Uniti e contenti - Indipendenti nel lavoro, insieme nei diritti.Toolbox Coworking
Come testimoniano i Freelancers’ Movement nel mondo, la coalizione tra freelance è fondamentale per la promozione di un sistema di regole e di tutele a difesa dei lavoratori autonomi, superando l’immagine stereotipata del freelance solo a tutti i costi. Ne parlano Anna Soru, Presidente di ACTA, Fosca Nomis, consigliera del Comune di Torino, e Daniela Fregosi, che racconta la sua battaglia di lavoratrice autonoma cui è stato diagnosticato un tumore al seno.
Orrick nella classifica "Avvocati d'affari, i top d'Italia"Sara Andreoli
Congratulazioni ai nostri partner Marina Balzano, Jean-Paule Castagno, Patrizio Messina e Attilio Mazzilli, che compaiono nella classifica "Avvocati d'affari top d'Italia" pubblicata nell'ultimo numero della rivista Capital.
Colin & Partners opera nel settore del diritto delle nuove tecnologie, altamente specialistico, complesso e dinamico. Le sfide del mercato richiedono ad Aziende ed Enti il saper gestire l’innovazione e gli strumenti offerti dall’Information and Communication Technology con padronanza e consapevolezza.
Rispondere a tali esigenze, è fulcro dell’attività di consulenza e assistenza offerte. Grazie a specifiche competenze, esperienza consolidata e conoscenza delle dinamiche normative e di business, la Società garantisce di soddisfare le esigenze dei clienti, consentendo al Top Management di concentrarsi sul core business aziendale.
La Società è strutturata in Business Unit: PRIVACY E TUTELA DELLE INFORMAZIONI, DIRITTO ICT, DPO, INTELLECTUAL PROPERTY, SOFTWARE E APP, SORVEGLIANZA E CONTROLLO, REATI INFORMATICI 231, DIGILIZZAZIONE, che identificano le principali aree di riferimento dell’attività, fortemente connesse tra loro.
Uniti e contenti - Indipendenti nel lavoro, insieme nei diritti.Toolbox Coworking
Come testimoniano i Freelancers’ Movement nel mondo, la coalizione tra freelance è fondamentale per la promozione di un sistema di regole e di tutele a difesa dei lavoratori autonomi, superando l’immagine stereotipata del freelance solo a tutti i costi. Ne parlano Anna Soru, Presidente di ACTA, Fosca Nomis, consigliera del Comune di Torino, e Daniela Fregosi, che racconta la sua battaglia di lavoratrice autonoma cui è stato diagnosticato un tumore al seno.
Orrick nella classifica "Avvocati d'affari, i top d'Italia"Sara Andreoli
Congratulazioni ai nostri partner Marina Balzano, Jean-Paule Castagno, Patrizio Messina e Attilio Mazzilli, che compaiono nella classifica "Avvocati d'affari top d'Italia" pubblicata nell'ultimo numero della rivista Capital.
Colin & Partners opera nel settore del diritto delle nuove tecnologie, altamente specialistico, complesso e dinamico. Le sfide del mercato richiedono ad Aziende ed Enti il saper gestire l’innovazione e gli strumenti offerti dall’Information and Communication Technology con padronanza e consapevolezza.
Rispondere a tali esigenze, è fulcro dell’attività di consulenza e assistenza offerte. Grazie a specifiche competenze, esperienza consolidata e conoscenza delle dinamiche normative e di business, la Società garantisce di soddisfare le esigenze dei clienti, consentendo al Top Management di concentrarsi sul core business aziendale.
La Società è strutturata in Business Unit: PRIVACY E TUTELA DELLE INFORMAZIONI, DIRITTO ICT, DPO, INTELLECTUAL PROPERTY, SOFTWARE E APP, SORVEGLIANZA E CONTROLLO, REATI INFORMATICI 231, DIGILIZZAZIONE, che identificano le principali aree di riferimento dell’attività, fortemente connesse tra loro.
