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Messico, 6 Aprile 2017
“Miei semi, non accettate mai un no come risposta,
perché potete TRASFORMARE!
In una scuola di danza c’erano molte bambine, tutte con la illusione
di essere la ballerina numero uno, sognavano tutte di poter essere la stella
del Bolshoi, il Lago dei Cigni, Isela e questa illusione le faceva impegnare
ancora di più nella danza.
Fra loro c’era una bambina che aveva lottato moltissimo, questa
bambina sin da piccola aveva detto a sua madre: “Voglio essere
ballerina” e sua madre fece tutto il possibile per portarla alla scuola
migliore. Lavorava senza tregua, dopo la danza entrava in casa, aiutava
sua madre e poi andava in camera sua per continuare gli esercizi, voleva
essere una stella, l’aveva nel sangue, era la sua vita, era tutto per lei.
Alla scuola parlavano molto bene della
bambina, dei suoi meriti, di come avanzava e della
sua tecnica che era raffinata. Era pronta per
essere scelta dalla Gran Opera. Fu annunciata la
visita del gran maestro per le selezioni per
l’Opera di Parigi e poi al Bolshoi. Quando si
presentò davanti al maestro, iniziò la sua
esposizione. Meravigliosa! La più spettacolare
mai vista.
Tutti applaudivano, piangevano, erano solo elogi per lei. Quando
terminò andò a salutare il maestro e gli disse: “Sono qui”, il maestro la
guardò e le disse: “Non servi come ballerina, non vali, puoi cercarti un
altro lavoro”.
La bambina guardò il professore, le si riempirono gli occhi di
lacrime, abbassò il capo e corse via. Che frustrazione! Che dolore! Che
disgrazia per lei! Lì aveva riposto tutte le sue speranze, si era sacrificata,
aveva lavorato, sapeva di averlo fatto benissimo. Come era possibile che il
maestro le avesse detto che non serviva? Allora con rabbia prese le sue
scarpette e le buttò via, andò a casa, pianse e non si riusciva a consolarla.
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Passarono i mesi e gli anni, cercò un lavoro, poi si sposò ed ebbe
due figli, una vita delle più banali, delle più normali, insipida.
In estate presentarono alla Gran Opera la danza che lei aveva
presentato, c’era lo stesso professore che le disse quelle parole e pensò:
“Vado a vederlo”. Assistette allo spettacolo piangendo molto e alla fine
andò a visitare il professore dicendogli: “Buongiorno signor professore,
forse lei non si ricorda di me, ma le sue parole furono decisive, mi disse
che come ballerina non servivo e che cercassi un altro lavoro e così feci”.
Il professore la guardò e le disse: “Si che mi ricordo di te, non c’è
mai stata una ballerina eccezionale come te, eri la migliore e sarai sempre
la migliore”. “Ma come?! Se mi ha detto il contrario”, “In effetti, non
aspettare maaaai che ti elogino, né che ti dicano che sei l’unica e non
ascoltare le critiche LOTTA, LOTTA NELLA
TUA VITA ANCHE SE TI DICONO CHE
NON VALI NIENTE! Se tu fossi tornata, se
avessi buttato giù la porta, se tu avessi insistito,
oggi la stella saresti tu. Non devi mai
accontentarti di ciò che ti dicono, non ascoltare
le critiche, LOTTA per il tuo ideale, abbi
fiducia in te. ABBI FIDUCIA IN TE! Se solo le mie parole ti hanno fatto
abbassare le braccia, significa che mai saresti stata una ballerina, perché
avresti abbassato le braccia ogni volta che avessi ricevuto un rimprovero o
che ti avessero criticato un punto o una posizione del piede, bisogna
saper incassare, Accettare e Trasformare”.
Quella bambina era già una donna e vide che aveva distrutto la sua
vita per aver creduto a qualcosa senza fondamento, per non aver avuto
fiducia in lei stessa e per non aver lottato, perché sapeva che valeva, ma
sono prove che ci vengono poste ogni giorno, se non le vinciamo significa
che non valiamo per andare più lontano, per fare grandi cose e per
mangiarci il mondo.
Miei giovani, per molto che dicano i vostri genitori o i professori,
mantenete la forza, l’autostima in voi e lottate per le vostre illusioni e
mete.
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Conosco molte bambine, specialmente una cui sempre dicevo che
aveva quattro pance per digerire e non è mai sufficiente, ma questa
bambina si è già persa, perché non ha voluto evolvere, non ha voluto
cambiare, oggi è adulta e prosegue nella società, lavorando, vivendo in
affitto in una stanza che condivide con altre e senza nulla, senza illusioni, e
dopo tanti anni non so se sono venti, trenta, non ha conseguito nulla.
Perché? Per aver voluto chiudere gli occhi e non voler vedere.
Miei semi anche se i professori vi dicono qualcosa di forte o sono
molto duri Lottate! Possono parlare, ma mai colpire la vostra Fede, la
vostra autostima e soprattutto
non lasciatevi andare, quando
l’ego è ferito non siete voi, è
semplicemente l’ego e voi mie
stelle siete molto più grandi di
un semplice ego; pensate a
quella ballerina che sarebbe
stata una stella internazionale e voi arriverete perché nulla può colpirvi se
mantenete la vostra Fede e la Forza interiore.
Solamente può offendere colui che può, noooon colui che vuole,
ricordatevi queste parole, così soffrirete di meno e il vostro ego sarà meno
ferito.
Potrei spiegarvi la storia di un altro bambino che era il più furbo
della classe e sentendolo il suo ego si indispettì e da allora va avanti un
po’ ferito, ma tutto dipenderà dalla importanza che darà al suo ego, non
alla sua anima.
Lottate e vincerete, siete Luce dell’Universo, siete stelle del
firmamento. Chi può raggiungerle? Solo la vostra anima, nessuno può
toccarle con la mano, ma con il cuore si.
Miei semi vi amo, mie stelle brillate, siate sempre le prime e le più
grandi, vi vedranno dal cielo e con voi ci sarà sempre il Maestro.