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1
1. Focus
Regole e opportunità
dei PIR
2. Investimento
Dove e in cosa
investono i PIR
Gli obiettivi dei PIR
3. L’esperienza europea
Il modello francese e
inglese
4. Punti chiave
I sei elementi
fondamentali dei PIR
5. FAQ
Le domande più
frequenti sui PIR
Piani Individuali di Risparmio
Punta al Made in Italy
e risparmi sul capital gain
2
PIR
«Con la Legge di Bilancio (definita anche Legge di Stabilità 2017) vengono
introdotti i Piani Individuali di Risparmio (PIR). L’obiettivo del provvedimento
è di canalizzare il risparmio delle famiglie verso investimenti produttivi di lungo
termine, favorendo in questo modo la crescita del sistema imprenditoriale
italiano. I risparmiatori, persone fisiche, che indirizzano le loro risorse verso
strumenti finanziari di imprese industriali e commerciali italiane ed europee
radicate nel territorio italiano, beneficeranno di un incentivo fiscale importante:
esenzione dalle imposte dei proventi derivanti da tali investimenti. Condizione per
accedere all’agevolazione è quella di mantenere l’investimento per almeno
5 anni.»
Quindi cosa significa PIR? Una sigla di tre lettere che indica i Piani Individuali
di Risparmio, un acronimo che spesso leggiamo sui giornali o in internet. Ma
non dobbiamo fermarci alla semplicità del nome, dietro la sigla la materia è
complessa, molte le opportunità fiscali. È opportuno affidarsi a un esperto per
capire in quale strumento investire, quanto e quando farlo per pianificare in modo
attento il risparmio che a esso si vuole dedicare.
Fonte: http://www.mef.gov.it
3
1. FOCUS
Regole e opportunità
dei PIR
Sono arrivati anche in Italia i tanto acclamati PIR. Di cosa si tratta realmente? Prima di scegliere
seguendo la «moda» del momento, capiamo insieme cosa sono e perché possono essere
un’opportunità per chi vuole investire.
1. COSA SONO I PIANI
INDIVIDUALI DI
RISPARMIO (PIR)?
Un Piano Individuale di Risparmio si può considerare come un
“contenitore fiscale” di strumenti finanziari (sottoforma di OICR,
gestione patrimoniale, contratto di assicurazione, deposito titoli che
permette ai risparmiatori (persone fisiche) di usufruire di interessanti
incentivazioni fiscali vincolate al rispetto di determinate condizioni.
COSASONO
2. QUALI VANTAGGI
FISCALI?
Esenzione dell’imposta sul capital gain: esenzione delle tasse sulle
rendite finanziarie (cedole, dividendi e guadagni in conto capitale),
pari al 26% per azioni o obbligazioni e del 12.5% per titoli di Stato in
White List.
Esenzione dall’imposta di successione in caso di trasferimento mortis
causa degli strumenti detenuti nel piano al momento dell’evento.
OPPORTUNITÀ
3. COME USUFRUIRE
DEI VANTAGGI
FISCALI PREVISTI
DAI PIR?
Per poter usufruire dell’incentivazione fiscale i risparmiatori (persone
fisiche residenti in Italia) devono:
Investire massimo 30 mila euro l’anno (fino ad un massimo di 150
mila euro versati).
Restare investiti per 5 anni.
Investire sul «Sistema Italia» rispettando le indicazioni della normativa
vigente in termini di composizione dell’investimento.
REQUISITI
4
2. INVESTIMENTO
Dove e in cosa
investono i PIR
I PIR nascono per indirizzare gli investimenti delle famiglie italiane con l’obiettivo di rafforzare il capitale delle imprese
italiane di dimensioni medio-piccole e allo stesso tempo per consentire ai risparmiatori di investire nel proprio Paese.
Questo è un modo nuovo per investire e dare un sostegno alle PMI italiane.
INVESTIMENTO
QUALIFICATO
INVEST
IM
ENTOLIBERO
30% MAX
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
Parte del capitale, pari al massimo
al 30% del valore complessivo,
può essere investito in qualsiasi
strumento finanziario
(compresa la liquidità)
ALMENO 70%
STRUMENTI FINANZIARI EMESSI
DA SOCIETÀ ITALIANE
Almeno il 70% del capitale è investito
in strumenti finanziari (azioni e
obbligazioni, quotate e non) emessi da
società italiane o da società europee con
un’organizzazione stabile in Italia
ALMENO 21%
STRUMENTI FINANZIARI EMESSI
DA SOCIETÀ ITALIANE NON
QUOTATI SUL FTSE MIB
Il valore complessivo degli
strumenti detenuti nel PIR,
investito in strumenti emessi
da società diverse da quelle
inserite nell’indice FTSE MIB,
deve essere pari almeno al
21%, ovvero pari almeno al
30% di quel 70% minimo di
investimento qualificato
PIR
UN INVESTIMENTO
FOCALIZZATO SULL’ITALIA
SUDDIVISIONE DEL
CAPITALE INVESTITO 0%
100%
10%
QUOTA MASSIMA INVESTITA IN
STRUMENTI FINANZIARI EMESSI
DA UNA STESSA SOCIETÀ
La normativa prevede che il
patrimonio totale del PIR non può
essere investito per una quota
superiore al 10% in strumenti
emessi dalla stessa società
5
2. INVESTIMENTO
Gli obiettivi dei PIR
I PIR sono stati ideati per convogliare il risparmio delle famiglie italiane verso le piccole e medie
imprese, che rappresentano le fondamenta del tessuto economico italiano e che da sempre hanno
fatto ricorso al canale bancario per finanziarsi.
