Forum a Vatican Insider sulla "strategia della comprensione" proposta da papa Francesco per pacificare la Terra Santa. Il vescovo salesiano Mons. Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense: "Papa Francesco ha indicato al mondo la necessità di un salto di qualità culturale e spirituale. La diplomazia non basta quando manca la convinzione culturalmente fondata della necessità della pace. Per fermare le armi in Terra Santa è indispensabile la conversione dei cuori e un salto di qualità nella mentalità, altrimenti nessuna pacificazione sarà duratura".
La coppia senza figli scopre un'altra feconditàOutDoor Setting
Silvestro e Antonella Paluzzi, Direttori della Scuola di Formazione, Ricerca e Counselling psicologico Outdoor Setting di Roma, hanno condotto un ritiro di due giorni a Poggio a Caiano, vicino Firenze, alle coppie sterili partecipanti, insieme a D. Paolo Anfuso, Alessio e Lucia Della Bella e Lorenzo e Paola Franchini. Al ritiro hanno offerto il loro contributo di riflessione al tema alcuni amici e professionisti, prima di tutto testimoni con la loro stessa vita di quanto da loro presentato nelle comunicazioni scientifiche. Nello stile della formazione integrale che viene proposta dai coniugi Paluzzi per la pastorale, con l'ausilio degli strumenti psicologici e in un orizzonte di fede, Silvestro Paluzzi ha tenuto la catechesi 'drammatizzata' mediante il modulo da loro ideato dei 'nodi esistenziali', ferite della storia personale, usando la metafora della corda e dei nodi, terminata con un kerigma sul piano esistenziale della sofferenza.
Nella mattinata dello stesso giorno i coniugi Paluzzi, avevano aperto la giornata con la preghiera e un'attività di tipo psicocorporeo, portando tutti i partecipanti fuori dell'aula (outdoor setting), nel parco dell'Hotel, invitando a svolgere un'attività di coppia con delle palline colorate lanciate l'un l'altro, in modi di lancio sempre più attenti a vivere in coppia l'attenzione e la delicatezza della relazione e dell'ascolto, metafora della relazione di coppia dove l'altro è Cristo. I formatori Paluzzi, hanno concluso il pomeriggio di domenica con il modulo delle ri-decisioni (versione indoor del crinale) chiamando a fare esperienza, qui e ora, nel kairos temporale, una coppia volontaria presente, offrendo loro di sperimentare l'uscita dall'impasse psicologico di coppia e ri-decidere oggi, sul 'crinale', con Cristo, in termini di desideri e progettualità di coppia ciò che considerano bene per loro, per il prossimo futuro, riscoprendo e affidando tutto alla volontà di Dio su di loro, e al confronto e alla verifica tra alcuni mesi con noi nella condivisione di un'altra opportunità residenziale.
Tarcisio bertone testimoni amore per pietroDailyFocusNews
Il cardinale Tarcisio Bertone nel suo libro “La diplomazia pontificia in un mondo globalizzato”, sulla diplomazia e i diplomatici pontifici.
Brano tratto dal volume “La diplomazia pontificia in un mondo globalizzato”, di Tarcisio Bertone
Cardinale,François Xavier,Nguyên,Van,Thuân.
Tu hai una patria, il Vietnam un paese tanto amato, lungo i secoli.
È la tua fierezza, la tua gioia:
ama le sue montagne e i suoi fiumi …
F. X. Nguyên Van Thuân.
Slide pensate e realizzate da Luisa Melo.
Mons enrico dal covolo senza cambiare la mentalità la diplomazia non ferma le armi
1. Mons Enrico Dal Covolo, "Senza cambiare la mentalità, la diplomazia
non ferma le armi"
Forum a Vatican Insider sulla "strategia della comprensione" proposta da papa Francesco
per pacificare la Terra Santa. Il vescovo salesiano Mons. Enrico Dal Covolo, rettore
della Pontificia Università Lateranense: "Papa Francesco ha indicato al mondo la
necessità di un salto di qualità culturale e spirituale. La diplomazia non basta quando
manca la convinzione culturalmente fondata della necessità della pace. Per fermare le armi
in Terra Santa è indispensabile la conversione dei cuori e un salto di qualità nella
mentalità, altrimenti nessuna pacificazione sarà duratura".
