SlideShare a Scribd company logo
Piumini d’oro

Oggi parte la quotazione di Moncler, storica azienda produttrice di abbigliamento invernale che, tra alti e bassi,
ha saputo rilanciarsi e diventare un best seller nel suo segmento di mercato. Chi non è più giovanissimo, e tra
noi immagino ce ne sia più d’uno, ricorderà i mitici anni ’80 e il fenomeno dei “paninari” che, infestando le
metropoli, calzavano Timberland e indossavano, per l’appunto, il piumino Moncler.
Fenomeno così popolare, quello del paninaro, da diventare una macchietta televisiva nella trasmissione Drive In
(che, per inciso, nasceva esattamente trent’anni fa) e renderlo noto al pubblico di massa. O forse è il fenomeno
stesso che ha fatto diventare famoso Enzo Braschi, il comico che ne faceva la parodia. Ma non ci interessa.

In ogni caso, l’azienda nata in Francia a cavallo degli anni ’50 a Monestier de Clermont (da cui l’acronimo
Moncler) dopo un periodo di fulgore, non certo e non solo per il succitato fenomeno, iniziò un declino che la
fece scivolare ai margini delle mode del momento. E’ solo negli anni 2000, col passaggio di proprietà in mani
italiane, prima quelle di Finpart e poi di Remo Ruffini, attuale dominus, che il noto marchio riprende vigore fino
a diventare un brand riconosciuto in tutto il mondo.
In mezzo, in questi anni, ad aiutare Ruffini ci sono stati due fondi di private equity stranieri, Eurazeo (Francia) e
Carlyle (Usa), che fino a oggi ne detenevano complessivamente la maggioranza, e più recentemente un’azienda
italiana, la Tamburi Investment Partners, merchant bank presieduta da Giovanni Tamburi.

Fin qui, con grande sintesi, l’excursus storico. E siamo a oggi. Ne parlo perché, a prescindere dall’inevitabile
botto di oggi sul mercato, considerando l’attesa, l’enorme richiesta (trenta volte superiore all’offerta) e i numeri
aziendali, ci sono due aspetti che mi piace evidenziare.

Il primo. Ci sono diversi motivi per cui un’azienda decide di quotarsi (finanziare la crescita, internazionalizzare
l’impresa, ecc), e tra questi la “legittima” aspirazione a fare cassa. Bene. Ciò che rende assolutamente
particolare questa quotazione è che, per quanto risulta, a vendere parte delle proprie quote saranno i due fondi
di private equity, ma non Remo Ruffini che quindi diventerà primo azionista di Moncler. A mia memoria è il
primo caso di un’imprenditore che, rilevata un’azienda dieci anni prima e decuplicato il fatturato in quel lasso
di tempo, ritiene di non monetizzare almeno una parte della sua fatica, ma resta totalmente investito. Chapeau.
Il secondo. Moncler, al pari di Ferragamo, Tod’s, Luxottica (e poche altre, per la verità) rappresenta la conferma
di come in Italia esista capacità imprenditoriale, lungimiranza e qualità in un segmento di mercato,
genericamente definito del lusso, che è certamente un fiore all’occhiello del nostro Paese.

Moncler è e continuerà a essere un caso di successo, e chi vi investirà con ogni probabilità resterà soddisfatto.
Che sia di esempio per altre aziende che potrebbero, al pari di quelle citate, contribuire alla crescita dell’Italia.

E che sia di monito per quei piccoli uomini che ci governano o che stanno all’opposizione: cambino registro e
puntino pesantemente su quelle eccellenze che esprimiamo in quei settori che tutto il mondo ci invidia: lusso,
turismo, cucina, arte.
Numero 20 del 16 dicembre 2013

Marcello Agnello

More Related Content

More from Marcello Agnello

Mercati € Mercanti n.7
Mercati € Mercanti n.7Mercati € Mercanti n.7
Mercati € Mercanti n.7
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti n. 6
Mercati € Mercanti n. 6 Mercati € Mercanti n. 6
Mercati € Mercanti n. 6
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti n. 5
Mercati € Mercanti n. 5 Mercati € Mercanti n. 5
Mercati € Mercanti n. 5
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti n. 4
Mercati € Mercanti n. 4Mercati € Mercanti n. 4
Mercati € Mercanti n. 4
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti n. 3
Mercati € Mercanti n. 3 Mercati € Mercanti n. 3
Mercati € Mercanti n. 3
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti n. 2
Mercati € Mercanti n. 2 Mercati € Mercanti n. 2
Mercati € Mercanti n. 2
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti n.1
Mercati € Mercanti n.1 Mercati € Mercanti n.1
Mercati € Mercanti n.1
Marcello Agnello
 