PER CHI INVESTE PER LE PMI
I risparmiatori, persone fisiche, avranno l’opportunità di:
1. Pensare a un investimento con un orizzonte
temporale medio-lungo.
2. Usufruire di un interessante incentivo fiscale.
1. Le PMI avranno accesso a un canale di
finanziamento alternativo al tradizionale canale
bancario.
2. Uno stimolo allo sviluppo per il sistema italiano
Made in Italy.
3. A livello strettamente finanziario si accende un
focus sulle azioni e le obbligazioni delle PMI
quotate a Piazza Affari, un segmento a volte
trascurato dagli investitori.
IPOTESI DI INVESTIMENTO IN UN PIR
PERFORMANCE CALCOLATA IN BASE A UN RENDIMENTO IPOTETICO DEL 4% ANNUO COSTANTE
INVESTIMENTO IN ALTRI
STRUMENTI FINANZIARI
INVESTIMENTO IN
UN PIR AZIONARIO
DURATA 10 anni
CAPITALE INVESTITO 150.000 €
(30.000 euro all’anno per i primi 5 anni)
GUADAGNO LORDO 47.693 €
TRATTENUTE FISCALI 12.400 € -
GUADAGNO NETTO 35.293 € 47.693 €
47.693 €
GUADAGNO NETTO
CON IL PIR
Considerato che i rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri, non è fornita alcuna garanzia
di raggiungimento degli obiettivi di investimento riportati nel documento.
Gli obiettivi dei PIR
NB: VEDI ALLEGATO 1 PER DETTAGLI RELATIVI AL MECCANISMO DI INVESTIMENTO PER BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE FISCALE SUL CAPITAL GAIN
6
L’EXPORT ITALIANO NEL MONDO
12,5%
AMERICHE
14,5%
ASIA
4,1%
AFRICA
66,8%
EUROPA
PMI
COSA SONO LE PMI
Le piccole e medie imprese sono aziende le cui dimensioni rientrano entro certi limiti occupazionali e finanziari
prefissati. Sono il motore dell’economia italiana. I limiti di fatturato su base annua sono 10 milioni di euro (tra 0
e 49 dipendenti) per le piccole imprese e 50 milioni (tra 50 e 249 dipendenti) per quelle medie.
1°
2°
3°
4°
5°
6°
10,8%
MACCHINE
DI IMPIEGO
GENERALE
5,1%
AUTOVEICOLI
4,7%
ALTREMACCHINE
PERIMPIEGHI
SPECIALI
4,6%
MEDICINALI
E PREPARATI
FARMACEUTICI
3,9%
ARTICOLI DI
ABBIGLIAMENTO1
2,2%
PRODOTTI
CHIMICI DI BASE2
Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico Ministero Sviluppo Economico su dati Istat. Secondo le stime preliminari diffuse dall’ISTAT le esportazioni italiane nei paesi extra
UE a gennaio 2017 registrano un incremento del 19,7% rispetto a gennaio del 2016.
http://www.mise.gov.it/images/stories/commercio_internazionale/osservatorio_commercio_internazionale/commento_dati/commercio_extra_ue_gennaio_2017.pdf
1) Escluso abbigliamento in pelliccia
2) Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie
I PRIMI SEI IN CLASSIFICA DEI PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI DALL’ITALIA - ANNO 2016
2. INVESTIMENTO
7
3. L’ESPERIENZA
EUROPEA
Il modello francese e
inglese
I Piani Individuali di Risparmio italiani non sono i primi esempi in Europa in questo campo. In
particolare sono interessanti le soluzioni adottate ormai da parecchio tempo in Francia e Gran
Bretagna, i cugini dei PIR nostrani ci aiutano a capire le potenzialità dei nuovi strumenti sbarcati
in Italia da pochi mesi.
FRANCIA
Plan d’Epargne en Actions (PEA)
GRAN BRETAGNA
Individual Saving Account (ISA)
I PIR francesi, chiamati Plan d’Epargne en
Actions (PEA), hanno visto la luce nel lontano
1992 e, secondo le stime governative, oggi
gestiscono dai 100 ai 120 miliardi di euro. Gli
ultimi dati ufficiali, rIsalenti al 2013, parlavano
di circa 5 milioni di sottoscrittori. I PEA sono
prodotti di risparmio che permettono di
acquistare un portafoglio di azioni francesi
ed europee, beneficiando di una fiscalità
agevolata sui guadagni dell’investimento.
Questi titoli possono essere venduti in
qualsiasi momento con l’obiettivo di ottenere
una plusvalenza dalle cessioni. La giacenza
massima del singolo PEA, al netto dei guadagni
ottenuti, è pari a 150 mila euro.