Mons Enrico Dal Covolo, Rettore lateranense
Senza un "cambiamento nel modo di pensare e nella formazione delle nuove generazioni"
il conflitto israeliano-palestinese non potrà mai essere risolto dalle strategie diplomatiche o
dai negoziati internazionali. "Serve una rivoluzione educativa e culturale per la pace in
Medio Oriente", concordano vescovi e diplomatici che Vatican Insider ha messo a
confronto sul conflitto nella Striscia di Gaza.
Il vescovo salesiano Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia Università
Lateranense richiama l'incontro in Vaticano tra Shimon Peres e Abu Mazen. "Papa
Francesco ha indicato al mondo la necessità di un salto di qualità culturale e spirituale -
spiega Dal Covolo - La diplomazia non basta quando manca la convinzione culturalmente
fondata della necessità della pace. Per fermare le armi in Terra Santa è indispensabile la
conversione dei cuori e un salto di qualità nella mentalità, altrimenti nessuna pacificazione
sarà duratura".
È appena tornato da un pellegrinaggio nei luoghi di Gesù il vescovo di Carpi Francesco
Cavina, per molti anni in Vaticano nel servizio diplomatico. "La diplomazia non è più
sufficiente per questo il Pontefice ha cercato di portare la questione mediorientale su un
livello soprannaturale con la preghiera per la pace - sottolinea Cavina - Da un punto di
vista delle possibilità umane si sono esaurite tutte le possibili strade per scongiurare la
guerra, quindi il discorso deve mutare prospettiva, occorre cambiare tavolo. Nel viaggio in
Terra Santa mi hanno molto impressionato gli incontri che ho avuto con famiglie cristiane,
ebree e musulmane. Le accomuna un senso profondo di sfiducia nei confronto di una
possibilità di pace. Confidano nell'opportunità di educare le nuove generazioni alla
conoscenza reciproca". Ancora oggi i bambini israeliani e palestini immaginano i loro
coetanei come "mostri" armati di fucili o di pietre. "Nel momento in cui si conosceranno e
si accorgeranno di essere uguali, la diplomazia e la preghiera avranno un valore aggiunto -
2. sottolinea Cavina - Per edificare la pace non basta partire dall'alto. Occorre creare dal
basso un contesto favorevole. I tempi saranno inevitabilmente lunghi ma è il senso del
tentativo di papa Francesco: aprire la strada a qualcosa di diverso. Gli aiuti economici
inviati in Terra Santa da tutto il mondo dati devono avere come condizione l'educazione
alla pace all'interno della scuola in modo che si smetta di vedere nell'altro un nemico".
Puntare sul futuro è anche l'impostazione di "Fides et labor", il fondo di solidarietà per
l'inserimento dei giovani. Al Sacro Convento di Assisi, epicentro delle mobilitazioni
cattoliche "no war", padre Enzo Fortunato, direttore della Rivista di San Francesco, è in
costante contatto con il confratello francescano padre Pierbattista Pizzaballa, custode di
Terra Santa. "Le armi sono disumane e l'impegno contro la guerra è dono di Dio ai
credenti - evidenza Fortunato - Papa Francesco ha aperto la via della preghiera e della
comprensione perché la pace è una realtà in divenire. Il Pontefice ci insegna a non
arrenderci, a continuare a impegnarci in prima persona, a pregare per purificare i cuori.
Malgrado le nubi del conflitto, la pace potrà lievitare negli animi quando l'odio lascerà il
posto alla condivisione della quotidianità".
FONTE: Vatican Insider