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POLIURETANO ESPANSO A NIDO D’APE
          (CLASSE IIB – CE 93/42/CEE)
 Favorisce la completa
      guarigione di:
   FERITE CRONICHE
 ULCERE DA DECUBITO
    ULCERE CRURALI
  ULCERE DIABETICHE
USTIONI, ESCORIAZIONI
 Ideale per la profilassi
     ANTIDECUBITO
MOMOSAN E’ UNA MEDICAZIONE


   PRIMARIA               SECONDARIA
                            Grazie all’azione
Grazie alla particolare    sinergica con altri
 struttura reticolare a    presidi idonei allo
                          stadio della lesione
      nido d’ape.           (PROTEOLITICI O
                             DISINFETTANTI)
AZIONE PRIMARIA
 Drena e assorbe le SECREZIONI in eccesso;
 Mantiene il MICRO CLIMA E L’AMBIENTE ideale alla lesione;
 Svolge una azione meccanica: MICROMASSAGGIO e
  APPORTO DI OSSIGENO stimolano la formazione dei
  MACROFAGI attivando la riparazione dei tessuti;
 Protegge la lesione dall’ annidarsi di nuovi GERMI e BATTERI;
 Protegge i margini PERI - LESIONALI;
 Si adatta in caso DI BORSE, FISTOLE e MARGINI
  SOTTOMINATI;
AZIONE SECONDARIA
 NEL CASO DI LESIONI INFETTE: Associato ad un
  disinfettante: ARGENTO o soluzione acquosa a base
  di IODOPOVIDONE diluita al 50%;

 NEL CASO DI LESIONI CON ESCARE: Associato ad un
  AUTOLITICO favorisce l’azione di DEBRIDEMENT;
COME AGISCE?
MOMOSAN medicazione in
Poliuretano espanso a nido d’ape

    BIANCO               NERO

 AZIONE MECCANICA    AZIONE MECCANICA DI
 DI ASSORBIMENTO E    SBRIGLIAMENTO E DA
    DI PROTEZIONE            FILTRO
MOMOSAN BIANCO
   La sua struttura a nido d’ape a pori misti a celle
aperte e chiuse, di medie dimensioni, gli conferisce
 un elevato potere assorbente che lo rende ideale
    per medicazioni di piaghe da decubito, ulcere
       secernenti, fistole secernenti, ustioni ed
                      escoriazioni.
E’ CONSIGLIABILE L’USO NELLA AZIONE PRIMARIA
    POICHE’ L’ASSOCIAZIONE CON ALTRI PRESIDI
      LIMITEREBBE LA CAPACITA’ ASSORBENTE
Consigli per la medicazione
           Riempire
     completamente la       Se all’interno della
           ferita con           lesione sono
    MOMOSAN BIANCO                 presenti
           e ricoprire        sacche, margini
    ampiamente la zona       sotto minati, sarà
          circostante        necessario prima
     utilizzando sempre          zaffare con
    MOMOSAN BIANCO.        MOMOSAN BIANCO.
    Fissare in modo che      Successivamente
    l’aria possa passare      procedere come
         liberamente        precedentemente
                                  descritto.
MOMOSAN NERO
La sua struttura a nido d’ape a pori aperti e celle di
    grandi dimensioni, gli conferisce una elevata
  capacità di sbrigliamento che lo rende ideale, da
     solo o in associazione ad altri presidi, per il
        debridement autolitico di piaghe da
   decubito, ulcere secernenti, fistole secernenti.
      LA SUA CAPACITA’ DA FILTRO NE RENDE
 CONSIGLIABILE L’USO NELLA AZIONE SECONDARIA
Consigli per la medicazione
           Riempire          Se all’interno della
     completamente la      lesione sono presenti
           ferita con      sacche, margini sotto
    MOMOSAN NERO e              minati, sarà
            ricoprire         necessario prima
    ampiamente la zona           zaffare con
          circostante        MOMOSAN NERO.
          utilizzando         Successivamente
    MOMOSAN BIANCO.           procedere come
    Fissare in modo che      precedentemente
    l’aria possa passare          descritto.
         liberamente
In caso di FERITE PROFONDE, FISTOLE, bisogna riempire
    con bende di MOMOSAN cercando di ripiegarle a
     fisarmonica. Procedere con la copertura come
               precedentemente indicato.
