SlideShare a Scribd company logo
1 of 124
Download to read offline
RASSEGNA STAMPA
e RASSEGNA VIDEO
Festival della Soft Economy
e Seminario Estivo Symbola
Treia e Macerata, 23-27 giugno 2015
SOFTECONOMY
FOCUS
Lunedì15Giugno2015
www.ilsole24ore.com
Labellezzaeilbusiness.Iquattrofattori«turbo»
coniqualilaculturafacorrerel’economiaupagina20
Interviste.LoBello:«Stopaldegradodelterritorio»
Franceschini:«Artbonuspermanente» upagine20e21
Creativitàsostenibile.Designenuovimateriali
sisposanoconlasalvaguardiadell’ambiente upagina21
Eccellenza Made in Italy. Idee, innovazione e creatività: il sistema produttivo è sempre più influenzato dai valori immateriali
Italentidell’Italiacontrolacrisi
L’industria«culturale»conta443milaimpreseegenera227miliardiconl’indotto
Francesco Prisco
pGuaiadirecheconlacultura
nonsimangia.Perchélacultura,
in senso esteso, qui da noi rap-
presenta un sistema intorno al
quale ruotano 443mila imprese
chedannolavoroa1,4milionidi
persone e producono un valore
aggiunto di 78,6 miliardi. Se a
quest’ultimo dato si sommano
poileperformancedell’indotto,
ilbusinessdisettoresaleaddirit-
turaa227miliardi,il15,6%delva-
loreaggiuntonazionale.
I numeri in questione escono
dal Rapporto 2015 «Io sono cul-
tura–l’Italiadellaqualitàedella
bellezzasfidalacrisi»elaborato
da Fondazione Symbola e
Unioncamere,unveroeproprio
check-up della cosiddetta soft
economy nel Paese che, per ra-
gioni storiche, è probabilmente
il principale “giacimento” di at-
trattori culturali al mondo. En-
trandoneldettagliodellostudio
giunto quest’anno alla quinta
edizione, emerge che dalle
443.208impresedelsistemapro-
duttivo culturale, che rappre-
sentanoil7,3%delleimpresena-
zionali, arriva il 5,4% della ric-
chezza prodotta in Italia: 78,6
miliardi.Chediventano84circa,
equivalenti al 5,8% dell'econo-
mianazionale,seincludiamoan-
cheistituzionipubblicheerealtà
delnonprofitattivenelsettore.
La forza della cultura va ben
oltre, grazie a un effetto molti-
plicatore pari a 1,7 sul resto del-
l’economia: così per ogni euro
prodottodallacultura,seneatti-
vano1,7inaltrisettori.Gli84mi-
liardi,quindi,ne“stimolano”al-
tri 143. Cifre che complessiva-
mente arrivano addirittura alla
soglia di 227 miliardi. Una ric-
chezzachehaeffettipositivian-
che sul fronte occupazione: le
soleimpresedelsistemaprodut-
tivo culturale danno lavoro a 1,4
milionidipersone,il5,9%delto-
tale degli occupati in Italia. Che
diventano oltre 1,5 milioni, il
6,3% del totale, se includiamo
anchepubblicoenonprofit.
«Ilreport–commentaDome-
nico Sturabotti, direttore di
Symbola–quest’annocihacon-
sentito di mettere a fuoco due
processi particolarmente signi-
ficativiperchipuntaacompren-
derelostatodisalutedelsettore:
da un lato qui in Italia c’è un’in-
dustria culturale che produce
numeri significativi, genera ric-
chezzaecostituisceunmoltipli-
catoreperleperformancediset-
tori non direttamente collegati
con la cultura; dall’altro, analo-
gamenteaquantoaccadeinaltri
Paesi del mondo, anche da noi è
inattounprocessodiculturaliz-
zazione dei prodotti non cultu-
rali. Con le imprese che stanno
sempre di più comprendendo
chelaculturafornisceuncontri-
buto eccezionale a far crescere
l’appealdiciòcheproducono».
Chiaramente,alivelloterrito-
riale, esistono aree più sensibili
aldiscorso.LaprovinciadiArez-
zo si conferma per esempio al
primo posto sia per valore ag-
giuntocheperoccupatilegatial-
leindustrieculturali(rispettiva-
mente 9,3% e 10,8% del totale
dell'economia). Seguono Pesa-
roUrbino(8%e9,3%)eVicenza
(7,8%e9%).
Passando alle regioni, in testa
alla classifica per incidenza del
valoreaggiuntodiculturaecre-
atività sul totale dell'economia,
cisonoquattrorealtàincuiilva-
lore del comparto supera il 6%:
Lazio (prima in classifica con il
7%), Marche (6,6%), Veneto
(6,3%)eLombardia(6,2%).
Da ultimo, i settori. Alla per-
formance del sistema produtti-
voculturaleecreativo,siainter-
mini di prodotto che di occupa-
zione, contribuiscono soprat-
tutto le industrie culturali e le
industrie creative. Dalle prime
arriva infatti il 46,8% del valore
aggiuntoeil39,4%deglioccupa-
ti,unrisultatoraggiuntosoprat-
tutto grazie a videogiochi e sof-
tware. Dalle industrie creative
unaltroconsistente46,5%diva-
lore aggiunto e addirittura il
52,7%deglioccupati.
@MrPriscus
©RIPRODUZIONERISERVATA
L’appuntamento di Symbola. A Treia (Macerata) il seminario estivo e il festival della soft economy
UnPaesealbiviotraipregiudiziel’orgoglio
pSenza un’idea di futuro fac-
ciamofaticaalasciarciallespalle
la lunga e dura crisi che, come
unatempestaperfetta,sièabbat-
tuta sulle nostre economie e so-
cietà. L’Italia ha molto da dire al
mondoconlaqualitàdeisuoiter-
ritori e delle sue imprese scom-
mettendo su un'economia a mi-
sura d’uomo. Un’Italia consape-
vole dei gravi problemi aperti
maanchedeisuoipuntidiforza.
Un Paese che deve ritrovare il
suoorgoglioesuperareipregiu-
dizi. Su questa traccia si svilup-
perà il seminario estivo della
FondazioneSymbola,promosso
insieme a Unioncamere, Came-
ra di commercio di Macerata,
Regione Marche, Università di
Camerino e Macerata, e città di
Treiachesitieneil26e27giugno
nella cornice del borgo rinasci-
mentalemarchigiano.
Si parla di innovazione, quali-
tà, tecnologie e antichi e nuovi
saperi. Si cercheranno le chiavi
di uscita dalla crisi con uno
sguardo rivolto al futuro.
«L’Expo di Milano può essere la
metafora e l’occasione del rac-
conto di questa domanda di Ita-
lia, capace di dare senso, forma,
qualità e bellezza ad un’econo-
mia orientata alla sostenibilità e
allasobrietà»,cosìSymbolapre-
sental'appuntamentodel2015.
Anche quest’anno, prima del
seminario, si svolge il festival
dellaSoftEconomyconduegior-
nate dedicate all’economia cir-
colare, organizzate sempre a
Treiail23e24digiugnoincolla-
borazioneconSoS(SchoolofSu-
stainability promossa da Mario
Cucinella), e una giornata a Ma-
cerata,giovedì25,nelcorsodella
quale sarà presentato il Rappor-
to2015«Iosonocultura».
«Parliamo di un’Italia che
vuole ritrovare l’orgoglio di se
stessa,dellasuacultura,dellasua
creatività, delle sue energie mi-
gliori, capaci di coniugare tradi-
zione e innovazione, bellezza e
territorio, tecnologia e paesaggi
–affermaFabioRenzi,segretario
generale di Symbola -. Un’Italia
che, allo stesso tempo, intende
scrollarsi di dosso i pregiudizi e
glistereotipidiunPaesecondan-
natoaduninevitabiledeclino».
Si parte, venerdì 26 mattina,
dalraccontodell’Italiain3Dcon
la presentazione del rapporto
sulle«Geografiedelnuovomade
in Italy», una riflessione accura-
tasuitraccianticulturalichefan-
no di tante produzioni italiane e
del loro modo di produrre, delle
eccellenze mondiali. Nel pome-
riggio si guarda al futuro, con
l’Expoelaspintacheessapuòda-
re alla proiezione dell’Italia nel
mondo,conlapresenzadelmini-
stro Maurizio Martina. Sessione
finale sabato mattina, 27 giugno,
con l’intervento di Ermete Rea-
lacci, e dedicata alla missione
dell'Italia:«Orgoglioepregiudi-
zio»,appunto,conospitidirilie-
vo tra i quali i ministri Graziano
DelrioePaoloGentiloni.
L’edizione di quest’anno si
concentra sui segnali di uscita
dal tunnel della crisi e viene ac-
compagnata dalle parole della
poetessaEmilyDickinson(sive-
dailriquadroafianco)cherisuo-
nanoquantomaiappropriate.
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere
SETTORI NUMERO %
Industrie creative
Architettura
Comunicazione e branding
Design
Beni e servizi creative-driven
Industrie culturali
Film, video, radio-tv
Videogiochi e software
Musica
Libri e stampa
Patrimonio storico-artistico
Musei, biblioteche, monumenti
Performing arts e arti visive
Rapp. artistiche, convegni e fiere
TOTALE
69,0
34,5
7,3
3,4
23,8
24,6
2,7
10,3
0,5
11,0
0,2
0,2
6,2
6,2
100
305.682
152.846
32.452
14.985
105.399
109.089
12.132
45.809
2.328
48.820
952
952
27.485
27.485
443.208
Lagalassiadelleattività
PIERLUIGILONGO
SCOPRIRE LA NOSTRA ALTEZZA
“Nonconosciamo
mailanostraaltezza/
finchénonsiamo
chiamatiadalzarci./
Esesiamofedelialnostro
compito/arrivaalcielo
lanostrastatura./L'eroismo
cheallorarecitiamo/
sarebbequotidiano,senoi
stessi/nonciincurvassimo
dicubiti/perlapura
diesseredeire.”
EmilyDickinson
(1830-1886)
LEREGIONILEADER
Lazio,Marche,Veneto
eLombardiapresentano
lapiùaltaincidenza
delcomparto-cultura
sulcomplessodell’economia
INTERVENTO
Laviaperrinascere
uniscebellezza
egreeneconomy
diErmeteRealacci
M
entrelacrisisembrafi-
nalmente allentare la
sua presa sul Paese, è
ancora più importante avere
un’idea di futuro, capire quale
posto vogliamo che l’Italia oc-
cupi in un mondo che cambia.
Più che in passato, l’Italia deve
farel’Italia.Metteremanoapro-
blemidatempoaperti:nonsolo
il debito pubblico, ma le disu-
guaglianze sociali, la mancanza
di lavoro, l’illegalità, una buro-
craziaspessoopprimente,ilSud
che perde contatto. Ma deve
puntarealtempostessodecisa-
mentesuitalenticheilmondole
riconosce: la bellezza, il saper
fare, il paesaggio; valorizzare
l’intrecciomoltoitalianotraim-
prese competitive, territori e
coesione sociale, spingere l’ac-
celeratore, sulla ricerca, sull’in-
novazione, sulla green eco-
nomy.Esullacultura.
Diceva Bernard Shaw che «i
fattisonoargomentitestardi».E
laculturainItaliavanta“fatti”di
tutto rispetto, come dimostra
«Iosonocultura»(diFondazio-
neSymbolaeUnioncamere,col
sostegno della Regione Mar-
che).Intantolacultura«cidàda
mangiare»: al sistema produtti-
vo culturale italiano si devono,
infatti,circa84miliardidivalore
aggiunto,chegrazieallacapacità
dellaculturadiattivarealtraeco-
nomia,arrivanoa226,9miliardi.
Cultura e creatività, poi, ali-
mentano la competitività: 6
aziendesu10trachihainvestito
increatività,adesempio,fanno
anche innovazione, mentre tra
glialtriainnovaresonosolo2su
10. E su questa strada la cultura
incontra una delle forme più
importanti,necessarieeperva-
sive di innovazione: la green
economy.
Del resto l’Italia “sa” che la
bellezzaèecologica:cheunpro-
dottodiqualitàvaledipiùequin-
di crea ricchezza consumando
menomaterieprimeedenergia,
producendomenorifiuti.Ildesi-
gn – seguendo l’ispirazione di
Michelangelo, che scolpiva
«perforzadilevare»–puntasul-
la smaterializzazione degli og-
getti. Punta ad evocare emozio-
ni e sensazioni utilizzando la
fonte di energia più rinnovabile
ed ecologica che ci sia: l’intelli-
genzaumana.
Comehasegnalatodirecente
il presidente della Repubblica
Sergio Mattarella, la green eco-
nomyoggièunpezzoimportan-
tedellacompetitivitàdelPaese.
Adessasonocollegati101miliar-
di di euro di valore aggiunto (il
10% dell'economia nazionale)
nelloscorsoanno,e234milaas-
sunzioni (il 61% della domanda
di lavoro), con i green jobs pro-
tagonisti dell’innovazione col
70% di tutte le assunzioni in
R&Sdellenostreaziende.Erap-
presenta una grande leva nei
mercati: dall’inizio della crisi,
oltre340milaaziende(il22%del
totale)hannoinvestitosullagre-
eneconomy,enellamanifattura
arriviamoal33%.
Questa onda green investe
tuttal’economia:comelanostra
agricoltura, che emette meno
gas serra degli altri grandi Paesi
europei,dallaSpagna,allaFran-
cia,allaGermania;evantailmag-
giornumerodiimpresebiologi-
cheinEuropa.Ancheperquesto
è campione mondiale in valore
aggiunto per ettaro, e prima al
mondo per quote di mercato in
ben77prodottidell’agroalimen-
tare.Oilcompartodellegno-ar-
redo,leaderinEuropaperinno-
vazione e ricerca. Se i bimbi di
Pechino, Shanghai, Copenha-
gen, Coney Island giocano su
giostreitalianeèperlaloroqua-
litàeperchéconsumanolametà
dell’energiadeiconcorrenti.
Bellezza, cultura, innovazio-
ne e green economy ci conse-
gnanolechiavidellacontempo-
raneità e delle sfide del futuro
perché assecondano la voglia
crescente di sostenibilità e di
made in Italy dei consumatori
globali,edannorisposteaigran-
dicambiamentineglistilidivita
eneimodellidiproduzione:dal-
l’economia della condivisione -
chiavrebbeimmaginatocheol-
tre 100mila milanesi avrebbero
sceltoilcarsharing?-allerinno-
vabili e alla generazione diffusa
–dacuigiàoggiarrivail40%del-
l’elettricità nazionale - alimen-
tando esperienze produttive
che aprono la via all’economia
circolare.
Tuttitemi,questi,cheverran-
noaffrontatialSeminarioestivo
di Symbola. Che rimandano ad
un nuovo paradigma economi-
co, decisamente più a misura
d’uomo. E che rappresentano,
anchegrazieadExpo,unsegnale
importantechedalnostroPaese
muove alla volta della COP21 di
dicembre,aParigi.Incuil’Italia,
sefal’Italia,puògiocareunruolo
daprotagonista.
Nessunociregaleràunfuturo
migliore, ma sarebbe un errore
arretraredifrontealledifficoltà,
anche quando ci sembrano in-
sormontabili.Farcispaventaree
chiuderci a riccio. Diceva Gan-
dhi:«Lavitanonèaspettareche
passilatempesta,maimpararea
danzare sotto la pioggia». L’Ita-
lia è all’altezza delle sfide che
l’aspettano: deve solo guardare
negliocchiilfuturoecrederenei
suoitalenti.
PresidentedellaFondazioneSymbola
UNNUOVOPARADIGMA
Economiaamisurad’uomo
chesappiarispondere
aigrandicambiamenti
neglistilidivita
eneimodellidiproduzione
20 SoftEconomy IlSole24Ore
Lunedì15giugno2015- N.163
Le ricadute. Dalle arti grafiche ai media, dall’architettura al patrimonio storico: ecco i benefici in termini di performance economiche
Lacreativitàproducebusiness
Uninvestimentochepremiailfatturato(+3,2%indueanni)el’export(+4,3%)
INTERVISTA IvanLoBello Confindustria
«Inostriterritori
vannoprotetti
comeveritesori»
AGF
Education. IvanLoBello,
vicepresidentediConfindustria
Nino Amadore
p«Manifattura, innovazio-
ne, tecnologie, green eco-
nomy, beni culturali, agroali-
mentare, moda, sono e devo-
no essere il racconto com-
plessivo del nostro Paese. Il
tutto si può riassumere nella
qualitàenellabellezzadeino-
stri prodotti, che deve essere
la base per una sorta di
storytellingdeinostriterrito-
ri.Questoèquellochedobbia-
mo raccontare ai nostri figli».
Per Ivan Lo Bello, vicepresi-
dente di Confindustria con
delega all’Education, oggi
candidato alla presidenza
di Unioncamere, quella che
viene definita soft economy e
green economy non è un
aspetto secondario della no-
straeconomiamauntrattoes-
senziale, un insieme di ele-
menti che caratterizzano il
nostroPaeseechevannoade-
guatamente recuperati lì do-
ve è necessario farlo.
Il Capo dello Stato Ser-
gio Mattarellanelsuorecen-
teinterventoall’Expohadet-
to: «La green economy è fin
d’ora un vettore importante
del Pil italiano ed europeo.
Lo sarà sempre di più». È
un’indicazione chiara anche
peripiùscettici.
Sì infatti c’è poco da essere
scettici, il Capo dello Stato ha
ragione:lagreeneconomyèda
tempo un pezzo importante
del nostro sistema produttivo
e culturale e ha un effetto im-
portantesugliassettidelleim-
prese che hanno fatto una
scommessa puntando sulla
qualitàel’hannovinta.
Bene, questa è la strada.
C’èunaricetta?Diciamolari-
cetta delle imprese per rag-
giungerelameta.
Parliamounattimodiunte-
ma, anzi di un metodo: i pro-
getti devono mettere insieme
la varietà del nostro sistema
produttivo, dove innovazione
e integrazione con la green
economy confermano la sfida
dellaqualità.Lacifrasucuide-
vepuntareilnostroPaeseèes-
senzialmente questa: la quali-
tà dei prodotti. Tutto ciò però
puònonaveresensosenonviè
anche la qualità dei territori
che è quella che genera ric-
chezza e su cui si innesta l’in-
novazione che è un perno del
cambiamentodelnostrosiste-
ma. Sonoquestelecoordinate.
Il territorio, si diceva. Ma
proprio il territorio sembra
essereunodeglielementipiù
debolidelnostro Paese:mal-
trattato, saccheggiato, di-
menticato.
C’è, senza dubbio, un pro-
blemadisalvaguardia.Cisono
aree di degrado, massacrate
per esempio dall’abusivismo
edilizio. E quando il territorio
non funziona non solo si im-
bruttisce ma diventa anche
terreno fertile per illegalità di
vario genere, criminalità, ma-
fia. Lo dico da imprenditore:
dobbiamo essere molto rigo-
rosi con l’abusivismo edili-
zio.Epoi...
Epoi?
C’èilsuolocheèunelemen-
to di capacità competitiva.
Anche in questo caso bisogna
riflettere attentamente per-
ché il consumo del suolo ri-
schia di provocare danni a un
territorio come quello italia-
no che è un tassello insieme
alla moda, alle macchine
utensili, all’agroalimentare e
atantialtrielementicostituti-
videllacapacitàdeinostriim-
prenditori del grande puzzle
checostituiscelabellezzaita-
lianaecheèattentamenteva-
lutato all’estero. Ecco perché
io dico che bisogna avere un
quadro strategico complessi-
vo: il consumo di suolo deve
essere ridotto.
Il che significa recuperare
il patrimonio edilizio esi-
stente:iborghi,icentristori-
ci. A Siracusa, la sua città, il
recupero di Ortigia unito al-
la valorizzazione del patri-
monio archeologico ha avu-
toeffettiincredibilisulsiste-
maeconomico.
Quello dei beni culturali è
un tema che merita una rifles-
sione adeguata. In questo mo-
mento il sistema è troppo
frammentato nel territorio,
molto parcellizzato con una
governancenonadeguata.Noi
abbiamo un ottimo ministero
peri Benieleattivitàculturali,
è stata varata una buona rifor-
ma,maaltriPaesi,conunpatri-
monioinferiorealnostro,han-
no da tempo saputo cogliere
meglio le opportunità che ne
derivano.
Edunque,chesifa?
LariformadeiBeniculturali
èimportantissimaperchénon
si possono accettare, per
esempio, episodi come quelli
di Pompei o della Reggia
di Caserta, chiusa per tre ore
conituristiadaspettarenelca-
os. E fatti simili sono accaduti
anche in Sicilia con i custodi.
Bisognaaverechiarochequel-
lochesuccedenellenostrere-
altà poi si diffonde in tutto il
mondoeincerticasiidanniri-
schiano di essere irreparabili.
E soprattutto credo sia neces-
sario più rigore perché questi
fatti si ripercuotono sull’im-
magine del Paese e le conse-
guenze non credo abbiano bi-
sognodispiegazioni.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Montefalco. Un centesimo di euro per ogni bottiglia: i produttori di Sagrantino hanno finanziato il restauro della Madonna della Cintola
Conl’aiutodelvinoriviveunatavoladel’400
diGiorgio dell’Orefice
I
viticoltori di Montefalco
scommettono su un affre-
sco del ’400. Sarà presen-
tato giovedì in Vaticano, il re-
stauro della tavola d’altare in-
titolata «Madonna della Cin-
tola» e dipinta nel 1450 a
Montefalco (Perugia) da Be-
nozzo Gozzoli. L’affresco, di
proprietà(dal1848)dellaCittà
del Vaticano sarà poi esposto
dal 18 luglio prossimo e fino al
31 gennaio 2016 al Museo di
San Francesco, a Montefalco,
per poi fare il proprio ritorno
in Vaticano.
Ilrestaurodell'operaèdura-
to 4 mesi e ha avuto un costo
complessivo di circa 60mila
euro coperti per oltre il 50%
proprio dai viticoltori del
Consorzio di tutela dei vini di
Montefalco (Perugia) guidato
da Amilcare Pambuffetti. Il fi-
nanziamento è avvenuto gra-
zie a un contributo di circa un
centesimo di euro a bottiglia
(perunvolumedi3,5milionidi
bottiglie) che è stato possibile
istituire perché il progetto di
restauro è rientrato tra le atti-
vità di promozione del Con-
sorzio di tutela come previsto
dal dlgs 61/2010. L’operazione
ha coinvolto anche il Comune
diMontefalcoeilsindaco,Do-
natellaTesei.
«Si tratta di un’iniziativa di
grande importanza - spiega
Marco Caprai, consigliere
del Consorzio di Montefalco
e titolare della Arnaldo Ca-
prai, una delle vere e proprie
griffe del Sagrantino di Mon-
tefalco-conlaqualeabbiamo
voluto dare un nostro contri-
buto per riportare al suo
splendore un’opera nata a
Montefalco e che, anche se
non è più in Umbria da anni e
appartiene al Vaticano, sen-
tiamo come nostra».
Ma soprattutto il coinvolgi-
mento nel restauro di un’ope-
ra d’arte di un consorzio di
produttori di vino è tutt’altro
checausale.«Ilmessaggioche
vogliamopromuovere–haag-
giuntoCaprai–èchepochial-
tri prodotti possono vantare
unlegameconilproprioterri-
torio profondo quanto il vino.
Perquestoriteniamonaturale
il coinvolgimento dei viticol-
tori in un’operazione che, at-
traversoilrecuperodiun’ope-
ra d'arte, punta ad avere rica-
dutepositivepropriosulterri-
torio che il Sagrantino e
l’affrescodellaMadonnadella
Cintola hanno in comune».
Tuttavia,consideratiivin-
colidicarattereburocratico,
percontribuirealrestaurodi
un’operad'artenonbastaes-
sere mossi da ottimi propo-
siti.«Spessosisenteripetere
che l’Italia detiene circa il
70% del patrimonio artistico
mondiale – dice ancora Ca-
prai –. Ed è impensabile che
lo Stato e le amministrazioni
regionali possano da sole
farsi carico di valorizzare le
enormi potenzialità presen-
ti in ogni angolo del Paese. È
imprescindibile quindi fa-
vorire il coinvolgimento di
soggetti privati attraverso
una politica di incentivi fi-
scali alle donazioni sulla fal-
sariga di quanto avviene ne-
gli Stati Uniti o in Germania.
Altrimenti continueremo ad
avere più opere d’arte acca-
tastate negli scantinati dei
musei che nelle aree aperte
al pubblico».
©RIPRODUZIONERISERVATA
pInvestireinculturaportabe-
ne. L’assunto vale anche per le
impresecheappartengonoaset-
toriapparentementelontanidal-
la cosiddetta Soft Economy che
“culturalizzandosi” vedono cre-
scere le proprie performance di
fatturatoedexport.Tralenovità
più interessanti del quinto rap-
porto realizzato da Fondazione
SymbolaeUnioncamerec’èpro-
prio la correlazione tra gli inve-
stimentiinculturaeitradizionali
indicatoridivitalitàaziendale.
Parlano i numeri: le imprese
chenelperiodo2012/2014hanno
investito in creatività hanno vi-
sto crescere il proprio fatturato
tra 2013 e 2014 del 3,2% e nello
stesso periodo hanno beneficia-
to di un aumento dell'export del
4,3%,rispettoaunariduzionedel
fatturato dello 0,9% e di un con-
tenuto aumento dell’export del-
lo 0,6% di tutte le altre. Tenden-
ze confermate anche nel 2015 e
dall’incidenzadelleimpreseche
investono in creatività tra le im-
prese esportatrici: il 48,1% delle
imprese che hanno scommesso
sulla creatività esportano, men-
tretalequotascendeal21,6%tra
quelle che negli ultimi tre anni
nonhannoinvestitoincreatività.
Il rapporto ci fornisce anche
l’identikitdeisoggettiproduttivi
chehannosceltolaviadellacrea-
tività. Le imprese che hanno in-
vestito in cultura nel triennio
2012-14sonoil29%deltotale,da-
tochesaleaquota41,2%sepren-
diamo in considerazione i sog-
getticherientranonelperimetro
delsistemaproduttivoculturale.
Piùsensibilileaziendedelsetto-
reservizi(29,7%),masidifendo-
no bene anche quelle dell’indu-
stria (28,3%). La disponibilità a
scommettere sulla creatività è
direttamenteproporzionalealle
dimensioni, se consideriamo
cheil34,8%delleimpresecheha
investitoinculturahaoltre50ad-
detti, il 32,5% conta tra 10 a 49 la-
voratori,mentreil26%hadacin-
queanovedipendenti.
Inventivopereccellenza,ilsi-
stema delle industrie culturali
italianesirivelainsommareatti-
vo,versatile,capaceditenerean-
chenellacrisieanzidirisponde-
re mettendo in campo strategie
lungimirantiperagganciarelari-
presapuntandosullaqualità,sul-
l’innovazione, sulla bellezza e
sulla fantasia. Per esempio im-
piegando professionalità con
competenze in arti grafiche,
pubblicità, design, web design,
tecniche multimediali, sviluppo
di software, ricerche di mercato
ingegneria/scienze applicate,
matematica/statistica/gestione
di database. O ancora introdu-
cendo pratiche per stimolare la
creatività come sessioni di
brainstorming, lavori di gruppo
interdisciplinare e interfunzio-
nale,formedirotazionedellavo-
ro, incentivi ai dipendenti per lo
sviluppodinuoveidee.
Il cuore della ricerca sta nel
nonlimitareilcampod’osserva-
zioneaisettoritradizionalidella
culturaedeibenistorico-artisti-
ci, ma nell’andare a guardare
quanto contano cultura e creati-
vità nel complesso delle attività
economiche italiane, nei centri
stiledellegrandiindustriecome
nelle botteghe artigiane, o negli
studiprofessionali.Attraversola
classificazione in quattro macro
settori: industrie culturali pro-
priamente dette (film, video,
mass-media, videogiochi e sof-
tware,musica,libriestampa);in-
dustrie creative (architettura,
comunicazione e branding, arti-
gianato, design e produzione di
stile); patrimonio storico-arti-
stico architettonico (musei, bi-
blioteche, archivi, siti archeolo-
giciemonumentistorici);infine,
performingarteartivisive(rap-
presentazioniartistiche,diverti-
mento,convegniefiere).
«Che le imprese culturali –
commenta il segretario genera-
le di Unioncamere Claudio Ga-
gliardi–investisseroincreativi-
tà e ne trovassero un beneficio
in termini di performance era
piuttosto facile da immaginare.
Lanovitàcheciproponelaricer-
ca sta nel fatto che anche azien-
de di settori apparentemente
lontanidallacultura,inItaliaco-
me nel resto del mondo, inve-
stonosempredipiùincultura.E
grazie a questa scelta strategica
ne traggono profitto in termini
di performance». La tendenza è
evidentemente globale, ma
l’Italia per questi processi rap-
presentaunaspeciedilaborato-
rio d'avanguardia. «Il made in
Italy – secondo Gagliardi – con-
tinua a essere un valore aggiun-
to in un mercato internazionale
in cui chi “compra” cerca so-
prattutto un racconto. E l’italia-
nitàcontinuaaesercitareunfor-
tissimoappeal».
Fr.Pr.
@MrPriscus
ANALISI. Come funziona la cinghia di trasmissione dal «motore» della creatività all’«automobile» della crescita
Iquattroturbodellaculturaperl’economia
diMarco Magnani
L
a relazione tra cultura ed
economia è tanto impor-
tante quanto complessa.
Soprattutto in tempi di crisi si
parla spesso di cultura come
motoredisviluppoeconomico,
fontedicrescitaepostidilavo-
ro.Moltopiùdifficilecalcolare
l’effettivoritornosugliinvesti-
mentiincultura.Unprimopas-
so è quello di identificare i fat-
tori che concorrono a stimola-
relosviluppoeconomicoattra-
versolacultura.Inaltreparole,
la cinghia di trasmissione tra il
motore-culturael'automobile-
economia.
Innanzitutto è necessario al-
largare la tradizionale defini-
zionedicultura:nonsolopatri-
monio storico-artistico ma an-
che cultura dei “contenuti” e
dei “manufatti”. Musei, siti ar-
cheologici, architettura, arte,
musicasonoesempidi“cultura
tradizionale”, l’impatto econo-
micodellaqualeègeneralmen-
te poco tangibile e difficile da
misurare. Spesso gli istituti di
culturatradizionalenonriesco-
no a sostenersi con le proprie
forze.Ibigliettidiunmuseoodi
una rappresentazione teatrale
copronoinminimaparteicosti
diallestimentoegestione.L’as-
senza di fondi pubblici e dona-
zioni private - soprattutto i pri-
miinItalia,sololesecondenegli
StatiUniti-sarebbefatale.
Per dimostrare l’impatto po-
sitivo sulla crescita occorre
scomodare il concetto econo-
mico di esternalità, cioè i van-
taggiindirettiediricadutasual-
trisettori.Ilturismoèilpiùrile-
vante. Ma non è facile capire se
leattivitàculturalicreinodaso-
lelapropriadomandaosecon-
tribuiscanoalladomandacom-
plessiva. Oltre al patrimonio,
consideriamo anche la cultura
“di contenuto” e quella “di ma-
nufatto”,omateriale.
La prima produce informa-
zione e comunicazione; com-
prende cinema, radio, televi-
sione, editoria, ma anche pub-
blicità,softwareegiochi.Lase-
conda comprende artigianato,
moda, design industriale, ma
anche la manifattura di pro-
dotti ad alto tasso di cultura e
creatività. Parmigiano reggia-
no e Amarone nell’agroali-
mentare, scarpe e abbiglia-
mento nella moda non sono
soltanto prodotti ma anche
parti rilevanti del made in
Italy, veicoli capaci di raccon-
tare storia, tradizioni, cultura,
stilietendenzedeiterritori.Lo
stesso vale per Ducati e Ferra-
ri, le piastrelle di Sassuolo e i
mobilimarchigianiobrianzoli.
L’industriaculturaleecrea-
tiva nel suo complesso ha di-
mensioni importanti e produ-
ce benefici economici tangi-
bili, specialmente in Italia.
Uno dei punti di forza della
nostra economia sono le
esportazione del settore ma-
nifatturiero: con Cina, Ger-
mania, Giappone e Corea del
Sud, l’Italia è uno dei cinque
paesialmondoconunsurplus
della bilancia commerciale
manifatturiera superiore ai
100 miliardi di dollari (basti
pensare che Francia, Gran
Bretagna e Stati Uniti hanno
un saldo negativo, rispettiva-
mente, di 34, 99 e 610 miliardi
di dollari). Ebbene la metà del
surplus italiano proviene dal-
le “4A” (Abbigliamento-Mo-
da, Arredamento-Casa, Auto-
mazione-Meccanica e Agroa-
limentare-Bevande): tutti
settoriconunanotevolecom-
ponente di creatività.
Possiamo tracciare un sentie-
rodisviluppobasatosuculturae
creatività; un modello di econo-
miacreativa.Imeccanismiditra-
smissione sono essenzialmente
quattro: creazione originale, ta-
lento,innovazioneeterritorio.
1-Creazioneoriginale
Le industrie culturali fabbrica-
no prodotti creativi originali.
Includono contenuti informa-
tivi e riflettono il patrimonio
storico e artistico. Un monu-
mento, un romanzo, ma anche
prodotti enogastronomici tra-
dizionali, un modello di design
industriale, una strategia pub-
blicitaria. Unicità, autenticità,
non ubiquità dei prodotti sono
elementi peculiari delle indu-
strie creative; ciò che le rende
competitiverispettoall’offerta
standardizzata del mercato
globale.
2-Innovazione
L’innovazione implicita nella
creazione di prodotti originali è
unelementoimportantedelmo-
dellodieconomiacreativa.Tut-
teleattivitàculturalisonocarat-
terizzate dalla ricerca di nuove
forme di espressione e creazio-
ne.Lasperimentazionecontinua
e la generazione di conoscenza
favorisconolacomparsadinuo-
vi prodotti. L’accumulazione di
know-howfacilitalacrescita.Le
piramididiGizaolagastronomia
molecolare dello chef catalano
FerranAdrià,sonocreazioniori-
ginali modellate dall’innovazio-
ne. I settori creativi favoriscono
inoltrelanascitadinuoveimpre-
se e valorizzano lo spirito im-
prenditoriale, fondamentale
fontediinnovazioneecrescita.
3-Talento
Il capitale umano è una cinghia
di trasmissione fondamentale
con l’economia. L’originalità
