Presentazione di Sara Ceraolo durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Lo studio realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere in collaborazione con la regione Marche, dimostra che la cultura è uno dei motori primari della nostra economia
Presentazione di Daniela Selloni, ricercatrice del Politecnico di Milano, sul design dei servizi collaborativi e sulla sharing economy.
Taranto, giugno 2014.
VERSO IL 4°MEETING THE PROJECT “TASTE OF FREEDOM” 10 BUONE PRATICHE DEL PROGETTO
PER UNA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN CORSO E DEI RISULTATI GIA’ RAGGIUNTI
Towards the 4th meeting of the "Taste of Freedom" project. 10 Good Practices of the project to evaluate the ongoing activities and the results already achieved
LE 10 BUONE PRATICHE DEL PROGETTO "TASTE OF FREEDOM"TASTE OF FREEDOM
VERSO IL 4°MEETING THE PROJECT “TASTE OF FREEDOM
10 BUONE PRATICHE DEL PROGETTO
PER UNA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN CORSO E DEI RISULTATI GIA’ RAGGIUNTI
Prevenzione degli sprechi alimentari: a che punto siamopaolo azzurro
Slide della presentazione tenuta in occasione dell'iniziaitiva "Un ambiente migliore istruzioni per l’uso - Percorsi verso una città sostenibile"del 13 gennaio 2016 a S.Lazzaro di Savena (BO)
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
Lo studio realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere in collaborazione con la regione Marche, dimostra che la cultura è uno dei motori primari della nostra economia
Presentazione di Daniela Selloni, ricercatrice del Politecnico di Milano, sul design dei servizi collaborativi e sulla sharing economy.
Taranto, giugno 2014.
VERSO IL 4°MEETING THE PROJECT “TASTE OF FREEDOM” 10 BUONE PRATICHE DEL PROGETTO
PER UNA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN CORSO E DEI RISULTATI GIA’ RAGGIUNTI
Towards the 4th meeting of the "Taste of Freedom" project. 10 Good Practices of the project to evaluate the ongoing activities and the results already achieved
LE 10 BUONE PRATICHE DEL PROGETTO "TASTE OF FREEDOM"TASTE OF FREEDOM
VERSO IL 4°MEETING THE PROJECT “TASTE OF FREEDOM
10 BUONE PRATICHE DEL PROGETTO
PER UNA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN CORSO E DEI RISULTATI GIA’ RAGGIUNTI
Prevenzione degli sprechi alimentari: a che punto siamopaolo azzurro
Slide della presentazione tenuta in occasione dell'iniziaitiva "Un ambiente migliore istruzioni per l’uso - Percorsi verso una città sostenibile"del 13 gennaio 2016 a S.Lazzaro di Savena (BO)
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
WWF Italia: Diventa una classe panda clubWWF ITALIA
ll WWF è impegnato da anni in numerosi progetti mirati alla diffusione dell'educazione alimentare per diffondere tra i più giovani il concetto di sostenibilità legato all'uso del cibo il WWF.
Da 40 anni il WWF è impegnato nelle scuole per diffondere nei ragazzi l'amore per l'ambiente in cui vivono ed il rispetto per tutte le specie viventi. Lo fa attraverso i percorsi educativi Panda Club, programmi didattici all'avanguardia realizzati dai migliori esperti di educazione ambientale.
Le novità di quest'anno:
I panda Lab. Imparare Facendo.
I laboratori che affiancano il percorso tematico con giochi, work shop, approfondimenti. Educatori professionisti del WWF hanno studiato due laboratori specifici che completano il percorso.
Sezione in inglese
Offerta di spunti di lavoro anche agli insegnanti di lingua inglese. Grazie alla collaborazione con Oxford University Press, casa editrice di riferimento in Italia per i corsi di lingua inglese, il kit di quest'anno si arricchisce di un glossario in lingua inglese e di un poster in inglese.
Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavolaIpsos
È un vero e proprio identikit del consumatore food & beverage italiano, in termini di gusti, motivazioni d’acquisto e attitudini per il futuro, quello che ha tracciato il convegno La filiera alimentare dopo Expo. Strategie d’Impresa ed esigenze del consumatore, organizzato oggi da TUTTOFOOD, la Milano World Food Exhibition. Un profiling scaturito da un vivace dibattito sui risultati, svelati in anteprima a una nutrita platea di addetti ai lavori, della ricerca Ipsos "Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavola" illustrata dal CEO Jennifer Hubber.
Presentazione del lavoro fatto dai partecipanti al Master Polis Maker ed 2016/2017 durante il Workshop di Pianificazione Partecipata al borgo medievale di Altavilla Irpina.
