This document outlines several conventions of horror films including mise-en-scene, props, characters, and technical codes. Common mise-en-scene elements are abandoned locations, lights that reveal clues or victims, blood, masks to hide identities, and dead bodies. Props often reflect death like weapons and skeletons. Character archetypes include the protagonist female, the villain, victim friends, and occasional helpers. Technical codes use camera work, shot types, lighting, and sound to build tension, reveal information, and establish mood.
This presentation was given by Leigh McAlister, University of Texas at Austin, at a pre-conference of the 2015 American Marketing Association Winter Marketing Educators Conference in San Antonio, TX.
This document outlines several conventions of horror films including mise-en-scene, props, characters, and technical codes. Common mise-en-scene elements are abandoned locations, lights that reveal clues or victims, blood, masks to hide identities, and dead bodies. Props often reflect death like weapons and skeletons. Character archetypes include the protagonist female, the villain, victim friends, and occasional helpers. Technical codes use camera work, shot types, lighting, and sound to build tension, reveal information, and establish mood.
This presentation was given by Leigh McAlister, University of Texas at Austin, at a pre-conference of the 2015 American Marketing Association Winter Marketing Educators Conference in San Antonio, TX.
Dr Antonello Lorenzini - Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie - ...Domenico Tiso
Con il trascorrere degli anni, il nostro stile di vita si riflette nella nostra composizione corporea. Un parametro antropometrico facilmente utilizzabile negli studi epidemiologici è l’indice di massa corporea. Questo indice quando è associato ai dati sulla mortalità ci indica chiaramente che per suoi alti (sopra i 30) o bassi valori (sotto 18.5) il rischio di mortalità si innalza significativamente. Ormai nel mondo la maggior parte dei decessi sono dovuti alle malattie cosiddette “non trasmissibili”, queste sono appunto le malattie in cui il nostro stato antropometrico può avere un'influenza notevole.
Nel caso del diabete di secondo tipo, per esempio, questa influenza è notevolissima ma anche l’ictus, le malattie coronariche e il cancro sono positivamente associati ad un aumento di peso. E’ importante sottolineare che l’indice di massa corporea ha un influenza maggiore sia sul rischio di patologia che su quello di mortalità. Altri studi epidemiologici provano a predire, inoltre, quale sarebbe il beneficio di una sana alimentazione e dell’attività fisica sulla nostra aspettativa di vita.
Da questi studi si può ragionevolmente concludere che circa una quarto della nostra vita potrebbe dipendere da come decidiamo di viverla.
L’indagine su “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” (60.000 famiglie campione nel 2013) condotta fin dal 1980 mediante intervista diretta faccia a faccia, rileva dal 1994 informazioni sul percorso della maternità (presso le donne con figli minori di 6 anni) per rispondere a bisogni informativi sia sulla qualità dell’assistenza in gravidanza e al parto, evidenziando le disuguaglianze sociali e territoriali e i loro andamenti temporali. Riguardo all’allattamento, con l’ultima edizione dell’indagine è stato possibile calcolare molti dei principali indicatori internazionali raccomandati dall’OMS.
Ulteriori informazioni: http://www.istat.it/it/archivio/7740.
La chirurgia bariatrica come chirurgia metabolica: l'arma più imporatnte di cui disponiamo oggi per il trattamento, molto spesso definitivo, del diabete di tipo II
I Mille volti della Nutrizione - Intervento scientifico: evoluzione ed integr...Digital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Andrea Poli, Presidente - NFI Nutrition Foundation of Italy.
Dr Antonello Lorenzini - Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie - ...Domenico Tiso
Con il trascorrere degli anni, il nostro stile di vita si riflette nella nostra composizione corporea. Un parametro antropometrico facilmente utilizzabile negli studi epidemiologici è l’indice di massa corporea. Questo indice quando è associato ai dati sulla mortalità ci indica chiaramente che per suoi alti (sopra i 30) o bassi valori (sotto 18.5) il rischio di mortalità si innalza significativamente. Ormai nel mondo la maggior parte dei decessi sono dovuti alle malattie cosiddette “non trasmissibili”, queste sono appunto le malattie in cui il nostro stato antropometrico può avere un'influenza notevole.
Nel caso del diabete di secondo tipo, per esempio, questa influenza è notevolissima ma anche l’ictus, le malattie coronariche e il cancro sono positivamente associati ad un aumento di peso. E’ importante sottolineare che l’indice di massa corporea ha un influenza maggiore sia sul rischio di patologia che su quello di mortalità. Altri studi epidemiologici provano a predire, inoltre, quale sarebbe il beneficio di una sana alimentazione e dell’attività fisica sulla nostra aspettativa di vita.
Da questi studi si può ragionevolmente concludere che circa una quarto della nostra vita potrebbe dipendere da come decidiamo di viverla.
L’indagine su “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” (60.000 famiglie campione nel 2013) condotta fin dal 1980 mediante intervista diretta faccia a faccia, rileva dal 1994 informazioni sul percorso della maternità (presso le donne con figli minori di 6 anni) per rispondere a bisogni informativi sia sulla qualità dell’assistenza in gravidanza e al parto, evidenziando le disuguaglianze sociali e territoriali e i loro andamenti temporali. Riguardo all’allattamento, con l’ultima edizione dell’indagine è stato possibile calcolare molti dei principali indicatori internazionali raccomandati dall’OMS.
