1. RESOCONTO DELLA PRIMA GIORNATA DELLA CONFERENZA 2011
Il 6 e 7 aprile all’Auditorium Fintecna di Roma si è tenuta la II Conferenza di diritto
dell’energia, promossa annualmente dal GSE in collaborazione con l’Università degli Studi
di Roma Tre, dedicata quest’anno al “regime giuridico delle infrastrutture dell’energia”.
I contributi della prima sessione di lavoro, incentrata sul governo multi-livello delle infrastrutture
energetiche, hanno messo al centro il concetto di rete ed hanno analizzato l’azione dell’Unione
Europea. La politica energetica dell’Unione, seppur determinante nella creazione di un mercato
comune integrato ed interconnesso, è apparsa secondo i relatori ancora troppo legata alle scelte
degli Stati e agli interessi dei loro “campioni nazionali” - Gian Michele Roberti, Università degli
Studi di Roma “La Sapienza” , e dagli obiettivi poco chiari per quanto riguarda il ruolo dell’Agenzia
dei regolatori europei - Giuseppe Bellantuono, Università degli Studi di Trento. L’ordinamento
europeo in materia di reti dell’energia, andrebbe poi integrato con gli ordinamenti nazionali e
regionali, ha dichiarato Giuseppe de Vergottini, Università di Bologna, proprio per la natura
transfrontaliera delle stesse. Le reti energetiche attraversano infatti i confini nazionali e regionali, e
questa intrinseca caratteristica si riflette anche sul diritto tributario e sulle politiche fiscali atte per
incentivarne lo sviluppo Livia Salvini, Università “LUISS – Guido Carli”.
Durante la seconda sessione si è avuto modo di approfondire gli strumenti per lo sviluppo delle
reti e le modifiche introdotte dal recente “III pacchetto”. Per quanto riguarda le scelte del legislatore
italiano, sono stati sollevati dei dubbi per quanto riguarda lo strumento del dpcm previsto da
governo per le scelte strategiche da affrontare - Aristide Police, Università degli Studi di Roma “Tor
Vergata”. Sono poi state analizzate le tecniche di finanziamento delle infrastrutture previste
dall’attuale regolazione, riguardo in particolare alla remunerazione del capitale investito e alla
conseguente minimizzazione del rischio per le aziende Mario Stella Richter, Università degli Studi
di Roma “Tor Vergata”. Guardando al prossimo futuro è stato dato ampio spazio alla regolazione
delle nuove reti private, in cui l’energia viaggia priva di oneri di trasporto e dispacciamento ed al
recente concetto di “reti virtuali” per incentivare lo sviluppo di nuove infrastrutture - Tommaso
Salonico, Freshfield Bruckhaus Deringer LLP.
La neutralità dei sistemi infrastrutturali è stata al centro della terza sessione di lavoro, in cui le
relazioni si sono soffermate sul rapporto costi- benefici della separazione proprietaria della rete
dall’impresa verticalmente integrata. Opzione quest’ultima apparsa come la scelta più efficiente ed
auspicabile - Mario Libertini, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, a fronte di governance
invasive imposte dall’alternativa scelta di separazione funzionale - Matteo Rescigno, Università
degli Studi di Milano. Gli obblighi di non discriminazione per l’accesso alla rete sono stati poi
analizzati in un’ottica europea, in cui la Commissione si sta imponendo sempre più come
regolatore di ultima istanza - Mario Siragusa, Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP. Il principio di
non discriminazione è stato poi approfondito nell’ultima relazione della sessione, focalizzata sul
tema degli stoccaggi, cruciale per il mercato del gas naturale Franco Anelli, Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano.
L’ultima sessione di lavoro si è focalizzata sui diritti dei terzi nell’accesso alle infrastrutture
dell’energia - Cristoforo Osti, Università del Salento, sulla qualità del servizio di trasporto con il
caso limite del black-out del 2003 - Pietro Maria Putti, Università Politecnica delle Marche e sulla
saturazione “virtuale” delle reti in base allo spropositato numero di autorizzazioni richieste per la
connessione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili - Marco Nicolini, Orrick,
Herrington & Sutcliffe LLP. L’ultimo contributo della giornata è stato caratterizzato dalla riflessione
sul principio di precauzione, per inquinamento ad esempio elettromagnetico, e sulla sua relazione
con il concetto di rischio - Vincenzo Zeno-Zencovich, Università degli Studi “Roma Tre”.