I partecipanti al Master, al termine del processo di Pianificazione Partecipata, hanno consegnato e presentato alle Autorità Municipali il Documento Strategico di Indirizzo per il nuovo Piano Urbanistico Comunale, che ha tenuto conto della sostenibilità economica degli interventi e ha messo al centro le tradizioni, la storia, la cultura e la qualità del vivere del luogo.
Presentazione di Mauro Sorrentino durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Silvia Barbero durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
L’Atlante del Cibo: co-produrre conoscenza sul sistema alimentare metropolitanoInnovation Design Lab
Presentazione di Alessia Toldo durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Lorenzo Battaglia, Marta Botta, Bjanca Colic, Navarro Christofaro, Alexia Florens e Martina Renato durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Maria Camila Botia, Ilaria Cirilli, Juliana Onate, Andrea Nesta, Raffaele Passaro e Riccardo Trimeloni durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Elisa Cravotto, Luca Magnani, Mauro Sorrentino, Maurizio Vrenna, Eric Lindqvist e Sara Gomez durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Luca Davico durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Paolo Tamborrini durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
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ll WWF è impegnato da anni in numerosi progetti mirati alla diffusione dell'educazione alimentare per diffondere tra i più giovani il concetto di sostenibilità legato all'uso del cibo il WWF.
Da 40 anni il WWF è impegnato nelle scuole per diffondere nei ragazzi l'amore per l'ambiente in cui vivono ed il rispetto per tutte le specie viventi. Lo fa attraverso i percorsi educativi Panda Club, programmi didattici all'avanguardia realizzati dai migliori esperti di educazione ambientale.
Le novità di quest'anno:
I panda Lab. Imparare Facendo.
I laboratori che affiancano il percorso tematico con giochi, work shop, approfondimenti. Educatori professionisti del WWF hanno studiato due laboratori specifici che completano il percorso.
Sezione in inglese
Offerta di spunti di lavoro anche agli insegnanti di lingua inglese. Grazie alla collaborazione con Oxford University Press, casa editrice di riferimento in Italia per i corsi di lingua inglese, il kit di quest'anno si arricchisce di un glossario in lingua inglese e di un poster in inglese.
Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavolaIpsos
È un vero e proprio identikit del consumatore food & beverage italiano, in termini di gusti, motivazioni d’acquisto e attitudini per il futuro, quello che ha tracciato il convegno La filiera alimentare dopo Expo. Strategie d’Impresa ed esigenze del consumatore, organizzato oggi da TUTTOFOOD, la Milano World Food Exhibition. Un profiling scaturito da un vivace dibattito sui risultati, svelati in anteprima a una nutrita platea di addetti ai lavori, della ricerca Ipsos "Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavola" illustrata dal CEO Jennifer Hubber.
Presentazione del lavoro fatto dai partecipanti al Master Polis Maker ed 2016/2017 durante il Workshop di Pianificazione Partecipata al borgo medievale di Altavilla Irpina.
I partecipanti al Master, al termine del processo di Pianificazione Partecipata, hanno consegnato e presentato alle Autorità Municipali il Documento Strategico di Indirizzo per il nuovo Piano Urbanistico Comunale, che ha tenuto conto della sostenibilità economica degli interventi e ha messo al centro le tradizioni, la storia, la cultura e la qualità del vivere del luogo.
Presentazione di Mauro Sorrentino durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Silvia Barbero durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
L’Atlante del Cibo: co-produrre conoscenza sul sistema alimentare metropolitanoInnovation Design Lab
Presentazione di Alessia Toldo durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Lorenzo Battaglia, Marta Botta, Bjanca Colic, Navarro Christofaro, Alexia Florens e Martina Renato durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Maria Camila Botia, Ilaria Cirilli, Juliana Onate, Andrea Nesta, Raffaele Passaro e Riccardo Trimeloni durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
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Presentazione di Luca Davico durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
Presentazione di Paolo Tamborrini durante l’evento “Innovation Design for Food”, organizzato dall’Innovation Design Lab del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), 11 maggio 2016
L’Uovo di Colombo: valorizzare l’eccedenza alimentare a beneficio delle case di accoglienza notturna di Torino
1. L’UOVO DI COLOMBO
Valorizzare l’eccedenza alimentare
a beneficio delle case di accoglienza notturna di Torino
Innovation Design for Food
Polito Innovation Design Lab
I3P • 11 maggio 2016
Sara Ceraolo
sara.ceraolo@polito.it
2. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
sperimentare strategie di trasformazione
per le eccedenze di verdura e frutta
prolungare la vita utile e la conservazione del cibo
a beneficio delle persone senza dimora ospiti nelle
case di accoglienza notturna di Torino
L’Uovo di Colombo si inserisce nell’ambito del progetto
Alimenta.
