Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Nota di aggiornamento dell'Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, presentato all'Assemblea Generale 2014 - Roma Auditorium Conciliazione - 5 giugno 2014
La presentazione della ricercatrice dell'Indire Antonella Zuccaro in occasione del seminario tecnico di Roma (5 novembre 2015) per la predisposizione delle Linee Guida per la semplificazione e la promozione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
I vincoli alla crescita di medio termine per l’economia italiana: il capitale umano * l'intervento di Andrea Gavosto al convegno di presentazione del Rapporto di Previsione Prometeia * Bologna 24 aprile 2015
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno "Tagliamo le tasse, non tassiamo la crescita" - Roma, 29 luglio 2014
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.Salvatore Vescina
Questa presentazione al Forum PA 2018 riepiloga i contenuti di un documento che è un vero e proprio strumento di policy.
Per strumenti finanziari, nel lessico europeo* si intendono le <<Misure di sostegno finanziario per conseguire uno o più obiettivi strategici specifici dell'Unione in forma di investimenti azionari o quasi-azionari, prestiti o garanzie, o altri strumenti di condivisione del rischio, se del caso associati a sovvenzioni>>.
*Cfr. Regolamento Finanziario n .966/2012 art. 2 , lett. p).
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Kaiti_expansion
«Siamo il sesto paese più ricco al mondo e il quinto per ricchezza pro capite davanti a Regno Unito e Giappone. Dal 2007 la ricchezza delle famiglie italiane è crescita da 5.882 miliardi a 8.744 miliardi, e il 46% di questa ricchezza è detenuta dal 10% delle famiglie. Anche se la ricchezza è aumentata, dalla fine del 2007 ha subito un decremento del 9% in termini reali: una misura sufficiente per generare una percezione di povertà molto forte. Gli italiani non sono effettivamente più poveri, ma sentono di avere una disponibilità economica ridotta. Occorre modificare il nostro pensiero alla radice, dare il giusto peso alle difficoltà degli ultimi anni, in quanto scalfiscono solo in parte quell’enorme incremento di ricchezza che abbiamo generato. Dobbiamo liberarci da ancoraggi mentali che ci spingono a guardare sempre negli specchietti retrovisori. Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a comportarci nello stesso modo».
L’obiettivo principale del progetto Istat " Sviluppo di un sistema di indicatori di capitale umano " è quello di
costituire un sistema informativo tematico che raccolga in un unico spazio indicatori considerati
fondamentali relativi al capitale umano e consenta agli utenti di accedere a questo tipo di informazioni
attraverso un canale specifico. Negli ultimi anni la letteratura teorica ed empirica sul tema del capitale
umano identifica un numero molto elevato di indicatori potenzialmente significativi per misurare il
fenomeno. La scelta finale ha tenuto conto delle discussioni, suggerimenti e valutazioni emerse nel corso di
diverse riunione del Gruppo di lavoro sul Capitale umano svoltesi tra Marzo 2011 e Gennaio 2012.
Nota di aggiornamento dell'Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, presentato all'Assemblea Generale 2014 - Roma Auditorium Conciliazione - 5 giugno 2014
La presentazione della ricercatrice dell'Indire Antonella Zuccaro in occasione del seminario tecnico di Roma (5 novembre 2015) per la predisposizione delle Linee Guida per la semplificazione e la promozione degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
I vincoli alla crescita di medio termine per l’economia italiana: il capitale umano * l'intervento di Andrea Gavosto al convegno di presentazione del Rapporto di Previsione Prometeia * Bologna 24 aprile 2015
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno "Tagliamo le tasse, non tassiamo la crescita" - Roma, 29 luglio 2014
Il primo rapporto sugli strumenti finanziari cofinanziati dall'UE.Salvatore Vescina
Questa presentazione al Forum PA 2018 riepiloga i contenuti di un documento che è un vero e proprio strumento di policy.
Per strumenti finanziari, nel lessico europeo* si intendono le <<Misure di sostegno finanziario per conseguire uno o più obiettivi strategici specifici dell'Unione in forma di investimenti azionari o quasi-azionari, prestiti o garanzie, o altri strumenti di condivisione del rischio, se del caso associati a sovvenzioni>>.
*Cfr. Regolamento Finanziario n .966/2012 art. 2 , lett. p).
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Kaiti_expansion
«Siamo il sesto paese più ricco al mondo e il quinto per ricchezza pro capite davanti a Regno Unito e Giappone. Dal 2007 la ricchezza delle famiglie italiane è crescita da 5.882 miliardi a 8.744 miliardi, e il 46% di questa ricchezza è detenuta dal 10% delle famiglie. Anche se la ricchezza è aumentata, dalla fine del 2007 ha subito un decremento del 9% in termini reali: una misura sufficiente per generare una percezione di povertà molto forte. Gli italiani non sono effettivamente più poveri, ma sentono di avere una disponibilità economica ridotta. Occorre modificare il nostro pensiero alla radice, dare il giusto peso alle difficoltà degli ultimi anni, in quanto scalfiscono solo in parte quell’enorme incremento di ricchezza che abbiamo generato. Dobbiamo liberarci da ancoraggi mentali che ci spingono a guardare sempre negli specchietti retrovisori. Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a comportarci nello stesso modo».
