1. LSD
Lsd e gli effetti che provoca all’organismo umano
2. Cos’è LSD ?
L'LSD (dietilammide-25 dell'acido lisergico) è una fra le più potenti sostanze psichedeliche
conosciute.
La sigla è un'abbreviazione nel nome in tedesco del composto, Lysergsäurediethylamid.
Una dose di appena 25 g può causare minime alterazioni della percezione e dell'umore per più
di 10 ore.
Tipicamente non causa "allucinazioni" in senso proprio, ma amplificazioni dei sensi e
distorsioni della percezione della realtà.
Pur se sperimentata in ambito psichiatrico, specie nel trattamento della depressione e dell'ansia
dovuta a gravi patologie, al 2017 non ha alcun uso medico accettato.
È una sostanza illegale e controllata al pari di altri stupefacenti.
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4. Origine e storia
L’LSD è una sostanza chimica le cui proprietà possono alterare la percezione della
realtà attraverso distorsioni e allucinazioni. Fu scoperta nel 1938 da Albert
Hoffmann, che all’epoca lavorava per l’azienda chimica Sandoz ubicata a Basilea.
In realtà la data ufficiale della scoperta fu il 16 aprile 1943, quando Hoffmann scoprì
le proprietà allucinogene dell’LSD a causa di una goccia di questo composto che gli
cadde su una mano e gli provocò, una volta respirata, intense allucinazioni visive.
Lsd proviene da un fungo parassita, l’ergot, che cresce nella segale. Questo fungo, se
ingerito, causa fortissime allucinazioni e uno stato visivo alterato, che può portare a
conseguenze devastanti nel breve e nel lungo periodo per chi ne fa uso. La Sandoz,
dopo la scoperta di Hoffmann, che fu accidentale, decise di dare avvio alla
produzione dell’Lsd per scopi scientifici. Lo scopo di Hoffmann era quello di trovare
sostanze chimiche utilizzabili nel campo bio-medicale. Hoffmann in seguito testò
l’Lsd su se stesso, scoprendone ed esplorandone gli aspetti e le sfumature
allucinogene.
5. La Sandoz distribuì Lsd, che si basa sull’acido lisergico. Lsd, infatti, fu sperimentata per
curare anomalie psicologiche, quali la schizofrenia, la depressione o l’autismo ed ebbe
applicazione di vario genere, grazie all’utilizzo che ne fecero psichiatri e psicologi.
Verso la metà degli anni ’50, il suo uso divenne comune al di fuori delle cure mediche,
con conseguenze sociali rilevanti, tanto da indurre le autorità a ritenere l’LSD una droga
pericolosa per la salute.
Prima di ciò ci fu una sorta di confronto dialettico fra alcuni studiosi, che ritenevano
LSD un mezzo potente per esplorare le potenzialità della mente e raggiungere stati di
consapevolezza, anche spirituale, superiori o diversi da quelli, normali. La comunità
scientifica quasi subito rifiutò questa posizione, ma solo dal 1967 cominciò a propagarsi
il divieto all’uso dell’LSD sia per scopi ricreativi che scientifici.
7. Quale è la composizione
chimica dell’LSD?
L'LSD è un derivato dell'ergina. Derivato dietilammidico semisintetico, ottenuto casualmente
nell'ambito delle numerose modifiche strutturali effettuate sull'acido lisergico, a sua volta ottenuto dal
sale tartrato dell'ergotamina.
L'ergotamina è un alcaloide dell'ergot ed è una sostanza derivata dal fungo Claviceps purpurea, parassita
della segale e del frumento. Una piccola quantità di ergotamina è sufficiente a produrre LSD in grandi
quantità: in condizioni ideali, infatti, da 25 chilogrammi di tartrato di ergotamina si possono ricavare 5-
6 chilogrammi di LSD puro, che può essere trasformato in circa 100 milioni di dosi (una dose equivale a
circa 50 microgrammi), sufficiente a coprire la domanda stimata di LSD di tutti gli Stati Uniti per un
anno.
8. La sintesi
La sintesi dell'LSD è un processo lungo e pericoloso che richiede un laboratorio relativamente
sofisticato e costoso. Ci vogliono da 2 a 3 giorni per produrre 30-100 grammi di composto
puro, ed alcune reazioni necessarie alla sintesi possono causare esplosioni se non sono
condotte con attenzione da un chimico esperto. Per questo motivo normalmente l'LSD non è
prodotto in grandi quantità, ma poco per volta; questa procedura ha anche il vantaggio di
minimizzare la perdita dei precursori nel caso di un errore durante la sintesi.
9. Il dosaggio
L'LSD è prodotto sotto forma di cristalli e mischiato con eccipienti o diluito. Spesso è venduto in
piccole tavolette, su cubetti di zucchero, in cubetti di gelatina o, più comunemente, in pezzi di
cartoncino (di solito coperti da disegni colorati e spesso perforati in quadratini per indicare le
singole dosi e chiamati blotter) sui quali è stato versato un quantitativo minimo della sostanza in
forma liquida.
