MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Dopo la revisione della classificazione standard delle attività economiche (NACE rev.2), l’ISTAT ha rivisto il disegno di campionamento dell’indagine sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere. Particolare attenzione è stata dedicata alla ridefinizione dei metodi di allocazione campionaria. A partire dal 2013 l’ISTAT ha adottato una nuova procedura di allocazione (“Allocazione robusta con soglia di strato uniforme” – ROAUST – Chiodini et al., 2008) che è sostanzialmente un’allocazione di compromesso che utilizza l’allocazione uniforme per un sottoinsieme di unità campionarie e quella di Neyman per le restanti unità del campione. In questo lavoro il metodo ROAUST viene confrontato con altri metodi di allocazione, come ad esempio: (i) l’allocazione ottima di Neyman; (ii) l’allocazione “Interior Point Nonlinear Programming” (IPNLP). Un’estesa simulazione Monte Carlo in termini di RRMSE e distorsione delle stime ha permesso di concludere che l’allocazione ottima di Neyman è migliore a livello dell’intero campione, mentre il ROAUST è migliore a livello di strato, risultando quindi particolarmente adatto per i domini di studio
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Ad un anno di distanza dall'introduzione del contratto a tutele crescenti, attraverso la lettura delle
comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione di Città Metropolitana di Milano, vengono cercati i
primi effetti sulla durata dei nuovi rapporti di lavoro. Sebbene l'efficacia della nuova normativa potrà essere
valutata pienamente solo al termine della erogazione della agevolazione fiscale collegata, già adesso si
riscontrano alcuni significavi effetti. L'analisi effettuata considera gli avviamenti del trimestre marzo-aprilemaggio
2015, i primi con il nuovo regime, comparandoli con il medesimo periodo dell'anno precedente,
verificando sia i volumi che le durate dei contratti stipulati nei due periodi. I dati del trimestre dell'anno in
corso vengono presentati come ulteriore comparazione, ma non possono essere impiegati per validare la
tenuta temporale (eccetto marzo). Rispetto alla mera analisi del rapporto tra avviamenti e cessazioni, si
evidenzia come la variazione legislativa abbia rivitalizzato questa forma contrattuale, anche dal punto di vista
del saldo tra avviamenti e cessazioni. Probabilmente a causa del limitato periodo di osservazione l'effetto
maggiore ed incontrovertibile lo si registra nella ricomposizione delle cause di cessazione con la netta crescita dei licenziamenti individuali.
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Il Censimento delle Istituzioni non profit, condotto dall’Istat nel 2011, ha riempito un vuoto informativo esistente in Italia sul settore, fornendone una rappresentazione statistica aggiornata e una serie di approfondimenti che hanno permesso di delinearne le caratteristiche principali, le peculiarità e il ruolo del volontariato organizzato nel quadro economico e sociale del Paese. Grazie alla disponibilità dei dati censuari è stato possibile realizzare analisi ad un elevato dettaglio territoriale, restituendo l’articolazione della diffusione del volontariato organizzato nei territori lombardi. Partendo dall’analisi di alcuni indicatori di diffusione delle istituzioni non profit con volontari nei sistemi locali (Sl), quali il peso delle unità locali e dei volontari rispetto alla popolazione residente e la superficie territoriale, si è proceduto ad analizzare la presenza del volontariato organizzato negli sl lombardi in termini di specializzazione delle attività svolte dalle istituzioni presenti sul territorio. Emerge così un quadro dettagliato dello sviluppo e dell’articolazione del volontariato attivo nel settore non profit lombardo, una mappa del volontariato lombardo che permette di cogliere le peculiarità e le componenti principali che caratterizzano il terzo settore in questo territorio del Nord Italia.
