NOW GREAT NEWS FOR Investors in US. You can start you business in UAE with out Income Tax in UAE.
Very Economical Packages.
You can do import export General Trading and Can Get Professional Services License in just one day.
El microprocesador es un circuito integrado formado por millones de transistores que trabajan de manera coordinada para procesar instrucciones y datos de la memoria. También conocido como la Unidad Central de Procesamiento (CPU), es el "cerebro" del ordenador. La frecuencia de reloj y el número de bits determinan el rendimiento, mientras que la memoria caché y la velocidad de comunicación con la RAM también son importantes.
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El microprocesador es un circuito integrado formado por millones de transistores que trabajan de manera coordinada para procesar instrucciones y datos de la memoria. También conocido como la Unidad Central de Procesamiento (CPU), es el "cerebro" del ordenador. La frecuencia de reloj y el número de bits determinan el rendimiento, mientras que la memoria caché y la velocidad de comunicación con la RAM también son importantes.
This document provides information about Batam Salvage, a marine salvage company established in 2009 as part of the Kaespegroup. It offers integrated engineering, procurement, construction, installation and commissioning (EPCIC) services as well as marine offshore, salvage and underwater services. The company aims to improve service quality and value for customers in Southeast Asia, especially Indonesia, using Kaespegroup's financial backing and experience. It commits to prioritizing client needs and becoming a recognized company through efficient, safe, economical and reliable services.
The questionnaire results showed that most listeners tune into the radio daily or weekly. Sound effects and soundtracks were most effective at catching listeners' attention. The majority preferred radio ads to mention regional stories rather than celebrity gossip. Most voted for short ads between 30 seconds and 1 minute 30 seconds. The early morning period from 6am to 9am was most popular for broadcasting ads.
The document analyzes the front pages of several newspapers, including regional, urban, and national papers. It examines elements like the masthead, lead stories, kickers, sidebars, and advertisements. For regional papers like The Shropshire Star, the analysis shows their mastheads tie to local identity and they focus stories on the local region. Urban papers like The Express & Star have more varied stories for a wider readership and less ads. National papers like The Sun have large mastheads for recognition and use exclusives and untraditional layouts to attract more buyers.
The document provides an introduction and overview of navigation systems, including a brief history of inertial navigation from early compasses to modern technologies like ring laser gyros and fiber optic gyros. It discusses key components of navigation systems like accelerometers, gyroscopes, and different coordinate systems. The document also covers topics like inertial navigation error analysis, integrated GPS/INS systems, and emerging technologies for future navigation.
ebook del progetto Carbon Footprint, attraverso le arti digitali finanziato dal Miur e realizzato dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione lo Sapienza Università di Roma in occasione del Media Art Festival 2017
Liceo Classico Francesco Vivona Reading CornersSerena Rubino
Il progetto dei reading corners ha mosso i suoi primi passi già nella ricerca della committenza di una nuova spazialità per la biblioteca del Liceo Classico "Francesco Vivona" di Roma.
Come in diversi casi architettonici, l’edificio nella sua configurazione attuale è il risultato di una serie di interventi realizzati negli anni al fine di migliorarne la qualità funzionale, sebbene in maniera unidirezionale. La scuola ha infatti diversi spazi e laboratori, ha saputo adeguare il proprio edificio ad un numero crescente di studenti, e dispone di un ampio spazio polifunzionale che ospita la biblioteca e l’aula magna. Questo tipo di “espansione della funzione” ha prodotto una serie di innovazioni per quanto riguarda la didattica frontale e le risorse della scuola, ma non ha avuto alcuna interazione con i nuovi modi di fruizione della cultura e nello specifico con le nuove esigenze di lettura. Quindi, trovando diversi punti di contatto tra le necessità e volontà dell’utenza e lo stato di fatto dell’edificio, è stato possibile individuare degli spazi di risulta nei corridoi, che sono stati riconvertiti in reading corners.
I punti fondamentali della progettazione sono stati: la ricerca di una nuova spazialità all’interno di un perimetro prestabilito; la progettazione dello spazio attraverso arredi di design che favoriscono un clima di serenità e curiosità; uno studio dei materiali, delle forme e dei colori da utilizzare al fine di proporre una rosa di scelte cromatiche, sulla base delle quali la committenza ha potuto esprimere una preferenza; l’ideazione di diverse soluzioni di trattamento delle pareti dei reading corners al fine di renderli degli spazi riconoscibili ed identificabili; e la possibilità di rendere questa realizzazione un processo collettivo, in cui gli studenti possono contribuire con le proprie energie.