Il 2013 ha decretato la fine del cliché che dipinge l’avvocato come un professionista fortemente tradizionalista, che guarda con sospetto l’innovazione tecnologica e che si mostra reticente all’utilizzo della Rete per motivi professionali. Niente di più falso, come mostra lo studio recentemente condotto da InsideCounsel e Zeughausergroup negli Stati Uniti su un campione di reparti legali di piccole e medie imprese. Dallo studio emerge come siano sempre di più i reparti legali aziendali che si avvalgono di risorse presenti online per scegliere il professionista legale al quale affidarsi.
Il 70% degli intervistati (giuristi d’impresa compresi tra i 35 e i 60 anni di età) ha infatti affermato di attribuire un certo livello di importanza ai contenuti pubblicati dagli avvocati su blog o siti specialistici, e il 53% ritiene che la pubblicazione di articoli rilevanti possa esercitare una certa influenza sull’acquisizione di nuovi clienti.
Oltre ai blog di avvocati, che per l’88% dei giuristi d’impresa intervistati sono fonti d’informazioni altamente credibili, un’attenzione particolare in fase di selezione dell’avvocato viene attribuita alle biografie presenti sui siti web di studi legali (91%), agli articoli pubblicati su riviste specialistiche online (79%), e ai profili professionali su LinkedIn (63%). Questi dati dovrebbero dissipare i vecchi timori degli avvocati italiani nei confronti dei nuovi media, visti da molti professionisti del settore come un mezzo tramite il quale si rischia di mettere a repentaglio la propria reputazione o di svendere la propria competenza come una merce a buon mercato. Il sondaggio di quest’anno mostra che è tempo che anche gli avvocati italiani rivedano la propria posizione in merito, e che non curare la propria identità in rete o pensare di poter fare a meno di una buona strategia di contenuti online potrebbe significare perdere delle importanti occasioni di crescita professionale.
Principi del foro - Un consulente lagale a "tutto bond"Roberta De Matteo
Corporate, mini, euro, high yeld. Sono le tipologie di emissioni obbligazionarie al centro delle rilevanti operazioni finanziarie condotte negli anni da Patrizio Messina, alla testa di un team specializzato in cartolarizzazioni
Negli ultimi anni i Social Media hanno profondamente modificato il modo di esercitare la professione dell'avvocatura. Recenti studi mostrano che sono sempre di più gli avvocati italiani che utilizzano le reti sociali per migliorare la propria reputazione e ampliare il proprio portfolio clienti. Ma quali strategie mettere in atto per ottenere credibilità con i Social Media? E quali sono i canali che più si adattano alla professione dell'avvocato?
Elexia - Avvocati & Commercialisti, cronaca di un'associazione. La case history di un progetto professionale nato nel 2014, che oggi conta 14 soci, oltre 40 professionisti e tre sedi, sull'ultimo numero di Mag
Il 2013 ha decretato la fine del cliché che dipinge l’avvocato come un professionista fortemente tradizionalista, che guarda con sospetto l’innovazione tecnologica e che si mostra reticente all’utilizzo della Rete per motivi professionali. Niente di più falso, come mostra lo studio recentemente condotto da InsideCounsel e Zeughausergroup negli Stati Uniti su un campione di reparti legali di piccole e medie imprese. Dallo studio emerge come siano sempre di più i reparti legali aziendali che si avvalgono di risorse presenti online per scegliere il professionista legale al quale affidarsi.
Il 70% degli intervistati (giuristi d’impresa compresi tra i 35 e i 60 anni di età) ha infatti affermato di attribuire un certo livello di importanza ai contenuti pubblicati dagli avvocati su blog o siti specialistici, e il 53% ritiene che la pubblicazione di articoli rilevanti possa esercitare una certa influenza sull’acquisizione di nuovi clienti.