Gli Individual Saving Account (ISA) sono stati
introdotti in Gran Bretagna nel 1999 e oggi
vantano numeri di tutto rispetto, frutto anche
di una società finanziariamente più evoluta
rispetto al resto d’Europa: gli ISA gestiscono
518 miliardi di sterline e di questi, solamente
negli ultimi due anni, ne sono stati raccolti 160
miliardi. I PIR britannici sono simili a conti di
risparmio, dove è possibile depositare azioni,
obbligazioni, fondi e polizze assicurative,
altamente flessibili. Infatti il risparmiatore ha la
possibilità di uscire, rientrare dall’investimento,
effettuare prelievi in qualsiasi momento, senza
perdere i risparmi fiscali.
8
4. I PUNTI CHIAVE
I sei elementi
fondamentali dei PIR
1. CHE COS’È IL PIR Il Piano Individuale di Risparmio è un “contenitore fiscale”
(OICR, gestione patrimoniale, contratto di assicurazione, deposito
titoli) all’interno del quale si può collocare qualsiasi tipologia di
strumento finanziario (azioni, obbligazioni, quote di OICR, liquidità)
rispettando determinate regole di investimento.
2. I BENEFICIARI
DELLE
AGEVOLAZIONI
Ogni persona fisica può essere titolare di un unico Piano Individuale
di Risparmio, e ciascun piano di risparmio non può avere più di un
titolare. I beneficiari delle agevolazioni fiscali sono quindi le persone
fisiche per quanto riguarda gli investimenti effettuati al di fuori
dell’esercizio di impresa.
3. I VANTAGGI
FISCALI
I PIR prevedono l’esenzione dell’imposta sui redditi generati
dall’investimento (aliquota massima del 26%) e l’esenzione delle
imposte di successione. Per beneficiare dei vantaggi fiscali la durata
minima di permanenza nel piano è cinque anni.
4. DURATA MINIMA
DELL’INVESTIMENTO
Non è prevista una durata minima o massima. La normativa
prevede che il periodo di detenzione di un PIR, per beneficiare delle
agevolazioni fiscali, sia pari a cinque anni. Un modo per impedire
investimenti con fine speculativo e favorire un orizzonte temporale
di medio termine, utile anche alle imprese destinatarie delle risorse.
5. QUANTO È
POSSIBILE
INVESTIRE
Uno dei vincoli dell’investimento è rappresentato dai limiti alle
somme investite. Ogni persona fisica può investire fino a 30 mila
euro all’anno nei piano di risparmio individuale, con un tetto
massimo pari a 150 mila euro dell’investimento complessivo.
6. MANCATO
RISPETTO DELLE
REGOLE
Qualora l’investimento non abbia durata di cinque anni o
non presenti le caratteristiche della normativa relative alla
concentrazione/diversificazione degli strumenti in portafoglio,
verranno applicate le imposte ordinarie sui redditi percepiti
dall’investitore (più gli interessi).
9
5. FAQ
Le domande più
frequenti sui PIR
1. A CHI DEVO
RIVOLGERMI PER
INVESTIRE NEI PIR?
A un intermediario qualificato. In questo momento, molte realtà stanno proponendo
i PIR alla propria clientela. Il nostro suggerimento è di consultare un esperto di mercati
finanziari e che conosca bene la situazione personale ed economica di chi desidera
investire in un PIR per valutare un’opportuna diversificazione del proprio piano di
risparmio nel tempo.
2. SONO UN
IMPRENDITORE,
POSSO INVESTIRE
IN UN PIR?
Sì, certo, ma come persona fisica residente in Italia, le persone giuridiche non possono
intestarsi un PIR perché la legge di stabilità prevede le agevolazioni fiscali solo per le
persone fisiche.
3.CI SONO DEI
LIMITI DI ETÀ PER
INVESTIRE IN UN
PIR?
No, la normativa non prevede limiti di età, ma è bene tenere presente che uno dei
vincoli del PIR è la detenzione dell’investimento per almeno 5 anni consecutivi per
ottenere la detassazione sui capital gain. Per conoscere tutte le altre agevolazioni previste,
il suggerimento è quello di parlarne col proprio Financial Advisor.
4. POSSO INVESTIRE
LA CIFRA CHE
DESIDERO IN UN
PIR?
Sì, ma occorre ricordare che la detassazione del capital gain verrà applicata solo sul
massimale annuo di 30 mila euro fino a un accumulo massimo di 150 mila euro.
Il quinquennio dell’investimento è un requisito obbligatorio per ottenere l’agevolazione
fiscale.
5. BISOGNA
CONOSCERE
BENE I MERCATI
FINANZIARI PER
INVESTIRE NEI PIR?
Sì. La conoscenza dei mercati finanziari è importante, ma se non la si possiede è bene
rivolgersi a un esperto che possa spiegare in modo semplice quali sono i rischi connessi
a questo prodotto che nasce, anche, come strumento per veicolare i risparmio delle
famiglie italiane verso le Piccole e Medie Imprese. La volatilità e la minore liquidità degli
strumenti in portafoglio non vanno mai sottovalutati, in modo particolare quando si parla
di PIR.
