lezione tenuta presso l'Ordine degli Ingegneri di Siena, all'interno del corso di aggiornamento sulle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC08) tenuto in data 21 febbraio 2012.
lezione tenuta presso l'Ordine degli Ingegneri di Siena, all'interno del corso di aggiornamento sulle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC08) tenuto in data 21 febbraio 2012.
Progettazione di un Ponte Stradale A.A. 2014/2015 - RelazioneVincenzo Triolo
Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile
Corso in Strutture Prefabbricate e Presollecitate
Relazione Prove di Laboratorio Meccanica SperimentalePieroEro
RELAZIONI TECNICHE DI LABORATORIO:
- Analisi sollecitazioni e deformazioni di un sistema trave;
- Analisi tensione residue in uno stato tensionale piano;
- Valutazione difetti tramite tecniche termografiche.
Argomenti trattati nella esercitazione n. 3 del Corso di Tecnica delle Costruzioni per Ingegneri Civili tenuto dal Prof. Franco Bontempi alla Sapienza Universita' di Roma.
Assistenti: Ing. Stefania Arangio - Ing. Chiara Crosti
PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI SITI AI SENSI DEL D. LGS. 1...eAmbiente
Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha sottoscritto, a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, i quattro protocolli attuativi dell'Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del sito di interesse nazionale di Venezia-Porto Marghera e aree limitrofe, firmato lo scorso 16 aprile.
Elaborazione della risposta idrologica del torrente Astico | Modello geomorfo...MatteoMeneghetti3
Studio della trasformazione afflussi-deflussi del bacino del torrente Astico e sviluppo della relativa onda di piena.
Questo progetto è stato svolto utilizzando il software ArcGIS per lo studio della morfologia del territorio e Matlab per l'ottimizzazione dei parametri geomorfologici.
Sostenibilità energetica scolastica, modulo del progetto "Il Risparmio Energetico comincia da Scuola".
maggiori info su:
http://risparmioenergeticoascuola.com
Sperimentazione su “stick slip” e micro-hammering mediante piezo-attuatore e ...Marco Basilici
L'obbiettivo di questo lavoro di tesi consiste nella sperimentazione di un metodo per diminuire il fenomeno di "stick-slip" nel piantaggio meccanico con interferenza. Il metodo che andremmo a sperimentare per diminuire questo fenomeno, è il "micro-hammering", che si basa sull' effettuare micro-urti sulla spina da accoppiare al foro con interferenza tramite un' attuatore piezoelettrico, in modo tale da diminuire lo "stick-slip" e di conseguenza tutti i problemi inerenti al piantaggio meccanico. Nella prima parte della tesi si spiegherà lo "stick-slip" e i motivi che ci hanno spinto alla sperimentazione della tecnica del "Micro-hammering". Nel secondo capitolo, si illustrerà il banco prova e come è stato allestito spiegando nel dettaglio i principali strumenti. Nella terza parte, si approfondisce l'hardware utile a una acquisizione dati e analizzeremo la parte software sviluppata in ambiente Labview. Infine nell'ultima parte ci si occuperà dei test effettuati, spiegando la procedura utilizzata e i dati raccolti fino a giungere alle nostre conclusioni.
Progetto, realizzazione e caratterizzazione dell'elettronica di acquisizione ...MarcoCautero1
Progetto, realizzazione e caratterizzazione dell'elettronica di acquisizione per misure risolte in tempo basate su diverse tipologie di tdc e primo esperimento con luce di sincrotrone.
Progettazione di un Ponte Stradale A.A. 2014/2015 - RelazioneVincenzo Triolo
Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Civile
Corso in Strutture Prefabbricate e Presollecitate
Relazione Prove di Laboratorio Meccanica SperimentalePieroEro
RELAZIONI TECNICHE DI LABORATORIO:
- Analisi sollecitazioni e deformazioni di un sistema trave;
- Analisi tensione residue in uno stato tensionale piano;
- Valutazione difetti tramite tecniche termografiche.
Argomenti trattati nella esercitazione n. 3 del Corso di Tecnica delle Costruzioni per Ingegneri Civili tenuto dal Prof. Franco Bontempi alla Sapienza Universita' di Roma.
Assistenti: Ing. Stefania Arangio - Ing. Chiara Crosti
PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI SITI AI SENSI DEL D. LGS. 1...eAmbiente
Il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha sottoscritto, a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, i quattro protocolli attuativi dell'Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del sito di interesse nazionale di Venezia-Porto Marghera e aree limitrofe, firmato lo scorso 16 aprile.
Elaborazione della risposta idrologica del torrente Astico | Modello geomorfo...MatteoMeneghetti3
Studio della trasformazione afflussi-deflussi del bacino del torrente Astico e sviluppo della relativa onda di piena.
Questo progetto è stato svolto utilizzando il software ArcGIS per lo studio della morfologia del territorio e Matlab per l'ottimizzazione dei parametri geomorfologici.