   Così facendo si facilita il cambio della medicazione.
Consigli per la medicazione

Suggerimenti per l'ulcera crurale          Suggerimenti per l'ulcera crurale
arteriosa.                                 venosa.
In assenza di occlusioni arteriose, la     La ferita, generalmente umida, va
lesione alla gamba o al piede può
essere medicata con l'applicazione di      riempita con compresse di MOMOSAN
bende MOMOSAN BIANCO, in modo              BIANCO; poi, si applica una benda
da stimolare la circolazione sanguigna.    MOMOSAN bianco larga 5 o 10 cm sotto
Iniziare ad avvolgere le bende il più in   la calza o la fasciatura elastica. Così si
alto possibile, partendo dalla regione
inguinale, sovrapponendole per metà        assicura un effetto riempitivo e, al
senza tenderle. Attorno alle               contempo, si favorisce la circolazione
articolazioni, sovrapporle per 3/4.        sanguigna.
Generalmente la benda non tende a
scivolare; all'occorrenza fissarla con
una rete tubolare.
Caso clinico: “DEIESCENZA SUTURA CHIRURGICA
     PER INTERVENTO DI MIOMECTOMIA”
ULCERA SACRALE
FISTOLA ADDOMINALE
Serve a valutare la quantità di agenti patogeni presenti su alcuni campioni,
prelevati prima del confezionamento e della commercializzazione di un articolo.
Solo dopo il superamento di questo test si attribuisce la CLASSE II B. Pertanto le
medicazioni di MOMOSAN, nelle lesioni infette, possono essere utilizzate anche
                                  NON STERILI
NUOVE PROSPETTIVE
NELLA PREVENZIONE
 DELLE ULCERE DA
    DECUBITO
Questo tipo di struttura è importante perché riesce ad esercitare
uno stimolo meccanico favorendo:
• una maggiore irrorazione sanguigna;
• una azione assorbente che impedisce eventuali ristagni di
  umidità sulla pelle del paziente e quindi la sua macerazione;
• una azione traspirante che lascia passare l’aria.
Il ridotto carico compressivo permette
una ripartizione praticamente uniforme
        della pressione d’appoggio.
 Può essere modellato con facilità; così
  grazie all’ingegnosità del personale di
    assistenza è possibile creare basi di
appoggio specifiche ai singoli casi, come
      rulli, cunei, basi per talloni ecc..
ALCUNI ESEMPI
Poliuretano espanso a nido d’ape


    BIANCO           VERDE

      AZIONE           AZIONE
   MECCANICA E      CLIMATIZZANTE
 DI ASSORBIMENTO
Agisce localmente sulla ferita e a “contatto” con la
  pelle stimola la vascolarizzazione, assicurando
quindi un miglior afflusso d’ossigeno e di sostanze
nutritive nella zona lesa (attivazione della ferita);
   mentre in caso di pelle ancora intatta svolge
               un’azione preventiva.
Favorisce una distribuzione uniforme della
pressione, che viene ripartita in maniera ideale su tutta
              la base di appoggio del corpo.
  Il sudore in eccesso viene assorbito portando ad un
            normale livello di umidità la pelle.
       Con un opportuno spessore non dà origine a
      pieghe, riducendo notevolmente il rischio di
            formazione di piaghe da decubito.
 La pelle del paziente risulta sempre a contatto con lo
 strato bianco, senza strati intermedi, al massimo con
                    tessuti di cotone.
Un clima bagnato-caldo, povero di ossigeno
  nelle zone di contatto pelle-pelle favorisce
l’insorgere di infezioni da funghi e dermatiti.
Un rimedio efficace, dall’azione preventiva e
 terapeutica, è data dall’applicazione di uno
          strato intermedio di 1-2-cm.