10
DAL 2007 A OGGI RATING
AAOutlook STABILE
RATING STANDARD & POOR’S
1890
NASCE ALLIANZ
€ 1.871 mld
PATRIMONIO IN GESTIONE
OLTRE
86 mln
DI CLIENTI NEL MONDO
1970
NASCE ALLIANZ BANK
FINANCIAL ADVISORS
€ 39 mld
PATRIMONIO
IN GESTIONE
OLTRE
2.300
FINANCIAL ADVISOR
IN ITALIA
Fonte: www.allianz.com e Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. - dati al 31 dicembre 2016
ALLIANZ
LA SOLIDITÀ E L’AFFIDABILITÀ DI UN LEADER MONDIALE
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QuestodocumentoèstatoredattodaAllianzBankFinancialAdvisorsS.p.A.asoloscopoinformativo:essononcostituisceparteenonpuòinalcunmodoessereconsideratocomeofferta
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I NOSTRI PARTNER
IpotesidiinvestimentoinunPIR
Questapresentazione/documentoèstataredattadaAllianzBankFinancialAdvisorsS.p.A.asoloscopoinformativo:essanoncostituisceparteenonpuòinalcunmodoessereconsideratacomeoffertadivendita
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investimentiinstrumentifinanziari.LeinformazioniresedisponibiliattraversolapresentazionenondevonoessereinfattiintesecomeunaraccomandazioneouninvitodiAllianzBankFinancialAdvisorsS.p.A.a
compiereunaparticolaretransazioneocomesuggerimentoaporreinessereunadeterminataoperazione.Ciascuninvestitoredovràformarsiunproprioautonomoconvincimentoinmeritoall’opportunitàdieffettuare
investimentieatalescoponondovràbasarsisudettapresentazione.Inparticolare,consideratocheirendimentipassatinonsonoindicativideirendimentifuturi,nonèfornitaalcunagaranziadiraggiungimentodegli
obiettividiinvestimentoriportatineldocumento.
Rendimento4%4%4%4%4%4%4%4%4%LIQUIDAZIONE
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VERSAMENTO
ANNUO
MAX€30.000
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VERSAMENTO
ANNUO
MAX€30.000
3
VERSAMENTO
ANNUO
MAX€30.000
2
VERSAMENTO
ANNUO
MAX€30.000
€1
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ANNUO
MAX€30.000
Versamento
MAX€30.000
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MAX€60.000
COMPLESSIVI
MAX€90.000
COMPLESSIVI
MAX€120.000
COMPLESSIVI
MAX€150.000
COMPLESSIVI
ESENZIONE
SULL’IMPORTO
INVESTITOIL1°ANNO
ESENZIONESUGLI
IMPORTIINVESTITI
IL1°E2°ANNO
ESENZIONESUGLI
IMPORTIINVESTITI
DAL1°AL3°ANNO
ESENZIONESUGLI
IMPORTIINVESTITI
DAL1°AL4°ANNO
ESENZIONESUGLI
IMPORTIINVESTITI
DAL1°AL5°ANNO
1°ANNO2°ANNO3°ANNO4°ANNO5°ANNO6°ANNO7°ANNO8°ANNO9°ANNO10°ANNO
EOLTRE
IPOTESIDIINVESTIMENTO
€30.000all’anno
€150.000in5anni
Mantenimentodell’investimentoperl’interoperiodo(10anni)
Nodisinvestimentiparziali
IPOTESIDIRENDIMENTO
4%annuocostante
GuadagnoNettoPIR:€47.693(vs.no-PIR:€35.293)
Risparmiofiscale:€12.400
(totalematuratoal10°annosenzadisinvestireprimadellascadenzadelperiodo)
PERIODODIPERMANENZAPERBENEFICIARE
DELL’AGEVOLAZIONEFISCALE
PERIODONELQUALEÈPOSSIBILE
BENEFICIAREDELL’AGEVOLAZIONEFISCALE
POSSIBILITÀ DI DISINVESTIRE LE QUOTE USUFRUENDO
DELL’ESENZIONE DELL’IMPOSTA SUL CAPITAL GAIN
ALLEGATO1ALLANEWSLETTER
“PuntaalMadeinItalyerisparmisulCapitalGain”
Allianz Bank Financial Advisors S.p.A.
Capogruppo del gruppo bancario Allianz Bank Financial Advisors S.p.A.
Sede legale Piazzale Lodi, 3 – 20137 Milano
Telefono +39 02 7216 8000 / Fax +39 02 8901 0884
www.allianzbank.it
allianzbank@pec.allianzbank.it
Codice fiscale, Partita IVA e iscrizione al Registro delle imprese di Milano
n. 09733300157
Capitale sociale Euro 119.000.000 int. vers.
Iscritta all’albo delle banche e dei gruppi bancari Cod. ABI 3589
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario
di Tutela dei Depositi Società, con socio unico, rientrante nell’area
di consolidamento del bilancio del gruppo Allianz S.p.A.
RK_opuPIR_0317Ed.03/17-5.000-AGNIDASIO

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Il trattamento fiscale dei prodotti assicurativi.
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Il quadro degli adempimenti del consulente finanziario.