dell’industria creativa dipende
inprimoluogodaltalento,indi-
vidualeocongiunto.Artisti,ar-
chitetti,musicisti,attori,stilisti,
designersonopersoneconatti-
tudini e conoscenze uniche. Le
loro creazioni sono il risultato
di talento innato ma anche di
studi, formazione, pratica,
scambio reciproco di cono-
scenzaeidee.Questacombina-
zione di conoscenza esplicita e
di know-how tacito costituisce
un valore aggiunto unico e ori-
ginale, di grande potenziale
economico.
4-Territorio
Leindustrieculturaliecreative
sono saldamente ancorate al
luogo in cui operano. Il territo-
rio crea l’atmosfera culturale,
legata al contesto socioecono-
mico locale. Influenza diretta-
mente la creazione e riprodu-
zionedivaloreculturale.Ilcon-
testorappresentailterrenofer-
tile nel quale il valore può
crescere. Creazione originale,
talentoeinnovazione,sonotut-
tielementisaldamenteancorati
alterritorio.
L'industriaculturaleecreati-
vaèilrisultatodelmixdiperso-
ne, idee, simboli, conoscenza e
territorio: tutti ingredienti fon-
damentali nella crescita di
un’economiaavanzata.
www.magnanimarco.com
@marcomagnani
VALORIERISULTATI
Ancheaziendeinsettori
apparentementelontani
traggonograndibenefici
daunastrategiachepremia
intelligenzaebellezza
MadonnadellaCintola. Latavoladipintanel1450daBenozzoGozzoli
SENTIERODISVILUPPO
Traifattoritrainanticisono
laqualitàdelcapitaleumano,
siaindividualechecollettivo,
el’atmosferaunica
diunterritoriofertile
LE IMPRESE CHE INVESTONO IN CREATIVITÀ
Variazioni % annuali di fatturato, export e addetti
L’HIT PARADE DELLE ESPORTAZIONI
Milioni di euro
2014 SU 2013
Hanno investito
2015 SU 2014
Non hanno investito
FATTURATO
EXPORT
ADDETTI
FATTURATO
EXPORT
ADDETTI
Fonte: rapporto Unioncamere - Fondazione Symbola
3,2
3,2
-0,9
-0,9
-0,6
-1,0 3,7
3,0
0,4
-0,4
0,4
-0,2
FILIERA MECCANICA FILIERA AGRO-ALIMENTARE
114.099 34.313
FILIERA METALLURGICA FILIERA ELETTRONICA
44.617 32.867
FILIERA CHIMICO-FARMACEUTICA FILIERA ENERGETICA
44.461 14.607
SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE
43.176
Quandola«cultura»faladifferenza
Fonte: Creating Economic Growth, PalgraveMacmillan, 2014
CREAZIONE ORIGINALE
TALENTO INNOVAZIONE
1
3 2
I quattro fattori chiave dell’economia creativa
TERRITORIO4
Ilgranpesoeconomicodellaleggerezza
FERMAREILDEGRADO
«Servemoltorigore
control’abusivismo
edilizioeilconsumo
delsuolo»
MALICULTURALI
«Ilcaosperituristi
allaReggiadiCaserta
eaPompeiprovoca
danniirreparabili»
IlSole24Ore
SoftEconomy 21Lunedì15giugno2015- N.163
«L’artbonussaràpermanente»
Nellaleggedistabilitàanchel’agevolazioneperchiristrutturalafacciatadicasa
AntonelloCherchi
pNel campo della cultura tra
pubblicoeprivatoc’èunritardodi
decennidarecuperare.Ilministro
dei Beni culturali, Dario France-
schini, lo ha affermato più volte.
Lascorsasettimanaqueldivariosi
è un po’ accorciato: è entrato nel
vivoilPon-perlaprimavoltainte-
ramentededicatoaibenicultura-
li,con114milionidei490comples-
sivi riservati alle imprese del set-
tore - ed è stato siglato un proto-
collo d’intesa tra ministero e
Comitato fondazioni per l’arte
contemporanea, la rete delle
strutture private no profit nata
perrilanciareilcontemporaneo.
Ministro, ha scommesso an-
chesull’artbonus.Comestafun-
zionando?
Èprestoperfarebilanci.Posso
peròdirechecisonosegnaliinco-
raggianti a livello di Comuni e
fondazioni, che hanno ricevuto
dimostrazioni di interesse da
partedeiprivatiintenzionatiafi-
nanziareuninterventoculturale.
Diverso per le grandi aziende:
tolto il contributo di Unicredit
per il restauro dell'Arena di Ve-
rona, nessun’altra per il momen-
tosièfattaavanti.
Forse lo sconto è poco in-
centivante.
Cisonoancoradueanniperve-
rificarlo e comunque non penso
proprio. Anzi, sto lavorando per
rendere l’art bonus permanente
con la percentuale di credito al
65%: conto di farlo con la prossi-
maleggedistabilità.Certo,cisono
alcunicorrettividaapportare,co-
me l’eliminazione del tetto del 5
per mille per i redditi d’impresa.
Comunque, l’art bonus deve sì
funzionare come incentivo per il
privato che vuole finanziare la
cultura,mapensosoprattuttoaun
suovalorepedagogico.Direcente
sonostatoacolloquioconidiret-
tori del Metropolitan e del Gug-
genheim e mi raccontavano del
crowdfunding che i musei negli
StatiUnitisonoingradodistimo-
lare. Ho spiegato loro che qui da
noisevadoachiedereaRomasol-
diperBreraoaNapolirisorseper
un museo romano, porto a casa
pocoonulla.Ecco:l’artbonusde-
veservireancheadattivarelapar-
tecipazione sociale, di tutti, alla
culturadelPaese.
Saranno permanenti anche il
creditod’impostaperchidigita-
lizzaglialberghiequelloperchi
liristruttura?
Vediamo come funzionano. A
differenzadell’artbonus,cisono
agevolazionichepossonovalere
dipiùselimitateneltempo.Pen-
so, per esempio, al bonus faccia-
te, che tenterò di inserire nella
prossima Stabilità. Un modo per
incentivare i cittadini a rendere
più belle le loro case, a riqualifi-
carelecittàeicentristorici,acre-
arelavoro.
Ma già esiste il bonus ristrut-
turazioni. Cosa avrà quello per
lefacciatedipiùinvitante?
Saràpiùelevato.
Il65%comel’artbonus?
Questononlodicoancora.
Achepuntosonolegareperi
serviziaggiuntivi,inprorogatio
daanni?
Ci sta lavorando Consip e il ri-
sultato si dovrebbe vedere dopo
l’estate.Abbiamopensatoadiver-
sitipidigara,mamentreperquel-
le,peresempio,sullepulizieosul-
laguardianiasipossonoapplicare
leprocedurechegiàConsiputiliz-
zaperlealtregare,perquelleche
toccanopiùdavicinoanchelage-
stionedelmuseo,occorronopro-
tocolliadhoc.
Art bonus, sponsorizzazioni,
altreagevolazionifiscaliperchi
aiutalacultura:ritienesiaoradi
mettereunpo’d’ordine?
Ci sto pensando. In particola-
re, sulle sponsorizzazioni non è
possibilecheunprivatochevuo-
le finanziare la cultura debba
passareperlaproceduradellaga-
ra.Sidevestudiareunsistemaal-
trettanto trasparente, ma più
snelloeveloce.
Dopoiduedecretilegge,cisa-
ràabreveunaltrointerventoor-
ganicosullacultura?
Stiamolavorandoaundisegno
di legge che, a differenza dei due
Dlchesisonoconcentratisuibeni
culturali, avrà come tema quello
delle attività culturali, cioè lo
spettacolo,ilteatro,ladanza.
Quando dovrebbe vedere
la luce?
Primadellapausaestivaoalpiù
tardiinautunno.
Vi troverà posto anche l’idea
diaffidareimonumentiminori,
magariapertisoloqualchegior-
noalmese,allacuradeiprivati?
No,perchéquest’ipotesinonha
bisognodiinterventinormativi:è
tutto scritto nel codice dei beni
culturali.L’ideaacuistolavoran-
doèdiaffidareimuseistatalichiu-
si o comunque poco fruibili alle
associazioni no profit che opera-
nonelsettoredeibeniculturali.
A che punto è la riforma del
ministero? In particolare la no-
mina dei direttori dei venti su-
permusei?
C’è stato un bando internazio-
nale e ora la commissione sta va-
gliando le candidature. A fine lu-
glio mi sottoporrà una terna per
ciascunmuseoedaqueinomisce-
glieròidirettorichehannounin-
quadramento di prima fascia,
mentreildirettoredeimuseiindi-
cherà quelli che hanno un inqua-
dramentodisecondafascia.
Cultura e turismo come leva
dello sviluppo. La riforma
dell'Enit ha subito una battuta
d’arresto?
No.C’èsolocheilnuovostatuto
haavutounpercorsounpo’trava-
gliato.Primaèstatotrattenutoda
PalazzoChigiperosservazioni.
Da leggere come una contra-
rietàdiRenzi?
Mano.Sidiscutevasefondere
l’Enit all’Ice. Poi è stato scelto di
non seguire per il momento tale
strada,chenonèdettononvenga
ripresainfuturo.Lostatutoèsta-
topoiinviatoallaCortedeiconti,
che ha fatto alcune osservazioni,
a cui Palazzo Chigi ha risposto.
Orasiamoprontiperfarpartireil
nuovoEnit.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Creatività sostenibile / 1. Architettura
L’ediliziagreen
rigeneralecittà
AlessiaTripodi
I
nvestire in cultura vuol dire
puntareanchesuarchitetturae
sostenibilità.E,selosifascom-
mettendosuprogettichemettono
alcentrolaricerca,l'innovazione,
lacreativitàeigiovani,allorailmix
può diventare davvero vincente.
NesonounesempiolaSos(School
of sustainability), scuola fondata
dall’architetto Mario Cucinella
per formare nuove figure profes-
sionalinelcampodeldesignsoste-
nibile, e RhOME for DenCity, il
prototipodicasaadaltaefficienza
realizzato dall’università Roma
Trechenel2014havintoleOlimpi-
adidell’architetturasostenibile.
Sos (www.schoolofsustainabi-
lity.it)èunlaboratoriocreativona-
to dalla collaborazione tra lo stu-
dio Mca (Mario Cucinella Archi-
tects),l’associazionenoprofitBgf
(Building Green Futures) e Sym-
bola.Obiettivodellascuolaèoffri-
reaigiovaniun’esperienzaeduca-
tivaaltamenteinnovativaeorien-
tataalmercatodellavoro,chepun-
ta sulla ricerca per garantire
progettiadimpattopositivosuso-
cietà, economia e ambiente. L’of-
fertaformativaperil2015prevede
quattro corsi post laurea: «Archi-
tectureasasocialbusiness»perri-
generare l’ambiente urbano;
«Post carbon architecture» per
progettare la nuova generazione
di edifici; «Right for a (quality)
shelter» per promuovere svilup-
posocialeeresilienza;«Bluedesi-
gn»centratosuinnovazioneeso-
stenibilità per l'industrial design.
L’avvio dei corsi coincide con la
conferenzainternazionalesulgre-
en building Plea 2015
(www.plea2015.it) , che si terrà a
Bolognadal9all’11settembre.
Nasce sempre dal mondo uni-
versitarioil“fioreall’occhiello”del
greendesigninItalia,lacasasolare
Rhome for Dencity progettata e
costruita dal dipartimento di Ar-
chitettura di Roma Tre, che lo
scorsoannoaVersailleshavintoil
SolarDecathlon2014.
Ilprototipo,sviluppatodaunte-
amdioltre40trastudentiedotto-
randi guidati dall’architetto Chia-
raTonelli,nasceconl’obiettivodi
riqualificareleperiferieabusivedi
TorFiscaleaRoma«aumentando
ladensitàurbana–spiegaTonelli-
eliminando sprechi energetici,
bruttezza, abusivismo, degrado e
favorendo la capacità di risposte
collettiveallacrisi».
Realizzatainteramenteinlegno
abassoimpattoambientale,dotata
di illuminazione naturale e artifi-
ciale di avanguardia, l’abitazione
Rhome è progettata per essere ri-
ciclabileal100%evantaprestazio-
ni energetiche una volta e mezzo
più elevate di un edificio in classe
A+,grazieancheaunsofisticatosi-
stemadipannellifotovoltaicifles-
sibiliintegrati.
©RIPRODUZIONERISERVATA
AGF
Ministro. DarioFranceschini
Head of Public policy
Google in Italia
«IlmadeinItalyriconosciuto
comesinonimodieccellenzae
artigianalitàcrescesulweb:
segnanoun+22%lericerche
suGoogleviasmarpthonee
tablet»
GIORGIA ABELTINO
I testimonial dell’Italia che scommette sull’innovazione
ViceministrodelloSviluppo
economico
«IlmadeinItalyècultura:
questaèlafontedellanostra
creatività,driverdel
successo,sempremaggiore,
delprodottoitalianonel
mondo»
CARLO CALENDA
PresidenteFai
«LaCostituzionepromuove
laculturaelaricerca,
tutelailpaesaggioeil
patrimonioartistico.
Serveun“progettoItalia”
chevalorizziqueste
grandirisorse»
ANDREA CARANDINI
PresidentedelConsigliodegli
Architettipianificatori,
paesaggistieconservatori
«L’architetturadiqualità,arma
controilmalaffare,coniuga
innovazioneesostenibilitàcon
eticaeesteticaerendebellee
vivibililenostrecittà»
LEOPOLDO FREYRIE
PresidenteTouringclub
italiano
«Perlaqualitàeladistintività
dellesueofferte,ilturismo
italianopotrebbeessere
elitariopertutti,maisuoi
serviziattualinonnesono
all'altezza»
FRANCO ISEPPI
Presidentenazionale
ColdirettiGiovaniImpresa
«L'Italiadeveessereil
laboratoriochegenera
costantementevalore
economicoesociale,le
comunitàruralilostannogià
concretizzando»
MARIALETIZIAGARDONI
RhOMEforDenCity. Ilprototipodicasaadaltaefficienza(Univ.RomaTre)
Creatività sostenibile / 2. Aeronautica
Laturbinanasce
dallastampante3D
Alberto Magnani
D
apolvereamotore.Con
un clic. Avio Aero,
l’azienda piemontese
delgruppoGeAviation,hafat-
to decollare anche nell’aero-
nauticalastampa3D:la“produ-
zioneadditiva”chepermettedi
plasmare componenti con ma-
terialiinnovativieprezziridot-
ti. Il suo stabilimento di Came-
ri,inprovinciadiNovara,sfrut-
ta la tecnologia della stampa
tridimensionale per sfornare
paleturbineconmenomateria
prima, meno consumi energe-
ticiepiùlibertàsullegeometrie
di creazione. Come? Partendo
daunmodellodigitale,ilingotti
inmaterialemetallicosonopri-
ma ridotti in polvere e poi tra-
sformati in componenti per
motoriaeronauticisecondogli
“ordini”ricevutidaicomputer.
L’impianto, che si estende
per 2.400 metri quadri, può
ospitare fino a 60 macchinari
in azione. Secondo Giorgio
Ambrate, responsabile Inge-
gneria di Avio Areo, siamo di
fronte a un altro capitolo della
rivoluzione digitale: «Nasce
una nuova filiera che dialoga
tramite l’industrial internet
che collega persone, cono-
scenzaemacchinari.Nellamia
opinione, la stampa 3D avrà
l’effetto nelle fabbriche che il
pchaavutonegliuffici».
I vantaggi? Ambrate spiega
cheilsaltoaunsistemadiaddi-
tive manufacturing permette
una maggiore elasticità in fase
di progettazione: geometrie
più complesse, riduzione del
peso e dei materiali (anche del
90%), libertà da tecnologie
inefficaci o poco sostenibili.
Senza contare una ricettività
maggiore per gli impulsi di in-
novazione: «Grazie a questa
tecnica di produzione, è possi-
bile utilizzare o inventare ma-
terialiinnovativicherispondo-
noaspecifichenecessitàtecno-
logiche, come la resistenza alla
fatica termo-meccanica. O
cambiaredisegnoeottenereun
nuovoprototipointempibrevi
e, quindi, affinare il progetto in
modoiterativo»diceAmbrate.
Il dubbio è sul controllo di
qualità. Come si verificano i
prodotti di una filiera “digita-
le”? La regolamentazione è
identicaaquellaprevistanelre-
sto del settore. Con un vantag-
gio: la diagnostica automatica.
«Se adeguatamente program-
mate ed equipaggiate con la
giustasensoristica,lestampan-
ti 3D che utilizziamo possono
generare segnali diagnostici e
prognosticiequindiavvisarein
modo autonomo l’operatore
quando insorgono problemi o
derivenellalavorazione».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Creatività sostenibile / 3. Pesca e ambiente
Cassettedelpesce
biodegradabili
P
esca,conserva,riusa.Ilfu-
turo delle cassette ittiche
potrebbe chiamarsi Poly-
pla:unmaterialebiodegradabi-
lecheriduceimpattoambienta-
le e costi di smaltimento degli
imballaggi per la conservazio-
ne del pesce. È l’intuizione che
hapermessoall'intesatuttaita-
lianatralasocietàdituteladelle
risorse turistiche Blue Marine
Service (San Benedetto del
Tronto,AscoliPiceno)equella
di consulenza GreenEvolution
(Bolzano)diaggiudicarsiilban-
dodelFondoEuropeoperlape-
sca2007-2013.
La sfida era individuare un
materiale alternativo al poli-
stirene per lo stoccaggio e il
trasportodeiprodottiittici.La
risposta è arrivata dal Polypla,
selezionato tra più di 60 con-
correnti internazionali come
le soluzione più adatta in chia-
veecosostenibile.Ilmateriale,
brevettato dalla holding olan-
deseSynbra,nonavevaancora
trovato un’applicazione indu-
striale. Oggi potrebbe fare
concorrenza ai milioni di cas-
sette in polistirolo che affolla-
no il mercato.
Secondo Marco Benedetti,
fondatore e responsabile R&D
e GreenEvolution, i vantaggi
devono essere considerati sul
lungo periodo: le cassette bio
sono un tassello della circular
economy, l'economia circolare
chesuperalalogica“usaegetta”
con prodotti già pensati per il
riutilizzo. «Dal punto di vista
tecnico - spiega - le performan-
ce sono uguali e in alcuni casi
superioriaquelledellecassette
in polistirolo. È vero che i costi
sonopariacircaildoppio.Mail
recupero avviene nello smalti-
mento, ben più economico di
quellochesarebberichiestodal
polistirene». Le cassette in
Polypla possono essere smalti-
teneirifiutiorganici.
Uncambiodirottachetagliai
costi della metà, bilanciando il
sovrapprezzo originario sulla
plastica.«Equestorappresenta
una differenza di costo del 50%
al chilo, un vantaggio evidente.
Maquellochebisognafarecapi-
reèchenonsipuòragionareso-
lo“percassetta”,bisognavede-
re il progresso sul lungo perio-
do».Cioè,lasostenibilità:ilbio-
materiale dei contenitori può
trasformarsi in alimentazione
percompostebiogas.Oltreali-
berare le coste dallo “spettaco-
lo”deidetritidiplasticachegal-
leggiano e depositano sulle
spiagge italiane. «Bisogna sen-
sibilizzare i clienti, ma anche
chiamalespiaggeelenostreco-
ste.Perl’Italiasignificavaloriz-
zareilturismo.Enonèpoco».
Al.Mag.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Produzioneadditiva. L’impiantodiAvioAeroaCameri(Novara) Alternative. Sistudianomaterialibiodegradabiliperl’imballodelpesce
Filiera di successo. Dalle barche ai megayacht
Designetradizione:
lanauticaitaliana
conquistailmondo
RaouldeForcade
pLanauticaitaliana,conilsuo
stile che l’ha portata ai vertici
mondiali nel comparto mega-
yacht-edècaratterizzatodadesi-
gneinnovazionetecnologicache
si fondono con la tradizione di
un’anticaculturamarinara-entra
apienotitolonelperimetrodella
soft economy. A testimoniarlo è
ancheillavorodiarchitettiedesi-
gnerspecializzatinelsettorenau-
tico.Nomichesonoentratinella
storia recente del settore, trai
quali, per citarne solo alcuni,
FrancescoPaszkowski,Massimo
Paperini,ChristianGrande.
Tra questi, Alberto Mancini,
giovaned’età(ènatonel1978),ma
conunagiàvastaesperienza,por-
tata avanti, col suo studio (Am
yachtdesign)concantieriemar-
chi prestigiosi, italiani ed esteri,
quali Riva (gruppo Ferretti), Pe-
riniNavi,Baglietto,Overmarine,
Dominatore,inultimo,lastatuni-
tenseMagnumMarine.«Ingene-
rale–afferma–nelmondo,quan-
do si disegna una barca, si ha un
approcciopiùindustrialediquel-
loitaliano.GliyachtmadeinItaly,
invece,hannoundesignvicinoal-
la tradizione e questo fa la diffe-
renza.Vedounarelazionemolto
forte tra la storia d’Italia, con la
suatradizionemarinara,elanau-
tica; ed è proprio questo che ha
portatoilnostroPaesealpiùalto
livello nella produzione di bar-
che,dapochimetrifinoaimega-
yacht,compartoincuisiamolea-
dermondiali».
Il fatturato complessivo della
nauticaitaliana,nel2014,èstatodi
2,47miliardidieuro,derivantiper
2,10 miliardi da produzione na-
zionale(85%)eper370,66milioni
(15%) dalla vendita di prodotti
d’importazione. All’interno di
questinumeri,oltreallacantieri-
stica,icuiricaviammontanoa1,33
miliardi,haunruoloimportanteil
compartodegliaccessoriecom-
ponenti, che include, tra l’altro, i
mobili, l’oggettistica, i parati, la
pavimentazione, i rivestimenti.
Tuttielementiingranparterea-
lizzatidapiccoleemedieaziende
nazionali, bandiere del made in
Italyedeldesign.Ilfatturato,peril
2014,delsettoreèstimato784mi-
lioni,derivantiper596,61milioni
dallaproduzionenazionaleeper
187,4milionidaimportazioni.
«Noi italiani - spiega France-
scoPaszkowski,checolsuostu-
dio di architettura lavora su
brand del calibro di Sanlorenzo,
Crn, Baglietto, Tankoa - rappre-
sentiamounmondoancoraarti-
gianale e ritengo sia una carta
vincente.Sesiamoun’eccelenza
nel settore nautico a livello glo-
baleèproprioperchésiamoarti-
giani ad altissimo livello e il no-
stro design si vende in tutto il
mondo.L’operadeidesignerita-
lianivienesemprepiùrischiesta,
per la nutica, in Paesi come
l’Olanda e la Germania, dove
hannograndetecnologiamafan-
noprodottipiùrigidi.Ehannobi-
sognodellostileitaliano».
Mancini,asuavolta,aggiunge
chenonsipuòdimenticarecome
«la nostra silicon valley della
nautica, rappresentata dai can-
tieridiViareggio,nascadallatra-
dizione dei maestri d’ascia fio-
rentini,cheuntempolavoravano
e costruivano sull’Arno e, in se-
guito,sisonospostatisullitorale
toscano.Poicisonoicantieridel-
la Liguria e dell’Adriatico, ma il
fulcrodellanauticaètraViareg-
gioePisaenascedaunacultura
familiare che poi si è sviluppata
con la tecnologia». Nel design
delle barche, prosegue Mancini,
«cercodidareun’identitàaimar-
chi sui quali lavoro, guardando
allalorostoria.Ilproblemaèche,
spesso,l’armatorechehaildena-
roperacquistaregliyacht,punta
allo status symbol ma non ha la
sensibilità per cogliereappieno
quellochelabarcatrasmettedel-
lastoriadelcantiere».
Inognicaso,laforzadellanau-
ticamadeinItalystanell’incrocio
tratecnologia,designeabilitàar-
tigianalee,perquantoriguardail
rapportotrailsettoreelasofteco-
nomy,giocaunruoloimportante
anche il fatto che l’evoluzione
tecnologicadellanauticasiaindi-
rizzata a ridurre gli impatti am-
bientali, ad esempio con motori
elettrici,conl’eliminazionedegli
scarichiinmareecosìvia.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Megayacht.Pontedel61mtdiCrn«Saramour»(FrancescoPaszkowski)
LO SCAFFALE DELLA SOFT ECONOMY
SUPERFATTURATO
Ricaviper2,47miliardi:
oltreallacantieristica
contanomobili,parati,
pavimentazione,
rivestimentietecnologie
Green
Italy
 diErmete
Realacci,
Chiarelettere,
2012
Ilbello
dell’Italia
(IlBelpaese
vistodai
corrispondenti
dellastampa
estera)
 diMaarten
vanAalderen,
Albeggi,2015
«Generativi
ditutto
ilmondo
unitevi»
 diMauro
Magatti
eChiara
Giaccardi,
Feltrinelli,
2014
Bioeconomia
(Lachimica
verdeela
rinascitadi
un’eccellenza
italiana)
 Autorivari,
edizioni
Ambiente,
2015
INTERVISTA DarioFranceschini MinistrodeiBeniculturaliedelturismo
Quotidiano
Symbola
Codiceabbonamento:
1
Data
Pagina
Foglio
22-06-2015
18
074078
Quotidiano
Symbola
Codiceabbonamento:
1
Data
Pagina
Foglio
27-06-2015
14
074078
Quotidiano
Symbola
Codiceabbonamento:
Tweet My24
MILANO
«Innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente». È l’Italia del «Made in
Italy», moda, artigianato, arredamento, design, cibo, come anche macchinari e manifattura
in senso stretto. Così la descrive il rapporto I.T.A.L.I.A. di Fondazione Symbola,
Unioncamere e Fondazione Edison, presentato ieri. Lo studio valorizza la capacità italiana di
imporsi sui mercati esteri e di resistere alla crisi, e lo fa puntando sull’Indice Fortis-
Corradini (IFC) delle eccellenze competitive nel commercio internazionale. Un indicatore
che esalta il saldo commerciale per singolo prodotto e che meglio fotografa il peso del Made
in Italy nei mercati esteri. E così si mette l’accento sul fatto che l’Italia possa contare su
circa mille prodotti con un saldo commerciale attivo «da record». Fanno megli di lei soltanto
Cina, Germania e Stati Uniti.
Un’analisi da cui deriva una indicazione chiara, sintetizzata da Ermete Realacci, presidente
della Fondazione Symbola: «Più che in passato, l’Italia deve fare l’Italia rispondendo ad una
domanda che aumenta». Per il futuro, dunque, il Made in Italy deve conservare le proprie
caratteristiche di gusto estetico, qualità tecnica, autenticità e differenziazione del prodotto.
Produzioni radicate in Italia e innovazione costante per andare incontro alle esigenze del
mercato. In più, sintetizza lo studio, sono due le direttrici da seguire per rendere «matura»
la vocazione esportatrice del paese: da una parte lo sviluppo di un sistema imprenditoriale
orientato ad ampliare le partnership commerciali; dall’altra una maggiore qualità dei canali
di vendita per rinforzare il carattere distintivo del Made in Italy. Senza dimenticare la
necessità di rafforzare le relazioni orientate alla promozione dei prodotti italiani in quegli
Stati dove risultano più critiche.
Si conferma così l’anima esportatrice del Belpaese, che figura nelle classifiche internazionali
come uno dei cinque paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i cento
miliardi di dollari, con un export cresciuto tra il 2010 e il 2014 di oltre il 18%, a quota 382
miliardi. E si conferma, al contempo, l’ottima fama di cui gode quando si parla di qualità e
valore aggiunto dei prodotti.
Due gli indicatori citati tra gli altri: il sondaggio Ipsos che rivela come l’80% degli
statunitensi e dei cinesi riconosca nel Made in Italy un grande valore; e ancora, i dati sulle
ricerche in Google per prodotti made in Italy, ricerche cresciute dal 2011 al 2014 del 22 per
cento.
SERVIZI
Call center: la
vertenza
Teleperformance fa
«arrabbiare»
Almaviva
ELETTRODOMESTICI
Whirlpool: al Mise
la trattativa fa passi
avanti, aumentano
gli incentivi per chi
esce
ULTIMI DI SEZIONE
TURISMO DI LUSSO
Starwood sceglie lo stile Riva per le
terrazze top class sul mare: debutto al
Gritti Palace di Venezia - Foto
di Vincenzo Chierchia
SERVIZI
Per la Fiera del Levante si avvicina la
privatizzazione
di Vincenzo Rutigliano
domenicadomenica2424 casacasa2424 modamoda2424 foodfood2424 motorimotori2424 jobjob2424 streamstream2424 viaggiviaggi2424 salutesalute2424 shoppingshopping2424 radioradio2424 altrialtri AccediCerca
VenerdìVenerdì •• 26 Giugno 201526 Giugno 2015 •• Aggiornato alle 23:35Aggiornato alle 23:35
How To Spend It NEW!
Professioni e Imprese24 Business School ed eventi
Banche dati Strumenti di lavoro
Versione digitale
HOMEHOME ITALIAITALIA MONDOMONDO NORME &NORME &
TRIBUTITRIBUTI
FINANZA &FINANZA &
MERCATIMERCATI
IMPRESA &IMPRESA &
TERRITORITERRITORI
NOVA24NOVA24
TECHTECH
PLUS24PLUS24
RISPARMIORISPARMIO
COMMENTI &COMMENTI &
INCHIESTEINCHIESTE
STORE24STORE24
Acquista & abbonatiAcquista & abbonati
Impresa & Territori  Made In
Mille prodotti leader oltreconfine
Filomena Greco
IN QUESTO ARTICOLO
Argomenti:  Fondazione Symbola |  Fondazione Edison
|  Unioncamere |  International Finance Corporation |
Ermete Realacci |  Italia |  Pubblicità27 giugno 2015
1 / 2
Data
Pagina
Foglio
27-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
CLICCA PER CONDIVIDERE
Leggi e scrivi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
TAG: Fondazione Symbola, Fondazione Edison, Unioncamere, International Finance Corporation, Ermete Realacci,
Italia, Pubblicità
Permalink
di Domenico Palmiotti di Cristina Casadei
BILANCI
FidiaFin cresce
negli Stati Uniti
di Katy Mandurino
MERCATI ESTERI
Commesse egiziane
da 240 milioni per
Ansaldo Energia
di Raoul de Forcade
Tutto su Impresa e Territori? 
DAI NOSTRI ARCHIVI
GRUPPO24ORE
Sito corporate
Contatti
Redazione online
Professioni e Imprese 24
Formazione e eventi
SEZIONI
Italia
Mondo
Norme&Tributi
Finanza&Mercati
Impresa&Territori
CANALI
Moda24
Motori24
Luxury24
Viaggi24
Casa24plus
STRUMENTI
Stream24
Blog
L'Esperto Risponde
SERVIZI
Argomenti del Sole
Versione digitale
Banche Dati
Newsletter
RSS
LINK UTILI
AfricaTimesNews
Il Gastronauta
AGI China24
Guida Affari
Pagine Gialle
SHOPPING24   
DA NON PERDERE
Nozze gay, la vittoria di
Obama
È una decisione che, come
più volte accaduto nei
momenti delicati della storia
degli Stati Uniti,
Quei «tesori di carta»
promossi dalle banche
Sono più di diecimila volumi
e trattano d’arte e
d’architettura, ma anche di
storia di cultura del
La trasparenza che fa
crescere
Se la procura sanziona la
corruzione, le prefetture
tentano di prevenirla.
L’azione di controllo
La sfida per l’Italia nel
mondo che rallenta
di Gianni Toniolo
La Banca Mondiale ha
ridotto al 2,8% la previsione
di crescita dell’economia
mondiale per il 2015.
Bce, sale la fronda contro i
fondi alle banche greche
di Alessandro Merli
Per il secondo giorno
consecutivo, la Banca
centrale europea ha lasciato
invariato, a circa 89
Quotidiano politico economico e finanziario ¤ Fondato
nel 1865
SEGUI SU:
Keywords
CERCA
2 / 2
Data
Pagina
Foglio
27-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
271826 1825
 ECONOMIA
Prestiti Inpdap 100%
Fino a 60.000€ in 120 rate
mensili. Preventivo in 2 minuti. Chiedi ora!
prestiti.nordfin.it/inpdap
Foto Pamela Anderson
Pamela Anderson: Foto e News Su GQ, il
Vero Maschile online.
www.gqitalia.it
Prezzi Fotovoltaico 2015
Il Fotovoltaico adesso costa meno. Queste
3 novità cambiano il mercato
www.fotovoltaicoperte.com
  Condividi
Soldi . Economia . Made in Italy vince su mercato globale, su Google ricerche salite del 22% in 3 anni
Made in Italy vince su mercato globale,
su Google ricerche salite del 22% in 3
anni
Annunci Google
Articolo pubblicato il: 26/06/2015
I prodotti italiani piacciono sempre di
più sui mercati globali. Basti pensare
che le ricerche su Google dei prodotti
made in Italy sono cresciute dal 2011 al
2014 di ben il 22%. Ed a cercarli con
maggiore interesse sono Paesi come
Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia
e Brasile. A scattare la fotografia dell'Italia
che produce cose che piacciono al mondo è
il rapporto 'Italia 2015- Geografie del
nuovo made in Italy', presentato oggi a
Treia (Macerata) da Fondazione
Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, nella sessione di apertura del XIII
Seminario estivo di Symbola. "Del resto aprirsi ai mercati globali sfruttando anche le possibilità
offerte dalle nuove tecnologie è una risposta concreta, e già praticata da molte delle
nostre imprese, alla contrazione del mercato interno" evidenzia il report. Questi dati,
sottolinea lo studio, sono "supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio
Ipsos secondo cui circa l'80% degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy
un grande valore". E non solo. Due italiani su tre sono disposti a pagare un
sovrapprezzo per avere prodotti 100% italiani. Dal rapporto 'Italia 2015', emerge inoltre che
nonostante i sette anni di crisi, quasi mille prodotti con saldo commerciale attivo da
record. Un risultato, sottolinea lo studio, "di tutto riguardo, raggiunto grazie a una scelta
decisa sulla qualità".
"Vuol dire che se pensiamo al mercato globale come a un'olimpiade, ai prodotti come
discipline sportive in cui vince chi ha un export di gran lunga superiore all'import, l'Italia
SPECIALE
EXPO 2015
Vai allo speciale Expo
2015
Video da Expo
Eventi
Protagonisti
Notizie Più Cliccate
1. La figlia di Whitney Houston
trasferita in una struttura per malati
senza speranza
2. Omar, storia d'amore e coraggio: a
16 anni sposa la sua Amie prima di
morire di leucemia
3. Ad agosto via a rimborsi pensioni,
in arrivo 800 euro per quelle da 1.500
4. Arriva l'estate, caldo africano fino
al 10 luglio
5. Tuffi e acqua turchese, il super
trampolino che fa impazzire il web
/Video
 Video
 