Si stima che più di 200 tipi di tavolette di LSD di diverso tipo siano state commercializzate dagli
anni '60 in poi. È noto in gergo come acido, trip, cartone.
L'LSD è, in rapporto al peso, uno degli stupefacenti più potenti tra quelli conosciuti. Test
farmacologici hanno determinato che una mole di LSD è 100 volte più potente di una mole di
psilocina e circa 4000 volte più potente di una mole di mescalina. Le dosi sono quindi misurate in
microgrammi, mentre la maggior parte delle altre droghe è normalmente misurata in
milligrammi. La dose minima capace di produrre un effetto psichedelico negli esseri umani è
stimata in circa 20 microgrammi. Negli anni '90 le dosi sequestrate dalle forze di polizia si
aggiravano tra i 20 e gli 80 microgrammi; negli anni '60 le dosi erano molto più alte (500
microgrammi o più).
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11. Effetti fisici
• Pupille dilatate
• Temperatura del corpo più alta o più bassa
• Sudori o brividi (pelle d’oca)
• Perdita di appetito
• Insonnia
• Bocca secca
• Tremori
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13. Effetti mentali
• Illusioni
• Allucinazioni visive
• Un senso artificiale di euforia o di sicurezza
• Alterazione del senso del tempo e della propria identità
• Problemi di percezione della profondità
• Problemi di percezione del tempo, percezione distorta della grandezza e forma di oggetti, dei movimenti, dei colori, dei suoni, del tatto e del
corpo da parte della persona che fa uso di questa droga
• Pensieri terrificanti e opprimenti sensazioni di ansietà
• Paura della perdita del controllo
• Attacchi di panico
• Nuove allucinazioni, o il verificarsi di nuovi trip, spesso senza alcun segno di avvertimento, anche anni dopo avere assunto LSD
• Grave depressione o psicosi
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15. Testimonianze
«Ho cominciato a bere all’età di 15 anni. Dopo sono passato ad assumere Ecstasy, allucinogeni,
cocaina ed infine LSD. Era difficile mantenere un lavoro stabile e divenni depresso, pensavo
che non avrei mai superato la mia fissazione con la droga. Tentai il suicidio due volte con
un’overdose di pillole. Sono stato in cura da psichiatri che mi hanno dato ancora più droga,
antidepressivi e tranquillanti, che alla fine mi hanno fatto sentire peggio. Per dar sfogo ai miei
sentimenti mi sono buttato nell’auto-lesionismo, iniziai a tagliarmi e a bruciarmi.» Justin
«Dopo aver preso l’acido, ho avuto l’impressione che stavamo andando contro un camion ed
eravamo stati uccisi. Potevo sentire il metallo che strideva e poi una calma incomprensibile e
funesta. A quel punto ero terrorizzata, pensavo che fossimo veramente morti… Per un anno
non sono entrata al cimitero perché avevo il terrore che vi avrei trovato la mia tomba.» Jenny
17. Effetti a breve e lungo termine
L'assuntore vive momenti di distacco dalla realtà, le percezioni del tempo e
dello spazio vengono distorte con variazioni sia a livello visivo sia uditivo, con
veri e propri picchi di dissociazione dallo spazio circostante.
Gli effetti variano al variare dal tipo di individuo che ingerirà l'LSD, infatti gioca
un ruolo importante il carattere, la personalità, il contesto in cui vive e,
soprattutto, la quantità di dose assunta.
Può essere particolarmente pericoloso assumere questo tipo di sostanza in
luoghi in cui non ci si sente a proprio agio in quanto si può assistere a fenomeni
detti di "bad trip" (viaggi cattivi) che sono dei veri e propri incubi percettivi, con
rumori, odori, sensazioni amplificate e che portano ad aumentare
esponenzialmente i rischi per l'assuntore in quanto vivrà momenti di panico ed
episodi psicotici
19. La farmacologia, il meccanismo d’azione
L'LSD agisce sia sul sistema nervoso centrale che su quello periferico. Una volta
assorbita, la sostanza entra in circolo nel flusso sanguigno, raggiungendo quindi
il cervello. Superata la barriera emato-encefalica inizia l'interazione con i
recettori.
L’LSD si lega ed attiva specifici recettori per il neurotrasmettitore serotonina.
Normalmente la serotonina, dopo aver “agito” su questi recettori, viene
ricatturata e riportata nei neuroni che l’hanno rilasciata. L’LSD si lega
fortemente a questi recettori e ne causa una abnorme stimolazione occupando il
posto della serotonina. Giacché quest’ultima ha ruolo in moltissime funzioni
cerebrali, l’LSD produce svariati effetti, comprese rapide ed alternanti
modificazioni dell’umore e dispercezioni sensoriali che si traducono in
allucinazioni di vario genere, soprattutto visive e uditive.