Applicazioni tipiche sono: tra le dita dei piedi,
 delle mani, tra le pieghe addominali, sotto il
             seno, sotto le ascelle….
Praticamente permeabile all’aria e all’acqua.
  La struttura è grezza, la superficie ruvida non
deve essere posta a contatto diretto con la pelle.
 Grazie alle sue particolari proprietà fa respirare
    le parti del corpo che a contatto con altre
superfici (letto, sedie, ecc..), sono sottoposte ad
un’alta concentrazione di umidità, prevenendo in
    modo efficace la macerazione della pelle.
Tra lo strato verde e la pelle viene sempre
 utilizzato uno strato o più strati intermedi di
bianco a secondo del peso del paziente, o della
   zona corporea interessata, al fine di trarre
     vantaggio dalla sua azione terapeutica.
   Può essere lavato a 60° in lavatrice, non è
    necessario procedere ad una asciugatura
manuale perché dopo la centrifuga risulta essere
              praticamente asciutto.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI
1) Se un paziente è molto pesante c’è il pericolo
  che “tocchi il fondo” , cioè comprima
  molto le lastre tanto da toccare la superficie
  sottostante, annullando così l’azione del
  presidio antidecubito.
Un metodo semplice per valutare se una zona
   corporea sta “toccando il fondo” è quello di
porre una mano distesa (col palmo in su) sotto le
    lastre nella zona a rischio. Se si riescono a
sentire le sporgenze ossee del paziente , significa
    che la superficie antidecubito è inefficace.
  Di conseguenza bisogna aumentare il numero
                delle lastre bianche.
2) Se la biancheria del letto è troppo tirata perché
      ben rimboccata sotto il materasso si crea
   “l’effetto amaca”, cioè la copertura non è più
    sufficientemente elastica per permettere al
  paziente di affondare nella superficie. Questo
    annulla in parte l’azione antidecubito della
 superficie poiché il peso del paziente non viene
      ridistribuito su una superficie più ampia.
SE IL PAZIENTE E’ COSTRETTO A
     USARE IL PANNOLONE.
Interporre tra cute e pannolone una lastra di poliuretano
   espanso a nido d’ape bianca, misura 59x49x0,5cm.

                   Così facendo si ottiene:
1)La traspirazione della cute a contatto con il pannolone;
2) Nel caso in cui sia presente già una lesione al 1°stadio
  non abbiamo la necessità di trattarla con altri presidi;
       3) Le feci vengono bloccate al momento della
                         evacuazione;
4) Non inficiamo l’effetto della prevenzione sottostante.
   Il paziente dovrà essere cateterizzato per evitare la
                   macerazione della cute.
Postura seduta
L’uso di cuscini antidecubito ha lo
 scopo di ampliare la superficie di
appoggio e distribuire con maggiore
         uniformità i carichi
Il cuscino ideale deve avere una
conformazione anatomica; deve
  essere antiscivolo; facilmente
     sanificabile e riparabile.
     (Facciamo prevenzione
  solamente nella zona sacrale)
Percentuale di distribuzione del
  peso sui componenti della
          carrozzina
L’alternativa
da usare su tutti i punti di carico
   (schienale, sedile, braccioli, pedane)
ALCUNI ESEMPI
IMPORTANTE
Prevenzione nei comportamenti
 ma anche nel corretto utilizzo
  degli ausili antidecubito, che
 occorre conoscere per poterli
       utilizzare al meglio
L’utilizzo di un ausilio
    antidecubito, anche se
       specifico e di alta
tecnologia, non deve indurre
    ad una diminuzione del
  livello di attenzione e non
      deve sollevare dalla
 responsabilità di formulare
      e/o mettere in atto i
   protocolli di prevenzione
 delle lesioni da decubito da
     parte del personale di
            assistenza.
