lei perda la propria fiamma e si consumi per loro.
L’innovazione porta a una crescita e si riproduce, ha rendimenti sempre crescenti, ma ciò è possibile grazie allo scambio tra gli individui.
L'importanza dell'innovazione nel fintech, nel mercato finanziario, si evince dal numero sempre maggiore di startup. A mio avviso è necessario cavalcare il momento per poter offrire rapidamente nuovi servizi, come nel caso di Amazon, partendo dal mercato tradizionale. Già oggi ad esempio:
• dalla semplice firma di un mandato è possibile offrire un servizio di identificazione a distanza certificato;
• una app rivolta ai gestori dà la possibilità di interagire direttamente con i clienti, anche potenziali.
Due concetti innovativi: semplicità e sicurezza
Le “fintech” di successo dovranno avere 2 caratteristiche fondamentali: semplicità e sicurezza.
1. Per rendere più semplice la vita del risparmiatore, consentendo allo stesso tempo di aumentare le sue opportunità e l’autonomia di scelta, quando, come e con l’operatore selezionato.
2. Per rendere questo nuovo approccio anche massimamente affidabile, facendo sì che il tutto avvenga nella massima riservatezza e sicurezza.
Alcuni approfondimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=pPkNtN8G7q8
http://www.slideshare.net/visabit/visabit-presentazione
Per comunicare efficacemente con un cliente o con il datore di lavoro, ma anche nei rapporti personali, non bastano eloquenza e preparazione. Il linguaggio del corpo riveste grande importanza: dalla postura allo sguardo, da modo in cui ci presentiamo a tutti quei piccoli gesti, anche inconsapevoli, che dicono di noi molto più delle parole.
Le agevolazioni per Le Start Up e le PMI Innovative nelle slide di Nicola Rossi Dottore Commercialista Commissione Studio ODCEC per l’Innovazione delle PMI
FINTECH, OVVERO: IL NUOVO TERMINE DA CUI PARTIRE ANGELO LAZZARI
INVESTIRE IN INNOVAZIONE PER INNOVARE GLI INVESTIMENTI
L’innovazione è un cambiamento. Ma che tipo di cambiamento?
Ma l’innovazione come si realizza?
Sono alcune dell domande a cui l'articolo vuole rispondere.
Cosa c’è di più antico e semplice di leggere un libro?
Amazon è diventata una delle più grandi aziende applicando le potenzialità offerte dall’innovazione digital a un mercato tradizionale. Questo è un esempio di innovazione: un passato che continua nel futuro migliorandolo, senza essere intrappolati nel passato stesso e che lo trascende. Bisogna avere la forza di rompere con le nostre abitudini, di fare previsioni e analisi libere dal passato: come diceva Nietzsche, “il peggior modo per ripagare il maestro è rimanere allievo”.
Oggi l’innovazione è imprescindibile dall’approccio digital, dalla continua interconnessione di dati, cose e/o persone. La conseguenza di questo è che il progresso può e deve avvenire attraverso l’intelligenza collettiva.
L’innovazione è come una torcia che accende altri fiammiferi, senza però che lei perda la propria fiamma e si consumi per loro.
L’innovazione porta a una crescita e si riproduce, ha rendimenti sempre crescenti, ma ciò è possibile grazie allo scambio tra gli individui.
L'importanza dell'innovazione nel fintech, nel mercato finanziario, si evince dal numero sempre maggiore di startup. A mio avviso è necessario cavalcare il momento per poter offrire rapidamente nuovi servizi, come nel caso di Amazon, partendo dal mercato tradizionale. Già oggi ad esempio:
• dalla semplice firma di un mandato è possibile offrire un servizio di identificazione a distanza certificato;
• una app rivolta ai gestori dà la possibilità di interagire direttamente con i clienti, anche potenziali.
Due concetti innovativi: semplicità e sicurezza
Le “fintech” di successo dovranno avere 2 caratteristiche fondamentali: semplicità e sicurezza.
1. Per rendere più semplice la vita del risparmiatore, consentendo allo stesso tempo di aumentare le sue opportunità e l’autonomia di scelta, quando, come e con l’operatore selezionato.
2. Per rendere questo nuovo approccio anche massimamente affidabile, facendo sì che il tutto avvenga nella massima riservatezza e sicurezza.