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Pir

  • 1. 1 1. Focus Regole e opportunità dei PIR 2. Investimento Dove e in cosa investono i PIR Gli obiettivi dei PIR 3. L’esperienza europea Il modello francese e inglese 4. Punti chiave I sei elementi fondamentali dei PIR 5. FAQ Le domande più frequenti sui PIR Piani Individuali di Risparmio Punta al Made in Italy e risparmi sul capital gain
  • 2. 2 PIR «Con la Legge di Bilancio (definita anche Legge di Stabilità 2017) vengono introdotti i Piani Individuali di Risparmio (PIR). L’obiettivo del provvedimento è di canalizzare il risparmio delle famiglie verso investimenti produttivi di lungo termine, favorendo in questo modo la crescita del sistema imprenditoriale italiano. I risparmiatori, persone fisiche, che indirizzano le loro risorse verso strumenti finanziari di imprese industriali e commerciali italiane ed europee radicate nel territorio italiano, beneficeranno di un incentivo fiscale importante: esenzione dalle imposte dei proventi derivanti da tali investimenti. Condizione per accedere all’agevolazione è quella di mantenere l’investimento per almeno 5 anni.» Quindi cosa significa PIR? Una sigla di tre lettere che indica i Piani Individuali di Risparmio, un acronimo che spesso leggiamo sui giornali o in internet. Ma non dobbiamo fermarci alla semplicità del nome, dietro la sigla la materia è complessa, molte le opportunità fiscali. È opportuno affidarsi a un esperto per capire in quale strumento investire, quanto e quando farlo per pianificare in modo attento il risparmio che a esso si vuole dedicare. Fonte: http://www.mef.gov.it
  • 3. 3 1. FOCUS Regole e opportunità dei PIR Sono arrivati anche in Italia i tanto acclamati PIR. Di cosa si tratta realmente? Prima di scegliere seguendo la «moda» del momento, capiamo insieme cosa sono e perché possono essere un’opportunità per chi vuole investire. 1. COSA SONO I PIANI INDIVIDUALI DI RISPARMIO (PIR)? Un Piano Individuale di Risparmio si può considerare come un “contenitore fiscale” di strumenti finanziari (sottoforma di OICR, gestione patrimoniale, contratto di assicurazione, deposito titoli che permette ai risparmiatori (persone fisiche) di usufruire di interessanti incentivazioni fiscali vincolate al rispetto di determinate condizioni. COSASONO 2. QUALI VANTAGGI FISCALI? Esenzione dell’imposta sul capital gain: esenzione delle tasse sulle rendite finanziarie (cedole, dividendi e guadagni in conto capitale), pari al 26% per azioni o obbligazioni e del 12.5% per titoli di Stato in White List. Esenzione dall’imposta di successione in caso di trasferimento mortis causa degli strumenti detenuti nel piano al momento dell’evento. OPPORTUNITÀ 3. COME USUFRUIRE DEI VANTAGGI FISCALI PREVISTI DAI PIR? Per poter usufruire dell’incentivazione fiscale i risparmiatori (persone fisiche residenti in Italia) devono: Investire massimo 30 mila euro l’anno (fino ad un massimo di 150 mila euro versati). Restare investiti per 5 anni. Investire sul «Sistema Italia» rispettando le indicazioni della normativa vigente in termini di composizione dell’investimento. REQUISITI
  • 4. 4 2. INVESTIMENTO Dove e in cosa investono i PIR I PIR nascono per indirizzare gli investimenti delle famiglie italiane con l’obiettivo di rafforzare il capitale delle imprese italiane di dimensioni medio-piccole e allo stesso tempo per consentire ai risparmiatori di investire nel proprio Paese. Questo è un modo nuovo per investire e dare un sostegno alle PMI italiane. INVESTIMENTO QUALIFICATO INVEST IM ENTOLIBERO 30% MAX ALTRI STRUMENTI FINANZIARI Parte del capitale, pari al massimo al 30% del valore complessivo, può essere investito in qualsiasi strumento finanziario (compresa la liquidità) ALMENO 70% STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DA SOCIETÀ ITALIANE Almeno il 70% del capitale è investito in strumenti finanziari (azioni e obbligazioni, quotate e non) emessi da società italiane o da società europee con un’organizzazione stabile in Italia ALMENO 21% STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DA SOCIETÀ ITALIANE NON QUOTATI SUL FTSE MIB Il valore complessivo degli strumenti detenuti nel PIR, investito in strumenti emessi da società diverse da quelle inserite nell’indice FTSE MIB, deve essere pari almeno al 21%, ovvero pari almeno al 30% di quel 70% minimo di investimento qualificato PIR UN INVESTIMENTO FOCALIZZATO SULL’ITALIA SUDDIVISIONE DEL CAPITALE INVESTITO 0% 100% 10% QUOTA MASSIMA INVESTITA IN STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DA UNA STESSA SOCIETÀ La normativa prevede che il patrimonio totale del PIR non può essere investito per una quota superiore al 10% in strumenti emessi dalla stessa società