Ulteriori informazioni: http://www.istat.it/it/archivio/7740.
La chirurgia bariatrica come chirurgia metabolica: l'arma più imporatnte di cui disponiamo oggi per il trattamento, molto spesso definitivo, del diabete di tipo II
I Mille volti della Nutrizione - Intervento scientifico: evoluzione ed integr...Digital for Academy
I Mille Volti della Nutrizione - Università degli Studi di Milano - Bicocca, 18 Settembre 2015.
Intervento del dott. Andrea Poli, Presidente - NFI Nutrition Foundation of Italy.
I Mille volti della Nutrizione - Intervento scientifico: evoluzione ed integr...
Presentazione whp dipendenti 2014
1. La Rete WHP Lombardia dei
“luoghi di lavoro che
promuovono salute”
2. Aziende che promuovono Salute
Speranza di vita
Negli ultimi anni crescita costante e inarrestabile in tutto il
mondo, con l‟eccezione di eventi catastrofici:
- conflitti mondiali (nel primo con additivo effetto
epidemia “spagnola”)
- collasso Unione sovietica 1989-1994 (- 6 anni)
- epidemia di HIV e politiche di aggiustamento
strutturale in Africa sub-sahariana, anni „80 - ‟90
(- 11-20 anni)
3. Aziende che promuovono Salute
Trend della speranza di vita negli USA
In
Georgia, Tenne
ssee, Oklahoma
…
per la prima
volta i figli
vivranno meno
dei genitori
Institute for Health Metrics and Evaluation,2012
6. Aziende che promuovono Salute
E la speranza di vita e di salute in Europa?
“Sebbene la speranza di vita alla nascita nell‟Unione
Europea sia cresciuta di circa 1 anno ogni 4 anni fino al
2009, la speranza di vita in buona salute è rimasta la stessa.
le persone vivono più a lungo in cattiva salute”
How to cope with an ageing population. Lancet 2013; 382: 1225
7.
8. Il problema
Nella regione europea OMS, le malattie croniche provocano
- 86% dei morti
- 77% del carico di malattia
WHO, Global health risks, 2009
9. L’esempio delle malattie cardiache ischemiche
Attività fisica
Età
Scolarità
Reddito
Consumo di
grassi
Diabete di
tipo 2
Sovrappeso
Colesterolo
Alcool
Fumo
Pressione
arteriosa
Malattia
ischemica
10. Fattori di rischio
Fattore di rischio
% DALY
sul totale
1
tabacco
17,9
2
ipertensione arteriosa
16,8
3
sovrappeso/obesità
8,4
4
sedentarietà
7,7
5
ipeglicemia
7
6
iper colesterolemia
5,8
7
basso consumo di frutta e verdura
2,5
8
inquinamento atmosferico
2,5
9
alcol
1,6
10
rischi lavorativi
1,1
I 10 maggiori
fattori di rischio in
termini di perdita
di anni di vita in
buona salute
(DALYs) nelle
Nazioni ad
elevato reddito,
secondo l‟OMS
WHO, Global health risks,
2009
11. Un importante studio di corte sull‟impatto
dei fattori “protettivi” sulla salute
Ford et al, Healty living is the best revange, Arch Int Med 2009
• Fattori protettivi studiati:
1) non aver mai fumato
2) BMI<30
3) 3,5 ore/sett di attività fisica
4) dieta sana*
• Il soggetti sono stati classificati in 5 categorie in base al
numero di fattori protettivi presenti (con 0, 1, 2, 3, 4 fattori
protettivi)
12. Metodi
• 23153 soggetti tedeschi tra i 35 e 63 anni
• End points: diabete tipo II, infarto del miocardio,
ictus, cancro
• Follow-up: 7,8 anni
13. Risultati
Rischio relativo aggiustato di evento
in base al numero di fattori protettivi
1
0,9
0,8
FATTORI PROTETTIVI
•
Non aver mai fumato
•
BMI<30
•
30 min di attività fisica
•
Dieta sana*
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
nessun
fattore
protettivo
1 fattore
protettivo
due fattori
protettivi
tre fattori
protettivi
quattro
fattori
protettivi
1 PERSONA SU 5 SI E’ AMMALATA
1 PERSONA SU 20 SI E’ AMMALATA
14. N. Di eventi e rischi relativi (e relativi ic95%) per gli eventi in
esame(cancro, diabete, infarto e ictus) in base al numero di
fattori protettivi
15. Rischi relativi corretti (e relativi ic95)per gli eventi in
esame(cancro, diabete, infarto, ictus) in base al numero di
fattori protettivi
17. Sopravvivenza dei fumatori e dei non fumatori
Coorte di 35 mila medici seguiti per oltre 50 anni
Doll R, Survival from age 35 for continuing cigarette smokers and lifelong non-smokers among UK male
doctors born 1900-1930, with percentages alive at each decade of age., Int J Tuberc Lung Dis, 1999
18. Smettere fa bene a tutte le eta’
R Doll, R Peto et al.,Mortality in relation to smoking:
50 years observation on male british doctors
24. Mortalità per tutte le cause e livelli di attività fisica
coorte di 416 175 individui; follow-up: 1996-2008 (8 anni)
mortalità per tutte le cause in base ai livelli di AF praticati
1
0,95
0,9
mortalità
0,85
Sopravvive
nza media
15 min/g vs
inattivi
0,8
0,75
0,7
+3
anni
0,65
0,6
0,55
0,5
inattivi
15 min/g 30 min/g 45 min/g 60 min/g 75 min/g 90 min/g
livelli di AF
Chi Pang W et al.,The Lancet, Volume 378, Issue 9798, Pages 1244 - 1253, 1 October 2011
27. Analisi delle pubblicazioni
• Indicazioni di Efficacia dei programmi integrati di
promozione della salute nei luoghi di lavoro nel
ridurre i fattori di rischio per la malattie croniche
* Aldana 2001- review di 72 studi
28. Il programma WHP
• Sistema di Accreditamento
“Azienda che promuove salute”
• Percorso di realizzazione
di buone pratiche sulla PdS
• Rete
- Condivisione delle esperienze e dei materiali
prodotti tra le aziende aderenti alla Rete
- Valutazione e misurazione dei risultati ottenuti
(questionari anonimi sui comportamenti rilevanti per la
salute)
29.