Alcuni approfondimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=pPkNtN8G7q8
http://www.slideshare.net/visabit/visabit-presentazione
Per comunicare efficacemente con un cliente o con il datore di lavoro, ma anche nei rapporti personali, non bastano eloquenza e preparazione. Il linguaggio del corpo riveste grande importanza: dalla postura allo sguardo, da modo in cui ci presentiamo a tutti quei piccoli gesti, anche inconsapevoli, che dicono di noi molto più delle parole.
RETI D'IMPRESA: L' unione che crea il successo!Viadigitale.it
"RETI D'IMPRESA"
L' unione che crea il successo!
Programma:
Introduzione alla rete d'impresa
Contratto di Rete
Case History
Relatore: Dott. Giorgio Riondato
Dottore Commercialista e Revisore Legale con laurea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia in Economia e Commercio, indirizzo in consulenza economica-giuridica; Manager di Rete con Corso di Formazione “Le Metodologie di Gestione della Rete di Imprese” organizzato da Fondazione Universitaria Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia e da ASSORETIPMI
Delegato Regionale per il Veneto di ASSORETIPMI
Partner della serata:
Banca Prealpi
ASSORETIPMI
Viadigitale.it
Media Partner
Oggitreviso.it
Le slides dell' intervento dei Dott. Miele e Pinto del gruppo Unicredit per il convegno "#amalfilovecoast. Mille volti, un'unica voce" organizzato dall'Associazione Distretto Turistico Costa d'Amalfi il 15 Ottobre 2014.
Come e perché fare Rete oggi.
Obiettivo:
AssoretiPMI Delegazione Campania incontra gli imprenditori, e tutti coloro che sono interessati, per presentare le potenzialità dello "strumento" Reti d'imprese e dare corpo a idee, progetti, suggerimenti per lo sviluppo delle Reti d'Impresa in Campania. Come e perché fare rete oggi può rappresentare la scelta giusta per le imprese per tornare a essere competitive.
Testimonianze aziendali, idee progettuali, servizi offerti da AssoretiPMI e le reti d'impresa in Campania. Si parlerà di tutto questo e tanto altro nel webinar di "Per chi suona la Campania".
Target:
"Per chi suona la Campania" è un vero e proprio incontro virtuale pensato da AssoretiPMI Delegazione Campania e da Triboo Management per relazionarsi con i membri del gruppo di Linkedin Reti d'Imprese PMI, i soci di AssoretiPMI e chiunque avesse a cuore questa Regione. Il webinar è aperto quindi anche a manager, professionisti, consulenti aziendali, imprenditori e a tutti coloro interessati a conoscere più da vicino la realtà delle reti d'imprese.
Banco Popolare - Banca di Novara presentazione La Campania e le reti di impreseTechnologyBIZ
Michelarcangelo Carusillo, Responsabile Area Affari Napoli della Banca Popolare di Novara, intervenuto al Convegno organizzato da TechnologyBIZ "La Campania e le Reti di Imprese. Strategie, Opportunità, Casi di successo", 9 luglio - Palazzo PICO.
E’ ormai sotto gli occhi di tutti che il digitale ha ormai totalmente rivoluzionato il mondo della distribuzione commerciale: da un lato rende più efficienti le operazioni di back end (come la gestione del magazzino, degli inventari, degli ordini e riordini, della sicurezza), dall’altro migliora i servizi di front end (dall’esposizione della merce al riassortimento, dai servizi di pagamento alle iniziative legate all’ingaggio e alla fidelizzazione per arrivare all’ottimizzazione dei servizi di pre e post vendita). Il Retail è oggi radicalmente mutato grazie all’avvento della cosiddetta distribuzione multicanale o omnicanalità perché il commercio deve allinearsi all’evoluzione dei consumatori che vivono sempre più una doppia vita (analogica e digitale), usano tanta tecnologia fissa e mobile, sono influenzati non solo dai media tradizionali ma anche dai social media. Si sceglie in-store e se la merce non c’è si ordina on-line, si compra on-line e si ritira in-store, si acquista in rete ma se l’oggetto non piace si va in negozio a restituirlo. I negozi, sempre più connessi e comunicanti, offrono ai clienti tablet, pareti e specchi digitali e app per consultare informazioni e presentare i propri prodotti.