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Il settore non profit ha evidenziato nell’ultimo decennio un grande dinamismo in termini imprenditoriali, di addetti e di entrate. In questo sviluppo così vigoroso un ruolo fondamentale lo ha svolto l’attività di raccolta fondi, fundraising, coinvolgendo un quinto delle attività censite. L’analisi dei dati censuari ci aiuta a far luce su questa nuova e vivace attività che impiega prevalentemente giovani. In Italia le istituzioni non profit si finanziano soprattutto attraverso i fondi privati, sebbene si riscontrino forti differenziazioni a livello di settore di specializzazione delle istituzioni. Le istituzioni non profit localizzate in province e regioni a statuto speciale sono quelle che beneficiano maggiormente dei fondi pubblici. Tra le regioni a statuto ordinario il numero più basso di istituzioni non profit che si finanziano prevalentemente con fondi pubblici viene riscontrato in Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. La Lombardia è tuttavia la regione che registra le maggiori entrate. Le regioni che hanno una maggiore attitudine all’attività del fundraising risultano essere Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano.
XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia - La salute mentale in Italia: cosa ci dicono i dati dell’Istat - Roma, 22 febbraio 2017
Intervento Giorgio Alleva, La pratica sportiva in Italia - Conferenza Stampa Coni-Istat - Salone d'Onore del CONI, Foro Italico, Roma, 23 febbraio 2017
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Dopo la revisione della classificazione standard delle attività economiche (NACE rev.2), l’ISTAT ha rivisto il disegno di campionamento dell’indagine sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere. Particolare attenzione è stata dedicata alla ridefinizione dei metodi di allocazione campionaria. A partire dal 2013 l’ISTAT ha adottato una nuova procedura di allocazione (“Allocazione robusta con soglia di strato uniforme” – ROAUST – Chiodini et al., 2008) che è sostanzialmente un’allocazione di compromesso che utilizza l’allocazione uniforme per un sottoinsieme di unità campionarie e quella di Neyman per le restanti unità del campione. In questo lavoro il metodo ROAUST viene confrontato con altri metodi di allocazione, come ad esempio: (i) l’allocazione ottima di Neyman; (ii) l’allocazione “Interior Point Nonlinear Programming” (IPNLP). Un’estesa simulazione Monte Carlo in termini di RRMSE e distorsione delle stime ha permesso di concludere che l’allocazione ottima di Neyman è migliore a livello dell’intero campione, mentre il ROAUST è migliore a livello di strato, risultando quindi particolarmente adatto per i domini di studio
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Ad un anno di distanza dall'introduzione del contratto a tutele crescenti, attraverso la lettura delle
comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione di Città Metropolitana di Milano, vengono cercati i
primi effetti sulla durata dei nuovi rapporti di lavoro. Sebbene l'efficacia della nuova normativa potrà essere
valutata pienamente solo al termine della erogazione della agevolazione fiscale collegata, già adesso si
riscontrano alcuni significavi effetti. L'analisi effettuata considera gli avviamenti del trimestre marzo-aprilemaggio
2015, i primi con il nuovo regime, comparandoli con il medesimo periodo dell'anno precedente,
verificando sia i volumi che le durate dei contratti stipulati nei due periodi. I dati del trimestre dell'anno in
corso vengono presentati come ulteriore comparazione, ma non possono essere impiegati per validare la
tenuta temporale (eccetto marzo). Rispetto alla mera analisi del rapporto tra avviamenti e cessazioni, si
evidenzia come la variazione legislativa abbia rivitalizzato questa forma contrattuale, anche dal punto di vista
del saldo tra avviamenti e cessazioni. Probabilmente a causa del limitato periodo di osservazione l'effetto
maggiore ed incontrovertibile lo si registra nella ricomposizione delle cause di cessazione con la netta crescita dei licenziamenti individuali.
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Il Censimento delle Istituzioni non profit, condotto dall’Istat nel 2011, ha riempito un vuoto informativo esistente in Italia sul settore, fornendone una rappresentazione statistica aggiornata e una serie di approfondimenti che hanno permesso di delinearne le caratteristiche principali, le peculiarità e il ruolo del volontariato organizzato nel quadro economico e sociale del Paese. Grazie alla disponibilità dei dati censuari è stato possibile realizzare analisi ad un elevato dettaglio territoriale, restituendo l’articolazione della diffusione del volontariato organizzato nei territori lombardi. Partendo dall’analisi di alcuni indicatori di diffusione delle istituzioni non profit con volontari nei sistemi locali (Sl), quali il peso delle unità locali e dei volontari rispetto alla popolazione residente e la superficie territoriale, si è proceduto ad analizzare la presenza del volontariato organizzato negli sl lombardi in termini di specializzazione delle attività svolte dalle istituzioni presenti sul territorio. Emerge così un quadro dettagliato dello sviluppo e dell’articolazione del volontariato attivo nel settore non profit lombardo, una mappa del volontariato lombardo che permette di cogliere le peculiarità e le componenti principali che caratterizzano il terzo settore in questo territorio del Nord Italia.