  • 5. 5 2. INVESTIMENTO Gli obiettivi dei PIR I PIR sono stati ideati per convogliare il risparmio delle famiglie italiane verso le piccole e medie imprese, che rappresentano le fondamenta del tessuto economico italiano e che da sempre hanno fatto ricorso al canale bancario per finanziarsi. PER CHI INVESTE PER LE PMI I risparmiatori, persone fisiche, avranno l’opportunità di: 1. Pensare a un investimento con un orizzonte temporale medio-lungo. 2. Usufruire di un interessante incentivo fiscale. 1. Le PMI avranno accesso a un canale di finanziamento alternativo al tradizionale canale bancario. 2. Uno stimolo allo sviluppo per il sistema italiano Made in Italy. 3. A livello strettamente finanziario si accende un focus sulle azioni e le obbligazioni delle PMI quotate a Piazza Affari, un segmento a volte trascurato dagli investitori. IPOTESI DI INVESTIMENTO IN UN PIR PERFORMANCE CALCOLATA IN BASE A UN RENDIMENTO IPOTETICO DEL 4% ANNUO COSTANTE INVESTIMENTO IN ALTRI STRUMENTI FINANZIARI INVESTIMENTO IN UN PIR AZIONARIO DURATA 10 anni CAPITALE INVESTITO 150.000 € (30.000 euro all’anno per i primi 5 anni) GUADAGNO LORDO 47.693 € TRATTENUTE FISCALI 12.400 € - GUADAGNO NETTO 35.293 € 47.693 € 47.693 € GUADAGNO NETTO CON IL PIR Considerato che i rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri, non è fornita alcuna garanzia di raggiungimento degli obiettivi di investimento riportati nel documento. Gli obiettivi dei PIR NB: VEDI ALLEGATO 1 PER DETTAGLI RELATIVI AL MECCANISMO DI INVESTIMENTO PER BENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONE FISCALE SUL CAPITAL GAIN
  • 6. 6 L’EXPORT ITALIANO NEL MONDO 12,5% AMERICHE 14,5% ASIA 4,1% AFRICA 66,8% EUROPA PMI COSA SONO LE PMI Le piccole e medie imprese sono aziende le cui dimensioni rientrano entro certi limiti occupazionali e finanziari prefissati. Sono il motore dell’economia italiana. I limiti di fatturato su base annua sono 10 milioni di euro (tra 0 e 49 dipendenti) per le piccole imprese e 50 milioni (tra 50 e 249 dipendenti) per quelle medie. 1° 2° 3° 4° 5° 6° 10,8% MACCHINE DI IMPIEGO GENERALE 5,1% AUTOVEICOLI 4,7% ALTREMACCHINE PERIMPIEGHI SPECIALI 4,6% MEDICINALI E PREPARATI FARMACEUTICI 3,9% ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO1 2,2% PRODOTTI CHIMICI DI BASE2 Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico Ministero Sviluppo Economico su dati Istat. Secondo le stime preliminari diffuse dall’ISTAT le esportazioni italiane nei paesi extra UE a gennaio 2017 registrano un incremento del 19,7% rispetto a gennaio del 2016. http://www.mise.gov.it/images/stories/commercio_internazionale/osservatorio_commercio_internazionale/commento_dati/commercio_extra_ue_gennaio_2017.pdf 1) Escluso abbigliamento in pelliccia 2) Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma sintetica in forme primarie I PRIMI SEI IN CLASSIFICA DEI PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI DALL’ITALIA - ANNO 2016 2. INVESTIMENTO
  • 7. 7 3. L’ESPERIENZA EUROPEA Il modello francese e inglese I Piani Individuali di Risparmio italiani non sono i primi esempi in Europa in questo campo. In particolare sono interessanti le soluzioni adottate ormai da parecchio tempo in Francia e Gran Bretagna, i cugini dei PIR nostrani ci aiutano a capire le potenzialità dei nuovi strumenti sbarcati in Italia da pochi mesi. FRANCIA Plan d’Epargne en Actions (PEA) GRAN BRETAGNA Individual Saving Account (ISA) I PIR francesi, chiamati Plan d’Epargne en Actions (PEA), hanno visto la luce nel lontano 1992 e, secondo le stime governative, oggi gestiscono dai 100 ai 120 miliardi di euro. Gli ultimi dati ufficiali, rIsalenti al 2013, parlavano di circa 5 milioni di sottoscrittori. I PEA sono prodotti di risparmio che permettono di acquistare un portafoglio di azioni francesi ed europee, beneficiando di una fiscalità agevolata sui guadagni dell’investimento. Questi titoli possono essere venduti in qualsiasi momento con l’obiettivo di ottenere una plusvalenza dalle cessioni. La giacenza massima del singolo PEA, al netto dei guadagni ottenuti, è pari a 150 mila euro. Gli Individual Saving Account (ISA) sono stati introdotti in Gran Bretagna nel 1999 e oggi vantano numeri di tutto rispetto, frutto anche di una società finanziariamente più evoluta rispetto al resto d’Europa: gli ISA gestiscono 518 miliardi di sterline e di questi, solamente negli ultimi due anni, ne sono stati raccolti 160 miliardi. I PIR britannici sono simili a conti di risparmio, dove è possibile depositare azioni, obbligazioni, fondi e polizze assicurative, altamente flessibili. Infatti il risparmiatore ha la possibilità di uscire, rientrare dall’investimento, effettuare prelievi in qualsiasi momento, senza perdere i risparmi fiscali.