TechnologyBIZ 2014
Doppia edizione
4 Dicembre a Città della Scienza - TBIZ Kick-Off, una giornata di networking
Maggio: TBIZ Open World, incontri con il territorio e con i partner esteri di TBIZnet
Tutto in una sera: TBIZ Conference 2015TechnologyBIZ
TBIZ Conference 2015
Città della Scienza, NAPOLI, martedì 1 dicembre ore 15-20
2 tavole rotonde, 10 start-up pitch, 20 keynote speakers talk
Pitch competition premio Antonio Falconio
Dal MISE: ecco i voucher per l’internazionalizzazione
Bando SME Instruments: come evitare gli errori più comuni
Politiche per il Made in Campania: a che punto siamo?
Sviluppo Campania: l’intervento straordinario per la competitività
L'unione fa la forza: il territorio si aggrega per competere
Campania Competitiva: il piano di azione della Regione
La proposta, in 8 punti di Digital Magics al governo (in memoriam: Enrico Gasperini)
RETI D'IMPRESA: L' unione che crea il successo!Viadigitale.it
"RETI D'IMPRESA"
L' unione che crea il successo!
Programma:
Introduzione alla rete d'impresa
Contratto di Rete
Case History
Relatore: Dott. Giorgio Riondato
Dottore Commercialista e Revisore Legale con laurea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia in Economia e Commercio, indirizzo in consulenza economica-giuridica; Manager di Rete con Corso di Formazione “Le Metodologie di Gestione della Rete di Imprese” organizzato da Fondazione Universitaria Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia e da ASSORETIPMI
Delegato Regionale per il Veneto di ASSORETIPMI
Partner della serata:
Banca Prealpi
ASSORETIPMI
Viadigitale.it
Media Partner
Oggitreviso.it
Le slides dell' intervento dei Dott. Miele e Pinto del gruppo Unicredit per il convegno "#amalfilovecoast. Mille volti, un'unica voce" organizzato dall'Associazione Distretto Turistico Costa d'Amalfi il 15 Ottobre 2014.
Come e perché fare Rete oggi.
Obiettivo:
AssoretiPMI Delegazione Campania incontra gli imprenditori, e tutti coloro che sono interessati, per presentare le potenzialità dello "strumento" Reti d'imprese e dare corpo a idee, progetti, suggerimenti per lo sviluppo delle Reti d'Impresa in Campania. Come e perché fare rete oggi può rappresentare la scelta giusta per le imprese per tornare a essere competitive.
Testimonianze aziendali, idee progettuali, servizi offerti da AssoretiPMI e le reti d'impresa in Campania. Si parlerà di tutto questo e tanto altro nel webinar di "Per chi suona la Campania".
Target:
"Per chi suona la Campania" è un vero e proprio incontro virtuale pensato da AssoretiPMI Delegazione Campania e da Triboo Management per relazionarsi con i membri del gruppo di Linkedin Reti d'Imprese PMI, i soci di AssoretiPMI e chiunque avesse a cuore questa Regione. Il webinar è aperto quindi anche a manager, professionisti, consulenti aziendali, imprenditori e a tutti coloro interessati a conoscere più da vicino la realtà delle reti d'imprese.
Banco Popolare - Banca di Novara presentazione La Campania e le reti di impreseTechnologyBIZ
Michelarcangelo Carusillo, Responsabile Area Affari Napoli della Banca Popolare di Novara, intervenuto al Convegno organizzato da TechnologyBIZ "La Campania e le Reti di Imprese. Strategie, Opportunità, Casi di successo", 9 luglio - Palazzo PICO.
E’ ormai sotto gli occhi di tutti che il digitale ha ormai totalmente rivoluzionato il mondo della distribuzione commerciale: da un lato rende più efficienti le operazioni di back end (come la gestione del magazzino, degli inventari, degli ordini e riordini, della sicurezza), dall’altro migliora i servizi di front end (dall’esposizione della merce al riassortimento, dai servizi di pagamento alle iniziative legate all’ingaggio e alla fidelizzazione per arrivare all’ottimizzazione dei servizi di pre e post vendita). Il Retail è oggi radicalmente mutato grazie all’avvento della cosiddetta distribuzione multicanale o omnicanalità perché il commercio deve allinearsi all’evoluzione dei consumatori che vivono sempre più una doppia vita (analogica e digitale), usano tanta tecnologia fissa e mobile, sono influenzati non solo dai media tradizionali ma anche dai social media. Si sceglie in-store e se la merce non c’è si ordina on-line, si compra on-line e si ritira in-store, si acquista in rete ma se l’oggetto non piace si va in negozio a restituirlo. I negozi, sempre più connessi e comunicanti, offrono ai clienti tablet, pareti e specchi digitali e app per consultare informazioni e presentare i propri prodotti.