•   Il MOMOSAN rappresenta una medicazione innovativa nella
    gestione dei pazienti con ulcere cutanee;
•   I diversi formati e le diverse tipologie facilita l’operatore sia
    durante il trattamento degli stadi della lesione sia nelle fasi
    della riparazione tessutale;
•   Migliora la qualità di vita dei pazienti riducendo la
    sintomatologia dolorosa;
•   Rappresenta, nella prevenzione, una valida alternativa;
•   Permette la ripartizione e l’azzeramento dei carichi compressivi
    su tutta la superficie di appoggio;
•   Favorisce la traspirazione della cute;
•   Consente all’operatore di essere modellato per creare basi di
    appoggio specifiche ai singoli casi;
•   Favorisce il rapporto costo-beneficio.
Momosan
Momosan
Momosan
Momosan

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Momosan

  • 1. POLIURETANO ESPANSO A NIDO D’APE (CLASSE IIB – CE 93/42/CEE) Favorisce la completa guarigione di: FERITE CRONICHE ULCERE DA DECUBITO ULCERE CRURALI ULCERE DIABETICHE USTIONI, ESCORIAZIONI Ideale per la profilassi ANTIDECUBITO
  • 2. MOMOSAN E’ UNA MEDICAZIONE PRIMARIA SECONDARIA Grazie all’azione Grazie alla particolare sinergica con altri struttura reticolare a presidi idonei allo stadio della lesione nido d’ape. (PROTEOLITICI O DISINFETTANTI)
  • 3. AZIONE PRIMARIA  Drena e assorbe le SECREZIONI in eccesso;  Mantiene il MICRO CLIMA E L’AMBIENTE ideale alla lesione;  Svolge una azione meccanica: MICROMASSAGGIO e APPORTO DI OSSIGENO stimolano la formazione dei MACROFAGI attivando la riparazione dei tessuti;  Protegge la lesione dall’ annidarsi di nuovi GERMI e BATTERI;  Protegge i margini PERI - LESIONALI;  Si adatta in caso DI BORSE, FISTOLE e MARGINI SOTTOMINATI;
  • 4. AZIONE SECONDARIA  NEL CASO DI LESIONI INFETTE: Associato ad un disinfettante: ARGENTO o soluzione acquosa a base di IODOPOVIDONE diluita al 50%;  NEL CASO DI LESIONI CON ESCARE: Associato ad un AUTOLITICO favorisce l’azione di DEBRIDEMENT;
  • 6. MOMOSAN medicazione in Poliuretano espanso a nido d’ape BIANCO NERO AZIONE MECCANICA AZIONE MECCANICA DI DI ASSORBIMENTO E SBRIGLIAMENTO E DA DI PROTEZIONE FILTRO
  • 7. MOMOSAN BIANCO La sua struttura a nido d’ape a pori misti a celle aperte e chiuse, di medie dimensioni, gli conferisce un elevato potere assorbente che lo rende ideale per medicazioni di piaghe da decubito, ulcere secernenti, fistole secernenti, ustioni ed escoriazioni. E’ CONSIGLIABILE L’USO NELLA AZIONE PRIMARIA POICHE’ L’ASSOCIAZIONE CON ALTRI PRESIDI LIMITEREBBE LA CAPACITA’ ASSORBENTE
  • 8. Consigli per la medicazione Riempire completamente la Se all’interno della ferita con lesione sono MOMOSAN BIANCO presenti e ricoprire sacche, margini ampiamente la zona sotto minati, sarà circostante necessario prima utilizzando sempre zaffare con MOMOSAN BIANCO. MOMOSAN BIANCO. Fissare in modo che Successivamente l’aria possa passare procedere come liberamente precedentemente descritto.
  • 9. MOMOSAN NERO La sua struttura a nido d’ape a pori aperti e celle di grandi dimensioni, gli conferisce una elevata capacità di sbrigliamento che lo rende ideale, da solo o in associazione ad altri presidi, per il debridement autolitico di piaghe da decubito, ulcere secernenti, fistole secernenti. LA SUA CAPACITA’ DA FILTRO NE RENDE CONSIGLIABILE L’USO NELLA AZIONE SECONDARIA
  • 10. Consigli per la medicazione Riempire Se all’interno della completamente la lesione sono presenti ferita con sacche, margini sotto MOMOSAN NERO e minati, sarà ricoprire necessario prima ampiamente la zona zaffare con circostante MOMOSAN NERO. utilizzando Successivamente MOMOSAN BIANCO. procedere come Fissare in modo che precedentemente l’aria possa passare descritto. liberamente
  • 11. In caso di FERITE PROFONDE, FISTOLE, bisogna riempire con bende di MOMOSAN cercando di ripiegarle a fisarmonica. Procedere con la copertura come precedentemente indicato. Così facendo si facilita il cambio della medicazione.