L’obiettivo principale del progetto Istat " Sviluppo di un sistema di indicatori di capitale umano " è quello di
costituire un sistema informativo tematico che raccolga in un unico spazio indicatori considerati
fondamentali relativi al capitale umano e consenta agli utenti di accedere a questo tipo di informazioni
attraverso un canale specifico. Negli ultimi anni la letteratura teorica ed empirica sul tema del capitale
umano identifica un numero molto elevato di indicatori potenzialmente significativi per misurare il
fenomeno. La scelta finale ha tenuto conto delle discussioni, suggerimenti e valutazioni emerse nel corso di
diverse riunione del Gruppo di lavoro sul Capitale umano svoltesi tra Marzo 2011 e Gennaio 2012.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Marianna Mantuano - Il pil, unico strumento per la ripartizione delle risorse finanziarie alle regioni?
1. Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle
risorse finanziarie alle regioni?
Massimo Armenise, Luigi De Iaco, Marianna Mantuano, Roberta Mosca,
Flavia Terribile
07 luglio 2015
2. Indice
1. L’ambito di ricerca
2. Criteri di ammissibilità: situazione attuale
3. Oltre il PIL pro capite: le prospettive di Europa 2020
4. Nuovi scenari e risultati di alcuni esercizi di simulazione
5. Considerazioni conclusive
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
2
3. 1. L’ambito di ricerca
3
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
Fondi Strutturali e di coesione Europei (SIE):
• Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
• Fondo sociale europeo (FSE)
• Fondo di coesione
• Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
(FEASR)
• Fondo europeo per gli affari marittimi e la
pesca (FEAMP)
Obiettivo ultimo dei fondi SIE: «rafforzare la coesione economica, sociale
e territoriale» (Regolamento 1303/2013). Esiste pluralità di obiettivi
particolari. Noi ci occupiamo di:
• Cicli settennali. Ciclo
attuale 2014-2020.
• Negoziato fra i paesi
membri
• Ruolo di supporto
(assistenza tecnica)
dell’Istat
«Investimenti per la crescita e l’occupazione» :
Regioni meno sviluppate
Regioni in transizione
Regioni più sviluppate
• Stati ammessi al Fondo di
coesione
• Regioni ultraperiferiche
4. 2. I criteri di ammissibilità: lo stato attuale
4
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
PIL pc in PPA, Ue27
media 2007-200975% 90%
Meno sviluppate
71 regioni, 67% delle
risorse
In transizione
53 regioni, 13%
delle risorse
Più sviluppate
150 regioni, 20%
delle risorse
• Regioni meno sviluppate destinatarie della maggior parte delle risorse
• Criteri fissati nel Regolamento 1303/2013
• Nel Regolamento riferimento a obiettivi della strategia Europa 2020 e
Conclusioni Consiglio europeo 17 giugno 2010:
5. 3. Oltre il PIL pc: le prospettive di Europa 2020
5
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
3 Priorità:
• Crescita intelligente
• Crescita sostenibile
• Crescita inclusiva
5 Obiettivi generali:
1) R&S: aumento degli investimenti in R&S al 3% del
PIL dell’Ue;
2) Istruzione: riduzione tasso di abbandono scolastico
al di sotto del 10% e aumento al 40% dei 30-34enni
con istruzione universitaria;
3) Ambiente: raggiungimento dei traguardi 20/20/20 in
materia di clima/energia;
4) Occupazione: innalzamento al 75% del tasso di
occupazione (fascia di età 20-64);
5) Povertà: almeno 20 milioni in meno di persone a
rischio o in situazione di povertà ed emarginazione.
3 indicatori aggiuntivi:
Quota di spesa intra muros in R&S necessaria a raggiungere il 3% del PIL;
Quota di occupati sesso femminile (20-64 anni) necessari a raggiungere un TO
femminile pari a 75%;
Quota di occupati di età 55-64 anni necessari a raggiungere un TO pari a 50%.
6. 4. Le soglie dei nuovi indicatori e gli scenari alternativi
6
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
Spesa in R&S/PIL = 3%
Meno sviluppate In transizione Più sviluppate
2,3%
TO Fem (20-64) = 75%
56,3%
TO 55-64 = 50%
75% 90%
37,5%
Tre scenari alternativi da porre a confronto per definire l’ammissibilità:
1. Soglie di PIL pro capite (stato attuale);
2. Soglie di PIL pro capite U tassi di occupazione (F 20-64 e 55-64)=> es., una
regione sarà «meno sviluppata» se ricade nella categoria in base a uno dei
due criteri;
3. Soglie di PIL pro capite U [tassi di occupazione (F 20-64 e 55-64) e della quota
di spesa in R&S (congiuntamente)].