TechnologyBIZ 2014
Doppia edizione
4 Dicembre a Città della Scienza - TBIZ Kick-Off, una giornata di networking
Maggio: TBIZ Open World, incontri con il territorio e con i partner esteri di TBIZnet
Tutto in una sera: TBIZ Conference 2015TechnologyBIZ
TBIZ Conference 2015
Città della Scienza, NAPOLI, martedì 1 dicembre ore 15-20
2 tavole rotonde, 10 start-up pitch, 20 keynote speakers talk
Pitch competition premio Antonio Falconio
Dal MISE: ecco i voucher per l’internazionalizzazione
Bando SME Instruments: come evitare gli errori più comuni
Politiche per il Made in Campania: a che punto siamo?
Sviluppo Campania: l’intervento straordinario per la competitività
L'unione fa la forza: il territorio si aggrega per competere
Campania Competitiva: il piano di azione della Regione
La proposta, in 8 punti di Digital Magics al governo (in memoriam: Enrico Gasperini)
TBIZ 2013 - Smart & Start di Invitalia a TBIZTechnologyBIZ
Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, sostiene le imprese e i progetti innovativi e ad alto valore aggiunto. Si rivolge alle aziende con concreti piani di sviluppo e gestisce una serie di incentivi per la diffusione della cultura dell’innovazione nel sistema imprenditoriale italiano.
A TBIZ 2013 è intervienuto: Andrea Miccio, dell’Area Finanza e Impresa di Invitalia, che ha illsutrato, nel corso del workshop, gli strumenti a disposizione degli imprenditori o aspiranti tali.
Napoli 28 e 29 novembre 2013. Nata nel 2009, TechnologyBIZ al Sud è la più importante iniziativa multidisciplinare su tecnologie e innovazione. Focalizzata su quelle idee che hanno il potere di cambiare le abitudini dei territori, TBIZ raduna una ampia rete di idee, persone, iniziative che condividono l’urgenza di coltivare la Cultura dell'Innovazione e, partendo dalle eccellenze, promuovere un ecosistema territoriale competitivo impresa-ricerca-istituzione che guardi al mercato globale. TechnologyBIZ è animata da una comunità di oltre tremila tra imprenditori, ricercatori, professionisti, rappresentanti delle Istituzioni locali.
TBIZ 2012 - Creative Clusters II - Start up decreto sviluppo
TechnologyBIZ: Napoli Shoes è la prima Rete di imprese del settore calzaturiero realizzata in Campania.
1. “NAPOLI SHOES”: LA RETE DEI CALZATURIERI NAPOLETANI
Napoli li 09/07/2013
1
2. 2
Indice
Rete d’impresa: aspetti fiscali
Quadro normativo di riferimento
Agevolazioni fiscali
Napoli Shoes
Perché una rete
Componenti
Tipologia di rete
Programma di rete
Funzionamento della rete Napoli Shoes
Piano operativo ante costituzione della rete
1 step: rete “leggera”
2 step: rete “pesante”
Struttura della rete
Piano operativo post costituzione della rete
4. PERCHE’ UNA RETE
IMPRESE DEL POLO
CALZATURIERO CHE VOGLIONO
LAVORARE “IN TEAM”
MANTENENDO LA PROPRIA
AUTONOMIA PRODUTTIVA,
AMMINISTRATIVA,
COMMERCIALE, E
LOCALIZZAZIONE
TERRITORIALE
Fortificare la competitività nazionale soprattutto
internazionale
OBIETTIVO PRINCIPALE
FARE “BUSINESS”
INSIEME PER VINCERE LA
SFIDA DEI NUOVI
MERCATI
Promuovere il “Made in Naples” per una