sfoglia le notizie ACCEDI REGISTRATI
METEO
 
Milano
◄ ►
SEGUI IL TUO
OROSCOPO
 
Ariete
◄ ►
 33 %   33 %   33 %
1Mi piaceMi piace CondividiCondividi
(foto Infophoto)
Cerca nel sito
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su "ulteriori
informazioni". Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Ulteriori informazioni Ho capito
◄ ►
Finanza Economia Lavoro Universo Media Euro Fondi News Italia Economia
Fatti Salute Sport Cultura Intrattenimento Magazine Sostenibilità Immediapress Multimedia AKISoldi
1 / 2
    ADNKRONOS.COM/IGN (WEB2)
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
  Condividi
arriva a medaglia quasi mille volte. Fanno meglio di noi solo Cina, Germania e Stati Uniti"
rimarca lo studio presentato dal presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, dal
Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, e dal direttore e vicepresidente di
Fondazione Edison, Marco Fortis. E in linea con il nostro primato sul fronte dell'avanzo
commerciale, l'Italia si dimostra uno dei soli cinque paesi al mondo che vanta un
surplus manifatturiero sopra i 100 miliardi di dollari. In compagnia di grandi potenze
industriali come Cina, Germania, Giappone e Corea. Inoltre, riguardo le eccellenze competitive
italiane nel commercio con l'estero, il nostro Paese vanta un totale di 932 prodotti
classificatisi primi, secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero.
Più nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti medaglia d'oro a livello mondiale per
saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare 56 miliardi di dollari.
"Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese, è ancora più importante
avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che
cambia" commenta Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. "Più che
in passato - esorta Realacci- l'Italia deve fare l'Italia rispondendo ad una domanda che
aumenta ed è confermata dai dati sull'innalzamento delle ricerche di made in Italy su Google e
sul gradimento dei prodotti italiani in grandi paesi come Stati Uniti e Cina". Per il Segretario
generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi "le geografie del nuovo made in Italy
presentate nel Rapporto Italia 2015 fotografano una capacità di reazione alla crisi delle
nostre imprese che ha dello straordinario". Le eccellenze del Made in Italy, evidenzia
infine Marco Fortis, direttore e Vicepresidente della Fondazione Edison, "coprono
ormai non più soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell’arredo-casa, dell’alimentare e dei
vini, ma anche numerose branche della meccanica e dell’ingegneria, specializzazioni
della chimica".
TAG:  google,  edison,  symbola,  rapporto
Potrebbe interessarti
Raccomandato da
Annunci Google
Sconfitto l'alito cattivo
Ecco come mi sono liberato una volta per tutte dell'alitosi!
www.mai-piu-alitosi.it
Vedere il Video
Guarda il tuo Video su Cell, PC e Tablet. Tutti i tuoi Video Qui!
video-film-nolimits.com
In Evidenza
 Speciale Maturità
2015
 Festival del lavoro
2015
 Coca-Cola in
Italia, l’impatto
economico e
occupazionale nel
2014
 Ricerca, Nescens
entra nel campo delle
cellule staminali
 Arriva in Italia
pacemaker senza fili
più piccolo al mondo
 Spazio, italiani
scoprono il primo
metodo contro cyber-
attacchi nelle tlc
/Video
 Credits4Health, il
'nudge' all'italiana
oggi testato su 900
volontari
1Mi piaceMi piace CondividiCondividi
Madre 'in affitto'
partorisce due gemelli,
uno è Down. Coppia
'Storm line' saluta
l'Italia, in arrivo
eccezionale ondata di
Australia, chef
smembra e cucina la
moglie transessuale. Poi
'A dir poco
imbarazzante', il tweet
di Emma Marrone si
Addio al Ken umano, il
modello brasiliano che
amava le bambole /Foto
Orrore a Messina,
stalliere abusa
sessualmente di una
Brittany Maynard si è
suicidata. "Ho scelto di
morire con dignità"
Thailandia, formiche
'di fuoco' sui genitali
per scommessa
Calabria, ai domiciliari
assessore De Gaetano.
Chiesto l'arresto per
senatore Ncd Bilardi
/Video
Teramo, blitz polizia
contro spaccio: 8 arresti e
13 denunce /Video
Fondazione Bracco con
Secretaries'Voice per
Spazio Women for Expo
2 / 2
    ADNKRONOS.COM/IGN (WEB2)
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Venerdì 26 Giugno 2015      Segui @Agenzia_Italia   
Cerca
ait: attentato in moschea sciita a Kuwait City, morti 12:53 Hollande: attentato terroristico, fermato identificato 12:31 Grecia: Dijsselbloem, l'accordo va trovato sabato 11:18 Francia: filo-Isis fa esplodere impianBreaking News
Speciale Expo2015
Login
Home Cronaca Politica Economia Estero Spettacolo Sport Salute Food Ricerca e sviluppo News in English I Portali agi Regionali agi
Tech | Travel | Cinema | Musica | Motori | Arte | Gossip | Moda | PEI News
Made in Italy: cresce la voglia, +22% ricerche Google
12:57 26 GIU 2015
(AGI) - Treia (Macerata), 26 giu. - Il
marchio Italia resta un punto di forza
nel Mondo, sinonimo di creativita',
qualita' e bellezza che, negli ultimi tre
anni, ha visto crescere le ricerche su
Google del 22%. Lo rileva il rapporto
Italia - Geografie del nuovo 'made in
Italy' di Fondazione Symbola,
Unioncamere e Fondazione Edison,
presentato, oggi, a Treia (Macerata)
nella sessione di apertura del XIII
seminario estivo. Il rapporto ha il
patrocinio dei ministeri degli Affari
Esteri, delle Politiche Agricole, dei Beni Culturali, dell'Ambiente e di Expo Milano 2015 e porta in
viaggio tra i tanti talenti italiani. L'Italia, dunque, sa essere innovativa, versatile, creativa, reattiva,
competitiva e vincente.
  Soprattutto sui mercati globali. Tanto da esprimere, nonostante i sette anni di crisi, quasi mille
prodotti con saldo commerciale attivo da record. Un risultato di tutto riguardo, raggiunto grazie a
una scelta decisa sulla qualita'. E in linea con il nostro primato sul fronte dell'avanzo commerciale
il nostro Paese e' uno delle cinque nazioni che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100 miliardi
di dollari. In compagnia di grandi potenze industriali come Cina, Germania, Giappone e Corea.
Una leadership che ci parla di qualita' crescente riconosciuta alla nostra manifattura. Non a caso
dall'introduzione dell'euro l'Italia ha visto i valori medi unitari dei suoi prodotti salire del 39 per
cento, facendo meglio di Regno unito (36 per cento) e Germania (23 per cento).
  Dati supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa
l'80 per cento degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore. Sia
all'estero che in patria il marchio Italia ' sinonimo di moda, artigianato, arredamento, design e
cibo, e soprattutto di bellezza e qualita'. Due italiani su tre sono disposti a pagare un
sovrapprezzo per avere prodotti 100 per cento italiani. Tendenza che si riscontra sui mercati
globali, specie in paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile. Il rapporto Italia-
Geografie del nuovo made in Italy, senza nascondere le difficolta' del mercato interno, misura la
competitivita' del sistema produttivo interno non con parametri 'tradizionali' come la quota di
mercato detenuta sull'export mondiale, ma con un nuovo indicatore capace di cogliere e leggere
in modo assai piu' fedele e puntuale quanto si muove nella nostra economia: la bilancia
commerciale dei singoli prodotti. Vuol dire che se pensiamo al mercato globale come a
un'olimpiade, ai prodotti come discipline sportive in cui vince chi ha un export di gran lunga
superiore all'import, l'Italia arriva a medaglia quasi mille volte. Fanno meglio di noi solo Cina,
Germania e Stati Uniti. "Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese -
commenta Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola - e' ancora piu' importante
avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che cambia.
Piu' che in passato, mi piace dire che l'Italia deve fare l'Italia, rispondendo ad una domanda che
aumenta ed e' confermata dai dati sull'innalzamento delle ricerche sul maggiore motore di
navigazione internet, e puntare sui talenti che il mondo le riconosce: bellezza, qualita',
conoscenza, innovazione, territorio e coesione sociale che sempre piu' incrociano la frontiera
della green economy. Talenti che ci consegnano le chiavi della contemporaneita' e delle sfide del
futuro perche' assecondano la voglia crescente di sostenibilita' dei consumatori e danno risposte
ai grandi cambiamenti negli stili di vita e nei modelli di produzione. E' cosi' che il nostro Paese -
Economia
Wonderful Expo 2015
Stai Cercando Dove Soggiornare in Lombardia? Lasciati Ispirare
Novità Fotovoltaico 2015
fotovoltaicoperte.com
Il Fotovoltaico a casa conviene? Le 3 novità
che cambiano il mercato
Sensodyne
Vedere il Video
Osho la Guida Spirituale
RC Auto ADSL
Prestiti Conti
1 / 2
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
DA LEGGERE SU AGI.IT
Grecia: Tsipras, pronti a grande 'no' su un cattivo
accordo
La borsa continua a correre con la Grecia +2,2%. Balza
Saipem
Da Siemens software per gestione consumi energia
Padiglioni
Grecia: Euro Working Group discute di possibile
default
Petrolio: prezzo in rialzo, ma frenato da Grecia
Powered by
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
L'Alfa Romeo riparte dalla nuova 'Giulia' - Video e Foto
Grecia: ecco cosa succedera' in caso di default
Il Grexit e gli altri exit
Cala il consumo di birra, "colpa dell'aumento delle
accise"
Grecia, niente accordo all'Eurogruppo, si tratta ancora
Powered by
I PORTALI
agiEuropa   agiEnergia   agiSalute
agiChina   agiArab   Scelte Sostenibili
DAI NOTIZIARI REGIONALI
Calabria 
Fisco: Cosenza; fitto case studenti in nero, scoperti 509
evasori
Emilia Romagna 
Muore a 28 anni al pronto soccorso ospedale Reggio Emilia
Lombardia 
Immigrati: Salvini, Renzi ripete cio' diciamo da mesi
Molise 
Tradizioni: Molise, buoi dissequestrati ma Carresi vietate
Liguria 
Liguria, Anas: chiusure notturne per lavori, su SS62 a
Sarzana
Marche 
Articolo completo
Inps: via ai rimborsi pensioni, 800 euro a partire da agosto
(AGI) - Roma, 26 giu. - Il prossimo 1 agosto i pensionati con un reddito inferiore a 1.500 euro percepiranno 796,27
euro di arretrati. Lo [...]
Articolo completo
Made in Italy: cresce la voglia, +22% ricerche Google
(AGI) - Treia (Macerata), 26 giu. - Il marchio Italia resta un punto di forza nel Mondo, sinonimo di creativita', qualita' e
bellezza che, negli [...]
Articolo completo
Confindustria alza le stime di crescita. Ma e' ripartenza, non ripresa
(AGI) - Roma  - Il centro studi Confindustria rivede all'insu' le previsioni sull'economia italiana: il Pil e' stimato in
crescita dello 0,8% nel   [...]
Articolo completo
Scioperi: Garante sanziona Atac di Roma per disagi
per lo stop del 17 aprile
(AGI) - Roma - L'Autorita' di garanzia per gli scioperi ha deliberato una
sanzione di diecimila euro nei confronti dell'Azienda ATAC di Roma,   [...]
Articolo completo
Cibo: "... ma il coccodrillo di che sa?" Lo mangerebbe 1 italiano su 5
(AGI) - Roma - Quasi un italiano su cinque (19 per cento) e' tentato di assaggiare la carne di coccodrillo mentre il
92   [...]
Gallerie fotografiche
conclude Realacci -, gia' oggi, puo' declinare quel 'rifiuto dello scarto' e quell'attenzione alle cose
e alle persone del creato che papa Francesco mette al centro della sua enciclica Laudato si'".
  .
 