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Il settore non profit ha evidenziato nell’ultimo decennio un grande dinamismo in termini imprenditoriali, di addetti e di entrate. In questo sviluppo così vigoroso un ruolo fondamentale lo ha svolto l’attività di raccolta fondi, fundraising, coinvolgendo un quinto delle attività censite. L’analisi dei dati censuari ci aiuta a far luce su questa nuova e vivace attività che impiega prevalentemente giovani. In Italia le istituzioni non profit si finanziano soprattutto attraverso i fondi privati, sebbene si riscontrino forti differenziazioni a livello di settore di specializzazione delle istituzioni. Le istituzioni non profit localizzate in province e regioni a statuto speciale sono quelle che beneficiano maggiormente dei fondi pubblici. Tra le regioni a statuto ordinario il numero più basso di istituzioni non profit che si finanziano prevalentemente con fondi pubblici viene riscontrato in Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. La Lombardia è tuttavia la regione che registra le maggiori entrate. Le regioni che hanno una maggiore attitudine all’attività del fundraising risultano essere Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano.
XXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia - La salute mentale in Italia: cosa ci dicono i dati dell’Istat - Roma, 22 febbraio 2017
Intervento Giorgio Alleva, La pratica sportiva in Italia - Conferenza Stampa Coni-Istat - Salone d'Onore del CONI, Foro Italico, Roma, 23 febbraio 2017
Seminario, Le fonti integrate per l’analisi del turismo in Campania, Napoli 15 dicembre 2016
Università degli studi di Napoli “Parthenope” - Villa Doria d’Angri - Sala Convegni via Francesco Petrarca, 80
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
Seminario, Le fonti integrate per l’analisi del turismo in Campania, Napoli 15 dicembre 2016
Università degli studi di Napoli “Parthenope” - Villa Doria d’Angri - Sala Convegni via Francesco Petrarca, 80
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nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
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Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
Le rimesse degli immigrati in Lombardia - Simone Zardi, Guido Gay
1. OBIETTIVO: individuare quali variabili influenzano, positivamente o negativamente, l’entità delle rimesse inviate
all’estero dagli immigrati in Lombardia.
Le rimesse degli immigrati in Lombardia
Conclusioni:
• L’indagine proposta analizza le variabili che influenzano l’entità delle rimesse da parte degli immigrati in Lombardia, pur
preliminare, è corroborata dalle principali evidenze della letteratura scientifica.
•L’aspetto più interessante, anche ai fini dell’implementazione di policy riguardanti l’immigrazione, è che le variabili legate a un alto
livello d’integrazione influenzano negativamente l’entità delle rimesse inviate all’estero mentre quelle relative a bassa integrazione e
precarietà del progetto migratorio sembrano influenzare positivamente l’invio di denaro all’estero. Altro aspetto da considerare, che
però esula dagli obiettivi del presente contributo, sarebbe l’impatto delle rimesse inviate nei paesi d’origine degli immigrati.
Le rimesse sono i trasferimenti di denaro da parte degli stranieri verso i paesi d’origine. Esse possono essere viste
come destinazione alternativa del reddito disponibile rispetto al consumo o al risparmio che deprimono così la
domanda effettiva o il risparmio totale disponibile nel territorio in cui il reddito è stato prodotto. Per contro possono
giocare un ruolo importante per lo sviluppo economico del paese verso cui sono destinate.
Indagine Orim 2014
Orim da 15 anni studia l’immigrazione in Lombardia
Rilevazione campionaria con piano di
campionamento per centri volto ad assicurarne la
rappresentatività
Interviste face to face con personale specializzato
Le rimesse sono motivate da altruismo temperato del migrante in seguito a un progetto famigliare. Nell’analisi delle
determinanti la comunità scientifica condivide alcune ipotesi di fondo: hanno influenza positiva il reddito e l’ampiezza
della famiglia d’origine; ne hanno una negativa il ricongiungimento famigliare e la stabilizzazione nel paese ospitante.