produzione di alta qualità da destinare ai mercati
UE ed extra (es. Cina , altri paesi asiatici,
Giappone, Russia ed USA)
Promuovere progetti tendenti ad innovare i
processi ed i prodotti (RES)
Promuovere progetti comuni di formazione del
personale dipendente
Migliorare l’affidabilità complessiva delle singole
imprese verso i terzi
4
5. SEGUE: PERCHE’ UNA RETE
Accedere agli incentivi fiscali di rete
Vantare un miglior rating bancario per accedere ad
un maggiore credito con migliore pricing
Implementare azioni congiunte commerciali, di
comunicazione e marketing
Affermare un brand che possa tipizzare un vero
prodotto di rete
Aumentare la propria capacita produttiva
incrementando i fatturati
5
6. COMPONENTI
N. 9 IMPRESE DEL POLO
CALZATURIERO NAPOLETANO
(ARZANO, CASORIA,
TEVEROLA) CHE HANNO
MANIFESTATO LA PROPRIA
“FINALITA’ D’INTENTO”
FATTURATO COMPLESSIVO DI € 50 ML/ ANNUO
N.B. MOLTE SONO ALTRE
IMPRESE CHE VOGLIONO
ADERIRE
INVESTIMENTI PER CIRCA € 30 ML
ADDETTI IMPIEGATI CIRCA 500
MOL DI € 5 ML /ANNUO
6
MEDIA DI 5,5 ML
AD AZIENDA
MEDIA DI N.55
ADDETTI AD
AZIENDA
MEDIA DI 0,5
MGL AD
AZIENDA
7. SEGUE: COMPONENTI
7
SCELTA DELLE AZIENDE
ADERENTI FATTA CON LA
MASSIMA ATTENZIONE
UN TEAM DI SPECIALISTI (STUDIO SENESE/
CAMPANIA INNOVAZIONE) HA SVOLTO UN
CHECK-AZIENDALE
CRITERI
Produzione artigianale di alta qualità e fatta
esclusivamente in Italia
Solidità economica e finanziaria
Rispetto della legalità
Equilibrio produttivo donna /uomo
Capacità di lavorare in team con management
attento alle novità
Propensione all’ esportazione
8. SEGUE: COMPONENTI
Obiettivi quantitativi di “Napoli
shoes” con implementazione della
rete a max 15 aziende
INCREMENTO VOLUME D’AFFARI: € 40 ML/ANNUO
PRODUZIONE GIORNALIERA: 100 PAIA PER AZIENDA
DA UN MIN. DI 200.000 AD UN MAX. DI 400.000
PAIA/ANNUE COME PRODOTTO DI RETE
GIRO D’AFFARI GLOBALE € 100 ML/ANNUO
€ 32 ML DONNA
€ 8 ML UOMO
8
9. TIPOLOGIA DI RETE
Contratto di rete associativa con
attività esterna VERTICALE E/O DI
FILIERA
Ufficio stile
NAPOLI SHOES
Redatto con atto pubblico notarile in
modo che la rete possa avere
autonomia patrimoniale rispetto alle
singole imprese aderenti
Con fondo patrimoniale autonomo
ed organo comune di gestione
MISTA
Per lavorare sul
“progetto” e
realizzare un
prodotto specifico
di rete
Produttori di materie prime
Produttori di accessori
Distribuzione e logistica
Trasformatori ed assemblatori
calzaturieri
ORIZZONTALE
9
Atto notarile in
data 25/02/2013
10. STRUTTURA DELLA RETE
10
MERCATO
INPUT / OUTPUT
DISTRIBUZIONE
PACKAGING
CALPIERRE
UFFICIO STILE
PRODUZIONE
MATERIE PRIME
VERTICALE
DI FILIERA
ORIZZONTALE
DI MANIFATTURA
IMPRESE CALZATURIERE ED
ACCESSORISTICA
STRUTTURA MISTA
DEI MILLE
FRANCESCO
BENIGNO
FRANCO
FEDELE
GIANNI DE
SIMONE -
MANILA
MARTIN
CLAY
TIFFILERRE 18 KT
11. PROGRAMMA DI RETE
Acquisti centralizzati (comitato d’acquisto) di materie prime, servizi e
formazione per razionalizzare i costi di gestione ed avere più mark up;
creare una scuola di formazione per l’avvio all’attività di artigiano calzaturiero
AREA
ACQUISTI
AREA
PRODUTTIVA
Il prodotto di rete consente di partecipare ad un progetto produttivo comune,