L’UOVO DI COLOMBO
è un workshop di design
2/23
3. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
Da gennaio 2015
Alimenta promuove nuovi modelli
di benessere e di accesso al cibo
per persone in condizione di grave
marginalità e senza dimora ospiti dei
dormitori pubblici della città di Torino.
a cura di
Dip. di Architettura e Design - Politecnico di Torino
Architetto Cristian Campagnaro
Dip. di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino
Antropologa Valentina Porcellana
con il sostegno di
Fondazione Progetto Arca Onlus
Compagnia di San Paolo
Comitato Promotore S-Nodi Gabriele Nigro
in collaborazione con
il Servizio Adulti in Difficoltà del Comune di Torino
Cooperativa Sociale Animazione Valdocco
Stranaidea Impresa Sociale Onlus
Cooperativa Frassati
Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta
Banco Alimentare
ALIMENTA
3/23
4. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
acquisti di generi alimentari
fornitura di attrezzature
workshop collaborativi di cucina
cene di comunità
valorizzazione dell’eccedenza
Il progetto si sviluppa secondo diverse linee di azione:
ALIMENTA
Da gennaio 2015
4/23
5. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
acquisti di generi alimentari
fornitura di attrezzature
workshop collaborativi di cucina
cene di comunità
valorizzazione dell’eccedenza
L’UOVO DI COLOMBO
Il progetto si sviluppa secondo diverse linee di azione:
ALIMENTA
Da gennaio 2015
5/23
6. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
Valorizzare l’invenduto dei centri ortofrutticoli,
testarestrategieditrasformazioneeconservazionedelfresco
a beneficio degli ospiti delle case di accoglienza notturna
L’UOVO DI COLOMBO
29 febbraio - 4 marzo 2016
PoliTO DesignWorkshop
17 studenti in Design e Comunicazione Visiva
4 persone afferenti al servizio Adulti in Difficoltà
3 tutor: 2 designers + 1 chef
6/23
7. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
contesto / bisogno
scarto / opportunità
DESIGN AGAINST FOOD WASTE
7/23
8. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
lavoro sul campo
interdisciplinarità e lavoro in équipe
prototipazioneneiprocessiditrasformazionesociale
un percorso didattico
ma soprattutto una sperimentazione pratica
Learning by doing
applicato al socially responsible design
UN WORKSHOP DI DESIGN
“CON LE MANI IN PASTA”
8/23
9. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
5 giornate di lavoro intensivo
negli spazi di Costruire Bellezza, via Ghedini 6 (Barriera di Milano)
in un edificio del Comune di Torino
sede di progetti di inclusione sociale e di didattica interdisciplinare,
curati dal Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino
4 gruppi composti da 4-5 cinque studenti ciascuno
attrezzature di tipo domestico
• quattro piastre ad induzione
• mixer
• frullatore ad immersione
• essiccatore
• centrifuga/estrattore
• macchina per il sottovuoto
IL METODO DI LAVORO
9/23
10. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
SCATOLE MISTERIOSE
LA SCOPERTA DELLE MATERIE PRIME
A ciascun gruppo sono state assegnate due materie prime
un ortaggio e un frutto, secondo i seguenti abbinamenti:
broccoli e pere
arance e coste
peperoni e kiwi
finocchi e mele
110/23
11. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
La chef e tutor Anna Blasco ha guidato i partecipanti al workshop
nella scoperta delle seguenti tecniche di cottura e trasformazione degli
alimenti:
sterilizzazione
sotto vuoto
sott’olio
sott’aceto
essiccazione
“LA PAPPA AL POMODORO”
LUNGA VITA A FRUTTA E VERDURA
211/23
12. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
La prima fase di sperimentazione si è caratterizzata per una grande libertà
ed ha prodotto un’ampissima gamma di campioni.