  • 12. Consigli per la medicazione Suggerimenti per l'ulcera crurale Suggerimenti per l'ulcera crurale arteriosa. venosa. In assenza di occlusioni arteriose, la La ferita, generalmente umida, va lesione alla gamba o al piede può essere medicata con l'applicazione di riempita con compresse di MOMOSAN bende MOMOSAN BIANCO, in modo BIANCO; poi, si applica una benda da stimolare la circolazione sanguigna. MOMOSAN bianco larga 5 o 10 cm sotto Iniziare ad avvolgere le bende il più in la calza o la fasciatura elastica. Così si alto possibile, partendo dalla regione inguinale, sovrapponendole per metà assicura un effetto riempitivo e, al senza tenderle. Attorno alle contempo, si favorisce la circolazione articolazioni, sovrapporle per 3/4. sanguigna. Generalmente la benda non tende a scivolare; all'occorrenza fissarla con una rete tubolare.
  • 13. Caso clinico: “DEIESCENZA SUTURA CHIRURGICA PER INTERVENTO DI MIOMECTOMIA”
  • 14.
  • 17. Serve a valutare la quantità di agenti patogeni presenti su alcuni campioni, prelevati prima del confezionamento e della commercializzazione di un articolo. Solo dopo il superamento di questo test si attribuisce la CLASSE II B. Pertanto le medicazioni di MOMOSAN, nelle lesioni infette, possono essere utilizzate anche NON STERILI
  • 18. NUOVE PROSPETTIVE NELLA PREVENZIONE DELLE ULCERE DA DECUBITO
  • 19. Questo tipo di struttura è importante perché riesce ad esercitare uno stimolo meccanico favorendo: • una maggiore irrorazione sanguigna; • una azione assorbente che impedisce eventuali ristagni di umidità sulla pelle del paziente e quindi la sua macerazione; • una azione traspirante che lascia passare l’aria.
  • 20. Il ridotto carico compressivo permette una ripartizione praticamente uniforme della pressione d’appoggio. Può essere modellato con facilità; così grazie all’ingegnosità del personale di assistenza è possibile creare basi di appoggio specifiche ai singoli casi, come rulli, cunei, basi per talloni ecc..
  • 22. Poliuretano espanso a nido d’ape BIANCO VERDE AZIONE AZIONE MECCANICA E CLIMATIZZANTE DI ASSORBIMENTO
  • 23. Agisce localmente sulla ferita e a “contatto” con la pelle stimola la vascolarizzazione, assicurando quindi un miglior afflusso d’ossigeno e di sostanze nutritive nella zona lesa (attivazione della ferita); mentre in caso di pelle ancora intatta svolge un’azione preventiva.
  • 24. Favorisce una distribuzione uniforme della pressione, che viene ripartita in maniera ideale su tutta la base di appoggio del corpo. Il sudore in eccesso viene assorbito portando ad un normale livello di umidità la pelle. Con un opportuno spessore non dà origine a pieghe, riducendo notevolmente il rischio di formazione di piaghe da decubito. La pelle del paziente risulta sempre a contatto con lo strato bianco, senza strati intermedi, al massimo con tessuti di cotone.
  • 25. Un clima bagnato-caldo, povero di ossigeno nelle zone di contatto pelle-pelle favorisce l’insorgere di infezioni da funghi e dermatiti. Un rimedio efficace, dall’azione preventiva e terapeutica, è data dall’applicazione di uno strato intermedio di 1-2-cm. Applicazioni tipiche sono: tra le dita dei piedi, delle mani, tra le pieghe addominali, sotto il seno, sotto le ascelle….