2016 12 world excellence
2016 12 world excellence2016 12 world excellence
2016 12 world excellence
Marcello Agnello
 
Presentazione
PresentazionePresentazione
Presentazione
Marcello Agnello
 
Millennium Sim è
Millennium Sim èMillennium Sim è
Millennium Sim è
Marcello Agnello
 
2015 08 bluerating
2015 08 bluerating2015 08 bluerating
2015 08 bluerating
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 41
Mercati € Mercanti _ numero 41Mercati € Mercanti _ numero 41
Mercati € Mercanti _ numero 41
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 40
Mercati € Mercanti _ numero 40Mercati € Mercanti _ numero 40
Mercati € Mercanti _ numero 40
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 39
Mercati € Mercanti _ numero 39Mercati € Mercanti _ numero 39
Mercati € Mercanti _ numero 39
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 38
Mercati € Mercanti _ numero 38Mercati € Mercanti _ numero 38
Mercati € Mercanti _ numero 38
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 37
Mercati € Mercanti _ numero 37Mercati € Mercanti _ numero 37
Mercati € Mercanti _ numero 37
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 36
Mercati € Mercanti _ numero 36Mercati € Mercanti _ numero 36
Mercati € Mercanti _ numero 36
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 35
Mercati € Mercanti _ numero 35Mercati € Mercanti _ numero 35
Mercati € Mercanti _ numero 35
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 34
Mercati € Mercanti _ numero 34Mercati € Mercanti _ numero 34
Mercati € Mercanti _ numero 34
Marcello Agnello
 
Mercati € Mercanti _ numero 32
Mercati € Mercanti _ numero 32Mercati € Mercanti _ numero 32
Mercati € Mercanti _ numero 32Marcello Agnello
 

More from Marcello Agnello (20)

Mercati € Mercanti n.7
Mercati € Mercanti n.7Mercati € Mercanti n.7
Mercati € Mercanti n.7
 
Mercati € Mercanti n. 6
Mercati € Mercanti n. 6 Mercati € Mercanti n. 6
Mercati € Mercanti n. 6
 
Mercati € Mercanti n. 5
Mercati € Mercanti n. 5 Mercati € Mercanti n. 5
Mercati € Mercanti n. 5
 
Mercati € Mercanti n. 4
Mercati € Mercanti n. 4Mercati € Mercanti n. 4
Mercati € Mercanti n. 4
 
Mercati € Mercanti n. 3
Mercati € Mercanti n. 3 Mercati € Mercanti n. 3
Mercati € Mercanti n. 3
 
Mercati € Mercanti n. 2
Mercati € Mercanti n. 2 Mercati € Mercanti n. 2
Mercati € Mercanti n. 2
 
Mercati € Mercanti n.1
Mercati € Mercanti n.1 Mercati € Mercanti n.1
Mercati € Mercanti n.1
 
2016 12 world excellence
2016 12 world excellence2016 12 world excellence
2016 12 world excellence
 
Presentazione
PresentazionePresentazione
Presentazione
 
Millennium Sim è
Millennium Sim èMillennium Sim è
Millennium Sim è
 
2015 08 bluerating
2015 08 bluerating2015 08 bluerating
2015 08 bluerating
 
Mercati € Mercanti _ numero 41
Mercati € Mercanti _ numero 41Mercati € Mercanti _ numero 41
Mercati € Mercanti _ numero 41
 
Mercati € Mercanti _ numero 40
Mercati € Mercanti _ numero 40Mercati € Mercanti _ numero 40
Mercati € Mercanti _ numero 40
 
Mercati € Mercanti _ numero 39
Mercati € Mercanti _ numero 39Mercati € Mercanti _ numero 39
Mercati € Mercanti _ numero 39
 
Mercati € Mercanti _ numero 38
Mercati € Mercanti _ numero 38Mercati € Mercanti _ numero 38
Mercati € Mercanti _ numero 38
 
Mercati € Mercanti _ numero 37
Mercati € Mercanti _ numero 37Mercati € Mercanti _ numero 37
Mercati € Mercanti _ numero 37
 