Oltre ai blog di avvocati, che per l’88% dei giuristi d’impresa intervistati sono fonti d’informazioni altamente credibili, un’attenzione particolare in fase di selezione dell’avvocato viene attribuita alle biografie presenti sui siti web di studi legali (91%), agli articoli pubblicati su riviste specialistiche online (79%), e ai profili professionali su LinkedIn (63%). Questi dati dovrebbero dissipare i vecchi timori degli avvocati italiani nei confronti dei nuovi media, visti da molti professionisti del settore come un mezzo tramite il quale si rischia di mettere a repentaglio la propria reputazione o di svendere la propria competenza come una merce a buon mercato. Il sondaggio di quest’anno mostra che è tempo che anche gli avvocati italiani rivedano la propria posizione in merito, e che non curare la propria identità in rete o pensare di poter fare a meno di una buona strategia di contenuti online potrebbe significare perdere delle importanti occasioni di crescita professionale.
Principi del foro - Un consulente lagale a "tutto bond"Roberta De Matteo
Corporate, mini, euro, high yeld. Sono le tipologie di emissioni obbligazionarie al centro delle rilevanti operazioni finanziarie condotte negli anni da Patrizio Messina, alla testa di un team specializzato in cartolarizzazioni
Negli ultimi anni i Social Media hanno profondamente modificato il modo di esercitare la professione dell'avvocatura. Recenti studi mostrano che sono sempre di più gli avvocati italiani che utilizzano le reti sociali per migliorare la propria reputazione e ampliare il proprio portfolio clienti. Ma quali strategie mettere in atto per ottenere credibilità con i Social Media? E quali sono i canali che più si adattano alla professione dell'avvocato?
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Dai portafogli NPL al Fintech le regole aprono spazi nuoviRoberta De Matteo
Il business dei crediti in sofferenza coinvolge grandi e piccole realtà. Cambiamenti normativi e sviluppi tecnologici potranno avere un impatto sul mercato
Dai portafogli NPL al Fintech le regole aprono spazi nuovi Roberta De Matteo
Il business dei crediti in sofferenza coinvolge grandi e piccole realtà. Cambiamenti normativi e sviluppi tecnologici potranno avere un impatto sul mercato
Crisi d'impresa , la riforma è ai blocchi di partenza
L'organizzazione fa la law firm
1. Pag. 27 • Maggio 2018
Giustizia
U
na prima corrispondenza per
Kpmg e il passo successivo
che già sapeva di consacra
zione, con la nomina a ma
naging director nello studio
legale e tributario di Ernts&Young. È
l’esclusiva galassia delle Big Four che si è
aperta ad Alessandro De Nicola subito
dopo l’esordio professionale presso law
firm italiane come Pavia Ansaldo e Nicoletti
e al termine di un master a Cambridge. Sia
mo a metà degli anni Novanta e l’avvoca
to, oggi senior partner presso lo studio Or
rick e presidente della Adam Smith Socie
ty, vive in prima persona la svolta epocale
determinata dall’avvento degli studi mul
tidisciplinari. Una rivoluzione afferma De
Nicola che ha imposto l’affermazione di un
nuovo assetto organizzativo e di un nuovo
modello di business .
Che impatto ha avuto questo cam
biamento sull’avvocatura d’affari ita
liana e sull’attività degli studi come il
vostro?
Credo ne abbia fortemente beneficiato, co
struendo un modello professionale più uti
le allo sviluppo e alla crescita del sistema
Paese. Negli ultimi anni siamo stati in pri
ma linea con il Fondo Atlante nella gestione
degli investimenti effettuati per il rilancio
delle banche venete, prima del ben noto epi
logo. Al di là del coinvolgimento in opera
zioni straordinarie anche di rilievo sistemico
come questa, i più grandi gruppi multina
zionali si rivolgono a noi per la struttura
zione dei loro modelli di governance e
compliance integrata, sapendo di poter con
tare su una solida esperienza, ma anche su
un approccio innovativo, in parte dovuto al
l’appartenenza a un network internazionale .
In carriera si è trovato a guidare
grandi progetti di corporate gover
nance per clienti tra cui Eni, Banca In
tesa, Fiat e Poste Italiane. Come ci si
approccia a questo genere di operazio
ni e quali si sono rivelate le più deli
cate?