RSS 0 Tweet
Video
Ultime da "Economia"
Cerca altre notizie
0LikeLike ShareShare
Battibecco tra Obama e la
trans. Il presidente:
"Vergogna, sei a casa mia"
Uber: tassisti in rivolta a
Parigi, blocchi stradali e
violenze
Calcio: caso Catania, ora
trema la serie B "sono
coinvolti altri giocatori"
Addio a Laura Antonelli,
ecco la scena che l'ha resa
un'icona sexy
Francia: torna l'incubo
terrorista, attaccata una
fabbrica
Uber: tassisti in rivolta a
Parigi, blocchi stradali e
violenze
L'Alfa Romeo riparte dalla
nuova Giulia
Spiderman e Superman al
Bambin Gesu' di Roma, i
vigili 'super eroi'
entusiasmano i piccoli
pazienti
Lavora con gli Animali
centro-europeo-formazione.it/ASA
Assistente di Studio Veterinario: diventalo
con i Corsi CEF! Info qui
Offerte Lavoro Poste
Italiane
Macchinari e Affari Usato
Prestiti Inpdap 100%
2 / 2
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Venerdì 26 Giugno 2015      Segui @Agenzia_Italia   
Cerca
13:41 Terrorismo: Isis rivendica attentato in moschea Kuwait City 13:41 Lione, attentato a centrale gas. Corpo decapitatoBreaking News
Speciale Expo2015
DA LEGGERE SU AGI.IT
Inps; via ai rimborsi pensioni, 800 euro da agosto
Lega-M5S: Bisignani, "patto segreto" tra i parlamentari
Login
Home Cronaca Politica Economia Estero Spettacolo Sport Salute Food Ricerca e sviluppo News in English I Portali agi Regionali agi
Tech | Travel | Cinema | Musica | Motori | Arte | Gossip | Moda | PEI News
Agroalimentare: Martina, in 10 anni piu' 70% export
14:35 26 GIU 2015
(AGI) - Treia (Macerata), 26 giu. - Il
mondo "ha voglia d'Italia". Lo afferma
il ministro delle Politiche agricole
alimentari e forestali, Maurizio Martina
in una nota inviata al seminario estivo
della Fondazione Symbola, a Treia
(Macerata).
  Martina sollecita ad avere
"consapevolezza sui nostri valori", in
modo da fare fare "un salto di qualita'
al Paese che troppo spesso conosce
e comunica i suoi difetti,
nascondendo o ignorando i suoi
primati". "La nostra forza - sostiene il ministro - si chiama Made in Italy e oggi, anche attraverso la
presentazione del vostro rapporto sulle nuove geografie, possiamo renderci conto delle rotte
tracciate. L'economia circolare, in cui si usano meno risorse e piu' sapere, la Green economy,
che abbassa l'impatto ambientale delle imprese, un sistema agroalimentare leader nel mondo:
non sono piu' progetti, ma pilastri del rilancio economico italiano. Fatti che si traducono in
maggiori responsabilita', investimenti in ricerca, innovazione e sostenibilita'. Sono queste le
parole chiave della ripresa. I primi segnali sono tangibili e l'agricoltura, in questo contesto,
rappresenta un settore strategico. In un anno abbiamo creato 45mila nuovi posti di lavoro, con un
incremento del 6,2 per cento, concretizzando cosi' i risultati del lavoro fatto dal Governo in questi
mesi su semplificazioni burocratiche, sgravi fiscali e misure specifiche per favorire il ricambio
generazionale. Anche in Europa lo sanno. Non e' un caso - aggiunge Martina - che per la prima
volta la banca degli investimenti europea abbia aperto una linea di credito da 400 milioni di euro
dedicata alla piccole e medie imprese agroalimentari italiane, che, in collaborazione con gli istituti
bancari del nostre Paese, potra' generare 800 milioni di euro di investimenti e dare liquidita' alle
nostre imprese. Anche grazie all'Expo, possiamo crescere ancora. Ma per questo dobbiamo fare
squadra e imparare ad avere una visione d'insieme del nostro Paese. Un Paese che lotta e fa
sacrifici, ma non si arrende; un Paese fatto di persone che sanno trasformare una passione in un
mestiere; un Paese consapevole del fatto che aggregazione non vuol dire perdita d'identita', ma
maggiore forza". (AGI) Dpg
RSS 0 Tweet
Video
Ultime da "Food"
Food
Novità Fotovoltaico 2015
Il Fotovoltaico a casa conviene? Le novità per risparmiare con 2,5kW
Visti per la Russia
visto-russia.com/
Invito ed assicurazione in giornata
Procedura completa visto russia
Elenco Tipografie
Berlusconi
0LikeLike ShareShare
Battibecco tra Obama e la
trans. Il presidente:
"Vergogna, sei a casa mia"
Uber: tassisti in rivolta a
Parigi, blocchi stradali e
violenze
Calcio: caso Catania, ora
trema la serie B "sono
coinvolti altri giocatori"
Addio a Laura Antonelli,
ecco la scena che l'ha resa
un'icona sexy
RC Auto ADSL
Prestiti Conti
1
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Venerdì 26 Giugno 2015      Segui @Agenzia_Italia   
Cerca
 Euro: apre sotto 1, 12 dollari, occhi puntati su GreciaBreaking News
Speciale Expo2015
DA LEGGERE SU AGI.IT
Salute: Policlinico Bari, in 3 minuti impiantato micro
pacemaker
Login
Home Cronaca Politica Economia Estero Spettacolo Sport Salute Food Ricerca e sviluppo News in English I Portali agi Regionali agi
Tech | Travel | Cinema | Musica | Motori | Arte | Gossip | Moda | PEI News
Agenda Appuntamenti
10:40 26 GIU 2015
(AGI) - Roma, 26 giu. -
-   Roma: "ALTEMS incontra...", "L'innovazione tecnologica
sostenibile" - gli studenti di Economia della Cattolica di Roma
a lezione con Gary Pisano (Harvard Business School). A seguire
una tavola rotonda cui partecipano, tra gli altri, Luigi
Nicolais, Presidente CNR, Giovanni Leonardi, Direttore Generale
della Ricerca del Ministero della Salute, ed Enrico Zampedri,
Direttore del Policlinico "A. Gemelli" (Alta Scuola di Economia
e Management dei Sistemi Sanitari dell' Universita' Cattolica,
Polo Universitario "Giovanni XXIII", Aula 7, L.go F. Vito 1 -
ore 10,00)
-   Treia (Mc): Seminario Estivo della Fondazione Symbola (oggi
e domani), promosso insieme a Unioncamere, Camera di commercio
di Macerata, Regione Marche e citta' di Treia, sul tema
"Orgoglio e pregiudizio. Perche' l'Italia deve fare l'Italia". Partecipano
fra gli altri alla due giorni, oltre al Presidente
della Fondazione Symbola Ermete Realacci, anche i ministri
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e degli
Esteri, Paolo Gentiloni; il viceministro dello Sviluppo
Economico, Carlo Calenda, la Vice Presidente del Senato Valeria
Fedeli, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il
presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, e il Segretario
generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi (presso il Teatro
Comunale di piazza Arcangeli)
.
RSS 0 Tweet
Video
Ricerca e Sviluppo
Impare l'Export sul Web?
Basi di Export sul Web con Google. 50 Video Lezioni Online - Gratis!
Videoconferenza
skymeeting.net/videoconferenza
Comunica e collabora con chi vuoi! Nulla da
installare - Prova Gratis
Inserisci il curriculum
Wonderful Expo 2015
Forniture Farine
0LikeLike ShareShare
Battibecco tra Obama e la
trans. Il presidente:
"Vergogna, sei a casa mia"
Uber: tassisti in rivolta a
Parigi, blocchi stradali e
violenze
Calcio: caso Catania, ora
trema la serie B "sono
coinvolti altri giocatori"
Addio a Laura Antonelli,
ecco la scena che l'ha resa
un'icona sexy
RC Auto ADSL
Prestiti Conti
1
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Unioncamere/Symbola, cresce nel mondo la voglia
di made in Italy
Scritto da Did | Askanews – 31 minuti fa
Roma, 26 giu. (askanews) - Cresce la voglia di Made in Italy nel mondo e nonostante sette anni di
profonda crisi l'Italia è tra i cinque paesi del pianeta a generare un surplus commerciale nel settore
manifatturiero superiore ai miliardi di euro. E' quanto emerge dal rapporto I.T.A.L.I.A. - Geografie
del nuovo made in Italy di Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, presentato oggi
a Treia nella sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola. Una iniziativa che ha il
patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, delle Politiche Agricole, dei Beni Culturali, dell'Ambiente e
di Expo Milano 2015 e che rappresenta un viaggio tra i tanti talenti italiani. Dal rapporto emerge che
dall'introduzione dell'euro l'Italia ha visto i valori medi unitari dei suoi prodotti salire del 39%,
facendo meglio di Regno unito (36%) e Germania (23%).
Dati supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa l'80%
degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore. Sia all'estero che in patria
il made in Italy è sinonimo di moda, artigianato, arredamento, design e cibo, e soprattutto di bellezza
e qualità. Due italiani su tre sono disposti a pagare un sovrapprezzo per avere prodotti 100% italiani.
Grazie alla bellezza e alla qualità connaturata ai nostri prodotti, poi, l'Italia continua a produrre cose
che piacciono al mondo e che sono sempre più desiderate sui mercati globali. Come ci dicono i dati
relativi alle ricerche su Google dei prodotti made in Italy, cresciute dal 2011 al 2014 di ben il 22%.
Specie in Paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
Lega-M5S: Bisignani, "patto segreto" tra i parlamentari di Salvini e di Grillo
Salute: vino rosso 'asciuga' girovita, aiuta a bruciare grasso cattivo
Israele: incendiata la chiesa del 'miracolo dei pani e pesci'
Sempre più furti d'auto attraverso le "chiavi di prossimità" (blog.directline.it)
Cerca
SOLO SU YAHOO
Piove! Le interviste irriverenti
#TRIOPUNTOZERO - "Mi
preferisci vestita oppure..."
Diletta Leotta complice del
Trio Medusa
X Factor sta per tornare
- Sky Italia Pubblicità 
Vinci l’accesso alle Audizioni e
partecipi all’estrazione dei
biglietti per i live.
SAVIANO - Emigrazione:
"Ecco la prova di quanto sia
difficile essere felici in Italia"
I VIDEO DI OGGI
  TweetTweet Stampa
  TweetTweet Stampa
Ricerca Notizie
ULTIME NOTIZIE FOTO BLOG APPROFONDIMENTI BEST EXPERIENCE
HOME VIDEO ITALIA MONDO POLITICA ECONOMIA TECNOLOGIA SALUTE CURIOSITÀ AUTO METEO EXPO 2015
Nuovo utente? Registrati Entra Aiuto Download the new Yahoo Mail app Mail Yahoo
Cerca Cerca sul web
Desideri un'esperienza di ricerca migliore?  Imposta la ricerca su Yahoo
Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità
1
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Unioncamere/Symbola, cresce nel mondo la voglia
di made... -2-
Scritto da Did | Askanews – 26 minuti fa
Roma, 26 giu. (askanews) - "Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese, è
ancora più importante avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un
mondo che cambia. Più che in passato - commenta Ermete Realacci, presidente della Fondazione
Symbola -, l'Italia deve fare l'Italia rispondendo ad una domanda che aumenta ed è confermata dai
dati sull'innalzamento delle ricerche di made in Italy su Google e sul gradimento dei prodotti italiani
in grandi paesi come Stati Uniti e Cina. E puntare sui talenti che il mondo le riconosce: bellezza,
qualità, conoscenza, innovazione, territorio e coesione sociale che sempre più incrociano la frontiera
della green economy".
"Le geografie del nuovo made in Italy presentate nel Rapporto I.T.A.L.I.A. fotografano una capacità
di reazione alla crisi delle nostre imprese che ha dello straordinario, se si tiene conto del sempre
difficile contesto internazionale oltre che dei ritardi infrastrutturali, della pressione fiscale e delle
criticità burocratiche di cui il sistema-Paese continua a soffrire - sottolinea il segretario generale di
Unioncamere, Claudio Gagliardi -. La scelta di investire in qualità, sfruttando le leve dell'eco-
innovazione, della cultura e del legame con i territori sta premiando lo sforzo di molti imprenditori
facendo raggiungere posizioni da primato nel mondo a tanti prodotti italiani dalla meccanica
all'agroindustria, dalla moda al turismo. Ma i primati riguardano anche settori all'avanguardia come
l'aerospaziale, le biotecnologie o la robotica. Ora però bisogna puntare con decisione sulle
competenze digitali per riprogettare le strategie aziendali: passa anche da questa strada la ripresa
dell'occupazione e la sostenibilità dello sviluppo del Paese".
"Anche i dati di questo Rapporto dimostrano la forza dell'industria manifatturiera italiana che
primeggia sui mercati internazionali in moltissimi settori produttivi - spiega Marco Fortis, direttore e
vicepresidente della Fondazione Edison -. Le eccellenze del Made in Italy coprono ormai non più
soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell'arredo-casa, dell'alimentare e dei vini, ma anche
numerose branche della meccanica e dell'ingegneria, specializzazioni della chimica, i mezzi di
trasporto, la gomma-plastica ed ora anche la farmaceutica, protagonista di un autentico boom
dell'export negli ultimi anni".
Tornando al rapporto, l'Italia vanta un totale di 932 prodotti classificatisi primi, secondi o terzi al
mondo per saldo commerciale attivo con l'estero. Più nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti
medaglia d'oro a livello mondiale per saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare 56
Cerca
SOLO SU YAHOO
Piove! Le interviste irriverenti
#TRIOPUNTOZERO - "Mi
preferisci vestita oppure..."
Diletta Leotta complice del
Trio Medusa
I 5 trucchi per imparare le
lingue senza fatica 
- Babbel Pubblicità 
Qualsiasi momento della
giornata è utile per imparare
nuovi vocaboli! Scopri i trucchi
per imparare le lingue senza
accorgersene... 24 al giorno!
SAVIANO - Emigrazione:
"Ecco la prova di quanto sia
difficile essere felici in Italia"
I VIDEO DI OGGI
  TweetTweet Stampa
Ricerca Notizie
ULTIME NOTIZIE FOTO BLOG APPROFONDIMENTI BEST EXPERIENCE
HOME VIDEO ITALIA MONDO POLITICA ECONOMIA TECNOLOGIA SALUTE CURIOSITÀ AUTO METEO EXPO 2015
Nuovo utente? Registrati Entra Aiuto Fai di Yahoo la pagina iniziale Mail Yahoo
Cerca Cerca sul web
Desideri un'esperienza di ricerca migliore?  Imposta la ricerca su Yahoo
Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità
1 / 2
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Al momento non sono disponibili commenti
miliardi di dollari.
I nostri prodotti che si classificano al secondo posto nel mondo per saldo commerciale sono invece
376 e fruttano 68 miliardi di dollari. Le medaglie di bronzo dell'export italiano sono invece 321
prodotti e valgono un saldo commerciale complessivo di 53 miliardi. Nell'insieme questi campioni
dell'export fanno conquistare al Paese un surplus commerciale di 177 miliardi di dollari. E poi ci sono
altri 500 prodotti in cui l'Italia si è classificata quarta o quinta per saldo commerciale mondiale e che
hanno aggiunto alla nostra bilancia commerciale altri 40 miliardi di dollari.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
Crisi ucraina, Cremlino: La Russia è costretta dalla Nato a proteggersi
Dopo una serie tv 60.000 australiani hanno smesso di prendere farmaci anti colesterolo
Malta: coppia italiana in ritardo invade la pista e blocca l'aereo
Sempre più furti d'auto attraverso le "chiavi di prossimità" (blog.directline.it)
Energie rinnovabile e non, a che punto siamo in Italia? (Sorgeniablog.it)
Il convento dei cappuccini diventerà il cuore dell'innovazione (telecomitalia.com)
Curvy è bello EsteNews
Jeans troppo stretti fanno
male EsteNews
X Factor sta per tornare
- Sky Italia Pubblicità 
Vinci l’accesso alle Audizioni e
partecipi all’estrazione dei
biglietti per i live.
Meteo, in arrivo il caldo
africano EsteNews
La classifica dei 10 pesci con
più calorie EsteNews
'Pussy Distructor', il
distruttore di micie è arte
Zoomin.tv
Quarti di Coppa America: il
Cile batte l'Uruguay Zoomin.tv
Modella e mangiona: il sogno
di ogni uomo Zoomin.tv
Segui Yahoo Italia su Facebook 
117milaMi piaceMi piace
  TweetTweet Stampa
SPECIALI YAHOO
Sorrentino: l'italiano
più amato dagli USA
Lo riconosci?
2 / 2
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Crisi, Realacci: per ripresa Italia guardi a punti di
forza
Da Red/Rbr | Askanews – 47 minuti fa
Roma, 27 giu. (askanews) - "Per rispondere alle sfide che abbiamo di fronte e tornare a crescere
l'Italia deve affrontare i suoi mali antichi e chiamare a raccolta le sue energie migliori". Ermete
Realacci, presidente di Symbola Fondazione per le qualità italiane, concludendo la tavola rotonda
"Orgoglio e Pregiudizio", nella giornata di chiusura del Seminario di Symbola a Treia ha evidenziato
come "non dobbiamo dimenticare i nostri problemi - il debito pubblico, le diseguaglianze sociali,
l'economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia inefficace e non di rado
persecutoria".
Tuttavia per Realacci "abbiamo il dovere di guardare ai nostri punti di forza perché il paese che può
affrontare il futuro è l'Italia che crea ricchezza da cultura e creatività come confermano i nostri
primati nell'export, i dati sull'incremento delle ricerche di Made in Italy su Google e i 101 miliardi di
valore aggiunto che arrivano dalla nostra green Italy insieme ai 3 milioni di green jobs".
Alla tavola rotonda sono intervenuti anche i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano
Delrio, e degli Esteri, Paolo Gentiloni; la presidente di Terna nonché amministratore delegato di
Novamont, Catia Bastioli; il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, il direttore di Aaster, Aldo
Bonomi, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti e il presidente di R.ETE. Imprese per l'Italia,
Daniele Vaccarino.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
Salute: 91% italiani stressati da routine, flash mob a Milano
E' rottura tra Sean Penn e Charlize Theron
Crisi ucraina, Cremlino: La Russia è costretta dalla Nato a proteggersi
8 oggetti utili in casa per la mobilità ridotta nell'anziano (encasa-experts.com)
Cerca
SOLO SU YAHOO
Piove! Le interviste irriverenti
  TweetTweet Stampa
  TweetTweet Stampa
Ricerca Notizie
ULTIME NOTIZIE FOTO BLOG APPROFONDIMENTI BEST EXPERIENCE
HOME VIDEO ITALIA MONDO POLITICA ECONOMIA TECNOLOGIA SALUTE CURIOSITÀ AUTO METEO EXPO 2015
Nuovo utente? Registrati Entra Aiuto Download the new Yahoo Mail app Mail Yahoo
Cerca Cerca sul web
Desideri un'esperienza di ricerca migliore?  Imposta la ricerca su Yahoo
Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità
1
Data
Pagina
Foglio
27-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
ECONOMIA
Made in Italy vince su mercato
globale, su Google ricerche
salite del 22% in 3 anni
Roma, 26 giu. (AdnKronos) - I prodotti italiani piacciono sempre di più
sui mercati globali. Basti pensare che le ricerche su Google dei prodotti
made in Italy sono cresciute dal 2011 al 2014 di ben il 22%. Ed a
cercarli con maggiore interesse sono Paesi come Giappone, Emirati
Arabi, Usa, Russia e Brasile. A scattare la fotografia dell'Italia che
produce cose che piacciono al mondo è il rapporto 'Italia 2015-
Geografie del nuovo made in Italy', presentato oggi a Treia (Macerata)
da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, nella
sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola. "Del resto
aprirsi ai mercati globali sfruttando anche le possibilità offerte dalle
nuove tecnologie è una risposta concreta, e già praticata da molte delle
nostre imprese, alla contrazione del mercato interno" evidenzia il
report. Questi dati, sottolinea lo studio, sono "supportati anche dalle
tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa
l'80% degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un
grande valore". E non solo. Due italiani su tre sono disposti a pagare
un sovrapprezzo per avere prodotti 100% italiani. Dal rapporto 'Italia
Commenti
N. commenti 0
0
Allegro
0
arrabiato
0
Stupito
0
Triste
26 Giugno 2015
I SONDAGGI DEL GIORNO
VOTA SUBITO!
Nuovo attentato in
Francia. Secondo voi
l'Italia sottovaluta la
minaccia dell'Isis?
VOTA SUBITO!
Abolizione del reato di
tortura per le forze
dell'ordine: stai con
Salvini?
L'IMBECCATA
DI FRANCO BECHIS
PUBBLICA FULLSCREEN GALLERY METEO LIBERO EDICOLA LIBERO TV LIBERO SHOPPINGACCEDI CERCA
Ultim'ora
aaa
Se Renzi finisce sotto Mattarella
scioglie subito le Camere
Nel giro di 48 ore ho sentito fare lo stesso
ragionamento da due diverse persone, che
per altro si conoscono ma hanno ruoli diversi.
Uno è un ex ...
HOME EXPO 2015 LIBERO POLITICA ITALIA ECONOMIA ESTERI SPETTACOLI SPORT VIDEO SALUTE DOSSIER ALTRO
Questo sito utilizza cookie di profilazione [propri e di altri siti] per inviarti pubblicità in
linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad
alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina,
cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso
dei cookie.
Ok
1 / 2
    LIBEROQUOTIDIANO.IT (WEB)
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
2015', emerge inoltre che nonostante i sette anni di crisi, quasi mille
prodotti con saldo commerciale attivo da record. Un risultato,
sottolinea lo studio, "di tutto riguardo, raggiunto grazie a una scelta
decisa sulla qualità".
"Vuol dire che se pensiamo al mercato globale come a un'olimpiade, ai
prodotti come discipline sportive in cui vince chi ha un export di gran
lunga superiore all'import, l'Italia arriva a medaglia quasi mille volte.
Fanno meglio di noi solo Cina, Germania e Stati Uniti" rimarca lo studio
presentato dal presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, dal
Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, e dal direttore
e vicepresidente di Fondazione Edison, Marco Fortis. E in linea con il
nostro primato sul fronte dell'avanzo commerciale, l'Italia si dimostra
uno dei soli cinque paesi al mondo che vanta un surplus
manifatturiero sopra i 100 miliardi di dollari. In compagnia di grandi
potenze industriali come Cina, Germania, Giappone e Corea. Inoltre,
riguardo le eccellenze competitive italiane nel commercio con l'estero,
il nostro Paese vanta un totale di 932 prodotti classificatisi primi,
secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero. Più
nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti medaglia d'oro a livello
mondiale per saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare
56 miliardi di dollari.
"Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese, è
ancora più importante avere un'idea di futuro, capire quale posto
vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che cambia" commenta
Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. "Più che in
passato - esorta Realacci- l'Italia deve fare l'Italia rispondendo ad una
domanda che aumenta ed è confermata dai dati sull'innalzamento
delle ricerche di made in Italy su Google e sul gradimento dei prodotti
italiani in grandi paesi come Stati Uniti e Cina". Per il Segretario
generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi "le geografie del nuovo
made in Italy presentate nel Rapporto Italia 2015 fotografano una
capacità di reazione alla crisi delle nostre imprese che ha dello
straordinario". Le eccellenze del Made in Italy, evidenzia infine Marco
Fortis, direttore e Vicepresidente della Fondazione Edison, "coprono
ormai non più soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell’arredo-
casa, dell’alimentare e dei vini, ma anche numerose branche della
meccanica e dell’ingegneria, specializzazioni della chimica".
1 2 3
NEWS DA RADIO 105
1 2 3 4 5
Lascia il tuo commento
Testo
L'IMBECCATA
La ragazza 19enne, sesso
orale dal cane
La scopre sua nonna e... /
Foto
19.06.2015
Nasa, la misteriosa scoperta
sul pianeta
Cosa ha trovato la sonda
Dawn / Foto
23.06.2015
Com'era diventata dopo la
chirurgia / Foto
22.06.2015
Questo è il "boss" che tutti
vorrebbero
ai figli dei dipendenti un
regalo speciale
E per il suo compleanno
regala azioni
21.06.2015
C'è una città italiana invasa
dai topi:
cinque milioni escono di
notte e...
20.06.2015
George Michael festeggia il
52esimo compleanno
George Michael festeggia il 52esimo
compleanno. Una giornata in compagnia di
amici e famiglia per il cantante di "Faith" che
ha voluto ringr......
ASCOLTA ORA
RADIO 105
PIÙ LETTI PIÙ COMMENTATI
2 / 2
    LIBEROQUOTIDIANO.IT (WEB)
Data
Pagina
Foglio
26-06-2015
074078
Symbola
Codiceabbonamento:
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video
Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video

More Related Content

Similar to Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video

Io sono cultura 2016
Io sono cultura 2016 Io sono cultura 2016
Io sono cultura 2016 symbola
 
Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013
Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013
Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013Progetto Open Téchne
 
Io sono cultura | 2017 | Quaderni di Symbola
Io sono cultura | 2017 | Quaderni di SymbolaIo sono cultura | 2017 | Quaderni di Symbola
Io sono cultura | 2017 | Quaderni di SymbolaBTO Educational
 
Startup e Beni Culturali
Startup e Beni CulturaliStartup e Beni Culturali
Startup e Beni CulturaliBIC Lazio
 
Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...
Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...
Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...Quotidiano Piemontese
 
Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014
Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014
Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014Progetto Open Téchne
 
Futuro creativo - Cosa è la creatività
Futuro creativo  - Cosa è la creativitàFuturo creativo  - Cosa è la creatività
Futuro creativo - Cosa è la creativitàsymbola
 
Nuovo marketing territoriale targato 2015
Nuovo marketing territoriale targato 2015Nuovo marketing territoriale targato 2015
Nuovo marketing territoriale targato 2015Fabrizio Bellavista
 
Piano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESI
Piano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESIPiano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESI
Piano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESIpugliacreativa
 
RBS Report L'industria Culturale in Italia.pdf
RBS Report L'industria Culturale in Italia.pdfRBS Report L'industria Culturale in Italia.pdf
RBS Report L'industria Culturale in Italia.pdfAlexis78266
 
Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)
Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)
Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)Raffaella Natale
 
Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...
Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...
Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...Fulvio Solinas ✔
 
La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !
La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !
La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !Quotidiano Piemontese
 
Capitalismo Molecolare
Capitalismo MolecolareCapitalismo Molecolare
Capitalismo MolecolareSergio Remi
 
Programma Italia smart community summit 2020 - Torino
Programma Italia smart community summit 2020 - TorinoProgramma Italia smart community summit 2020 - Torino
Programma Italia smart community summit 2020 - TorinoQuotidiano Piemontese
 
ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013
ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013
ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013BTO Educational
 
Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012
Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012
Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012Francesco Cometa
 

Similar to Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video (20)

Io sono cultura 2016
Io sono cultura 2016 Io sono cultura 2016
Io sono cultura 2016
 
Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013
Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013
Bigliardi G., Open Source e Beni Culturali, Linux Day 2013
 
Io sono cultura | 2017 | Quaderni di Symbola
Io sono cultura | 2017 | Quaderni di SymbolaIo sono cultura | 2017 | Quaderni di Symbola
Io sono cultura | 2017 | Quaderni di Symbola
 
Startup e Beni Culturali
Startup e Beni CulturaliStartup e Beni Culturali
Startup e Beni Culturali
 
Milan Expo 2015: Future Food
Milan Expo 2015: Future FoodMilan Expo 2015: Future Food
Milan Expo 2015: Future Food
 
Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...
Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...
Programma 37a edizione Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola a Savig...
 
Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014
Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014
Bigliardi G, Il Master Open Téchne, Edizione 2014
 
Futuro creativo - Cosa è la creatività
Futuro creativo  - Cosa è la creativitàFuturo creativo  - Cosa è la creatività
Futuro creativo - Cosa è la creatività
 
Nuovo marketing territoriale targato 2015
Nuovo marketing territoriale targato 2015Nuovo marketing territoriale targato 2015
Nuovo marketing territoriale targato 2015
 
Piano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESI
Piano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESIPiano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESI
Piano di Sviluppo 2016-2019 | SINTESI
 
RBS Report L'industria Culturale in Italia.pdf
RBS Report L'industria Culturale in Italia.pdfRBS Report L'industria Culturale in Italia.pdf
RBS Report L'industria Culturale in Italia.pdf
 
7. fimi lino_prencipe_panel_1
7. fimi lino_prencipe_panel_17. fimi lino_prencipe_panel_1
7. fimi lino_prencipe_panel_1
 
Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)
Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)
Italia creativa 20 gennaio.compressed (1)
 
Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...
Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...
Strumenti regionali per l'Open Innovation: il progetto spazio attivo e le Sta...
 
La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !
La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !
La presentazione di Fa' la Cosa Giusta !
 
Capitalismo Molecolare
Capitalismo MolecolareCapitalismo Molecolare
Capitalismo Molecolare
 
Programma Italia smart community summit 2020 - Torino
Programma Italia smart community summit 2020 - TorinoProgramma Italia smart community summit 2020 - Torino
Programma Italia smart community summit 2020 - Torino
 
ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013
ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013
ALESSANDRO RINALDI - #COOL-TOUR - BTO Buy Tourism Online 2013
 
Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012
Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012
Il Gusto di Comunicare - 28 dicembre 2012
 
Zaccone -plenaria_workshop_24-05-13
Zaccone  -plenaria_workshop_24-05-13Zaccone  -plenaria_workshop_24-05-13
Zaccone -plenaria_workshop_24-05-13
 

More from symbola

Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...
Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...
Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...symbola
 
Rassegna stampa GreenItaly 2016
Rassegna stampa GreenItaly 2016Rassegna stampa GreenItaly 2016
Rassegna stampa GreenItaly 2016symbola
 
#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)
#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)
#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)symbola
 
#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)symbola
 
#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)symbola
 
Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...
Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...
Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...symbola
 
Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)
Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)
Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)symbola
 
Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)symbola
 
Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)symbola
 
#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale
#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale
#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitalesymbola
 
Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...
Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...
Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...symbola
 
Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)
Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)
Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)symbola
 
Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)
Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)
Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)symbola
 
Accadde domani
Accadde domani Accadde domani
Accadde domani symbola
 
L'Italia in 10 selfie. 2016
L'Italia in 10 selfie. 2016L'Italia in 10 selfie. 2016
L'Italia in 10 selfie. 2016symbola
 
Rassegna stampa GreenItaly 2015
Rassegna stampa GreenItaly 2015Rassegna stampa GreenItaly 2015
Rassegna stampa GreenItaly 2015symbola
 
GreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di Parigi
GreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di ParigiGreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di Parigi
GreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di Parigisymbola
 
Presentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTER
Presentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTERPresentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTER
Presentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTERsymbola
 
Symbola battistella arcò
Symbola battistella arcòSymbola battistella arcò
Symbola battistella arcòsymbola
 
Corbetta symbola 24giu2015
Corbetta symbola 24giu2015Corbetta symbola 24giu2015
Corbetta symbola 24giu2015symbola
 

More from symbola (20)

Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...
Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...
Presentazione Rapporto ITALIA 2017 - di Giuseppe Tripoli [Segretario generale...
 
Rassegna stampa GreenItaly 2016
Rassegna stampa GreenItaly 2016Rassegna stampa GreenItaly 2016
Rassegna stampa GreenItaly 2016
 
#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)
#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)
#SeminarioSymbola - L'Italia che fa l'Italia (Treia, 9 luglio)
 
#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Una nuova società per una nuova economia (Treia, 8 luglio)
 
#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)
#SeminarioSymbola - Coesione è Competizione (Treia, 8 luglio)
 
Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...
Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...
Festival della Soft Economy - Tutti gli interventi APE Appennino Parco d'Euro...
 
Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)
Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)
Festival della Soft Economy - APE Appennino Parco d'Europa (Treia, 7 luglio)
 
Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Inaugurazione Mercato [S]coperto (Treia, 6 luglio)
 
Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)
Festival della Soft Economy - Ecosistema digitale (Treia, 6 luglio)
 
#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale
#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale
#SoftEconomyFest - Mar[k]e, Laboratorio tecnologico per la manifattura digitale
 
Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...
Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...
Festival della Soft Economy - Presentazione del libro "L'Italia centrata" (Ma...
 
Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)
Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)
Festival della Soft Economy - Presentazione IO SONO CULTURA (Macerata, 5 luglio)
 
Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)
Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)
Festival della Soft Economy 2016 - Competere con la Cultura (5 lug)
 
Accadde domani
Accadde domani Accadde domani
Accadde domani
 
L'Italia in 10 selfie. 2016
L'Italia in 10 selfie. 2016L'Italia in 10 selfie. 2016
L'Italia in 10 selfie. 2016
 
Rassegna stampa GreenItaly 2015
Rassegna stampa GreenItaly 2015Rassegna stampa GreenItaly 2015
Rassegna stampa GreenItaly 2015
 
GreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di Parigi
GreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di ParigiGreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di Parigi
GreenItaly 2015 - L'Italia verso la COP 21 di Parigi
 
Presentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTER
Presentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTERPresentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTER
Presentazione Mario Cucinella OPEN WEEK QUALITY SHELTER
 
Symbola battistella arcò
Symbola battistella arcòSymbola battistella arcò
Symbola battistella arcò
 
Corbetta symbola 24giu2015
Corbetta symbola 24giu2015Corbetta symbola 24giu2015
Corbetta symbola 24giu2015
 