  • 8. 8 4. I PUNTI CHIAVE I sei elementi fondamentali dei PIR 1. CHE COS’È IL PIR Il Piano Individuale di Risparmio è un “contenitore fiscale” (OICR, gestione patrimoniale, contratto di assicurazione, deposito titoli) all’interno del quale si può collocare qualsiasi tipologia di strumento finanziario (azioni, obbligazioni, quote di OICR, liquidità) rispettando determinate regole di investimento. 2. I BENEFICIARI DELLE AGEVOLAZIONI Ogni persona fisica può essere titolare di un unico Piano Individuale di Risparmio, e ciascun piano di risparmio non può avere più di un titolare. I beneficiari delle agevolazioni fiscali sono quindi le persone fisiche per quanto riguarda gli investimenti effettuati al di fuori dell’esercizio di impresa. 3. I VANTAGGI FISCALI I PIR prevedono l’esenzione dell’imposta sui redditi generati dall’investimento (aliquota massima del 26%) e l’esenzione delle imposte di successione. Per beneficiare dei vantaggi fiscali la durata minima di permanenza nel piano è cinque anni. 4. DURATA MINIMA DELL’INVESTIMENTO Non è prevista una durata minima o massima. La normativa prevede che il periodo di detenzione di un PIR, per beneficiare delle agevolazioni fiscali, sia pari a cinque anni. Un modo per impedire investimenti con fine speculativo e favorire un orizzonte temporale di medio termine, utile anche alle imprese destinatarie delle risorse. 5. QUANTO È POSSIBILE INVESTIRE Uno dei vincoli dell’investimento è rappresentato dai limiti alle somme investite. Ogni persona fisica può investire fino a 30 mila euro all’anno nei piano di risparmio individuale, con un tetto massimo pari a 150 mila euro dell’investimento complessivo. 6. MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE Qualora l’investimento non abbia durata di cinque anni o non presenti le caratteristiche della normativa relative alla concentrazione/diversificazione degli strumenti in portafoglio, verranno applicate le imposte ordinarie sui redditi percepiti dall’investitore (più gli interessi).
  • 9. 9 5. FAQ Le domande più frequenti sui PIR 1. A CHI DEVO RIVOLGERMI PER INVESTIRE NEI PIR? A un intermediario qualificato. In questo momento, molte realtà stanno proponendo i PIR alla propria clientela. Il nostro suggerimento è di consultare un esperto di mercati finanziari e che conosca bene la situazione personale ed economica di chi desidera investire in un PIR per valutare un’opportuna diversificazione del proprio piano di risparmio nel tempo. 2. SONO UN IMPRENDITORE, POSSO INVESTIRE IN UN PIR? Sì, certo, ma come persona fisica residente in Italia, le persone giuridiche non possono intestarsi un PIR perché la legge di stabilità prevede le agevolazioni fiscali solo per le persone fisiche. 3.CI SONO DEI LIMITI DI ETÀ PER INVESTIRE IN UN PIR? No, la normativa non prevede limiti di età, ma è bene tenere presente che uno dei vincoli del PIR è la detenzione dell’investimento per almeno 5 anni consecutivi per ottenere la detassazione sui capital gain. Per conoscere tutte le altre agevolazioni previste, il suggerimento è quello di parlarne col proprio Financial Advisor. 4. POSSO INVESTIRE LA CIFRA CHE DESIDERO IN UN PIR? Sì, ma occorre ricordare che la detassazione del capital gain verrà applicata solo sul massimale annuo di 30 mila euro fino a un accumulo massimo di 150 mila euro. Il quinquennio dell’investimento è un requisito obbligatorio per ottenere l’agevolazione fiscale. 5. BISOGNA CONOSCERE BENE I MERCATI FINANZIARI PER INVESTIRE NEI PIR? Sì. La conoscenza dei mercati finanziari è importante, ma se non la si possiede è bene rivolgersi a un esperto che possa spiegare in modo semplice quali sono i rischi connessi a questo prodotto che nasce, anche, come strumento per veicolare i risparmio delle famiglie italiane verso le Piccole e Medie Imprese. La volatilità e la minore liquidità degli strumenti in portafoglio non vanno mai sottovalutati, in modo particolare quando si parla di PIR.