senza che vi siano ingerenze sul know how specifico di ciascun aderente;
il controllo delle vendite permette di conoscere i modelli ed i colori più richiesti
in modo da migliorare le performance produttive e di vendita
Aumentare la singola capacità di vendere sul mercato nazionale ed
internazionale;
aiutare i venditori a disfarsi di parte dell’invenduto (circa 20%) in modo da
fidelizzare in misura maggiore;
logica analoga per campionari e rimanenze
Costi ed iniziative saranno spalmati su più imprese con abbattimento del
costo a carico di ciascuna impresa
11
AREA
COMMERCIALE
AREA
MARKETING
AREA
FINANZA
Possibilità di migliorare l’accesso al credito disponendo di un “rating di rete”;
opportunità di agevolazioni fiscali
MIGLIORAMENTO
COMPLESSIVO
DELLA “CULTURA
D’IMPRESA”
13. PIANO OPERATIVO ANTE COSTITUZIONE DELLA RETE
Per avvio attività di screening
consegna allo studio dei bilanci 2010 – 2011 – 2012, oltre mod. unico 2013 –
redditi 2012 e visura CCIAA aggiornata
ENTRO 04/02
ENTRO 06/02
ENTRO 11/02
ENTRO 25/02
Conclusione attività di screening per determinazione criteri di ripartizione
delle quote di partecipazione al fondo patrimoniale di rete
Riunione con il gruppo fondatore di “Napoli Shoes”
Sottoscrizione del contratto di rete con atto pubblico notarile
13
ENTRO 21/02
Riunione con il gruppo fondatore di “Napoli Shoes” per definire gli ultimi
dettagli del “contratto di rete”
14. PIANO OPERATIVO POST COSTITUZIONE DELLA RETE
14
PROGRAMMA
DI RETE
SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE IMPRESE ADERENTI
FORMAZIONE PERSONALE DIPENDENTE
SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING CON ATTUAZIONE AFFIDATA A CONSULENTI ESTERNI
ORGANIZZAZIONE IN COMUNE DI EVENTI E FIERE
CREAZIONE DI UN SOFTWARE DI RETE PER SCAMBIO DI INFORMAZIONI E MIGLIORAMENTO DELLE
SINERGIE COMUNICATIVE DI RETE
SOLO CON ATTIVITA’ INTERNA
LA RETE FUNZIONA SOLO TRA GLI ADERENTI E
NON HA CONTATTO DIRETTO CON IL MERCATO
1 STEP
“RETE LEGGERA”
FINO AL 31/12/2013
15. SEGUE: PIANO OPERATIVO POST COSTITUZIONE DELLA RETE
15
COMITATO DI GESTIONE
“LEGGERO” CON COMPITI
SOLO DI COORDINAMENTO E
DI CONTROLLO
FONDO PATRIMONIALE
“LEGGERO” E
DISTRIBUITO PER QUOTE
UGUALI
ASSET DI RETE
FASI GIA’
ATTUATE
FUNZIONA
COME UN
CDA
NOMINA DI UN TEAM DI
COORDINATORI
COMMERCIALI DI RETE
RICHIESTA ACCESSO AL
FONDO PER LA
FORMAZIONE DEL
PERSONALE
CREAZIONE DEL
COMITATO D’ACQUISTO
“LOGO DI RETE” E SI STA
STUDIANDO UN MARCHIO
PER LA PRODUZIONE DI
RETE
AFFIDATO AD UNA SOCIETA’
COMMERCIALE ESPERTA
DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
ACCESSO DI RETE A FIERE
DEL SETTORE
IN STUDIO L’APERTURA DI
UNO SHOW ROOM
PERMANENTE A SHANGHAI
16. 1° STEP: RETE “LEGGERA”
16
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
COLLABORAZIONE TRA LE IMPRESE
PER UN MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E NON VI E’
ALCUN RAPPORTO DIRETTO DELLA RETE CON IL
MERCATO NE’ IN FASE DI INPUT E NEANCHE IN FASE
DI OUTPUT
FONDO PATRIMONIALE “LEGGERO”, CIOE’
ADATTO SOLO A COPRIRE I COSTI DI MANTENIMENTO
DELLA RETE
