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Lez. 2-origini-e-scuola-scientifica-mod
1. Le origini e la Scuola Scientifica
Lez.2
Modulo di Psicologia del lavoro
2. Le origini del pensiero manageriale
Antiche
civiltà
Grecia
Antica
Roma
3. Le origini del pensiero manageriale
AnticheCiviltà
• Il codice di
Hammurabi
citava già gli
incentivi e i
minimi
salariali.
Grecia
• Applicazione
conoscenze di
Management
approfondite
per la
letteratura, le
arti e gli
ordinamenti
politici.
AnticaRoma
• Nascita di
una sistema
stradale
complesso e
di un
sistema
militare
molto
evoluto.
4. Le origini del pensiero manageriale
Cina Machiavelli
Chiesa
Cattolica
5. Le origini del pensiero manageriale
Cina
• Costruzione
della muraglia
Cinese,
commercio
della seta e
sistema
stradale.
Machiavelli
• Scrisse “Il
Principe”, opera
che si basa sui
concetti base
del
management
come la figura
del leader.
ChiesaCattolica
• Nascita di una
gerarchia e di
un sistema
organizzativo
del mondo
cattolico.
6. Il management
Concezioni e tecniche
esistono da sempre ma
sono state concettualizzate e formalizzate
con molta lentezza perché…
7. Il management
…i pensatori (dall’antica Grecia a tutto il
Medioevo e anche oltre) attribuiscono scarsa
considerazione agli affari!
…i primi studiosi di economia pongono poca
attenzione ai problemi operativi e
imprenditoriali!
8. Il management
…gli uomini d'affari non hanno aiutato lo sviluppo
del management, reputando che la loro fosse più
arte che scienza, quindi non riconducibile a
schemi generali rigorosi e neppure esercitabile con
metodi ispirati al principio della ripetibilità
scientifica.
…fino alla fine dell’800, le aziende erano di modeste
dimensioni e venivano guidate direttamente dai
titolari: non c'era quindi nessun incentivo ad
approfondire le conoscenze sul management.
9. La rivoluzione industriale e il pensiero di
Adam Smith
La rivoluzione industriale è il processo di
industrializzazione realizzatosi in Inghilterra alla fine
del ‘700, ed in seguito diffusosi ad altri Stati occidentali
fino a coinvolgere ampie parti del mondo.
Processo legato fortemente all’utilizzo delle macchine a
vapore…
10. La rivoluzione industriale e il pensiero di
Adam Smith
Dottrina economica liberistica del laisser-faire
(Adam Smith, The Wealth of Nation)
Il governo non deve interferire con i commerci.
Egli dichiarava che, se gli imprenditori fossero stati liberi
di perseguire il loro interesse egoistico, sarebbero stati
comunque guidati da una «mano invisibile» che li avrebbe
condotti ad agire «nell'interesse dell'intera società».
11. La rivoluzione industriale e il pensiero di
Adam Smith
Le leggi naturali, come
quella della domanda e
dell'offerta, avrebbero
regolato le attività
economiche in senso
favorevole alla società.
12. La rivoluzione industriale e il pensiero di
Adam Smith
Smith sostenne, infine,
che v'era una comunanza
d'interessi fra i
lavoratori, che
ottenevano maggiori
compensi se lavoravano
di più, e i proprietari
delle aziende, che
traevano maggiori
profitti dalla produzione
supplementare.
13. Legge della domanda e dell’offerta
"In un libero mercato, in condizioni di concorrenza
perfetta, i prezzi di beni e servizi sono determinati
dall'incontro della domanda e dell'offerta"
15. Conseguenze della
rivoluzione industriale
Problemi psicologici, a causa del numero eccessivo delle ore di lavoro,
monotone, logoranti e oppressive, in ambienti rumorosi e perennemente a
rischio di gravi incidenti.
Affermazione del sistema di fabbrica e successivamente dei processi
produttivi di massa.
Sostituzione della produzione manuale con la produzione meccanica.
Reclutamento delle donne e dei bambini per metterli alle macchine, con paga
ridotta.
16. Nascita del pensiero manageriale
Espansione dei
trasporti e dei
sistemi di
comunicazione
Meccanizzazione
delle fabbriche
Espansione
economica dei
territori dell’Ovest
U.S.A.
Ingrandimento
delle
organizzazioni e
necessità di un
management più
sistematico
17. Charles Babbage e il primo trattato
manageriale
Scrive il primo trattato
manageriale dell’era moderna:
On the Economy of Machinery and
Manufacturers (1832)
È famoso anche per l'invenzione
della macchina per il calcolo
differenziale, antesignana del
moderno computer.
18. Charles Babbage e il primo trattato
manageriale
Egli teorizza il principio del
trasferimento di skill:
“nella misura in cui la macchina
diventa più automatica e più capace
di produrre grandi quantità di
prodotti, con buona precisione, chi la
usa può essere sempre meno
qualificato, tanto che alla fine
bastano dei semplici serventi e il
processo produttivo non richiede più
maestranze qualificate.”
19. Nascita della Scuola scientifica
(Organizzazione Scientifica del Lavoro)
Nasce negli U.S.A. con
l’ingegner Frederick W.
Taylor (1856-1915).
Taylor entra a far parte
delle acciaierie Midvale
(Philadelphia) nel 1874
da semplice operaio e
qui fa carriera da
ingegnere.
20. Nascita della OSL
Rivoluzione mentale per i manager:
aumentare la produttività, attraverso il miglioramento
delle condizioni dei lavoratori, con mansioni più
semplici e con un maggiore benessere materiale.
Tutto questo si doveva realizzare secondo un elenco di
responsabilità …
21. Elenco delle responsabilità del management
• Analizzare le singole operazioni di lavoro, per farle eseguire
secondo regole precise e razionali, anche secondo le indicazioni
approssimative della tradizione (PRINCIPIO “ONE BEST WAY”)
1
• Selezionare, addestrare e formare i lavoratori in modo preciso e
razionale (PRINCIPIO “THE RIGHT MAN AT THE RIGHT
PLACE”)
2
• Cooperare attivamente con i dipendenti per assicurare che tutto il
lavoro venisse eseguito secondo le regole stabilite;3
22. Elenco delle responsabilità del management
• Distinguere le mansioni e le
responsabilità dei lavoratori e dei
manager;
4
• Usare incentivi monetari per
motivare i lavoratori a produrre
di più.
5
23. Taylor e l’operaio SCHIMDT
Taylor “testò” le sue teorie nel settore movimentazione lingotti
utilizzando come “cavia” l’operaio SCHIMDT indicandogli:
quando e come prendere il lingotto (pesante 30 chili);
quando e come camminare mentre lo reggeva;
quando e come posarlo;
quando e come riposarsi prima di tornare a prenderne un altro.
I risultati furono eccellenti.
Schmidt aumentò la sua produzione giornaliera da 12,5 tonnellate
a 47 tonnellate, e la sua paga giornaliera da 1,15 dollari a 1,85
dollari.
24. Ambiti d’applicazione della teoria di Taylor
Le indagini di Taylor erano rivolte al livello operativo
dell'organizzazione, più che al lavoro direttivo.
Negli U.S.A., quindi, i livelli organizzativi più alti
migliorarono di poco all'epoca del management
scientifico.
A Taylor si può ascrivere, in parte, il merito della grande
efficacia dell’industria, nelle due guerre mondiali.
25. L’Amministrazione generale e industriale
di Henri Fayol
Henri Fayol (1841-1925), studioso
francese diresse la sua attenzione e le
sue indagini all'organizzazione nel suo
complesso.
1.Universalità dei principi applicabili
alle funzioni «amministrative»
(direttive), in tutte le forme d'attività
umana organizzata;
2.Esistenza d'un insieme
tramandabile di conoscenze sul
management.
26. I 14 principi manageriali di Fayol
1. Divisione del lavoro.
2. Autorità e responsabilità.
3. Disciplina.
4. Unità di comando.
5. Unità di direzione.
27. I 14 principi manageriali di Fayol
6. Subordinazione degli interessi individuali
agli interessi generali.
7. Remunerazione equa dei dipendenti.
8. Centralizzazione e decentralizzazione.
9. Catena di comando.
10. Ordine.
28. I 14 principi manageriali di Fayol
11. Parità di trattamento.
12. Stabilità del personale.
13. Iniziativa.
14. Spirito di corpo.
29. Altri esponenti della Scuola Scientifica
Carl Bart (1860-1939): applicò i principi tayloristici.
Inventore del regolo.
Henry Gantt (1861-1919) permise l'estensione dell'uso
della rappresentazione grafica della performance nel
tempo, con quello che ora è noto come «diagramma di
Gantt».
30. Altri esponenti della Scuola Scientifica
Henry Ford (1863-1947) nel
1913-1914 modificò la catena
di montaggio, già in uso
nell'industria della carne in
scatola e avviò la
produzione automobilistica
di massa, con il suo celebre
modello T (1913).
Applicando i principi
tayloristici alla catena di
montaggio diede vita al
FORDISMO.
31. Scuola scientifica: successo e declino
PRO
L’O.S.L. è adatta quando:
il tempo è un fattore critico
nell'esecuzione dei compiti;
il numero di persone da
dirigere è grande, in relazione
allo spazio disponibile;
il lavoro avviene in condizioni
di stress.
CONTRO
L’O.S.L. parte dal principio
dell’Homo economicus e quindi:
i gruppi sociali non sono
necessari anzi interferiscono;
i lavoratori sono considerati
«macchine biologiche»;
restano insoddisfatti i bisogni
psicologici di responsabilità, di
creatività e di riconoscimento;
l'ambiente, dominato dal
potere e dall'autorità dei capi,
svaluta l'individuo come
persona.
32. Scuola scientifica: successo e declino
Lo Scientific Management durò fino alla
depressione economica degli anni '30, segnata da
una disoccupazione fortissima e da una diffusa
povertà, ma non resse alla nuova situazione di
maggiore domanda e di minore offerta di forza
lavoro che si venne a determinare con la seconda
guerra mondiale.