I principali risultati di questo processo progettuale e creativo sono la realizzazione dei reading corners non solo come spazio e insieme di arredi con una specifica funzione, ma come “oggetto architettonico” che funziona singolarmente, in un sistema, o ancora meglio può essere l’elemento guida per un’eventuale ampliamento e sistemazione di altre parti della scuola. Questa qualità è necessaria in termini di sostenibilità dell’intervento, poiché laddove la realizzazione di un progetto unitario e coevo non è possibile, è necessario puntare su micro-progetti versatili, costituiti da elementi mobili, replicabili e integrabili in possibili realtà future. Infine, il reading corner può essere considerato un elemento tipologico, esportabile in altre scuole, avendo cura di contestualizzarlo non solo cromaticamente ma anche spazialmente, senza intaccare le sue qualità intrinseche.
Il progetto dei reading corners ha mosso i suoi primi passi già nella ricerca della committenza di una nuova spazialità per la biblioteca del Liceo Classico "Francesco Vivona" di Roma. Come in diversi casi architettonici, l’edificio nella sua configurazione attuale è il risultato di una serie di interventi realizzati negli anni al fine di migliorarne la qualità funzionale, sebbene in maniera unidirezionale. La scuola ha infatti diversi spazi e laboratori, ha saputo adeguare il proprio edificio ad un numero crescente di studenti, e dispone di un ampio spazio polifunzionale che ospita la biblioteca e l’aula magna. Questo tipo di “espansione della funzione” ha prodotto una serie di innovazioni per quanto riguarda la didattica frontale e le risorse della scuola, ma non ha avuto
alcuna interazione con i nuovi modi di fruizione della cultura e nello specifico con le nuove esigenze di lettura. Quindi, trovando diversi punti di contatto tra le necessità e volontà dell’utenza e lo stato di fatto dell’edificio, è stato possibile individuare degli spazi di risulta nei corridoi, che sono
stati riconvertiti in reading corners.
I punti fondamentali della progettazione sono stati: la ricerca di una nuova spazialità all’interno di un perimetro prestabilito; la progettazione dello spazio attraverso arredi di design che favoriscono un clima di serenità e curiosità; uno studio dei materiali, delle forme e dei colori da utilizzare al fine di proporre una rosa di scelte cromatiche, sulla base delle quali la committenza ha potuto esprimere una preferenza; l’ideazione di diverse soluzioni di trattamento delle pareti dei reading corners al fine di renderli degli spazi riconoscibili ed identificabili; e la possibilità di rendere questa realizzazione un processo collettivo, in cui gli studenti possono contribuire con le proprie energie.
I principali risultati di questo processo progettuale e creativo sono la realizzazione dei reading corners non solo come spazio e insieme di arredi con una specifica funzione, ma come “oggetto architettonico” che funziona singolarmente, in un sistema, o ancora meglio può essere l’elemento guida
per un’eventuale ampliamento e sistemazione di altre parti della scuola. Questa qualità è necessaria in termini di sostenibilità dell’intervento, poiché laddove la realizzazione di un progetto unitario e coevo non è possibile, è necessario puntare su micro-progetti versatili, costituiti da elementi mobili,
replicabili e integrabili in possibili realtà future. Infine, il reading corner può essere considerato un elemento tipologico, esportabile in altre scuole, avendo cura di contestualizzarlo non solo cromaticamente ma anche spazialmente, senza intaccare le sue qualità intrinseche.
PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
ELABORATO DALL'INS. SAVERIO GAZZILLI -
Il progetto consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-culturali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato in Italia nella seconda metà dell’ottocento.
Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cambiamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia.
I Macchiaioli sono essenzialmente l’espressione di un fermento che travolge, di un’arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profili alla ricerca di una verità che può esistere
solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono i loro ideali: semplici, liberi e vividi
come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale, di una verità che diffonde e irradia
cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessa luce !
Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverlo e farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarglielo come si racconta una bella storia; vogliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamo che tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche alla mente e viceversa… e Dio sa se ne abbiamo bisogno !
Saverio Gazzilli
This document provides information about Batam Salvage, a marine salvage company established in 2009 as part of the Kaespegroup. It offers integrated engineering, procurement, construction, installation and commissioning (EPCIC) services as well as marine offshore, salvage and underwater services. The company aims to improve service quality and value for customers in Southeast Asia, especially Indonesia, using Kaespegroup's financial backing and experience. It commits to prioritizing client needs and becoming a recognized company through efficient, safe, economical and reliable services.
The questionnaire results showed that most listeners tune into the radio daily or weekly. Sound effects and soundtracks were most effective at catching listeners' attention. The majority preferred radio ads to mention regional stories rather than celebrity gossip. Most voted for short ads between 30 seconds and 1 minute 30 seconds. The early morning period from 6am to 9am was most popular for broadcasting ads.
