TerraVIVA è una guida nuova, gratuita, colorata, che strizza l’occhio sia alle nuove tecnologie sia alle vecchie comodità: se da un lato è multimediale, scaricabile e liberamente fruibile da internet, dall’altro è graficamente accattivante, multilingua (IT, EN, DE e RU) e munita di una cartina geografica tascabile e di immediato utilizzo. Un condensato di 68 pagine che permette di riappropriarci e di riassaporare i luoghi nei quali siamo nati, le tradizioni che ci hanno cresciuto e le ricette che ci hanno scaldato il cuore… ma anche e, soprattutto, uno spunto, una spinta a valorizzarci, ad ampliare la nostra cultura gastronomica e geografica in modo da allacciare rapporti e legami sempre più forti tra il territorio, chi ci lavora e chi lo vive.
Archeologia industriale, ferrovia della Valmorea, Visconti e cuochi gentiluomini, ricette tipiche e ricette vegan, cosa vedere e dove mangiare o acquistare Comune per Comune, sono solo alcune delle cose che troverete in questa guida.
Beh, non vi resta che scoprila e godervela… non la guida, la Valle Olona!
TerraVIVA è una guida nuova, gratuita, colorata, che strizza l’occhio sia alle nuove tecnologie sia alle vecchie comodità: se da un lato è multimediale, scaricabile e liberamente fruibile da internet, dall’altro è graficamente accattivante, multilingua (IT, EN, DE e RU) e munita di una cartina geografica tascabile e di immediato utilizzo. Un condensato di 68 pagine che permette di riappropriarci e di riassaporare i luoghi nei quali siamo nati, le tradizioni che ci hanno cresciuto e le ricette che ci hanno scaldato il cuore… ma anche e, soprattutto, uno spunto, una spinta a valorizzarci, ad ampliare la nostra cultura gastronomica e geografica in modo da allacciare rapporti e legami sempre più forti tra il territorio, chi ci lavora e chi lo vive.
Archeologia industriale, ferrovia della Valmorea, Visconti e cuochi gentiluomini, ricette tipiche e ricette vegan, cosa vedere e dove mangiare o acquistare Comune per Comune, sono solo alcune delle cose che troverete in questa guida.
Beh, non vi resta che scoprila e godervela… non la guida, la Valle Olona!
Scuola elettronica del consumo
Anno scolastico 2013/14
Classi terze dell’indirizzo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Sez. L-M-N-P-R
Docenti:
A. Bellelli - D. Corrieri – R. Lo Iacono – R. Rossi
con la collaborazione dei professori S. Forti e M. Passone
PROGETTO MEDI@PLAY - Presentazione della propria città realizzata dalle classi IV a, IV B, IV C della Scuola Primaria "M. Ausiliatrice" di Reggio Calabria
Il Circolo degli Inquieti ha individuato in Millesimo SV - Città dei Del Carretto, napoleonica, del tartufo, Borgo tra i più belli d'Italia, - il suo principale campo di sosta culturale per il 2015
Un Millesimo di Inquietudine è stato un evento, una ... festa, … frammenti e pretesti per stare un poco con la testa fuori da “l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo é rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non é inferno e farlo durare e dargli spazio.” Che grande "Inquieto dell'Anno" sarebbe stato Italo Calvino!
Scuola elettronica del consumo
Anno scolastico 2013/14
Classi terze dell’indirizzo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Sez. L-M-N-P-R
Docenti:
A. Bellelli - D. Corrieri – R. Lo Iacono – R. Rossi
con la collaborazione dei professori S. Forti e M. Passone
PROGETTO MEDI@PLAY - Presentazione della propria città realizzata dalle classi IV a, IV B, IV C della Scuola Primaria "M. Ausiliatrice" di Reggio Calabria
Il Circolo degli Inquieti ha individuato in Millesimo SV - Città dei Del Carretto, napoleonica, del tartufo, Borgo tra i più belli d'Italia, - il suo principale campo di sosta culturale per il 2015
Un Millesimo di Inquietudine è stato un evento, una ... festa, … frammenti e pretesti per stare un poco con la testa fuori da “l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo é rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non é inferno e farlo durare e dargli spazio.” Che grande "Inquieto dell'Anno" sarebbe stato Italo Calvino!
4. MI BARRIO
En mi paseo encontraré
monumentos más importantes.
Mi barrio también está lleno de
servicios y actividades para hacer.
Se pueden encontrar muchas
tiendas y centros comerciales.
Hay muchas escuelas: guarderías,
escuelas primarias y escuelas
secundarias.
También hay una gran fábrica del
Banco de Italia
También hay una gran fábrica del
Banco de Italia
Hay muchos centros deportivos En el Appia antiguo hay también
muchas escuelas de equitación
También hay muchos parques
l barrio está bien comunicado con
el resto de la ciudad en autobús,
tren y metro.
En este paseo aprenderemos a conocer los puntos de mayor
interés histórico y cultural de mi barrio. ¡Disfruta del paseo!
6. SAN GIOVANNI: la stazione museo
Scendendo le scale, fino alla banchina dei treni si ripercorrono
21 fasi della vita di Roma, dal servizio di piatti rinascimentali
ai resti di un sistema di irrigazione di un’azienda agricola di età
imperiale, fino alle testimonianze di un grande frutteto di
pesche con decine di noccioli, radici, strumenti di lavoro
arrivati fino a noi.
Elemento fondamentale è lo stratigrafo, realizzato lungo
le pareti, che misura il livello di profondità dei contesti
storici rinvenuti rispetto alla quota della città
contemporanea e, al tempo stesso, è una guida
temporale delle fasi storiche e geologiche che,
sedimentandosi una sull’altra, hanno prodotto l’attuale
paesaggio.