Le altre variabili hanno mostrato influenze incerte e contraddittorie tra i vari studi
Realizzare un’analisi su dati affidabili della Lombardia che consenta d’individuare quali variabili siano più rilevanti.
Le variabili monetarie presentano alti livelli di missing e
rischio d’errore di misura e le rimesse sembrano essere
tra le variabili che ne soffrono maggiormente.
Da 4004 osservazioni si passa a 2702 casi escludendo le
mancate risposte per alcune variabili chiave: anno di
arrivo, numero famigliari, reddito, rimesse, età
log(𝑦𝑖 + 1) = 𝛽0 + 𝛽1n + 𝛽2 𝑟 + 𝛽3 𝑒𝑡𝑎 + 𝛽4 𝑒𝑡𝑎2
+ 𝛽
7
𝑖=1 𝑖
e𝑖 + 𝛽12 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖 + 𝛽
4
𝑦=1 y
backy
+ 𝛽
4
𝑧=1 z
homey + 𝛽21 𝑐𝑜𝑢𝑛𝑡𝑟𝑦 +∈𝑖
Estimate Pr(>|t|)
Intercetta -0,5931 0,3186
Componenti nucleo famigliare [n] -0,1864 0,0000
Reddito mensile famigliare [ r ] 0,001 0,0000
Età 0,1481 0,0000
Età2 -0,0018 0,0000
Centri servizi e assistenza (accoglienza, centri d'ascolto, uffici pubblici...) [e1] -0,3336 0,0015
Centri di formazione (corsi d'italiano, cfp, scuole...) [e2] -0,3346 0,0021
Negozi etnici (Kebab, macellerie islamiche…) [e3] 0,38 0,0003
d'incontro all’aperto (piazze, stazioni, parchi…) [e4] -0,3816 0,0052
Mercati in genere [e5] -0,537 0,0000
Associazioni e centri culturali [e6] -0,3774 0,0017
Centri servizi (phone center, agenzie per trasferimento denaro…) [e7] 1,4057 0,0000
Figli residenti all'estero [figli] 0,6444 0,0000
Altro comune lombardo [back1] -1,2148 0,0318
Altro comune italiano [back2] -1,4531 0,0008
Altro paese [back3] -0,7543 0,0000
Paese d'origine [back4] -0,4008 0,0124
Propria proprietà [home1] -0,3126 0,0100
Luogo di lavoro [home2] 1,0839 0,0000
Con i propri figli [home3] -1,1367 0,0000
Con il coniuge [home4] -0,4794 0,0050
Ucraina 0,8604 0,0001
Bangladesh 1,0773 0,0000
Sri Lanka 1,2286 0,0012
R2 = 0,36; R2 corretto: 0,35
Principali risultati
Il reddito e il numero dei figli all’estero sono
positivamente legati alle rimesse, mentre
l’ampiezza del nucleo famigliare convivente ha
un’influenza negativa. L’età mostra una
relazione a U rovesciata, con impatto crescente
fino ai 40-45 anni e poi decrescente (può
essere interpretata come proxy dell’anzianità
migratoria).
Rispetto ai luoghi frequentati quelli legati a una
maggior integrazione impattano negativamente
sul livello delle rimesse, mentre quelli correlati
ai legami con la comunità d’origine ne hanno
uno positivo. I progetti di trasferimento entro
12 mesi hanno tutti un impatto negativo,
probabilmente prevale la scelta di risparmiare.
La casa di proprietà e la convivenza con il
coniuge e i figli hanno un influenza negativa,
mentre l’alloggio sul luogo di lavoro
(interpretabile come proxy di precarietà) è
positiva.
Infine la nazione d’origine non può esser
trascurata, quelle che hanno maggior rilievo
sono Ucraina, Bangladesh e Sri Lanka.
In grassetto le variabili con maggior significatività statistica, in rosso quelle
negativamente legate al livello delle rimesse e in verde quelle legate positivamente.
simone.zardi@eupolislombardia.it guido.gay@eupolislombardia.it
Éupolis Lombardia - Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione
ISTAT | MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Milano | 2 ottobre 2015 | Camera di Commercio di Milano - Sala Consiglio