The document analyzes the front pages of several newspapers, including regional, urban, and national papers. It examines elements like the masthead, lead stories, kickers, sidebars, and advertisements. For regional papers like The Shropshire Star, the analysis shows their mastheads tie to local identity and they focus stories on the local region. Urban papers like The Express & Star have more varied stories for a wider readership and less ads. National papers like The Sun have large mastheads for recognition and use exclusives and untraditional layouts to attract more buyers.
The document provides an introduction and overview of navigation systems, including a brief history of inertial navigation from early compasses to modern technologies like ring laser gyros and fiber optic gyros. It discusses key components of navigation systems like accelerometers, gyroscopes, and different coordinate systems. The document also covers topics like inertial navigation error analysis, integrated GPS/INS systems, and emerging technologies for future navigation.
ebook del progetto Carbon Footprint, attraverso le arti digitali finanziato dal Miur e realizzato dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione lo Sapienza Università di Roma in occasione del Media Art Festival 2017
Liceo Classico Francesco Vivona Reading CornersSerena Rubino
Il progetto dei reading corners ha mosso i suoi primi passi già nella ricerca della committenza di una nuova spazialità per la biblioteca del Liceo Classico "Francesco Vivona" di Roma.
Come in diversi casi architettonici, l’edificio nella sua configurazione attuale è il risultato di una serie di interventi realizzati negli anni al fine di migliorarne la qualità funzionale, sebbene in maniera unidirezionale. La scuola ha infatti diversi spazi e laboratori, ha saputo adeguare il proprio edificio ad un numero crescente di studenti, e dispone di un ampio spazio polifunzionale che ospita la biblioteca e l’aula magna. Questo tipo di “espansione della funzione” ha prodotto una serie di innovazioni per quanto riguarda la didattica frontale e le risorse della scuola, ma non ha avuto alcuna interazione con i nuovi modi di fruizione della cultura e nello specifico con le nuove esigenze di lettura. Quindi, trovando diversi punti di contatto tra le necessità e volontà dell’utenza e lo stato di fatto dell’edificio, è stato possibile individuare degli spazi di risulta nei corridoi, che sono stati riconvertiti in reading corners.
I punti fondamentali della progettazione sono stati: la ricerca di una nuova spazialità all’interno di un perimetro prestabilito; la progettazione dello spazio attraverso arredi di design che favoriscono un clima di serenità e curiosità; uno studio dei materiali, delle forme e dei colori da utilizzare al fine di proporre una rosa di scelte cromatiche, sulla base delle quali la committenza ha potuto esprimere una preferenza; l’ideazione di diverse soluzioni di trattamento delle pareti dei reading corners al fine di renderli degli spazi riconoscibili ed identificabili; e la possibilità di rendere questa realizzazione un processo collettivo, in cui gli studenti possono contribuire con le proprie energie.
I principali risultati di questo processo progettuale e creativo sono la realizzazione dei reading corners non solo come spazio e insieme di arredi con una specifica funzione, ma come “oggetto architettonico” che funziona singolarmente, in un sistema, o ancora meglio può essere l’elemento guida per un’eventuale ampliamento e sistemazione di altre parti della scuola. Questa qualità è necessaria in termini di sostenibilità dell’intervento, poiché laddove la realizzazione di un progetto unitario e coevo non è possibile, è necessario puntare su micro-progetti versatili, costituiti da elementi mobili, replicabili e integrabili in possibili realtà future. Infine, il reading corner può essere considerato un elemento tipologico, esportabile in altre scuole, avendo cura di contestualizzarlo non solo cromaticamente ma anche spazialmente, senza intaccare le sue qualità intrinseche.
Il progetto dei reading corners ha mosso i suoi primi passi già nella ricerca della committenza di una nuova spazialità per la biblioteca del Liceo Classico "Francesco Vivona" di Roma. Come in diversi casi architettonici, l’edificio nella sua configurazione attuale è il risultato di una serie di interventi realizzati negli anni al fine di migliorarne la qualità funzionale, sebbene in maniera unidirezionale. La scuola ha infatti diversi spazi e laboratori, ha saputo adeguare il proprio edificio ad un numero crescente di studenti, e dispone di un ampio spazio polifunzionale che ospita la biblioteca e l’aula magna. Questo tipo di “espansione della funzione” ha prodotto una serie di innovazioni per quanto riguarda la didattica frontale e le risorse della scuola, ma non ha avuto
alcuna interazione con i nuovi modi di fruizione della cultura e nello specifico con le nuove esigenze di lettura. Quindi, trovando diversi punti di contatto tra le necessità e volontà dell’utenza e lo stato di fatto dell’edificio, è stato possibile individuare degli spazi di risulta nei corridoi, che sono
stati riconvertiti in reading corners.