Seminario Estivo e Festival dell Soft Economy 2015 . Rassegna stampa e video

  • 1. RASSEGNA STAMPA e RASSEGNA VIDEO Festival della Soft Economy e Seminario Estivo Symbola Treia e Macerata, 23-27 giugno 2015
  • 2. SOFTECONOMY FOCUS Lunedì15Giugno2015 www.ilsole24ore.com Labellezzaeilbusiness.Iquattrofattori«turbo» coniqualilaculturafacorrerel’economiaupagina20 Interviste.LoBello:«Stopaldegradodelterritorio» Franceschini:«Artbonuspermanente» upagine20e21 Creativitàsostenibile.Designenuovimateriali sisposanoconlasalvaguardiadell’ambiente upagina21 Eccellenza Made in Italy. Idee, innovazione e creatività: il sistema produttivo è sempre più influenzato dai valori immateriali Italentidell’Italiacontrolacrisi L’industria«culturale»conta443milaimpreseegenera227miliardiconl’indotto Francesco Prisco pGuaiadirecheconlacultura nonsimangia.Perchélacultura, in senso esteso, qui da noi rap- presenta un sistema intorno al quale ruotano 443mila imprese chedannolavoroa1,4milionidi persone e producono un valore aggiunto di 78,6 miliardi. Se a quest’ultimo dato si sommano poileperformancedell’indotto, ilbusinessdisettoresaleaddirit- turaa227miliardi,il15,6%delva- loreaggiuntonazionale. I numeri in questione escono dal Rapporto 2015 «Io sono cul- tura–l’Italiadellaqualitàedella bellezzasfidalacrisi»elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere,unveroeproprio check-up della cosiddetta soft economy nel Paese che, per ra- gioni storiche, è probabilmente il principale “giacimento” di at- trattori culturali al mondo. En- trandoneldettagliodellostudio giunto quest’anno alla quinta edizione, emerge che dalle 443.208impresedelsistemapro- duttivo culturale, che rappre- sentanoil7,3%delleimpresena- zionali, arriva il 5,4% della ric- chezza prodotta in Italia: 78,6 miliardi.Chediventano84circa, equivalenti al 5,8% dell'econo- mianazionale,seincludiamoan- cheistituzionipubblicheerealtà delnonprofitattivenelsettore. La forza della cultura va ben oltre, grazie a un effetto molti- plicatore pari a 1,7 sul resto del- l’economia: così per ogni euro prodottodallacultura,seneatti- vano1,7inaltrisettori.Gli84mi- liardi,quindi,ne“stimolano”al- tri 143. Cifre che complessiva- mente arrivano addirittura alla soglia di 227 miliardi. Una ric- chezzachehaeffettipositivian- che sul fronte occupazione: le soleimpresedelsistemaprodut- tivo culturale danno lavoro a 1,4 milionidipersone,il5,9%delto- tale degli occupati in Italia. Che diventano oltre 1,5 milioni, il 6,3% del totale, se includiamo anchepubblicoenonprofit. «Ilreport–commentaDome- nico Sturabotti, direttore di Symbola–quest’annocihacon- sentito di mettere a fuoco due processi particolarmente signi- ficativiperchipuntaacompren- derelostatodisalutedelsettore: da un lato qui in Italia c’è un’in- dustria culturale che produce numeri significativi, genera ric- chezzaecostituisceunmoltipli- catoreperleperformancediset- tori non direttamente collegati con la cultura; dall’altro, analo- gamenteaquantoaccadeinaltri Paesi del mondo, anche da noi è inattounprocessodiculturaliz- zazione dei prodotti non cultu- rali. Con le imprese che stanno sempre di più comprendendo chelaculturafornisceuncontri- buto eccezionale a far crescere l’appealdiciòcheproducono». Chiaramente,alivelloterrito- riale, esistono aree più sensibili aldiscorso.LaprovinciadiArez- zo si conferma per esempio al primo posto sia per valore ag- giuntocheperoccupatilegatial- leindustrieculturali(rispettiva- mente 9,3% e 10,8% del totale dell'economia). Seguono Pesa- roUrbino(8%e9,3%)eVicenza (7,8%e9%). Passando alle regioni, in testa alla classifica per incidenza del valoreaggiuntodiculturaecre- atività sul totale dell'economia, cisonoquattrorealtàincuiilva- lore del comparto supera il 6%: Lazio (prima in classifica con il 7%), Marche (6,6%), Veneto (6,3%)eLombardia(6,2%). Da ultimo, i settori. Alla per- formance del sistema produtti- voculturaleecreativo,siainter- mini di prodotto che di occupa- zione, contribuiscono soprat- tutto le industrie culturali e le industrie creative. Dalle prime arriva infatti il 46,8% del valore aggiuntoeil39,4%deglioccupa- ti,unrisultatoraggiuntosoprat- tutto grazie a videogiochi e sof- tware. Dalle industrie creative unaltroconsistente46,5%diva- lore aggiunto e addirittura il 52,7%deglioccupati. @MrPriscus ©RIPRODUZIONERISERVATA L’appuntamento di Symbola. A Treia (Macerata) il seminario estivo e il festival della soft economy UnPaesealbiviotraipregiudiziel’orgoglio pSenza un’idea di futuro fac- ciamofaticaalasciarciallespalle la lunga e dura crisi che, come unatempestaperfetta,sièabbat- tuta sulle nostre economie e so- cietà. L’Italia ha molto da dire al mondoconlaqualitàdeisuoiter- ritori e delle sue imprese scom- mettendo su un'economia a mi- sura d’uomo. Un’Italia consape- vole dei gravi problemi aperti maanchedeisuoipuntidiforza. Un Paese che deve ritrovare il suoorgoglioesuperareipregiu- dizi. Su questa traccia si svilup- perà il seminario estivo della FondazioneSymbola,promosso insieme a Unioncamere, Came- ra di commercio di Macerata, Regione Marche, Università di Camerino e Macerata, e città di Treiachesitieneil26e27giugno nella cornice del borgo rinasci- mentalemarchigiano. Si parla di innovazione, quali- tà, tecnologie e antichi e nuovi saperi. Si cercheranno le chiavi di uscita dalla crisi con uno sguardo rivolto al futuro. «L’Expo di Milano può essere la metafora e l’occasione del rac- conto di questa domanda di Ita- lia, capace di dare senso, forma, qualità e bellezza ad un’econo- mia orientata alla sostenibilità e allasobrietà»,cosìSymbolapre- sental'appuntamentodel2015. Anche quest’anno, prima del seminario, si svolge il festival dellaSoftEconomyconduegior- nate dedicate all’economia cir- colare, organizzate sempre a Treiail23e24digiugnoincolla- borazioneconSoS(SchoolofSu- stainability promossa da Mario Cucinella), e una giornata a Ma- cerata,giovedì25,nelcorsodella quale sarà presentato il Rappor- to2015«Iosonocultura». «Parliamo di un’Italia che vuole ritrovare l’orgoglio di se stessa,dellasuacultura,dellasua creatività, delle sue energie mi- gliori, capaci di coniugare tradi- zione e innovazione, bellezza e territorio, tecnologia e paesaggi –affermaFabioRenzi,segretario generale di Symbola -. Un’Italia che, allo stesso tempo, intende scrollarsi di dosso i pregiudizi e glistereotipidiunPaesecondan- natoaduninevitabiledeclino». Si parte, venerdì 26 mattina, dalraccontodell’Italiain3Dcon la presentazione del rapporto sulle«Geografiedelnuovomade in Italy», una riflessione accura- tasuitraccianticulturalichefan- no di tante produzioni italiane e del loro modo di produrre, delle eccellenze mondiali. Nel pome- riggio si guarda al futuro, con l’Expoelaspintacheessapuòda- re alla proiezione dell’Italia nel mondo,conlapresenzadelmini- stro Maurizio Martina. Sessione finale sabato mattina, 27 giugno, con l’intervento di Ermete Rea- lacci, e dedicata alla missione dell'Italia:«Orgoglioepregiudi- zio»,appunto,conospitidirilie- vo tra i quali i ministri Graziano DelrioePaoloGentiloni. L’edizione di quest’anno si concentra sui segnali di uscita dal tunnel della crisi e viene ac- compagnata dalle parole della poetessaEmilyDickinson(sive- dailriquadroafianco)cherisuo- nanoquantomaiappropriate. Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere-InfoCamere SETTORI NUMERO % Industrie creative Architettura Comunicazione e branding Design Beni e servizi creative-driven Industrie culturali Film, video, radio-tv Videogiochi e software Musica Libri e stampa Patrimonio storico-artistico Musei, biblioteche, monumenti Performing arts e arti visive Rapp. artistiche, convegni e fiere TOTALE 69,0 34,5 7,3 3,4 23,8 24,6 2,7 10,3 0,5 11,0 0,2 0,2 6,2 6,2 100 305.682 152.846 32.452 14.985 105.399 109.089 12.132 45.809 2.328 48.820 952 952 27.485 27.485 443.208 Lagalassiadelleattività PIERLUIGILONGO SCOPRIRE LA NOSTRA ALTEZZA “Nonconosciamo mailanostraaltezza/ finchénonsiamo chiamatiadalzarci./ Esesiamofedelialnostro compito/arrivaalcielo lanostrastatura./L'eroismo cheallorarecitiamo/ sarebbequotidiano,senoi stessi/nonciincurvassimo dicubiti/perlapura diesseredeire.” EmilyDickinson (1830-1886) LEREGIONILEADER Lazio,Marche,Veneto eLombardiapresentano lapiùaltaincidenza delcomparto-cultura sulcomplessodell’economia INTERVENTO Laviaperrinascere uniscebellezza egreeneconomy diErmeteRealacci M entrelacrisisembrafi- nalmente allentare la sua presa sul Paese, è ancora più importante avere un’idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l’Italia oc- cupi in un mondo che cambia. Più che in passato, l’Italia deve farel’Italia.Metteremanoapro- blemidatempoaperti:nonsolo il debito pubblico, ma le disu- guaglianze sociali, la mancanza di lavoro, l’illegalità, una buro- craziaspessoopprimente,ilSud che perde contatto. Ma deve puntarealtempostessodecisa- mentesuitalenticheilmondole riconosce: la bellezza, il saper fare, il paesaggio; valorizzare l’intrecciomoltoitalianotraim- prese competitive, territori e coesione sociale, spingere l’ac- celeratore, sulla ricerca, sull’in- novazione, sulla green eco- nomy.Esullacultura. Diceva Bernard Shaw che «i fattisonoargomentitestardi».E laculturainItaliavanta“fatti”di tutto rispetto, come dimostra «Iosonocultura»(diFondazio- neSymbolaeUnioncamere,col sostegno della Regione Mar- che).Intantolacultura«cidàda mangiare»: al sistema produtti- vo culturale italiano si devono, infatti,circa84miliardidivalore aggiunto,chegrazieallacapacità dellaculturadiattivarealtraeco- nomia,arrivanoa226,9miliardi. Cultura e creatività, poi, ali- mentano la competitività: 6 aziendesu10trachihainvestito increatività,adesempio,fanno anche innovazione, mentre tra glialtriainnovaresonosolo2su 10. E su questa strada la cultura incontra una delle forme più importanti,necessarieeperva- sive di innovazione: la green economy. Del resto l’Italia “sa” che la bellezzaèecologica:cheunpro- dottodiqualitàvaledipiùequin- di crea ricchezza consumando menomaterieprimeedenergia, producendomenorifiuti.Ildesi- gn – seguendo l’ispirazione di Michelangelo, che scolpiva «perforzadilevare»–puntasul- la smaterializzazione degli og- getti. Punta ad evocare emozio- ni e sensazioni utilizzando la fonte di energia più rinnovabile ed ecologica che ci sia: l’intelli- genzaumana. Comehasegnalatodirecente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la green eco- nomyoggièunpezzoimportan- tedellacompetitivitàdelPaese. Adessasonocollegati101miliar- di di euro di valore aggiunto (il 10% dell'economia nazionale) nelloscorsoanno,e234milaas- sunzioni (il 61% della domanda di lavoro), con i green jobs pro- tagonisti dell’innovazione col 70% di tutte le assunzioni in R&Sdellenostreaziende.Erap- presenta una grande leva nei mercati: dall’inizio della crisi, oltre340milaaziende(il22%del totale)hannoinvestitosullagre- eneconomy,enellamanifattura arriviamoal33%. Questa onda green investe tuttal’economia:comelanostra agricoltura, che emette meno gas serra degli altri grandi Paesi europei,dallaSpagna,allaFran- cia,allaGermania;evantailmag- giornumerodiimpresebiologi- cheinEuropa.Ancheperquesto è campione mondiale in valore aggiunto per ettaro, e prima al mondo per quote di mercato in ben77prodottidell’agroalimen- tare.Oilcompartodellegno-ar- redo,leaderinEuropaperinno- vazione e ricerca. Se i bimbi di Pechino, Shanghai, Copenha- gen, Coney Island giocano su giostreitalianeèperlaloroqua- litàeperchéconsumanolametà dell’energiadeiconcorrenti. Bellezza, cultura, innovazio- ne e green economy ci conse- gnanolechiavidellacontempo- raneità e delle sfide del futuro perché assecondano la voglia crescente di sostenibilità e di made in Italy dei consumatori globali,edannorisposteaigran- dicambiamentineglistilidivita eneimodellidiproduzione:dal- l’economia della condivisione - chiavrebbeimmaginatocheol- tre 100mila milanesi avrebbero sceltoilcarsharing?-allerinno- vabili e alla generazione diffusa –dacuigiàoggiarrivail40%del- l’elettricità nazionale - alimen- tando esperienze produttive che aprono la via all’economia circolare. Tuttitemi,questi,cheverran- noaffrontatialSeminarioestivo di Symbola. Che rimandano ad un nuovo paradigma economi- co, decisamente più a misura d’uomo. E che rappresentano, anchegrazieadExpo,unsegnale importantechedalnostroPaese muove alla volta della COP21 di dicembre,aParigi.Incuil’Italia, sefal’Italia,puògiocareunruolo daprotagonista. Nessunociregaleràunfuturo migliore, ma sarebbe un errore arretraredifrontealledifficoltà, anche quando ci sembrano in- sormontabili.Farcispaventaree chiuderci a riccio. Diceva Gan- dhi:«Lavitanonèaspettareche passilatempesta,maimpararea danzare sotto la pioggia». L’Ita- lia è all’altezza delle sfide che l’aspettano: deve solo guardare negliocchiilfuturoecrederenei suoitalenti. PresidentedellaFondazioneSymbola UNNUOVOPARADIGMA Economiaamisurad’uomo chesappiarispondere aigrandicambiamenti neglistilidivita eneimodellidiproduzione
  • 3. 20 SoftEconomy IlSole24Ore Lunedì15giugno2015- N.163 Le ricadute. Dalle arti grafiche ai media, dall’architettura al patrimonio storico: ecco i benefici in termini di performance economiche Lacreativitàproducebusiness Uninvestimentochepremiailfatturato(+3,2%indueanni)el’export(+4,3%) INTERVISTA IvanLoBello Confindustria «Inostriterritori vannoprotetti comeveritesori» AGF Education. IvanLoBello, vicepresidentediConfindustria Nino Amadore p«Manifattura, innovazio- ne, tecnologie, green eco- nomy, beni culturali, agroali- mentare, moda, sono e devo- no essere il racconto com- plessivo del nostro Paese. Il tutto si può riassumere nella qualitàenellabellezzadeino- stri prodotti, che deve essere la base per una sorta di storytellingdeinostriterrito- ri.Questoèquellochedobbia- mo raccontare ai nostri figli». Per Ivan Lo Bello, vicepresi- dente di Confindustria con delega all’Education, oggi candidato alla presidenza di Unioncamere, quella che viene definita soft economy e green economy non è un aspetto secondario della no- straeconomiamauntrattoes- senziale, un insieme di ele- menti che caratterizzano il nostroPaeseechevannoade- guatamente recuperati lì do- ve è necessario farlo. Il Capo dello Stato Ser- gio Mattarellanelsuorecen- teinterventoall’Expohadet- to: «La green economy è fin d’ora un vettore importante del Pil italiano ed europeo. Lo sarà sempre di più». È un’indicazione chiara anche peripiùscettici. Sì infatti c’è poco da essere scettici, il Capo dello Stato ha ragione:lagreeneconomyèda tempo un pezzo importante del nostro sistema produttivo e culturale e ha un effetto im- portantesugliassettidelleim- prese che hanno fatto una scommessa puntando sulla qualitàel’hannovinta. Bene, questa è la strada. C’èunaricetta?Diciamolari- cetta delle imprese per rag- giungerelameta. Parliamounattimodiunte- ma, anzi di un metodo: i pro- getti devono mettere insieme la varietà del nostro sistema produttivo, dove innovazione e integrazione con la green economy confermano la sfida dellaqualità.Lacifrasucuide- vepuntareilnostroPaeseèes- senzialmente questa: la quali- tà dei prodotti. Tutto ciò però puònonaveresensosenonviè anche la qualità dei territori che è quella che genera ric- chezza e su cui si innesta l’in- novazione che è un perno del cambiamentodelnostrosiste- ma. Sonoquestelecoordinate. Il territorio, si diceva. Ma proprio il territorio sembra essereunodeglielementipiù debolidelnostro Paese:mal- trattato, saccheggiato, di- menticato. C’è, senza dubbio, un pro- blemadisalvaguardia.Cisono aree di degrado, massacrate per esempio dall’abusivismo edilizio. E quando il territorio non funziona non solo si im- bruttisce ma diventa anche terreno fertile per illegalità di vario genere, criminalità, ma- fia. Lo dico da imprenditore: dobbiamo essere molto rigo- rosi con l’abusivismo edili- zio.Epoi... Epoi? C’èilsuolocheèunelemen- to di capacità competitiva. Anche in questo caso bisogna riflettere attentamente per- ché il consumo del suolo ri- schia di provocare danni a un territorio come quello italia- no che è un tassello insieme alla moda, alle macchine utensili, all’agroalimentare e atantialtrielementicostituti- videllacapacitàdeinostriim- prenditori del grande puzzle checostituiscelabellezzaita- lianaecheèattentamenteva- lutato all’estero. Ecco perché io dico che bisogna avere un quadro strategico complessi- vo: il consumo di suolo deve essere ridotto. Il che significa recuperare il patrimonio edilizio esi- stente:iborghi,icentristori- ci. A Siracusa, la sua città, il recupero di Ortigia unito al- la valorizzazione del patri- monio archeologico ha avu- toeffettiincredibilisulsiste- maeconomico. Quello dei beni culturali è un tema che merita una rifles- sione adeguata. In questo mo- mento il sistema è troppo frammentato nel territorio, molto parcellizzato con una governancenonadeguata.Noi abbiamo un ottimo ministero peri Benieleattivitàculturali, è stata varata una buona rifor- ma,maaltriPaesi,conunpatri- monioinferiorealnostro,han- no da tempo saputo cogliere meglio le opportunità che ne derivano. Edunque,chesifa? LariformadeiBeniculturali èimportantissimaperchénon si possono accettare, per esempio, episodi come quelli di Pompei o della Reggia di Caserta, chiusa per tre ore conituristiadaspettarenelca- os. E fatti simili sono accaduti anche in Sicilia con i custodi. Bisognaaverechiarochequel- lochesuccedenellenostrere- altà poi si diffonde in tutto il mondoeincerticasiidanniri- schiano di essere irreparabili. E soprattutto credo sia neces- sario più rigore perché questi fatti si ripercuotono sull’im- magine del Paese e le conse- guenze non credo abbiano bi- sognodispiegazioni. ©RIPRODUZIONERISERVATA Montefalco. Un centesimo di euro per ogni bottiglia: i produttori di Sagrantino hanno finanziato il restauro della Madonna della Cintola Conl’aiutodelvinoriviveunatavoladel’400 diGiorgio dell’Orefice I viticoltori di Montefalco scommettono su un affre- sco del ’400. Sarà presen- tato giovedì in Vaticano, il re- stauro della tavola d’altare in- titolata «Madonna della Cin- tola» e dipinta nel 1450 a Montefalco (Perugia) da Be- nozzo Gozzoli. L’affresco, di proprietà(dal1848)dellaCittà del Vaticano sarà poi esposto dal 18 luglio prossimo e fino al 31 gennaio 2016 al Museo di San Francesco, a Montefalco, per poi fare il proprio ritorno in Vaticano. Ilrestaurodell'operaèdura- to 4 mesi e ha avuto un costo complessivo di circa 60mila euro coperti per oltre il 50% proprio dai viticoltori del Consorzio di tutela dei vini di Montefalco (Perugia) guidato da Amilcare Pambuffetti. Il fi- nanziamento è avvenuto gra- zie a un contributo di circa un centesimo di euro a bottiglia (perunvolumedi3,5milionidi bottiglie) che è stato possibile istituire perché il progetto di restauro è rientrato tra le atti- vità di promozione del Con- sorzio di tutela come previsto dal dlgs 61/2010. L’operazione ha coinvolto anche il Comune diMontefalcoeilsindaco,Do- natellaTesei. «Si tratta di un’iniziativa di grande importanza - spiega Marco Caprai, consigliere del Consorzio di Montefalco e titolare della Arnaldo Ca- prai, una delle vere e proprie griffe del Sagrantino di Mon- tefalco-conlaqualeabbiamo voluto dare un nostro contri- buto per riportare al suo splendore un’opera nata a Montefalco e che, anche se non è più in Umbria da anni e appartiene al Vaticano, sen- tiamo come nostra». Ma soprattutto il coinvolgi- mento nel restauro di un’ope- ra d’arte di un consorzio di produttori di vino è tutt’altro checausale.«Ilmessaggioche vogliamopromuovere–haag- giuntoCaprai–èchepochial- tri prodotti possono vantare unlegameconilproprioterri- torio profondo quanto il vino. Perquestoriteniamonaturale il coinvolgimento dei viticol- tori in un’operazione che, at- traversoilrecuperodiun’ope- ra d'arte, punta ad avere rica- dutepositivepropriosulterri- torio che il Sagrantino e l’affrescodellaMadonnadella Cintola hanno in comune». Tuttavia,consideratiivin- colidicarattereburocratico, percontribuirealrestaurodi un’operad'artenonbastaes- sere mossi da ottimi propo- siti.«Spessosisenteripetere che l’Italia detiene circa il 70% del patrimonio artistico mondiale – dice ancora Ca- prai –. Ed è impensabile che lo Stato e le amministrazioni regionali possano da sole farsi carico di valorizzare le enormi potenzialità presen- ti in ogni angolo del Paese. È imprescindibile quindi fa- vorire il coinvolgimento di soggetti privati attraverso una politica di incentivi fi- scali alle donazioni sulla fal- sariga di quanto avviene ne- gli Stati Uniti o in Germania. Altrimenti continueremo ad avere più opere d’arte acca- tastate negli scantinati dei musei che nelle aree aperte al pubblico». ©RIPRODUZIONERISERVATA pInvestireinculturaportabe- ne. L’assunto vale anche per le impresecheappartengonoaset- toriapparentementelontanidal- la cosiddetta Soft Economy che “culturalizzandosi” vedono cre- scere le proprie performance di fatturatoedexport.Tralenovità più interessanti del quinto rap- porto realizzato da Fondazione SymbolaeUnioncamerec’èpro- prio la correlazione tra gli inve- stimentiinculturaeitradizionali indicatoridivitalitàaziendale. Parlano i numeri: le imprese chenelperiodo2012/2014hanno investito in creatività hanno vi- sto crescere il proprio fatturato tra 2013 e 2014 del 3,2% e nello stesso periodo hanno beneficia- to di un aumento dell'export del 4,3%,rispettoaunariduzionedel fatturato dello 0,9% e di un con- tenuto aumento dell’export del- lo 0,6% di tutte le altre. Tenden- ze confermate anche nel 2015 e dall’incidenzadelleimpreseche investono in creatività tra le im- prese esportatrici: il 48,1% delle imprese che hanno scommesso sulla creatività esportano, men- tretalequotascendeal21,6%tra quelle che negli ultimi tre anni nonhannoinvestitoincreatività. Il rapporto ci fornisce anche l’identikitdeisoggettiproduttivi chehannosceltolaviadellacrea- tività. Le imprese che hanno in- vestito in cultura nel triennio 2012-14sonoil29%deltotale,da- tochesaleaquota41,2%sepren- diamo in considerazione i sog- getticherientranonelperimetro delsistemaproduttivoculturale. Piùsensibilileaziendedelsetto- reservizi(29,7%),masidifendo- no bene anche quelle dell’indu- stria (28,3%). La disponibilità a scommettere sulla creatività è direttamenteproporzionalealle dimensioni, se consideriamo cheil34,8%delleimpresecheha investitoinculturahaoltre50ad- detti, il 32,5% conta tra 10 a 49 la- voratori,mentreil26%hadacin- queanovedipendenti. Inventivopereccellenza,ilsi- stema delle industrie culturali italianesirivelainsommareatti- vo,versatile,capaceditenerean- chenellacrisieanzidirisponde- re mettendo in campo strategie lungimirantiperagganciarelari- presapuntandosullaqualità,sul- l’innovazione, sulla bellezza e sulla fantasia. Per esempio im- piegando professionalità con competenze in arti grafiche, pubblicità, design, web design, tecniche multimediali, sviluppo di software, ricerche di mercato ingegneria/scienze applicate, matematica/statistica/gestione di database. O ancora introdu- cendo pratiche per stimolare la creatività come sessioni di brainstorming, lavori di gruppo interdisciplinare e interfunzio- nale,formedirotazionedellavo- ro, incentivi ai dipendenti per lo sviluppodinuoveidee. Il cuore della ricerca sta nel nonlimitareilcampod’osserva- zioneaisettoritradizionalidella culturaedeibenistorico-artisti- ci, ma nell’andare a guardare quanto contano cultura e creati- vità nel complesso delle attività economiche italiane, nei centri stiledellegrandiindustriecome nelle botteghe artigiane, o negli studiprofessionali.Attraversola classificazione in quattro macro settori: industrie culturali pro- priamente dette (film, video, mass-media, videogiochi e sof- tware,musica,libriestampa);in- dustrie creative (architettura, comunicazione e branding, arti- gianato, design e produzione di stile); patrimonio storico-arti- stico architettonico (musei, bi- blioteche, archivi, siti archeolo- giciemonumentistorici);infine, performingarteartivisive(rap- presentazioniartistiche,diverti- mento,convegniefiere). «Che le imprese culturali – commenta il segretario genera- le di Unioncamere Claudio Ga- gliardi–investisseroincreativi- tà e ne trovassero un beneficio in termini di performance era piuttosto facile da immaginare. Lanovitàcheciproponelaricer- ca sta nel fatto che anche azien- de di settori apparentemente lontanidallacultura,inItaliaco- me nel resto del mondo, inve- stonosempredipiùincultura.E grazie a questa scelta strategica ne traggono profitto in termini di performance». La tendenza è evidentemente globale, ma l’Italia per questi processi rap- presentaunaspeciedilaborato- rio d'avanguardia. «Il made in Italy – secondo Gagliardi – con- tinua a essere un valore aggiun- to in un mercato internazionale in cui chi “compra” cerca so- prattutto un racconto. E l’italia- nitàcontinuaaesercitareunfor- tissimoappeal». Fr.Pr. @MrPriscus ANALISI. Come funziona la cinghia di trasmissione dal «motore» della creatività all’«automobile» della crescita Iquattroturbodellaculturaperl’economia diMarco Magnani L a relazione tra cultura ed economia è tanto impor- tante quanto complessa. Soprattutto in tempi di crisi si parla spesso di cultura come motoredisviluppoeconomico, fontedicrescitaepostidilavo- ro.Moltopiùdifficilecalcolare l’effettivoritornosugliinvesti- mentiincultura.Unprimopas- so è quello di identificare i fat- tori che concorrono a stimola- relosviluppoeconomicoattra- versolacultura.Inaltreparole, la cinghia di trasmissione tra il motore-culturael'automobile- economia. Innanzitutto è necessario al- largare la tradizionale defini- zionedicultura:nonsolopatri- monio storico-artistico ma an- che cultura dei “contenuti” e dei “manufatti”. Musei, siti ar- cheologici, architettura, arte, musicasonoesempidi“cultura tradizionale”, l’impatto econo- micodellaqualeègeneralmen- te poco tangibile e difficile da misurare. Spesso gli istituti di culturatradizionalenonriesco- no a sostenersi con le proprie forze.Ibigliettidiunmuseoodi una rappresentazione teatrale copronoinminimaparteicosti diallestimentoegestione.L’as- senza di fondi pubblici e dona- zioni private - soprattutto i pri- miinItalia,sololesecondenegli StatiUniti-sarebbefatale. Per dimostrare l’impatto po- sitivo sulla crescita occorre scomodare il concetto econo- mico di esternalità, cioè i van- taggiindirettiediricadutasual- trisettori.Ilturismoèilpiùrile- vante. Ma non è facile capire se leattivitàculturalicreinodaso- lelapropriadomandaosecon- tribuiscanoalladomandacom- plessiva. Oltre al patrimonio, consideriamo anche la cultura “di contenuto” e quella “di ma- nufatto”,omateriale. La prima produce informa- zione e comunicazione; com- prende cinema, radio, televi- sione, editoria, ma anche pub- blicità,softwareegiochi.Lase- conda comprende artigianato, moda, design industriale, ma anche la manifattura di pro- dotti ad alto tasso di cultura e creatività. Parmigiano reggia- no e Amarone nell’agroali- mentare, scarpe e abbiglia- mento nella moda non sono soltanto prodotti ma anche parti rilevanti del made in Italy, veicoli capaci di raccon- tare storia, tradizioni, cultura, stilietendenzedeiterritori.Lo stesso vale per Ducati e Ferra- ri, le piastrelle di Sassuolo e i mobilimarchigianiobrianzoli. L’industriaculturaleecrea- tiva nel suo complesso ha di- mensioni importanti e produ- ce benefici economici tangi- bili, specialmente in Italia. Uno dei punti di forza della nostra economia sono le esportazione del settore ma- nifatturiero: con Cina, Ger- mania, Giappone e Corea del Sud, l’Italia è uno dei cinque paesialmondoconunsurplus della bilancia commerciale manifatturiera superiore ai 100 miliardi di dollari (basti pensare che Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno un saldo negativo, rispettiva- mente, di 34, 99 e 610 miliardi di dollari). Ebbene la metà del surplus italiano proviene dal- le “4A” (Abbigliamento-Mo- da, Arredamento-Casa, Auto- mazione-Meccanica e Agroa- limentare-Bevande): tutti settoriconunanotevolecom- ponente di creatività. Possiamo tracciare un sentie- rodisviluppobasatosuculturae creatività; un modello di econo- miacreativa.Imeccanismiditra- smissione sono essenzialmente quattro: creazione originale, ta- lento,innovazioneeterritorio. 1-Creazioneoriginale Le industrie culturali fabbrica- no prodotti creativi originali. Includono contenuti informa- tivi e riflettono il patrimonio storico e artistico. Un monu- mento, un romanzo, ma anche prodotti enogastronomici tra- dizionali, un modello di design industriale, una strategia pub- blicitaria. Unicità, autenticità, non ubiquità dei prodotti sono elementi peculiari delle indu- strie creative; ciò che le rende competitiverispettoall’offerta standardizzata del mercato globale. 2-Innovazione L’innovazione implicita nella creazione di prodotti originali è unelementoimportantedelmo- dellodieconomiacreativa.Tut- teleattivitàculturalisonocarat- terizzate dalla ricerca di nuove forme di espressione e creazio- ne.Lasperimentazionecontinua e la generazione di conoscenza favorisconolacomparsadinuo- vi prodotti. L’accumulazione di know-howfacilitalacrescita.Le piramididiGizaolagastronomia molecolare dello chef catalano FerranAdrià,sonocreazioniori- ginali modellate dall’innovazio- ne. I settori creativi favoriscono inoltrelanascitadinuoveimpre- se e valorizzano lo spirito im- prenditoriale, fondamentale fontediinnovazioneecrescita. 3-Talento Il capitale umano è una cinghia di trasmissione fondamentale con l’economia. L’originalità dell’industria creativa dipende inprimoluogodaltalento,indi- vidualeocongiunto.Artisti,ar- chitetti,musicisti,attori,stilisti, designersonopersoneconatti- tudini e conoscenze uniche. Le loro creazioni sono il risultato di talento innato ma anche di studi, formazione, pratica, scambio reciproco di cono- scenzaeidee.Questacombina- zione di conoscenza esplicita e di know-how tacito costituisce un valore aggiunto unico e ori- ginale, di grande potenziale economico. 4-Territorio Leindustrieculturaliecreative sono saldamente ancorate al luogo in cui operano. Il territo- rio crea l’atmosfera culturale, legata al contesto socioecono- mico locale. Influenza diretta- mente la creazione e riprodu- zionedivaloreculturale.Ilcon- testorappresentailterrenofer- tile nel quale il valore può crescere. Creazione originale, talentoeinnovazione,sonotut- tielementisaldamenteancorati alterritorio. L'industriaculturaleecreati- vaèilrisultatodelmixdiperso- ne, idee, simboli, conoscenza e territorio: tutti ingredienti fon- damentali nella crescita di un’economiaavanzata. www.magnanimarco.com @marcomagnani VALORIERISULTATI Ancheaziendeinsettori apparentementelontani traggonograndibenefici daunastrategiachepremia intelligenzaebellezza MadonnadellaCintola. Latavoladipintanel1450daBenozzoGozzoli SENTIERODISVILUPPO Traifattoritrainanticisono laqualitàdelcapitaleumano, siaindividualechecollettivo, el’atmosferaunica diunterritoriofertile LE IMPRESE CHE INVESTONO IN CREATIVITÀ Variazioni % annuali di fatturato, export e addetti L’HIT PARADE DELLE ESPORTAZIONI Milioni di euro 2014 SU 2013 Hanno investito 2015 SU 2014 Non hanno investito FATTURATO EXPORT ADDETTI FATTURATO EXPORT ADDETTI Fonte: rapporto Unioncamere - Fondazione Symbola 3,2 3,2 -0,9 -0,9 -0,6 -1,0 3,7 3,0 0,4 -0,4 0,4 -0,2 FILIERA MECCANICA FILIERA AGRO-ALIMENTARE 114.099 34.313 FILIERA METALLURGICA FILIERA ELETTRONICA 44.617 32.867 FILIERA CHIMICO-FARMACEUTICA FILIERA ENERGETICA 44.461 14.607 SISTEMA PRODUTTIVO CULTURALE 43.176 Quandola«cultura»faladifferenza Fonte: Creating Economic Growth, PalgraveMacmillan, 2014 CREAZIONE ORIGINALE TALENTO INNOVAZIONE 1 3 2 I quattro fattori chiave dell’economia creativa TERRITORIO4 Ilgranpesoeconomicodellaleggerezza FERMAREILDEGRADO «Servemoltorigore control’abusivismo edilizioeilconsumo delsuolo» MALICULTURALI «Ilcaosperituristi allaReggiadiCaserta eaPompeiprovoca danniirreparabili»