A supporto del racconto storico-stratigrafico, sono gli
allestimenti distribuiti nell’atrio e nel piano
corrispondenze in cui, con modalità espositive diverse,
si mostrano alcuni dei reperti più interessanti rinvenuti
che, seppure in maniera frammentaria, ci aiutano a
capire la complessità del succedersi delle fasi storiche e
delle attività.
8. L’ACQUEDOTTO FELICE: gli acquedotti
MDLXXXVI
I
SISTO V
ACQUEDOTTO
ROMANO
ACQUEDOTTO
MODERNO
L’acquedotto Felice fu costruito
per portare le acque delle
campagne di Zagarolo e Palestrina
nel cuore della città. Il percorso si
sviluppava in buona parte con
grandi archi, mentre i tratti
sotterranei erano limitati a cunicoli
per oltrepassare le alture.
• L'acqua si muoveva in direzione della città grazie
a nessun'altra forza se non quella di gravità.
• Gli architetti romani disponevano di attrezzi
sofisticati: a parte la comune livella ad acqua,
simile a quella usata oggi dai falegnami,
utilizzavano strumenti come il chorobates, e il
dioptra.
• Prima di essere incanalata, l'acqua passava
attraverso una o più vasche dette piscine
limarie.
• Lontano dall'area urbana gran parte del
percorso degli acquedotti era sotterraneo
mentre in vicinanza della città, il flusso veniva
reso possibile costruendo le famose serie di
arcate.
• Gli acquedotti erano pubblici.
• Sono composti da sistemi di presa, da una
centrale di potabilizzazione e da una rete di
distribuzione.
• L'acqua può sgorgare direttamente dal terreno
o può essere prelevata da una falda nel
sottosuolo. In quest’ultimo caso si usano una
serie di pozzi.
• Oggi ogni acquedotto ha un impianto di
potabilizzazione, che serve a depurare le acque:
nella vasca di stoccaggio l’acqua viene
sterilizzato con il cloro.
• Per il trasporto raramente sono utilizzate
le condotte a pelo libero. Più spesso si usano le
condotte in pressione, dove l'acqua viene
sollevata con le pompe in un serbatoio, la
centrale di spinta, che le consente di superare i
dislivelli.
9. IL PARCO DELLA CAFFARELLA:
«Passeggiata in Caffarella» di G. D’Annunzio
10. ESTETISMO
CAFFARELLA: Gabriele D’Annunzio
SUPEROMISMO
Fu sostenitore del mito del superuomo: un uomo
violento che ama l'avventura e il desiderio di
affermazione e lo persegue attraverso imprese eroiche
ed eccezionali. Il superuomo di d’Annunzio è una guida
e un profeta, vive una vita originale, piena di emozioni e
passioni attraverso il culto del bello e dell’eroismo.
Gabriele D’Annunzio è un letterato, figura di spicco della prima guerra mondiale
e simbolo del decadentismo
D’annunzio fu il principale rappresentate italiano
dell’estetismo: con il suo atteggiamento raffinato, elegante e
sensibile si eleva dalla massa, trasformando la propria vita in
un’opera d’arte. Si avvicina all’elite, partecipa a feste e balli
esclusivi e si trasforma in un vero e proprio dandy, sfoggiando
un'eleganza raffinata ed eccentrica. Sorpassa leggi morali
nell’estenuante ricerca di piaceri e vizi, anche attraverso l’uso
di alcool e droghe.
Fase romana
Linguaggio descrittivo e ricercato, accurato e realistico
con toni tipicamente satirici e ironici.
Il tramonto sul parco della Caffarella è raccontato da
d’Annunzio, in un articolo pubblicato nella rubrica “la
vita a Roma” della Tribuna il 31 luglio del 1885
12. IL FIUME ALMONE: L’inquinamento
Il fiume Almone, un piccolo fiume dell’Agro Romano che nasce nei Colli Albani e
attraversa la Valle della Caffarella, dove riceve le acque delle numerose sorgenti
ancora presenti nell’area.
Gli inquinanti delle acque provengono soprattutto
dagli scarichi delle città e delle industrie, dalle aziende
agricole e dalle aziende che allevano bestiame.
Anossia delle acque cioè
l’impoverimento di ossigeno
Inquinamento organico
industriale che comprende
solventi, sostanze schiumogene o
maleodoranti, antibiotici, pesticidi,
insetticidi.
Inquinamento chimico-tossico
Inquinamento termico
Sostanze organiche, che per decomporsi
assorbono grandi quantità di ossigeno
Fertilizzanti
Pesticidi oli, grassi, e oggetti solidi
inquinamento
Acqua calda usata per raffreddare gli impianti ì
industriali
NON BIODEGRADABILE
PRINCIPALI INQUINANTI
BIODEGRADABILE
Il fiume Almone, visto il suo elevato inquinamento, invece di concorrere
all’incremento del tasso di biodiversità dell’area si pone come un fattore
limitante, proprio a causa delle condizioni delle proprie acque.
16. L’ACQUA SANTA: Il golf
Lo swing è il principale movimento nel golf e
sfrutta il maggior “avvitamento” del corpo ottenuto
dall’ampia torsione delle spalle rispetto al bacino
(nel backswing), in modo da immagazzinare
energia elastica da restituire durante la discesa
della mazza.
L’Acqua Santa è primo campo da golf in Italia
fondato nel gennaio del 1903
Equilibrio, coordinazione, ritmo e flessibilità
sono le caratteristiche fondamentali di un
giocatore di golf
PRINCIPALI MUSCOLI UTILIZZATI per LO SWING
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