2,7%
67,5%
45,0%
TARGET al 2020:
7. Esercizi di simulazione: regioni meno sviluppate
7
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
BELGIO 0 0,00 2 0,45 2 0,45
BULGARIA 6 2,79 6 2,41 6 2,41
REP. CECA 7 8,39 7 8,14 7 8,14
DANIMARCA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
GERMANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
ESTONIA 1 1,35 1 1,29 1 1,29
IRLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
GRECIA 5 3,86 5 3,71 5 3,71
SPAGNA 1 1,12 3 4,93 3 4,93
FRANCIA 4 1,87 5 1,84 5 1,84
ITALIA 5 12,25 8 12,54 8 12,54
CIPRO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LETTONIA 1 1,67 1 1,54 1 1,54
LITUANIA 1 2,54 1 2,37 1 2,37
LUSSEMBURGO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
UNGHERIA 6 8,24 6 7,86 6 7,86
MALTA 0 0,00 1 0,15 1 0,15
OLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
AUSTRIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
POLONIA 15 28,09 15 26,65 15 26,65
PORTOGALLO 4 9,15 4 8,87 4 8,87
ROMANIA 7 8,27 7 7,24 7 7,24
SLOVENIA 1 0,69 1 0,67 1 0,67
REP. SLOVACCA 3 5,21 3 4,98 3 4,98
FINLANDIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
SVEZIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REGNO UNITO 2 1,31 2 1,28 2 1,28
CROAZIA 2 3,20 2 3,07 2 3,07
UE28 71 100,0 80 100,0 80 100,0
Paesi Ue
PIL pro capite
PIL pro capite U TO
(femminile e senile)
PIL pro capite U (TO
(femminile e senile) +
spesa R&S)
8. Esercizi di simulazione: regioni in transizione
8
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
BELGIO 4 2,94 2 0,55 2 0,57
BULGARIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REP. CECA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
DANIMARCA 1 0,20 1 0,37 1 0,37
GERMANIA 8 27,62 8 34,34 8 34,56
ESTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
IRLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
GRECIA 6 6,52 6 9,13 6 9,21
SPAGNA 5 37,87 4 19,34 3 18,51
FRANCIA 10 12,02 14 19,31 10 19,58
ITALIA 3 3,11
CIPRO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LETTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LITUANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LUSSEMBURGO 0 0,00 0 0,00 0 0,00
UNGHERIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
MALTA 1 1,39 0 0
OLANDA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
AUSTRIA 1 0,20 1 0,35 1 0,35
POLONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
PORTOGALLO 1 0,73 1 1,04 1 1,05
ROMANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
SLOVENIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REP. SLOVACCA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
FINLANDIA 1 0,00 1 0,25 1 0,26
SVEZIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REGNO UNITO 11 7,40 11 13,28 11 13,44
CROAZIA 1 0,00 1 2,05 1 2,11
UE28 53 100,0 50 100,0 45 100,0
PIL pro capite
PIL pro capite U TO
(femminile e senile)
PIL pro capite U (TO
(femminile e senile) +
spesa R&S)Paesi Ue
9. Esercizi di simulazione: regioni più sviluppate
9
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
numero
regioni
quota
finanziamento
BELGIO 7 1,73 7 1,88 7 1,77
BULGARIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
REP. CECA 1 0,16 1 0,17 1 0,16
DANIMARCA 4 0,47 4 0,50 4 0,48
GERMANIA 31 15,64 31 16,52 31 15,90
ESTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
IRLANDA 2 1,75 2 1,94 2 1,80
GRECIA 2 4,65 2 4,85 2 4,71
SPAGNA 13 20,38 12 20,35 13 20,87
FRANCIA 12 11,68 7 7,55 11 9,99
ITALIA 13 14,15 13 15,09 13 14,40
CIPRO 1 0,78 1 0,78 1 0,78
LETTONIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LITUANIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
LUSSEMBURGO 1 0,07 1 0,08 1 0,07
UNGHERIA 1 0,85 1 0,96 1 0,88
MALTA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
OLANDA 12 1,87 12 1,98 12 1,91
AUSTRIA 8 1,67 8 1,75 8 1,69
POLONIA 1 4,13 1 4,22 1 4,15
PORTOGALLO 2 2,35 2 2,47 2 2,38
ROMANIA 1 0,81 1 0,86 1 0,83
SLOVENIA 1 1,56 1 1,57 1 1,56
REP. SLOVACCA 1 0,08 1 0,09 1 0,08
FINLANDIA 4 1,84 4 1,91 4 1,86
SVEZIA 8 2,78 8 2,94 8 2,83
REGNO UNITO 24 10,61 24 11,53 24 10,89
CROAZIA 0 0,00 0 0,00 0 0,00
UE28 150 100,0 144 100,0 149 100,0
PIL pro capite
PIL pro capite U TO
(femminile e senile)
PIL pro capite U (TO
(femminile e senile) +
spesa R&S)Paesi Ue
10. Considerazioni conclusive
10
• Work in progress, necessarie ulteriori riflessioni
• Simulazioni effettuate in condizioni ceteris paribus
• Obiettivo non tanto proporre un metodo, quanto mettere in luce
l’opportunità di tener conto di altri indicatori
• Necessità di dati completi e omogenei a livello NUTS2 per tutti i paesi
Ue
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015
11. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Il PIL, unico strumento per la ripartizione delle risorse fra
le regioni? - Marianna Mantuano – Roma, 7 luglio 2015