  • 26. Praticamente permeabile all’aria e all’acqua. La struttura è grezza, la superficie ruvida non deve essere posta a contatto diretto con la pelle. Grazie alle sue particolari proprietà fa respirare le parti del corpo che a contatto con altre superfici (letto, sedie, ecc..), sono sottoposte ad un’alta concentrazione di umidità, prevenendo in modo efficace la macerazione della pelle.
  • 27. Tra lo strato verde e la pelle viene sempre utilizzato uno strato o più strati intermedi di bianco a secondo del peso del paziente, o della zona corporea interessata, al fine di trarre vantaggio dalla sua azione terapeutica. Può essere lavato a 60° in lavatrice, non è necessario procedere ad una asciugatura manuale perché dopo la centrifuga risulta essere praticamente asciutto.
  • 28. CONSIGLI E SUGGERIMENTI 1) Se un paziente è molto pesante c’è il pericolo che “tocchi il fondo” , cioè comprima molto le lastre tanto da toccare la superficie sottostante, annullando così l’azione del presidio antidecubito.
  • 29. Un metodo semplice per valutare se una zona corporea sta “toccando il fondo” è quello di porre una mano distesa (col palmo in su) sotto le lastre nella zona a rischio. Se si riescono a sentire le sporgenze ossee del paziente , significa che la superficie antidecubito è inefficace. Di conseguenza bisogna aumentare il numero delle lastre bianche.
  • 30. 2) Se la biancheria del letto è troppo tirata perché ben rimboccata sotto il materasso si crea “l’effetto amaca”, cioè la copertura non è più sufficientemente elastica per permettere al paziente di affondare nella superficie. Questo annulla in parte l’azione antidecubito della superficie poiché il peso del paziente non viene ridistribuito su una superficie più ampia.
  • 31. SE IL PAZIENTE E’ COSTRETTO A USARE IL PANNOLONE.
  • 32. Interporre tra cute e pannolone una lastra di poliuretano espanso a nido d’ape bianca, misura 59x49x0,5cm. Così facendo si ottiene: 1)La traspirazione della cute a contatto con il pannolone; 2) Nel caso in cui sia presente già una lesione al 1°stadio non abbiamo la necessità di trattarla con altri presidi; 3) Le feci vengono bloccate al momento della evacuazione; 4) Non inficiamo l’effetto della prevenzione sottostante. Il paziente dovrà essere cateterizzato per evitare la macerazione della cute.
  • 34. L’uso di cuscini antidecubito ha lo scopo di ampliare la superficie di appoggio e distribuire con maggiore uniformità i carichi
  • 35. Il cuscino ideale deve avere una conformazione anatomica; deve essere antiscivolo; facilmente sanificabile e riparabile. (Facciamo prevenzione solamente nella zona sacrale)
  • 36. Percentuale di distribuzione del peso sui componenti della carrozzina
  • 37. L’alternativa da usare su tutti i punti di carico (schienale, sedile, braccioli, pedane)
  • 40. Prevenzione nei comportamenti ma anche nel corretto utilizzo degli ausili antidecubito, che occorre conoscere per poterli utilizzare al meglio
  • 41. L’utilizzo di un ausilio antidecubito, anche se specifico e di alta tecnologia, non deve indurre ad una diminuzione del livello di attenzione e non deve sollevare dalla responsabilità di formulare e/o mettere in atto i protocolli di prevenzione delle lesioni da decubito da parte del personale di assistenza.
  • 42. Il MOMOSAN rappresenta una medicazione innovativa nella gestione dei pazienti con ulcere cutanee; • I diversi formati e le diverse tipologie facilita l’operatore sia durante il trattamento degli stadi della lesione sia nelle fasi della riparazione tessutale; • Migliora la qualità di vita dei pazienti riducendo la sintomatologia dolorosa; • Rappresenta, nella prevenzione, una valida alternativa; • Permette la ripartizione e l’azzeramento dei carichi compressivi su tutta la superficie di appoggio; • Favorisce la traspirazione della cute; • Consente all’operatore di essere modellato per creare basi di appoggio specifiche ai singoli casi; • Favorisce il rapporto costo-beneficio.