FLESSIBILITA’ DELLA RETE DI IMPRESA POICHE’
VIENE MANTENUTA PIENA AUTONOMIA NELLA FASE
DECISIONALE, PRODUTTIVA E COMMERCIALE
COMITATO DI GESTIONE CHE AGISCE PIU’ IN FASE
DI CONTROLLO DELL’OPERATO DELLE SINGOLE
IMPRESE CHE IN FASE PROPOSITIVA PER LO
SVILUPPO DELLE STESSE
DIFFICOLTA’ A RICORRERE AD UN CREDITO
BANCARIO DI RETE
POCO RAFFORZAMENTO DELLA COMPETITIVITA’
DELLE IMPRESE ADERENTI
MANCANZA DELLA SOGGETTIVITA’ GIURIDICA
DELLA RETE
NON SI REALIZZA UN PRODOTTO DI RETE
SOLO CON ATTIVITA’ INTERNA
17. 17
2° STEP: RETE “PESANTE”
RETE PESANTE
“DEFINITIVA”
MISTA / ATTIVITA’ INTERNA
ED
ESTERNA
LA RETE AVRA’ CONTATTO DIRETTO CON IL MERCATO DI RIFERIMENTO
LA RETE E’ ADATTA AD IMPRESE CHE HANNO NECESSITA’ DI CRESCERE IN
COMPETITIVITA’ MA, ANCHE IN CRESCITA “REALE” DI STRUTTURA, SOLIDITA’ FINANZIARIA
E FATTURATO
18. 18
ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO E COMMERCIALE DI
“NAPOLI SHOES” C.D. “PESANTE”
MERCATO
NAPOLI SHOES
UFFICIO COMMERCIALE DI
RETE ACQUISISCE ORDINI
DI PRODOTTO
DISTRIBUZIONE ORDINI
ALLE IMPRESE ADERENTI
UFFICIO STILE
PRODUZIONE MATERIE
PRIME
PACKAGING
IMPRESE
CALZATURIERE
IMPRESE DI
DISTRIBUZIONE DI
RETE
IN FASE DI OUTPUT
IN FASE DI INPUT
19. 19
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
LA RETE E’ ADATTA AD IMPRESE CHE VOGLIONO SVILUPPARE UNO SPECIFICO “PRODOTTO DI RETE”,
INDIVIDUANDO O ATTRIBUENDO A CIASCUNA IMPRESA ADERENTE SPECIFICI COMPITI (ESEMPIO
PRODUTTIVITA’, COMMERCIALE E/O DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE)
20. 20
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
PROGRAMMA DI RETE
ATTIVITA’ INTERNA
SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE IMPRESE ADERENTI
FORMAZIONE PERSONALE DIPENDENTE
SCELTE STRATEGICHE DI MARKETING CON ATTUAZIONE AFFIDATA A CONSULENTI ESTERNI
ORGANIZZAZIONE IN COMUNE DI EVENTI E FIERE
CREAZIONE DI UN SOFTWARE DI RETE PER SCAMBIO DI INFORMAZIONI E MIGLIORAMENTO DELLE SINERGIE
COMUNICATIVE DI RETE
ATTIVITA’ ESTERNA
INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITA’ DI RETE CON CREAZIONE DI UNO SPECIFICO “PRODOTTO DI RETE”
OPPURE CON UTILIZZO DELLE IMPRESE ADERENTI IN RELAZIONE ALLA LORO REALIZZAZIONE PRODUTTIVA
DOTAZIONE DI UNA SEDE “DI RETE” DOVE CONCENTRARE PERSONALE AMMINISTRATIVO, COMMERCIALE E
STRATEGICO PER LO SVILUPPO DELLA RETE
21. 21
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
ASSET DI RETE
FONDO PATRIMONIALE “PESANTE” E
DISTRIBUITO CON CRITERI NON
PARITETICI MA PROPORZIONALI
COMITATO DI GESTIONE “PESANTE”
CON COMPITI DI GESTIONE E
SVILUPPO
PARAMETRI
RICAVI SU INDEBITAMENTO
FINANZIARIO(R/I)
FORMATO DA UN NUMERO VARIABILE
DA UN MIN DI 3 AD UN MAX DI 7 SCELTI
CON DEMOCRATICITA’
PATRIMONIO NETTO SU ATTIVITA’
(PN/A)
NUMERO DI SCARPE ANNUE
PRODOTTE/ TOT. PROD. IMPRESE
ADERENTI
∑
22. 22
SEGUE 2° IPOTESI: RETE PESANTE
MISTA
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
FONDO PATRIMONIALE “PESANTE” ADATTO A
RENDERE PATRIMONIALMENTE AUTONOMA LA
RETE VERSO I TERZI (C.D. PATRIMONIALITA’
GIURIDICA DELLA RETE)
MINORE FLESSIBILITA’ DELLA STRUTTURA DI
RETE RISPETTO ALLA C.D. RETE LEGGERA.