30. sistema di accreditamento
• L‟accreditamento prevede il rispetto di alcuni requisiti
obbligatori e la realizzazione di almeno 3 buone pratiche in:
• almeno 2 aree tematiche
entro la fine del primo anno
• almeno 4 aree tematiche
entro la fine del secondo anno
• tutte le 6 aree entro la fine del
terzo anno
46. Valutazione dei risultati
• Monitoraggio della diffusione dei principali fattori di rischio
per la salute nei dipendenti (questionari a T0, 1 anno e 3
anni)
• Monitoraggio dei dati di assenza
per malattia (effetto a lungo
termine)
• Studi comparativi ad hoc
47. Primi dati di efficacia
Aziende con caratteristiche di inclusione: 11
Timing
questionario
maschi
femmine
Frequenza
(%)
T0
904
(70,7 %)
375
(29,3 %)
1279
(50,92%)
T1
842
(68,3 %)
391
(31,7 %)
1233
(49,08 %)
Totale
1746
(69,5 %)
766
(30,5 %)
2512
(100 %)
Nessuna differenza per sesso tra t0 e t1 e nemmeno per età (corte dinamica)
48. BMI (Body Mass Index)
Timing
questionario
Soggetti
Media
BMI
t0
978
24,29
24,06
24,53
t1
930
23,99
23,75
24,24
Combinazion
e
1908
24,15
24,38
24,32
0,30
-0,042
0,64
Differenza
IC95%
t = 1.7200
degrees of freedom = 1906
Ha: diff != 0
Ha: diff > 0
Pr(|T| > |t|) = 0.0856
Pr(T > t) = 0.0428
•Riduzione significativa con test a 1 coda
•Non significativa nel gruppo che non ha scelto area alimentazione
49. Circonferenza alla vita
Aziende che hanno lavorato su alimentazione
Timing
questionario
N. soggetti
CV Media
T0
716
88,3
87,3
89,3
T1
664
86,2
84,9
87,6
Totale
1380
87,3
86,5
88,2
2,1
0,4
3,8
Differenza
Ha: diff != 0
Pr(|T| > |t|) = 0.0137
Ha: diff > 0
Pr(T > t) = 0.0068
IC95%
50. Circonferenza alla vita
Aziende che non hanno lavorato su alimentazione
Timing
questionario
N. soggetti
CV Media
T0
949
87,3
86,4
88,2
T1
889
86,6
85,1
88,1
Totale
1838
87,0
86,1
87,8
0,70
-0,99
2,4
Differenza
Ha: diff != 0
Pr(|T| > |t|) = 0.4159
Ha: diff > 0
Pr(T > t) = 0.2080
IC95%
51. Ore di attività fisica alla settimana
Attività fisica
praticata
(ore/sett)
4 Ore o piu'
meno di 4
Ore
Totale
Timing questionario
T0
T1
Totale
430
(49,0 %)
463
(57,7 %)
893
(53,1 %)
448
(51,0 %)
340
(42,3 %)
788
(46,9 %)
878
(100 %)
803
(100 %)
1681
(100 %)
Pearson chi2(1) = 12.7006 Pr = 0.000
Incremento significativo anche nel gruppo che non ha lavorato su
attività fisica
52. Cessazioni tabagiche
Timing questionario
T0
Cessazione nei 12
mesi precedenti
(senza ricaduta)
Nessuna cessazione
negli scorsi 12 mesi
Totale
T1
12
31
(2,3 %)
(5,2 %)
508
567
(97,7 %)
(94,8 %)
520
598
Pearson chi2(1) = 6.2219 Pr = 0.013
Nessun incremento significativo nel gruppo di aziende che non
ha ancora lavorato sul fumo*