  • 4. IlSole24Ore SoftEconomy 21Lunedì15giugno2015- N.163 «L’artbonussaràpermanente» Nellaleggedistabilitàanchel’agevolazioneperchiristrutturalafacciatadicasa AntonelloCherchi pNel campo della cultura tra pubblicoeprivatoc’èunritardodi decennidarecuperare.Ilministro dei Beni culturali, Dario France- schini, lo ha affermato più volte. Lascorsasettimanaqueldivariosi è un po’ accorciato: è entrato nel vivoilPon-perlaprimavoltainte- ramentededicatoaibenicultura- li,con114milionidei490comples- sivi riservati alle imprese del set- tore - ed è stato siglato un proto- collo d’intesa tra ministero e Comitato fondazioni per l’arte contemporanea, la rete delle strutture private no profit nata perrilanciareilcontemporaneo. Ministro, ha scommesso an- chesull’artbonus.Comestafun- zionando? Èprestoperfarebilanci.Posso peròdirechecisonosegnaliinco- raggianti a livello di Comuni e fondazioni, che hanno ricevuto dimostrazioni di interesse da partedeiprivatiintenzionatiafi- nanziareuninterventoculturale. Diverso per le grandi aziende: tolto il contributo di Unicredit per il restauro dell'Arena di Ve- rona, nessun’altra per il momen- tosièfattaavanti. Forse lo sconto è poco in- centivante. Cisonoancoradueanniperve- rificarlo e comunque non penso proprio. Anzi, sto lavorando per rendere l’art bonus permanente con la percentuale di credito al 65%: conto di farlo con la prossi- maleggedistabilità.Certo,cisono alcunicorrettividaapportare,co- me l’eliminazione del tetto del 5 per mille per i redditi d’impresa. Comunque, l’art bonus deve sì funzionare come incentivo per il privato che vuole finanziare la cultura,mapensosoprattuttoaun suovalorepedagogico.Direcente sonostatoacolloquioconidiret- tori del Metropolitan e del Gug- genheim e mi raccontavano del crowdfunding che i musei negli StatiUnitisonoingradodistimo- lare. Ho spiegato loro che qui da noisevadoachiedereaRomasol- diperBreraoaNapolirisorseper un museo romano, porto a casa pocoonulla.Ecco:l’artbonusde- veservireancheadattivarelapar- tecipazione sociale, di tutti, alla culturadelPaese. Saranno permanenti anche il creditod’impostaperchidigita- lizzaglialberghiequelloperchi liristruttura? Vediamo come funzionano. A differenzadell’artbonus,cisono agevolazionichepossonovalere dipiùselimitateneltempo.Pen- so, per esempio, al bonus faccia- te, che tenterò di inserire nella prossima Stabilità. Un modo per incentivare i cittadini a rendere più belle le loro case, a riqualifi- carelecittàeicentristorici,acre- arelavoro. Ma già esiste il bonus ristrut- turazioni. Cosa avrà quello per lefacciatedipiùinvitante? Saràpiùelevato. Il65%comel’artbonus? Questononlodicoancora. Achepuntosonolegareperi serviziaggiuntivi,inprorogatio daanni? Ci sta lavorando Consip e il ri- sultato si dovrebbe vedere dopo l’estate.Abbiamopensatoadiver- sitipidigara,mamentreperquel- le,peresempio,sullepulizieosul- laguardianiasipossonoapplicare leprocedurechegiàConsiputiliz- zaperlealtregare,perquelleche toccanopiùdavicinoanchelage- stionedelmuseo,occorronopro- tocolliadhoc. Art bonus, sponsorizzazioni, altreagevolazionifiscaliperchi aiutalacultura:ritienesiaoradi mettereunpo’d’ordine? Ci sto pensando. In particola- re, sulle sponsorizzazioni non è possibilecheunprivatochevuo- le finanziare la cultura debba passareperlaproceduradellaga- ra.Sidevestudiareunsistemaal- trettanto trasparente, ma più snelloeveloce. Dopoiduedecretilegge,cisa- ràabreveunaltrointerventoor- ganicosullacultura? Stiamolavorandoaundisegno di legge che, a differenza dei due Dlchesisonoconcentratisuibeni culturali, avrà come tema quello delle attività culturali, cioè lo spettacolo,ilteatro,ladanza. Quando dovrebbe vedere la luce? Primadellapausaestivaoalpiù tardiinautunno. Vi troverà posto anche l’idea diaffidareimonumentiminori, magariapertisoloqualchegior- noalmese,allacuradeiprivati? No,perchéquest’ipotesinonha bisognodiinterventinormativi:è tutto scritto nel codice dei beni culturali.L’ideaacuistolavoran- doèdiaffidareimuseistatalichiu- si o comunque poco fruibili alle associazioni no profit che opera- nonelsettoredeibeniculturali. A che punto è la riforma del ministero? In particolare la no- mina dei direttori dei venti su- permusei? C’è stato un bando internazio- nale e ora la commissione sta va- gliando le candidature. A fine lu- glio mi sottoporrà una terna per ciascunmuseoedaqueinomisce- glieròidirettorichehannounin- quadramento di prima fascia, mentreildirettoredeimuseiindi- cherà quelli che hanno un inqua- dramentodisecondafascia. Cultura e turismo come leva dello sviluppo. La riforma dell'Enit ha subito una battuta d’arresto? No.C’èsolocheilnuovostatuto haavutounpercorsounpo’trava- gliato.Primaèstatotrattenutoda PalazzoChigiperosservazioni. Da leggere come una contra- rietàdiRenzi? Mano.Sidiscutevasefondere l’Enit all’Ice. Poi è stato scelto di non seguire per il momento tale strada,chenonèdettononvenga ripresainfuturo.Lostatutoèsta- topoiinviatoallaCortedeiconti, che ha fatto alcune osservazioni, a cui Palazzo Chigi ha risposto. Orasiamoprontiperfarpartireil nuovoEnit. ©RIPRODUZIONERISERVATA Creatività sostenibile / 1. Architettura L’ediliziagreen rigeneralecittà AlessiaTripodi I nvestire in cultura vuol dire puntareanchesuarchitetturae sostenibilità.E,selosifascom- mettendosuprogettichemettono alcentrolaricerca,l'innovazione, lacreativitàeigiovani,allorailmix può diventare davvero vincente. NesonounesempiolaSos(School of sustainability), scuola fondata dall’architetto Mario Cucinella per formare nuove figure profes- sionalinelcampodeldesignsoste- nibile, e RhOME for DenCity, il prototipodicasaadaltaefficienza realizzato dall’università Roma Trechenel2014havintoleOlimpi- adidell’architetturasostenibile. Sos (www.schoolofsustainabi- lity.it)èunlaboratoriocreativona- to dalla collaborazione tra lo stu- dio Mca (Mario Cucinella Archi- tects),l’associazionenoprofitBgf (Building Green Futures) e Sym- bola.Obiettivodellascuolaèoffri- reaigiovaniun’esperienzaeduca- tivaaltamenteinnovativaeorien- tataalmercatodellavoro,chepun- ta sulla ricerca per garantire progettiadimpattopositivosuso- cietà, economia e ambiente. L’of- fertaformativaperil2015prevede quattro corsi post laurea: «Archi- tectureasasocialbusiness»perri- generare l’ambiente urbano; «Post carbon architecture» per progettare la nuova generazione di edifici; «Right for a (quality) shelter» per promuovere svilup- posocialeeresilienza;«Bluedesi- gn»centratosuinnovazioneeso- stenibilità per l'industrial design. L’avvio dei corsi coincide con la conferenzainternazionalesulgre- en building Plea 2015 (www.plea2015.it) , che si terrà a Bolognadal9all’11settembre. Nasce sempre dal mondo uni- versitarioil“fioreall’occhiello”del greendesigninItalia,lacasasolare Rhome for Dencity progettata e costruita dal dipartimento di Ar- chitettura di Roma Tre, che lo scorsoannoaVersailleshavintoil SolarDecathlon2014. Ilprototipo,sviluppatodaunte- amdioltre40trastudentiedotto- randi guidati dall’architetto Chia- raTonelli,nasceconl’obiettivodi riqualificareleperiferieabusivedi TorFiscaleaRoma«aumentando ladensitàurbana–spiegaTonelli- eliminando sprechi energetici, bruttezza, abusivismo, degrado e favorendo la capacità di risposte collettiveallacrisi». Realizzatainteramenteinlegno abassoimpattoambientale,dotata di illuminazione naturale e artifi- ciale di avanguardia, l’abitazione Rhome è progettata per essere ri- ciclabileal100%evantaprestazio- ni energetiche una volta e mezzo più elevate di un edificio in classe A+,grazieancheaunsofisticatosi- stemadipannellifotovoltaicifles- sibiliintegrati. ©RIPRODUZIONERISERVATA AGF Ministro. DarioFranceschini Head of Public policy Google in Italia «IlmadeinItalyriconosciuto comesinonimodieccellenzae artigianalitàcrescesulweb: segnanoun+22%lericerche suGoogleviasmarpthonee tablet» GIORGIA ABELTINO I testimonial dell’Italia che scommette sull’innovazione ViceministrodelloSviluppo economico «IlmadeinItalyècultura: questaèlafontedellanostra creatività,driverdel successo,sempremaggiore, delprodottoitalianonel mondo» CARLO CALENDA PresidenteFai «LaCostituzionepromuove laculturaelaricerca, tutelailpaesaggioeil patrimonioartistico. Serveun“progettoItalia” chevalorizziqueste grandirisorse» ANDREA CARANDINI PresidentedelConsigliodegli Architettipianificatori, paesaggistieconservatori «L’architetturadiqualità,arma controilmalaffare,coniuga innovazioneesostenibilitàcon eticaeesteticaerendebellee vivibililenostrecittà» LEOPOLDO FREYRIE PresidenteTouringclub italiano «Perlaqualitàeladistintività dellesueofferte,ilturismo italianopotrebbeessere elitariopertutti,maisuoi serviziattualinonnesono all'altezza» FRANCO ISEPPI Presidentenazionale ColdirettiGiovaniImpresa «L'Italiadeveessereil laboratoriochegenera costantementevalore economicoesociale,le comunitàruralilostannogià concretizzando» MARIALETIZIAGARDONI RhOMEforDenCity. Ilprototipodicasaadaltaefficienza(Univ.RomaTre) Creatività sostenibile / 2. Aeronautica Laturbinanasce dallastampante3D Alberto Magnani D apolvereamotore.Con un clic. Avio Aero, l’azienda piemontese delgruppoGeAviation,hafat- to decollare anche nell’aero- nauticalastampa3D:la“produ- zioneadditiva”chepermettedi plasmare componenti con ma- terialiinnovativieprezziridot- ti. Il suo stabilimento di Came- ri,inprovinciadiNovara,sfrut- ta la tecnologia della stampa tridimensionale per sfornare paleturbineconmenomateria prima, meno consumi energe- ticiepiùlibertàsullegeometrie di creazione. Come? Partendo daunmodellodigitale,ilingotti inmaterialemetallicosonopri- ma ridotti in polvere e poi tra- sformati in componenti per motoriaeronauticisecondogli “ordini”ricevutidaicomputer. L’impianto, che si estende per 2.400 metri quadri, può ospitare fino a 60 macchinari in azione. Secondo Giorgio Ambrate, responsabile Inge- gneria di Avio Areo, siamo di fronte a un altro capitolo della rivoluzione digitale: «Nasce una nuova filiera che dialoga tramite l’industrial internet che collega persone, cono- scenzaemacchinari.Nellamia opinione, la stampa 3D avrà l’effetto nelle fabbriche che il pchaavutonegliuffici». I vantaggi? Ambrate spiega cheilsaltoaunsistemadiaddi- tive manufacturing permette una maggiore elasticità in fase di progettazione: geometrie più complesse, riduzione del peso e dei materiali (anche del 90%), libertà da tecnologie inefficaci o poco sostenibili. Senza contare una ricettività maggiore per gli impulsi di in- novazione: «Grazie a questa tecnica di produzione, è possi- bile utilizzare o inventare ma- terialiinnovativicherispondo- noaspecifichenecessitàtecno- logiche, come la resistenza alla fatica termo-meccanica. O cambiaredisegnoeottenereun nuovoprototipointempibrevi e, quindi, affinare il progetto in modoiterativo»diceAmbrate. Il dubbio è sul controllo di qualità. Come si verificano i prodotti di una filiera “digita- le”? La regolamentazione è identicaaquellaprevistanelre- sto del settore. Con un vantag- gio: la diagnostica automatica. «Se adeguatamente program- mate ed equipaggiate con la giustasensoristica,lestampan- ti 3D che utilizziamo possono generare segnali diagnostici e prognosticiequindiavvisarein modo autonomo l’operatore quando insorgono problemi o derivenellalavorazione». ©RIPRODUZIONERISERVATA Creatività sostenibile / 3. Pesca e ambiente Cassettedelpesce biodegradabili P esca,conserva,riusa.Ilfu- turo delle cassette ittiche potrebbe chiamarsi Poly- pla:unmaterialebiodegradabi- lecheriduceimpattoambienta- le e costi di smaltimento degli imballaggi per la conservazio- ne del pesce. È l’intuizione che hapermessoall'intesatuttaita- lianatralasocietàdituteladelle risorse turistiche Blue Marine Service (San Benedetto del Tronto,AscoliPiceno)equella di consulenza GreenEvolution (Bolzano)diaggiudicarsiilban- dodelFondoEuropeoperlape- sca2007-2013. La sfida era individuare un materiale alternativo al poli- stirene per lo stoccaggio e il trasportodeiprodottiittici.La risposta è arrivata dal Polypla, selezionato tra più di 60 con- correnti internazionali come le soluzione più adatta in chia- veecosostenibile.Ilmateriale, brevettato dalla holding olan- deseSynbra,nonavevaancora trovato un’applicazione indu- striale. Oggi potrebbe fare concorrenza ai milioni di cas- sette in polistirolo che affolla- no il mercato. Secondo Marco Benedetti, fondatore e responsabile R&D e GreenEvolution, i vantaggi devono essere considerati sul lungo periodo: le cassette bio sono un tassello della circular economy, l'economia circolare chesuperalalogica“usaegetta” con prodotti già pensati per il riutilizzo. «Dal punto di vista tecnico - spiega - le performan- ce sono uguali e in alcuni casi superioriaquelledellecassette in polistirolo. È vero che i costi sonopariacircaildoppio.Mail recupero avviene nello smalti- mento, ben più economico di quellochesarebberichiestodal polistirene». Le cassette in Polypla possono essere smalti- teneirifiutiorganici. Uncambiodirottachetagliai costi della metà, bilanciando il sovrapprezzo originario sulla plastica.«Equestorappresenta una differenza di costo del 50% al chilo, un vantaggio evidente. Maquellochebisognafarecapi- reèchenonsipuòragionareso- lo“percassetta”,bisognavede- re il progresso sul lungo perio- do».Cioè,lasostenibilità:ilbio- materiale dei contenitori può trasformarsi in alimentazione percompostebiogas.Oltreali- berare le coste dallo “spettaco- lo”deidetritidiplasticachegal- leggiano e depositano sulle spiagge italiane. «Bisogna sen- sibilizzare i clienti, ma anche chiamalespiaggeelenostreco- ste.Perl’Italiasignificavaloriz- zareilturismo.Enonèpoco». Al.Mag. ©RIPRODUZIONERISERVATA Produzioneadditiva. L’impiantodiAvioAeroaCameri(Novara) Alternative. Sistudianomaterialibiodegradabiliperl’imballodelpesce Filiera di successo. Dalle barche ai megayacht Designetradizione: lanauticaitaliana conquistailmondo RaouldeForcade pLanauticaitaliana,conilsuo stile che l’ha portata ai vertici mondiali nel comparto mega- yacht-edècaratterizzatodadesi- gneinnovazionetecnologicache si fondono con la tradizione di un’anticaculturamarinara-entra apienotitolonelperimetrodella soft economy. A testimoniarlo è ancheillavorodiarchitettiedesi- gnerspecializzatinelsettorenau- tico.Nomichesonoentratinella storia recente del settore, trai quali, per citarne solo alcuni, FrancescoPaszkowski,Massimo Paperini,ChristianGrande. Tra questi, Alberto Mancini, giovaned’età(ènatonel1978),ma conunagiàvastaesperienza,por- tata avanti, col suo studio (Am yachtdesign)concantieriemar- chi prestigiosi, italiani ed esteri, quali Riva (gruppo Ferretti), Pe- riniNavi,Baglietto,Overmarine, Dominatore,inultimo,lastatuni- tenseMagnumMarine.«Ingene- rale–afferma–nelmondo,quan- do si disegna una barca, si ha un approcciopiùindustrialediquel- loitaliano.GliyachtmadeinItaly, invece,hannoundesignvicinoal- la tradizione e questo fa la diffe- renza.Vedounarelazionemolto forte tra la storia d’Italia, con la suatradizionemarinara,elanau- tica; ed è proprio questo che ha portatoilnostroPaesealpiùalto livello nella produzione di bar- che,dapochimetrifinoaimega- yacht,compartoincuisiamolea- dermondiali». Il fatturato complessivo della nauticaitaliana,nel2014,èstatodi 2,47miliardidieuro,derivantiper 2,10 miliardi da produzione na- zionale(85%)eper370,66milioni (15%) dalla vendita di prodotti d’importazione. All’interno di questinumeri,oltreallacantieri- stica,icuiricaviammontanoa1,33 miliardi,haunruoloimportanteil compartodegliaccessoriecom- ponenti, che include, tra l’altro, i mobili, l’oggettistica, i parati, la pavimentazione, i rivestimenti. Tuttielementiingranparterea- lizzatidapiccoleemedieaziende nazionali, bandiere del made in Italyedeldesign.Ilfatturato,peril 2014,delsettoreèstimato784mi- lioni,derivantiper596,61milioni dallaproduzionenazionaleeper 187,4milionidaimportazioni. «Noi italiani - spiega France- scoPaszkowski,checolsuostu- dio di architettura lavora su brand del calibro di Sanlorenzo, Crn, Baglietto, Tankoa - rappre- sentiamounmondoancoraarti- gianale e ritengo sia una carta vincente.Sesiamoun’eccelenza nel settore nautico a livello glo- baleèproprioperchésiamoarti- giani ad altissimo livello e il no- stro design si vende in tutto il mondo.L’operadeidesignerita- lianivienesemprepiùrischiesta, per la nutica, in Paesi come l’Olanda e la Germania, dove hannograndetecnologiamafan- noprodottipiùrigidi.Ehannobi- sognodellostileitaliano». Mancini,asuavolta,aggiunge chenonsipuòdimenticarecome «la nostra silicon valley della nautica, rappresentata dai can- tieridiViareggio,nascadallatra- dizione dei maestri d’ascia fio- rentini,cheuntempolavoravano e costruivano sull’Arno e, in se- guito,sisonospostatisullitorale toscano.Poicisonoicantieridel- la Liguria e dell’Adriatico, ma il fulcrodellanauticaètraViareg- gioePisaenascedaunacultura familiare che poi si è sviluppata con la tecnologia». Nel design delle barche, prosegue Mancini, «cercodidareun’identitàaimar- chi sui quali lavoro, guardando allalorostoria.Ilproblemaèche, spesso,l’armatorechehaildena- roperacquistaregliyacht,punta allo status symbol ma non ha la sensibilità per cogliereappieno quellochelabarcatrasmettedel- lastoriadelcantiere». Inognicaso,laforzadellanau- ticamadeinItalystanell’incrocio tratecnologia,designeabilitàar- tigianalee,perquantoriguardail rapportotrailsettoreelasofteco- nomy,giocaunruoloimportante anche il fatto che l’evoluzione tecnologicadellanauticasiaindi- rizzata a ridurre gli impatti am- bientali, ad esempio con motori elettrici,conl’eliminazionedegli scarichiinmareecosìvia. ©RIPRODUZIONERISERVATA Megayacht.Pontedel61mtdiCrn«Saramour»(FrancescoPaszkowski) LO SCAFFALE DELLA SOFT ECONOMY SUPERFATTURATO Ricaviper2,47miliardi: oltreallacantieristica contanomobili,parati, pavimentazione, rivestimentietecnologie Green Italy  diErmete Realacci, Chiarelettere, 2012 Ilbello dell’Italia (IlBelpaese vistodai corrispondenti dellastampa estera)  diMaarten vanAalderen, Albeggi,2015 «Generativi ditutto ilmondo unitevi»  diMauro Magatti eChiara Giaccardi, Feltrinelli, 2014 Bioeconomia (Lachimica verdeela rinascitadi un’eccellenza italiana)  Autorivari, edizioni Ambiente, 2015 INTERVISTA DarioFranceschini MinistrodeiBeniculturaliedelturismo
  • 8. Tweet My24 MILANO «Innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente». È l’Italia del «Made in Italy», moda, artigianato, arredamento, design, cibo, come anche macchinari e manifattura in senso stretto. Così la descrive il rapporto I.T.A.L.I.A. di Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, presentato ieri. Lo studio valorizza la capacità italiana di imporsi sui mercati esteri e di resistere alla crisi, e lo fa puntando sull’Indice Fortis- Corradini (IFC) delle eccellenze competitive nel commercio internazionale. Un indicatore che esalta il saldo commerciale per singolo prodotto e che meglio fotografa il peso del Made in Italy nei mercati esteri. E così si mette l’accento sul fatto che l’Italia possa contare su circa mille prodotti con un saldo commerciale attivo «da record». Fanno megli di lei soltanto Cina, Germania e Stati Uniti. Un’analisi da cui deriva una indicazione chiara, sintetizzata da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola: «Più che in passato, l’Italia deve fare l’Italia rispondendo ad una domanda che aumenta». Per il futuro, dunque, il Made in Italy deve conservare le proprie caratteristiche di gusto estetico, qualità tecnica, autenticità e differenziazione del prodotto. Produzioni radicate in Italia e innovazione costante per andare incontro alle esigenze del mercato. In più, sintetizza lo studio, sono due le direttrici da seguire per rendere «matura» la vocazione esportatrice del paese: da una parte lo sviluppo di un sistema imprenditoriale orientato ad ampliare le partnership commerciali; dall’altra una maggiore qualità dei canali di vendita per rinforzare il carattere distintivo del Made in Italy. Senza dimenticare la necessità di rafforzare le relazioni orientate alla promozione dei prodotti italiani in quegli Stati dove risultano più critiche. Si conferma così l’anima esportatrice del Belpaese, che figura nelle classifiche internazionali come uno dei cinque paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i cento miliardi di dollari, con un export cresciuto tra il 2010 e il 2014 di oltre il 18%, a quota 382 miliardi. E si conferma, al contempo, l’ottima fama di cui gode quando si parla di qualità e valore aggiunto dei prodotti. Due gli indicatori citati tra gli altri: il sondaggio Ipsos che rivela come l’80% degli statunitensi e dei cinesi riconosca nel Made in Italy un grande valore; e ancora, i dati sulle ricerche in Google per prodotti made in Italy, ricerche cresciute dal 2011 al 2014 del 22 per cento. SERVIZI Call center: la vertenza Teleperformance fa «arrabbiare» Almaviva ELETTRODOMESTICI Whirlpool: al Mise la trattativa fa passi avanti, aumentano gli incentivi per chi esce ULTIMI DI SEZIONE TURISMO DI LUSSO Starwood sceglie lo stile Riva per le terrazze top class sul mare: debutto al Gritti Palace di Venezia - Foto di Vincenzo Chierchia SERVIZI Per la Fiera del Levante si avvicina la privatizzazione di Vincenzo Rutigliano domenicadomenica2424 casacasa2424 modamoda2424 foodfood2424 motorimotori2424 jobjob2424 streamstream2424 viaggiviaggi2424 salutesalute2424 shoppingshopping2424 radioradio2424 altrialtri AccediCerca VenerdìVenerdì •• 26 Giugno 201526 Giugno 2015 •• Aggiornato alle 23:35Aggiornato alle 23:35 How To Spend It NEW! Professioni e Imprese24 Business School ed eventi Banche dati Strumenti di lavoro Versione digitale HOMEHOME ITALIAITALIA MONDOMONDO NORME &NORME & TRIBUTITRIBUTI FINANZA &FINANZA & MERCATIMERCATI IMPRESA &IMPRESA & TERRITORITERRITORI NOVA24NOVA24 TECHTECH PLUS24PLUS24 RISPARMIORISPARMIO COMMENTI &COMMENTI & INCHIESTEINCHIESTE STORE24STORE24 Acquista & abbonatiAcquista & abbonati Impresa & Territori  Made In Mille prodotti leader oltreconfine Filomena Greco IN QUESTO ARTICOLO Argomenti:  Fondazione Symbola |  Fondazione Edison |  Unioncamere |  International Finance Corporation | Ermete Realacci |  Italia |  Pubblicità27 giugno 2015 1 / 2 Data Pagina Foglio 27-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 9. CLICCA PER CONDIVIDERE Leggi e scrivi © RIPRODUZIONE RISERVATA COMMENTA LA NOTIZIA TAG: Fondazione Symbola, Fondazione Edison, Unioncamere, International Finance Corporation, Ermete Realacci, Italia, Pubblicità Permalink di Domenico Palmiotti di Cristina Casadei BILANCI FidiaFin cresce negli Stati Uniti di Katy Mandurino MERCATI ESTERI Commesse egiziane da 240 milioni per Ansaldo Energia di Raoul de Forcade Tutto su Impresa e Territori?  DAI NOSTRI ARCHIVI GRUPPO24ORE Sito corporate Contatti Redazione online Professioni e Imprese 24 Formazione e eventi SEZIONI Italia Mondo Norme&Tributi Finanza&Mercati Impresa&Territori CANALI Moda24 Motori24 Luxury24 Viaggi24 Casa24plus STRUMENTI Stream24 Blog L'Esperto Risponde SERVIZI Argomenti del Sole Versione digitale Banche Dati Newsletter RSS LINK UTILI AfricaTimesNews Il Gastronauta AGI China24 Guida Affari Pagine Gialle SHOPPING24    DA NON PERDERE Nozze gay, la vittoria di Obama È una decisione che, come più volte accaduto nei momenti delicati della storia degli Stati Uniti, Quei «tesori di carta» promossi dalle banche Sono più di diecimila volumi e trattano d’arte e d’architettura, ma anche di storia di cultura del La trasparenza che fa crescere Se la procura sanziona la corruzione, le prefetture tentano di prevenirla. L’azione di controllo La sfida per l’Italia nel mondo che rallenta di Gianni Toniolo La Banca Mondiale ha ridotto al 2,8% la previsione di crescita dell’economia mondiale per il 2015. Bce, sale la fronda contro i fondi alle banche greche di Alessandro Merli Per il secondo giorno consecutivo, la Banca centrale europea ha lasciato invariato, a circa 89 Quotidiano politico economico e finanziario ¤ Fondato nel 1865 SEGUI SU: Keywords CERCA 2 / 2 Data Pagina Foglio 27-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 10. 271826 1825  ECONOMIA Prestiti Inpdap 100% Fino a 60.000€ in 120 rate mensili. Preventivo in 2 minuti. Chiedi ora! prestiti.nordfin.it/inpdap Foto Pamela Anderson Pamela Anderson: Foto e News Su GQ, il Vero Maschile online. www.gqitalia.it Prezzi Fotovoltaico 2015 Il Fotovoltaico adesso costa meno. Queste 3 novità cambiano il mercato www.fotovoltaicoperte.com   Condividi Soldi . Economia . Made in Italy vince su mercato globale, su Google ricerche salite del 22% in 3 anni Made in Italy vince su mercato globale, su Google ricerche salite del 22% in 3 anni Annunci Google Articolo pubblicato il: 26/06/2015 I prodotti italiani piacciono sempre di più sui mercati globali. Basti pensare che le ricerche su Google dei prodotti made in Italy sono cresciute dal 2011 al 2014 di ben il 22%. Ed a cercarli con maggiore interesse sono Paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile. A scattare la fotografia dell'Italia che produce cose che piacciono al mondo è il rapporto 'Italia 2015- Geografie del nuovo made in Italy', presentato oggi a Treia (Macerata) da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, nella sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola. "Del resto aprirsi ai mercati globali sfruttando anche le possibilità offerte dalle nuove tecnologie è una risposta concreta, e già praticata da molte delle nostre imprese, alla contrazione del mercato interno" evidenzia il report. Questi dati, sottolinea lo studio, sono "supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa l'80% degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore". E non solo. Due italiani su tre sono disposti a pagare un sovrapprezzo per avere prodotti 100% italiani. Dal rapporto 'Italia 2015', emerge inoltre che nonostante i sette anni di crisi, quasi mille prodotti con saldo commerciale attivo da record. Un risultato, sottolinea lo studio, "di tutto riguardo, raggiunto grazie a una scelta decisa sulla qualità". "Vuol dire che se pensiamo al mercato globale come a un'olimpiade, ai prodotti come discipline sportive in cui vince chi ha un export di gran lunga superiore all'import, l'Italia SPECIALE EXPO 2015 Vai allo speciale Expo 2015 Video da Expo Eventi Protagonisti Notizie Più Cliccate 1. La figlia di Whitney Houston trasferita in una struttura per malati senza speranza 2. Omar, storia d'amore e coraggio: a 16 anni sposa la sua Amie prima di morire di leucemia 3. Ad agosto via a rimborsi pensioni, in arrivo 800 euro per quelle da 1.500 4. Arriva l'estate, caldo africano fino al 10 luglio 5. Tuffi e acqua turchese, il super trampolino che fa impazzire il web /Video  Video   sfoglia le notizie ACCEDI REGISTRATI METEO   Milano ◄ ► SEGUI IL TUO OROSCOPO   Ariete ◄ ►  33 %   33 %   33 % 1Mi piaceMi piace CondividiCondividi (foto Infophoto) Cerca nel sito Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su "ulteriori informazioni". Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Ulteriori informazioni Ho capito ◄ ► Finanza Economia Lavoro Universo Media Euro Fondi News Italia Economia Fatti Salute Sport Cultura Intrattenimento Magazine Sostenibilità Immediapress Multimedia AKISoldi 1 / 2     ADNKRONOS.COM/IGN (WEB2) Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 11.   Condividi arriva a medaglia quasi mille volte. Fanno meglio di noi solo Cina, Germania e Stati Uniti" rimarca lo studio presentato dal presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, dal Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, e dal direttore e vicepresidente di Fondazione Edison, Marco Fortis. E in linea con il nostro primato sul fronte dell'avanzo commerciale, l'Italia si dimostra uno dei soli cinque paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100 miliardi di dollari. In compagnia di grandi potenze industriali come Cina, Germania, Giappone e Corea. Inoltre, riguardo le eccellenze competitive italiane nel commercio con l'estero, il nostro Paese vanta un totale di 932 prodotti classificatisi primi, secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero. Più nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti medaglia d'oro a livello mondiale per saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare 56 miliardi di dollari. "Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese, è ancora più importante avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che cambia" commenta Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. "Più che in passato - esorta Realacci- l'Italia deve fare l'Italia rispondendo ad una domanda che aumenta ed è confermata dai dati sull'innalzamento delle ricerche di made in Italy su Google e sul gradimento dei prodotti italiani in grandi paesi come Stati Uniti e Cina". Per il Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi "le geografie del nuovo made in Italy presentate nel Rapporto Italia 2015 fotografano una capacità di reazione alla crisi delle nostre imprese che ha dello straordinario". Le eccellenze del Made in Italy, evidenzia infine Marco Fortis, direttore e Vicepresidente della Fondazione Edison, "coprono ormai non più soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell’arredo-casa, dell’alimentare e dei vini, ma anche numerose branche della meccanica e dell’ingegneria, specializzazioni della chimica". TAG:  google,  edison,  symbola,  rapporto Potrebbe interessarti Raccomandato da Annunci Google Sconfitto l'alito cattivo Ecco come mi sono liberato una volta per tutte dell'alitosi! www.mai-piu-alitosi.it Vedere il Video Guarda il tuo Video su Cell, PC e Tablet. Tutti i tuoi Video Qui! video-film-nolimits.com In Evidenza  Speciale Maturità 2015  Festival del lavoro 2015  Coca-Cola in Italia, l’impatto economico e occupazionale nel 2014  Ricerca, Nescens entra nel campo delle cellule staminali  Arriva in Italia pacemaker senza fili più piccolo al mondo  Spazio, italiani scoprono il primo metodo contro cyber- attacchi nelle tlc /Video  Credits4Health, il 'nudge' all'italiana oggi testato su 900 volontari 1Mi piaceMi piace CondividiCondividi Madre 'in affitto' partorisce due gemelli, uno è Down. Coppia 'Storm line' saluta l'Italia, in arrivo eccezionale ondata di Australia, chef smembra e cucina la moglie transessuale. Poi 'A dir poco imbarazzante', il tweet di Emma Marrone si Addio al Ken umano, il modello brasiliano che amava le bambole /Foto Orrore a Messina, stalliere abusa sessualmente di una Brittany Maynard si è suicidata. "Ho scelto di morire con dignità" Thailandia, formiche 'di fuoco' sui genitali per scommessa Calabria, ai domiciliari assessore De Gaetano. Chiesto l'arresto per senatore Ncd Bilardi /Video Teramo, blitz polizia contro spaccio: 8 arresti e 13 denunce /Video Fondazione Bracco con Secretaries'Voice per Spazio Women for Expo 2 / 2     ADNKRONOS.COM/IGN (WEB2) Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 12. Venerdì 26 Giugno 2015      Segui @Agenzia_Italia    Cerca ait: attentato in moschea sciita a Kuwait City, morti 12:53 Hollande: attentato terroristico, fermato identificato 12:31 Grecia: Dijsselbloem, l'accordo va trovato sabato 11:18 Francia: filo-Isis fa esplodere impianBreaking News Speciale Expo2015 Login Home Cronaca Politica Economia Estero Spettacolo Sport Salute Food Ricerca e sviluppo News in English I Portali agi Regionali agi Tech | Travel | Cinema | Musica | Motori | Arte | Gossip | Moda | PEI News Made in Italy: cresce la voglia, +22% ricerche Google 12:57 26 GIU 2015 (AGI) - Treia (Macerata), 26 giu. - Il marchio Italia resta un punto di forza nel Mondo, sinonimo di creativita', qualita' e bellezza che, negli ultimi tre anni, ha visto crescere le ricerche su Google del 22%. Lo rileva il rapporto Italia - Geografie del nuovo 'made in Italy' di Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, presentato, oggi, a Treia (Macerata) nella sessione di apertura del XIII seminario estivo. Il rapporto ha il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, delle Politiche Agricole, dei Beni Culturali, dell'Ambiente e di Expo Milano 2015 e porta in viaggio tra i tanti talenti italiani. L'Italia, dunque, sa essere innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente.   