Sostenibilità energetica scolastica, modulo del progetto "Il Risparmio Energetico comincia da Scuola".
maggiori info su:
http://risparmioenergeticoascuola.com
Sperimentazione su “stick slip” e micro-hammering mediante piezo-attuatore e ...Marco Basilici
L'obbiettivo di questo lavoro di tesi consiste nella sperimentazione di un metodo per diminuire il fenomeno di "stick-slip" nel piantaggio meccanico con interferenza. Il metodo che andremmo a sperimentare per diminuire questo fenomeno, è il "micro-hammering", che si basa sull' effettuare micro-urti sulla spina da accoppiare al foro con interferenza tramite un' attuatore piezoelettrico, in modo tale da diminuire lo "stick-slip" e di conseguenza tutti i problemi inerenti al piantaggio meccanico. Nella prima parte della tesi si spiegherà lo "stick-slip" e i motivi che ci hanno spinto alla sperimentazione della tecnica del "Micro-hammering". Nel secondo capitolo, si illustrerà il banco prova e come è stato allestito spiegando nel dettaglio i principali strumenti. Nella terza parte, si approfondisce l'hardware utile a una acquisizione dati e analizzeremo la parte software sviluppata in ambiente Labview. Infine nell'ultima parte ci si occuperà dei test effettuati, spiegando la procedura utilizzata e i dati raccolti fino a giungere alle nostre conclusioni.
Progetto, realizzazione e caratterizzazione dell'elettronica di acquisizione ...MarcoCautero1
Progetto, realizzazione e caratterizzazione dell'elettronica di acquisizione per misure risolte in tempo basate su diverse tipologie di tdc e primo esperimento con luce di sincrotrone.
3. Document No. Pag./Pg 3/5
Rev. 0
Sommario
1 SCOPO .......................................................................................................................................................4
2 RIFERIMENTI .............................................................................................................................................5
3 MATERIALI .................................................................................................................................................5
4 CARICHI AGENTI.......................................................................................................................................6
4.1 PESO PROPRIO (DEAD) ..................................................................................................................6
4.2 PESO COIL ........................................................................................................................................6
5 CALCOLO...................................................................................................................................................7
5.1 MODELLO DI CALCOLO...................................................................................................................7
5.2 CARICHI APPLICATI .........................................................................................................................8
5.3 COMBINAZIONI DI CARICO .............................................................................................................9
5.4 PASSAGGIO DA CARICO DINAMICO A CARICO STATICO.........................................................10
5.5 VERIFICA.........................................................................................................................................13
5.6 CARICHI TRASMESSI.....................................................................................................................14
5.7 VERIFICA DELLA PIASTRA DI BASE.............................................................................................15
6 CONCLUSIONI .........................................................................................................................................17
4. Document No. Pag./Pg 4/5
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1 SCOPO
Scopo della presente nota è la verifica delle barriere pesanti a protezione dei capannoni 12 dal rotolamento
accidentale dei coil (ϕ1500, massa=20 t) accatastati nell’area Ufficio Logistica-Area a freddo dello
stabilimento di Ravenna.
Dette protezioni si compongono di una struttura tubolare in acciaio D168,3 x 20 a forma di λ di dimensioni
1,35x1,15,1,8 m. La protezione è situata a 1,5 m dal centro del coil poggiato a terra.
L’ipotesi di calcolo contemplata è quella nel quale il coil del primo livello inizia a rotolare e impatta con un
angolo di 20° a circa 0,25 m dall’incrocio dei montanti (z=1,20 m). Detta configurazione è stata determinata
geometricamente dal disegno riportato di seguito.
La struttura si considera ancorata a dei plinti a terra e con delle travi di taglio per sopportare le sollecitazioni
taglianti.
In tale sede è stato effettuato un calcolo dinamico illustrato nel seguito, dall’analisi svolta si è pertanto
amplificato di 3 volte il carico statico lasciando comunque a sperimentazioni sul campo la verifica della bontà
delle ipotesi fatta in fase di progettazione.
Le strutture vengono prefabbricate parzialmente in officina e successivamente bullonate in opera.
La realizzazione si configura secondo classe di esecuzione EXC2 (rif. EN 1090-1).
5. Document No. Pag./Pg 5/5
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2 RIFERIMENTI
Gli elementi di base per l’esecuzione del calcolo sono tratti dalla documentazione seguente:
1. Disegno 33722-001_rev3 “Nuove protezioni pesanti. Assieme.”
La normativa di riferimento è
2. D.M. 14 Gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni”
3. Circolare 2 Febbraio 2009 n. 617 “ Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le
costruzioni di cui al D.M. 14 Gennaio 2008
3 MATERIALI
Si considera ovunque acciaio S275 JR Tensione di snervamento 275 N/mm²
Bulloni
Bulloni ad alta resistenza: Classe 8.8 EN 20898