  • 10. 10 DAL 2007 A OGGI RATING AAOutlook STABILE RATING STANDARD & POOR’S 1890 NASCE ALLIANZ € 1.871 mld PATRIMONIO IN GESTIONE OLTRE 86 mln DI CLIENTI NEL MONDO 1970 NASCE ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISORS € 39 mld PATRIMONIO IN GESTIONE OLTRE 2.300 FINANCIAL ADVISOR IN ITALIA Fonte: www.allianz.com e Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. - dati al 31 dicembre 2016 ALLIANZ LA SOLIDITÀ E L’AFFIDABILITÀ DI UN LEADER MONDIALE
  • 11. DISCLAIMER QuestodocumentoèstatoredattodaAllianzBankFinancialAdvisorsS.p.A.asoloscopoinformativo:essononcostituisceparteenonpuòinalcunmodoessereconsideratocomeofferta di vendita o di sottoscrizione o di scambio, o come sollecitazione di qualsiasi genere all’acquisto, alla sottoscrizione o allo scambio di strumenti finanziari o in genere all’investimento, né costituisce consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari. Le informazioni rese disponibili attraverso tale documento non devono essere infatti intese come una raccomandazione o un invito di Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. a compiere una particolare transazione o come suggerimento a porre in essere una determinata operazione. Ciascun investitore dovrà formarsi un proprio autonomo convincimento in merito all’opportunità di effettuare investimenti e, a tale scopo, non dovrà basarsi su detta documentazione. Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. non assume alcuna responsabilità per eventuali inesattezze dei dati riportati e/o elaborati nel documento. È vietata la rielaborazione e/o la riproduzione e/o la diffusione, anche parziale e su qualsiasi supporto del presente documento. Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. non sarà responsabile per gli effetti derivanti da un utilizzo diverso da quello consentito, né per danni diretti o indiretti che possano risultare dall’utilizzo dei dati e delle informazioni ivi rappresentati. Fonte dati: Brown Editore I NOSTRI PARTNER
  • 12. IpotesidiinvestimentoinunPIR Questapresentazione/documentoèstataredattadaAllianzBankFinancialAdvisorsS.p.A.asoloscopoinformativo:essanoncostituisceparteenonpuòinalcunmodoessereconsideratacomeoffertadivendita odisottoscrizioneodiscambio,ocomesollecitazionediqualsiasigenereall’acquisto,allasottoscrizioneoalloscambiodistrumentifinanziarioingenereall’investimento,nécostituisceconsulenzainmateriadi investimentiinstrumentifinanziari.LeinformazioniresedisponibiliattraversolapresentazionenondevonoessereinfattiintesecomeunaraccomandazioneouninvitodiAllianzBankFinancialAdvisorsS.p.A.a compiereunaparticolaretransazioneocomesuggerimentoaporreinessereunadeterminataoperazione.Ciascuninvestitoredovràformarsiunproprioautonomoconvincimentoinmeritoall’opportunitàdieffettuare investimentieatalescoponondovràbasarsisudettapresentazione.Inparticolare,consideratocheirendimentipassatinonsonoindicativideirendimentifuturi,nonèfornitaalcunagaranziadiraggiungimentodegli obiettividiinvestimentoriportatineldocumento. Rendimento4%4%4%4%4%4%4%4%4%LIQUIDAZIONE 5 VERSAMENTO ANNUO MAX€30.000 4 VERSAMENTO ANNUO MAX€30.000 3 VERSAMENTO ANNUO MAX€30.000 2 VERSAMENTO ANNUO MAX€30.000 €1 VERSAMENTO ANNUO MAX€30.000 Versamento MAX€30.000 COMPLESSIVI MAX€60.000 COMPLESSIVI MAX€90.000 COMPLESSIVI MAX€120.000 COMPLESSIVI MAX€150.000 COMPLESSIVI ESENZIONE SULL’IMPORTO INVESTITOIL1°ANNO ESENZIONESUGLI IMPORTIINVESTITI IL1°E2°ANNO ESENZIONESUGLI IMPORTIINVESTITI DAL1°AL3°ANNO ESENZIONESUGLI IMPORTIINVESTITI DAL1°AL4°ANNO ESENZIONESUGLI IMPORTIINVESTITI DAL1°AL5°ANNO 1°ANNO2°ANNO3°ANNO4°ANNO5°ANNO6°ANNO7°ANNO8°ANNO9°ANNO10°ANNO EOLTRE IPOTESIDIINVESTIMENTO €30.000all’anno €150.000in5anni Mantenimentodell’investimentoperl’interoperiodo(10anni) Nodisinvestimentiparziali IPOTESIDIRENDIMENTO 4%annuocostante GuadagnoNettoPIR:€47.693(vs.no-PIR:€35.293) Risparmiofiscale:€12.400 (totalematuratoal10°annosenzadisinvestireprimadellascadenzadelperiodo) PERIODODIPERMANENZAPERBENEFICIARE DELL’AGEVOLAZIONEFISCALE PERIODONELQUALEÈPOSSIBILE BENEFICIAREDELL’AGEVOLAZIONEFISCALE POSSIBILITÀ DI DISINVESTIRE LE QUOTE USUFRUENDO DELL’ESENZIONE DELL’IMPOSTA SUL CAPITAL GAIN ALLEGATO1ALLANEWSLETTER “PuntaalMadeinItalyerisparmisulCapitalGain”
  • 13. Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. Capogruppo del gruppo bancario Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. Sede legale Piazzale Lodi, 3 – 20137 Milano Telefono +39 02 7216 8000 / Fax +39 02 8901 0884 www.allianzbank.it allianzbank@pec.allianzbank.it Codice fiscale, Partita IVA e iscrizione al Registro delle imprese di Milano n. 09733300157 Capitale sociale Euro 119.000.000 int. vers. Iscritta all’albo delle banche e dei gruppi bancari Cod. ABI 3589 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Società, con socio unico, rientrante nell’area di consolidamento del bilancio del gruppo Allianz S.p.A. RK_opuPIR_0317Ed.03/17-5.000-AGNIDASIO