Per svolgere questo tipo di assistenza è ne
cessaria una profonda conoscenza del bu
siness, delle dinamiche interne che il clien
te vuole salvaguardare e degli obiettivi che
intende perseguire. L’approccio che ho in
questo tipo di operazioni parte da questa
premessa e si sostanzia nell’assunto secondo
cui non esiste un modello di governance mi
gliore di altri, ma certamente esiste quel
lo che meglio di altri soddisfa le esigenze
del cliente ed è allineato agli obiettivi
aziendali. Recentemente il processo di ri
disegno della governance di Veneto Banca
e Banca Popolare di Vicenza, svolto coor
dinandosi con le Autorità di vigilanza ita
liana ed europee, è stato particolarmente
complesso .
Tra i fattori che possono determina
re le fortune di uno studio legale oggi,
lei sottolinea l’importanza dell’orga
nizzazione. Come la persegue all’in
terno della realtà in cui opera?
Valorizzazione delle risorse interne, ap
proccio meritocratico, sistema di remune
razione in linea con il mercato, chiara de
finizione del percorso di carriera: sono
questi gli elementi che ci guidano nella de
finizione dell’organizzazione delle sedi ita
liane, in linea con le indicazioni della firm.
Con il supporto dei colleghi d’Oltreoceano,
stiamo investendo molto nello studio di so
luzioni tecnologiche intelligenza artifi
ciale e machine learning su tutte per mi
gliorare l’assistenza ai nostri clienti e la ge
stione di ciascun progetto. Altra sfida affe
rente all’organizzazione riguarda la ge
stione dei millenials .
Cosa intende nello specifico?
La mia generazione e almeno un paio dopo
la mia sono cresciute nel mito del profes
sionista che non conosce orari di lavoro e
non affronta il weekend senza il Blackber
ry in tasca. Oggi i colleghi più giovani re
clamano il loro diritto al life work balance
e ritengo sia giusto non rimanere sordi a
queste richieste. Tanto che Orrick a livello
globale compare tra le aziende della cate
goria “Great Place to Work” nella presti
giosa classifica della rivista Fortune .
È in vigore da quest’anno la nuova
normativa che prescrive l’equo com
penso per i professionisti tra cui gli av
vocati, ai quali peraltro era già appli
cato. Cosa ne pensa?
Credo che la concorrenza sui prezzi nelle
prestazioni professionali non comporti solo
un risparmio per il consumatore, ma spe
rabilmente incentivi una maggiore effi
cienza nell’organizzazione del professioni
sta che, per poter praticare prezzi compe
titivi, abbia la necessità di modernizzare le
modalità attraverso cui fornire la propria as
sistenza. In secondo luogo, ritengo che il
corrispettivo minimo incentivi le rendite di
posizione. Contrariamente a quanto pensano
molti giovani avvocati, l’equo compenso fa
vorisce chi è più forte. Pensando all’equo
compenso minimo, perché “rischiare” di affi
darsi a un giovane professionista quando
allo stesso costo posso rivolgermi a un ri
nomato professionista più esperto? Rego
lamentazione e tariffe non fanno che favo
rire l’incumbent .
Oltre alla pratica forense lei nutre an
che un interesse per la politica o me
glio, per quelle politiche che connoti
no in senso liberale la nostra economia.
Come dovrebbe essere regolato il rap
porto mercato diritto in un sistema così
configurato?
Rendere più efficiente la giustizia è pos
sibile, prima di tutto responsabilizzando i
magistrati ed operatori giudiziari quali i can
cellieri e il resto del personale del Ministero
della Giustizia. Il che vuol dire introdurre
criteri meritocratici e di responsabilità del
l’operato nel rispetto dell’indipendenza .
■ Giacomo Govoni
Alessandro De Nicola, avvocato, senior partner
Orrick Herrington & Sutcliffe
L’organizzazione fa la “law firm”
Profonda conoscenza del business e degli obiettivi del cliente. Sono alla base del modello di
assistenza legale di Alessandro De Nicola, che ha guidato alcuni dei progetti di corporate
governance più rilevanti degli ultimi anni
LIFE-WORK BALANCE
Oggi i colleghi più giovani reclamano un rapporto
più equilibrato tra lavoro e vita privata e ritengo
giusto non rimanere sordi a queste richieste