I punti fondamentali della progettazione sono stati: la ricerca di una nuova spazialità all’interno di un perimetro prestabilito; la progettazione dello spazio attraverso arredi di design che favoriscono un clima di serenità e curiosità; uno studio dei materiali, delle forme e dei colori da utilizzare al fine di proporre una rosa di scelte cromatiche, sulla base delle quali la committenza ha potuto esprimere una preferenza; l’ideazione di diverse soluzioni di trattamento delle pareti dei reading corners al fine di renderli degli spazi riconoscibili ed identificabili; e la possibilità di rendere questa realizzazione un processo collettivo, in cui gli studenti possono contribuire con le proprie energie.
I principali risultati di questo processo progettuale e creativo sono la realizzazione dei reading corners non solo come spazio e insieme di arredi con una specifica funzione, ma come “oggetto architettonico” che funziona singolarmente, in un sistema, o ancora meglio può essere l’elemento guida
per un’eventuale ampliamento e sistemazione di altre parti della scuola. Questa qualità è necessaria in termini di sostenibilità dell’intervento, poiché laddove la realizzazione di un progetto unitario e coevo non è possibile, è necessario puntare su micro-progetti versatili, costituiti da elementi mobili,
replicabili e integrabili in possibili realtà future. Infine, il reading corner può essere considerato un elemento tipologico, esportabile in altre scuole, avendo cura di contestualizzarlo non solo cromaticamente ma anche spazialmente, senza intaccare le sue qualità intrinseche.
PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
ELABORATO DALL'INS. SAVERIO GAZZILLI -
Il progetto consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-culturali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato in Italia nella seconda metà dell’ottocento.
Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cambiamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia.
I Macchiaioli sono essenzialmente l’espressione di un fermento che travolge, di un’arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profili alla ricerca di una verità che può esistere
solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono i loro ideali: semplici, liberi e vividi
come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale, di una verità che diffonde e irradia
cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessa luce !
Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverlo e farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarglielo come si racconta una bella storia; vogliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamo che tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche alla mente e viceversa… e Dio sa se ne abbiamo bisogno !
Saverio Gazzilli
2. STRUTTURA PROGETTO DAUR
• DAUR è un progetto strutturato su
quattro principi fondamentali: Diversità/
Disciplina, Appartenenza /Amore,
Uguaglianza / Unione e Rispetto verso:
noi, gli altri, l’ambiente e il territorio.
18. Biografia Mayra Ocasio Cuadrado
La vitaLa vita
E’ nata a Bayamòn Porto Rico (USA) nel 1966. Diplomata alla Roosevelt Roads American High School con lode nel
1982 e laureata con lode nella Facoltà Umanistica / Specializzazione in Arte nel 1988 presso l’Università di Puerto Rico .
E’ al quarto anno di formazione di Art Therapy Italiana a Milano.
Mostre e progetti principaliMostre e progetti principali
2001 – XXVI Rassegna d’Arte Internazionale, Galleria “la telaccia”, Torino
2001 – “Le donne nell’Arte” , Galleria “la telaccia”, Torino
2002 – XXVII Rassegna d’Arte Internazionale, Galleria “la telaccia”, Torino
2003 – VI Premio Acqui, Biennale Internazionale di Grafica, Acqui Terme
2003 – Mostra Personale, Collegio di Avocati di Porto Rico
2004 – VII International Art Trienal, Majdanek, Polonia
2006 - Progetto DUIR –Laboratorio d’art therapy con classi 1^ elementare, Scuola Primaria Rodari, Verolanuova
Mostra Progetto DUIR, Biblioteca Civica di Verolanuova
Una Casa nel Giardino, Verolanuova
2007 - Progetto ISCA – Laboratorio d’art therapy con classi 2^ elementare, Scuola Primaria Rodari, Verolanuova
Progetto “Anch’io ci sono” – Laboratorio multiculturale d’art therapy, Fondazione Morelli, Verolanuova
Ceramica Emozionale – Laboratori di lavorazione della creta, Fondazione Morelli / Ass. San Vincenzo,
Castel Merlino, Verolanuova
2008 – 1992 Partecipazione costante, come artista invitata, alla mostra della fiera d’arte e cultura portoricana
“Feria de la Calle San Sebastiàn” , San Juan, Porto Rico
Mostra Ceramica Emozionale – “C’era una volta al Castel Merlino”, Verolanuova
“Riflettere” -Mostra personale- Rocca Sforzesca, Torre del Capitano, Soncino
Progetto DAUR, classi 1^-5^ elementare, ScuolaPrimaria Aldo Moro, Verolavecchia, BS
Progetto “Il mio Territorio”, classi 4^ elementare, Scuola Primaria Rodari, Verolanuova, Bs