I partecipanti al workshop hanno poi definito un sistema di linee guida
per orientare la selezione delle trasformazioni finali
Le linee guida sono:
durata
proprietà nutritive
rapporto ingredienti base/extra
conservazione in rapporto al consumo
prodotto autonomo o da abbinare
personalizzazione
fattore felicità/estetica/esperienza
DAL DIVERGENTE AL CONVERGENTE
I CONCEPT
312/23
13. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
19 prototipi finalizzati
Per ciascuno è stato elaborato un sistema di comunicazione
del prodotto e del processo:
naming e identikit
packaging
storyboard
conservazione e scadenza
percentuale di utilizzo dell’alimento in funzione dello scarto
I prototipi sono stati divisi in 5 categorie:
i deliziosi
gli annegati
i croccanti
i saporiti
le zuppe
4
QUEL CHE BOLLE IN PENTOLA
I PROTOTIPI FINALI
13/23
14. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
L’UOVO DI COLOMBO
14/23
15. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
L’UOVO DI COLOMBO
< 9 h
Conservato in:Tempo:
media
Difficoltà:
vaschette
da consumarsi preferibilmente entro 3 mesi.
snack veloce e gustoso.
Dopo una veloce bollitura,
frullare le coste in modo
da ottenere una crema
omogenea.
Unire alla crema i semi di
lino, le olive tritate e qualche
cappero. Mescolare bene la
sostanza in modo da ottenere
un impasto cremoso.
spalmare l’impasto su carta
forno adagiata in uno dei vani
dell’essicatoio. Aspettare x
tempo per ottenere il prodotto
finale.minipimer
CAPPERIOLIVELINO
COSTE
Per quando lo stomaco brontola
CROK E VIA
essicatorepentola
15/23
16. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
L’UOVO DI COLOMBO
Ingrediente principale:
Ingredienti extra:
Attrezzature:
busta da 45 gr
LIMONE CANNELLA UVETTA ZUCCHERO
MELA
Per chi ha sembre bisogno di una coccola
STRUDEL DI MELE
coltello padellasottovuoto
Tagliare e pulire le mele e
i limoni.
Invasare a caldo la confettura;
oppure imbustare e mettere
sottovuoto a freddo le
monoporzioni.
Portare a ebollizione, unire
l’uvetta e spolverare di cannella la
composta; successivamente fare
cuocere a fuoco dolce la confettura
per 45 minuti circa
monoporzione sottovuoto 1 mese; vetro 1 anno.
spalmare su una fetta di pane e gustare preferibilmente
a caldo.
< 1h
Conservato in:Tempo:
media
Difficoltà:
16/23
17. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
Le preparazioni sono state assaggiate e commentate da più di 70 critici
Tre momenti di assaggio
durante la preparazione
in una di merenda durante il workshop
durante la presentazione presso il Politecnico
Inoltre è stata monitorata la reazione delle preparazioni nel
tempo per provare l’efficacia delle
modalità di conservazione.
5
TEST, FEEDBACK E VALUTAZIONE
DELLA CONSERVAZIONE
17/23
18. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
Un questionario anonimo online per rilevare:
soddisfacimento delle aspettative
motivazioni per la partecipazione
disponibilità / interesse ad essere coinvolti in
esperienze analoghe in futuro
Hanno partecipato15 studenti su 17 e ha prodotto esiti positivi.
LEARNING DESIGN
VIA FOOD DESIGN EXPERIENCES
Tutti gli studenti si sono detti disponibili a dare continuità
all’esperienza, manifestando interesse circa la possibilità di
essere coinvolti in ulteriori momenti, curricolari ed extra curricolari.
18/23
19. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
sostenibilità
diritti
CONSIDERAZIONI FINALI
ruolo del design
19/23
20. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
CONSIDERAZIONI FINALI
invenduto come rispostaalla domanda di cibo sano
per le case di accoglienza notturna
strategie per contrastare il
deperimento
mitigazione dell’impatto ambientale
della filiera agroalimentare
sostenibilità
20/23
21. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
CONSIDERAZIONI FINALI
pasto come rito di dignità
preparazioni personalizzabili
dall’utente finale
creazione di nuove filiere di valore:
connessione tra domanda e offerta in una
dimensione di reciprocità e attenzione
agli ultimi
sostenibilità
diritti
21/23
22. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
CONSIDERAZIONI FINALI
sostenibilità
diritti
ruolo del design
il design può rivestire un ruolo centrale
in questo processo di valorizzazione
integrazione con altre discipline
(gastronomia, pedagogia e scienze sociali)
processo interdisciplinare
ricadute sociali, ambientali ed
economiche proprie delle economie circolari.
22/23
23. L'Uovo di Colombo | Innovation Design for Food | I3P | 11 maggio 2016
Grazie per l’attenzione
sara.ceraolo@polito.it
Fotografie:
Laura Cantarella / Daniele Lazzaretto / Pascal Dadamo / partecipanti al workshop
Per il racconto de L’Uovo di Colombo day by day:
www.facebook.com/costruirebellezza
Ulteriori informazioni sul workshop:
www.areeweb.polito.it/didattica/designworkshop/?portfolio=luovo-di-colombo