IN OGNI CASO LE IMPRESE MANTENGONO LE
PROPRIE AUTONOMIE PRODUTTIVE, COMMERCIALI
E LA PROPRIA LOCALIZZAZIONE
MAGGIORE POSSIBILITA’ DI RICORRERE AL
“CREDITO BANCARIO” DI RETE
COLLABORAZIONE TRA IMPRESE PER UN
MAGGIORAMENTO DI PROCESSI E DI PRODOTTI
NECESSITA’ DI CREARE UNA SPECIFICA “SEDE DI
RETE” PER UN SUO OPPORTUNO FUNZIONAMENTO
AMMINISTRATIVO/COMMERCIALE
CREAZIONE DI UN “PRODOTTO DI RETE”,
AUTONOMO DALLE PRODUZIONI DI CIASCUNA
IMPRESA ADERENTE
COMITATO DI GESTIONE OPERATIVO AL
MASSIMO
SCELTE STRATEGICHE E COMMERCIALI
CONDIVISE PER GIUNGERE AD UNA COMPLETA
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
24. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
ASPETTI FISCALI
Introdotto con i commi da 2-quater a 2 – septies dell’art. 42 del D.L n.
78/2010
Circolare A.E. n. 15/E del 14/4/2011 (espone gli aspetti del contratto di
rete)
Circolare A.E n. 4/E del 15/2/2011 (disciplina l’asseverazione del
programma)
Art. da 1 a 4 del DM 25/2/2011 (disciplina gli organismi abilitati
all’assunzione del programma di rete)
Ris. n. 70/E del 30/6/2011 (esclude la soggettività tributaria del contratto di
rete, ma consente alla rete di richiedere il codice fiscale)
24
26. SEGUE: AGEVOLAZIONE FISCALE
SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DI
RETE
PRESUPPOSTI OGGETTIVI
(COMMA 2-QUATER, ART. 42 D.L.
78/2010)
DESTINAZIONE DEGLI UTILI
ACCANTONATI A NUOVI
INVESTIMENTI
FONDO PATRIMONIALE COMUNE
CONDIZIONE
ESSENZIALE PER
COSTITUIRE UNA RETE
CON “PERSONALITA’
GIURIDICA”
26
COMMA 4-QUATER ART.3
D.L. 5/2009
• ISCRIZIONE NELLA
SEZIONE ORDINARIA
DEL REGISTRO DELLE
IMPRESE
• CONTRATTO DI RETE
CON ATTO PUBBLICO
O ALTRA FORMA
SPECIFICATA DALLA
LEGGE
27. SEGUE: AGEVOLAZIONE FISCALE
N.3 Interpretazioni dell’agenzia delle entrate
contrastanti fra loro ai fini della fruizione
dell’agevolazione fiscale
CIRC. AGENZIA DELLE ENTRATE 15/E/2011 –
RIS. 89/E/2011
27
CIRC. AGENZIA DELLE ENTRATE 20/E/2013
AGEVOLAZIONE
FISCALE E’ POSSIBILE
SE E’ STATO ISTITUITO
UN FONDO
PATRIMONIALE
COMUNE
AGEVOLAZIONE
FISCALE E’ POSSIBILE
SE LA RETE E’
STIPULATA PER ATTO
PUBBLICO
AGEVOLAZIONE FISCALE CHE NON E’ POSSIBILE
USUFRUIRE NEL CASO IN CUI LA RETE ABBIA
“PERSONALITA’ GIURIDICA”
ELEMENTI ESSENZIALI PER
L’OTTENIMENTO DELLA
PERSONALITA’ GIURIDICA AI SENSI
DEL COMMA 4-QUATER ART. 3 D.L.
5/2009