Un viaggio semiserio alla scoperta di una tecnica per risparmiare.
- nelle note trovate lo speech -
qui la performance live (https://www.youtube.com/watch?list=PLgZ9BF4nICyadYUhqb2RVPBAuWhR5JKZo&v=kEisJ307D9U)
Il titolo inganna, sembra quello di una barzelletta, ma non è così, stiamo per parlare di cose molto serie, complesse che muovono emozioni molto forti, e di solito io per riuscire a farmi seguire nell’esplosione di una tale serietà mi aiuto andando a pescare in ambiti che tutti capiamo, per la presentazione di oggi ho deciso di iniziare la mia storia con una cosa che tutti conosciamo, le merendine confezionate.
Quanti di voi conoscono il Tortino Porretta?
Ok, non ci sono molto emiliani qui, innanzi tutto perché si chiama Tortino Porretta?
Perchè viene prodotto a Porretta Terme, ridente località in provincia di Bologna, al confine con la Toscana,
montagna, diciamo.
Da lì è sceso a valle invadendo una buona parte dell’Emilia, e della Romagna, mi dicono.
Com’è un Tortino Porretta?
È più stopposo di un buondì a secco,
sa di limone come la Fiesta sa di arancio, vagamente.
Ed è vecchio, stessa ricetta dal 1935…
Questo fa di lui una delle merendine più economiche nel supermercato in cui mio padre sta facendo spesa, nel 1988
Io sono giovane e sogno la Kinder fetta al latte, la Girella o addirittura il Tegolino.
E ogni volta che mi trovavo in mano un Tortino Porretta, ponevo la candida domanda ai miei genitori,
ma perché?
La risposta era sempre quella, siete in 3 fratelli, se vi compriamo i Tegolini li finite in due pomeriggi, e poi dobbiamo risparmiare
che c’è il mutuo!
Per comprare la casa in cui siamo nati i miei genitori hanno acceso un mutuo di 20 anni, poi ingrandita la famiglia ne hanno acceso un altro per la casetta a schiera in cui stanno tuttora.
Loro hanno continuato, ci hanno aiutato durante gli studi ed ora si godono la pensione con il loro camper con cui girano l’Italia,
una coppia di benestanti, li potrei definire, un impero fondato su una merendina economica.
Io sono molto contento di come sia andata la mia infanzia, e credo anche che i miei abbiano fatto tante scelte veramente giuste,
e mi piacerebbe arrivare dove sono arrivati loro, per farlo ho scelto una strada diversa.
Io sono molto contento di come sia andata la mia infanzia, e credo anche che i miei abbiano fatto tante scelte veramente giuste,
e mi piacerebbe arrivare dove sono arrivati loro, per farlo ho scelto una strada diversa.
Salto temporale in avanti, mi sono spostato a vivere a Milano (fuori dall’area di distribuzione del signor Dino Corsini) e sto lavorando in una cooperativa con cui faccio progetti molto creativi, poi con decido di fondare una società con il mio amico Augusto Pirovano, che avete conosciuto stamattina.
L’area di cooperativa su cui eravamo impegnati più o meno chiude e io entro un po’ in confusione, decido quindi che farò un mese sabbatico, ovvero un mese ad incontrare persone che mi aiutino a capire cosa voglio fare nella vita. Per fortuna il lavoro non manca e con Livello 7 il primo anno va molto bene
Poi a giugno 2015 arrivano le prime tasse da pagare, abbiamo aperto la società da un anno e lo stato vuole anche quelle del secondo anno in anticipo. Argh! Riuscirò a pagare tutto? E il mese sabbatico dovrò rinunciarci?
Sono un architetto, un game designer, so usare Excel, posso farcela.
Basta disegnare un modo per non spendere tanto, faccio ricerca online e trovo il Kakebo, il libro della casa giapponese.Comprarlo mi sembra un controsenso, iniziare a risparmiare spendendo, quindi decido di farmene uno da me.
Parto per il mio viaggio e lo uso, in vacanza è più facile perché si ha più tempo e si possono sperimentare nuove tecniche, riesco a stare dentro al budget anche se mi trovavo a fare ricerca a New York forse la città più cara della terra? Miracolo! È possibile posso farcela!
Tornato a casa ho deciso di continuarlo ad usare, visto che da freelance si vive in stato di crisi costante perché non diventare più resilienti ai cambiamenti?
Lo sto usando tuttora e devo dire che è stato uno strumento potente anche per capire alcune cose.
a dire di no ad una serie di cose, senza senso di inferiorità, ma anche a dire di Sì in un modo tutto nuovo alle cose, ora esco a cena con molta più voglia, molto più entusiasmo e forse anche più spesso di prima
Ho autocontrollo, ovvero mi sto avvicinando allo stoicismo, magari solo per alcuni momenti dell’anno, ogni tanto va comqueu tutto in vacca, però, quote
La cosa più importante però (che forse è un concetto che i miei hanno molto chiaro e la nostra generazione meno) è che ci sarà sempre un domani.
Parte della mia ansia dello spendere (e forse anche della vostra) è dovuta al fatto che sto spendendo molto ora in questo momento.
E non so cosa succederà domani, magari mi trovo in mezzo ad una strada!
Ecco, non succederà, ci sarà un domani e tu sarai su questo pianeta e probabilmente dovrai spendere dei soldi.
Ogni giorno della tua vita dovrai spendere soldi, è per questo che li guadagniamo.
Se domani sono ancora qui e comunque dovrei spendere dei soldi…allora, posso non spendere niente domani e spendere il doppio oggi!
Sì, non si è capito?
Dopo ve lo spiego meglio allora,
in ogni caso se volete iniziare l’esperimento ho sintetizzato 3 mosse con cui potete creare il vostro Kakebo gratis.
È un esercizio quotidiano.
Potete saltare dei giorni, non succede niente, ma non funziona settimanalmente o mensilmente.
Ogni giorno avete al massimo 6/7 spese ed è facile ricordarle in circa 5 minuti, se non meno.
Alla settimana avete 50 spese, impossibile per chiunque.
Non preoccupatevi se saltate un giorno, una settimana o un mese, funziona uguale, ma quando lo fate che sia quotidiano.
Dovete fissare un tetto di spesa.
Quanto volete spendere al giorno? O al mese? E poi dividete per 30?
Sono ovviamente escluse le spese ricorrenti come affitto / assicurazioni / mutui per quello c’è un’altra tecnica che trovate sul nostro sito.
Se non fissate il tetto massimo, potete rinunciare.
Per me è la chiave.
Infine fatene un esperimento sociale, parlatene con chiunque e ascoltate i loro feedback, condividete le frustrazioni ed i successi, come spesso succede questo darà un grande boost alla vostra attività
Il mio Kakebo ha quasi un anno di vita
di 11 mesi ne ho compilati 10 e in 9 sono stato sotto la mia soglia di spesa, ed anche il mese che non l’ho compilato sono sicuro di non aver speso chissà che.
Sono molto più presente e cosciente quando faccio delle scelte, Festeggio di più quando mi succede qualcosa di bello con molto meno senso di colpa e sono anche molto più cosciente dei limiti che ho o delle scelte di vita che posso affrontare.
Cosa faccio con i soldi che ho risparmiato? E che continuo a risparmiare?
Ho finalmente anche io aperto un mutuo per comprarmi la casa dei miei sogni?
No, niente di speciale, continuo a pagarci le tasse.