Soprattutto sui mercati globali. Tanto da esprimere, nonostante i sette anni di crisi, quasi mille prodotti con saldo commerciale attivo da record. Un risultato di tutto riguardo, raggiunto grazie a una scelta decisa sulla qualita'. E in linea con il nostro primato sul fronte dell'avanzo commerciale il nostro Paese e' uno delle cinque nazioni che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100 miliardi di dollari. In compagnia di grandi potenze industriali come Cina, Germania, Giappone e Corea. Una leadership che ci parla di qualita' crescente riconosciuta alla nostra manifattura. Non a caso dall'introduzione dell'euro l'Italia ha visto i valori medi unitari dei suoi prodotti salire del 39 per cento, facendo meglio di Regno unito (36 per cento) e Germania (23 per cento).   Dati supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa l'80 per cento degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore. Sia all'estero che in patria il marchio Italia ' sinonimo di moda, artigianato, arredamento, design e cibo, e soprattutto di bellezza e qualita'. Due italiani su tre sono disposti a pagare un sovrapprezzo per avere prodotti 100 per cento italiani. Tendenza che si riscontra sui mercati globali, specie in paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile. Il rapporto Italia- Geografie del nuovo made in Italy, senza nascondere le difficolta' del mercato interno, misura la competitivita' del sistema produttivo interno non con parametri 'tradizionali' come la quota di mercato detenuta sull'export mondiale, ma con un nuovo indicatore capace di cogliere e leggere in modo assai piu' fedele e puntuale quanto si muove nella nostra economia: la bilancia commerciale dei singoli prodotti. Vuol dire che se pensiamo al mercato globale come a un'olimpiade, ai prodotti come discipline sportive in cui vince chi ha un export di gran lunga superiore all'import, l'Italia arriva a medaglia quasi mille volte. Fanno meglio di noi solo Cina, Germania e Stati Uniti. "Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese - commenta Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola - e' ancora piu' importante avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che cambia. Piu' che in passato, mi piace dire che l'Italia deve fare l'Italia, rispondendo ad una domanda che aumenta ed e' confermata dai dati sull'innalzamento delle ricerche sul maggiore motore di navigazione internet, e puntare sui talenti che il mondo le riconosce: bellezza, qualita', conoscenza, innovazione, territorio e coesione sociale che sempre piu' incrociano la frontiera della green economy. Talenti che ci consegnano le chiavi della contemporaneita' e delle sfide del futuro perche' assecondano la voglia crescente di sostenibilita' dei consumatori e danno risposte ai grandi cambiamenti negli stili di vita e nei modelli di produzione. E' cosi' che il nostro Paese - Economia Wonderful Expo 2015 Stai Cercando Dove Soggiornare in Lombardia? Lasciati Ispirare Novità Fotovoltaico 2015 fotovoltaicoperte.com Il Fotovoltaico a casa conviene? Le 3 novità che cambiano il mercato Sensodyne Vedere il Video Osho la Guida Spirituale RC Auto ADSL Prestiti Conti 1 / 2 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 13. DA LEGGERE SU AGI.IT Grecia: Tsipras, pronti a grande 'no' su un cattivo accordo La borsa continua a correre con la Grecia +2,2%. Balza Saipem Da Siemens software per gestione consumi energia Padiglioni Grecia: Euro Working Group discute di possibile default Petrolio: prezzo in rialzo, ma frenato da Grecia Powered by POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE L'Alfa Romeo riparte dalla nuova 'Giulia' - Video e Foto Grecia: ecco cosa succedera' in caso di default Il Grexit e gli altri exit Cala il consumo di birra, "colpa dell'aumento delle accise" Grecia, niente accordo all'Eurogruppo, si tratta ancora Powered by I PORTALI agiEuropa   agiEnergia   agiSalute agiChina   agiArab   Scelte Sostenibili DAI NOTIZIARI REGIONALI Calabria  Fisco: Cosenza; fitto case studenti in nero, scoperti 509 evasori Emilia Romagna  Muore a 28 anni al pronto soccorso ospedale Reggio Emilia Lombardia  Immigrati: Salvini, Renzi ripete cio' diciamo da mesi Molise  Tradizioni: Molise, buoi dissequestrati ma Carresi vietate Liguria  Liguria, Anas: chiusure notturne per lavori, su SS62 a Sarzana Marche  Articolo completo Inps: via ai rimborsi pensioni, 800 euro a partire da agosto (AGI) - Roma, 26 giu. - Il prossimo 1 agosto i pensionati con un reddito inferiore a 1.500 euro percepiranno 796,27 euro di arretrati. Lo [...] Articolo completo Made in Italy: cresce la voglia, +22% ricerche Google (AGI) - Treia (Macerata), 26 giu. - Il marchio Italia resta un punto di forza nel Mondo, sinonimo di creativita', qualita' e bellezza che, negli [...] Articolo completo Confindustria alza le stime di crescita. Ma e' ripartenza, non ripresa (AGI) - Roma  - Il centro studi Confindustria rivede all'insu' le previsioni sull'economia italiana: il Pil e' stimato in crescita dello 0,8% nel   [...] Articolo completo Scioperi: Garante sanziona Atac di Roma per disagi per lo stop del 17 aprile (AGI) - Roma - L'Autorita' di garanzia per gli scioperi ha deliberato una sanzione di diecimila euro nei confronti dell'Azienda ATAC di Roma,   [...] Articolo completo Cibo: "... ma il coccodrillo di che sa?" Lo mangerebbe 1 italiano su 5 (AGI) - Roma - Quasi un italiano su cinque (19 per cento) e' tentato di assaggiare la carne di coccodrillo mentre il 92   [...] Gallerie fotografiche conclude Realacci -, gia' oggi, puo' declinare quel 'rifiuto dello scarto' e quell'attenzione alle cose e alle persone del creato che papa Francesco mette al centro della sua enciclica Laudato si'".   .   RSS 0 Tweet Video Ultime da "Economia" Cerca altre notizie 0LikeLike ShareShare Battibecco tra Obama e la trans. Il presidente: "Vergogna, sei a casa mia" Uber: tassisti in rivolta a Parigi, blocchi stradali e violenze Calcio: caso Catania, ora trema la serie B "sono coinvolti altri giocatori" Addio a Laura Antonelli, ecco la scena che l'ha resa un'icona sexy Francia: torna l'incubo terrorista, attaccata una fabbrica Uber: tassisti in rivolta a Parigi, blocchi stradali e violenze L'Alfa Romeo riparte dalla nuova Giulia Spiderman e Superman al Bambin Gesu' di Roma, i vigili 'super eroi' entusiasmano i piccoli pazienti Lavora con gli Animali centro-europeo-formazione.it/ASA Assistente di Studio Veterinario: diventalo con i Corsi CEF! Info qui Offerte Lavoro Poste Italiane Macchinari e Affari Usato Prestiti Inpdap 100% 2 / 2 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 14. Venerdì 26 Giugno 2015      Segui @Agenzia_Italia    Cerca 13:41 Terrorismo: Isis rivendica attentato in moschea Kuwait City 13:41 Lione, attentato a centrale gas. Corpo decapitatoBreaking News Speciale Expo2015 DA LEGGERE SU AGI.IT Inps; via ai rimborsi pensioni, 800 euro da agosto Lega-M5S: Bisignani, "patto segreto" tra i parlamentari Login Home Cronaca Politica Economia Estero Spettacolo Sport Salute Food Ricerca e sviluppo News in English I Portali agi Regionali agi Tech | Travel | Cinema | Musica | Motori | Arte | Gossip | Moda | PEI News Agroalimentare: Martina, in 10 anni piu' 70% export 14:35 26 GIU 2015 (AGI) - Treia (Macerata), 26 giu. - Il mondo "ha voglia d'Italia". Lo afferma il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina in una nota inviata al seminario estivo della Fondazione Symbola, a Treia (Macerata).   Martina sollecita ad avere "consapevolezza sui nostri valori", in modo da fare fare "un salto di qualita' al Paese che troppo spesso conosce e comunica i suoi difetti, nascondendo o ignorando i suoi primati". "La nostra forza - sostiene il ministro - si chiama Made in Italy e oggi, anche attraverso la presentazione del vostro rapporto sulle nuove geografie, possiamo renderci conto delle rotte tracciate. L'economia circolare, in cui si usano meno risorse e piu' sapere, la Green economy, che abbassa l'impatto ambientale delle imprese, un sistema agroalimentare leader nel mondo: non sono piu' progetti, ma pilastri del rilancio economico italiano. Fatti che si traducono in maggiori responsabilita', investimenti in ricerca, innovazione e sostenibilita'. Sono queste le parole chiave della ripresa. I primi segnali sono tangibili e l'agricoltura, in questo contesto, rappresenta un settore strategico. In un anno abbiamo creato 45mila nuovi posti di lavoro, con un incremento del 6,2 per cento, concretizzando cosi' i risultati del lavoro fatto dal Governo in questi mesi su semplificazioni burocratiche, sgravi fiscali e misure specifiche per favorire il ricambio generazionale. Anche in Europa lo sanno. Non e' un caso - aggiunge Martina - che per la prima volta la banca degli investimenti europea abbia aperto una linea di credito da 400 milioni di euro dedicata alla piccole e medie imprese agroalimentari italiane, che, in collaborazione con gli istituti bancari del nostre Paese, potra' generare 800 milioni di euro di investimenti e dare liquidita' alle nostre imprese. Anche grazie all'Expo, possiamo crescere ancora. Ma per questo dobbiamo fare squadra e imparare ad avere una visione d'insieme del nostro Paese. Un Paese che lotta e fa sacrifici, ma non si arrende; un Paese fatto di persone che sanno trasformare una passione in un mestiere; un Paese consapevole del fatto che aggregazione non vuol dire perdita d'identita', ma maggiore forza". (AGI) Dpg RSS 0 Tweet Video Ultime da "Food" Food Novità Fotovoltaico 2015 Il Fotovoltaico a casa conviene? Le novità per risparmiare con 2,5kW Visti per la Russia visto-russia.com/ Invito ed assicurazione in giornata Procedura completa visto russia Elenco Tipografie Berlusconi 0LikeLike ShareShare Battibecco tra Obama e la trans. Il presidente: "Vergogna, sei a casa mia" Uber: tassisti in rivolta a Parigi, blocchi stradali e violenze Calcio: caso Catania, ora trema la serie B "sono coinvolti altri giocatori" Addio a Laura Antonelli, ecco la scena che l'ha resa un'icona sexy RC Auto ADSL Prestiti Conti 1 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 15. Venerdì 26 Giugno 2015      Segui @Agenzia_Italia    Cerca  Euro: apre sotto 1, 12 dollari, occhi puntati su GreciaBreaking News Speciale Expo2015 DA LEGGERE SU AGI.IT Salute: Policlinico Bari, in 3 minuti impiantato micro pacemaker Login Home Cronaca Politica Economia Estero Spettacolo Sport Salute Food Ricerca e sviluppo News in English I Portali agi Regionali agi Tech | Travel | Cinema | Musica | Motori | Arte | Gossip | Moda | PEI News Agenda Appuntamenti 10:40 26 GIU 2015 (AGI) - Roma, 26 giu. - -   Roma: "ALTEMS incontra...", "L'innovazione tecnologica sostenibile" - gli studenti di Economia della Cattolica di Roma a lezione con Gary Pisano (Harvard Business School). A seguire una tavola rotonda cui partecipano, tra gli altri, Luigi Nicolais, Presidente CNR, Giovanni Leonardi, Direttore Generale della Ricerca del Ministero della Salute, ed Enrico Zampedri, Direttore del Policlinico "A. Gemelli" (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell' Universita' Cattolica, Polo Universitario "Giovanni XXIII", Aula 7, L.go F. Vito 1 - ore 10,00) -   Treia (Mc): Seminario Estivo della Fondazione Symbola (oggi e domani), promosso insieme a Unioncamere, Camera di commercio di Macerata, Regione Marche e citta' di Treia, sul tema "Orgoglio e pregiudizio. Perche' l'Italia deve fare l'Italia". Partecipano fra gli altri alla due giorni, oltre al Presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, anche i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e degli Esteri, Paolo Gentiloni; il viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, e il Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi (presso il Teatro Comunale di piazza Arcangeli) . RSS 0 Tweet Video Ricerca e Sviluppo Impare l'Export sul Web? Basi di Export sul Web con Google. 50 Video Lezioni Online - Gratis! Videoconferenza skymeeting.net/videoconferenza Comunica e collabora con chi vuoi! Nulla da installare - Prova Gratis Inserisci il curriculum Wonderful Expo 2015 Forniture Farine 0LikeLike ShareShare Battibecco tra Obama e la trans. Il presidente: "Vergogna, sei a casa mia" Uber: tassisti in rivolta a Parigi, blocchi stradali e violenze Calcio: caso Catania, ora trema la serie B "sono coinvolti altri giocatori" Addio a Laura Antonelli, ecco la scena che l'ha resa un'icona sexy RC Auto ADSL Prestiti Conti 1 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 16. Unioncamere/Symbola, cresce nel mondo la voglia di made in Italy Scritto da Did | Askanews – 31 minuti fa Roma, 26 giu. (askanews) - Cresce la voglia di Made in Italy nel mondo e nonostante sette anni di profonda crisi l'Italia è tra i cinque paesi del pianeta a generare un surplus commerciale nel settore manifatturiero superiore ai miliardi di euro. E' quanto emerge dal rapporto I.T.A.L.I.A. - Geografie del nuovo made in Italy di Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, presentato oggi a Treia nella sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola. Una iniziativa che ha il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, delle Politiche Agricole, dei Beni Culturali, dell'Ambiente e di Expo Milano 2015 e che rappresenta un viaggio tra i tanti talenti italiani. Dal rapporto emerge che dall'introduzione dell'euro l'Italia ha visto i valori medi unitari dei suoi prodotti salire del 39%, facendo meglio di Regno unito (36%) e Germania (23%). Dati supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa l'80% degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore. Sia all'estero che in patria il made in Italy è sinonimo di moda, artigianato, arredamento, design e cibo, e soprattutto di bellezza e qualità. Due italiani su tre sono disposti a pagare un sovrapprezzo per avere prodotti 100% italiani. Grazie alla bellezza e alla qualità connaturata ai nostri prodotti, poi, l'Italia continua a produrre cose che piacciono al mondo e che sono sempre più desiderate sui mercati globali. Come ci dicono i dati relativi alle ricerche su Google dei prodotti made in Italy, cresciute dal 2011 al 2014 di ben il 22%. Specie in Paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile. POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE Lega-M5S: Bisignani, "patto segreto" tra i parlamentari di Salvini e di Grillo Salute: vino rosso 'asciuga' girovita, aiuta a bruciare grasso cattivo Israele: incendiata la chiesa del 'miracolo dei pani e pesci' Sempre più furti d'auto attraverso le "chiavi di prossimità" (blog.directline.it) Cerca SOLO SU YAHOO Piove! Le interviste irriverenti #TRIOPUNTOZERO - "Mi preferisci vestita oppure..." Diletta Leotta complice del Trio Medusa X Factor sta per tornare - Sky Italia Pubblicità  Vinci l’accesso alle Audizioni e partecipi all’estrazione dei biglietti per i live. SAVIANO - Emigrazione: "Ecco la prova di quanto sia difficile essere felici in Italia" I VIDEO DI OGGI   TweetTweet Stampa   TweetTweet Stampa Ricerca Notizie ULTIME NOTIZIE FOTO BLOG APPROFONDIMENTI BEST EXPERIENCE HOME VIDEO ITALIA MONDO POLITICA ECONOMIA TECNOLOGIA SALUTE CURIOSITÀ AUTO METEO EXPO 2015 Nuovo utente? Registrati Entra Aiuto Download the new Yahoo Mail app Mail Yahoo Cerca Cerca sul web Desideri un'esperienza di ricerca migliore?  Imposta la ricerca su Yahoo Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità 1 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 17. Unioncamere/Symbola, cresce nel mondo la voglia di made... -2- Scritto da Did | Askanews – 26 minuti fa Roma, 26 giu. (askanews) - "Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese, è ancora più importante avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che cambia. Più che in passato - commenta Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola -, l'Italia deve fare l'Italia rispondendo ad una domanda che aumenta ed è confermata dai dati sull'innalzamento delle ricerche di made in Italy su Google e sul gradimento dei prodotti italiani in grandi paesi come Stati Uniti e Cina. E puntare sui talenti che il mondo le riconosce: bellezza, qualità, conoscenza, innovazione, territorio e coesione sociale che sempre più incrociano la frontiera della green economy". "Le geografie del nuovo made in Italy presentate nel Rapporto I.T.A.L.I.A. fotografano una capacità di reazione alla crisi delle nostre imprese che ha dello straordinario, se si tiene conto del sempre difficile contesto internazionale oltre che dei ritardi infrastrutturali, della pressione fiscale e delle criticità burocratiche di cui il sistema-Paese continua a soffrire - sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi -. La scelta di investire in qualità, sfruttando le leve dell'eco- innovazione, della cultura e del legame con i territori sta premiando lo sforzo di molti imprenditori facendo raggiungere posizioni da primato nel mondo a tanti prodotti italiani dalla meccanica all'agroindustria, dalla moda al turismo. Ma i primati riguardano anche settori all'avanguardia come l'aerospaziale, le biotecnologie o la robotica. Ora però bisogna puntare con decisione sulle competenze digitali per riprogettare le strategie aziendali: passa anche da questa strada la ripresa dell'occupazione e la sostenibilità dello sviluppo del Paese". "Anche i dati di questo Rapporto dimostrano la forza dell'industria manifatturiera italiana che primeggia sui mercati internazionali in moltissimi settori produttivi - spiega Marco Fortis, direttore e vicepresidente della Fondazione Edison -. Le eccellenze del Made in Italy coprono ormai non più soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell'arredo-casa, dell'alimentare e dei vini, ma anche numerose branche della meccanica e dell'ingegneria, specializzazioni della chimica, i mezzi di trasporto, la gomma-plastica ed ora anche la farmaceutica, protagonista di un autentico boom dell'export negli ultimi anni". Tornando al rapporto, l'Italia vanta un totale di 932 prodotti classificatisi primi, secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l'estero. Più nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti medaglia d'oro a livello mondiale per saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare 56 Cerca SOLO SU YAHOO Piove! Le interviste irriverenti #TRIOPUNTOZERO - "Mi preferisci vestita oppure..." Diletta Leotta complice del Trio Medusa I 5 trucchi per imparare le lingue senza fatica  - Babbel Pubblicità  Qualsiasi momento della giornata è utile per imparare nuovi vocaboli! Scopri i trucchi per imparare le lingue senza accorgersene... 24 al giorno! SAVIANO - Emigrazione: "Ecco la prova di quanto sia difficile essere felici in Italia" I VIDEO DI OGGI   TweetTweet Stampa Ricerca Notizie ULTIME NOTIZIE FOTO BLOG APPROFONDIMENTI BEST EXPERIENCE HOME VIDEO ITALIA MONDO POLITICA ECONOMIA TECNOLOGIA SALUTE CURIOSITÀ AUTO METEO EXPO 2015 Nuovo utente? Registrati Entra Aiuto Fai di Yahoo la pagina iniziale Mail Yahoo Cerca Cerca sul web Desideri un'esperienza di ricerca migliore?  Imposta la ricerca su Yahoo Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità 1 / 2 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 18. Al momento non sono disponibili commenti miliardi di dollari. I nostri prodotti che si classificano al secondo posto nel mondo per saldo commerciale sono invece 376 e fruttano 68 miliardi di dollari. Le medaglie di bronzo dell'export italiano sono invece 321 prodotti e valgono un saldo commerciale complessivo di 53 miliardi. Nell'insieme questi campioni dell'export fanno conquistare al Paese un surplus commerciale di 177 miliardi di dollari. E poi ci sono altri 500 prodotti in cui l'Italia si è classificata quarta o quinta per saldo commerciale mondiale e che hanno aggiunto alla nostra bilancia commerciale altri 40 miliardi di dollari. POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE Crisi ucraina, Cremlino: La Russia è costretta dalla Nato a proteggersi Dopo una serie tv 60.000 australiani hanno smesso di prendere farmaci anti colesterolo Malta: coppia italiana in ritardo invade la pista e blocca l'aereo Sempre più furti d'auto attraverso le "chiavi di prossimità" (blog.directline.it) Energie rinnovabile e non, a che punto siamo in Italia? (Sorgeniablog.it) Il convento dei cappuccini diventerà il cuore dell'innovazione (telecomitalia.com) Curvy è bello EsteNews Jeans troppo stretti fanno male EsteNews X Factor sta per tornare - Sky Italia Pubblicità  Vinci l’accesso alle Audizioni e partecipi all’estrazione dei biglietti per i live. Meteo, in arrivo il caldo africano EsteNews La classifica dei 10 pesci con più calorie EsteNews 'Pussy Distructor', il distruttore di micie è arte Zoomin.tv Quarti di Coppa America: il Cile batte l'Uruguay Zoomin.tv Modella e mangiona: il sogno di ogni uomo Zoomin.tv Segui Yahoo Italia su Facebook  117milaMi piaceMi piace   TweetTweet Stampa SPECIALI YAHOO Sorrentino: l'italiano più amato dagli USA Lo riconosci? 2 / 2 Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 19. Crisi, Realacci: per ripresa Italia guardi a punti di forza Da Red/Rbr | Askanews – 47 minuti fa Roma, 27 giu. (askanews) - "Per rispondere alle sfide che abbiamo di fronte e tornare a crescere l'Italia deve affrontare i suoi mali antichi e chiamare a raccolta le sue energie migliori". Ermete Realacci, presidente di Symbola Fondazione per le qualità italiane, concludendo la tavola rotonda "Orgoglio e Pregiudizio", nella giornata di chiusura del Seminario di Symbola a Treia ha evidenziato come "non dobbiamo dimenticare i nostri problemi - il debito pubblico, le diseguaglianze sociali, l'economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia inefficace e non di rado persecutoria". Tuttavia per Realacci "abbiamo il dovere di guardare ai nostri punti di forza perché il paese che può affrontare il futuro è l'Italia che crea ricchezza da cultura e creatività come confermano i nostri primati nell'export, i dati sull'incremento delle ricerche di Made in Italy su Google e i 101 miliardi di valore aggiunto che arrivano dalla nostra green Italy insieme ai 3 milioni di green jobs". Alla tavola rotonda sono intervenuti anche i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e degli Esteri, Paolo Gentiloni; la presidente di Terna nonché amministratore delegato di Novamont, Catia Bastioli; il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, il direttore di Aaster, Aldo Bonomi, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti e il presidente di R.ETE. Imprese per l'Italia, Daniele Vaccarino. POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE Salute: 91% italiani stressati da routine, flash mob a Milano E' rottura tra Sean Penn e Charlize Theron Crisi ucraina, Cremlino: La Russia è costretta dalla Nato a proteggersi 8 oggetti utili in casa per la mobilità ridotta nell'anziano (encasa-experts.com) Cerca SOLO SU YAHOO Piove! Le interviste irriverenti   TweetTweet Stampa   TweetTweet Stampa Ricerca Notizie ULTIME NOTIZIE FOTO BLOG APPROFONDIMENTI BEST EXPERIENCE HOME VIDEO ITALIA MONDO POLITICA ECONOMIA TECNOLOGIA SALUTE CURIOSITÀ AUTO METEO EXPO 2015 Nuovo utente? Registrati Entra Aiuto Download the new Yahoo Mail app Mail Yahoo Cerca Cerca sul web Desideri un'esperienza di ricerca migliore?  Imposta la ricerca su Yahoo Usando Yahoo accetti che Yahoo e i suoi partners utilizzino cookies per fini di personalizzazione e altre finalità 1 Data Pagina Foglio 27-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 20. ECONOMIA Made in Italy vince su mercato globale, su Google ricerche salite del 22% in 3 anni Roma, 26 giu. (AdnKronos) - I prodotti italiani piacciono sempre di più sui mercati globali. Basti pensare che le ricerche su Google dei prodotti made in Italy sono cresciute dal 2011 al 2014 di ben il 22%. Ed a cercarli con maggiore interesse sono Paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile. A scattare la fotografia dell'Italia che produce cose che piacciono al mondo è il rapporto 'Italia 2015- Geografie del nuovo made in Italy', presentato oggi a Treia (Macerata) da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, nella sessione di apertura del XIII Seminario estivo di Symbola. "Del resto aprirsi ai mercati globali sfruttando anche le possibilità offerte dalle nuove tecnologie è una risposta concreta, e già praticata da molte delle nostre imprese, alla contrazione del mercato interno" evidenzia il report. Questi dati, sottolinea lo studio, sono "supportati anche dalle tendenze rilevate da un recente sondaggio Ipsos secondo cui circa l'80% degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore". E non solo. Due italiani su tre sono disposti a pagare un sovrapprezzo per avere prodotti 100% italiani. Dal rapporto 'Italia Commenti N. commenti 0 0 Allegro 0 arrabiato 0 Stupito 0 Triste 26 Giugno 2015 I SONDAGGI DEL GIORNO VOTA SUBITO! Nuovo attentato in Francia. Secondo voi l'Italia sottovaluta la minaccia dell'Isis? VOTA SUBITO! Abolizione del reato di tortura per le forze dell'ordine: stai con Salvini? L'IMBECCATA DI FRANCO BECHIS PUBBLICA FULLSCREEN GALLERY METEO LIBERO EDICOLA LIBERO TV LIBERO SHOPPINGACCEDI CERCA Ultim'ora aaa Se Renzi finisce sotto Mattarella scioglie subito le Camere Nel giro di 48 ore ho sentito fare lo stesso ragionamento da due diverse persone, che per altro si conoscono ma hanno ruoli diversi. Uno è un ex ... HOME EXPO 2015 LIBERO POLITICA ITALIA ECONOMIA ESTERI SPETTACOLI SPORT VIDEO SALUTE DOSSIER ALTRO Questo sito utilizza cookie di profilazione [propri e di altri siti] per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Ok 1 / 2     LIBEROQUOTIDIANO.IT (WEB) Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento:
  • 21. 2015', emerge inoltre che nonostante i sette anni di crisi, quasi mille prodotti con saldo commerciale attivo da record. Un risultato, sottolinea lo studio, "di tutto riguardo, raggiunto grazie a una scelta decisa sulla qualità". "Vuol dire che se pensiamo al mercato globale come a un'olimpiade, ai prodotti come discipline sportive in cui vince chi ha un export di gran lunga superiore all'import, l'Italia arriva a medaglia quasi mille volte. Fanno meglio di noi solo Cina, Germania e Stati Uniti" rimarca lo studio presentato dal presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci, dal Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, e dal direttore e vicepresidente di Fondazione Edison, Marco Fortis. E in linea con il nostro primato sul fronte dell'avanzo commerciale, l'Italia si dimostra uno dei soli cinque paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100 miliardi di dollari. In compagnia di grandi potenze industriali come Cina, Germania, Giappone e Corea. Inoltre, riguardo le eccellenze competitive italiane nel commercio con l'estero, il nostro Paese vanta un totale di 932 prodotti classificatisi primi, secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero. Più nel dettaglio, il nostro Paese vanta 235 prodotti medaglia d'oro a livello mondiale per saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare 56 miliardi di dollari. "Mentre la crisi sembra finalmente allentare la sua presa sul Paese, è ancora più importante avere un'idea di futuro, capire quale posto vogliamo che l'Italia occupi in un mondo che cambia" commenta Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. "Più che in passato - esorta Realacci- l'Italia deve fare l'Italia rispondendo ad una domanda che aumenta ed è confermata dai dati sull'innalzamento delle ricerche di made in Italy su Google e sul gradimento dei prodotti italiani in grandi paesi come Stati Uniti e Cina". Per il Segretario generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi "le geografie del nuovo made in Italy presentate nel Rapporto Italia 2015 fotografano una capacità di reazione alla crisi delle nostre imprese che ha dello straordinario". Le eccellenze del Made in Italy, evidenzia infine Marco Fortis, direttore e Vicepresidente della Fondazione Edison, "coprono ormai non più soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell’arredo- casa, dell’alimentare e dei vini, ma anche numerose branche della meccanica e dell’ingegneria, specializzazioni della chimica". 1 2 3 NEWS DA RADIO 105 1 2 3 4 5 Lascia il tuo commento Testo L'IMBECCATA La ragazza 19enne, sesso orale dal cane La scopre sua nonna e... / Foto 19.06.2015 Nasa, la misteriosa scoperta sul pianeta Cosa ha trovato la sonda Dawn / Foto 23.06.2015 Com'era diventata dopo la chirurgia / Foto 22.06.2015 Questo è il "boss" che tutti vorrebbero ai figli dei dipendenti un regalo speciale E per il suo compleanno regala azioni 21.06.2015 C'è una città italiana invasa dai topi: cinque milioni escono di notte e... 20.06.2015 George Michael festeggia il 52esimo compleanno George Michael festeggia il 52esimo compleanno. Una giornata in compagnia di amici e famiglia per il cantante di "Faith" che ha voluto ringr...... ASCOLTA ORA RADIO 105 PIÙ LETTI PIÙ COMMENTATI 2 / 2     LIBEROQUOTIDIANO.IT (WEB) Data Pagina Foglio 26-06-2015 074078 Symbola Codiceabbonamento: