3. Luogo
Münchener Rückversicherungs-
Gesellschaft
Königinstraße 107
“Blauer Saal”
80791 München
Germania
Organizzazione
Münchener Rück Italia
in collaborazione con la
Münchener Rückversicherungs-
Gesellschaft
Monaco di Baviera
Moderatore
Massimo Antonarelli
Direttore Generale
Münchener Rück Italia
3
Letture13 28-10-2005 15:28 Pagina 3
5. Attualmente il mercato assicurativo italiano rappresenta uno dei più importanti scenari di
sviluppo e il luogo adatto per l’introduzione di idee innovative. La Münchener Rück Italia,
riassicuratore di riferimento, desidera essere parte attiva nella creazione di nuovi progetti e
soluzioni assicurative in stretta sinergia con i principali attori del settore.
Con questo scopo abbiamo organizzato nel mese di settembre 2005, in collaborazione con
la Münchener Rück di Monaco, un Simposio sulla Riassicurazione per il Mercato
Italiano. Questo evento è coinciso con il centoventicinquesimo anniversario della
costituzione della Münchener Rück e abbiamo così colto l’occasione per ribadire i principi
guida del nostro Gruppo, che confermano il ruolo centrale del cliente e l’obiettivo di
soddisfare al meglio le richieste ed esigenze dei nostri partner d’affari. Nostro principio
operativo è anche quello della capacità innovativa, che per noi significa utilizzare in modo
creativo l’esperienza di 125 anni per offrire soluzioni innovative alle esigenze di oggi e
domani.
Nella prima giornata del Simposio il tema centrale è stato proprio l’innovazione: sono state
presentate relazioni in merito a Solvency II, Customized Portfolio Solutions, ovvero
soluzioni di riassicurazione retrospettiva e Riserve d’equilibrio.
La seconda giornata è stata dedicata a temi di specifico interesse per il mercato italiano,
quali il modello Sigra per la rilevazione del rischio alluvione, la Legge Merloni e le relative
implicazioni per la copertura postuma decennale, il progetto Riabilitazione per una
gestione attiva dei sinistri.
Importante l’intervento nella seconda giornata del dottor Fabio Cerchiai, Presidente
dell’ANIA, che ha colto in una visione d’insieme tutte le questioni che attualmente sono
dibattute nel mercato assicurativo, tra le quali ricordiamo l’R.C. Auto e l’indennizzo diretto, la
previdenza complementare e il trattamento di fine rapporto, le calamità naturali e il rischio
terrorismo.
Con questa pubblicazione la Münchener Rück Italia intende offrire un estratto dei contenuti
presentati e discussi nel corso del Simposio.
Introduzione
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7. Pubblichiamo, in alternativa alle slide mostrate durante il Simposio, un articolo di Edgar
Bruch che meglio riassume i contenuti della sua presentazione.
Introduzione
Con il progetto Solvency II la Commissione europea si prefigge di innovare il sistema di
vigilanza sulle assicurazioni. Gli attuali requisiti di solvibilità per le imprese assicuratrici Vita e
Danni sono oggetto di ampia revisione e perfezionamento. Rispetto al sistema vigente
Solvency I, Solvency II rappresenta un salto di qualità ed è contraddistinto da una gamma di
requisiti molto più vasta. Ad esempio, la solvibilità delle imprese di assicurazione verrà
determinata in base ai rischi effettivamente assunti dall’impresa. Seguendo i principi della
gestione del rischio verrà calcolato il cosiddetto target capital (assimilabile al capitale
economico dell’impresa) che dovrebbe assicurare alle imprese il soddisfacimento durevole
delle obbligazioni derivanti dai contratti assicurativi. Verranno presi in considerazione anche
gli sviluppi attuali in materia di gestione del rischio e del capitale, nonché gli approcci di
modellazione della matematica finanziaria e attuariale. Con la presente informativa la
Münchener Rück intende esporre qui di seguito alcune riflessioni su Solvency II e prendere
in considerazione le possibili conseguenze del nuovo modello prudenziale per le imprese di
assicurazione.
Effetti di ampia portata sul settore assicurativo
I cambiamenti del sistema di vigilanza che si stanno delineando produrranno effetti di ampia
portata.
• Maggiore trasparenza sui rischi assunti
L’obbligo di applicazione dei modelli di rischio aumenterà la trasparenza sui rischi assunti
consentendo di individuare gli elementi attivi dei rischi e, in ultima istanza, i segmenti di
business che creano valore e quelli che distruggono valore.
• Cambiamenti strutturali in molti settori
I cambiamenti strutturali che ne seguiranno costringeranno le imprese assicuratrici ad
analizzare criticamente non solo singoli prodotti, ma anche interi segmenti di business. I
cambiamenti attesi riguarderanno anche altri settori dell’impresa, come le vendite, il
marketing e la definizione dei prodotti.
• Crescente offerta di consulenza
I professionisti che forniscono consulenza per fronteggiare queste sfide sono sempre più
numerosi e provengono da settori diversi. L’offerta è focalizzata su servizi di consulenza
strategica, di processo o assicurativa.
• Maggiore importanza della gestione integrata delle attività-passività
Gli strumenti di gestione integrata delle attività-passività giocheranno un ruolo sempre più
importante. Di conseguenza anche i responsabili della gestione delle attività di investimento
dovranno porsi la domanda se non si possano ottenere miglioramenti con una più ampia
gestione integrata delle attività-passività. Il metro del successo non sarà più lo stesso. Ad
avere successo non sarà più chi è in grado di generare un volume premi elevato, bensì chi
saprà conseguire un alto rendimento sul capitale di rischio che gli è stato assegnato.
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Solvency II
Edgar Bruch
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8. Il modello di rischio come importante fattore di vantaggio competitivo
Il modello di rischio adottato dall’impresa diventerà un importante fattore di vantaggio
competitivo. Più precisa è la rappresentazione delle effettive posizioni di rischio fornita dal
modello, più facile è ottenere un’allocazione ottimale del capitale e, in ultima istanza, un
controllo della gestione. Sotto questo aspetto, le imprese che decideranno di utilizzare un
modello di rischio interno saranno chiaramente in vantaggio rispetto ai loro concorrenti.
• Aumento del fabbisogno di capitale
Questo vale a maggior ragione perché il fabbisogno di capitale delle imprese di
assicurazione crescerà. L’aumento è una conseguenza del fatto che probabilmente il
capitale richiesto (solvency capital requirement) sarà più alto di quello imposto dall’attuale
sistema del margine di solvibilità.
• Allargare il margine d’azione con la diversificazione
Attraverso una diversificazione mirata dei rischi assunti, possibile anche con l’applicazione
della formula standard, si può tuttavia controllare il fabbisogno di capitale e allargare il
margine d’azione dell’impresa.
• Il ruolo chiave della riassicurazione
La riassicurazione si inserisce in questo contesto come misura efficace di diversificazione
che libera capitale. Essa svolge pertanto un ruolo chiave nel processo di gestione del rischio
di un’impresa di assicurazione ed è destinata ad assumere un peso crescente con Solvency
II. Questo scenario di cambiamenti porterà anche all’adozione di criteri diversi per i
programmi di riassicurazione.
È importante essere preparati
A trarre i vantaggi maggiori da Solvency II saranno le società che si sono occupate fin d’ora
di questo tema e che avranno adottato le misure più idonee per migliorare la base
decisionale necessaria alla definizione delle future priorità operative e strategiche. Le
imprese di assicurazione vanno incontro a una sensibile mole di lavoro già nella fase che
precede l’introduzione di Solvency II. Nel complesso si tratta tuttavia di un lavoro che vale la
pena di fare perché serve a preparare l’azienda a soddisfare i futuri requisiti prudenziali e di
gestione del rischio, oltre che a migliorarne i meccanismi di controllo e gestione. La
partecipazione e la collaborazione attiva ai lavori dei comitati incaricati della definizione del
progetto Solvency II, e lo sviluppo tempestivo di un modello di rischio interno, hanno
permesso alla Münchener Rück di acquisire ampie e approfondite conoscenze sul processo
di progettazione e sui potenziali effetti di Solvency II.
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9. Anche per il secondo intervento di Edgar Bruch, in alternativa alle slide, preferiamo
pubblicare un articolo di Jörg Schneider, Membro del Comitato Direttivo della Münchener
Rück e responsabile dei settori Contabilità, Controllo di gestione, Imposte, Risk
management integrato e Investor relations.
L’efficienza della contabilizzazione sarà d’importanza decisiva per il successo
a lungo termine di ogni impresa assicuratrice
Attualmente le imprese assicuratrici operanti su scala mondiale devono confrontarsi con un
gran numero di requisiti di informativa differenti, in un mondo contabile fortemente
frammentato. Ampiezza e complessità delle regole gravano sugli interessati in maniera
insostenibile da ogni punto di vista. Nell’Europa continentale le società capogruppo
redigono i bilanci consolidati secondo i principi contabili internazionali (IFRS) con l’aggiunta
di complessi conti transitori per soddisfare i requisiti prudenziali e di rating. Le singole
società di gruppo sono tenute, a loro volta, a rispettare non pochi principi contabili civilistici,
prudenziali e fiscali locali. Inoltre la confusione linguistica sta mandando in tilt perfino esperti
contabili di provata esperienza. Il gruppo Münchener Rück vede quindi con favore il
perfezionamento degli IFRS come un importante passo verso degli standard contabili
uniformi, riconosciuti su scala mondiale.
Rappresentare gli strumenti finanziari al valore di mercato
Il punto di forza decisivo degli IFRS è l’orientamento al valore di mercato. Attualmente
molti sistemi contabili nazionali mettono in risalto la tutela dei creditori e la
determinazione dell’utile da distribuire, iscrivendo in bilancio gli elementi patrimoniali al
costo storico. Diversamente gli IFRS: l’IAS 39, modificato nel 2003 e applicato dal gruppo
Münchener Rück nella redazione del bilancio consolidato già a partire da quell’esercizio,
prevede la rappresentazione al valore di mercato per la maggioranza degli strumenti
finanziari. Questo orientamento al valore di mercato consente di basare il controllo
interno orientato al valore sulle cifre della contabilità esterna, sempreché, beninteso,
queste si fondino, come nel caso dei titoli quotati, su basi di calcolo sufficientemente
affidabili. Il gruppo Münchener Rück sta già sfruttando questa possibilità per il controllo
interno e, partendo dal risultato IFRS, si limita a compiere solo qualche adeguamento
specifico del settore di affari. Tra questi adeguamenti figurano gli adeguamenti dei sinistri
catastrofali o dei risultati degli investimenti.
Presupposti del consenso
Molto fa pensare che anche lo standard IFRS per i contratti assicurativi della fase II includa
forti elementi fair value. Però, mentre la valutazione al valore di mercato degli strumenti
finanziari viene accolta in maniera sostanzialmente positiva, l’applicazione dello stesso
criterio di valutazione per le poste attive e passive originate dai contratti assicurativi incontra
riserve assolutamente fondate. Imprese di assicurazioni e destinatari dei bilanci
accetteranno uno standard di valutazione dei contratti assicurativi orientato al fair value solo
se risponde ai seguenti presupposti:
International Financial Reporting Standards (IFRS)
Ponte tra controllo interno e obbligo di informativa esterno?
Jörg Schneider
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10. – lo standard deve basarsi su una profonda comprensione del modello di affari
dell’industria assicurativa, ossia le nuove regole devono rispecchiare adeguatamente il
principio della stabilizzazione dei rischi nel collettivo e nel tempo. Il fattore “rischio”, che
rappresenta il cardine della nostra attività, deve finire nel bilancio attraverso metodi di
valutazione adeguati;
– il nuovo standard non deve causare un aumento economicamente spropositato della
volatilità dei risultati di periodo iscritti in bilancio. In caso contrario si avrebbe un
incremento dei costi del capitale proprio dell’intero settore a causa dell’avversione al
rischio degli investitori. Naturalmente il rendiconto può e dovrebbe riprodurre la misura
della congruenza tra investimenti finanziari e struttura degli impegni;
– infine i metodi di valutazione devono rappresentare in maniera attendibile la realtà
economica e devono poter essere descritti sulla base di determinate ipotesi
prestabilite. Ciònonostante tali metodi devono risultare comprensibili a tutti e verificabili
da esterni.
A questo proposito bisognerà ancora svolgere una notevole opera di sviluppo e di
convincimento, prima di poter emanare uno standard obbligatorio. Attraverso l’adesione a
numerosi organismi e soprattutto la collaborazione fattiva dei nostri esperti a gruppi di
lavoro, la Münchener Rück si impegna attivamente per lo sviluppo di regole che siano
adatte a un’applicazione pratica. L’inevitabile complessità di ogni nuova norma rende
necessarie delle disposizioni provvisorie liberali, che garantiscono soprattutto un
adeguamento ordinato dei sistemi contabili, un’operazione che richiede grande impegno
temporale ed economico.
L’applicazione richiede un duro lavoro di precisione
Per poter sfruttare puntualmente l’opportunità di collegare efficacemente gli obblighi di
informativa esterni e il controllo interno, e prepararsi a soddisfare i requisiti derivanti
dalla contabilizzazione al fair value dei contratti assicurativi, non dovrebbero essere solo
i grandi del settore a riflettere su un rapido adeguamento dei propri sistemi contabili. È
peraltro vero che ci vorrà ancora molto tempo prima che il numero delle imprese che
adottano gli IFRS per la redazione del bilancio salga a un livello tale da renderli di fatto
uno standard per tutti. Però, per effetto del Regolamento UE 1606/2002 del 19 luglio
2002, nei Paesi dell’Unione Europea le società quotate hanno l’obbligo di adottare i
principi contabili internazionali per la stesura del bilancio consolidato già dal 1° gennaio
2005. E a decorrere dal gennaio 2007 quest’obbligo viene esteso a tutte le imprese che
hanno emesso obbligazioni negoziate in borsa. Pertanto, i redattori dei bilanci avranno a
disposizione nuove opzioni di finanziamento, come certificati di godimento quotati e
obbligazioni postergate, solo con l’applicazione degli IFRS. In considerazione
dell’aumento del fabbisogno di capitale da parte delle imprese assicuratrici all’interno del
futuro regime di Solvency II, anche il management delle imprese medio-grosse
dovrebbe occuparsi, a titolo precauzionale, degli IFRS. Infatti l’applicazione dei principi
contabili internazionali, che verranno ancora perfezionati, richiede un duro lavoro di
preparazione.
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11. Carattere qualitativo per investitori e clienti
Bilancio e comunicazioni trasparenti e tempestive rappresentano un carattere qualitativo
decisivo per gli investitori e perfino per i clienti, che presumibilmente diverranno ancora più
esigenti e più informati. Inoltre rappresentano un elemento di valore aggiunto durevole del
controllo interno, dopotutto possono contribuire ad aprire nuove opzioni di finanziamento e
di crescita per le imprese di assicurazioni. Così l’efficienza dei metodi e dei sistemi contabili
diverrà uno dei fattori che determineranno in ultima analisi la competitività dell’impresa.
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13. Questa nostra presentazione intende illustrare le possibilità di intervento della
riassicurazione retrospettiva.
Il punto di forza della riassicurazione retrospettiva consiste nella gestione attiva dei rischi e
di conseguenza nell’ottimizzazione nell’impiego dei capitali. A differenza dei prodotti
convenzionali di riassicurazione, essa non si occupa dei rischi su intervalli di tempo futuri,
ma su intervalli di tempo relativi a periodi già trascorsi.
Sui mercati anglosassoni assicuratori e imprese ricorrono in misura più massiccia alla
riassicurazione retrospettiva rispetto all’Europa continentale, dove tuttavia la sua importanza
dovrebbe crescere sensibilmente nei prossimi anni. Infatti le richieste sempre più severe
per quanto attiene la compilazione del bilancio e la solvibilità renderanno più trasparenti le
non molte risorse disponibili di capitale di rischio. Cresce di conseguenza la pressione per
un efficace management del rischio e del capitale.
Questa esigenza non proviene soltanto da chi fornisce i capitali, dalle agenzie di rating o
dalle normative sulla solvibilità; anche nel caso di un riallineamento strategico della
compagnia o in caso di fusioni o acquisizioni, la riassicurazione retrospettiva può offrire
interessanti soluzioni flessibili per cedere i rischi presenti nei portafogli sinistri in essere e
per dare maggiore visibilità, anche all’esterno, ai riallineamenti strategici.
Tra i vari scenari che possono rendere utile il ricorso alla riassicurazione retrospettiva tre a
nostro parere sono predominanti nel mercato italiano:
1. Il rischio di insufficienza delle riserve tecniche
2. Fusioni ed acquisizioni
3. Ritiro/cessazione delle coperture riassicurative acquisite
Nel primo caso, l’aumento delle riserve sinistri da un lato grava sui mezzi propri, dall’altro fa
innalzare i requisiti del capitale di solvibilità. La riassicurazione retrospettiva si assume i
pagamenti futuri per sinistri in base a un determinato portafoglio (che può contenere anche
diversi rami) e per un numero di anni di sottoscrizione predefinito (p. es. RCD + RC Auto per
gli anni dal 1975 al 1991).
Nel secondo caso, durante l’operazione di vendita di una compagnia può risultare che
determinati comparti di un portafoglio rendano difficile la vendita stessa. Il venditore può
stralciare tale comparto e acquistare un prodotto riassicurativo, in modo che l’acquirente
non debba più confrontarsi con le esposizioni che derivano da tale segmento di portafoglio.
Nel terzo caso, la riassicurazione retrospettiva può offrire un’integrazione, ma anche una
sostituzione nel caso in cui la copertura riassicurativa tradizionale si riveli insufficiente o
inadeguata, come ad esempio nel caso di un riassicuratore che cessi la propria attività.
La Münchener Rück con questo tipo di prodotti si posiziona quale unico partner non solo
per soluzioni riassicurative tradizionali e prospettiche, ma anche per soluzioni di
riassicurazione retrospettiva. CPS, il reparto specializzato in questo settore, grazie alla rete
internazionale del nostro Gruppo, dispone delle esperienze e delle conoscenze di attuari,
giuristi ed altri esperti. In questo modo il cliente è certo di ricevere il risultato di un lavoro
calibrato appositamente sulla sua realtà e sulle sue esigenze.
Customized Portfolio Solutions (CPS)
Daniela Badano
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23. Si tratta di un nuovo servizio che mettiamo a disposizione dei nostri clienti che intendono
opportunamente integrare, ampliare o confermare le proprie conoscenze e informazioni.
In questa piattaforma, una extranet facilmente accessibile e sicura, è possibile trovare
informazioni sui mercati internazionali, questionari per assicurati, checklist per la valutazione
di rischi, esempi di polizze e clausole, tutte le pubblicazioni Münchener Rück e altro ancora,
suddiviso per i rami Property, Casualty, Marine e Vita. L’offerta si amplia così in modo
esponenziale, i documenti contenuti sono più di 3.500.
Inoltre offriamo ai nostri partner d’affari vari strumenti interattivi, messi a punto dai nostri
esperti e centri di competenza specifica, per supportare la valutazione e la quotazione dei
rischi.
Tutti i contenuti sono in lingua inglese e per accedere è necessario rivolgersi alla Direzione
Commerciale della Münchener Rück Italia.
Connect.munichre
Competenza e servizi online
Elena Martinelli
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31. Progetto
Sistema Integrato per la Gestione del Rischio Alluvionale
Questo progetto porterà alla realizzazione di uno strumento per la rilevazione del rischio
alluvionale sul territorio nazionale. Il progetto è stato intrapreso dal mercato assicurativo e i
lavori sono iniziati nel maggio 2004. La conclusione è prevista, dopo le varie fasi operative,
entro la metà del 2007. Il progetto è condotto dall'ANIA con un partner esterno, il
Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (RTI) fra Telespazio ed Agriconsulting.
In considerazione dell’accresciuto livello del rischio alluvionale sul territorio italiano e del
conseguente impatto sul mercato assicurativo, è stato necessario dotarsi di uno strumento
per la valutazione di tale rischio. Il progetto intende realizzare un sistema informatico molto
sofisticato che permetta di valutare il grado di pericolosità del rischio da assicurare e, per un
insieme di rischi, di determinare il danno massimo possibile.
Il sistema sarà basato su una complessa modellizzazione del territorio nazionale che tiene
conto delle sue caratteristiche idrogeologiche e topografiche oltre che dei dati storici relativi
ai singoli eventi alluvionali.
Il punto di forza dello strumento è la determinazione della vulnerabilità dei beni a rischio. La
vulnerabilità sarà determinata in seguito ad un’analisi dettagliata dei danni causati dagli
eventi alluvionali degli ultimi anni.
La Münchener Rück Italia contribuisce attivamente allo sviluppo del progetto in qualità di
socio ANIA e membro del Comitato di Progetto che esamina, controlla ed approva le scelte
tecniche. Siamo convinti che il modello SIGRA sarà uno strumento efficace sia per le
compagnie dirette che per i riassicuratori, così da permettere ad entrambi di stabilire un
pricing adeguato del rischio assicurativo e riassicurativo.
Rischio Alluvione: Il modello SIGRA
Rita Hausmann
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43. Lo sviluppo del portafoglio a lungo termine, associato alle Polizze Decennali rese
obbligatorie per i costruttori dalla Legge Merloni e dalla Legge 210, comporta la necessità di
preparare in maniera adeguata l’indotto sottoscrittivo, gestionale e di liquidazione dei danni.
Per quanto concerne gli aspetti sottoscrittivi si rende necessaria l’organizzazione del
mercato affinché si possano sviluppare quell’insieme di verifiche di contenuto tecnico-
ingegneristico riferite alla qualità ed alla durabilità delle opere assicurate, in modo da
garantire lo sviluppo della valutazione assicurativa su base ragionevolmente affidabile. In
sintonia con quanto già in atto in altri mercati assicurativi europei, anche nel mercato
assicurativo italiano si richiede l’intervento di società specializzate nelle ispezioni e nel
controllo, sia della progettazione che delle fasi di costruzione delle opere da assicurare. Tali
società, definite in gergo tecnico “Organismo di Controllo”, devono avere quelle
caratteristiche di capacità tecnica, conoscenze, affidabilità, indipendenza che la filosofia
tracciata dalla Normativa richiede per attività di valutazione tecnica a “garanzia” di
contratti. In particolare per i contratti con impegno delle parti contraenti differenziato nel
tempo quali le polizze assicurative.
Per l’aspetto gestionale di tale tipo di portafogli risulta indispensabile per gli assicuratori
prevedere una diversa organizzazione rispetto a quanto usualmente attuato per i portafogli
property. Ciò per permettere una precisa separazione degli andamenti tra le diverse
generazioni di rischi sottoscritti, con allocazione di specifiche riserve premi correttamente
distribuite nel lungo periodo di copertura, nonché con una attenta e prudente valutazione
predittiva delle tendenze della sinistralità. L’evidenza delle simulazioni, oltre che quella
maturata realmente, portano infatti a considerare come elemento di assoluta criticità
l’eventuale tendenza negativa dell’andamento sinistri per le ovvie difficoltà ad attuare un
rapido ed efficiente recupero della redditività.
La liquidazione dei danni – che, sulla base delle limitate esperienze del mercato italiano e di
quelle più ampie maturate in altri mercati europei, non mancheranno di manifestarsi – dovrà
contare su una professionalità ad oggi non considerabile come acquisita dalla maggior parte
del corpo peritale. Devono essere infatti considerate le difficoltà e complessità di indagine
tecnica sulle causali di danno, oltre alle non facili valutazioni delle dinamiche dei costi di
ricostruzione (previsti come indennizzo in polizza), anche per opere di ingegneria civile di
natura complessa come le gallerie o i ponti.
A quanto sopra illustrato deve essere aggiunta la problematica legata alla non sempre chiara
e definibile interpretazione dei testi di polizza che - predisposti per offrire la più ampia
garanzia al proprietario delle opere assicurate, sia esso un proprietario di un singolo
appartamento sia esso una pubblica amministrazione - poiché immodificabili, non
permettono la necessaria ottimizzazione per riscontrare al meglio le problematiche
assicurative associabili alle numerose ed ampiamente diverse tipologie di opere da
assicurare.
Merloni – Decennale
presupposti per la copertura dei rischi
Silvano Bonelli
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49. Questa presentazione ha come obiettivo quello di avanzare una proposta innovativa da
condividere con gli assicuratori che desiderano gestire i sinistri con danni alla persona in
maniera attiva, etica ed economicamente corretta.
La riabilitazione è quell’insieme di interventi che mirano al recupero da un punto di vista
fisico, sociale e professionale di un individuo che ha subito un grave infortunio. Una
maggiore attenzione alla persona e alla sua integrità psicofisica porterà ad un incremento
delle richieste e delle offerte di servizi di assistenza e di riabilitazione mediante prestazioni
specialistiche mirate, differenziate tra loro in relazione alle caratteristiche del danno subito.
Le richieste, le esigenze e le motivazioni del danneggiato saranno elementi chiave per la
strutturazione del prodotto “riabilitazione”.
Il settore assicurativo/riassicurativo si propone di intervenire fornendo prestazioni basate su
strumenti innovativi – ottenuti tramite modelli in outsourcing –, e sulla cooperazione con
soggetti operanti nel settore (gruppo di lavoro coordinato dall’ANIA), con l’intento di
garantire al danneggiato un recupero totale ed un pieno reinserimento a livello sociale.
I benefici che entrambe le parti – assicuratori/riassicuratori e danneggiati – potrebbero trarre
da questa nuova sinergia sarebbero innumerevoli: da una parte, oltre ad una maggiore
possibilità di guarigione per colui che ha subito il danno, avremmo un’assistenza coordinata,
mirata, e qualitativamente superiore rispetto al passato, e dall’altra un miglioramento
dell’immagine delle imprese assicuratrici/riassicuratrici nei confronti dell’opinione pubblica e
delle associazioni dei consumatori.
La Münchener Rück Italia si è mossa promuovendo incontri con l’Ania e con le compagnie
assicuratrici al fine di valutare le possibilità di avviare anche in Italia – come in altri paesi
europei – un servizio riabilitativo avanzato ed efficace che, con costi ottimizzati, riesca ad
innalzare gli standard qualitativi italiani. Ciò avviene in un ambito di collaborazione con la
nostra casa madre.
Riabilitazione
Jean-Paul Galioit
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Letture13 28-10-2005 15:29 Pagina 49
57. Le relazioni presentate in questa pubblicazione affrontano temi innovativi ed alcuni tra gli
argomenti di attualità del mercato italiano, ma non intendono essere esaustive e definitive.
La Münchener Rück Italia, supportata dal Gruppo Münchener Rück che
vanta un’esperienza di 125 anni nella riassicurazione, offre le proprie
conoscenze e capacità ed è sempre disponibile ad un confronto proficuo
con i propri amici d’affari.
Conclusioni
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Letture13 28-10-2005 15:29 Pagina 57
58. 58
1999 Letture 1 – L’Assicurazione Infortuni sul Lavoro in Italia: situazione attuale e prospettive future
2000 Letture 2 – 29 settembre 1 ottobre 1999 Simposio sulla riassicurazione per il mercato italiano
2000 Letture 3 – L’Assicurazione Vita I rischi altamente selezionati
2000 Letture 4 – Il mercato assicurativo nel ramo auto rischi diversi Considerazioni sui sistemi antifurto
2001 Letture 5 – I possibili interventi per contenere il costo dei ricambi auto per le assicurazioni
2001 Letture 6 – Agricoltura Gestione del rischio
2001 Letture 7 – Alluvione Un modello di valutazione del rischio
2002 Letture 8 – L’Assicurazione Malattia Opportunità da cogliere?
2003 Letture 9 – 24 e 25 settembre 2003 Seminario Sinistri
2004 Letture 10 – Una nuova opportunità di e-business nei rami danni Il Progetto VERDI
2004 Letture 11 – Progetto “Riabilitazione” per una gestione attiva dei sinistri
2005 Letture 12 – La Legge Merloni Opportunità e sfide per gli assicuratori
Letture13 28-10-2005 15:29 Pagina 58