Mercati € Mercanti _ numero 36
Mercati € Mercanti _ numero 36Mercati € Mercanti _ numero 36
Mercati € Mercanti _ numero 36
 
Mercati € Mercanti _ numero 35
Mercati € Mercanti _ numero 35Mercati € Mercanti _ numero 35
Mercati € Mercanti _ numero 35
 
Mercati € Mercanti _ numero 34
Mercati € Mercanti _ numero 34Mercati € Mercanti _ numero 34
Mercati € Mercanti _ numero 34
 
Mercati € Mercanti _ numero 32
Mercati € Mercanti _ numero 32Mercati € Mercanti _ numero 32
Mercati € Mercanti _ numero 32
 

Mercati € Mercanti _ numero 20

  • 1. Piumini d’oro Oggi parte la quotazione di Moncler, storica azienda produttrice di abbigliamento invernale che, tra alti e bassi, ha saputo rilanciarsi e diventare un best seller nel suo segmento di mercato. Chi non è più giovanissimo, e tra noi immagino ce ne sia più d’uno, ricorderà i mitici anni ’80 e il fenomeno dei “paninari” che, infestando le metropoli, calzavano Timberland e indossavano, per l’appunto, il piumino Moncler. Fenomeno così popolare, quello del paninaro, da diventare una macchietta televisiva nella trasmissione Drive In (che, per inciso, nasceva esattamente trent’anni fa) e renderlo noto al pubblico di massa. O forse è il fenomeno stesso che ha fatto diventare famoso Enzo Braschi, il comico che ne faceva la parodia. Ma non ci interessa. In ogni caso, l’azienda nata in Francia a cavallo degli anni ’50 a Monestier de Clermont (da cui l’acronimo Moncler) dopo un periodo di fulgore, non certo e non solo per il succitato fenomeno, iniziò un declino che la fece scivolare ai margini delle mode del momento. E’ solo negli anni 2000, col passaggio di proprietà in mani italiane, prima quelle di Finpart e poi di Remo Ruffini, attuale dominus, che il noto marchio riprende vigore fino a diventare un brand riconosciuto in tutto il mondo. In mezzo, in questi anni, ad aiutare Ruffini ci sono stati due fondi di private equity stranieri, Eurazeo (Francia) e Carlyle (Usa), che fino a oggi ne detenevano complessivamente la maggioranza, e più recentemente un’azienda italiana, la Tamburi Investment Partners, merchant bank presieduta da Giovanni Tamburi. Fin qui, con grande sintesi, l’excursus storico. E siamo a oggi. Ne parlo perché, a prescindere dall’inevitabile botto di oggi sul mercato, considerando l’attesa, l’enorme richiesta (trenta volte superiore all’offerta) e i numeri aziendali, ci sono due aspetti che mi piace evidenziare. Il primo. Ci sono diversi motivi per cui un’azienda decide di quotarsi (finanziare la crescita, internazionalizzare l’impresa, ecc), e tra questi la “legittima” aspirazione a fare cassa. Bene. Ciò che rende assolutamente particolare questa quotazione è che, per quanto risulta, a vendere parte delle proprie quote saranno i due fondi di private equity, ma non Remo Ruffini che quindi diventerà primo azionista di Moncler. A mia memoria è il primo caso di un’imprenditore che, rilevata un’azienda dieci anni prima e decuplicato il fatturato in quel lasso di tempo, ritiene di non monetizzare almeno una parte della sua fatica, ma resta totalmente investito. Chapeau. Il secondo. Moncler, al pari di Ferragamo, Tod’s, Luxottica (e poche altre, per la verità) rappresenta la conferma di come in Italia esista capacità imprenditoriale, lungimiranza e qualità in un segmento di mercato, genericamente definito del lusso, che è certamente un fiore all’occhiello del nostro Paese. Moncler è e continuerà a essere un caso di successo, e chi vi investirà con ogni probabilità resterà soddisfatto. Che sia di esempio per altre aziende che potrebbero, al pari di quelle citate, contribuire alla crescita dell’Italia. E che sia di monito per quei piccoli uomini che ci governano o che stanno all’opposizione: cambino registro e puntino pesantemente su quelle eccellenze che esprimiamo in quei settori che tutto il mondo ci invidia: lusso, turismo, cucina, arte. Numero 20 del 16 dicembre 2013 Marcello Agnello